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  1. #426
    Il Nonno L'avatar di balmung
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Articolo che non dice un cazzo.
    L'unica cosa che ho capito è che sarà possibile avere un colore personalizzato. Bella novità, un sicuro successo commerciale.
    "Ehh ma ha i brevetti della silicon valley"..

    "Operai altamente specializzati" e vai a produrre in stabilimenti con gente in cassa integrazione da tipo 30 anni, che ha avvitato l'ultimo bullone nel 1973.
    Dove? Ovviamente Gioia Tauro, noto polo industriale italiano.
    "Gioia Tauro è geograficamente strategica per lo shipping",
    lo "shipping"
    In pratica c'è un porto per l'approdo di navi container circondato dal nulla cosmico. Le linee ferroviarie fanno pena ed il trasporto su gomma.. beh dico solo "A3".

    La verità è che stanno preparando qualcosa di molto simile alla grandiosa ed ultima esperienza De Tomaso, un bel finanziamento con i Fondi Por Calabria e tanti saluti al cazzo.
    Gli operai festeggiano pure perchè tanto, lavoreranno forse un'ora e via di nuovo in cassa integrazione.
    Bel modello di sviluppo
    edit
    Come volevasi dimostrare

    http://motori.ilmessaggero.it/motori.../1382322.shtml

    Il progetto dovrebbe beneficiare
    dei contributi dei Contratti di sviluppo gestiti da Invitalia,
    Ultima modifica di balmung; 02-06-15 alle 10:01:27

  2. #427
    Il Nonno L'avatar di Lord Derfel Cadarn
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    mah, pensavo ci fossero anche propulsori ibridi, invece al massimo a gas.



    Puglia-Calabria: un nuovo asse dell'auto italiana

    28 maggio 2015

    Presentato il progetto industriale per la realizzazione di una nuova auto al Sud con capitali statunitensi.





    DUE POLI - 120 milioni di euro: a tanto ammonta lo stanziamento del fondo LCV Capital Management per realizzare un nuova auto tra la Puglia e la Calabria. Gli investitori sono statunitensi, capitanati da Tony Bonidy (al centro nella foto, insieme al governatore della Puglia Vendola), manager con un curriculum vitae che parla anche di IBM e Apple. Bonidy ha presentato il piano industriale alla presenza delle istituzioni e dei sindacati, specificando che “in Puglia sarà realizzata la scocca e la parte infrastrutturale delle auto, che saranno materialmente assemblate a Gioia Tauro”. Il progetto si chiamava in origine Next; quando partirà, avrà un brand italiano.

    SI PARTE COL DIESEL - Il manager ha dichiarato che, all'inizio, sarà prodotta un'auto di fascia media con un motore diesel da più di 150 CV, affiancata da un furgone da lavoro di piccola taglia. In seguito, ci saranno anche motori a benzina e bi-fuel. Dichiaratamente, ci sono sedici mesi per il debutto (che quindi è previsto per settembre 2016); gli obiettivi di vendita sono di 20.000 unità per “il mercato italiano, francese e spagnolo” e, in seguito, per il Nord Africa. Promesso anche uno speciale processo produttivo che “eliminerà la verniciatura” e renderà l'auto (della quale esiste già un prototipo brevettato oltreoceano) “leggera e resistente”.

    FINO A 1.200 POSTI DI LAVORO - Sarà il tempo a dire cosa accadrà: di certo, è stata promessa occupazione per “un numero tra le 700 e le 1.200 persone nel giro di tre-quattro anni”. Spiega infatti Bonidy: “Sono più di 300 occupati a Bari, dove si realizzerà la parte più strettamente industriale, e più di 400 a Gioia Tauro, con la parte logistica. Noi vogliamo iniziare subito. Dopo il via libera si definirà il processo di assunzione e in parallelo l'arrivo dei macchinari e la formazione del personale”.

    CORSI E RICORSI - Il polo di Gioia Tauro fa rima con il sogno, malamente sfumato, Isotta Fraschini: qui avrebbe dovuto nascere la T8 a metà degli anni 90, a San Ferdinando. Non se ne fece nulla, con una ricaduta occupazionale pesantissima: uscirono solo 400 Magnum blindate per la Polizia e, dopo anni di abbandono, lo stabilimento fu messo in vendita nel 2006. Per la Puglia, si parla della fabbrica OM Carrelli, in quiescenza da tre anni: qui sono gli abitanti di Modugno a sperare. Con una domanda di fondo, scomoda ma pertinente: con 120 milioni di euro, una cifra all'apparenza immensa ma non tale quando contestualizzata nell'automotive (c'è da sperare che sia lo stanziamento iniziale), si riescono davvero a produrre auto ex novo?





    - See more at: http://www.alvolante.it/news/puglia-....E9zomd4N.dpuf

  3. #428
    L'Onesto L'avatar di michele131cl
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Daniel Shapiro (Nvidia)"L'auto diventerà un supercomputer, sarà più abile di noi"





    Sono dapperutto: nei sistemi della Google Car, nella centralina zFAS che guiderà le Audi del futuro, negli infotainment e nei cruscotti delle Tesla, delle Volkswagen, delle Honda, delle BMW. Sono le Gpu (Graphics processing unit) e i super chip costruiti da Nvidia, il gigante americano dell'hardware cresciuto con le schede video per computer e ora lanciatissimo nell'industria delle quattro ruote. Dopo il Ces di Las Vegas e la presentazione del mostruoso Tegra X1, un processore disegnato espressamente per l'auto che verrà, molti hanno cominciato a pensare che i "signori" della guida autonoma e dell'infotainment saranno davvero loro, gli ingegneri di Santa Clara, Silicon Valley. A Milano abbiamo incontrato il direttore Daniel Shapiro, responsabile della divisione automotive di Nvidia, per capire cosa sta succedendo - e cosa succederà - a un'industria che sta cambiando alla velocità della luce.
    Mister Shapiro, iniziamo con un paio di coordinate: con quali Costruttori state collaborando al momento?
    La divisione automotive di Nvidia è nata una decina di anni fa e uno dei nostri primi clienti è stata la Fiat per gli schermi dei sistemi infotainment. Allora i nostri processori venivano montati solo su computer e così abbiamo iniziato a collaborare con le Case per sviluppare anche i prodotti dedicati alle auto: nel tempo siamo arrivati a una ventina di partner e a un centinaio di modelli diversi. Oggi, i veicoli con processori Nvidia sono 8 milioni: la nostra tecnologia è usata da Tesla, BMW, dal Gruppo Volkswagen (Lamborghini inclusa) e presto si aggiungerà anche la Porsche. Sulla guida autonoma abbiamo un'intensa collaborazione con Audi per il progetto zFAS, mentre Chris Urmson, responsabile della Google Car, ha dichiarato pubblicamente che le loro vetture utilizzano le nostre Gpu. So che esiste anche una ricerca iniziale di Daimler basata sulla nostra computer vision.

    Il Tegra X1



    A proposito di processori, al Ces 2015 avete presentato il Tegra X1, cuore di Drive CX (una piattaforma per gestire l'infotainment e i sistemi di bordo) e Drive PX, "cervellone" dedicato all'elaborazione dei dati provenienti da sensori, telecamere e radar. In pratica, la base della guida autonoma. L'X1 è già in circolazione?

    Non ancora. Al Ces 2014 abbiamo annunciato il predecessore, il K1, mentre l'X1 è stato presentato a gennaio. Continuiamo a sviluppare nuovi Tegra ma dal debutto alla produzione e all'implementazione sulle vetture trascorre sempre un po' di tempo: in genere, si va da uno a tre anni a seconda della tecnologia. Faccio un esempio: l'Audi zFAS, il cervello di tutti i sistemi di assistenza alla guida di Ingolstadt, utilizza il nostro K1 ma entrerà in produzione solo nel 2017, a bordo della A8 autonoma appena annunciata.
    Sa già se Audi utilizzerà il Tegra anche su altri modelli?
    Sono sicuro di sì, anche se finora non ci sono state comunicazioni specifiche. In ogni caso, è facile immaginare il futuro: queste tecnologie verranno introdotte al top della gamma, ma poi si muoveranno molto velocemente verso altri modelli, fino a diventare mainstream nel giro di pochissimo tempo. Prendiamo l'assistente di guida nel traffico, grazie al quale il conducente può lasciare volante e pedali: tutti lo vorranno, sia chi guida un'auto da 100 mila dollari sia chi viaggia su un modello da 25 mila. Ci sarà una pressione competitiva e pian piano questi sistemi saranno montati su auto diverse e in anni diversi, secondo una normale evoluzione.

    Molti indicano il 2020 come l'anno in cui la prima vettura completamente autonoma verrà lanciata sul mercato. Le torna?
    È una previsione realistica, il lasso di tempo ha assolutamente senso. Un sacco di tecnologie sono già pronte per il mercato, ma ciò che va rifinito ulteriormente sono i test e il cosiddetto "deep learning", utilizzato da noi e da diverse aziende high-tech come Facebook, Baidu, Ibm, Darpa o Netflix.

    Uno schema della rete neurale Nvidia



    Si è parlato di deep learning proprio per Drive PX. Sarà un sistema autodidatta?

    Si tratta di insegnare all'auto come comportarsi alla stregua di un umano. È un processo di allenamento basato su un modello di rete neurale collegato a un centro dati: le prime fasi dell'insegnamento si concentrano qui, alimentando il sistema autonomo con centinaia di migliaia di ore di riprese. Sono tutte scene di guida: il sistema impara a riconoscere cosa vi accade, ogni singola immagine viene analizzata e raggruppata in blocchi di pixel per formare contorni, elementi e infine gli oggetti stessi, secondo svariati livelli algoritmici. Più o meno, è ciò che fa un cervello umano. Il nostro deep learning è un sistema molto sofisticato, ma in pratica è come insegnare una lingua a un bambino: si parte dalle parole e si arriva al vocabolario. L'intero processo può durare settimane o anche mesi.
    Qual è il risultato pratico?
    Più dati si forniscono e più l'auto avrà vita facile nel riconoscere i cartelli stradali, le altre vetture o i pedoni, anche parzialmente nascosti da altri oggetti. Il sistema potrà identificare diverse tipologie di veicoli (Suv, sportive, pick up, scooter, bus, tram), assimilando il loro stile di guida e adattandosi automaticamente. Faccio alcuni semplici esempi: in presenza di un'ambulanza o di un'auto della polizia che ha attivato sirene e lampeggianti, l'auto potrà decidere di accostare; nel caso di uno scuolabus in sosta, il veicolo saprà che si deve fermare anche se si trova nella corsia opposta.



    Ma cosa succede se l'auto si trova di fronte a oggetti che non riconosce?
    Supponiamo che la vettura (e non solo lei, ma l'intera flotta autonoma connessa) si trovi fuori città e incontri un cervo: l'immagine verrà registrata e trasmessa al centro dati per essere riconosciuta, classificata e inserita nel programma di "insegnamento". La rete neurale capirà cosa significa "cervo" e imparerà a reagire di conseguenza. Questo vale anche per le abitudini o le leggi locali, diverse da Paese a Paese.
    Qual è il vero obiettivo di questa famigerata guida autonoma?
    Credo che la tecnologia che stiamo sviluppando ridurrà drammaticamente il numero di incidenti, morti e feriti: tutti i Costruttori di auto vorranno implementare sistemi di assistenza alla guida avanzati e alcuni di questi - sicuramente quelli basati sulla computer vision – potranno diventare anche obbligatori. Guardiamo gli airbag: quando sono usciti erano un optional costoso, ma oggi si trovano in tutte le nuove vetture. In futuro, comunque, l'auto dovrà comportarsi come un conducente umano, guidando meglio, in modo sicuro e senza distrazioni.
    Tutto bellissimo. Eppure lo scetticismo è molto e c'è chi continuerà a fidarsi più dell'uomo che delle macchine. I robot potranno davvero guidare meglio?
    Sicuramente, anzi è davvero facile. I computer non bevono, non hanno colpi di sonno, non scrivono messaggini e non leggono le mail mentre guidano. Vale anche per chi presta molta attenzione alla strada: abbiamo due occhi e una visione periferica decente, molto concentrata su ciò che accade davanti a noi, ma il mondo non finisce certo lì. I sensori, invece, circondano l'auto e possono vedere a 360°, riconoscendo tutto ciò che si muove intorno a loro. Il sistema scruta in tutte le direzioni e lo fa nello stesso, identico momento.
    Insomma, i robot saranno più affidabili di noi?
    Sì, lo sono già. La sfida è passare dalle situazioni semplici e con pochi problemi da risolvere (come autostrade e superstrade, senza pedoni e con auto che procedono nella stessa direzione) alle città e ai quartieri: qui, è chiaro, l'allenamento della macchina dovrà essere più completo e testato. Sono convinto che alla fine vedremo sistemi in grado di riconoscere un pallone che attraversa la strada, di ipotizzare la presenza di un bambino che la segue e di rallentare per evitare conseguenze. In sostanza, le macchine anticiperanno tutto ciò che può prendere una brutta piega in una determinata situazione.
    Altra obiezione: l'auto-robot ci priverà per sempre del piacere di guida?
    No, assolutamente, ci sarà un pilota automatico attivabile a piacimento. È quello su cui stanno lavorando le Case con cui collaboriamo: costruiscono auto per appassionati che amano la guida. Quello che non amano è restare bloccati nel traffico, o dover cercare parcheggio per decine di minuti. La filosofia è questa: se hai voglia di stare al volante in una bellissima strada di campagna, puoi; ma se ti trovi in mezzo a un ingorgo, hai la possibilità di ridurre lo stress e lasciare che a occuparsi di tutto sia l'auto. Stesso discorso per il parcheggio: nei garage attrezzati basterà uno smartphone, senza bisogno di tante manovre. Farà tutto il veicolo.

    Torniamo a Drive PX: quando arriverà sul mercato?
    Ora ci sono il K1 e il progetto zFas. Per quanto riguarda il Tegra X1, il mese scorso abbiamo iniziato a distribuire le prime unità: le Case più importanti lo riceveranno molto presto.
    Tra queste c'è anche FCA?
    Con FCA abbiamo dei contatti avviati. Il nostro focus è il visual computing, sia all'interno dell'auto, sugli schermi, sia nell'elaborazione dei dati che arrivano da sensori, telecamere e radar. Con FCA stiamo discutendo di diverse cose, sia in Europa che nel Michigan.
    Parliamo del "mistero Apple". Project Titan, auto sì o auto no?
    Con Cupertino lavoriamo a stretto contatto: Apple utilizza le nostre Gpu da diverso tempo, ad esempio su workstation e portatili. Per quanto riguarda l'automotive, hanno usato la nostra piattaforma di sviluppo per CarPlay. Mi sembra che Apple abbia piani molto interessanti per l'auto, ma non so se si tradurranno in una vettura vera e propria: mi posso basare solo sui rumor.
    Jeff Williams, un top manager di Apple, ha detto che l'auto è “il dispositivo mobile definitivo”. Lo pensa anche lei?
    Non so se sia "definitivo", ma so per certo che l'auto diventerà il computer più potente che avrete modo di possedere. Un supercomputer su quattro ruote, programmato per comportarsi come un umano, interpretare l'ambiente circostante e per imparare: più avrà modo di guidare e più diventerà intelligente.
    http://www.quattroruote.it/news/nuov....html#loadMore

  4. #429
    L'Onesto L'avatar di michele131cl
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Dipendente Volkswagen ucciso da robot

    Afferrato e schiacciato contro pannello di metallo






    Un giovane dipendente della tedesca Volkswagen è stato ucciso da un robot della fabbrica. È accaduto a Baunatal, a pochi km da Francoforte, nel nord dell'Assia. La macchina lo ha afferrato e schiacciato contro un pannello di metallo. La procura locale ha aperto un'inchiesta, per appurare eventuali responsabilità, come ha spiegato un portavoce a Kassel. Non si ha memoria, ha aggiunto, incidenti mortali in circostanze analoghe.
    http://www.ansa.it/sito/notizie/mond...e82a97eee.html

  5. #430
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Salone di Francoforte: Thunder Power EV, anti-Tesla cinese

    L’azienda cinese insegue quella americana nella lotta alle elettriche di fascia alta. Autonomia fino a 650 Km



    La rivoluzione elettrica, se così si può chiamare, non è stata così immediata come qualcuno avrebbe potuto sperare, ma la necessità di sviluppare queste tecnologie ha permesso a nuovi attori di affacciarsi nel mondo dell’automobile con soluzioni che si stanno rivelando valide (come Tesla) ed altre che promettono bene, almeno sulla carta. Thunder Power, azienda cinese specializzata nella fornitura di apparecchiature elettriche industriali, propone al Salone di Francoforte la sua Concept EV.
    650 Km di autonomia

    Il nome significa ovviamente Electric Vehicle della quale si sa veramente poco ma vediamo di capirne di più. La scelta sarà tra due versioni: una da 230 Kw e l’altra da 320. Quest’ultima dovrebbe accelerare da 0-100 in 5 secondi ed essere limitata a 250 Km/h ed entrambe potranno percorrere fino a 650 Km con un ciclo di ricarica e permettere di percorrerne altri 300 dopo 30 minuti. Dicevamo che sulla carta sembra promettere bene ed in effetti l’autonomia supera quella di Tesla di 528 Km, che per ora è il riferimento del settore, mantenendo prestazioni di tutto rispetto. Per ora il prezzo non è ancora stato comunicato ma alcune voci riportano un prezzo di 62 mila dollari, circa 55 mila euro.
    In vendita dal 2017 in Europa

    Le firme che hanno curato il design e la tecnica sono ugualmente degne di nota. Zagato si è occupato di dare alla EV il corpo, mentre sotto alla carrozzeria hanno lavorato uomini provenienti da diversi marchi noti dell’automobile: Peter Tutze, responsabile di vari progetti Lotus e anche della Bugatti Veyron; Frank Schulte invece è stato scelto come capo della produzione dopo aver rivestito importanti ruoli in Ford e Porsche. Inoltre allo stand di Francoforte c’è la versione da gara a quattro ruote motrici con alettoni e diffusori, cerchi maggiorati e assetto ribassato. Bisognerà aspettare il 2017 per vederla su strada in Europa e capirne lo possibilità ma se vivete in Cina tocca aspettare un anno in più.
    http://www.omniauto.it/magazine/3271...under-power-ev

  6. #431
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Spero che Zagato l'abbia fatta disegnare alla donna delle pulizie, prchè è veramente orrenda.

  7. #432
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    in effetti il muso sembra la bocchetta di un asciugacapelli

  8. #433
    Shogun Assoluto L'avatar di GREZZ
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    non sapevo dove metterla e non trovo il vecchissimo topic delle cose tecniche

    un'analisi piuttosto approfondita di soluzioni tecniche delle F1 correnti, si concentra molto sui turbo

    https://www.reddit.com/r/formula1/comments/3mel35/_/

  9. #434
    Il Nonno L'avatar di balmung
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)




  10. #435
    Il Nonno
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Notevole!

  11. #436
    L'Onesto L'avatar di michele131cl
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Fiat 500: come trasformarla in elettrica





    Un'azienda siciliana trasforma le vecchie 500 in modelli a emissioni zero con velocità massima di 85 km/h e autonomia di 100 km.





    IL FUTURO DAL PASSATO - Debutta in Italia la Fiat 500 elettrica, ma non è quella firmata FCA. A proporla è la Newtron, azienda di Villafranca Tirrena (ME) il cui nome è l'acronimo di New Traction Rear On. E il modello di base non è quello arrivato sul mercato nel 2007, ma l'antesignana progettata da Dante Giacosa nel lontano 1957, appositamente trasformata con un kit elettrico e ribattezzata 5Cento. Il sistema è costituito dal motore elettrico fissato dietro il cambio originale, dalle batterie al piombo applicate sotto il cofano anteriore al posto del serbatoio della benzina, dal dispositivo di ricarica rigenerativa e da una centralina di gestione per il controllo dell'intero impianto. All'interno a cambiare è solo il centro della plancia, con il posacenere originale sostituito da un indicatore al quarzo che riporta lo stato di ricarica delle batterie.

    DISPONIBILE IN TRE VERSIONI - Le versioni della Newtron 5Cento proposte sono tre, la “14”, la “16” e la “18”, numeri che si riferiscono all'età per le quali sono omologate. La versione per maggiorenni nasce come autovettura elettrica a 4 posti ed è equipaggiata con un motore da 10 kW che consente di viaggiare alla velocità massima di 85 km/h. La ricarica degli accumulatori da 9 kWh avviene in 6 ore e consente di viaggiare fino a 100 km, valori confermati pure per le altre due varianti. La versione per sedicenni è considerata un quadriciclo pesante a 2 posti e ha un limite fissato a 70 km/h, mentre quella per i quattordicenni è omologata come quadriciclo leggero e può portare due persone alla velocità massima di 45 km/h grazie all'unità da 4 kW.

    PREZZI DA 16.800 EURO - Per applicare il kit di conversioni i tecnici siciliani (ma Newtron ha filiali anche a Roma e a Cherasco, in provincia di Torino) provvedono al ripristino completo del “cinquino” con la riverniciatura e il trattamento anticorrosione della scocca, il recupero degli interni e la sostituzione di sospensioni, freni e di altri organi meccanici. Interventi che per i quadricicli prevede l'uso di materiali più leggeri, come il carbonio, per rimanere entro i limiti di peso previsti per l'omologazione. Ne consegue che il prezzo della Newtron 5Cento sia inversamente proporzionale alla massa ottenuta, con la “14” proposta a 19.500 euro, la “16” a 18.800 euro e la “18” a 16.800 euro. Un listino che cresce se si vogliono gli alzacristalli elettrici (350 euro), la chiusura centralizzata con telecomando (300 euro), la presa accendisigari (80 euro), l'antifurto (300 euro) o il pacchetto multimedia (600 euro) con app per smartphone, vivavoce e sistema di telemetria). Averla, però, non è facile: delle 249 unità previste l'80% è già stata prenotata.



    http://www.alvolante.it/news/fiat-50...ettrica-343427

  12. #437
    white_hummer
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Qui siamo alla blasfemia però...

  13. #438
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di Arnald
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Beh, l'idea di una rinfrescata anche ad altro oltre al motore/trasmissione è ottima.
    Peccato che sia un giocattolino per gente molto benestante.

  14. #439
    La Borga L'avatar di Tyreal
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    E come pensano di superare crash test e omologazioni varie?

  15. #440
    Il Nonno L'avatar di Dinofly
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Ma loro non vendono una vettura nuova. Trovata intelligente. Chi lo vuole fare con la mini?

  16. #441
    Il Nonno L'avatar di aga04
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Citazione Originariamente Scritto da Dinofly Visualizza Messaggio
    Ma loro non vendono una vettura nuova. Trovata intelligente. Chi lo vuole fare con la mini?
    La cosa mi puzza, ho idea che la cosa abbia avuto l'autorizzazione solo perché Newtron viene considerata come piccolo costruttore (e come tale, esente da alcune norme su sicurezza ed emissioni).

    E francamente, dubito che FCA dia l'autorizzazione a fare una cosa del genere.

    Inoltre, ci sono altri aspetti che mi lasciano perplesso:

    -Le batterie al PIOMBO
    -Il motore fissato al cambio: ormai, persino diverse Formula E rinunciano a questo elemento.
    -Il fatto che si sia dovuto usare parti in carbonio per omologarla come quadriciclo... NON FACEVANO PRIMA A COSTRUIRE UN' AUTO NUOVA, ANZICHE' VIOLENTARE UNA CINQUECENTO VECCHIA?

  17. #442
    La Borga L'avatar di Tyreal
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Ma a quei prezzi vendono il pacchetto completo o solo il kit di installazione e il cinquino ce lo metti tu? Perché non capisco come possano fare a garantire una produzione continuativa, dovrebbero recuperare vecchie 500 in lungo e in largo (quante ne rimangono? quante disponibili alla conversione?) e restaurarle a fondo, prima di convertirle.

  18. #443
    Il Nonno L'avatar di aga04
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Citazione Originariamente Scritto da Tyreal Visualizza Messaggio
    Ma a quei prezzi vendono il pacchetto completo o solo il kit di installazione e il cinquino ce lo metti tu? Perché non capisco come possano fare a garantire una produzione continuativa, dovrebbero recuperare vecchie 500 in lungo e in largo (quante ne rimangono? quante disponibili alla conversione?) e restaurarle a fondo, prima di convertirle.
    Infatti ho il sospetto che si tratti di una produzione su bassa scala, altrimenti non si spiegherebbe l'omologazione nel 2015 di un veicolo progettato negli anni 60.

    E comunque, ci sono molti aspetti che mi lasciano perplesso, per non dire di peggio.

    EDIT: infatti, sono previste 249 unità. Facile si tratti di esemplari vecchi come il cucco, ripristinati per farli tornare in strada.

  19. #444
    L'Onesto L'avatar di michele131cl
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Furti d'auto elettronici davvero preoccupanti: sono al 74% in Francia




    In Francia il 74% dei furti d'auto ormai avverrebbe tramite sistemi elettronici che costano circa mille euro. L'industria automotive sta facendo abbastanza?



    Il 74% dei furti d'auto in Francia avviene tramite hacking elettronico. Questa è la scioccante rivelazione di Traqueur, la specialista in antifurti satellitari. Secondo un suo approfondito studio nei primi 4 mesi dell'anno tre quarti dei veicoli rubati avrebbero subito un vero e proprio hacking. Sembra essere sufficiente un dispositivo da un migliaio di euro per violare un ampio ventaglio di modelli in pochi minuti. Le chiavi passepartout tradizionali costano circa 70 euro.

    Nulla di nuovo, considerato l'allarme proveniente da Londra, ma forse il problema è che adesso il fenomeno appare dilagante. L'associazione di automobilisti "40 Million Motorists" ha svelato che l'anno scorso sono state rubate 110mila auto e che le più gettonate sono Smart Fortwo (12%), Ford Fiesta (11%) e Peugeot 406 (6%).
    "Quasi l'intero parco circolante in Francia può essere violato come un computer. Un ladro d'auto oggi è un tecnico che non ha bisogno di essere un genio informatico. Ha solo bisogno di connettere la sua piccola scatola elettronica per aprire un'auto", ha dichiarato il presidente dell'associazione Pierre Chasseray a La Parisien.
    "È una questione di urgenza considerato quanto i furti elettronici siano diventati diffusi. Mi rivolgo ai produttori: rendete sicure le vostre auto".
    Il problema di fondo è che i sistemi che consentono l'identificazione delle chiavi di avviamento, tramite radiofrequenza, probabilmente non sono abbasta cifrati. Per un ladro è sufficiente intercettare il segnale per replicarlo. La prova sul campo si è avuta con il lavoro dei ricercatori della Birmingham University e Radbound University, che hanno scoperto una debolezza nel sistema Megamos Crypto, impiegato da Audi, Fiat, Honda, Volvo, Volkswagen e altri produttori. L'hanno svelata quest'estate ma solo perché Volkswagen nel 2012 si è visto riconosciuto in tribunale il diritto di mantenere segreto lo studio.
    "I produttori di auto hanno fatto miglioramenti negli ultimi modelli, ma considerato il numero di furti elettronici, comunque non stanno facendo abbastanza o i criminali sono evidentemente un passo avanti", ha dichiarato Pierre Steward della specialista automotive Experveo.
    "Se fossi cinico direi che per i produttori un'auto rubata è un'altra vendita assicurata".
    http://www.tomshw.it/news/furti-d-au...-francia-71438

  20. #445
    Il Nonno L'avatar di Dinofly
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Impossibile o quasi. La chiave ha la chiave della ciffatura. Quando premiamo il pulsante l'auto invia alla chiave un codice e si mette in attesa della risposta cifrata che solo la chiave corretta può dare. Impensabile il brute force.

    Ok ho capito come fanno: in pratica quando chiudete l'auto alcuni jammano il segnale, così vi allontanate con l'auto aperta. Quando l'auto è aperta i ladri accedono via obd e riprogrammano la chiave di cifratura.
    La stupidità ata nell automobilista che non fa il check se l auto è chiusa per davvero (lampeggio delle frecce)
    Ultima modifica di Dinofly; 02-11-15 alle 09:47:07

  21. #446
    Il Nonno
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Citazione Originariamente Scritto da Dinofly Visualizza Messaggio
    Impossibile o quasi. La chiave ha la chiave della ciffatura. Quando premiamo il pulsante l'auto invia alla chiave un codice e si mette in attesa della risposta cifrata che solo la chiave corretta può dare. Impensabile il brute force.

    Ok ho capito come fanno: in pratica quando chiudete l'auto alcuni jammano il segnale, così vi allontanate con l'auto aperta. Quando l'auto è aperta i ladri accedono via obd e riprogrammano la chiave di cifratura.
    La stupidità ata nell automobilista che non fa il check se l auto è chiusa per davvero (lampeggio delle frecce)
    La stupidità.

    Può capitare a tutti eh. Specie chi continua a salire e scendere, magari un giorno ogni 7 anni è sovrapensiero o al cellulare...

  22. #447
    Il Nonno L'avatar di aga04
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Citazione Originariamente Scritto da Dinofly Visualizza Messaggio
    Impossibile o quasi. La chiave ha la chiave della ciffatura. Quando premiamo il pulsante l'auto invia alla chiave un codice e si mette in attesa della risposta cifrata che solo la chiave corretta può dare. Impensabile il brute force.

    Ok ho capito come fanno: in pratica quando chiudete l'auto alcuni jammano il segnale, così vi allontanate con l'auto aperta. Quando l'auto è aperta i ladri accedono via obd e riprogrammano la chiave di cifratura.
    La stupidità ata nell automobilista che non fa il check se l auto è chiusa per davvero (lampeggio delle frecce)
    Io ho una vera e propria paranoia, per le porte chiuse... a parte questo, si tratta di un articolo vecchio come il cucco, è da almeno dieci anni che esiste questa tecnica di furto.

  23. #448
    L'Onesto L'avatar di michele131cl
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Budd-e concept, il futuro di Volkswagen è in un van

    E’ il primo veicolo basato sulla piattaforma MEB, ha un design retrò e interni hi-tech



    Non ha specchietti retrovisori e poggia su una piattaforma inedita, la Modular Electric Platform (MEB). Il Volkswagen Budd-e è un concept molto importante per il Gruppo tedesco perché rappresenta tutto il suo futuro a zero emissioni. Non a caso debutta al CES di Las Vegas, la più importante manifestazione tecnologica al mondo, e non ad un Salone dell’auto tradizionale. E’ la Volkswagen più connessa con il mondo circostante finora mai presentata ed ha un’autonomia promessa di quasi 600 km con una sola carica. Lungo 4,6 metri, alto 1,83 e largo 1,94 il van si posiziona a metà strada tra i due Volkswagen di maggiore successo: il Touran e il Multivan T6. Tuttavia richiama anche auto di successo, come il Maggiolino, e anticipa la tecnologia che cambierà la vita a bordo delle auto prodotte dal Colosso tedesco.
    La Modular Electric Platform

    La Modular Electric Platform è l’architettura della svolta per il Gruppo tedesco che, dopo lo scandalo emissioni, ha fortemente virato verso la mobilità a basso impatto ambientale, che ritiene “primaria” nel trasporto di domani su larga scala. Questa base è stata disegnata apposta per le auto elettriche - che vedremo sempre più spesso con i marchi del Gruppo (qui la nuova strategia) - a cui garantisce uno spazio ottimale per tutti i componenti, a cominciare dalle batterie. Per esempio, l’unità di climatizzazione è stata completamente integrata nel frontale e questo non solo garantisce più spazio nell’abitacolo, ma promette una migliora qualità dell’aria a bordo grazie all’impiego di filtri più ampi ed efficaci. Le auto nate su quest’architettura arriveranno ad una velocità di poco inferiore ai 150 km/h e potranno essere ricaricate all’80% in circa 15 minuti.
    Design retrò fuori, tecnologia dentro

    Basta uno sguardo e il Volkswagen Budd-e subito ricorda i classici van della casa tedesca a cominciare dal mitico Bulli, di cui negli anni passati già si erano visti diversi concept in chiave moderna. Alcuni elementi stilistici richiamano anche auto famose come il Maggiolino (pensiamo alla griglia a V), ma è all’interno che ci sono le innovazioni più interessanti ed un indizio è dato esternamente dall’assenza degli specchietti retrovisori, sostituiti dalle telecamere. La plancia è la somma delle novità con un’impostazione tutta rivolta al guidatore. Addio componenti separati, perché tutto è integrato in un unico pannello con più schemi: in quello immediatamente di fronte a chi guida (l’Active Info Display) compaiono le informazioni legate alla guida (in pratica la strumentazione a cui siamo abituati va in pensione), mentre nella seconda area di display ci sono le mappe 3D per la navigazione e si gestiscono i contenuti multimediali (immancabile la connessione a internet). Un altro aspetto interessante, oltre allo Smart Gesture (Volkswagen vuole essere il primo costruttore a fare del riconoscimento dei gesti come comandi una tecnologia di massa), riguarda la modularità dei sedili, che permettono ai passeggeri di accomodarsi come in un salotto (il divano posteriore è praticamente un sofà).
    http://www.omniauto.it/magazine/3555...budd-e-concept

  24. #449
    Il Nonno L'avatar di Lord Derfel Cadarn
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    che ci sarebbe di retrò in quel design?

  25. #450
    La Borga L'avatar di Tyreal
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    Predefinito Re: E' iniziata la rivoluzione automobilistica (era ora!)

    Citazione Originariamente Scritto da Lord Derfel Cadarn Visualizza Messaggio
    che ci sarebbe di retrò in quel design?
    Che Volkswagen lo sta usando continuativamente da vent'anni, credo.

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