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  1. #176
    Moderatore pentaxiano L'avatar di Enriko!!
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    Predefinito Re: Fiat: parliamone male qui

    diciamo che in genere non mi piacce quando una qualche azienda sfrutta il nome di qualche personaggio "celebre" morto per trarne fini commerciali (il peggio del peggio in tal senso era quella della telecom con Gandhi)...
    comunque fiat si è un po' "salvata" riproponendo un vecchio spot di un vecchio modello, peggio sarebbe stata una rivisitazione con i nuovi modelli o altro...
    certo è pur sempre una pubblicità che ha comunque una ricaduta a livello istituzionale... ma così almeno la cosa è meno fastidiosa...

  2. #177
    Il Nonno
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    Predefinito Re: Fiat: parliamone male qui

    a me da ancora piu' fastidio perche' e' una pubblicita' indotta mascherata da tributo,molto piu' meschina di un'autentica pubblicta'

  3. #178
    La Borga L'avatar di Tyreal
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    Predefinito Re: Fiat: parliamone male qui

    A me la pubblicità della Telecom con Gandhi era piaciuta tantissimo.

  4. #179
    Shogun Assoluto L'avatar di Scott
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    Predefinito Re: Fiat: parliamone male qui

    Citazione Originariamente Scritto da Enriko!! Visualizza Messaggio
    peggio sarebbe stata una rivisitazione con i nuovi modelli o altro...
    Quella sarebbe stata sicuramente una mossa disgustosa.

  5. #180
    La Borga L'avatar di Tyreal
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    Predefinito Re: Fiat: parliamone male qui

    Anche perché il duemila è finito dodici anni fa.

  6. #181
    Moderatore pentaxiano L'avatar di Enriko!!
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    Predefinito Re: Fiat: parliamone male qui

    Citazione Originariamente Scritto da -jolly- Visualizza Messaggio
    a me da ancora piu' fastidio perche' e' una pubblicita' indotta mascherata da tributo,molto piu' meschina di un'autentica pubblicta'
    mah...forse hai ragione anche tu
    comunque in generale sono mosse che mi piacciono poco...


    Citazione Originariamente Scritto da Tyreal Visualizza Messaggio
    A me la pubblicità della Telecom con Gandhi era piaciuta tantissimo.
    la pubblicità di per se era bella niente da dire, come realizzazione ecc (era anche diretta niente meno che da Spike Lee)...
    però, insomma a pensare ad una multinazionale che non ha mai fatto nulla di concreto per favorire la libera circolazione delle idee anzi su richiesta le ostacola...truffa i propri clienti e ha compiuti molti altri illeciti...si insomma con che coraggio usano l'immagine di Gandhi?

  7. #182
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di Orologio
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    Predefinito Re: Fiat: parliamone male qui

    Comunque questa è un accanimento tipico italiano...

    La FIAT (OGGI...il domani non è certo per nessuno) è presente in Italia e si è aperta al mercato USA.
    Nel giro di 5 anni da società preda è diventata predatrice.
    In considerazione che molte case storiche in questi ultimi anni sono state svendute o direttamente chiuse, con la FIAT (e i marchi di suo proprietà) non è successo.

    Fino a poco tempo fa la FIAT poteva tranquillamente finire come l'alitalia...

    Poi la Fiat non è la VW ...ne deve fare di strada.

    La prova del 9 la si avrà tra due / tre anni, quando ci sarà la fusione con Chrisler...vedremo se lo stato italiano ha fatto le marchette giuste e gli stati uniti ci hanno fatto in regalino...o meno.
    Ultima modifica di Orologio; 06-03-12 alle 11:27:17

  8. #183
    Lo Zio
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    Predefinito Re: Fiat: parliamone male qui

    va bene voler vedere le cose in positivo. Ma la realtà è che fiat ha perso enormi quote di mercato in europa e pure in italia, che alfa propone solo due modelli e vende 1/10 di 10 anni fa (in pratica non esiste più), idem per lancia.
    Fiat è stato un'ottimo affare solo per chrysler e per ora sta vendendo solo quelle in america, in più anche roba venduta in italia è prodotta lì.
    Si conserverà il marchio fiat ma per l'italia restano solo le briciole.

  9. #184

    Predefinito Re: Fiat: parliamone male qui

    Non condivido l'ottimismo nè l'analisi. Quando vedremo qualche frutto (visto che al momento non sono presenti e nemmeno nell'immediato futuro) potrò cambiare idea. Nell'immediato resto schierato con le altre case che non considerano fiat/chrysler nemmeno di striscio

  10. #185
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    Predefinito Re: Fiat: parliamone male qui

    mah...sicuramente poteva andare molto peggio...
    poi non trovo giusto dire che l'acquisto di chrysler è stato un affare solo per chrysler...sicuramente lo è stato anche per fiat, non lo è stato (almeno per ora) per l'Italia/operai italiani...
    Marchio ha fatto tante promesse ma poi ritratta sempre...
    il progetto fabbrica italia sembrava dovesse dipendere da certe condizioni lavorative, che hanno ottenuto...però ogni volta che ottiene qualcosa mette subito qualche altro paletto...
    Ha promesso la produzione di vari modelli a "valore aggiunto" che poi sarebbero stati esportati negli usa, ma ad oggi l'unica cosa sicura è la Nuova Panda...
    dei suv alfa/maserati, la berlina ecc...non si vede ancora nulla e la produzione in italia non è così scontata...ha recentemente ritrattato (per l'ennesima volta) dicendo che non è così sicuro di produrre qui perchè non ci sono le condizioni economiche e il mercato non va...
    certo se non produce in Italia (dove il costo della manodopera è superiore anche rispetto agli USA) le auto più "costose" di sicuro non ha senso produrre qui auto economiche per esportarle in USA (ma anche in europa)...
    Insomma da produrre in italia dovrebbero essere le maserati, le Alfa...le berline i suv ecc...più che la panda (che se poi i tedeschi fanno la UP in germania si può fare anche la panda in italia)
    Probabilmente si saprà quanto effettivamente la Fiat ha intenzione di rimanere a produrre in Italia quando finalmente deciderà dove produrre questi modelli...

    Chiaro poi che la FIAT è un'azienda privata e può produrre dove meglio crede (e gli conviene).

  11. #186
    Il Nonno L'avatar di Muccolo
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    Predefinito Re: Fiat: parliamone male qui

    Marchionne ha sputato sopra ipotetici nuovi incentivi statali per la rottamazione delle vecchie carrette.

    a sto punto fossi il governo elargirei gli incentivi a tutti tranne che a fiat... tanto non li vuole no?

  12. #187
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    Predefinito Re: Fiat: parliamone male qui

    mah...secondo me ha ragione su questo...
    il mercato dell'auto è stato sostenuto per anni dagli incentivi dei vari stati...è ora che si ridimensioni e che diventi un mercato che vive senza aiuti esterni...

  13. #188
    Il Nonno
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    Predefinito Re: Fiat: parliamone male qui

    prima la scusa erano che condizioni contrattuali e sindacali che non opermettevano di produrre nel nostro paese, ora e' colpa del mercato europeo che non ha piu' quote di espansione, le quote c'erano e ci sono e' la fiat che le ha perse proponendo auto invendibili e qualitativamente inferiori alla concorrenza, tranne che in italia dove comunque' e' molto calata, nel resto d'europa conta a malapena per un 2% scarso delle vendite dove negli anni 80 aveva invece quote superiori al 10% ,le altre investono e acquisiscono noi dismettiamo,le nostre migliori aziende di design e componentistica sono finite in mano agli stranieri che prima erano clienti ora sono padroni che ne hanno esportato a casa loro la tecnologia e lasciato gusci vuoti in italia,e questo non vale solo per l'auto,le ultime proposte fiat sono state un'utilitari sottoaccessoriata rispetto alle concorrenti e piu' costosa ,e' un barcone simil suv figlia di un progetto made in U.S.A pre crisi cioe' old che tra l'altro in gran parte del resto d'europa continua ad essere venduto sotto il marchio americano,ma vogliamo scherzare?

  14. #189
    Il Nonno
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    Predefinito Re: Fiat: parliamone male qui

    tutto giusto,tranne che quando alcuni anni fa gli servivano e' stato il primo a chiederli gli incentivi

  15. #190
    Moderatore pentaxiano L'avatar di Enriko!!
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    Predefinito Re: Fiat: parliamone male qui

    beh che il mercato europeo sia in forte contrazione è vero per tutte le case...poi alcune hanno reagito meglio limitando i danni (e alcune migliorare), ma per dire c'è anche il "tonfo" Peugeot nonostante i numerosi modelli che hanno sfornato negli ultimi anni...
    Sicuramente fiat dopo un certo recupero anche consistente in Italia, e modesto anche in europa di qualche anno fa ha seguito un vero abbandono in questi anni...
    il discorso si sa è sempre lo stesso, che il mercato vada bene o male se si vuole vendere bisogna fare auto...se non si fanno auto non se ne vendono...
    Poi sulla panda io ho un giudizio un po' diverso e comunque c'è il topic apposito

    Poi la fiat continua a perdere quote ma i bilanci mi pare di capire siano buoni, ha liquidità ecc...insomma in questi anni di crisi sta pensando a fare cassa senza investire...insomma tinene li e aspetta...
    Ultima modifica di Enriko!!; 06-03-12 alle 14:50:08

  16. #191
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di Orologio
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    Predefinito Re: Fiat: parliamone male qui

    Citazione Originariamente Scritto da Enriko!! Visualizza Messaggio
    Chiaro poi che la FIAT è un'azienda privata e può produrre dove meglio crede (e gli conviene).
    Ni...è una situazione tutta italiana...e ci saranno mille scritture private sconosciute.

    Ma con tutti i finanziamenti diretti, indiretti e sottobanco dati alla fiat, per non parlare delle leggi che favoriscono le auto piccole fatte nel nel corso dei decenni, io la considero quasi parastatale.

    Per questo che dubito sulla fuga dall'italia...perchè semplicemente non può per vari accordi sottobanco sconosciuti alla plebe, in quanto l'italia considera la fiat una azienda strategica al pari di una finmeccanica.

    Per questo che ritengo la chrysler (almeno una quota) un regalino usa a fronte di mille marchette italiane, dalle missioni estere fino ad arrivare all'acquisto dei supermega caccia...
    (Che poi il regalino usa alla fiat era già stato fatto in passato tramite GM...)

    Poi sono pronto allo spernacchiamento tra qualche anno eh...
    Ultima modifica di Orologio; 06-03-12 alle 17:59:44

  17. #192
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    Predefinito Re: Fiat: parliamone male qui

    alla fine è quello che sta dicendo Marchionne da un bel po'...e non vale solo per la fiat (almeno vale per la fiat in italia ma anche per molte altre case automobilistiche in europa), cioè sono sempre state considerate strutture parastatali, posti dove i governi cercavano di far trovare lavoro a tanta gente e per questo sovvenzionate, incentivate, "dopate"...
    Il suo punto di vista è che è ora di interrompere questo sistema, eliminando gli incentivi e togliendo vari vincoli in modo che ci sia un vero mercato dove confrontarsi anche con un ridimensionamento (lui stimava in un 20% mi pare, ovviamente la crisi ha aumentato sensibilmente questa contrazione), ma che alla fine fosse un mercato che vivesse di vita propria senza che fosse falsato da stimoli esterni...

    Il ragionamento è secondo me giusto, il problema è che può anche essere un modo per la Fiat di svincolarsi senza impegni dalle fabbriche italiane, del tipo: bon non abbiamo più incentivi, aiuti sovvenzioni ecc...dunque non dobbiamo più niente a nessuno e siamo liberi di fare quello che ci sembra più conveniente a noi come Fiat...

  18. #193
    Il Nonno L'avatar di aga04
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    Predefinito Re: Fiat: parliamone male qui

    Per questo che ritengo la chrysler (almeno una quota) un regalino usa a fronte di mille marchette italiane, dalle missioni estere fino ad arrivare all'acquisto dei supermega caccia...
    Perdona l'ignoranza, ma che diavolo c'entrano i Typhoon con questo topic?

  19. #194
    Moderatore pentaxiano L'avatar di Enriko!!
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    Predefinito Re: Fiat: parliamone male qui

    il Typhoon è l'aereo italoanglotedesco...quelli di cui parlano in questi giorni sono gli Fqualcosa comunque boh...
    chrysler è sempre stato un marchio che andava male, passato in varie mani senza che nessuno riuscisse a farlo rendere...non credo che dietro questa acquisizione ci fossero chissà che accordi...
    In un passato abbastanza recente è stata anche della Daimler

  20. #195
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di Orologio
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    Predefinito Re: Fiat: parliamone male qui

    Citazione Originariamente Scritto da Enriko!! Visualizza Messaggio
    alla fine è quello che sta dicendo Marchionne da un bel po'...e non vale solo per la fiat (almeno vale per la fiat in italia ma anche per molte altre case automobilistiche in europa), cioè sono sempre state considerate strutture parastatali, posti dove i governi cercavano di far trovare lavoro a tanta gente e per questo sovvenzionate, incentivate, "dopate"...
    Il suo punto di vista è che è ora di interrompere questo sistema, eliminando gli incentivi e togliendo vari vincoli in modo che ci sia un vero mercato dove confrontarsi anche con un ridimensionamento (lui stimava in un 20% mi pare, ovviamente la crisi ha aumentato sensibilmente questa contrazione), ma che alla fine fosse un mercato che vivesse di vita propria senza che fosse falsato da stimoli esterni...

    Il ragionamento è secondo me giusto, il problema è che può anche essere un modo per la Fiat di svincolarsi senza impegni dalle fabbriche italiane, del tipo: bon non abbiamo più incentivi, aiuti sovvenzioni ecc...dunque non dobbiamo più niente a nessuno e siamo liberi di fare quello che ci sembra più conveniente a noi come Fiat...
    Io sono convinto che tutte le grosse società vengano dopate da finanziamenti statali (parlo di tutti i principali stati)...ovvio non in modo diretto per ragioni di mercato....anche per il semplice fatto che "dopare" una società che ha la forza di assumere ed investire nel territorio è molto meglio che sostenere gli ammortizzatori sociali.
    Che poi "dopare" non è la parola giusta...diciamo favorire, rendendo più agevole l'utilizzo di determinate aree, favorendo delle leggi...ci sono tanti modi.

    Io non ci credo nella grossa società che punta ad avere relazioni neutre con lo stato di appartenenza...ha solo da perdere.

    Poi Marchionne ha un atteggiamento da troll che lo rende antipatico (è incapace di stare zitto), però c'e' da dire che ha anticipato di circa un'anno la linea del governo...quindi questa distanza di vedute non sussiste, se escludiamo il teatrino delle parti sociali.

  21. #196
    La Borga L'avatar di Cily
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    Predefinito Re: Fiat: parliamone male qui

    Incredibile, avvistato a Ginevra un nuovo modello Fiat

    http://www.omniauto.it/magazine/19015/500l-fiat-si-eleva

    O
    ddio "nuovo"...pare un misto tra una Mini Countryman e il posteriore della DS3, ma considerato che va a sostituire (ad occhio) Idea e Musa non è male
    Anche se il settore è già ben presidiato (Venga, ix20, prossimamente la B-Max) mi sembra una buona mossa...anche se ancora non mi capacito dell'assenza di una segmento C wagon.

  22. #197

    Predefinito Re: Fiat: parliamone male qui

    Citazione Originariamente Scritto da Cily Visualizza Messaggio
    Incredibile, avvistato a Ginevra un nuovo modello Fiat

    http://www.omniauto.it/magazine/19015/500l-fiat-si-eleva

    O
    ddio "nuovo"...pare un misto tra una Mini Countryman e il posteriore della DS3, ma considerato che va a sostituire (ad occhio) Idea e Musa non è male
    Anche se il settore è già ben presidiato (Venga, ix20, prossimamente la B-Max) mi sembra una buona mossa...anche se ancora non mi capacito dell'assenza di una segmento C wagon.
    C'è la Croma

  23. #198
    Shogun Assoluto L'avatar di Scott
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    Predefinito Re: Fiat: parliamone male qui

    Citazione Originariamente Scritto da Orologio Visualizza Messaggio
    Io sono convinto che tutte le grosse società vengano dopate da finanziamenti statali (parlo di tutti i principali stati)...ovvio non in modo diretto per ragioni di mercato....anche per il semplice fatto che "dopare" una società che ha la forza di assumere ed investire nel territorio è molto meglio che sostenere gli ammortizzatori sociali.
    Che poi "dopare" non è la parola giusta...diciamo favorire, rendendo più agevole l'utilizzo di determinate aree, favorendo delle leggi...ci sono tanti modi.
    .
    Sono d'accordo sull'esistenza di un "doping generalizzato", ma non sono convintissimo che sia sempre la migliore soluzione

  24. #199
    La Borga L'avatar di Tyreal
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    Predefinito Re: Fiat: parliamone male qui

    Meanwhile, in Genève:

    Citazione Originariamente Scritto da Marchionne, scagliando la tua Lancia nello spazio
    Il numero uno del Gruppo Fiat-Chrysler,Sergio Marchionne, ha organizzato una conferenza stampa a porte chiuse al Salone di Ginevra, prima del suo intervento ufficiale allo stand Fiat, per incontrare i giornalisti del settore. L'attesa per il suo intervento era grande, soprattutto alla luce delle recentissime polemiche relative al futuro degli stabilimenti italiani. "La risposta l'abbiamo data già ieri - ha esordito Marchionne - ed era chiara: abbiamo preso un impegno per Pomigliano. Molti di voi hanno visto la stabilimento; abbiamo confermato l'impegno di Mirafiori per un modello Fiat e uno Jeep dal 2013. Gli altri due stabilimenti hanno già prodotti e non c'è niente da dire, i prodotti saranno rinnovati nei tempi richiesti dal piano sviluppo. Nessuna minaccia per gli stabilimenti, come confermato nel comunicato di ieri".

    A proposito degli altri stabilimenti, Punto e Bravo stanno andando male: avete intenzione di accelerare il rinnovo?
    "Prima di criticare l'andamento della Punto guardate al segmento B in Europa. Il fatto di rinnovare il prodotto non aiuterebbe la domanda, i numeri sono quelli che sono. Stiamo lavorando sulla nuova Punto per avere un prodotto competitivo, ancora non c'è una data precisa di lancio, stiamo lavorando soprattutto sui costi. Dobbiamo trovare una soluzione per avere un prodotto competitivo rispetto ai concorrenti: questo è il segmento più importante come misure, ma come margini è ridotto brutalmente. Le perdite dei nostri concorrenti sono dovute a questi segmenti, persino per la Volkswagen. La situazione è delicata: dobbiamo lavorare per ottenere un prodotto competitivo anche dal punto di visto del costo, per rimanere a galla".

    Ci dà un giudizio sull'accordo PSA-GM?
    "Non sono spiazzato, è un accordo che abbiamo già vissuto in passato. Si tratta di un accordo diverso, sono cambiati i tempi, è cambiata la struttura della GM. E sono più forti. Dal punto di vista del Gruppo PSA, hanno un partner forte (non come per Fiat, ai tempi). E tutto da vedere, l'impegno è a lungo termine, i benefici si vedranno con il tempo, non c'è niente di immediato... vediamo come si sviluppa. Sono tutti e due capaci per averci pensato bene. Noi non abbiamo perso niente... per noi non si chiude nessuna pista, l'accordo non ha chiuso niente alla Fiat, tecnicamente potremmo fare accordi con ambedue".

    Parlando del settore auto, al Salone ci sono molte novità, ma i numeri sono preoccupanti anche nei paesi emergenti?
    "Nessuno mette in dubbio che il mercato europeo sia in crisi, il fatto che abbiamo una mancanza di equilibrio tra domanda e offerta sta incidendo su prezzi e margini, un problema che nel resto del mondo non c'è. Non toccatemi il Brasile: vista la nostra performance siamo leader in un mercato che continua a crescere. Vanno bene anche Canada, America, Messico, Asia... non disperiamo".
    Accordo con i sindacati e news in merito?
    "Gli accordi sono chiari, capitolo chiuso, non vogliamo fare ulteriori dibattiti. L'accordo modello per tutto il gruppo è la base su cui andare avanti. Ovviamente stiamo operando in un mercato molto difficile: abbiamo una sovracapacità produttiva in Europa. Il problema va risolto a livello europeo, non nazionale. Il governo italiano può solo collaborare con gli altri Stati europei. La comunità europea aveva già ribilanciato in passato il settore dell'acciaio. Speriamo che qualcuno a Bruxelles ci ascolti presto: anche Tavares, Renault, e Varin, PSA e GM, dicono la stessa cosa".

    Oggi la fiat sta andando molto in fretta in USA e lentamente in Europa: questo squilibrio crea difficoltà nell'integrazione del gruppi?
    "No, il sistema di gestione è disegnato per dare autonomia alle zone e cercare di condividere le scelte strategiche di sviluppo. La parte europea della Fiat è la più debole, quindi inciderà sulle valutazioni quando ci sarà la eventuale fusione, ma non abbiamo urgenza nei tempi. Sono cose che si possono fare quando vogliamo, siamo in una posizione chiara per quanto riguarda il nostro interesse a Chrysler. Gestionalmente le aziende sono già integrate, la vita continua...".

    Come vede lei lo sviluppo impetuoso dei coreani? Dovranno fare accordi con qualcuno?
    "Hanno abbastanza forza per andare avanti, sono più grandi di Fiat-Chrysler. hanno enormi capacità di sviluppo, quello che hanno fatto negli ultimi tre anni è impressionante. C'è da imparare: hanno rimpiazzato i giapponesi. Li stiamo seguendo, ma non credo faranno fusioni, non è nel loro Dna".

    Tolta la possibilità di accordarsi con PSA, chi è il possibile partner?
    "Tutti... scelga uno lei. Sono tutti accettabili come partner, siamo aperti. Alcuni non sono compatibili, come Volkswagen, per tantissime ragioni. Daimler non è compatibile per il prodotto, BMW non è compatibile con Fiat... Renault è tecnicamente compatibile... Adesso non mettetemi parole in bocca non vere: non ho parlato con Ghosn, tranquilli".

    Torniamo al Brasile: a febbraio 2012 avete riconquistato la leadership rispetto a GM. E' stupito dalle 1.568 fiat 500 vendute in un mese?
    "Vendiamo quattro milioni di vetture l'anno, non so cosa rispondere, non conosco questi dati nel dettaglio; forse questi numeri sono dei complimenti e li accetto. Ma non lo sapevo neanche: sono preso a vedere cosa vendiamo in America rispetto a Mini, è quello che voglio. nel frattempo stiamo trattando gli istituti finanziari per sviluppare lo stabilimento nel Pernambuco. Abbiamo fatto questi investimenti proprio perchè ci sono interessanti agevolazioni".

    Le Alfa prodotte in cina per l'Europa: è sempre vero?
    "Lo devo aver detto anni fa: non vale più, preferisco produrre in America, perchè abbiamo risolto i problemi strutturali".

    L'Alfa negli Stati Uniti?
    "Confermo che produrremo negli Stati Uniti. Stiamo nel frattempo esportando in Cina, producendo in Europa. L'importante sarà il segmento D per Alfa, lo faremo in USA su architettura condivisa".

    Come sta andando la Panda?
    "35.000 vendute, sta andando bene".
    Dopo due mesi, con la crisi europea,

    come vede il bicchiere?
    "La crisi è quella che avevamo previsto, nessuno ci credeva, ma ora è palese".

    Di un partner come Suzuki o Mazda, cosa ne pensa?
    "Non ho opiniioni in particolare, sono complementari a Fiat, parliamo con tutti. Siamo universali, ci sono riunioni in corso anche qui al Salone".

    La produzione in Italia dipenderà dal mercato Usa?
    "Dipenderà da tutti i mercati esteri: ho preso l'esempio degli USA perchè finalmente possiamo esportare prodotti là, come la Jeep da Mirafiori".

    Alfa Romeo: il punto sulla Giulia e sulla Suv?
    "La Giulia è abbastanza definita, la produzione avverà in America tutto già stabilito. Abbiamo "sgelato" il design e ci abbiamo lavorato ancora. La macchina c'è".

    E la Kubang?
    "Ritocchi di stile, in produzione nel 2013 e non si chiamerà Kubang".

    Cosa le piace e cosa non le piace del governo Monti?
    "Mi piace tutto".

    Che cosa è cambiato con la trattativa GM-PSA per la Fiat?
    "S'è creato un livello di complicazione che non esisteva prima. Sul discorso dei veicoli commerciali non ci sono problemi, era già tutto ben chiaro con PSA e continuerà fino al 2017. L'accordo tra GM e PSA non prevede un ridimensionamento produttivo di Opel o Peugeot, quindi non intacca noi. Si tratta di un accordo a lungo termine, che non serve a risolvere il problema attuale europeo, quindi non cambia molto".

    Vuole spostare il quartier generale di Detroit?
    "Ho detto che si potrebbe fare, non che lo faremo".

    E' inevitabile che le fabbriche vadano chiuse? E' la cosa che tutti vogliono evitare, ma potrà succedere, oppure c'è un altro modo?
    "L'unica altra soluzione che c'è è quella di utilizzare la base produttiva europea per esportare: a parte i tedeschi, non ha fatto nessuno. Per questo gli stabilimenti italiani devono competere a livello internazionale, per proteggersi... Se poi questo basta a risanare la crisi non lo so: nel caso della Fiat il problema è gestibile".

    Ma non è il caso che il governo italiano intervenga per supportare gli imprenditori, per produrre in Italia?
    "Abbiamo fatto una scelta chiara e sappiamo benissimo che l'Italia ha un problema finanziario. Per questo non chiediamo nulla al governo per lo sviluppo industriale. Sappiamo che sarebbe una richiesta che graverebbe su una situazione troppo difficile. Anche quando ho parlato ieri con la Fornero l'ho ribadito. Abbiamo agevolazioni in Brasile e le stiamo sfruttando. Abbiamo appena fatto accordo per sviluppo del marchio Jeep in Russia con Sberbank... sono esempi chiari di governi che vogliono tenersi gruppi industriali. La Fiat ha scelto di non spingere su questo tasto in Italia, non sarebbe capito... La Fiat non può imporre quello che sta ottenendo altrove: verebbe vista come l'ennesima richiesta. La Fiat è solida finanziariamente senza l'assistenza del governo italiano. Non lo faremo mai: non voglio incentivi, voglio solo operare bene nel Paese. La Fiat si oppone agli incentivi sul mercato, ci interessa zero qualunque forma di incentivo, perchè portano alla crisi. Cerchiamo di staccare la spina agli incentivi, che falsano il mercato e basta.
    Ultima modifica di Tyreal; 07-03-12 alle 09:48:56 Motivo: scarsa padronanza dell'html

  25. #200

    Predefinito Re: Fiat: parliamone male qui

    Vabbè niente di nuovo sotto il sole.

    Per la sopravvivenza delle fabbriche Ita l'idea è (relativamente) semplice.

    Si abbassa il costo del lavoro qui, si allinea la produttività/costo, per vendere all'estero, dato che il mercato Ita è piccolo (relativamente) e andato a ramengo

    Di questi tempi mi sembra la less worst choice.


    Sul fatto di ritardare i modelli pure, l'idea è chiara.

    Bisogna cacciare modelli che vendono, nei mercati giusti, con le congiunture giuste. E infatti qui in ITa è tutto fermo

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