la carta si piega e si accartoccia?

[Talenz]

Cioé, nonostante i miei evidenti limiti cerebrali, proverò a spiegarmi meglio.
Ieri mentre disegnavo ho sbagliato e ho dovuto concellare. Sempre per i miei evidenti limiti d'intelligenza, utilizzando la gomma ho accartocciato il foglio spiegazzandolo in maniera irreversibile

E qui siamo alla mia domanda: perché se spiegazzo la carta la trasformazione non è reversibile? Cioé, lo spiegazzamento cosa sarebbe in realtà? Quale legge della fisica infrangerei se la carta tornasse a posto? Quali atomi distruggo per far sì che la carta rimanga sempre deturpata?
Insomma, perché???

[siriochan]

Più che gli atomi, quando accartocci un pezzo di carte rompi i legami fra le fibre della carta stessa finché lo si piega poco, le fibre posson tornare elasticamente al loro posto, oltre un certo limite, la deformazione eccessiva ne stira alcune, che quindi non possono più tornare in modo elastico alla lunghezza originale; sommando qesto effetto per tutte le fibre snervate, si ha che il foglio non può tornare alla forma originale se non pressandolo per benino per reimpastare le fibre di cellulosa

[Mikk]

Ciò spiega anche il fallimento dei miei metodi "contro-orecchia" su quaderni delle medie che dovevo portare all'insegnante

[Automatic Jack]

E con la carta riciclata è peggio

[ford_mustang_78]

E questo non avviene solo per la carta, ovviamente, ma per tutti (beh, diciamo molti) materiali.

Se infatti pieghi alternativamente da una parte e dall'altra un pezzo di carta, alla fine le due metà si separeranno, così come succede ad un pezzo di plastica o di metallo. Questo perché un foglio di carta ha uno spessore, seppur minimo, e quindi piegandolo le fibre all'esterno di frattureranno mentre quelle all'interno saranno compresse.

[siriochan]

Già, e dai e ridai, si rompon tutte per l'acciaio è dovuto ai fenomeni di fatica, ossia quelli per cui, alternando in breve tempo cicli di carico-scarico il materiale si rompe anche se i carichi applicati singolarmente son al di sotto di quello di rottura


edit: le contro orecchie funzionano, a patto che appunto il foglio non sia conciato malissimo io i fogli stropicciati me li facevo stirare dalla mamma

[ford_mustang_78]

siriochan ha scritto ven, 25 agosto 2006 alle 21:53
Già, e dai e ridai, si rompon tutte per l'acciaio è dovuto ai fenomeni di fatica, ossia quelli per cui, alternando in breve tempo cicli di carico-scarico il materiale si rompe anche se i carichi applicati singolarmente son al di sotto di quello di rottura

La piaga degli ingegneri aeronautici

[siriochan]

ford_mustang_78 ha scritto ven, 25 agosto 2006 alle 21:54

siriochan ha scritto ven, 25 agosto 2006 alle 21:53
Già, e dai e ridai, si rompon tutte per l'acciaio è dovuto ai fenomeni di fatica, ossia quelli per cui, alternando in breve tempo cicli di carico-scarico il materiale si rompe anche se i carichi applicati singolarmente son al di sotto di quello di rottura

La piaga degli ingegneri aeronautici

vabbè che tutti gli ingegneri, aeronautici e non, che l'han solo letta ormai ne son tormentati anche nella vita di tutti i giorni così come tutto il resto, tra l'altro


Anche gli Ingegneri Meccanici immagino abbiano ormai sviluppato la fobia verso i fenomeni di fatica (io mi premunisco oziando)

[ford_mustang_78]

siriochan ha scritto ven, 25 agosto 2006 alle 21:59

ford_mustang_78 ha scritto ven, 25 agosto 2006 alle 21:54

siriochan ha scritto ven, 25 agosto 2006 alle 21:53
Già, e dai e ridai, si rompon tutte per l'acciaio è dovuto ai fenomeni di fatica, ossia quelli per cui, alternando in breve tempo cicli di carico-scarico il materiale si rompe anche se i carichi applicati singolarmente son al di sotto di quello di rottura

La piaga degli ingegneri aeronautici

vabbè che tutti gli ingegneri, aeronautici e non, che l'han solo letta ormai ne son tormentati anche nella vita di tutti i giorni così come tutto il resto, tra l'altro


Anche gli Ingegneri Meccanici immagino abbiano ormai sviluppato la fobia verso i fenomeni di fatica (io mi premunisco oziando)

Figurati... io temo per il mio zizì che fa sempre su e giù

[Mikk]

siriochan ha scritto ven, 25 agosto 2006 alle 21:53


edit: le contro orecchie funzionano, a patto che appunto il foglio non sia conciato malissimo io i fogli stropicciati me li facevo stirare dalla mamma

Ok, ti perdono perchè tu non hai la minima idea di come riducevo (e riduco ancora eh ) i quaderni...

[Scott]

siriochan ha scritto ven, 25 agosto 2006 alle 21:59

ford_mustang_78 ha scritto ven, 25 agosto 2006 alle 21:54

siriochan ha scritto ven, 25 agosto 2006 alle 21:53
Già, e dai e ridai, si rompon tutte per l'acciaio è dovuto ai fenomeni di fatica, ossia quelli per cui, alternando in breve tempo cicli di carico-scarico il materiale si rompe anche se i carichi applicati singolarmente son al di sotto di quello di rottura

La piaga degli ingegneri aeronautici

vabbè che tutti gli ingegneri, aeronautici e non, che l'han solo letta ormai ne son tormentati anche nella vita di tutti i giorni così come tutto il resto, tra l'altro


Anche gli Ingegneri Meccanici immagino abbiano ormai sviluppato la fobia verso i fenomeni di fatica (io mi premunisco oziando)

se non sbaglio la fatica la scoprì un ingegnere ferroviario tedesco (mi pare si chiamasse Wohler)

[siriochan]

Il Belluzzi ne accenna, ma ne tratta nel IV volume, che ovviamente non ho Esporremo nel cap. XXVI le leggi trovate da Wolher (con i segni di cui non ricordo il nome, non la dieresi ) in seguito a lunghe indagini e i risultati degli studi più recenti...." (che risalgono agli anni '40, ma vabbé "recentemente è stata dimostrata la validità etc etc (5)" e la nota 5 è relativa ad opere del '36

[Scott]

siriochan ha scritto sab, 26 agosto 2006 alle 16:51
Il Belluzzi ne accenna, ma ne tratta nel IV volume, che ovviamente non ho Esporremo nel cap. XXVI le leggi trovate da Wolher (con i segni di cui non ricordo il nome, non la dieresi ) in seguito a lunghe indagini e i risultati degli studi più recenti...." (che risalgono agli anni '40, ma vabbé "recentemente è stata dimostrata la validità etc etc (5)" e la nota 5 è relativa ad opere del '36

la curva di Wohler è una cosa abbastanza semplice: fa vedere l'andamento della tensione di rottura in funzione del numero di cicli.

tralaltro, ora che mi ricordo, il tutto nacque proprio perchè gli assali dei carri ferroviari si rompevano nonostante fossero dimensionati secondo i canoni dettati dalla tecnica di allora (che ovviamente era ferma alla statica). da lì il nostro eroe cominciò a condurre degli studi e delle prove fino ad ottenere la famosa curva