[The Political Machine 2012] - Indecision

[Mikk]

Siccome volevo continuare la discussione sui candidati Repubblicani, ma questi con il topic su Obama c'entrano come cavoli a merenda, ho pensato di fare cosa gradita al buon JaqUen e aprire un topic nuovo, tutto incentrato sulla corsa alla Casa Bianca del prossimo anno (in fondo mancano 11 mesi).

In particolare volevo rispondere a questa considerazione su Romney:

Ci sarà una ragione se gli elettori del GOP non lo vogliono come candidato... sia mai che questa peculiarità si estenda anche alla corsa alla casa bianca

Quella che segue è la classica opinione di chi comunque non voterà mai Repubblicano (non fosse altro che non sono americano, ma per dire... ). A me Romney, fino a questa settimana, pareva l'unico capace di battere Obama. Pensaci bene: era il più presentabile per erodere l'elettorato indeciso, contando il Romney-care, ma anche tutto il resto. E, alla fine della fiera, i voti hardcore repubblicani vengono persi solo fino a un certo punto: in molti immagino che pur di levarsi di torno Obama si turerebbero ben volentieri il naso. Quindi al netto: guadango al centro e perdita di una porzione di estremisti, cosa che Perry, la Bachmann o Cain di certo non potrebbero fare.

Poi sarà che ormai mi sento un po' del Massachusetts, sarà che dove lavoro c'è un'impegata che fa parte della squadra di Romney...

Di certo c'è che nessuno dei candidati repubblicani al momento è riuscito a fare meglio della meteora: al top per un mese o due e poi di nuovo al 5%. Romney almeno è da sempre stabile sul 20-25%.

Ah, e uso il tempo al passato perché anche Romney, come Perry, finora mi sa che è stato a galla semplicemente parlando il meno possibile, visto cosa ha combinato nell'intervista con Bret Baier: http://www.thedailyshow.com/watch/th...xrs=share_copy

[alberace]

per la cronaca, non seguiremo più le figure di merda di cain

[Mikk]

Se piangi ora significa che non sei un vero appassionato. Io è da mesi che ho il lutto per la rinuncia alla corsa per la presidenza di Donald Trump

[Jaqen]

Grazie Mikk!
Voto 8/10 (-1 perchè le tue idee politiche fanno male all'america e -1 perchè il titolo non è nella tradizione [cit.])

Gag a parte, adesso sono di frettissima, ma ribadisco solo una cosa: Romney è praticamente un RINO (Republican in Name Only), ed è per quello che non piace a troppa gente, mentre per molte altre cose è un GOP vecchissimo stile che comunque non riesce a piacere. Sostanzialmente, è il Veltroni del GOP, per fare un paragone

In ogni caso è noto da un pezzo che le elezioni saranno un referendum su Obama, che sta avendo adesso una serie di botte di culo non indifferenti. Prima, l'incapacità totale del GOP di riuscire a trovare un candidato poco polarizzante. Gli serviva un candidato che potesse essere "il meno sgradito possibile", ma complimentoni per il fail. Peccato che Christie non si sia presentato, ma d'altronde forse aveva nasato l'aria. Secondo, la crisi europea sta giocando moltissimo a favore di Obama, dato che grazie al supporto dei media fin troppo compiacenti è riuscito in una operazione di ribaltamento della realtà degna di alberace: il leitmotif adesso è che tutta la crisi finanziaria ed economica globale è colpa dell'europa. /summon :l'orsobaffanloso:

[alberace]

degna di alberace

lo so che potrei correre per la presidenza degli stati uniti d'america, ma sono uno pigro

[Capitan Harlock]

Ad Obama sono venuti in aiuto i recenti dati sull'occupazione miracolosamente positivi.

[lishi]

At the Republican Jewish Coalition forum, Jews commemorate the miracle of incredibly religious Christian presidential candidates fighting over who loves Jews more.

ma

[alberace]

oddio, ma è un regalo di natale dopo l'altro

[Moloch]

l'ossessione di certi ambienti conservatori intorno ai finocchi mi ha sempre affascinato

neppure alle convention LGBT si sente tanto parlare di omosessualità

[TeoN]

Il fatto che io sappia cosa vuol dire quell'acronimo ammetto mi preoccupa

[caesarx]

Che significa?

[Moloch]

maschioni pelosi, massicci e sudati che si abbracciano seminudi ricoprendosi dei reciproci fluidi corporei.


la palestra di teon intendo

[lishi]

LG si capisce. BT non riuscirei capirlo senza internet.

[Chiwaz]

A me viene sempre in mente il sandwich BLT

[lishi]

l'ossessione di certi ambienti conservatori intorno ai finocchi mi ha sempre affascinato

neppure alle convention LGBT si sente tanto parlare di omosessualità

Penso che sia la religione e del fatto che ci sia troppo religione nella vita politica americana.

Seriamente in quale altra nazione c'è gente guadagna voti (o almeno pensa) dicendosi creazionista?

[Jaqen]

Up per la cronaca e per il nuovo anno, fra poco si vota in Iowa per le primarie repubblicane.

O meglio, in realtà si tratta di primarie svolte tramite Caucus (traducibile come "conferenza"), che sono una miriade di mini assemblee cittadine, locali e agricole, in cui gli interessati si riuniscono e decidono il candidato migliore. Il metodo era molto (ma MOOOOLTO) più diffuso in passato, adesso, viste le sue difficoltà, non esiste "ufficialmente" quasi più, ma l'Iowa è uno staterello contadino molto ancorato alle sue tradizioni.
In quanto tali, i caucuses sono pressochè immuni ai sondaggi (o hanno almeno riduzione del danno 20 contro gli statistici), ed è veramente difficilissimo prevedere con esattezza cosa succederà. In generale l'Iowa ha un peso elettorale effettivo molto basso (tantopiù per il GOP), MA, essendo il primo stato a votare, ha un effetto "morale" e mediatico enormemente spropositato rispetto alla sua vera importanza, (assieme a quello del new hampshire).
Nello specifico, mentre un risultato a favore del candidato più mainstream (Romney) non cambierebbe di molto l'andamento della gara, un risultato a favore di un altro candidato può avere risultati interessanti (ma non va sopravvalutato), anche se dovrebbe essere condizione sine qua non per effettuare una sfida seria al Mormonator.

Giusto, facciamo un brevissimo riepilogo dei candidati:

Mitt Romney: Uno dei grandi sconfitti alle primarie del 2008, è un ex-governatore del Massachusetts (o come cavolo si scriva), affarista miliardario, figlio di politici, Mormone (malus), piuttosto popolare nel suo stato, cocco dei media, autore di una riforma sanitaria che ha fatto molto scalpore (e che parte del GOP gli sta facendo pesare), dipinto da buona parte dei suddetti mainstream media come "moderato" e da buona parte del GOP come RINO (Republican In Name Only). E' stato quasi per tutta la campagna elettorale delle primarie l'uomo da battere, mentre sfidanti si sono alternati come "anti-romney", per poi implodere malamente (v. Cain). Considerato uomo dell'establishment, è una figura molto polarizzante. Probabile candidato a fare una sua onesta corsa e venire sconfitto di un soffio da Obama. L'unica cosa che gli serve in Iowa è andare il più in alto possibile.

Newt Gingrich: Secondo Newt Gingrich, Newt Gingrich è il più eminente e fine intellettuale, pensatore politico e comunicatore conservatore. Secondo i suoi detrattori, è un arrogante pallone gonfiato, calcolatore, spregiudicato e privo di sentimenti. Ad un osservatore un po' più distaccato, appariranno parzialmente entrambe le cose. Più che un intellettuale è un catalizzatore e realizzatore di idee altrui, dato che è bravissimo a portarle alla ribalta ed a seguire con strenua determinazione e cinismo la sua agenda. Persona ruvida, difficile ed antipatica a pelle sia ad ascoltatori che a molti (ex) collaboratori, è stato indiscutibilmente un dominatore nell'arena politica degli anni'90-2000, da speaker della camera, oltre ad innegabili meriti oggettivi, è stato in grado di plasmare completamente il GOP secondo il suo volere e dargli una coesione che ora non ha più. Protagonista del tentativo di impeachment di Bill Clinton. Il suo svantaggio principale è l'età avanzata. In discesa/caduta libera nei sondaggi.

Ron Paul: Dove cominciare con Ron Paul? E' una figura mitttica, diciamo così . Libertario ed isolazionista incapace di giungere a compromessi nemmeno di fronte a pistole puntate, è famoso/famigerato per posizioni che gli hanno portato a fasi alterne ridicolo completo e riluttante ammirazione bipartisan. Se c'è qualcuno per cui gli aggettivi "indipendente" ed "imprevedibile" si possono applicare in questa corsa, è sicuramente lui. Anche Ron Paul è in là con gli anni. Ha sempre avuto una nutrita e famigerata schiera di supporters, i cosiddetti "paulians", un eterogeneo mix di whacos ed intellettuali, anarco-liberisti, complottisti e insomma veramente gente di ogni tipo. Questo suo pubblico originale ed affezionato si è però molto allargato di recente: al momento la sua forza sembra essere la capacità di raccogliere le spinte antigovernative/antistatliste del Tea Party e molti, moltissimi voti indipendenti preoccupati dei problemi di budget degli USA. E' considerato un candidato "anticasta" naturale, pur essendo deputato da decenni. E' talmente anticonvenzionale che i dubbi sulla sua eleggibilità sono a sua volta affetti da quest'aura di imprevedibilità.

Rick Perry: Ex governatore del texas, si è bevuto via la nomination appena ha iniziato ad aprire bocca nei dibattiti pubblici con figure imbarazzanti. Improbabile che vada in doppia cifra.

Michelle Bachmann: Ha avuto un suo momento di fama iniziale quando ha cercato di diventare la candidata "ufficialmente non ufficiale" del Tea Party, ma è stata abbandonata dalla maggior parte dello stesso (in favore prima di Perry poi di Cain) quando si è spinta troppo in là nel corteggiare l'ala più religiosa del GOP. Che rimane comunque la sua principale fonte di voti. Forse in doppia cifra ci arriva, ma è fuori dai giochi.

Rick Santorum: Altro cocco dei media, potrebbe ottenere un risultato inaspettatamente alto in Iowa, dato che ha puntato TUTTA la sua campagna su questo stato e sul new hampshire. La sua speranza è di guadagnare momento sufficiente per sfidare i ragazzi grossi. Giovane medioman.

John Huntsman: RINO e nullità con patente di nullità.


Gli eliminati:
Tim Pawlenty: Competente, poco carismatico, ha finito i fondi
H. Cain: Ex CEO di godfather pizza, nero, repubblicano libertario convinto promotore di una flat-tax. Gaffe sulla Libia, attaccato per "non essere nero abbastanza" (), impreparato su tante cose e solito scandalo sulla vita sessuale privata.


Gli assenti - grandi e piccini:
M. Bloomberg: Si prepara per il dopo, se mai vorrà. ex-RINO diventato ufficialmente indipendente.
C. Christie: Nonostante tutto, ha deciso di non correre. Forse, a posteriori, si sta mangiando le manine pacioccose visto il field di avversari.
Jeb Bush: Not now, not yet.

S. Palin: Non la cagava nessuno se non i media democratici

[alberace]

chi speri che vinca?
ce ne fosse uno che spicca

[Jaqen]

Di questi chi voterei? Boh, sicuramente erano meglio quelli dell'ultimo giro di primarie per il GOP

Cmq turandomi il naso credo andrei Ron Paul for the lulz (ma MOLTO for the lulz), giusto per vedere che combina, o il buon vecchio Newt Gingrich, usato garantito.
Gli altri sono tutti da mettersi le mani nei capelli, tranne Romney che vabbè, tanto vale ci stia Obama.

Ovviamente, rispetto a Obama credo che tutti tranne la Bachmann e Santorum siano un netto miglioramento.

[Pirata Orango]

ma ce n'è almeno uno che non sia uno sciroccato religioso?

[Jaqen]

Di questi? Paul è as laico as it gets. Romney, Gingrich e Huntsman sono "religiosi" solo per modo di dire, nel senso che il primo si figura bene dal ricordare che è Mormone , e tutti e tre sono parecchio laici, ma corteggiano gli specifici gruppi di pressione religiosi perchè servono parecchio per vincere (es: sull'aborto).
Perry è abbastanza schierato, ma non è un pazzoide.
La Bachmann e Santorum sono due ultrareligiosi.

[Jaqen]

Comunque, i risultati sono vittoria di una decina di voti di Romney su Santorum (25 a 25), pochissimo più indietro Ron Paul (22), gli altri tutti staccati, ma a due cifre Perry e Gingrich (che non puntava assolutamente su questo stato). Comunque domani Romney riceverà l'endorsment ufficiale di McCain.

Affluenza buona per l'Iowa, e di fatto, un risultato conflittuale. Per quanto riguarda Romney diciamo che è un risultato che gli giova, anche se in generale giova più alle possibilità di una Brockered Convention.
Santorum sopratutto (ed in misura minore, Paul visto il successone ottenuto fra indipendenti ed under 40) possono comunque essere contenti di un risultato decente, ma potevano sperare entrambe in qualcosa di più. Santorum (un cadavere politico) ha sicuramente ottenuto una grande chance di stare nello spotlight ed aumentare l'awareness elettorale per le tappe successive. Paul, per quanto sia "solo" terzo, è comunque ad una manciata di voti, ma potrebbe prendere lo stesso tanti delegati, vista la sua strategia (date un occhio qui: http://www.businessinsider.com/ron-p...trategy-201201 ), e non è fuori dai giochi.

La Bachmann e Huntsman sono dead men walking per quanto riguarda le primarie. Tuttavia, la bachmann ha deciso di andare avanti, senza apparente ragione se non quella di far vincere Romney.

Rick Perry probabilmente si ritirerà prima o immediatamente dopo il New Hampshire. Il suo endorsment è dato in bilico fra Huntsman e Santorum

Si vedrà in New Hampshire, dove Romney è molto più l'uomo da battere.

[Walter Block]

In Ron Paul we trust

[caesarx]

Perchè mi sembra il nome di un rapper?

[Walter Block]

DES MOINES (IOWA) – Quattro anni fa i ventenni d'America si sono entusiasmati per un candidato giovane e bietnico che prometteva un futuro migliore. Delusi da Barack Obama, i ventenni nel 2012 guardano con speranza a un signore di 76 anni – Ron Paul - che vorrebbe sostanzialmente eliminare il governo americano, legalizzare l'eroina e restaurare il gold standard. In Iowa ieri ha ottenuto il 21% dei voti, ma tra i giovani di eta' compresa tra i 18 e i 29 anni ha raccolto il 48% dei consensi.
Le idee iconoclastiche del nonno libertario Ron Paul stanno esercitando un fascino incontenibile sugli elettori piu' giovani e impressionabili, e il fenomeno sta preoccupando non poco l'establishment repubblicano. Anche se Ron Paul non ha alcuna chance di essere eletto presidente degli Stati Uniti proprio a causa di quelle idee iconoclastiche, la sua influenza sulle nuove generazioni e' destinata a cambiare il discorso politico della destra americana e a giudicare dal solido terzo posto nelle elezioni in Iowa (21% dei voti) a modificare la piattaforma del partito. ha dichiarato la 23enne Jacquelyn Cuddeback dalle colonne del sito liberal Huffington Post. Ron Paul non ha paura di scandalizzare, di distaccarsi dalla linea di partito, di creare controversie, di provocare, e questo atteggiamento puro, genuino, onesto piace immensamente ai piu' giovani.

Ron Paul crede fermamente che il governo americano esercita un'influenza spropositata e dannosa sulla vita dei cittadini d'America e del mondo. Osteggia le nuove leggi antiterrorismo che limitano le liberta' individuali, propone la liberalizzazione di tutte le droghe, pesanti e leggere, e si dichiara pronto a tagliare 1000 miliardi di dollari dal deficit pubblico, riducendolo praticamente a zero: parole poco credibili dalla bocca di un candidato qualsiasi ma non da quella di Ron Paul. Il paladino dei libertari, i cosiddetti anarchici di destra, ha anche un chiaro messaggio pacifista, non per motivi idealistici ma pragmatici: le guerre costano troppo, sottraggono indebitamente risorse dalle tasche dei contribuenti, e con quale risultato? L'America non ha l'obbligo di essere il poliziotto del mondo, e dovrebbe smettere di elargire aiuti ai suoi alleati, da Israele alla Turchia.
Su questioni economico finanziarie Ron Paul predica infine l'abolizione della Banca Centrale, un'istituzione dal potere eccessivo e arbitrario, e caldeggia il ritorno del gold standard e l'emissione di molteplici valute. Il tutto nel nome di una disciplina monetaria che, ancora una volta, affascina i piu' giovani.
Questa e' la terza volta che Ron Paul si candida alla presidenza degli Stati Uniti (le altre due volte nel 1988 e nel 2004) e il suo seguito continua a salire. Le sue posizioni saranno pazzoidi a detta di molti, ma le sue proposte hanno sempre piu' credibilita'. Non si puo' negare che ron Paul sia l'unico vero candidato antiestablishment, l'unico veramente disposto a mandare all'aria lo status quo. E il suo messaggio piace sempre di piu' all'elettorato americano: Freedom is Popular!, ha urlato ieri trionfante al suo comizio postelettorale in iowa. Suona quasi come una canzone rock.

http://www.ilsole24ore.com/art/notiz...?uuid=AanoCcaE

[alberace]

peccato abbia mille anni.