Siamo all'assurdo... EA pubblica su Steam una raccolta... DI INDIE?!?!?!?!

[Strider]

Quando l'ho visto ho pensato ad uno scherzo...
Sono un fanatico di Indie Games, penso davvero che siano la ventata d'aria fresca che il mondo dei videogiochi aspettava da tempo e il successo che queste piccole (a volte nemmeno tanto piccole) perle stanno riscuotendo ne sono la conferma positiva.
La conferma negativa è vedere che una multinazionale di videogiochi come EA, intuendo l'affare ci si è buttata a pesce.
Supporto questo mercato, da quando è nato, come posso, comprando, facendo donazioni (anche a perdere a volte) e segnalando giochi su questo forum e con gli amici.
EA (ma sarebbe altrettando scandaloso se lo facesse qualsiasi altra grossa casa di videogiochi) che pubblica una raccolta di giochi indie è una contraddizioni in termini, è tutto l'opposto di ciò che la parola stessa "indie" rappresenta.
Vi prego, se la pensate come me, NON comprate questo bundle, per quanto poco costi. Cerchiamo di proteggere questo meraviglioso settore videoludico.
Di seguito il pensiero di Notch che condivido in pieno sull'argomento:

http://www.gamesblog.it/post/35007/m...#show_comments

[Hellfire]

publicity stunt.

[Strider]

Scusa, potresti esplicare un filino il tuo pensiero? Non capisco a chi o cosa ti riferisci, conosco il termine, ma non vedo come si possa applicare quì...

[Gendo Ikari]

Perché non leggere tutte le voci, commenti inclusi, per esempio qui (e sotto l'articolo di Gamasutra da cui è tratto):

http://indiegames.com/2012/05/ea_indie_bundle_ruffles_feathe.html

Piuttosto che far parlare solo il "divino notch" perché è quello che fa più comodo sentire?

A leggere il titolo, poi, pensavo si trattasse di giochi di vari piccoli sviluppatori con cui EA si era accordata, invece si tratta di prodotti che aveva già pubblicato. Per cui anche il prezzo, per quanto più alto della media, mi sembra comprensibile (c'è pure Shank 2 che è molto recente).

Trovo che il termine "indie" sia ormai abusato da parte degli stessi sviluppatori indie, da ben prima che arrivasse EA. Si è trasformato in una specie di marchio per attirare il pubblico piuttosto che in qualcosa di reale e che li rappresenti veramente. A questo punto un "vero" indie dovrebbe fare tutto da solo, pubblicazione inclusa. Per questa logica, anche Fez è un grosso "tradimento" per cui la scena indie dovrebbe alzare i forconi. Ah no, è del loro eroe Phil Fish.

Poi, ed è un discorso che ultimamente spunta da più parti, si potrebbe discutere di come un eccesso di bundles stia portando a fatti come questo e alla svalutazione dei giochi indie stessi, ormai non più visti come prodotti di qualità ma masse di byte da vendere un tantino al chilo. EA, in questo senso, ha solo provato a fare quello che ha visto fare da un po' tutti ultimamente.

Edit: consiglio di leggere anche questo:

http://www.rockpapershotgun.com/2012...me-a-bad-word/

[Strider]

In parte mi trovo d'accordo. Interessante il link che hai postato, lo leggerò con attenzione.
Io, comunque, non ho sindacato sulla bontà o sul costo dei giochi che propone EA, ma proprio del fatto di come, ormai, si abusi del termine "indie", come facevi notare giustamente tu. Sono convinto che EA abbia usato questo termine proprio perchè ormai è diventato una specie di specchietto per allodole.
Non reputo Notch un eroe, l'ho portato ad esempio perchè è stato un pioniere della scena indie e mi sono trovato d'accordo con quanto ha detto, non voglio aprire un topic contro EA, non era questo il punto. Il punto è: "indie" ormai, invece di indicare un qualcosa sviluppato in maniera indipendente, sembra essere diventata la nuova moda videoludica.

[Gendo Ikari]

Altro articolo interessante su RPS:

http://www.rockpapershotgun.com/2012/05/05/interview-kleis-anderson-talks-upside-of-eas-indies/#more-107009

Dal titolo e la premessa sembrava un'intervista di parte ma leggendolo il tipo di Klei mi sembra molto equilibrato, e fa notare come prima di questo bundle, il primo Shank avesse fatto parte anche di un Humble Bundle, senza che EA Partners avesse avuto da ridire (anche perché l'IP resta di Klei).

Questo mentre ormai c'è chi fa il talebano per cui indie = autopubblicato, nessuna via di mezzo. Andiamo bene per discussioni future in mezza internet.

Edit: aggiungo che almeno Notch è coerente: è indipendente a tutti gli effetti, al contrario di altri (ciao Fish). Lui stesso preferisce tra l'altro non definirsi più "indie" vista la crescita di Mojang, e (anche se non era una vera novità) non tocca Minecraft da mesi, segno che oltre che su altri progetti, è anche più impegnato sul lato business oltre che su quello creativo.

[Stregato86]

Anche io quoto totalmente il pensiero di Notch. E' vero quando dice che oramai nemmeno Mojang è indie. E' un pensiero che gli fa onore. E soprattutto è opinione diffusa di quanto l'indie stia facendo per il mondo videoludico, migliorandone anche lo spessore intellettuale.