Torno ora dal cinema. Il film di Haneke è straziante e di una lentezza straziante. La storia di una lenta e progressiva fine, tracciata con realismo, senza lasciare spazio a trame secondarie. Tutto si svolge in una casa che lentamente e inesorabilmente diviene tomba.
Tutto nella casa, tranne una scena a teatro che è esemplare del messaggio del film. Gli spettatori che guardano gli spettatori: questo film è la vita di tutti noi, una nostra fine possibile.
Forse se devo muovere una critica è un'eccesiva lunghezza e lo scivolone, non certo inadatto ma che stona nella dolce tragedia realisticamente trattata, di una sorta di esperienza metafisica di premorte ad uso e consumo dello spettatore.
Nel complesso bellissimo.