JAZZ [era: John Coltrane, "Ascension"]

[Jimmy]

Anche a me DiMeola non è mai particolarmente piaciuto.

[blizard]

JimiBeck ha scritto mer, 18 gennaio 2006 alle 19:06
Contando che DiMeola è da picchiare sempre e comunque ... il disco è trascurabile

Oddio, perchè tanta cattiveria?

[Jimmy]

JimmyPage ha scritto ven, 13 gennaio 2006 alle 12:20
Larry Coryell, un grande accidenti.

Io invece l'ultima domenica di Gennaio - non ricordo se corrisponde al 28 o al 29 - vado a sentire Paolo Fresu all' Auditorium qui a Roma.

Solo 10 €.

Vabbe', parliamone anzicheno'.

Arrivo all' Auditorium in perfetto orario - cosa che non farà Fresu a causa di ritardi dei treni - e noto subito che il palco è quasi totalmente vuoto. Salvo le amplificazioni, alcuni appareccchi che non riconosco e delle sedie. Ci sono anche delle trombe, ma io in quel momento non le noto.
Tutto ciò è un brutto segno, penso. Difficile che portino strumenti con piano o batteria sul palco in un secondo momento. E infatti non ce li porteranno.
Anzi, a suonare sul palco c'è solo Fresu. Un paio di trombe, un attrezzo che mi sembra un flicorno. Ad accompagnarlo unicamente un attrazzatura di effetti elettronici, raddoppio delle voci, basi registrate di effetti e di altre trombe. Il concerto va avanti su questa falsa riga, sfiorando spesso la "cacofonia", sempre all'insegna della ricerca sonora più estrema, del fraseggio non ancorato su nulla di nulla, delle frasi smozzicate, dell'indistinguibilità tra i suoni "naturali" e quelli "artificiali". Siamo molto oltre il jazz ( che sia un bene o un male non lo so ). Così avanti per quasi un'ora, fino a quando Fresu non decide di fermarsi, non prima di aver suonato, al termine dell'ultimo pezzo ( prima del bis ), una nota di .. uhm .. 1 minuto e mezzo? 2 minuti? E' stato incredibile ed estenuante.
A quel punto smette, ci dice due parole al microfono. Ringrazia il pubblico. Esce, quindi rientra x il bis: consistente in un breve pezzo decisamente più tranquillo dei precedenti, decisamente più bop. Il tema è famoso ( ma cmq non so dirvi quale ) ed è suonato senza eccessivo sforzo.
Totale: un'ora e un quarto. Un po' poco, direte. Senza dubbio, ma a parte il prezzo risibile del biglietto ( 10 € ) non si può reggere un concerto di quel tipo per più di tanto. Non ce la fa il pubblico ma neanche l'artista ( alla PRIMA esperienza di questo tipo ). Esco stordito e soddisfatto. Ora è in tour per l'Italia, quindi, se per caso passa dalle vostre parti, vi consiglio di provare.

[Samuele]

blizard ha scritto mer, 18 gennaio 2006 alle 21:02

JimiBeck ha scritto mer, 18 gennaio 2006 alle 19:06
Contando che DiMeola è da picchiare sempre e comunque ... il disco è trascurabile

Oddio, perchè tanta cattiveria?

Non ho presente quel disco in questione (che immagino sia un live delle collaborazioni di questo super trio), ma voglio far notare che la maggior parte dei pezzi sono scritti da proprio da Al DiMeola, fra tutte la struggente Passion, Grace & Fire, quindi andiamoci piano a criticare Al DiMeola. Perlomeno quando si parla di chitarra acustica.

Al che consiglio appunto il disco Passion, Grace & Fire, che reputo fra i più belli di questo super trio.

Per restare in tema Al DiMeola e trìi cito anche The Rite Of Strings, un originale formazione, per un disco della madonna, che comprende chitarra acustica/synth (a tratti), contrabbasso dal vecchio amico Stanley Clarke e dal violino francese dell'idolo Jean-Luc Ponty (tral'altro quest'ultimo suona al blue note due giorni dopo Larry Coryell, quindi Domenica e Martedì mi trovate là ).

[Jimmy]

Samuele ha scritto dom, 05 febbraio 2006 alle 02:12

blizard ha scritto mer, 18 gennaio 2006 alle 21:02

JimiBeck ha scritto mer, 18 gennaio 2006 alle 19:06
Contando che DiMeola è da picchiare sempre e comunque ... il disco è trascurabile

Oddio, perchè tanta cattiveria?

Non ho presente quel disco in questione (che immagino sia un live delle collaborazioni di questo super trio), ma voglio far notare che la maggior parte dei pezzi sono scritti da proprio da Al DiMeola, fra tutte la struggente Passion, Grace & Fire, quindi andiamoci piano a criticare Al DiMeola. Perlomeno quando si parla di chitarra acustica.

Al che consiglio appunto il disco Passion, Grace & Fire, che reputo fra i più belli di questo super trio.

Per restare in tema Al DiMeola e trìi cito anche The Rite Of Strings, un originale formazione, per un disco della madonna, che comprende chitarra acustica/synth (a tratti), contrabbasso dal vecchio amico Stanley Clarke e dal violino francese dell'idolo Jean-Luc Ponty (tral'altro quest'ultimo suona al blue note due giorni dopo Larry Coryell, quindi Domenica e Martedì mi trovate là ).

grazie del consiglio..l'avevo giusto adocchiato quel disco

[blizard]

Cofermo che secondo me è un buon disco, anche se a volte il synth di Di Meola è un po' fuori posto...

[Jimi]

Sam sei moscio e ti piace la roba moscia ...


consiglio del giorno:
Atlantis di Wayne Shorter !

[Samuele]

JimiBeck ha scritto dom, 05 febbraio 2006 alle 13:18
Sam sei moscio e ti piace la roba moscia ...


consiglio del giorno:
Atlantis di Wayne Shorter !

Potresti anche provare ad argomentare sul perché Al DiMeola sarebbe da picchiare. Non credere che prendo per oro colato tutto quello che fa, molti dischi fusion suoi non sono granché.

E poi, che ci fai alzato di domenica?

[Samuele]

JimiBeck ha scritto dom, 05 febbraio 2006 alle 13:18
Sam sei moscio e ti piace la roba moscia ...

Comunque Black Sugar Sex Magik è carino, ma l'ho trovato inascoltabile in più parti.

[Caffè nucleare]

So che sono un niubbi ma amando come molti di voi il jazz,visto che questa rassegna di artisti ed album vuole essere il più completa possibile(e credo che già lo sia abbastanza)volevo segnalare degli album che trovo eccezionali ma che non ho visto comparire nella mia lettura del topic."Out to lunch" del 1964 di Eric Dolphy,storico collaboratore di Monk morto troppo presto,per l'avanguardia(anche se è l'unico non "bop" di Dolphy) è uno dei miei preferiti anche se non di facilissimo ascolto;"Mercy Mercy Mercy" di Cannonball Adderley con il quintetto del 1966 per il dopo be-bop,secondo me sassofonista un pò sottovalutato e(chiudo qui sennò facciamo notte) "Bregenz"(concerts) del 1981 di Keith Jarrett
sono sicuro che ve ne innamorerete se già non l'avete ascoltato (ma credo che molti lo conoscano).
p.s. di Jan Garbarek credo che i più riusciti(ne cito solo tre) siano "Personal Mountains" con Jarrett,"Witchi-Tai-To" del 1973 con Bobo Stenson e "The esoteric circle" de'69 con il chitarrista
Terje Rypdal,altro grande jazzista.

[Jimmy]

Beh Cannonball è stato sicuramente un gran sassofonista. Leggendario il suo concerto di Chicago e la sua performance su "Kind of Blue".

[Caffè nucleare]

D'accordissimo con te Jimmy,era nel suo sestetto verso la fine dei '50 ma è da menzionare la sua presenza anche in "Milestones" che,anche se molti saranno contrari,per me non ha niente da invidiare a "kind of blue"...(si sono un eretico lo so....)

[Jimmy]

beh "Milestones" è indubbiamente un bellissimo disco, e la title-track è uno dei più bei pezzi scritti da Davis ( ma negli anni '50 di bella roba il Miles ne ha pubblicata a bizeffe ) ... ma in "Kind of Blue" saranno sviluppate delle intuizioni che lo rendono 'unico' nella produzione di Davis, e del jazz in generale

[Caffè nucleare]

Beh era musica abbastanza avanti per il tempo e poi quella è una delle migliori formazioni di sempre:COltrane,Cannonball ed Evans nello stesso disco....Hai ragione l'innovazione c'è e si sente...ma "Milestones" ad ogni ascolto mi ha sempre dato forti emozioni come ogni suo disco degli anni '50.Jimmy..un tuo parere:Ti è piaciuta la sua svolta elettrica?Il suo mischiare elettronica,funky,fusion degli anni 80 mi lascia ancora perplesso...non ho gradito mai e non credo che cambierò idea col tempo.3 anni fa ho comprato "Tutu" spinto anche dal nome di George Duke....ma l'ho odiato...ODIATO.Cercavo di ascoltarlo più volte ma non c'è la facevo.Mah..forse non ci sono arrivato ancora io....

[Jimmy]

Ti dirò, sono un fan di Miles Davis in tutte i suoi periodi e sfumature. Giusto nell'ultimissimo periodo ha cominciato a perdere colpi, a mio avviso. Ma la triade elettronica In a silent way-Bitches brew-On the corner la adoro ... per non parlare del Live at Filmore .. non so se lo hai mai sentito ( se non ti piace questo periodo, dubito che possa piacerti, però resta incredibile ).
Va' detto che Miles Davis oltre ad avere grossi meriti, ha avuto anche la fortuna di avvalersi di musicisti eccezionali, a cominciare da Shorter e Zawinul che gli hanno scritto parte della musica.
Cmq complessivamente il mio giudizio su questo periodo è estremamente positivo.

[uccio]

Sampdoria in vantaggio

scusate ho clamorosamente sbagliato topic

[Caffè nucleare]

Ho sbagliato a scrivere "elettrica" volevo dire "elettronica"...negli anni '80(forse è perche non ho mai apprezzato Marcus Miller).Quei tre dischi sono grandiosi(eh si..effettivamente è quella la svolta "elettrica".Bitches Brew e Silent way sono favolosi..hai ragione..Da là mi sono ascoltato tutto John Mclaughlin pensa....Proprio un mese fa mi sono fatto regalare il cofanetto di 4 cd con le sessions complete.Si l'ho sentito il live filmmore west..ora non mi va di cercare..si chiama Black Beauty???(forse ricordo male e poi io non conosco Miles in tutti i suoi periodi come te.....in generale è da un pò che non lo riascolto)

[Jimmy]

Caffè nucleare ha scritto dom, 05 febbraio 2006 alle 15:36
Si l'ho sentito il live filmmore west..ora non mi va di cercare..si chiama Black Beauty???(forse ricordo male e poi io non conosco Miles in tutti i suoi periodi come te.....in generale è da un pò che non lo riascolto)

stiamo parlando di due dischi diversi

quello che dico io è il seguente, a mio avviso eccezionale

[Caffè nucleare]

Segnato e da ascoltare...grazie!!Ho visto su internet la scaletta e la formazione...mi aspettavo keith jarrett in questo periodo e curiosissimo di ascoltare questa incisione di Directions .
ps.non so se ti inseressa o se già lo sai ma vedendo il DVD "Art of life" di Jarrett c'è una sua frase che mi è rimasta scolpita in testa:"Per me elettronico voleva dire solo divertente non altro..Miles del resto suonava il suo strumento io non suonavo il mio"

[Caffè nucleare]

edit "Art of improvisation"

[Jimmy]

Caffè nucleare ha scritto dom, 05 febbraio 2006 alle 15:52
"Per me elettronico voleva dire solo divertente non altro..Miles del resto suonava il suo strumento io non suonavo il mio"

non la conoscevo
per "il mio strumento" immagino intendesse il piano non elettrico...

[Caffè nucleare]

Si..quello che del resto ha sempre suonato per il resto della carriera(anche se agli inizi ha indugiato per un paio di dischi
sulla tastiera complice l'influenza di Davis)

[Jimi]

[Samuele]

Sono appena tornato da una serata al Blue Note: locale bellissimo e concerto eccezionale. Jimibeck

Una perfomance eccezionale da parte dal trio Coryell, Bailey, White degna di nota. Lenny White è stato scatenatissimo, tempi funky potentissimi e swingate pazzesche. Il terzo pezzo è stato il massimo, dove Victor Bailey fraseggiava melodia con basso e voce in un walking bass e un cambio armonica di apertura. Per quanto riguarda Larry Coryell, mi è piaciuto quello che ha fatto, anche se mi aspettavo qualcosa di diverso. Ha sempre usato il suono pulito e più che il fraseggio, cercava accordi e armonici particolari.

Chiacchierata con il trio
Sia Lenny White che Larry Coryell si sono dimostrati molto simpatici, ci ho scambiato due chiacchiere e sono veramente due sagome.
A Lenny White ho chiesto quand'è che si fa una reunion dei Return To Forever e lui mi ha risposto, ridendo "Tell to Chick!"
Mi ha poi detto che torna a Milano con Stanley Clarke.

Larry Coryell invece stava facendo un autografo ad un mio amico bucandogli il foglio, scherzosamente Larry si stava scusando e io esclamo: "But it's a Coryell's HOLE!" e questi ride e mi dà un pacca sulla spalla. Gli chiedo dov'è Victor Bailey e mi dice che lo va a cercare, non tornando più
Vado al piano di sopra, e lo trovo questo bassista zoppo, non dev'essere in salute, gli ho fatto alcune domande ma non era troppo loquace (o probabilmente gli stanno sulle palle i fan ).

Ci si vede martedì sempre al Blue Note.

[uccio]

Eri costretto a dire che il concerto sarebbe stato bellissimo