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Risultati da 1 a 7 di 7
  1. #1
    Il Nonno
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    Predefinito Centrali al torio: troppo facile la proliferazione militare

    Ma l'India prosegue nella sua politica nucleare basata sul torio

    Centrali al torio: troppo facile
    la proliferazione militare


    Non è la soluzione ideale: si possono infatti facilmente ricavare materiali per programmi militari segreti


    Il torio non è la soluzione per evitare la proliferazione militare nucleare come da molti sperato. La sostituzione dell’uranio con il torio (simbolo chimico Th) nelle centrali atomiche di prossima generazione rischia di generare materiali fissili adatti a produrre ordigni nucleari. L’allarme è stato lanciato all’inizio di dicembre da uno studio effettuato da specialisti di energia nucleare di quattro università britanniche e pubblicato sulla rivista Nature. Secondo gli autori, da 1.600 chili di torio è possibile ottenere «in meno di un anno» 8 kg di uranio-233 (U233), cioè la quantità minima richiesta per realizzare un ordigno nucleare. IL TORIO – Il torio da molti è stato indicato come l’ideale sostituto dell’uranio nelle centrali nucleari per uso civile, tanto che nazioni come Usa, Gran Bretagna e India hanno avviato avanzati programmi di ricerca per studiarne la fattibilità. Rispetto all’uranio, il torio presenta infatti molti vantaggi: è 3-4 volte più abbondante (si stima che il 25% delle riserve mondiali si trovi in India) e quindi meno caro, e, in apparenza, non favorisce la proliferazione nucleare in quanto per essere reso utilizzabile in una centrale atomica deve passare attraverso una serie di delicati passaggi in strutture che non possono essere nascoste ai controlli internazionali. «Il torio possiede indubbi punti a suo favore, ma il dibattito della comunità scientifica sul tema della proliferazione è stato unilaterale e troppo superficiale», ha commentato Steve Ashley, del dipartimento di ingegneria dell’Università di Cambridge e capo del gruppo di ricerca.
    I PASSAGGI - L’isotopo più comune del torio è il Th232, che non è in grado da solo di sostenere una fissione nucleare. Deve prima essere separato da tutti gli altri isotopi di torio, poi bombardato con neutroni che lo trasformano in Th233. Dopo 22 minuti questo decade in protoattinio-233 (Pa233) che a sua volta dopo 27 giorni diventa uranio-233 (U233): è questo l’isotopo che può sostenere la fissione nucleare e produrre energia. Nel corso dell’ultimo passaggio, però, si forma anche una piccola quantità di uranio-232 (U232), una sostanza altamente radioattiva. Per questo motivo, la separazione dell’U233 dal torio deve avvenire con estrema cura e con tecniche molto sofisticate in camere di contenimento pesantemente schermate. Si tratta di strutture molto grandi che non possono passare inosservate e non consentono agli «Stati canaglia» di creare un programma nucleare militare segreto.
    SEPARAZIONE – Ma, dicono gli scienziati britannici, il Pa233 può essere separato dal torio irradiato con un semplice procedimento chimico. Dopo la separazione, il protoattinio decade in puro U233 senza alcuna produzione del tossico e pericoloso U232. Il ciclo può essere avviato in impianti molti piccoli – anche nei reattori di ricerca (ce ne sono circa 500 nel mondo) – e quindi può tranquillamente sfuggire ai controlli internazionali più accurati. Gli autori perciò chiedono all’Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica) di effettuare analisi più in profondità su tutta la filiera del torio. «Ma la cosa più importante è riconoscere che il torio non è la strada verso un nucleare del futuro esente dai rischi di proliferazione, come qualcuno crede», afferma Ashley.
    INDIA – Nonostante ciò l’India prosegue nel suo programma di centrali al torio e all’inizio dello scorso novembre ha annunciato l’assoluta sicurezza del nuovo reattore ad acqua pesante (Ahwr) da 300 megawatt che potrebbe essere realizzato già il prossimo anno. Shiv Abhilash Bhardawaj, direttore tecnico della società indiana per l’energia nucleare (Npcil), in una conferenza stampa ha reso noto che questi reattori sono così sicuri che potrebbero essere costruiti anche nel bel mezzo di una grande città come Mumbai. Secondo altri esperti internazionali, le sue dichiarazioni non hanno fondamento proprio a causa della presenza nelle centrali degli isotopi di uranio di cui si parlava in precedenza, che potrebbero essere rilasciati nell’ambiente in caso di incidenti. Aggiunge Ralph Moir, fisico nucleare del californiano Lawrence Livermore Laboratory, che la posizione indiana sul torio ha ragioni essenzialmente ideologiche e non scientifiche risalenti addirittura al 1954, al primo piano nucleare indiano per sfruttare i grandi giacimenti di torio della nazione. «Le tecnologie legate al torio porteranno non solo benefici, ma anche grandi problemi. Per un nucleare più sicuro, il dibattito sui rischi associati al torio deve essere approfondito», conclude Ashley.

    Paolo Virtuani

    11 gennaio 2013
    (modifica il 14 gennaio 2013)
    scusate ecchissenefrega, da quando non si può più progredire tecnologicamente per paura delle applicazioni militari?
    se non bestemmio guarda

  2. #2

    Predefinito Re: Centrali al torio: troppo facile la proliferazione militare

    Se lo fanno gli americani và bene, se lo fanno gli indiani non và bene. (intendo costruire centrali nucleari)


  3. #3
    Il Nonno
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    Predefinito Re: Centrali al torio: troppo facile la proliferazione militare

    infatti, è proprio questo il punto.
    poi che sia motivato da interessi lobbistici, militari o economici poco cambia insomma.
    l'iran perché è l'iran, adesso manco l'india va bene.
    anche se sotto parecchi punti di vista l'india è pure peggio dell'iran.

  4. #4
    Il Nonno L'avatar di SACRAMEN
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    Predefinito Re: Centrali al torio: troppo facile la proliferazione militare

    Cerca il Progetto Cirene costruito a Roma negli anni 60 se non sbaglio...
    Centrale nucleare con uranio naturale e con tecniche costruttive molto simili a quelle utilizzate in Canada. Peccato che quella soluzione permetteva l'estrazione delle barre di uranio senza spegnere l'impianto, il che avrebbe permesso la produzione di plutonio di nascosto (molte centrali erano costruite con questa finalità secondaria, anche quella di Cernobyl). E siccome l'Italia rientra fra i Paesi sconfitti durante la seconda guerra mondiale non possiamo avere accesso all'uranio senza la supervisione degli stati "vincitori". Per questo quasi tutti gli impianti sono ad uranio arricchito, l'arricchimento viene fatto presso uno di questi paesi e le barre devono poi tornare indietro...
    Ed è per questo che stanno facendo di tutto perchè l'Iran non si autoproduca l'uranio arricchito...

  5. #5
    Il Nonno L'avatar di Gil-galad, Re degli Elfi
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    Predefinito Re: Centrali al torio: troppo facile la proliferazione militare

    Citazione Originariamente Scritto da DevilmanVegeta155 Visualizza Messaggio
    Se lo fanno gli americani và bene, se lo fanno gli indiani non và bene. (intendo costruire centrali nucleari)

    Ed in effetti la cosa è giusta. Perché? Perché gli USA il trattato di non proliferazione sulle armi l'hanno firmato, l'India invece no. Per cui i primi hanno tutti i diritti a sviluppare tecnologia nucleare civile (nonché, ai termini del trattato, l'OBBLIGO di aiutare gli altri paesi a svilupparla), la seconda no. E da questo punto di vista è verissimo che l'India (e Pakistan...) è peggio dell'Iran.

  6. #6
    Il Nonno
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    Predefinito Re: Centrali al torio: troppo facile la proliferazione militare

    Citazione Originariamente Scritto da SACRAMEN Visualizza Messaggio
    Cerca il Progetto Cirene costruito a Roma negli anni 60 se non sbaglio...
    Centrale nucleare con uranio naturale e con tecniche costruttive molto simili a quelle utilizzate in Canada. Peccato che quella soluzione permetteva l'estrazione delle barre di uranio senza spegnere l'impianto, il che avrebbe permesso la produzione di plutonio di nascosto (molte centrali erano costruite con questa finalità secondaria, anche quella di Cernobyl). E siccome l'Italia rientra fra i Paesi sconfitti durante la seconda guerra mondiale non possiamo avere accesso all'uranio senza la supervisione degli stati "vincitori". Per questo quasi tutti gli impianti sono ad uranio arricchito, l'arricchimento viene fatto presso uno di questi paesi e le barre devono poi tornare indietro...
    Ed è per questo che stanno facendo di tutto perchè l'Iran non si autoproduca l'uranio arricchito...
    quindi per aver perso una guerra 70 anni addietro quanto ci manca ancora da espiare per tornare a farci i cazzi nostri? 30 anni per fare un secolo tondo tondo ?
    o siamo condannati all'imperituro zerbinismo?

  7. #7
    Il Nonno L'avatar di SACRAMEN
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    Predefinito Re: Centrali al torio: troppo facile la proliferazione militare

    Citazione Originariamente Scritto da Anisakis Visualizza Messaggio
    quindi per aver perso una guerra 70 anni addietro quanto ci manca ancora da espiare per tornare a farci i cazzi nostri? 30 anni per fare un secolo tondo tondo ?
    o siamo condannati all'imperituro zerbinismo?
    Ma guarda che il problema è relativo solamente all'utilizzo dell'uranio. La Francia, pur avendo diritto all'armamento nucleare, utilizza le stesse tecnologie americane ma l'uranio lo importa dall'estero. Non è che noi in Italia non potessimo fare le centrali nucleari, solo che dovevamo seguire dei parametri che permettessero un controllo remoto sull'utilizzo delle centrali. Il Progetto Cirene venne cassato proprio perchè permetteva l'estrazione delle barre con l'impianto in funzione, cosa che aveva una sua logica funzionale visto che spegnere un reattore nucleare non è come spegnere una lamapadina... Avrebbe permesso la sostituzione delle barre senza spegnere completamente il reattore. Gli altri impianti li ha chiusi Cernobyl...
    Come ha detto Gil, il problema sta tutto sui firmatari di quel patto internazionale che regola l'utilizzo del nucleare

    http://it.wikipedia.org/wiki/Trattat...zione_nucleare

    I due Paesi che non hanno firmato questo trattato sono proprio quelli che si stanno bombando alla grande di missili et similia e non è molto simpatico avere il vicino di casa con un arsenale mentre tu sei tra quelli che ha stabilito e firmato un accordo per avere solo una cerbottana...
    L'Iran è un caso a parte... Il problema è quello che dice quel rivoltoso di Ahmadinejad, desideroso di far evaporare Israele...

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