Sui giornali usciti l'11 settembre 2001 (in prima pagina per quelli più attenti) - usciti il giorno degli attentati alle torri gemelle, ma quando ancora non si erano verificati - si dava notizia della morte di Ahmad Shah Massoud. Ucciso da Al Qaeda, che, così facendo, non solo regolava i conti con il Leone del Panjshir, ma si preparava a dare il via all'apocalisse: assicurandosi che quella che era la più grande speranza per il futuro dell'Afghanistan non potesse sopravvivere al giorno del giudizio.
Nella primavera del 2001 aveva visitato il parlamento europeo, per implorare aiuto e cercare di convincere l'Europa che l'Afghanistan fosse un problema non solo per gli Afghani, ma per l'intero Occidente. Non gliene fregò niente a nessuno allora e non gliene frega niente a nessuno oggi.
Anche nel decennale dell 11 Settembre le "commemorazioni" si riducono a discorrere di complotti (l'Espresso esce con il dvd di Giulietto Chiesa; Minoli manda i soliti documentari riciclati in cui si paragona l'attentato all'incendio del Reichstag....); il massimo che si raggiunge è un po' di pornografia del dolore con le testimonianze dirette di vittime e congiunti delle vittime.
Che depressione, credo che dopodomani me ne starà tutto il giorno con tv e radio sigillate in un sacco di juta.
E voi?