Cily ha scritto gio, 13 aprile 2006 alle 17:21
Calvisano (Bs) - Si terrà domani a Dublino, davanti al Comitato d’appello, l’udienza in cui verrà valutato il ricorso presentato dal Calvisano contro quanto deciso dal Comitato disciplinare indipendente sul caso Ghial Calvisano–Leeds nel marzo scorso. L’inizio dell’udienza è fissato per le 13.00.
"Il Ghial Calvisano ha ritenuto di ricorrere in appello contro la condanna, per quelli che sono stati considerati due “comportamenti scorretti” da parte del comitato disciplinare indipendente nel marzo scorso" si legge nella nota ufficiale del club. La squadra bresciana fu ritenuta colpevole di non essere stata in grado di fornire un campo di gioco in condizioni di praticabilità per la gara di Heineken Cup del 14 gennaio 2006, contro il Leeds. E venne considerato colpevole anche di non aver accettato di giocare in una gara riprogrammata. (in collaborazione con Ghial Calvisano) Come annunciato, sin dalle ore successive alla sentenza di primo grado, il Ghial Rugby Calvisano ha presentato ricorso contro le sanzioni decise dalla Commissione Disciplinare indipendente, chiamata a pronunciarsi nei giorni scorsi relativamente sulla mancata disputa di Ghial Rugby Calvisano – Leeds.
L’incontro di Heineken Cup non venne disputato per impraticabilità del campo, il 14 gennaio scorso e il giorno successivo perché, nonostante il parere favorevole dell’arbitro, per il rifiuto di scendere in campo, da parte della squadra inglese. Il Ghial venne, nei giorni successivi considerato dalla Erc, l’unico responsabile della mancata disputa della partita. L’udienza, tenutasi a Dublino nei giorni scorsi, si è conclusa con la condanna del Ghial che dovrà, tra l’altro, risarcire al Leeds l’essersi fermato un giorno in più in Italia. La società presieduta da Francesco Casali, dopo essersi consultata con il proprio legale, avvocato Carlo Zorat, ha ritenuto di presentare ricorso in appello contro la condanna per la mancata disputa della gara nei giorni successivi al 14 gennaio. Nelle motivazioni del ricorso, particolare risalto viene data alla ricostruzione della vicenda che l’Erc ha presentato alla Commissione Disciplinare Indipendente. Questo, con particolare riguardo ad alcuni passaggi. Tra questi, la disponibilità manifestata dalla società, attraverso il Presidente Francesco Casali, a riorganizzare la gara. Casali il 17 gennaio ha prima scritto alla ERC:” “Qualora la E.R.C. imponesse, per pura questione o di principio o di necessità (per questioni legate all’immagine dell’ente e della manifestazione) lo svolgersi della gara, a malincuore, considerando l’inetto atteggiamento sin qui tenuto dall’avversario sportivo, ci adatteremo all’imposizione, come al solito con grande spirito di collaborazione e sportivo” e nello stesso giorno, sempre Casali ribadiva in un'altra lettera “se l’E.R.C. ci dovesse obbligare a ripetere l’incontro, si assumerà la responsabilità dell’annullamento della decisione arbitrale creando un precedente unico nel nostro sport. Questo obbligo, che voglio per iscritto, ci vedrà costretti a ricorrere in tutte le sedi opportune e ad esigere il risarcimento dei costi e dei danni subiti.” La critica, preventiva, all’eventuale decisione di riprogrammare la partita, spiega il Ghial nel ricorso, “era volta ad evidenziare che con tale decisione la E.R.C. avrebbe annullato la decisione dell’arbitro sig. Clancy, che pure era l’autorità delegata dalla stessa E.R.C. a decidere, senza possibilità di contestazione, l’agibilità o meno del terreno di gioco (art. 3.6)” L’E.R.C., “nel rispetto dell’art. 3.5.2.” avrebbe, inoltre, secondo il Ghial Rugby Calvisano, “dovuto scegliere data, ora e luogo dell’incontro: il che non è invece avvenuto”. La ricostruzione dei fatti è quindi diversa, secondo il Ghial Rugby Calvisano, rispetto a quella fornita dalla Erc. Infine da parte del Ghial Rugby Calvisano viene evidenziata “ l’ingiusta disparità di trattamento: nessun procedimento è stato avviato nei confronti del Leeds Tykes per il rifiuto di disputare l’incontro riprogrammato per domenica 15 gennaio 2006 alle ore 14,30 dopo il rinvio del sabato”. Per il Ghial “ Non si vede quindi perché a fronte di ciò, sostanzialmente del medesimo comportamento che invece l’E.R.C. addebita alla società Rugby Calvisano, vi siano due pesi e due misure: Leeds Tykes rifiuta di giocare il 15.1.2006 e nei suoi confronti non si procede (come peraltro confermato dal sig. Roger O’Connor all’udienza del 2.3.2006); Rugby Calvisano “non collabora alla riprogrammazione dell’incontro” (poi mai programmato dall’E.R.C.) ed invece viene sottoposto a procedimento disciplinare e quindi gli viene imposto di pagare una sanzione di € 5.000,00. Ciò appare senza dubbio non conforme al principio di eguaglianza e di pari trattamento di fronte alla legge e si impone quindi una riforma totale della sanzione comminata”.
Non so voi,ma ci credo davvero poco...
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