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Discussione: [FA] Spettri morenti

  1. #51
    Automatic Jack
    ospite

    Predefinito Re: Spettri morenti

    the_lamb ha scritto dom, 23 gennaio 2005 alle 16:24
    Automatic Jack ha scritto dom, 23 gennaio 2005 alle 16:05
    Cliccare per vedere in dimensioni reali.
    Ma... ma... è piccolissimo!

    (ehmmmmmmmmmmm)


    porta in volo 50mila kg di carico bellico, una quisquillia



    Schema di carico:


  2. #52
    Chiwaz
    ospite

    Predefinito Re: Spettri morenti

    the_lamb ha scritto dom, 23 gennaio 2005 14:58
    Chiwaz ha scritto dom, 23 gennaio 2005 alle 14:30
    L'aereo di DARYL era anche uello in dotazione agli X-Men negli anni '80

    Il nome volgare era il Lockheed Blackbird, se non sbaglio
    Negli anni '90 arrivarono ad averne due, ehm (per forza, erano diventati una miriade)...

    Ma adesso non ce l'hanno più? Non li seguo da un sacco...
    A parte che adesso Magneto ha devastato l'universo (no, non letteralmente ma ha fatto un gran casino) prima di essere decapitato da Wolverine, ma non so più chi sia vivo o morto (a parte Magneto e Fenice, schiattata pure lei. Vedremo per quanto )...

    Ad ogni modo ultimamente avevano gli X-Plane (e cos'altro? ), visivamente un misto tra il Blackbird e i B2.

    Ehm scusate il nerdy off-topic

  3. #53
    Automatic Jack
    ospite

    Predefinito Re: Spettri morenti

    Chiwaz ha scritto dom, 23 gennaio 2005 alle 17:15
    the_lamb ha scritto dom, 23 gennaio 2005 14:58
    Chiwaz ha scritto dom, 23 gennaio 2005 alle 14:30
    L'aereo di DARYL era anche uello in dotazione agli X-Men negli anni '80

    Il nome volgare era il Lockheed Blackbird, se non sbaglio
    Negli anni '90 arrivarono ad averne due, ehm (per forza, erano diventati una miriade)...

    Ma adesso non ce l'hanno più? Non li seguo da un sacco...
    A parte che adesso Magneto ha devastato l'universo (no, non letteralmente ma ha fatto un gran casino) prima di essere decapitato da Wolverine, ma non so più chi sia vivo o morto (a parte Magneto e Fenice, schiattata pure lei. Vedremo per quanto )...

    Ad ogni modo ultimamente avevano gli X-Plane (e cos'altro? ), visivamente un misto tra il Blackbird e i B2.

    Ehm scusate il nerdy off-topic
    beh, è il topico ad essere off-forum



  4. #54
    the_lamb
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    Predefinito Re: Spettri morenti

    Chiwaz ha scritto dom, 23 gennaio 2005 alle 17:15
    A parte che adesso Magneto ha devastato l'universo (no, non letteralmente ma ha fatto un gran casino) prima di essere decapitato da Wolverine, ma non so più chi sia vivo o morto (a parte Magneto e Fenice, schiattata pure lei. Vedremo per quanto )...
    Ma non si stufano a far morire Fenice e Mignotto? Sono anni che non se la beve più nessuno!

    Quote:
    Ehm scusate il nerdy off-topic
    Ehp!

  5. #55
    *eddie*
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    Predefinito Re: Spettri morenti

    La foto con i missili mi ha fatto un po' impressione.

  6. #56
    Automatic Jack
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    Predefinito Re: Spettri morenti

    Dai vabbè, o lo si sposta in aviazione e forze armate o lo si chiude, si è deviati un po' troppo dal discorso iniziale e poi non c'entra una beata con BS.

  7. #57
    Automatic Jack
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    Predefinito Re: Spettri morenti

    eddievedder ha scritto dom, 23 gennaio 2005 alle 17:49
    La foto con i missili mi ha fatto un po' impressione.
    A me fa ancora più impressione, perchè sono bombe, non missili.

  8. #58
    *eddie*
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    Predefinito Re: Spettri morenti

    Va bene, se proprio insisti te lo sposto

  9. #59
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    Predefinito Re: Spettri morenti

    Automatic Jack ha scritto ven, 21 gennaio 2005 alle 18:35
    stuckmojo ha scritto ven, 21 gennaio 2005 alle 18:33
    secondo me dovrebbero decontaminarlo, trainarlo a S.pietroburgo e Metterlo in mostra.
    giusto per ricordare che ci siamo andati davvero vicini....
    mica facile maneggiare quel coso

    solo lo scafo vuoto peserà come minimo 15-20mila tonnellate
    Scusa Jack..ma il teletrasporto di Star Trek?

  10. #60
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    Predefinito Re: Spettri morenti

    Sparatrap ha scritto dom, 23 gennaio 2005 alle 15:53
    Chiwaz ha scritto dom, 23 gennaio 2005 alle 14:30
    L'aereo di DARYL era anche uello in dotazione agli X-Men negli anni '80

    Il nome volgare era il Lockheed Blackbird, se non sbaglio
    Il "Blackbird" è stato, in mia opinione, l'oggetto volante più bello mai concepito da mente umana... peccato che fosse, inevitabilmente, destinato ad uso militare. Paradossalmente sono molto attratto dall'estetica e dalle caratteristiche tecnologiche e "prestazionali" delle macchine da guerra, specie quelle volanti. Ritengo mostruoso l'uso che se ne fa, ma devo ammettere che, in un certo qual modo, mi fanno essere orgoglioso di possedere un cervello umano. Quando guardo certi oggetti come l'F-104, l'F-14, l'F-22 o i meravigliosi MiG-29 e Su-27 mi stupisco di cosa possa concepire e realizzare l'uomo... se servissero solo per le esibizioni acrobatiche!!!
    Dovrei rispolverare la mia gloriosa enciclopedia "Take Off"...ma per quanto ricordo...l'uso di questo veicolo non e' mai stato per il combattimento...non ha armi ne bombe da sganciare...ma semplici ricognizioni fotografiche in zone "calde" fatte ad altissima quota ed altisima velocita'...

    Per questo, quando l'ho menzionato ho detto che e' stato soppiantato dalla tecnologia satellitare...

  11. #61
    Il Nonno L'avatar di Gil-galad, Re degli Elfi
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    Predefinito Re: Spettri morenti

    ed ecco un altro pezzo di storia che se ne va.....
    Comunque mi permetto di dissentire: secondo il libro l'Ottobre Rosso non era il primo battello della classe Tifone, ma se ricordo bene il terzo o quarto per cui quello "vero" è ancora a galla

    Per continuare la discussione sul sonar, per quanto io non sia un esperto mi permetto di dissentire con l'interpretazione di Jack. Con la definizione di sonar in italiano si intendono entrambe le tipologie del sistema.
    La prima è l'apparato a scansione attiva che in effetti usa lo stesso principio del radar: inviare un'onda di qualche genere (in questo caso acustica, nel caso del radar elettromagnetica) e misurare il tempo di ritorno degli echi per stabilire la direzione e la distanza degli oggetti circostanti. Una prima rudimentale versione di questo apparecchio, il famoso ASDIC (da Allied Subarine Detection Investigation Commettee) era il mezzo principale con cui le navi di superficie alleate davano la caccia ai sommergibili durante la fase finale della prima guerra mondiale e per buona parte della seconda guerra mondiale. Dato che l'ASDIC emetteva suoni nello spettro uditivo il risultato erano i famosi "ping" che si sentono in ogni film di guerra sui sommergibili.

    La seconda è appunto l'uso degli idrofoni per raccogliere passivamente i suoni presenti nell'acqua ed è quella usata di gran lunga più frequentemente nei sottomarini moderni dato che permette di "stare a sentire" senza emettere nulla che permetta all'avversario di localizzarti

  12. #62
    Automatic Jack
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    Predefinito Re: Spettri morenti

    Gil-galad, Re degli Elfi ha scritto dom, 23 gennaio 2005 alle 19:16
    ed ecco un altro pezzo di storia che se ne va.....
    Comunque mi permetto di dissentire: secondo il libro l'Ottobre Rosso non era il primo battello della classe Tifone, ma se ricordo bene il terzo o quarto per cui quello "vero" è ancora a galla

    Per continuare la discussione sul sonar, per quanto io non sia un esperto mi permetto di dissentire con l'interpretazione di Jack. Con la definizione di sonar in italiano si intendono entrambe le tipologie del sistema.
    La prima è l'apparato a scansione attiva che in effetti usa lo stesso principio del radar: inviare un'onda di qualche genere (in questo caso acustica, nel caso del radar elettromagnetica) e misurare il tempo di ritorno degli echi per stabilire la direzione e la distanza degli oggetti circostanti. Una prima rudimentale versione di questo apparecchio, il famoso ASDIC (da Allied Subarine Detection Investigation Commettee) era il mezzo principale con cui le navi di superficie alleate davano la caccia ai sommergibili durante la fase finale della prima guerra mondiale e per buona parte della seconda guerra mondiale. Dato che l'ASDIC emetteva suoni nello spettro uditivo il risultato erano i famosi "ping" che si sentono in ogni film di guerra sui sommergibili.

    La seconda è appunto l'uso degli idrofoni per raccogliere passivamente i suoni presenti nell'acqua ed è quella usata di gran lunga più frequentemente nei sottomarini moderni dato che permette di "stare a sentire" senza emettere nulla che permetta all'avversario di localizzarti
    beh, l'ho detto che non sono esperto. Comunque è abbastanza ovvio che tutte le metodologie di utilizzo, passive e attive, sono integrate. Io le ho divise solo per non pastrocchiare le spiegazioni.

    Comunque ho provato a cercare anche solo una fotina di un sonar da sottomarino. Ma il trasduttore è sferico, vero? Come fa a lavorare attraverso la paratia?

  13. #63
    Nharre
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    Predefinito Re: Spettri morenti

    io avevo un modello dell' SR-71...l'ho montato io...

    poi un giorno mi è caduto e si è rotto in mille pezzi...

  14. #64
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di caesarx
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    Predefinito Re: Spettri morenti

    Ma secondo voi sarebbe poi così deleterio un ritorno al bipolarismo mondiale?

    Giusto per tornare all'origine del topic...

  15. #65
    La Nebbia
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    Predefinito Re: Spettri morenti

    Tyus da bass ha scritto gio, 20 gennaio 2005 alle 22:13
    visto che grazie a Sean Connery e a Tom Clancy un cincinino di appeal verso il grande pubblico l'ottobre rosso l'ha ottenuto limitarsi a disarmarlo e ri-utilizzarlo come museo ambulante (o se troppo dispedioso ancorarlo da qualche parte e usarlo come museo statico) non sarebbe stata una discreta idea?
    Bhe, andare in un museo ed uscirne fosforescenti non è che mi attira molto.
    Il problema dei mezzi nucleari sovietici è sempre stata una certa approssimazione per le problematiche inerenti alla sicurezza.
    Se avessero i soldi per metterlo in sicurezza in modo da poterlo trasformare in un museo, state pure sicuri che lo avrebbero piazzato sul mercato dell'usato (Cina, India, Iran non aspetterebbero molto a mettergli le mani sopra, anche solo per il prestigio)

  16. #66
    Il Nonno L'avatar di Gil-galad, Re degli Elfi
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    Predefinito Re: Spettri morenti

    Beh ricordiamoci che vicino Londra è "Parcheggiato" un Foxtrot ex-sovietico esposto al pubblico

  17. #67
    La Nebbia
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    Predefinito Re: Spettri morenti

    Si, ma se non ricordo male il Foxtrot era un sottomarino diesel e dalle dimensioni ben differenti di un Typhoon.

    Anche in Italia (a parte il Toti ancorato sul Po') nell'arsenale di Venezia c'è un sommergibile (non mi ricordo il nome) che è stato adibito a museo.

    Ho fatto una visita all'interno del "Leonardo da Vinci" in stato operativo, devo dire che mi sono emozionato. L'unica accortezza che ci hanno chiesto è stata di non fotografare gli schermi accesi. Piccola chicca abbiamo guardato con il periscopio

  18. #68
    ale#12
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    Predefinito Re: Spettri morenti

    Quote:
    Era tutto pronto. C' erano i disegni, i calcoli, gli studi sulle curvature al computer. In tre notti il Toti sarebbe arrivato alle porte di Milano, poi davanti al Museo della Scienza, «lì bisognava solo abbattere un muro». Impresa a prezzo stracciato, «solo spese di trasporto». Quanto? «Meno di un decimo dei 2-3 milioni di euro di cui si parla. Potremmo farlo anche ora». E invece? Invece l' Enrico Toti, «killer» del Mediterraneo, spia contro i lanciamissili nucleari sovietici, primo sommergibile costruito in Italia nel Dopoguerra (1967) destinato a diventare un pezzo da museo, rimane in purgatorio sul Po. Da aspirante attrazione, a relitto. Parcheggiato al porto di Cremona invece che nel Museo della Scienza di Milano, al quale la Marina militare l' aveva regalato. Oggi, a tre anni e mezzo dall' insabbiamento (6 maggio 2001), si scopre che l' impresa del trasporto era tutt'altro che titanica. Basta chiedere alla società che allora venne interpellata per studiare il percorso, la Fagioli. I tecnici fecero sopralluoghi e rilievi. Costo: 35 mila euro (a fondo perduto). Gli studi certificarono che: primo, il sommergibile poteva arrivare in 3 notti da Cremona a Milano, su un percorso collaudato e senza rischi. Secondo: quanto all' ingombro, quel bestione lungo 46 metri, largo 4,75 e alto 7, sarebbe sgattaiolato per le vie della città senza abbattere case e palazzi. Certo, bisognava liberare le strade da semafori, pali della luce, guardrail, aiuole e segnali stradali (che sarebbero stati rimontati subito dopo). È quel che succede di solito nei cosiddetti «trasporti eccezionali». Come quello di viale Sarca, lunedì sera. Alle 22, dai cantieri dell' Ansaldo-Camozzi è partito un generatore di vapore destinato alla centrale nucleare di Palo Verde in Arizona: quindici metri di lunghezza, 550 tonnellate di peso, su quattro carrelli con 596 ruote motrici. Dimensioni totali del convoglio: 100 metri per 800 tonnellate. Record mondiale per percorsi urbani. Il generatore arriverà a Cremona non prima di mercoledì prossimo, sul percorso inverso rispetto a quello che dovrebbe fare il sommergibile. «E fate conto - si lascia sfuggire un dirigente della ditta - che in questi giorni stiamo trasportando una Mercedes, col Toti sarebbe stato il viaggio di una Cinquecento». Una Cinquecento da 350 tonnellate. Per questo qualcuno, 3 anni fa, iniziò a dipingere scenari apocalittici: al suo passaggio il Toti «rischierebbe di sfondare le tubature e precipitare nelle gallerie della metropolitana». Ora l' amministratore delegato della Fagioli, Marcello Bonomelli, ricorda: «Non studiammo la situazione del sottosuolo, quello fu un compito del Comune. I carichi per metro lineare non sono comunque elevatissimi, e quindi credo che non ci sarebbero problemi». Un' impressione. Confermata però dalle perizie di allora. Tanto che, quando il Comune disse no al trasferimento, il Museo della Scienza diramò un comunicato di fuoco: «Non ci risulta che ci siano sostanziali ragioni tecniche per non autorizzare il trasporto del sommergibile Enrico Toti... vediamo l' amministrazione comunale usare pretestuosamente argomenti tecnici per giustificare scelte politiche senza dichiararle» (24 maggio 2002). Alla fine, come in tutte le querelle tra enti e istituzioni che si rispettino, spuntarono fuori i danee. «Portare il Toti a Milano? - chiese il sindaco Albertini - ma chi paga le spese?». Ed è qui che oggi si scopre l' ultima novità. La spesa stimata da Comune e Museo si aggirava sui 2-3 milioni di euro. «Ma con quei soldi il sommergibile si può portare sulla luna», sorride un addetto ai lavori. E allora? «Avremmo lavorato sotto costo - spiega Bonomelli -. L' operazione, d' immagine per noi e culturale per la città di Milano, era eccezionale. Non avremmo guadagnato un euro. Il prezzo? Molto meno di un decimo rispetto ai 2-3 milioni di euro. Siamo pronti a rimetterci in moto». Non è escluso che una chiamata arrivi. In questi mesi di inerzia apparente, i responsabili del Museo lavorano sottotraccia. Riservati. Tenaci. Cercano sponsor. La Marina conferma la sua volontà: «Non abbandoniamo il progetto». Portare il «killer» del Mediterraneo in via San Vittore. Accanto alle mirabolanti «macchine» di Leonardo.
    (Gianni Santucci)

  19. #69
    Shogun Assoluto L'avatar di frittole
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    Predefinito Re: Spettri morenti

    ale#12 ha scritto ven, 28 gennaio 2005 alle 18:57
    Quote:
    Era tutto pronto. C' erano i disegni, i calcoli, gli studi sulle curvature al computer. In tre notti il Toti sarebbe arrivato alle porte di Milano, poi davanti al Museo della Scienza, «lì bisognava solo abbattere un muro». Impresa a prezzo stracciato, «solo spese di trasporto». Quanto? «Meno di un decimo dei 2-3 milioni di euro di cui si parla. Potremmo farlo anche ora». E invece? Invece l' Enrico Toti, «killer» del Mediterraneo, spia contro i lanciamissili nucleari sovietici, primo sommergibile costruito in Italia nel Dopoguerra (1967) destinato a diventare un pezzo da museo, rimane in purgatorio sul Po. Da aspirante attrazione, a relitto. Parcheggiato al porto di Cremona invece che nel Museo della Scienza di Milano, al quale la Marina militare l' aveva regalato. Oggi, a tre anni e mezzo dall' insabbiamento (6 maggio 2001), si scopre che l' impresa del trasporto era tutt'altro che titanica. Basta chiedere alla società che allora venne interpellata per studiare il percorso, la Fagioli. I tecnici fecero sopralluoghi e rilievi. Costo: 35 mila euro (a fondo perduto). Gli studi certificarono che: primo, il sommergibile poteva arrivare in 3 notti da Cremona a Milano, su un percorso collaudato e senza rischi. Secondo: quanto all' ingombro, quel bestione lungo 46 metri, largo 4,75 e alto 7, sarebbe sgattaiolato per le vie della città senza abbattere case e palazzi. Certo, bisognava liberare le strade da semafori, pali della luce, guardrail, aiuole e segnali stradali (che sarebbero stati rimontati subito dopo). È quel che succede di solito nei cosiddetti «trasporti eccezionali». Come quello di viale Sarca, lunedì sera. Alle 22, dai cantieri dell' Ansaldo-Camozzi è partito un generatore di vapore destinato alla centrale nucleare di Palo Verde in Arizona: quindici metri di lunghezza, 550 tonnellate di peso, su quattro carrelli con 596 ruote motrici. Dimensioni totali del convoglio: 100 metri per 800 tonnellate. Record mondiale per percorsi urbani. Il generatore arriverà a Cremona non prima di mercoledì prossimo, sul percorso inverso rispetto a quello che dovrebbe fare il sommergibile. «E fate conto - si lascia sfuggire un dirigente della ditta - che in questi giorni stiamo trasportando una Mercedes, col Toti sarebbe stato il viaggio di una Cinquecento». Una Cinquecento da 350 tonnellate. Per questo qualcuno, 3 anni fa, iniziò a dipingere scenari apocalittici: al suo passaggio il Toti «rischierebbe di sfondare le tubature e precipitare nelle gallerie della metropolitana». Ora l' amministratore delegato della Fagioli, Marcello Bonomelli, ricorda: «Non studiammo la situazione del sottosuolo, quello fu un compito del Comune. I carichi per metro lineare non sono comunque elevatissimi, e quindi credo che non ci sarebbero problemi». Un' impressione. Confermata però dalle perizie di allora. Tanto che, quando il Comune disse no al trasferimento, il Museo della Scienza diramò un comunicato di fuoco: «Non ci risulta che ci siano sostanziali ragioni tecniche per non autorizzare il trasporto del sommergibile Enrico Toti... vediamo l' amministrazione comunale usare pretestuosamente argomenti tecnici per giustificare scelte politiche senza dichiararle» (24 maggio 2002). Alla fine, come in tutte le querelle tra enti e istituzioni che si rispettino, spuntarono fuori i danee. «Portare il Toti a Milano? - chiese il sindaco Albertini - ma chi paga le spese?». Ed è qui che oggi si scopre l' ultima novità. La spesa stimata da Comune e Museo si aggirava sui 2-3 milioni di euro. «Ma con quei soldi il sommergibile si può portare sulla luna», sorride un addetto ai lavori. E allora? «Avremmo lavorato sotto costo - spiega Bonomelli -. L' operazione, d' immagine per noi e culturale per la città di Milano, era eccezionale. Non avremmo guadagnato un euro. Il prezzo? Molto meno di un decimo rispetto ai 2-3 milioni di euro. Siamo pronti a rimetterci in moto». Non è escluso che una chiamata arrivi. In questi mesi di inerzia apparente, i responsabili del Museo lavorano sottotraccia. Riservati. Tenaci. Cercano sponsor. La Marina conferma la sua volontà: «Non abbandoniamo il progetto». Portare il «killer» del Mediterraneo in via San Vittore. Accanto alle mirabolanti «macchine» di Leonardo.
    (Gianni Santucci)

    e dunque???

  20. #70
    Automatic Jack
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    Predefinito Re: Spettri morenti

    io voglio andare a vederlo, il Toti

    che si sbrigassero!


    Frittole, hai preso RID di questo mese? c'è un articolo storico sull'operazione Triton Null: L'affondamento del LACONIA. Ci sono un sacco di storiacce sugli U-Boot, e qualcosa anche su sommergibili italiani


  21. #71
    Shogun Assoluto L'avatar di frittole
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    Predefinito Re: Spettri morenti

    Automatic Jack ha scritto ven, 28 gennaio 2005 alle 21:58
    io voglio andare a vederlo, il Toti

    che si sbrigassero!


    Frittole, hai preso RID di questo mese? c'è un articolo storico sull'operazione Triton Null: L'affondamento del LACONIA. Ci sono un sacco di storiacce sugli U-Boot, e qualcosa anche su sommergibili italiani

    Non lo prendo sempre,ultimamente sto prendendo solo RAID ed Intelligence&Top Secret.

    Per quanto riguarda il Toti,all'interno ci saranno rimaste ancora le bestemmie del personale che,prima hanno dovuto sbarcare tutte le attrezzature,e dopo le hanno dovute reinbarcare in fretta e furia xche' serviva ancora il battello,ed infine le ha dovure sbarcare definitivamente,e ti garantisco che non sono poche...

  22. #72
    La Borga
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    Predefinito Re: Spettri morenti

    restate in topic...

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