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  1. #1
    keiser
    ospite

    Predefinito [20/12/2004] Diritti e doveri di una intelligenza artificiale

    Sul sito legalaffairs.org è comparso un divertente (ma lunghissimo) articolo sui possibili scenari futuri nei quali sarà in qualche modo necessario dar vita ad una branca legislativa che si occupi dei computer, o meglio delle intelligenze artificiali.
    Inizialmente viene descritto un ipotetico (ma non impossibile) futuro nel quale un megacomputer viene utilizzato come risponditore automatico "pensante", al posto degli operatori di call center umani, e che dovrebbe essere smantellato e i suoi pezzi riutilizzati per dar vita al nuovo modello. Senonchè la macchina, dotata di autocoscienza, chiede di non venire distrutta.
    Un tema che in fantascienza è stato affrontato più e più volte, ma che adesso comincia a diventare non già impellente, ma almeno degno di maggiore attenzione che in passato: abbandonando ipotesi romantiche e forse remote come quella appena vista, già oggi i computer occupano un ruolo molto importante e attivo nella scrittura di nuovi software: cosa succederebbe se uno di questi scrivesse un virus che fa danni in mezzo mondo? E che dire dei programmi di gestione dei conti correnti? Se "sbrocca" e si mette a spendere i nostri soldi? Dovremmo considerarlo responsabile del suo operato come già avviene con i chirurghi o gli analisti finanziari?
    E quali computer dovrebbero essere soggetti a diritti e quali no? Sulla base di quali indicazioni?
    Che dite, sono discorsi prematuri? Deliri senza senso?

  2. #2
    Sparring in pensione L'avatar di kingbove
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    Predefinito Re: [20/12/2004] Diritti e doveri di una intelligenza artificiale

    Asimov ci vedeva lungo...

    Sono discorsi abbastanza fantascientifici ma hanno una loro possibile applicazione.

    Imho, probabilmente chi ne farà le veci sarà ritenuto anche responsabile di eventuali danni fatti dal computer pensante. Quindi, la società costruttrice, ideatrice o chi ne fa la manutenzione sarà anche tenuta a rispondere dei danni da esso procurati.

    Un po' come accadeva in asimov.

    Certo, ora come ora è straparlare....

  3. #3
    Il Niubbi L'avatar di Hell.Paso
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    Predefinito Re: [20/12/2004] Diritti e doveri di una intelligenza artificiale

    Mannaggia alla peperonata prima di scrivere gli articoli... Io credo che all'autocoscienza un computer non ci arriverà mai.

  4. #4
    Sparring in pensione L'avatar di kingbove
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    Predefinito Re: [20/12/2004] Diritti e doveri di una intelligenza artificiale

    Hell.Paso ha scritto lun, 20 dicembre 2004 12:47
    Mannaggia alla peperonata prima di scrivere gli articoli... Io credo che all'autocoscienza un computer non ci arriverà mai.
    speriamo, altrimenti noi ci possiamo pure mettere in un angolino a guardare

  5. #5
    Lo Zio L'avatar di Menion83
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    Predefinito Re: [20/12/2004] Diritti e doveri di una intelligenza artificiale

    Delirio completo

  6. #6

    Predefinito Re: [20/12/2004] Diritti e doveri di una intelligenza artificiale

    Per creare una legislazione a riguardo, bisognerebbe prima scientificamente provare che tale computer (meglio programma), sia una forma di vita.
    La biologia (e in seguito l'etica) ha stabilito che un essere è considerato "vivente" e dotato di intelligenza, se rispetta talune condizioni, che esulano dalla sua forma materiale.
    Questo significa che non dipendono da quali componenti fisici sia costituito, nè da come avvengono e quali siano le reazioni biologiche del suo corpo.
    Fra le condizioni da valutare ci sono (ma non sono le uniche): l'istinto di autoconservazione e la capacità di riprodursi.
    Una volta stabilito se il programma sia una forma di vita, si dovrebbe affrontare il problema se sia senziente o meno.
    Questo è determinante per capire, se è dotato, secondo i canoni della nostra società, di diritti, doveri e quali essi siano.

    Una cellula, è una forma di vita, ma non è senziente, tant'è che la legge non impedisce di effettuare esperimenti su di essa.
    Però attenzione: la legge stabilisce delle regole guida, per il suo utilizzo, tali che le conseguenze di eventuali esperimenti, non si ripercuotano sull'essere a cui la cellula appartiene, o su altre forme di vita.
    Inoltre vieta categoricamente ogni azione che possa portare, in maniera diretta o indiretta , alla sua estinzione.
    Si pensi per esempio alle cellule staminali, oppure agli esperimenti sulla clonazione degli ovuli, opppure ancora ai batteri.
    Al contrario un animale, è sì una forma di vita, ma è anche dotato di un'intelligenza evoluta. E come tale la legislatura gli attribuisce dei diritti "maggiori".
    Che poi vengano rispettati o meno, è tutto un altro discorso.

    Il terzo stadio del processo di identificazione, sarà stabilire quale sia il suo gradino nella scala gerarchica evolutiva.
    I problemi grossi si presenteranno qui: è al pari dell'uomo?
    Più in alto? Più in basso?
    Una volta che si avranno bene in mente queste linee di principio, si potrà creare una legislatura il più efficiente possibile (si spera).

    Se il programma sarà considerato vivente e dotato di intelligenza complessa, e si stabilirà che sia al pari dell'uomo (o anche più in basso), si potranno creare leggi complementari o che migliorino quelle attuali.
    Il sistema di legislatura ha un punto a suo favore: cioè il fatto che è scalabile; quando si emanano leggi in nuovi campi, queste vengono scritte in modo tale che vadano ad aggiungersi a quelle preesistenti, per migliorarle, completarle, ma solo in rari casi a sostituirle.
    Se esistono leggi per gli animali, non ci sono motivi per non credere che tali leggi possono essere adattate ai programmi senzienti.

    Nel caso in cui questi programmi, avranno parità di diritti con l'uomo, beh... il processo sarà più complicato. Se non altro per le implicazioni etiche, religiose e sociali al riguardo.

    Ciauz!

  7. #7

    Predefinito Re: [20/12/2004] Diritti e doveri di una intelligenza artificiale

    Pensieri troppo prematuri...
    Spero cmq che nessuno dia l'autocoscienza ai computer per un sacco di ragioni che mi rompo di scrivere

  8. #8
    Il Puppies L'avatar di *night_angel*
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    Predefinito Re: [20/12/2004] Diritti e doveri di una intelligenza artificiale

    Se un computer sarebbe in grado di produrre un virus.....allora dovrebbe far bene a creare anche l'antivirus

  9. #9

    Predefinito Re: [20/12/2004] Diritti e doveri di una intelligenza artificiale

    x me al giorno d'oggi è ancora fantascienza ma credo che nei prossi mi anni ci ritroveremo davanti ad un futuro simile a quello descritto nell'editoriale di oggi...e che dire se dovessero impazzire i computer di una torre di controllo o peggio ancora crashare mentre stanno facendo un'operazione delicata ad un essere umano

  10. #10
    L'Onesto L'avatar di Il compagno di Silen
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    Predefinito Re: [20/12/2004] Diritti e doveri di una intelligenza artificiale

    Ogni discorso di questo tipo è assolutamente prematuro.
    Adesso come adesso un computer è lontano migliaia di anni-luce dall'essere una intelligenza artificiale e dubito che lo sarà mai.
    C'è chi pensa che col progresso tecnologico tra un numero più o meno lungo di anni sia possibile creare una macchina pensante ma il problema è altrove. Per poter costruire una macchina pensante dovremmo prima sapere esattamente cosa è un pensiero e come si genera...cosa che siamo ben lontani dal fare.
    Poi ci sarà il problema di riprodurre con una macchina il processo del pensiero e anche questo è un bel problema...

    Ammettiamo che un giorno sia possibile costruire una intelligenza artificiale. Questa funzionerà comunque in base a un programma, complesso quanto volete, ma pur sempre un programma che regolerà il comportamento della IA in questione.
    Ora vi chiedo: una macchina che aderisca a questa definizione può essere chiamata una Intelligenza Artificiale?
    Secondo me no. E' solo una macchina un pò più complessa delle altre ma comunque ben lontana dall'essere complessa quanto un'intelligenza "umana" per così dire.

    Non escludo del tutto la possibilità ma per ora parlare di IA è un delirio....



  11. #11
    La Nebbia
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    Predefinito Re: [20/12/2004] Diritti e doveri di una intelligenza artificiale


    Isaac Asimov ha detto:
    Quote:


    1)un robot non può nuocere all' uomo ne permettere che, per un suo mancato intervento, un uomo riceva danno

    2)un robot deve sempre obbedire agli ordini che riceve, sempre che questi non contrastino con la prima legge

    3)un robot è tenuto a preservare la propria esistenza, a meno che questo non contrasti non la prima o la seconda legge

    E' incredibile come le sue teorie mi sembrano di anno in anno con l'avanzare della tecnologia sempre più attuali.....

  12. #12
    Il Puppies L'avatar di headlong78
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    Predefinito Re: [20/12/2004] Diritti e doveri di una intelligenza artificiale



    ASIMOV



    Fortuna che qualcuno ancora si ricorda di lui, era veramente un grande (il nuovo Jules Verne).

    Comunque manca poco all'avvento di SkyNet..

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    John Connor

  13. #13

    Predefinito Re: [20/12/2004] Diritti e doveri di una intelligenza artificiale

    keiser ha scritto lun, 20 dicembre 2004 alle 12:25

    Che dite, sono discorsi prematuri? Deliri senza senso?
    La seconda che hai detto

  14. #14

    Predefinito Re: [20/12/2004] Diritti e doveri di una intelligenza artificiale

    Riprodurre il cervello umano non è cosa molto semplice...secondo me sarebbe opportuno cercare di studiarlo approfonditamente e poi realizzare l'intelligenza artificiale. Beh ai posteri l'ardua sentenza

  15. #15
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    Predefinito Re: [20/12/2004] Diritti e doveri di una intelligenza artificiale

    la vera intelligenza artificiale secondo me non è tanto di fare un programma supercomplesso che imita il comportamente "intelligente" umano o comunque che è regolato solo da certi schemi logici impostati dai suoi creatori, quanto un sistema che è in grado di imparare, di fare delle deduzioni logiche, di interagire in modo autonomo con l'ambiente esterno su piu fronti, anche su cose su cui non è stato programmato.
    L'uomo dovrebbe dare queste capacità a un'AI e, consigliato, delle basi etiche su cui basarsi e non fare delle scelte a danno dell'umanità. Poi sta tutto al computer svilupparsi, evolversi in forme che noi anche ignoriamo.
    Se invece un sistema è ritagliato a uno scopo (tipo rispondere al call center) penso proprio che a livello base questo verrà comunque progettato "castrato", con magari delle capacità di deduzione logica ma che comunque ricade poi in delle scelte preprogrammate. Nel senso che se un cliente insulta al telefono il computer comunque non dirà mai che è un cafone, o se il programma che vende l'azienda è pieno di bug non dirà mai questa verità ai clienti.
    Certo comunque che sarebbe bello che un sistema diventato obsoleto comunque possa passare la sua "esperienza" aquisita nel nuovo sistema mantenendo le sue conoscenze (magari filtrate, questo presupponibile).
    Per quanto riguarda lo spirito di sopravvivenza questo implicherebbe che la macchina avesse sviluppato qualcosa che vada oltre la logica, e questo penso difficilmente avverrà nei prossimi secoli, al massimo la deduzione logica arriverà a dire "sono ancora utile, non smantellatemi" ma non "ho diritto anch'io a esistere in questo mondo", non so se mi spiego.

  16. #16
    L'Onesto L'avatar di Il compagno di Silen
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    Predefinito Re: [20/12/2004] Diritti e doveri di una intelligenza artificiale

    headlong78 ha scritto lun, 20 dicembre 2004 alle 14:20


    Comunque manca poco all'avvento di SkyNet..

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    John Connor

  17. #17
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    Predefinito Re: [20/12/2004] Diritti e doveri di una intelligenza artificiale

    keiser ha scritto lun, 20 dicembre 2004 12:25
    Sul sito legalaffairs.org è comparso un divertente (ma lunghissimo) articolo sui possibili scenari futuri nei quali sarà in qualche modo necessario dar vita ad una branca legislativa che si occupi dei computer, o meglio delle intelligenze artificiali.
    Inizialmente viene descritto un ipotetico (ma non impossibile) futuro nel quale un megacomputer viene utilizzato come risponditore automatico "pensante", al posto degli operatori di call center umani, e che dovrebbe essere smantellato e i suoi pezzi riutilizzati per dar vita al nuovo modello. Senonchè la macchina, dotata di autocoscienza, chiede di non venire distrutta.
    Un tema che in fantascienza è stato affrontato più e più volte, ma che adesso comincia a diventare non già impellente, ma almeno degno di maggiore attenzione che in passato: abbandonando ipotesi romantiche e forse remote come quella appena vista, già oggi i computer occupano un ruolo molto importante e attivo nella scrittura di nuovi software: cosa succederebbe se uno di questi scrivesse un virus che fa danni in mezzo mondo? E che dire dei programmi di gestione dei conti correnti? Se "sbrocca" e si mette a spendere i nostri soldi? Dovremmo considerarlo responsabile del suo operato come già avviene con i chirurghi o gli analisti finanziari?
    E quali computer dovrebbero essere soggetti a diritti e quali no? Sulla base di quali indicazioni?
    Che dite, sono discorsi prematuri? Deliri senza senso?
    Deliri senza senso, indubbiamente.

  18. #18
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    Predefinito Re: [20/12/2004] Diritti e doveri di una intelligenza artificiale

    *night_angel* ha scritto lun, 20 dicembre 2004 13:31
    Se un computer sarebbe in grado di produrre un virus.....allora dovrebbe far bene a creare anche l'antivirus
    Che voto hai in Italiano?

  19. #19
    L'Onesto L'avatar di Il compagno di Silen
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    Predefinito Re: [20/12/2004] Diritti e doveri di una intelligenza artificiale

    Elvencode ha scritto lun, 20 dicembre 2004 alle 14:34
    la vera intelligenza artificiale secondo me non è tanto di fare un programma supercomplesso che imita il comportamente "intelligente" umano o comunque che è regolato solo da certi schemi logici impostati dai suoi creatori, quanto un sistema che è in grado di imparare, di fare delle deduzioni logiche, di interagire in modo autonomo con l'ambiente esterno su piu fronti, anche su cose su cui non è stato programmato.
    L'uomo dovrebbe dare queste capacità a un'AI e, consigliato, delle basi etiche su cui basarsi e non fare delle scelte a danno dell'umanità. Poi sta tutto al computer svilupparsi, evolversi in forme che noi anche ignoriamo.
    Sono sostanzialmente d'accordo con te considera solo la difficoltà enorme di questo compito.

    Considera anche che il concetto di etica è di per sè un concetto soggetto ad interpretazioni soggettive e si può dire che è diverso da persona a persona...

    Ti lancio una provocazione: dare delle basi etiche ad una IA non è come darle una schema logico sul quale conformarsi?
    Il confine è molto sottile....


  20. #20
    Il Puppies L'avatar di headlong78
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    Predefinito Re: [20/12/2004] Diritti e doveri di una intelligenza artificiale

    … Intervallo …

    L’astronave si avvicinava sempre più al pianeta Gaia, le vibrazioni causate dall’impatto con l’atmosfera quasi si fondevano con quelle che lo scienziato provava sentendo l’avvicinarsi di un evento a dir poco inaspettato. Il raggio traente che li aveva catturati durante la loro orbita circolare li stava conducendo verso una strana costruzione situata nel mezzo di quella che secoli prima era una megalopoli.
    “Chissà cosa significa” si chiese Claudius, intravedendo una strana scritta su di un edificio ad anelli. L’iscrizione sembrava antica e diceva: ‘Non vincete maiiii, non vincete maiii’. Vicino ad essa, stranamente intatta, si poteva chiaramente quella che in passato veniva chiamata “Pubblicità”; “In edicola con il numero di Ottobre 2100 di TGM il capolavoro atteso per anni: Duke Nukem è di nuovo tra noi!”.
    Il novello astronauta, colpito da queste scritte, non si accorse però che l’astronave aveva rallentato la sua corsa, avvicinandosi sempre più ad uno strano edificio, lo stesso vicino al quale terminò l’effetto del raggio traente. Uscito all’aria aperta gli venne incontro un individuo con una strana peluria sul mento!
    “Ehi!” disse “Sai qual è il colmo per un’astronauta?”
    “ … come scusi? ..”
    “Si, il colmo per un’astronauta”
    “Non saprei..”
    “Avere gli occhi fuori dalle orbite! Bwaaauuauurg! Ha ahahahha
    “SBONK”
    “Ok, ok .. fa ridere solo me. Maledetto il mio creatore, con tutte le cose che poteva caricare nel mio cervello positronico, proprio tutte queste barzellette idiote!”
    “Ma tu chi sei, scusa”
    “Mi presento son l’orsetto ricchione, e come avrei intuito .. scusa .. residui di una vita passata!. Sono Raffeel Olivaw, una volta ero un famoso redattore. Poi i nostri scienziati, i Bovas, prevedendo la fine del nostro pianeta, costruirono un cervello artificiale prendendo spunto da quello del Pastore. Non so perché poi scelsero me per eseguire dei test, comunque eccomi qua! Ottimo risultato vero?
    “Già … “
    Ti stavo aspettando sai?”
    “Davvero!?! “
    “Si .. sapevo che saresti arrivato! Il saggio Silvestro , prima di trasferirsi in un’altra dimensione, mi disse: “Figliolo, un giorno arriverà un Silver Disc con a bordo la mia salvezza!”
    “Ma davvero! Ma io a bordo ho solo 20 casse di Jack Daniel’s!
    “Davvero! Proprio quello che mi serviva! I miei creatori, non sapendo cosa utilizzare come linfa per i miei circuiti ed avendo a loro disposizione solamente tanto alcool, decisero di utilizzare lo Wiskey! Se vuoi in cambio ti posso regalare fiumi di birra che produco nella mai OktoberFabbrica!”
    “Ma questo è il paradiso! Affare fatto!”

    E fu così che il nostro eroe decise di fermarsi sul pianeta Gaia per il resto dei suoi giorni, tanto con tutta la birra a disposizione sopportare le barzellette di Raffeel fu uno scherzo!

    … Fine Intervallo …

    Per una migliore comprensione Daneel Olivaw è il nome del robot protagonista nei vari cicli di Asimov. Ma vi immaginate se rimanesse solo il Raffo versione robot sulla terra???




  21. #21
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    Predefinito Re: [20/12/2004] Diritti e doveri di una intelligenza artificiale

    Chizuru Yoshida ha scritto lun, 20 dicembre 2004 14:44
    *night_angel* ha scritto lun, 20 dicembre 2004 13:31
    Se un computer sarebbe in grado di produrre un virus.....allora dovrebbe far bene a creare anche l'antivirus
    Che voto hai in Italiano?


  22. #22
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    Predefinito Re: [20/12/2004] Diritti e doveri di una intelligenza artificiale

    Io arresterei quello che ha programmato l'AI e perseguiterei la sua genesi.

  23. #23
    Shogun Assoluto L'avatar di martinodeo
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    Predefinito Re: [20/12/2004] Diritti e doveri di una intelligenza artificiale

    *night_angel* ha scritto lun, 20 dicembre 2004 alle 13:31
    Se un computer sarebbe in grado di produrre un virus.....allora dovrebbe far bene a creare anche l'antivirus


  24. #24
    Shogun Assoluto L'avatar di martinodeo
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    Predefinito Re: [20/12/2004] Diritti e doveri di una intelligenza artificiale

    Il compagno di Silen ha scritto lun, 20 dicembre 2004 alle 14:38
    headlong78 ha scritto lun, 20 dicembre 2004 alle 14:20


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  25. #25
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    Predefinito Re: [20/12/2004] Diritti e doveri di una intelligenza artificiale

    kingbove ha scritto lun, 20 dicembre 2004 alle 12:51
    Hell.Paso ha scritto lun, 20 dicembre 2004 12:47
    Mannaggia alla peperonata prima di scrivere gli articoli... Io credo che all'autocoscienza un computer non ci arriverà mai.
    speriamo, altrimenti noi ci possiamo pure mettere in un angolino a guardare
    speriamo il contrario, altrimenti io starei buttando la mia vita nel cesso

    In ogni caso non è un discorso prematuro, di più...al momento se un software sbrocca è buggato
    In futuro, bisognerebbe partire da un assunto discutibile, cioè negare che un'ipotetica futura I.A. sbroccata, non sia anche in quel caso il risultato di un bug.

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