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  1. #401
    Il Nonno
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Citazione Originariamente Scritto da Jack Malmostoso Visualizza Messaggio
    Visto che una macchina autoguidante segue i limiti di velocita', i tempi di percorrenza saranno quelli che ti dice google maps. In generale e' dimostrato che guidando come un rincoglionito e come un pazzo la differenza di tempo e' intorno al 10% comunque, quindi non mi pare un problema importante.

    La scorsa settimana mi sono fatto 500+km di statali (Fiumicino --> Aurelia --> Siena --> Firenze --> Siena --> Perugia --> Orte --> Viterbo --> Aurelia --> Fiumicino) e ho desiderato tantissimo un computer che guidasse per me. Strade vuote e dritte, col limite a 90. Veramente difficile da seguire senza andare sopra il limite per un umano.
    Beh qua ci sono incroci che o tiri due marce una volta inserito o aspetti anche 3 minuti fermo su un viaggio di 15 se pretendi la strada deserta ambo corsie

  2. #402
    Shogun Assoluto L'avatar di GREZZ
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)


  3. #403
    Il Nonno
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    La giornalista in studio

  4. #404
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di Arnald
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Citazione Originariamente Scritto da Overtone Visualizza Messaggio
    A me la cosa che da un po' da pensare é l'aumento di tempo richiesto dalla guida automatica per la stessa percorrenza.

    Immagino che sia meno "spigliata" di uno che si sente (a ragione o torto non é questo il punto) abbastanza sicuro alla guida. Se i tempi aumentano del 5/10%... in cambio di un quasi totale annullamento di incidenti ci sta. Se aumentano del 50%...

    Sempre considerando un'infrastruttura mista dove la guida manuale sia comunque permessa perché se parliamo solo di 100% automatiche nel parco circolante allora si possono rimuovere semafori e precedenze e li i tempi finirebbero addirittura per abbassarsi.
    Il tempo "perso" andando più piano lo recuperi potendo dedicarti ad altre attività mentre la macchina guida per te.

  5. #405
    Il Nonno
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Citazione Originariamente Scritto da Arnald Visualizza Messaggio
    Il tempo "perso" andando più piano lo recuperi potendo dedicarti ad altre attività mentre la macchina guida per te.
    Questo è vero. E' vero anche che in certi casi non ne hai sempre l'opportunità, come appuntamenti di lavoro / allarme che suona a casa / quellochevuoi

  6. #406
    Moderatore pentaxiano L'avatar di Enriko!!
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Non so...andando a lavoro nel fitto traffico mattutino l'impressione che ho è che chi corre, va via a zigzag ecc poi alla fine al primo semaforo li recuperi..o comunque alla fine se va bene recuperano si e no qualche minuto...
    senza contare che poi magari sono anche la prima causa di incidenti che poi fanno arrivare tutti in ritardo
    In ogni caso secondo me l'autopilota avrà senso veramente solo in strade completamente automatizzate con auto tutte guidate automaticamente...
    Piloti "manuali" rischiano di inserire tutta una serie di "variabili" difficilmente prevedibili...
    Secondo me sarà un sistema che verrà introdotto magari a partire dalle autostrade passando alle tangenziali/statali, lasciando indipendente magari la guida sulle strade urbane o stradine di campagna...

    Poi non so quanto tutto questo sia vicino, per ora il massimo dell'automazione nelle strade è il telepass...e non funziona neppure a livello europeo

  7. #407
    Shogun Assoluto L'avatar di GREZZ
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    questo è il circolino dell'argomento a cazzo di cane, vero?
    dai ne approfitto per chiedervi questa cose che secondo me non è degna di un topic dedicato

    come si regola la potenza del compressore dell'aria condizionata (manuale)? con la temperatura o con le ventole?

    la mia teoria (basata sul niente) è che il compressore funziona sempre al massimo, le ventole decidono quanto soffiare e la temperatura viene eventualmente alzata aggiungendo aria calda, ha senso?

  8. #408
    Il Nonno
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Secondo me porta l'acqua fredda ad una certa temperatura, poi questa risale in base a quanto gira nell'impianto (manopola caldo / freddo o clima automatico a 16 gradi) e alla velocità delle ventole, e il compressore la riporta giù.

    Ovviamente opinione fondata sul nulla totale.

    Cmq secondo me non va sempre a manico, mi ricordo che sulle giornate veramente bollenti si attacca al motore che appena rilascio l'acceleratore inchiodo. Nelle giornate semplicemente calde non succede.

  9. #409
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di Arnald
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Citazione Originariamente Scritto da GREZZ Visualizza Messaggio
    questo è il circolino dell'argomento a cazzo di cane, vero?
    dai ne approfitto per chiedervi questa cose che secondo me non è degna di un topic dedicato

    come si regola la potenza del compressore dell'aria condizionata (manuale)? con la temperatura o con le ventole?

    la mia teoria (basata sul niente) è che il compressore funziona sempre al massimo, le ventole decidono quanto soffiare e la temperatura viene eventualmente alzata aggiungendo aria calda, ha senso?
    Non credo che funzioni così, sarebbe uno spreco enorme di energia elettrica. Immagino che il condizionatore venga modulato in base al flusso d'aria.
    Tot volume d'aria da raffreddare>tot potenza frigorifera di output.
    Aumenti il flusso d'aria, aumenta la potenza del compressore.

  10. #410
    Shogun Assoluto L'avatar di Scott
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Negli impianti manuali o comunque non molto recenti il compressore, una volta attivato, è sempre in funzione al medesimo modo (fatto salvo il regime di rotazione del motore)
    Nei sistemi più moderni possono essere invece impiegati compressori a cilindrata variabile

  11. #411

    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Esattamente come per gli impianti domestici... fino a pochi anni fa erano tutti on-off

  12. #412
    Shogun Assoluto L'avatar di GREZZ
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Citazione Originariamente Scritto da Scott Visualizza Messaggio
    Negli impianti manuali o comunque non molto recenti il compressore, una volta attivato, è sempre in funzione al medesimo modo (fatto salvo il regime di rotazione del motore)
    Nei sistemi più moderni possono essere invece impiegati compressori a cilindrata variabile
    Ed in base a cosa viene modulato il compressore? O parli di quelli automatici?
    Se è la seconda, quindi in quelli manuali moderni il compressore è controllabile solo con on/off ed i giri del motore?

  13. #413
    Shogun Assoluto L'avatar di Scott
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Citazione Originariamente Scritto da GREZZ Visualizza Messaggio
    Ed in base a cosa viene modulato il compressore? O parli di quelli automatici?
    Se è la seconda, quindi in quelli manuali moderni il compressore è controllabile solo con on/off ed i giri del motore?
    I manuali sono on/off e, che io sappia, tutti a cilindrata fissa. Lo accendi e lo spegni; quando è acceso la portata di fluido refrigerante è funzione del regime del motore (che trascina il compressore mediante cinghia e pulegge), non c'è nessun'altra regolazione.

    La vera alternativa all'on/off sarebbe l'inverter (diffuso nei moderni impianti domestici) ma non so quali e quante auto lo adottino, ci vuole un impianto elettrico adeguato. In questo caso il compressore è azionato da un motore elettrico controllato da inverter che può variare la velocità di rotazione a piacimento.

  14. #414
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di Arnald
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Ma pensa un po', io ho sempre pensato che il condizionatore fosse ad azionamento elettrico!

    Però non mi torna una cosa. Quando sono fermo al semaforo e ho il motore a 800rpm ho una potenza frigorifera cinque volte inferiore rispetto a quando sono in salita a 4000rpm o c'è qualche meccanismo di compensazione? Perchè a me l'aria che esce dalle bocchette sembra più o meno sempre alla stessa temperatura.

  15. #415
    Shogun Assoluto L'avatar di GREZZ
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    no, io la sento molto più potente in autostrada
    grazie mille, era un po' che me lo chiedevo

    ora, se qualcuno ha tempo da buttare, mi può spiegare come funziona negli aerei che non l'ho mai capito?
    https://en.wikipedia.org/wiki/Air_cy...hnical_details
    Ultima modifica di GREZZ; 16-04-15 alle 10:57:41

  16. #416
    L'Onesto L'avatar di michele131cl
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    L'auto elettrica non tira, nemmeno negli USA

    I dati calano riportando i numeri al 2011, tanti acquistano in leasing e il mercato dell'usato è pieno di elettriche





    La notizia è di quelle in grado di far saltare la poltrona di qualche general manager. Le vendite delle auto elettriche sono in calo negli USA, uno dei mercati dove il loro acquisto è più favorevole visto che ci sono incentivi federali fino a 7.500 dollari (6.983 euro al cambio attuale) a cui si aggiungono quelli di alcuni singoli Stati. Il livello di immatricolazioni – secondo Edmunds.com - è tornato ai livelli del 2011, il primo anno completo di vendite della Chevrolet Volt e della Nissan Leaf. Per questo, diversi carmaker stanno correndo ai ripari, ribassando i prezzi delle vetture elettriche e delle ibride plug-in, sperando di sostenere le vendite. Lo hanno già fatto sia Nissan che Ford, mentre la settimana scorsa General Motors ha tagliato il prezzo della Cadillac ELR di 9.000 dollari (8.380 euro) e portato quello della Spark sotto i 20.000 dollari (18.622 euro), cioè poco meno dei 21.500 (20.0189 euro) necessari per una Leaf.
    Le elettriche sono passate di moda

    Poi ci sono i leasing, che rendono molto conveniente l'acquisto di un'auto elettrica e sono scelti dal 70% dei clienti. Prendendo a esempio i modelli appena citati, la giapponese si può avere con 199 dollari (213 euro) al mese, mentre per l'americana ne bastano 139 (149 dollari). Se invece si vuole fare l'affare, ci si può rivolgere al mercato dell'usato, che è pieno di vetture restituite a fine leasing, in ottime condizioni e con poche miglia percorse. Secondo un'analista di Edmunds.com sembra che EV e PHEV (plug-in hybrid electric vehicle) siano semplicemente passati di moda. Ma oltre alle tendenze del momento c'è il problema del confronto con le auto tradizionali, che negli ultimi anni sono diventate molto più efficienti e si riforniscono con carburanti il cui prezzo alla pompa è tornato stabilmente su livelli accettabili.
    Ma la svalutazione le favorisce

    In tutto questo, buona parte dell'opinione pubblica non è convinta che l'elettrico sia una buona soluzione. Così la quota di mercato delle “EV and PHEV cars” è crollata al 2,7% nei primi tre mesi del 2015, pericolosamente vicino al 2,5% di fine 2011 e molto lontano dal 3,7% raggiunto nel 2013. Tornando all'usato, invece, c'è il discorso del valore residuo che in media è più basso del 15% rispetto alle auto tradizionali. Così una Chevrolet Volt viene a costare più o meno come una Cruze di pari livello, rendendo l'acquisto del nuovo poco conveniente. Bisogna, però, considerare anche i costi relativi a una eventuale sostituzione della batterie, da effettuarsi dopo 12 anni. Un intervento che potrebbe costare anche 10.000 dollari (9.314 euro) e che non avrebbe senso effettuare se l'auto già si approssima alla fine del suo ciclo di vita.
    http://www.omniauto.it/magazine/3007...e-vendite-calo

  17. #417
    Jack Malmostoso
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Citazione Originariamente Scritto da michele131cl Visualizza Messaggio
    buona parte dell'opinione pubblica non è convinta che l'elettrico sia una buona soluzione.
    E grazie al ciufolo, con la benzina ai minimi storici...

  18. #418
    L'Onesto L'avatar di michele131cl
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Il camion che si guida da solo è realtà, eccolo all'opera




    Truck Inspiration è il primo camion a guida semi autonoma autorizzato a viaggiare sulle strade del Nevada.




    Truck Inspiration dell'azienda tedesca Daimler AG è il primo camion a guida semi autonoma ad avere ricevuto l'autorizzazione a viaggiare sulle strade del Nevada con una targa speciale per veicoli autonomi. Durante l'evento tenutosi ieri sera a Las Vegas l'azienda ha tenuto una dimostrazione del suo funzionamento, che sfrutta la tecnologia Daimler "Highway Pilot".
    Questo speciale veicolo non intende rimpiazzare i camionisti, ma ridurre l'affaticamento e lo stress del conducente e abbassare le emissioni di CO2 fino al 5 per cento. Stando ai dati diffusi da Daimler, il 90 percento degli incidenti che coinvolgono dei camion è causato da errori del conducente, e in un caso su otto all'origine c'è proprio l'affaticamento.

    Wolfgang Bernhard di Daimler AG, aveva già spiegato che il veicolo ha un impatto positivo sulla capacità dei conducenti di concentrarsi per lunghi periodi di tempo. Il camion ha già percorso oltre 16mila chilometri di test, e attualmente si classifica al terzo livello su cinque nella scala di automazione della NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration), lo stesso delle automobili a guida autonoma di Google attualmente in test, per intenderci. In parole povere significa che il sistema di guida autonoma del camion è sufficientemente avanzato da permettere al conducente di cedergli il controllo in alcune condizioni di traffico. Il conducente può interrompere e riprendere il controllo in qualsiasi momento ed ha la piena responsabilità in caso di incidenti.
    Una delle informazioni più interessanti emerse nell'evento di ieri è che Inspiration Truck non necessita di alcuna modifica all'infrastruttura stradale, perché al momento necessita solo delle linee guida bianche dipinte sul fondo stradale. Sicuramente un'infrastruttura più complessa con strumenti di comunicazione da veicolo a veicolo potrebbe apportare ulteriori vantaggi, ma è fondamentale per il suo funzionamento.

    Guarda la galleria completa

    I test continueranno per verificare il comportamento del veicolo sotto la pioggia, al sole, nelle giornate fredde e quando la strada è ghiacciata. Si potranno fare maggiori passi avanti quando i camion potranno percorrere le autostrade statunitensi, per le quali è necessaria tuttavia una regolamentazione federale che attualmente non c'è. La data di esordio dei camion a guida autonoma è indicativamente il 2025: non resta che attendere.
    http://www.tomshw.it/news/il-camion-...ll-opera-66037

  19. #419
    L'Onesto L'avatar di michele131cl
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    TeslaPerdite triplicate nel primo trimestre 2015





    L'operazione Model X e l'aumento della produzione fino a 55 mila unità stanno mettendo a dura prova le "casse" di Tesla: ieri, la Casa elettrica di Palo Alto ha pubblicato i risultati finanziari del primo trimestre 2015, evidenziando perdite nette per 154 milioni di dollari, 50 in più rispetto agli ultimi mesi del 2014 e il triplo rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Meno, in ogni caso, rispetto a quanto previsto dagli analisti.
    La Model X. Dopo il debutto di Tesla Energy e la doppia linea di batterie (Powerwall, domestiche, e Powerpack, industriali-aziendali), la Casa di Palo Alto ora guarda al lancio della Suv con le ali di gabbiano, rinviata più volte (doveva essere lanciata nel 2013) e oggi in rampa di lancio per il confermato debutto estivo. Nella consueta lettera agli azionisti a chiosa dei risultati, Elon Musk ha spiegato che l'auto potrà essere configurata online a partire da luglio: "Abbiamo un sacco di clienti in attesa da molto tempo – ha scritto il Ceo – Si tratta davvero di una grande auto, con un baricentro basso, dalla guidabilità simile a quella di una sportiva e con un'accelerazione incredibile. La performance è surreale, non c'è nient'altro di simile". Tipico stile Musk, insomma. Resta il fatto che molte delle spese sostenute quest'anno dalla Casa sono servite proprio per aggiornare le linee in vista del nuovo modello, per cui sono già arrivate ventimila prenotazioni, ognuna effettuata con una caparra di 5 mila dollari.

    La produzione. Nel primo trimestre 2015, Tesla ha costruito 11.160 Model S (consegnandone 10.045), iniziando la produzione delle varianti dual motor 70D e 85D. Messi così, i numeri non bastano per raggiungere le 55 mila unità previste per il 2015 (il 74% in più rispetto a 2014), ma Musk e soci sono convinti che nei prossimi trimestri la Model X farà la sua parte per permettere alla Casa di raggiungere l'obiettivo. "In sostanza – ha detto il Ceo – la produzione raddoppierà". Per il secondo trimestre è già previsto un aumento della produzione a 12.500 vetture (con 10-11 mila consegne). Infine, il tasto dolente della Cina, dove il peggio sarebbe "passato". Secondo la Casa, i deludenti risultati del mercato asiatico dipendono dalle mancate vendite delle Model S, "ordinate da speculatori che poi non le hanno mai acquistate. C'è ancora molto da fare – ha precisato la Casa – ma le richieste stanno tornando a crescere".

    I conti. Per il primo semestre 2015, Tesla ha dunque dichiarato perdite nette per 154 milioni secondo i principi contabili standard (in Usa Gaap, Generally accepted accounting principles), a fronte di un fatturato di 940 milioni di dollari (1,1 miliardi secondo i parametri usati dalla Casa), il 51% in più rispetto il primo trimestre del 2014 e 17 milioni in meno rispetto all'ultimo trimestre 2014. Palo Alto ha inoltre venduto 51 milioni di dollari in crediti a emissioni zero (ZEV), guadagnandone altri 20 milioni per i powertrain elettrici consegnati Daimler per la Mercedes-Benz Classe B. Infine, la divisione servizi ha incassato 46,6 milioni. Per quanto riguarda la Borsa, la perdita contabilizzata da Palo Alto è di 36 centesimi di dollaro ad azione, 13 in meno rispetto alla media delle attese degli analisti.



    La Model 3 alla fine del 2017. Musk si è soffermato anche sulla nuova berlina compatta da 35 mila dollari e 200 miglia di autonomia (320 km): il primo prototipo, ha spiegato il Ceo, dovrebbe essere svelato nel marzo del 2016, mentre per l'inizio della produzione bisognerà aspettare la fine del 2017. Finora, nulla è trapelato sull'aspetto della Model 3, ma Musk ha già spiegato che la vettura sarà "diversa" rispetto alle linee di Model S e Model X. Chiave di volta del nuovo progetto sarà la Gigafactory, il maxi impianto che Tesla e Panasonic stanno costruendo a Reno, nel Nevada. La fabbrica di batterie agli ioni di litio, un "mostro" da 5 miliardi di dollari, dovrebbe permettere di tagliare i costi dei pacchi di almeno il 30%, contenendo il prezzo di listino della nuova arrivata.
    Boom di ordini per Powerwall. A proposito di batterie, la Casa ha confermato che Tesla Energy, la nuova linea sviluppata per ridurre la dipendenza dalla rete elettrica di case e aziende, verrà prodotta a Fremont fino al primo trimestre 2016: poi, a prendere le redini sarà proprio la Gigafactory. Musk ha spiegato che la versione domestica, Powerwall, ha già raggiunto i 36 mila preordini: non stupisce, quindi, che Tesla e Panasonic intendano destinare il 30% della produzione della nuova fabbrica alle batterie per edifici, anche se la "priorità" sarà sempre data alle auto.

    L'elettrica di Apple. Infine una considerazione su Apple, a lungo indicata come la grande realtà high-tech che avrebbe dovuto acquistare Tesla (in realtà, poi si è scoperto che si trattava di Google, ma l'accordo è sfumato per poco). Secondo Musk, un'elettrica della grande Mela "sarebbe una gran cosa: spero che entrino nel business automotive", ha detto ieri il Ceo, incalzato dalle domande degli analisti. Finora, il cosiddetto "progetto Titan" non è mai stato confermato da Cupertino, già presente nel settore con CarPlay.
    http://www.quattroruote.it/news/indu....html#loadMore

  20. #420
    L'Onesto L'avatar di michele131cl
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Avete una macchina? Per GM (e non solo) non è di vostra proprietà

    Pagate regolarmente l'assicurazione, la portate a revisionare? Tutto regolare: ma non è vostra.
    Ingrandisci la foto
    Un modello GM di auto ibrida 2016 presentato al North American International Auto Show lo scorso 12 gennaio, a Detroit, Michigan.



    ROMA (WSI) - Possedete una macchina? Pagate regolarmente l'assicurazione, la portate a revisionare? Tutto regolare, a parte che: la macchina in realtà non è di vostra proprietà. Non è vostra. E' quanto ha "deciso" il colosso automobilistico Usa General Motors, che ha chiesto al governo degli Stati Uniti di confermare che "letteralmente, non si è proprietari del proprio veicolo, a causa del software del motore" dell'auto in questione.

    E non è la sola, visto che recentemente John Deere si è trovata in una posizione alquanto imbarazzante, dopo la pubblicazione di un articolo su Wired.com. Nel comunicato in cui ha scritto che: "così come nel caso di un veicolo o di un computer, la proprietà di un'attrezzatura non include il diritto di copiare, modificare o sostituire il software contenuto in quell'attrezzatura", John Deere ha di fatto confermato il suo terrore nei confronti della petizione presentata all'Ufficio Copyright Usa, con cui i proprietari di trattori hanno chiesto di poter spezzare i DRM dei loro veicoli per e fare diagnosi su di essi o ripararli.

    Il tema è quello dei DRM, appunto, in italiano, di gestione dei diritti digitali, tema piuttosto delicato, legato ai diritti di copyright delle tecnolpogie digitali. All'interno di computer, dispositivi elettronici, file digitali, smartphone, ma anche appunto trattori e veicoli esistono di fatto sistemi tecnologici che sono misure di sicurezza con cui tutelare e gestire i cosiddetti diritti digitali.

    Ora, nel caso degli Stati Uniti, con le petizioni diversi agricoltori che utilizzano i trattori hanno chiesto una esenzione alla DMCA, che potenzialmente considera reato il riparare la propria macchina. Nella petizione si mette appunto in risalto che "John Deere, in particolare, è stata incredibilmente efficace nel limitare l'accesso ai suoi software diagnostici", costringendo così i clienti a recarsi per forza nei concessionari che hanno con essa un accordo.

    Indicativo dunque l'articolo di Wired.com, che afferma senza mezzi termini: E' uffiale. John Deere e Generale Motors vogliono sviscerare la nozione della proprietà. Certo, noi paghiamo per i loro veicoli. Ma non li possediamo. Non secondo ai loro avvocati, almeno". E John Deere, che è il produttore di veicoli agricoli numero uno al mondo, ha già risposto all'Ufficio Copyright che "gli agricoltori non possiedono i loro trattori".

    Più che altro li hanno in licenza. Esattamente, dal momento che i codici di computer si insinuano nel DNA dei trattori moderni (sempre più hi-tech, come altri macchinari), gli agricoltori ricevereanno "una licenzia per guidare il veicolo durante la sua vita operativa".

    La base legislativa delle dichiarazioni shock di John Deere esiste ed è il Digital Millennium Copyright Act (DMCA), legge sul diritto di autore del 1998 che disciplina, scrive Wired.com, il confine poco nitido tra il software e l'hardware. Il verdetto dell'Ufficio dei diritti d'autore arriverà a luglio. Per ora si sa che i proprietari - che si credono di essere tali - hanno le mani legate, dal momento che, al fine di modificare i loro prodotti, hanno bisogno dell'accesso ai software. E la 'gabbia' arriva qui, dal momento che "alcune società manifatturiere applicano lucchetti digitali sui software".

    E ora c'è anche GM pronta a fermare l'Ufficio del diritto di d'autore dal riconoscere l'esenzione alla legge DMCA: per GM è impensabile che i proprietari dei suoi veicoli possano decidere di portare la loro auto presso un'officina i cui proventi non vadano a rimpolpare le sue casse; tanto peggio se i clienti riescono a riparare da soli il guasto. ù

    Il ragionamento che fa GM è il seguente.

    - Le auto funzionano perchè esiste un software, che comunica a tutte le componenti auto il modo in cui operare.

    - Il software che comunica a tutte le componenti come operare è un codice ad hoc.

    - Il codice è protetto dalla legge sul diritto d'autore.

    - GM è proprietaria del copyright di quel codice e del software.

    - Un'auto moderna non può funzionare senza quel codice.

    - Dunque, l'acquisto o l'utilizzo di quel veicolo è un accordo di licenza (non di proprietà).

    - E visto che è un contratto di licenza, GM è la legittima proprietaria e può permettere/non permettere alcune forme di utilizzo o di accessi.
    http://www.wallstreetitalia.com/arti...proprieta.aspx

  21. #421

    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    quindi non si possono neanche vendere come usate le macchine della gm visto che chi le acquista in realtà non ne acquista la proprietà

  22. #422
    Shogun Assoluto L'avatar di GREZZ
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    ricordo mesi fa che il casino era iniziato con i trattori
    in risposta molti contadini americani compravano trattori vecchi che potevano riparare loro invece che la enterprise che concima che appena crasha il sistema devi spendere percentuali del pil per ripararla

  23. #423
    Il Nonno L'avatar di aga04
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Che idiozia...

    Praticamente, si stanno comportando come la Ubisoft col loro DRM... e sappiamo tutti come è andata a finire.

  24. #424
    La Borga L'avatar di Firestorm
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Connessione permanente a internet per funzionare e al primo vuoto blocco...alla prima galleria coda e tanti saluti

  25. #425
    Il Nonno L'avatar di Lord Derfel Cadarn
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    È in cantiere l'auto del futuro: gli americani la fanno in Italia

    Verrà prodotta a Gioia Tauro, negli ex stabilimenti dell'Isotta Fraschini, anche per l'abilità degli operai





    Redazione - Sab, 30/05/2015 - 07:00


    Gli americani si son presi una cotta per Isotta (Fraschini, la storica auto del primo ‘900). Rime e reminiscenze musicali a parte, gli stabilimenti di Gioia Tauro per i prossimi due anni saranno impiegati nella produzione di un «minotauro» in versione automobilistica: una macchina per metà utilitaria, per metà di lusso, perché il lusso della personalizzazione estetica sarà caratterizzato da una creatività senza precedenti. Autore della impavida invenzione è LCV Capital Management, società di gestione di investimenti, con sede a Pittsburgh, Pennsylvania, che nell'aprile del 2014 ha acquisito da un gruppo di venture capital della Silicon Valley, tra cui Google Venture, una famiglia di brevetti finalizzati alla realizzazione di «autoveicoli innovativi».
    Perché in Italia.
    La svalutazione dell'euro sul dollaro, manovra finanziaria che doveva essere fatta parecchio tempo fa, sta portando i suoi frutti: gli americani, prevedendo una distribuzione della nuova e tecnologica utilitaria principalmente sul vecchio continente, hanno scelto di produrre direttamente in loco, sfruttando l'euro debole e molto competitivo. Ma perché l'Italia? Tradizione manifatturiera, facilitazioni logistiche (Gioia Tauro è geograficamente strategica per lo shipping), ma soprattutto qualifica dei nostri operai, mediamente più alta rispetto al resto d'Europa.
    Perché innovativa.
    Ormai si sa, i consumatori sono sempre più esigenti e sempre meno accontentabili. Le carrozzerie monocolori sono demodé , quelle che ritraggono le bandiere nazionali sono antiquate, quelle bicolor con il tettuccio diverso sono superate. La vera innovazione di questa macchina dal nome ancora sconosciuto, sta nella scocca, (vale a dire il principale rivestimento della macchina) leggerissima e personalizzabile. Immaginatevi un'auto bianca da abbellire come meglio credete. La voglio a pois? Accontentato. La voglio in stampa Tartan? Servito. La voglio con le margherite? L'avrai con le margherite. Il segreto è l' europaten , una particolare pittura brevettata da Google Venture. Dopo due anni pensi che i pois siano stati una scelta azzardata e fuori luogo? Nessun problema, chassé , oltretutto low cost . Altra innovazione sarà la vendita: niente concessionarie, ma si punta tutto sull'on-line e su boutique ubicate in mezzo alla città capaci di convincere il probabile acquirente con vere e proprie esperienze sensoriali.
    Non solo macchine.
    Ma LCV Capital Management, nel piano presentato ieri presso il Centro Studi Americani di Roma, non ha parlato solo di macchine. Buone nuove sono arrivate anche sul fronte finanziario e dei lavoratori. Per la manodopera, infatti, è previsto il reintegro di 400 cassa-integrati per gli stabilimenti della vecchia Isotta Fraschini e altri 300 a Modugno, in Puglia, ex OM Carrelli, ora inutilizzati. In questi dovrebbero essere prodotti dei componenti chiave e gli accordi, ancora in corso di definizione, sono molto vicini dati i buoni collegamenti con Gioia Tauro.
    Il progetto finanziario prevede invece di lanciare un bond, in italiano obbligazione, che basandosi sul principio di aggregazione del debito, viene emesso da più società (numero compreso tra 10 e 25) solide, strutturate, ma affette da problemi di natura finanziaria (realtà molto diffusa nel nostro Paese).
    La caratteristica fondamentale è che queste società siano merceologicamente eterogenee, in modo tale da calmierare possibili andamenti negativi e avere un rating migliore sul mercato internazionale. «Siamo pronti a partire» ha dichiarato il managing director di LCV, Anthony J.Bonidy, «L'Italia è il paese perfetto per produrre questa vettura che, oltre ad essere altamente ecologica, è tipicamente europea».
    E allora Italia strombetta, metti la marcia e vai.
    Gli operai in cassa-integrazione per i quali è previsto il reintegro in vista della nuova produzione

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