[05/09/2006] Condannati a vita eterna

[blackjack]

ghost_master ha scritto mar, 05 settembre 2006 alle 14:05
Io preferisco poter usare un bel salvataggio e ripartire da dove desidero, infatti odio quando nei giochi quando si muore bisogna rifare tutto da capo. E, visto che nella vita reale non ci è concesso, che almeno nei videogiochi si possa tornare indietro a riparare i propri errori!

olte a quanto detto, non credo di avere il tempo materiale per rifare tutto di nuovo. già con tutti i savegame che posso usare a malapena riesco a trovare il tempo di finire il gioco, figurati senza....

[fa-fa-fabio]

Niente realismo per la morte, ma una giusta punizione che faccia la differenza e ti faccia riflettere sul fatto che morire è male e vivere è bene

Ettore

[Albion of Avalon]

fa-fa-fabio ha scritto mar, 05 settembre 2006 alle 21:27
Niente realismo per la morte, ma una giusta punizione che faccia la differenza e ti faccia riflettere sul fatto che morire è male e vivere è bene

Ettore

[ge-hunter]

L'editoriale di oggi, mi ricorda una recente discussione di Peter Molyneux a Lipsia sul futuro dei combattimenti nei VG. Lui insiste che i giochi dovrebbero incorporare mosse fatali per rendere i combattimenti più realistici e appassionanti. Io stimo molto le idee di Molyneux, ma non sono convinto che quello che dice possa funzionare.

http://www.gamespot.com/news/6156154.htm l?q=fable%202

Io sinceramente non ho più nè la voglia nè il tempo di ripetere un livello mille volte prima di passarlo. Infatti, ho particolarmente apprezzato la soluzione di Prey che elimina addirittura anche lo sbattimento di ricaricare i savegame.

Quando penso ai giochi del passato e all'Amiga mi sa che un tempo eravamo tutti un po' più pazienti...

[Venom1905]

Io odio particolarmente i giochi che ti costringono a rigiocare livelli interi (l'unico che ho finito è stato Mafia. GTAIII dopo quasi 2 anni se ne stà sullo scaffale a prendere polvere).

Interessante era il sistema adottato da Soldier of Fortune che però non è più stato adottato da nessun gioco.

I checkpoint se ben implementati non sono male anche se mi sembra che adottando questo sistema (FPS in particolare) il gameplay venga troppo spezzettato.

[jetlag]

Personalmente sono molto combatuto ... non so se preferire il "salvataggio facile" alla "morte definitiva", anche se propendo per il primo.

Credo però, che ciò dipenda sia dal tipo di gioco sia dal mio "stato d'animo" quando inizio a giocare.

Sicuramente, ritengo che per "facilitare" il completamento di un VG sia più "efficente" il salvataggio libero, e questo per qualsiasi tipo di VG.

Salvare spesso e/o avere un "percorso" guidato per raggiungere il finale da più soddisfazione ... almeno alla maggioranza dei "gamers" che sono i "casual".

D'altro canto questo è il mercato.

Deve essere usa e getta ... altrimenti non si venderebbero più VG.

Non è più possibile che esistano giochi simili a quelli degli anni '80, non possono esistere giochi che richiedono 3-4 mesi per essere risolti.

A parte alcuni casi particolari, come la serie PES o FIFA che non finiscono mai per la tipologia del gioco, ma che hanno nella uscita annuale il loro punto di forza (si pensi a Madden che all'uscita del nuovo "gioco" ha venduto 2 milioni di copie negli USA IL PRIMO GIORNO (così ho letto)), la maggior parte dei gioco a "lunga durata" sono di nicchia (Heart of Iron è il primo che mi viene in mente).

Gli altri, tipo i SIMS e/o i mmorpg ecc., hanno continui aggiornamente (a pagamento o gratis) che ne fanno un gioco in continua evoluzione, di fatto potremmo dire che sono giochi che hanno uscite scadenzate di "nuovi capitoli" ovvero di nuovi giochi". (il discorso sui mmorpg sarebbe diverso ma premettetemi la generalizzazione)

E non sto parlando della possibilità di rigiocare quante volte vuoi il VG (tipo FarCry, Prey, DooM, Quake, Half Life, ecc. ovvero gli FPS in generale) perché quel tipo di gioco, oggi, ha una durata media di completamento tra le 10 e le 20 ore se tutto va bene, ovviamente a parte i mod che ne allungano la vita (e ricordiamo che sta prendendo piede la "realizzazione ad episodi" dei giochi che ne abbrevia la dirata (5 8 ore).

Si va sempre più verso un mercato rivolto al consumo "accellerato" dei prodotti per "aprire" a maggiore consumo.

Personalmente, per riprendere il discorso ricordo quanto tempo (denaro) ho speso per il gioco dei "marzianini" (non ricordo assolutamente il nome mi sembra "Space Invaders"... ma ero piccolo 11 anni, cmq quelli che scendevano inesorabilmente "marciando" da sinistra a destra e viceversa che dovevo distruggere con il tuo "cannoncino" incollato al fondo dello schermo ) e a Pac-man (lol questo lo ricordo)

Giochi dove la ripetizione mnemonica (e quindi l'apprendimento dello "schema") era l'unico sistema per andare avanti (e già a quel tempo lo "scopo" del gioco era ... farti spendere soldi)

Oggi però (probabilmente anche perchè sono molto più grande e non ho più molto tempo da dedicare al gioco) preferisco il "salvataggio" libero ... ho un numero spropositato di gioco fermi sullo scaffale perché dovrei ricominciare e/o perchè sono fermo allo stesso punto da "secoli" ...lo so non li giocherò mai più anche se mi erano piaciuti ... non ho voglia di rifare per l'ennesima volta lo stesso "pezzo" .... forse anche perché non ho più il tempo per rifare i giochi dove mi sono "impantanato"

Scusate la lungagine e anche il fatto che sono andato un pò OT ma a me sembra cmq che i fattori siano interconnessi ..

E si potrebbe scrivere ancora molto sull'argomento )

[Vryce]

bah, x il single player....considero i giochi un allenamento x la mente.....mi piacciono infatti quelli che mi costringono a pensare, ponderare le azioni...che aiutano le mie sinapsi a lavorare....non un arcade dove sono immortale....ecco xkè considero il fattore morte fondamentale e la conseguenza di questa deve essere gravissima, soprattutto i un GDR o nei giochi di strategia (un po meno negli sparatutto).