lory ha scritto mar, 25 gennaio 2005 22:38
Wido ha scritto mar, 25 gennaio 2005 alle 19:54
lory ha scritto dom, 23 gennaio 2005 16:33
no, certo, non è semplice, ma sta di fatto che anche l'ultimo Nobel per la fisica è stato assegnato per una spiegazione che fa ricorso alle particelle virtuali (che "nascono" attorno ai quark); e che senza ricorrere alle coppie di particelle virtuali il modello standard cade, nè potrebbero spiegarsi un sacco di fenomeni come la polarizzazione del vuoto, per esempio.
eh? Could you repeat pliz?
verme
perché mi fai ciò, eh, perché?
dunque, da quel che ho capito io, che non è che sia molto, il Nobel a Gross, Wilczek e Politzer è stato dato per la spiegazione del fenomeno della "libertà asintotica". Detto in parole semplicissime, gli adroni (per esempio i protoni e i neutroni) sono composti da quark (tre per i barioni; una coppia di q-antiq i mesoni). Questi quark non si riescono a separare, mostranddo quella che viene chiamata "carica di colore", che si manifesta come una forza attrattiva intensissima a distanze pari a quella di un adrone, ma molto più debole a distanze minori. Questa differenza di intensità è ciò che viene chiamata libertà asintotica. E' stata spiegata dicendo che attorno ai quark esiste una "nube" di gluoni virtuali (le particelle mediatrici della forza forte, anche loro dotate di carica di colore), che emergono per fluttazioni quantistiche. Questi gluoni "colorati" aumentano la carica effettiva di colore dei singoli quark, ma a piccole distanze questo effetto è meno intenso, poichè meno sono questi gluoni, e quindi risulta meno intensa la forza di attrazione corrispondente.
Così ho capito io.
Ora fustigami pure, sono pronta
però sei un verme