[Old inside] I Radiohead dicono addio agli album

[Kordian]

I Radiohead dicono addio agli album

Venderanno solo singoli via internet

Nel 2007 avevano stupito tutti lasciando agli internauti la possibilità di scegliere il costo del loro album "In Rainbows". Oggi i Radiohead tornano a far parlare di sé annunciando il loro addio ai dischi. Il gruppo ha deciso che non realizzerà più album per concentrarsi sulla vendita online di brani singoli. E proprio sul loro sito hanno appena pubblicato due inediti: "These are my Twisted Words" e "Harry Patch".


La scelta, ha spiegato il leader dei Radiohead Thom Yorke al magazine "The Believer", permetterà al gruppo di stare al passo con i tempi, adattandosi alle nuove abitudini di ascolto della musica. Si tratta però anche una decisione artistica. "Nessuno di noi vuole ributtarsi nel disordine creativo di un album classico" ha confidato Yorke. "Per 'In Rainbows' aveva funzionato perché tutti avevamo un'idea precisa della direzione da prendere. Ma ora siamo d'accordo: non possiamo più ricominciare. Sarebbe la fine".

Detto, fatto. Sul sito della band sono già disponibili due brani inediti: "Harry Patch (in memory of)" registrato per scopi benefici e dedicato all'ultimo soldato inglese sopravvissuto alla Prima Guerra Mondiale, e "These Are My Twisted Words", il primo brano portato a termine di una nuova serie di pezzi che riserverà numerose sorprese.


(fonte: Tgcom)

Che ne pensate?


These Are My Twisted Words non è malaccio però

[Cammello Putrefatto]

la mia reazione è--> mmhhhmm

[Conrad]

Quoto il mmmmmmmmh

C'e' il rischio che così diventino troppo dispersivi, ma ad un gruppo come i Radiohead si può dare un pò di fiducia .

[zago]

Io penso che già oggi il mercato discografico molto dispersivo. Ovviamente tutto grazie a Internet: se forsse per i media tradizionali sarebbero sempre i soliti nomi a girare e i nuovi artisti sarebbero quelli dei reality.

Oggi per chiunque è più facile "essere qualcuno" ma è sempre più difficile raggiungere un successo clamoroso, finiremo con avere milioni di qualcuno da seguire. E' vero che c'è sempre più libertà di scelta ma se la scelta è infinita si rischia di perdere neuroni nel seguire tutto.


Se al fatto che ormai l'offerta di "accesso" alla musica sta aumentando e diversificandosi sempre più (fra iTunes, streaming, canoni mensili, flat, offerte temporanee, Dada, mercati mobile, crediti in videogames ecc...c'è da perdersi) ci aggiungiamo che gli artisti stessi stanno iniziando ad abbandonare i "punti di riferimento classici" come gli album, secondo me la situazione diventa un po' caotica.


Non che sia per forza un male...credo che l'industria ci possa guadagnare se saprà sfruttare a dovere e l'utente ci guadagna in libertà di scelta e accesso...però vedremo...io sono un po' scettico, sono ancora legato al concetto di album, per me i "singoli brani" (anche perchè pure il concetto di singolo è destinato a cambiare) valgono il giusto se estrapolati da un concept (o a livello musicale o di testi) come può essere un album. Poi ovvio se tutti i singoli sono dei capolavori ben venga...

[Cherno]

Certo che la EMI ai tempi deve averli davvero fatti incazzare!

[Morandar]

Finalmente qualcuno realizza quel che dico da tempo. Oggi gli album non hanno più senso, sono un parto della possibilità di distribuire la musica con supporti grassi. Ora che è più facile distribuirla online, non c'è più la necessità di riempire un cd, ma si può pubblicare un singolo al mese e vincere vincere vincere.

[Kordian]

Io sono un po' incerto.
C'è ancora chi partorisce i concept album (cfr. The Hazards Of Love dei The Decemberists, una vera e propria "rock opera") e uscire con un disco che volenti o nolenti finirà negli hard disk sotto forma di mp3 evidentemente non spaventa o per lo meno serve ancora a dare organicità a una fase compositiva che da frammentata risulterebbe caotica anche per il più indefesso pirata (yarr!)

Trovo bella l'idea di rilasciare singoli di tanto in tanto ma preferivo la linea seguita dai RH con In Rainbows, cioè acquisto online del disco sia in forma "fisica" che digitale e poi, dopo qualche mese uscita nei negozi.

[Cherno]

Bè ma se uno deve fare un concept album lo distribuisce per intero e sticazzi. Oltretutto i radiohead continuano con la loro formula paga quanto vuoi.

[Zacker]

peccato che harry patch e these are my twisted words sian parecchio peggio di qualsiasi canzone di ir :(

[Kordian]

Harry Patch non l'ho sentita perchè non avevo voglia di tirare fuori la carta di credito.
These are my twisted words non è un capolavoro ma è abbastanza ipnotica...

[Mursey]

Finalmente qualcuno realizza quel che dico da tempo. Oggi gli album non hanno più senso, sono un parto della possibilità di distribuire la musica con supporti grassi. Ora che è più facile distribuirla online, non c'è più la necessità di riempire un cd, ma si può pubblicare un singolo al mese e vincere vincere vincere.

Idea molto interessante.

Dopotutto la musica e' canzone.

[zago]

tornando al discorso della dispersione e della non comodità...io non so quanti artisti o band seguite costantemente e di cui vorreste ascoltare ogni cosa, immaginatevi uno come me che di questi artisti ne ha almeno un centinaio, come fa a star dietro ad ogni singolo, singoletto, canzone messa in download di ogni artista? diventa un casino assurdo...anche per questo spero che gli album abbiano ancora vita lunga.

Senza contare l'aspetto storico che può avere un album...dove saranno i Dark side of the Moon, le banane o gli ok computer del caso??


poi sono convinto che il futuro non sia tanto il download (a 1€ o offerta libera), ma lo streaming...siti come Spotify (spero arrivi anche da noi) secondo me stanno illustrando la nuova via dell'accesso alla musica.

[Nicolas Senada]

peccato che harry patch e these are my twisted words sian parecchio peggio di qualsiasi canzone di ir :(

Che facciano pure come preferiscano, già IR era un album noioso e banale che mostrava impietosamente i loro limiti (ormai raggiunti)..

[Morandar]

Beh, se vuoi realizzare un concept ne hai comunque la possibilità. Solo, se non hai abbastanza pezzi per un disco, non sei più obbligato a riempire tutto un cd di spazzatura, e puoi impegnarti a fare solo bei pezzi.
Casomai, è la morte dei filler che diventano pezzi epici.

Sullo stare dietro a tutto: è dura, soprattutto senza affidarsi ad artifizi informatici. Ma basta che una volta all'anno raccogli il prodotto: non sarà diverso dal comprare il disco nuovo.

[Cherno]

L'idea di album è old. Con i servizi tipo itunes poi non è così difficile star dietro alle uscite.

[Kordian]

Io però ho sempre visto iTunes come il male, sarà perchè è un prodotto Apple...

[Cherno]

Eppure da accesso ad una proposta vastissima: potrebbe anche essere il prodotto del diavolo, ci passo tranquillamente sopra.

[Zacker]

Che facciano pure come preferiscano, già IR era un album noioso e banale che mostrava impietosamente i loro limiti (ormai raggiunti)..

bestemmia !
scherzi a parte, forse c'è stato un calo di ispirazione, ma si tratta comunque di un lavoro pregevolissimo in quanto a produzione e tecnica.

[Nicolas Senada]

bestemmia !
scherzi a parte, forse c'è stato un calo di ispirazione, ma si tratta comunque di un lavoro pregevolissimo in quanto a produzione e tecnica.

OK, ma una cosa è produrre un disco e possedere tecnica/saper suonare, un'altra è riuscire a comporre e arrangiare dei pezzi con degli spunti apprezzabili.

A livello compositivo mi pare che siamo alla frutta (o quasi), fossi in loro mi preoccuperei più di rinnovare il loro stile. IR è un album di frasi musicali abbozzate, raffazzonate e convertite in qualche modo in formato canzone.
Per non parlare di Yorke, che a mio parere dovrebbe ritornare a pensare/cantare delle melodie compiute, e smetterla di fare il solito lamento piatto che ci propina da Kid A in avanti (visto che la voce ce l'ha eccome)

Scusate l'OT, questo almeno è il mio parere sui RHead, per cui mi pare che a questo punto della loro carriera se non ci sarà una svolta musicale dubito che io (e altri, credo) si prenderanno la briga di anche solo ascoltare i loro nuovi brani (in qualunque forma verranno distribuiti)

[saltatempo]

è come dire "io non faccio più uscire un libro di poesie con dieci poesie ma ne faccio una alla volta" non ci si capirebbe nulla, non capiresti quel'è il discorso generale e dove si colloca. O scrivi "Azzurro" "Volare" ecc... cioè canzoni che stanno in piedi da sole. Oppure rendi tutto imperscrutabile. Cioè non si capisce nulla di quello che stai dicendo.
Trovo questa scelta dei Radiohead un'idiozia e una cosa molto presuntuosa.

[Cherno]

Ma secondo voi tutto deve essere necessariamente legato al concetto di album? Un sacco di canzoni stanno in piedi da sole.

[Zacker]

certo, ma ci guadagnano molto ad essere fuse in un contesto musicale organico

[Cherno]

Solo perchè siamo abituati così, ma le cose vanno cambiando: con la diffusione di internet oramai molte band emergenti / underground si propongono sulla grande rete così, proponendo pezzi singoli. Sui vari network si trovano delle perle prodotte da perfetti nessuno, tutto questo movimento accellererà di molto i processi evolutivi dal punto di vista sonoro: non vedo quindi perchè band più navigate debbano rimanere inermi di fronte a questa evoluzione, forti del loro nome, e magari uscire con un album ogni 2 / 3 anni che puzza già di vecchio.

I Radiohead ancora una volta mostrano una lungimiranza ed una sensibilità disarmante su questi argomenti, rispetto a bands loro contemporanee.

[Francovaro85]

Non so, mi danno l'idea di voler fare a tutti i costi gli alternativi. è anche vero che oramai il concetto di comprare i dischi è un po sparito dal punto di vista di introiti commerciali ( o almeno credo... ) ma è giusto così, un artista/gruppo dovrebbe vivere sui concerti, è li che si vede chi è davvero bravo o chi ti sa dare emozioni. L'album dovrebbe essere solo una pubblicità, per farti capire cosa poi ti aspetta al concerto.
E dovrebbero costare meno, molto meno. Radiohead a Milano 60 euro, posto abbastanza merdoso cattiva acustica. Poi bisognerebbe dire alla gente di piantarla di cantare tutta una canzone, ok il ritornello, ma tutta..

[Kordian]

Non so, mi danno l'idea di voler fare a tutti i costi gli alternativi. è anche vero che oramai il concetto di comprare i dischi è un po sparito dal punto di vista di introiti commerciali ( o almeno credo... ) ma è giusto così, un artista/gruppo dovrebbe vivere sui concerti, è li che si vede chi è davvero bravo o chi ti sa dare emozioni. L'album dovrebbe essere solo una pubblicità, per farti capire cosa poi ti aspetta al concerto.
E dovrebbero costare meno, molto meno. Radiohead a Milano 60 euro, posto abbastanza merdoso cattiva acustica. Poi bisognerebbe dire alla gente di piantarla di cantare tutta una canzone, ok il ritornello, ma tutta..

Quel concerto se non fosse stato dei Radiohead avrebbe preso 5,5/10. Ma raggiunge comunque il 6,5.

Io ero al secondo giorno (poi non capisco perchè c@zzo abbiamo dovuto beccarcelo il secondo giorno visto che era la data originaria e dato che abbiamo comprato i biglietti per tempo meritavamo di vederli per primi noi) e il comune ha fatto abbassare il volume, c'era fango, gente che nelle tribune dietro non avrà sentito una mazza e i RH erano decisamente spompi: hanno fatto il loro sporco lavoro e sono andati.
Mah.