Originariamente Scritto da
Jaqen
Bon, come saprete tutti, e come probabilmente saprà presto la polizia misurando il tasso alcolemico del buon TeoN
, è morto stamattina l'onorevole senatore a vita Giulio Andreotti, 7 volte primo ministro, presente per oltre 30 anni, a svariati intervalli, nelle compagini di governo della repubblica italiana, ed uno dei più influenti dirigenti della DC, nonchè fra i protagonisti assoluti della vita politica del dopoguerra. La scomparsa credo sorprenda un po' tutti, nonostante i 94 anni, visto che ha seppellito praticamente metà dei politici italiani, ed ha fatto in tempo a vedere persino rinascere il primo governo monocolore DC da parecchi anni a questa parte
.
Qualunque sia il giudizio, sia esso pregiudizievole, ideologico o argomentato, sulla figura politica di Andreotti, nel suo complesso, o, più probabilmente, in una delle tantissime vite politiche che ha vissuto, è innegabile da chiunque sia dotato di onestà intellettuale che è stato il politico più influente, abile e longevo della storia della repubblica italiana, dotato di una capacità di navigare fra rovesci ed alterne fortune con una efficacia ineguagliata, così come ineguagliata risulta tuttora (persino nei confronti del pur longevo Berlusconi
) la sua proprietà di essere stato figura polarizzante e determinante al centro della scena politica della repubblica per oltre 30 anni.
Vista l'enormità dell'argomento, dovuta alla vastità ed alla lunghissima carriera politica di Andreotti stesso, invito a usare Titanic puramente per le boutade, e concentrare qui ogni tipo di discussione, dibattito o voglia di approfondimento un po' più serio sulla persona di Andreotti, sulle sue azioni politiche, sulla sua influenza nella vita politica italiana, sulla incisività delle sue accuse, sulle sue vicende giudiziarie ed in generale tutto il dibattito sul suo lascito politico.
(Scusate l'apertura molto stringata, ma sono di corsa adesso.)