il pendolo di focault - eco

[Mithrandir]

Karat45 ha scritto mer, 02 febbraio 2005 alle 23:44

Mithrandir81 ha scritto mer, 02 febbraio 2005 alle 23:11

Karat45 ha scritto mer, 02 febbraio 2005 alle 22:21

giovaneHOLDEN ha scritto mer, 02 febbraio 2005 alle 09:45
e' un libro che serve all'autore per campare di rendita intellettuale per tutta la vita.

cmq ho intenzione di scrivere un romanzo sui vg in cui inserisco caterve di pagine e pagine di particolari minuziosissimi, appunto sui vg, che sono comprensibili solo a pochissimi e che la massa scarterebbe a pie' sospinto alla ricerca di qualche stralcio di dialogo comprensibile. Sarei elogiato a vita da tutta l'intellighenzia ludica del pianeta.

La massa, se vuole essere tale, rimanga tale...
non è detto che tutto gli debba essere indirizzato...

e poi i pochissimi diverrebbero massa, se la massa decidesse all'improvviso di cessare di esserlo...

e non sarebbe bello? Un'evoluzione notevole della coscienza.

non lo so sai, di primo acchitto mi verrebbe da dire si, però...l'uniformità di coscienza la vedo (io) come uniformità di ruoli, il che mi sembra un po' rischioso...

[Krenim]

Ma considerando che nella struttura della storia la parte più storica, per quanto sia una grossa fetta di tutto il libro e sia incredibilmente dettagliata, è solo un contorno alla vicenda di bugie, non è un po' inutile accapigliarsi su quello?

[urticante]

alternat ha scritto ven, 28 gennaio 2005 alle 13:01
che il nome della rosa è meglio.

Ma guarda, io penso esattamente il contrario...

[Karat45]

Mithrandir81 ha scritto gio, 03 febbraio 2005 alle 00:08

Karat45 ha scritto mer, 02 febbraio 2005 alle 23:44

Mithrandir81 ha scritto mer, 02 febbraio 2005 alle 23:11

Karat45 ha scritto mer, 02 febbraio 2005 alle 22:21

giovaneHOLDEN ha scritto mer, 02 febbraio 2005 alle 09:45
e' un libro che serve all'autore per campare di rendita intellettuale per tutta la vita.

cmq ho intenzione di scrivere un romanzo sui vg in cui inserisco caterve di pagine e pagine di particolari minuziosissimi, appunto sui vg, che sono comprensibili solo a pochissimi e che la massa scarterebbe a pie' sospinto alla ricerca di qualche stralcio di dialogo comprensibile. Sarei elogiato a vita da tutta l'intellighenzia ludica del pianeta.

La massa, se vuole essere tale, rimanga tale...
non è detto che tutto gli debba essere indirizzato...

e poi i pochissimi diverrebbero massa, se la massa decidesse all'improvviso di cessare di esserlo...

e non sarebbe bello? Un'evoluzione notevole della coscienza.

non lo so sai, di primo acchitto mi verrebbe da dire si, però...l'uniformità di coscienza la vedo (io) come uniformità di ruoli, il che mi sembra un po' rischioso...

Almeno sarebbe un'uniformità di coscienza più elevata. Non facciamo gli ipocriti, ci appelliamo tutti alla libertà individuale, alla soggettività, e poi guardiamo tutti gli stessi film e leggiamo tutti gli stessi libri... l'uniformità di coscienza c'è già, solo che qualcuno ha interessa a farla passare come libertà... così può continuare a vendere.

[maxpay]

si formerebbe una nuova "nicchia"...(sempre ammettendo per ipotesi che il passaggio nicchia->massa sia oggettivamente positivo)

[XettaMonos]

mia nonna e' oggettivamente morta, ma soggettivamente gioca ancora a canasta con le sue amiche vecchie.

[the_lamb]

XettaMonos ha scritto lun, 07 febbraio 2005 alle 11:24
mia nonna e' oggettivamente morta, ma soggettivamente gioca ancora a canasta con le sue amiche vecchie.

Ciao mattex.

[King Elessar]

Sondaggio: Quanto c'è di vero in questo libro?
Nella realtà non esistono piani per diventare padroni del mondo, tuttavia quanti di voi pensano che sia possibile che effettivamente ci sia stata gente che, seguendo strampalate teorie esoteriche ha influenzato i destini del mondo?
Se ci pensate nel libro ci sono innumerevoli citazioni di persone che veramente credevano che gli egizi avessero l'elettricità, i rosacroce si riuniscono ancora oggi, e Hitler aveva effettivamente incaricato i suoi di trovare armi soprannaturali che gli garantissero la vittoria.
E' possibile che guerre siano state scatenate per questo, che persone abbiano speso la loro vita cercando di trovare il segreto dei templari?

[Tony]

Allora, la mia domanda è questa, rivolta a chi ha letto ed apprezzato il libro. Da lettore poco colto vi chiedo: quali sono le conoscenze base, che cosa è meglio aver letto per cominciare ad apprezzare le numerose citazioni che a quanto dite offre Eco in questo libro?

[ilMessia]

Io di Eco ho appena letto Baudolino, che ho trovato bello e divertente, scritto bene e con stile. Il primo capitolo poi fa ribaltare dalle risate. Sarei curioso di constatare con mano le differenze che passano tra questo e il Pendolo di Focault

[maicol_nait]

antonyfirst ha scritto ven, 11 febbraio 2005 alle 00:15
Allora, la mia domanda è questa, rivolta a chi ha letto ed apprezzato il libro. Da lettore poco colto vi chiedo: quali sono le conoscenze base, che cosa è meglio aver letto per cominciare ad apprezzare le numerose citazioni che a quanto dite offre Eco in questo libro?

Posto che ne ho capite si e no un quarto, è opportuno avere solide conoscenze storiche (questo di base). Se poi vuoi fare le cose bene, servono storia dell'arte, iconografia, ebraico, e soprattutto per capirne la forte ironia è utile capire qualcosa di semiolologia (o semiotica).

Oppure devi avere una cultura paragonabile ad Eco...

PS: non escludo di aver dimenticato 3 o 400 cose.
PPS: il libro si capisce comunque, la mia è una risposta da full immersion.

[Tony]

Grazie, è proprio quello che volevo sapere.

[King Elessar]

Ci sono citazioni minori da molti libri, alcune sono inessenziali per capire il libro, sono solo strizzatine d'occhio al lettore.
Io ho trovato:
Il Golem, I tre Moschettieri, I misteri della giungla nera, Il giro del mondo in 80 giorni, L'opera da quattro soldi, Giuseppe Balsamo, Amleto e infiniti altri che non ho colto o non ricordo su due piedi.

Per comprendere meglio il libro ti consiglio di leggere qualcosina (giusto qualche pagina sui libri di scuola, niente di più) sul sillogismo in Aristotele, sulla storia dei templari, sulle guerre dei partigiani; la cosa più problematica forse è la cabbala di Isaac Luria, ma puoi trovare anche quella su un libro di Filosofia del quarto anno. (io non l'ho mai studiata, ma sono riuscito a orientarmi lo stesso)
Visto che il romanzo attraversa tutta la storia dallo scioglimento dei templari in poi, è cosa buona e giusta avere le idee chiare in materia.


P.S: Baudolino è un buon libro, ma il Pendolo è un'altra cosa

[Mithrandir]

King Elessar ha scritto mar, 15 febbraio 2005 alle 00:04

Il Golem

Gustav Meyrink?

[King Elessar]

Mithrandir81 ha scritto mar, 15 febbraio 2005 alle 05:04

King Elessar ha scritto mar, 15 febbraio 2005 alle 00:04

Il Golem

Gustav Meyrink?

esatto

[alternat]

King Elessar ha scritto mar, 15 febbraio 2005 alle 00:04
L'opera da quattro soldi

erano solo tre (sarà l'inflazione... )

[King Elessar]

alternat ha scritto mer, 16 febbraio 2005 alle 10:41

King Elessar ha scritto mar, 15 febbraio 2005 alle 00:04
L'opera da quattro soldi

erano solo tre (sarà l'inflazione... )

... tutta colpa dell'euro


cmq ci tengo a sottolineare che l'errore è di mio fratello che me l'ha suggerito mentre scrivevo...
(e io ero troppo preso per accorgermene, ops)

[MarcRemillard]

Ce ne fosse uno che scrive giusto

IL PENDOLO DI FOUCAULT


P.S. : però anch'io che mi accorgo sempre

[King Elessar]

Volevo chiedere a chi a letto il libro che ne pensate del doktor Wagner: a me sembra un personaggio inutile, fuoriluogo e slegato dal resto del libro.

[Tyreal]

Mikk ha scritto sab, 29 gennaio 2005 alle 22:09
Il pendolo è il classico libro che sembra impossibile che sia stato scritto da un essere umano, tanto e bello e tanto è complicato e pieno di nozioni...

Avrei voluto scrivere io questo commento, giuro!

[dualismo_2000]

Finito ieri notte alle 2, letteralmente divorato.

E' un'opera incredibile, monumentale.

Ci ho trovato talmente tanti spunti di riflessione che non saprei nemmeno da che parte cominciare: la mitopoiesi come proiezione (in senso psicologico), il sincretismo religioso (e su questo Eco non si batte, la semiotica è il suo campo), il metodo razionale come unico(?) strumento valido di analisi della realtà circostante (Lia E' il rasoio di Occam!), la perenne e malinconica ricerca umana di qualcosa di superiore e arcano, contrapposta al ritrovato senso della spinta procreativa dell'Uomo verso il basso, verso la terra, verso l'humus da cui far nascere la vita, che è forse l'unica vera spinta positiva.

Parentesi: fondate (parzialmente) sono le critiche di chi accusa Eco di voler far pesare la sua incredibile cultura riempiendo il libro di citazioni di manoscritti esoterici del '600, ma tant'è.
A Eco piace fare un po' lo sborone, ma pago volentieri questo scotto per poter leggere un romanzo (ma è riduttivo definirlo romanzo) del genere.

[grizzly.13]

Il più bel libro di Eco ma anche della letteratura italiana recente.

Mentre lo leggevo spesso pensavo "Ma Eco... QUANTO C*Z*O HA LETTO?"

Da brividi.

Due aggiunte:

Il Pendolo è INCOMPARABILMENTE meglio del Nome della Rosa.
Dentro al Pendolo c'è già il Codice da Vinci, vent'anni prima (pag. 396, vedere per credere.)

[Tiphareth]

Condivido in pieno i pareri entusiasti. Il pendolo è nella mia biblioteca di classici da parecchio tempo ormai e lo rileggo almeno una volta ogni 2-3 anni.
E' un' opera sopra tutte le altre. E' quello che distingue un romanzo straordinario da un romanzo da candidatura al nobel per la letteratura (premio che Eco, assieme con Gore Vidal sfiorano ogni anno da almeno trent'anni).
La miglior opera di Eco dal punto di vista letterario nel senso classico (mentre credo che il miglior Romanzo "moderno" resti Baudolino).
Enorme. Commovente.

[The Keka]

Ne renderei la lettura obbligatoria a tutti i fanatici del Codice da Vinci

[siriochan]

The Keka ha scritto lun, 21 agosto 2006 alle 11:47
Ne renderei la lettura obbligatoria a tutti i fanatici del Codice da Vinci

Magari legati ad una sedia con Ludovico Van in sottofondo