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  1. #26

    Predefinito Re: I racconti dei nonni (& affini...)

    Tutti
    Pero' quello su cassino mi ha spinto a visitare l'abbazzia e la collina,azzo che difese naturali avevano i crucchi!

  2. #27
    miticapiria
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    Predefinito Re: I racconti dei nonni (& affini...)

    Er matusa ha scritto lun, 24 gennaio 2005 alle 00:10
    Tutti
    Pero' quello su cassino mi ha spinto a visitare l'abbazzia e la collina,azzo che difese naturali avevano i crucchi!
    Io invece ho più apprezzato The Legion of the damned, che chissà perchè in italiano fa Maledetti da Dio, che poi è il suo primo ( e maggiormente autobiografico) romanzo. Anche il secondo (come si chiama? boh) è molto toccante, quando descrive i bombardamenti sulla città tedesche. Il comissario è forse quello che come storia e svolgimento è il più originale. ah, conosci il sito Porta's Kitchen, spero?
    http://www.svenhassel.info/

  3. #28

    Predefinito Re: I racconti dei nonni (& affini...)

    spera invano

  4. #29
    La Borga L'avatar di Von Right
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    Predefinito Re: I racconti dei nonni (& affini...)

    Ad uno dei miei cecchini su Operation Overlord sto mettendo un cilindro giallo

  5. #30

    Predefinito Re: I racconti dei nonni (& affini...)

    joseph porta rulez?

  6. #31
    Banned L'avatar di CeC
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    Predefinito Re: I racconti dei nonni (& affini...)

    Ragazzi leggendo questi post interessanti mi viene una grande voglia di piangere. Alle elementari portai a scuola la medaglia al valore di mio nonno per il merito di guerra o come caspita si chiama. Il bello è che quella scemétta di insegnante della classe a fianco non me l'ha più restituita... sto male

  7. #32
    L'Onesto L'avatar di blackwolf45
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    Predefinito Re: I racconti dei nonni (& affini...)

    C&C_R2 ha scritto dom, 30 gennaio 2005 alle 19:03
    Ragazzi leggendo questi post interessanti mi viene una grande voglia di piangere. Alle elementari portai a scuola la medaglia al valore di mio nonno per il merito di guerra o come caspita si chiama. Il bello è che quella scemétta di insegnante della classe a fianco non me l'ha più restituita... sto male
    Come si è permessa?Ma l'hai riavuta la medaglia dopo o no?
    Certo che se uno mi fottesse un ricordo così importante si troverebbe a mangiare minestra con una cannuccia...

  8. #33
    La Borga L'avatar di Von Right
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    Predefinito Re: I racconti dei nonni (& affini...)

    Ma...e i tuoi genitori non hanno detto nulla?
    Nessuno ha mosso un dito?
    Io andrei a riprendermela oggi stesso.

  9. #34

    Predefinito Re: I racconti dei nonni (& affini...)

    C&C_R2 ha scritto dom, 30 gennaio 2005 alle 19:03
    Ragazzi leggendo questi post interessanti mi viene una grande voglia di piangere. Alle elementari portai a scuola la medaglia al valore di mio nonno per il merito di guerra o come caspita si chiama. Il bello è che quella scemétta di insegnante della classe a fianco non me l'ha più restituita... sto male
    nn te l'ha ridata???Quella,intanto nn e' sua,e poi si tratta di una croce al merito di guerra!!!La medaglia faticosamente guadagnata giace ora in un cassetto,invece che stare al posto d'onore,sul caminetto!!!

    me ne vado prima di incavolarmi ulteriolmente

  10. #35
    Lo Zio L'avatar di EFESTO
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    Predefinito Re: I racconti dei nonni (& affini...)

    Tre testimonianze.

    Un mio prozio (ancora vivo ) venne mandato in Africa (dove tra l'altro ebbe l'onore di stringere la mano a Rommel di cui ricorda la competenza e l'umanità) dove dopo la rotta delle forze dell'asse cominciò con pochi compagni a correre in una rapida e confusa ritirata.
    Catturato dagli inglesi e poi passato agli americani, venne deportato negli Usa dove fino alla fine della guerra lavorò in una specie di fattoria. Dice ancora che mai si è trovato così bene e che voleva rimanere anche a guerra finita: Lo obbligarono a reimpatriare

    Il padre di un mio caro amico venne mandato in Russia e precisamente nella zona di Stalingrado. Si trovò nel pieno dello sfondamento russo e anche lui se la fece a piedi fino quasi a casa ( finchè potè da soldato, poi travestendosi da civile). Ricorda sempre che aveva paura di mangiare perchè gli altri soldati uccidevano chi aveva del cibo.

    Mio nonno, per fortuna, visto che era un reduce del carso (1a guerra mondiale) fu "premiato" con il comando di una batteria antiaerea a Monopoli (Ba).
    Spesso arrivavano aerei alleati, ma lui non poteva aprire il fuoco senza l'autorizzazione da Bari, la quale doveva prima chiedere l'autorizzazione da Roma.
    Risultato? In 3 anni di guerra non è riuscito a sparare nemmeno un colpo

  11. #36

    Predefinito Re: I racconti dei nonni (& affini...)

    si e' proprio sprecato

  12. #37
    Il Nonno L'avatar di -=[Aemulator]=-
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    Predefinito Re: I racconti dei nonni (& affini...)

    Mio nonno faceva parte di una divisione di artiglieria da montagna e nel '43 venne catturato insieme ad i suoi compagni a Bolzano. Mentre tornavano da un giro di pattuglia si accorsero che i tedeschi avevano occupato la caserma e stavano caricando con dei metodi non proprio gentili dei soldati italiani sui camion.. così decisero di nascondersi ma furono traditi pochi giorni dopo dal proprietario di una latteria che dietro compenso diede ai crucchi le indicazioni per trovarli..
    Così una volta catturati furono trasportati in un campo di prigionia in Germania dove fino alla liberazione fu costretto a costruire dei componenti dei motori delle V2, cosa interessante è che al campo c'erano degli inglesi i quali gli dissero di mettere un po' di sabbia nei motori e così infatti lui fece..
    Fatto un po' meno gradevole fu che un giorno dopo un bombardamento al vicino scalo ferroviario alcuni prigionieri costretti a ripulire rubarono...""RUBARONO""... un po' di zucchero da un carro merci esploso e per questo vennero tutti impiccati nel piazzale del campo.. questo fatto è documentato solo in pochissimi testi eppure accadde davvero purtroppo visto che è presente una targa ancora oggi nel luogo esatto dove si svolsero gli orrendi fatti.
    Ah! finita la guerra mio nonno tornò in viaggio di nozze a Bolzano e passò proprio davanti alla famosa latteria.. e mi racconta ancora oggi che il proprietario appena lo vide lo riconobbe e corse a rifugiarsi nel retro del locale.
    Beh.. scusate se è poco dettagliato ma vista anche l'ora non sono in vena di scrivere libri

  13. #38
    Il Puppies L'avatar di Brother Davide
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    Predefinito Re: I racconti dei nonni (& affini...)

    Mio nonno, preso prigioniero dopo l'otto Settembre, è riuscito a scappare saltando giù dal treno che lo stava portando in un campo di prigionia e finendo in una risaia. So che sembra incredibile, ma mio nonno non è uno che racconta balle.

  14. #39
    Lo Zio L'avatar di Stra
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    Predefinito Re: I racconti dei nonni (& affini...)

    Brother Davide ha scritto mar, 08 febbraio 2005 alle 19:03
    Mio nonno, preso prigioniero dopo l'otto Settembre, è riuscito a scappare saltando giù dal treno che lo stava portando in un campo di prigionia e finendo in una risaia. So che sembra incredibile, ma mio nonno non è uno che racconta balle.
    Non vedo cosa ci sia di incredibile!

  15. #40
    Nukeita
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    Predefinito Re: I racconti dei nonni (& affini...)

    Io purtroppo non ho un racconto di un parente vicino a me, ma recentemente, da bravo appassionato del periodo storico, ho passato tempo con persone anziane del mio paese che mi hanno raccontato un po' com'era la situazione nei dintorni del mio paese (abito a San Michele, a pochi chilometri da Alessandria in Piemonte).
    Alcuni raccontavano che vicino al paese c'erano batterie contraeree tedesche (non so l'esatto anno..) che spesso venivano spostate anche con l'aiuto della popolazione locale: per muovere i cannoni antiaereei usavano a volte legarli al bestiame dei contadini del paese, che tentavano poi di opporre resistenza e sabotare l'operazione aizzando gli animali quando non visti dai tedeschi.
    In pratica mi raccontavano che tentavano di rovesciare i cannoni con la speranza di metterli fuori uso.
    Un altro racconto è di un signore che raccontava che quando era ragazzino, portava a volte in bicicletta il pranzo ai tedeschi di servizio a queste batterie, e quando si attardava a portare le provviste i tedeschi lo picchiavano.
    Un ultimo racconto, sempre di un signore anziano del mio paese, è un felice ricordo delle truppe tedesche che alloggiavano nella casa in cui viveva: questo signore si ricorda che un soldato tedesco, che probabilmente era un calzolaio nella vita civile, gli riparò le zoccole di legno una sera che le aveva rotte, ricorda che i tedeschi erano gentili con lui e la famiglia.

    Dai racconti che mi fanno appare come fossero differenti i punti di vista sulle persone e sui fatti visti da occhi differenti di gente comune del tempo.
    A volte sono affascinato da questi racconti ed è un peccato che col tempo, purtroppo molte di queste storie se ne andranno per sempre.

    Ciauz

  16. #41

    Predefinito Re: I racconti dei nonni (& affini...)

    io avevo due nonni e uno zio ad El alamein lo zio era un bersagliere e non è mai tornato dopo la famosa battagli uno dei due nonni è stato fatto prigioniero poco dopo che sbarcò ma non sò altro sò che è stato 8 anni prigioniero in india sotto gli inglesi e per farsi trattare bene cosctruì un marchingegno per distillare alcoolici.
    l'altro nonno che è scomparso da pochi anni mi ha raccontato milioni di aneddoti, faceva parte di un battaglione di volontari accorpati alla folgore e lui aveva solo 17 anni, mi raccontava che era tra i volontari che saltavano fuori dalle buche per mettere le bombe sul carro inglese e nello sportello della torretta una semplice bomba a mano con un sacchetto di tritolo, il primo giorno gli andò bene fecero strage di carri il secondo peggio perchè gli inglesi avevano capito il trucco e procedendo a zig zag vedevano le buche e ci passavano sopra. poi altre miriadi di aneddoti sulla vita di trincea nella snervante attesa del nemico sapendo di perdere e di far parte di un esercito inadeguato per ceti scontri cmq molte cose che diceva le ho risentite nel documentario del film molto bello (il documentario)ora stà per arrivare il capo torno al mio lavoro ciau

  17. #42
    Lo Zio L'avatar di cow2
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    Predefinito Re: I racconti dei nonni (& affini...)

    ragazzi sto topic è veramente affascinante...i miei nonni mi hanno raccontato un sacco di storie sulla guerra...appena rimetto in sesto tutte le info le posto qui...continuate così

  18. #43

    Predefinito Re: I racconti dei nonni (& affini...)

    Il mio nonno materno (ormai deceduto da 15 anni circa) mi raccontò quando a casa sua arrivarono 2 soldati nazisti tedeschi (soldati semplici) chiedendo ospitalità, lui era nascosto in un mezzo bunker fatto a mano sotto terra (+ una buca che un bunker) e alla notte dopo che loro andarono a dormire (ubriachi) gli rubò tutto: armi, munizioni e vestiti
    Risvegliati si trovò mio nonno lì ad aspettarli con i suoi amici partigiani e diedero dei vestiti normali ai crucchi. Loro come reagirono? Furono felicissimi e andarono a mischiarsi all'altra gente, perchè stufi della guerra...risultato? Munizioni per la resistenza e 2 crucchi salvi in meno, azione semplice ma degna di un'azione swat

    Invece andò male allo zio di mia madre che fu dato per disperso nella campagna di Russia e ancora oggi non si sà più nulla...

    Concludo con la storia di uno dei fratelli di mia nonna, che venne rastrellato assieme agli ebrei e mandato in un campo di concetramento, si salvo grazie a un fatto "miracoloso"; il carnefice prima di ucciderlo gli chiese come si chiamasse sua madre, lui gli disse "Emma" e il tedesco disse che anche sua madre si chiamava cosi, lo rimandò nelcampo di prigionia e ci restò ancora per qualche tempo ma non venne ucciso. Tutt'ora è ancora vivo

  19. #44
    Il Puppies L'avatar di Brother Davide
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    Predefinito Re: I racconti dei nonni (& affini...)

    Una volta, mentre era in Jugoslavia, il camion su cui mio nonno viaggiava si rovesciò, e lui si trovò a cadere sulle granate che aveva appese alla cintura, che con la botta si schiacciarono e deformarono. Allora fu costretto a toglierle una per una, a posarle su un muretto e a farle esplodere a colpi di fucile! Grazie al cielo non sono esplose quando erano ancora attaccate alla cintura!

    Poi mi racconta sempre che come comandante aveva un maggiore (mi sembra fosse proprio maggiore) che era un vero bello, che aveva un cane ancora più bello di lui. Allora mio nonno e i suoi compagni hann9o tentato in ogni modo di ammazare il cano, fino ad arrivare a buttarlo nel fuoco!
    A quanto pare però poi si sono impietositi e l'hanno tirato fuori!

  20. #45
    TeoN
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    Predefinito Re: I racconti dei nonni (& affini...)

    gente ho avuto in maniera abb casuale una copia del diario di guerra di un Aviere della RSI, oggi morto, e' scritto a macchina e rilegato in una 50ina di copie, date ai suoi figli e nipoti e amici un po' d'anni fa, e qualcosa di bellissimo e fenomenale, se ho tempo vi posto qualche pezzo, parla solo di storia e guerra, per sua scelta non entra nei temi politici ( o poco perlomeno )

    magari aprofittando dell'estate posto dei pezzi sono episodi veramente bellissimi

  21. #46
    Il Nonno L'avatar di bashar
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    Predefinito Re: I racconti dei nonni (& affini...)

    Ho la fortuna di avere tutti e quattro i nonni vivi e anche la sorella di mio nonno materno .Ora,in questo periodo,avendo finito il 5o anno di liceo,mi è nata una forte curiosità per il periodo storico delle due guerre mondiali e,quando ho potuto, mi sono messo a chiedere qualche loro storia.E ho notato cose interessanti fin dal loro approccio.Ognuno ricordava(e tuttora ricorda) con animo differente :
    -Mia nonna materna preferisce non parlarne,mi dice sempre di parlarne col nonno
    -Mio nonno materno,che allora doveva avere al massimo 17 anni,è il nonno che ricorda con più leggerezza .In fondo,per lui fu sì un periodo duro,ma fu anche un periodo di ragazzate .Anche lui portava qualcosa,non mi ricordo cosa ,per conto dei tedeschi con la sua bicicletta.Prima che arrivassero gli americani ha visto la deportazione di due soldati italiani (che prima gli avevano dato da nascondere le loro pistole),dopo l'arrivo degli alleati iniziò lo stesso lavoro per loro e fu fermato da un posto di blocco francese(morirono200-300 e forse anche più soldati francesi per prendere il viterbese).Il soldato gli ordinò l'alt,lui d'istinto si portò la mano in tasca e trasalì:in tasca aveva ancora il lasciapassare firmato dai tedeschi !Fortuna volle che tutto andò bene,quando il francese vide il lasciapassare,non fece altro che prenderselo come ricordo .I racconti di mio nonno sono un po' esagerati,mio padre infatti dice che probabilmente non sono tanto veri.Ma lui alla fine racconta sempre un numero limitato di storie,e non le racconta mai in modo diverso dall'altro.Forse effettivamente,a 60 anni di distanza,se le ricorda propio così le cose,magari esagerando,ma pensando che siano propio vere.Guardando la sua espressione sembra che racconti la più assoluta verità,altro che storie ...e se è così,allora ha rischiato di farsi fucilare dai tedeschi,ed insieme a lui un intero quartiere di Viterbo !!
    -I miei nonni paterni ricordano invece con più dolore.Parlare della guerra toccando i tasti spagliati fa emergere lacrime dai loro volti.Curiosamente,questi tasti non si allacciano tanto alla 2a guerra o al periodo del regime(detto per inciso:loro ODIANO il regime),bensì ad un periodo che loro non hanno vissuto:la Grande Guerra.Hanno visitato il cimitero enorme,e avendo conosciuto l'esperienza della morte come tutti quelli della loro generazione,sentono con grande dolore la morte dei 650000 mila soldati,in gran parte giovani .Comunque,mio nonno era stato messo come servente dei cannoni antisbarco a Civitavecchia,mentre il padre di mia nonna,dopo essersi fatto gli ultimi mesi della Grande Guerra e la guerra in Etiopia,è stato messo alla contraerea di Civitavecchia.Qui urge spiegare 2 punti:
    -A:il mio bisnonno NON ci ha mai visto bene
    -B:Civitavecchia è stata quasi completamente distrutta dai bombardamenti
    Così un parente di famiglia a me più lontano,ma assai più vicino a lui e a mia nonna coniò una canzoncina su di lui che più o meno recitava così:E così fu data la medaglia al prode soldato Baracca che,finite le munizioni,continuò il suo ruolo gridando PUM!!PUM!! dalla bocca,OTTENENDO IL MEDESIMO RISULTATO
    Ho avuto la fortuna di conoscerlo,il mio bisnonno paterno è morto a 94 anni,quando avevo 5 anni .Quello materno quando ne avevo 9,ma l'ho conosciuto poco ,purtroppo

  22. #47
    TeoN
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    Predefinito Re: I racconti dei nonni (& affini...)

    a proposito di quel dattiloscritto che dicevo di aver trovato...

    e' incredibile, e' uno scorcio di vita bellissimo che va dalla guerra d'Africa fino alla caduta della R.S.I.

    Il trattato e' soltanto militare e comunque storico, le parti politiche sono praticamente assenti, anche se mi sono informato e l'autore era' un Sergente Maggiore del 2°gruppo C.T.

    4° squadriglia Gigi Caneppele GIGI TRE OSEI

    se ho ben capito sono quelli che poi divennero il 6° stormo "Diavoli Rossi".

    Se riesco a ottenere dai parenti il permesso di stamparlo secondo voi quanto costerebbe ?


  23. #48
    Shogun Assoluto L'avatar di manuè
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    Predefinito Re: I racconti dei nonni (& affini...)

    vi racconto due delle storie che mi hanno raccontato i miei nonni e parenti:
    mia nonna paterna era dovuta andare via dal paese della calabria dove era nata, perchè incinta e non sposata.
    era il 1943 e lei lavorava come cameriera in una casa a genova, fu presa dalle doglie ma mentre si recava (sola e a piedi) all'ospedale, gli inglesi cominciarono a bombardare la città.
    immediatamente tutti, compresa lei, si recarono al più vicino rifugio dove mia nonna, sempre più sofferente e a cui faceva più paura la vergogna del suo stato piuttosto che quella del pericolo che correva non rimaneva che stare in piedi nella calca. alla fine, al limite dello svenimento confessò la cosa ad un marinaio italiano di una nave di stanza nel porto che, formando un separè con i suoi commilitoni, l'aiutò a partorire... mio padre.
    ricordo ancora la prima volta che, militare, mi vide tornare in licenza con indosso la divisa della marina militare, mi si avventò addosso scoppiando in lacrime.
    a proposito: dopo qualche tempo dal parto, mia nonna con mio padre appena nato decise di ritornare al paese, ma viste le condizioni delle ferrovie ed il periodo storico (più o meno l'armistizio) ci mise 9 (dico NOVE!) giorni.
    un mio zio, che all'epoca aveva circa 10 anni mi ha raccontato che nell'estate del 41 o del 42 (non si ricorda bene) si trovava sulla spiaggia del paese, sul mar jonio, dove, alla fonda, c'erano due dragamine italiane.
    ad un certo punto emerse un sottomarino inglese (il fondale è troppo basso per i siluri) che prese a cannoneggiare le due navi italiane.
    tempo 5 minuti, mentre i marinai italiani si buttavano in mare per cercare di guadagnare la spiaggia e la salvezza, sulla ferrovia che corre al limitare della spiaggia, alle spalle di mio zio (che era rimasto imbambolato a guardare la scena) arrivò un treno blindato dell'esercito che cominciò a sparare contro gli inglesi.
    mio zio, preso tra due fuochi, non aspettò a vedere come andavano a finire le cose, cominciò a correre lungo la spiaggia e corse talmente tanto che arrivò al paese vicino.

  24. #49
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    Predefinito Re: I racconti dei nonni (& affini...)

    Meravigliosa la storia di tua nonna e assai toccante la reazione di tuo padre, mi autompiaccio per aver avuto l'idea del topic , peccato che i racconti non sono tanti...
    Saluti!

  25. #50
    TeoN
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    Predefinito Re: I racconti dei nonni (& affini...)

    scutum 2 ha scritto sab, 15 ottobre 2005 alle 15:49
    Meravigliosa la storia di tua nonna e assai toccante la reazione di tuo padre, mi autompiaccio per aver avuto l'idea del topic , peccato che i racconti non sono tanti...
    Saluti!
    aemh... e' la nonna penso che e' scoppiata a piangere non il padre....

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