[1]Drummeria

[Valvola Digitale]

se è l'Iron Cobra a quel prezzo DEVI prenderlo e offrire un caffè al bar a chi te lo vende (se è lui lo riconosci dall'hard shell case che ti verrà dato incluso, c'è scritto a caratteri cubitali "Iron Cobra" ), in ogni caso comunque un doppio della Tama per quel prezzo mi sembra buono, a prescindere dal modello.

[Violens Magnus]

Richiesta: allora, come sapete io sono autodidatta e finchè non vado a lezioni (si parla oramai di non molto, dopo migliaia di rimandi per vari motivi, finalmente terminata scuola guida potrò andare) i miei progressi (contando che ho la batteria da questo Marzo, ma ho suonato l'altro anno e 3/4 tra sale prove e batterie dei miei amici, robe tipo 3-4 volte a settimana) da autodidatta mi vanno anche bene (o quasi), tranne in un campo; l'uso del doppio pedale. Riesco ad avere una padronanza molto "generica" () dei pedali, ancora troppo approsimativa, anche se ho una buona indipendenza e così mi trovo a non fare ingranare bene (cioè solo dopo vari tentativi) terzine e sestine, a non riuscire a raggiungere grandi velocità e a non tenerle nemmeno per troppo tempo (anche se riesco ad essere coordinato).
Dopo tutta questa intro () ho bisogno di due favori: ditemi tutti i settaggi delle varie parti (gran cassa compresa) un pedale ed un doppio pedale possono "avere" (ho un doppio della Tamburo), per avere una migliore visione d'insieme sulla tecnica e poi, consigliatemi degli esercizi come se di doppi io non sapessi una cippa e partissi da zero, di modo che acquisisca in maniera sufficiente le basi per riuscire a suonare qualcosina in doppia cassa (a migliorarmi ci penserà il maestro).
Grazie

[uccio]

Pe ri settaggi non ho capito cosa vuoi sapere, per il doppio pedale il mio studio si è spesso basato sul risuonare gli esercizi dello Stick Control con il doppio pedale, tutto qui. Aiutano moltissimo e lo consiglia anche un certo Terry Bozzio.

[Valvola Digitale]

nemmeno io raggiungo grandi velocità, e a dirla tutta nemmeno mi servono nel genere che faccio, credo che punterò ad alte velocità solo a scopo didattico. Per quanto invece riguarda la tecnica, il doppio pedale è moooolto sottovalutato, il 90% dei batteristi è convinto che sia sufficiente far frullare i piedi di gran carriera per poter dire "ok, so usare il doppio pedale :lul"; non so quale potrebbe essere il metodo migliore per te, ti dico come ho fatto io.. col jazz. In pratica ti metti seriamente a studiare l'indipendenza jazzistica, quindi accantoni il doppio pedale, e lo riprendi solo quando sei in grado di fare controtempi tra un piede e l'altro mentre fai rulli con il solo bracci sinistro e tenendo lo swing con il destro. Io ho impiegato 9 mesi (un parto ): dopodichè, ti prendi il videocorso di mr Weckl e ti studi le triplets (sempre con singolo pedale), e quando riesci a farne BENE almeno tre tipi (io ho impiegato circa un anno e mezzo), allora finalmente passi ad usare il doppio pedale in questo modo: prima ti studi pattern complicati come "terzine alla cassa" -con schema Sinistro Destro Destro- mentre esegui accenti sparsi con le braccia, poi aumenti la difficoltà e fai paradiddle con i piedi e accenti sparsi in controtempo con le braccia, e infine raggiungi l'obiettivo che rende realmente utile quello che hai fatto finora: ti studi i rulli di quartine con il doppio pedale; prima con il classico metodo Portnoy (rullante rullante, cassa cassa), quando vai fluido passi a fare il giro completo del kit (rullante, tom e cassa), e infine "rulli sparsi" (rullante/timpano+cassa cassa, e combinazioni simili...).
Il passo successivo è quello di riuscire ad infilare rullate complesse come queste nei brani, e quello ancora successivo consiste nel fare la stessa cosa ma con il metronomo....
Io sono a quest'ultima fase, tempo complessivo dall'inizio dello studio del doppio pedale: due anni di esercizi quotidiani.
Ritengo che in questa mia fase di formazione batteristica sia più importante concentrarmi sul "controllo" che non sulla "velocità"

[uccio]

Anche perchè la velocità è nulla senza controllo, soprattutto coi piedi. Tutto giusto zio Valve, anche nel dvd di peart vengono indicati i paradiddle sul doppio pedale nel mentre si eseguono accenti sparsi sul set, oppure le scomposizioni cassa-rullante-tom, insomma ce n'è per una vita...

[Violens Magnus]

Come al solito uccio non sa niente () e Valvola tutto.
Comunque, forse mi sono espresso male; non volgio andare veloce, voglio controllare bene il mio doppio anche solo a 40 di metronomo suonando quarti (anche io penso che non basti frullare a manetta ). Grazie delle risposte, però io ho bisogno di qualche esercizio più rapido dei due anni, che si possa eseguire senza maestro, tenendo conto che non ho mai tutto il pomeriggio per suonare adesso come adesso (anzi, un'oretta o poco più al giorno). Quindi rigiro la domanda: dei video (come quelli di cui parlavate) in cui si spieghi come controllare ed usare "di base" il doppio? Tipo qualcosa di Peart, che dicono siano fenomenali.

[uccio]

Io non so nulla ma per quello che vuoi imparare il mio metodo credo sarebbe eccellente: stick control applicato ai piedi, è l'ideale a mio avviso. Di video didattici ce ne sono, incentrati sull'uso del doppio pedale però non saprei, quello di Peart è molto interessante, e parte proprio dalle basi del doppio pedale.Si chiama A Work in Progress.

[Valvola Digitale]

hey, guarda che Vuccio ne sa più di me...
cmq, non esiste un metodo per bypassare il tempo: se vuoi padroneggiare bene uno strumento devi dedicargli tempo con dedizione, e se tu fossi costante, con un'ora al giorno per due anni saresti già ad un ottimo punto...
Maggiore è la tua fretta, maggiore è la probabilità che tu impari male o comunque faccia pasticci

[Violens Magnus]

uccio ha scritto sab, 01 ottobre 2005 alle 14:03
Io non so nulla ma per quello che vuoi imparare il mio metodo credo sarebbe eccellente: stick control applicato ai piedi, è l'ideale a mio avviso. Di video didattici ce ne sono, incentrati sull'uso del doppio pedale però non saprei, quello di Peart è molto interessante, e parte proprio dalle basi del doppio pedale.Si chiama A Work in Progress.

Ma scherzvo!

Spiegami cos'è lo stick control.

[uccio]

Violens Magnus ha scritto sab, 01 ottobre 2005 alle 14:29

uccio ha scritto sab, 01 ottobre 2005 alle 14:03
Io non so nulla ma per quello che vuoi imparare il mio metodo credo sarebbe eccellente: stick control applicato ai piedi, è l'ideale a mio avviso. Di video didattici ce ne sono, incentrati sull'uso del doppio pedale però non saprei, quello di Peart è molto interessante, e parte proprio dalle basi del doppio pedale.Si chiama A Work in Progress.

Ma scherzvo!

Spiegami cos'è lo stick control.

è un metodo scritto da George Lawrence Stone che affronta nelle sue pagine centinaia di esercizi sviluppati appositamente per migliorare il controllo delle bacchette, sono applicabili al rullante come ai tom ,e puoi trasferirli nell'utilizzo sul doppio pedale. Ce n'è per tutti i gusti.

[Violens Magnus]

Valvola Digitale ha scritto sab, 01 ottobre 2005 alle 14:20
hey, guarda che Vuccio ne sa più di me...
cmq, non esiste un metodo per bypassare il tempo: se vuoi padroneggiare bene uno strumento devi dedicargli tempo con dedizione, e se tu fossi costante, con un'ora al giorno per due anni saresti già ad un ottimo punto...
Maggiore è la tua fretta, maggiore è la probabilità che tu impari male o comunque faccia pasticci

Forse contiuno a spiegarmi male; non ho fretta di imparare, ma vorrei un metodo che mi possa imparare da solo (come ho detto, ad affinare tutto ci penserà il maestro), del tempo mi frega relativamente. Ah, tieni conto che non possiedo un metronomo.

[uccio]

Io prima scherzavo eh, mica mi sono offeso

Comunque ribadisco, prova con lo Stick Control, i consigli di Valve sono strautilissimi per un livello più avanzato, però richiedono più concentrazione e dedizione.

[kapsis]

Ragazzi che dire...
mi avete anticipato, non posso stare via due giorni che subito mi rubate le risposte!

Scherzi a parte, direi che avete dimenticato una cosuccia...
Va bon imparare a suonare il doppio e a coordinarsi le gambe, ma non dimentichiamoci di inserirci le braccine (diminutivo di braccia ) e non solo braccine rullanti ma anche braccine ritmiche classiche...

Altrimenti poi al passo successivo (cioè l'inserimento del doppio in una canzone) nun ce la fai...

E poi devi farti i muscoli perchè se vuoi veramente divertirti col doppio (più avanti) fanno male le gambe se non sei ben allenato... diciamo che io l'uso del doppio lo considero più ginnastica che musica...

[Violens Magnus]

uccio ha scritto sab, 01 ottobre 2005 alle 14:33
Io prima scherzavo eh, mica mi sono offeso

Comunque ribadisco, prova con lo Stick Control, i consigli di Valve sono strautilissimi per un livello più avanzato, però richiedono più concentrazione e dedizione.

Dove e come lo trovo questo Stick Control di Stone?
Grazie!

Comunque è vero, i metodi di Valvola sono ad un livello già più avanzato, cioè di qualcuno che studia in maniera vera e propria, cosa che ancora io non faccio (no maestro) ma che presto farò. Per la concetrazione e la dedizione, quelle non macano; suono comunque tutti i giorni e sono contento di farlo.

[uccio]

Lo trovi sia nelle librerie musicali sia con metodi meno ortodossi, tanto è piccolino

[Violens Magnus]

Esiste solo in versione da leggere o è anche video?
Grazie, mi state aiutando un sacco!

[uccio]

No, è soltanto libro.

[Valvola Digitale]

esprimo un parere personale, prendetelo per quel che è: credo che non bisognerebbe spingersi a studiare quella roba PRIMA di essere sotto le grinfie di un maestro. Ad esempio, già dici di non possedere un metronomo, questo mi può far pensare che tu non riesca ad essere perfetto nel seguire il tempo neanche con tempi elementari, per cui pensare di ficcare in mezzo roba complicatissima non mi sembra il modo migliore per aspettarsi, tra una decina di anni, di potersi definire "un buon batterista"...
Io ormai mi faccio un duetto col maestro ogni sei mesi, non lo vedo mica ogni settimana! ma questo è dovuto al fatto che per un anno mi ha seguito bene; in pratica, se tu imparassi a fare cose complicate ORA, esiste una enorme possibilità che tu lo faccia usando una tecnica sbagliata (dove per tecnica non intendo la dinamica in sé dei pattern o la loro complessità, ma la "qualità" dei movimenti che compongono -come fotogrammi- l'intera tecnica stessa).
Non vorrei fare il guastafeste, ma preferisco essere schietto: ho l'impressione che tu voglia fare stavolta il passo assai più lungo della gamba...
Se DAVVERO non hai fretta, allora prima concentrati sui rudimenti, prenditi un metronomo digitale e scoppiati(®) di esercizi per tenere il tempo in terzine, in quarti, in ottavi, sedicesimi, con rullate in mezzo, accenti, acciaccature, separazioni, doppi colpi al pedale o con le mani, jazza, swinga, bosseggia....
Oh, capisco perfettamente che la si possa pensare diversamente da me, ma io non accetto che quel che studio abbia delle "falle": o lo faccio in modo perfetto, o non lo faccio.
Ma magari sono un pazzo esaltato, non prendermi troppo sul serio

[kapsis]

Valvola Digitale ha scritto sab, 01 ottobre 2005 alle 19:04
io non accetto che quel che studio abbia delle "falle": o lo faccio in modo perfetto, o non lo faccio.
Ma magari sono un pazzo esaltato, non prendermi troppo sul serio

Non sei un pazzo esaltato, sono perfettamente d'accordo con te.
Me ne rendo conto quando studio i pezzi dei Dream Theater.

Per esempio Octavarium mi sta dando delle maledette noie: avevo fretta di impararla e così ho cominciato a suonare la sequenza dei pezzi più semplici e poi mi sono praticamente inventato dei fill per unire le varie parti; il problema è che sono sbagliati e, quando la suono, sento inevitabili discrepanze tra me e l'originale e non riesco a correggerle.

Errore di fretta. Dovevo fare come con A Change Of Seasons.
Per cui, ragazzi, se dovete studiare qualcosa fatelo bene ma proprio bene bene.

[Violens Magnus]

Valvola Digitale ha scritto sab, 01 ottobre 2005 alle 19:04
esprimo un parere personale, prendetelo per quel che è: credo che non bisognerebbe spingersi a studiare quella roba PRIMA di essere sotto le grinfie di un maestro. Ad esempio, già dici di non possedere un metronomo, questo mi può far pensare che tu non riesca ad essere perfetto nel seguire il tempo neanche con tempi elementari, per cui pensare di ficcare in mezzo roba complicatissima non mi sembra il modo migliore per aspettarsi, tra una decina di anni, di potersi definire "un buon batterista"...
Io ormai mi faccio un duetto col maestro ogni sei mesi, non lo vedo mica ogni settimana! ma questo è dovuto al fatto che per un anno mi ha seguito bene; in pratica, se tu imparassi a fare cose complicate ORA, esiste una enorme possibilità che tu lo faccia usando una tecnica sbagliata (dove per tecnica non intendo la dinamica in sé dei pattern o la loro complessità, ma la "qualità" dei movimenti che compongono -come fotogrammi- l'intera tecnica stessa).
Non vorrei fare il guastafeste, ma preferisco essere schietto: ho l'impressione che tu voglia fare stavolta il passo assai più lungo della gamba...
Se DAVVERO non hai fretta, allora prima concentrati sui rudimenti, prenditi un metronomo digitale e scoppiati(®) di esercizi per tenere il tempo in terzine, in quarti, in ottavi, sedicesimi, con rullate in mezzo, accenti, acciaccature, separazioni, doppi colpi al pedale o con le mani, jazza, swinga, bosseggia....
Oh, capisco perfettamente che la si possa pensare diversamente da me, ma io non accetto che quel che studio abbia delle "falle": o lo faccio in modo perfetto, o non lo faccio.
Ma magari sono un pazzo esaltato, non prendermi troppo sul serio

Probabilmente hai ragione, ma questo è frutto della snervante attesa di prendere lezioni, da quasi un anno. Io i rudimenti, nonostante sia autodidatta, credo di averli appresi nella maniera giusta, ma hai ragione, magari non so stare a tempo e comunque condivido; o le cose le fai bene o non le fai. Vedrò come mi gira, ma grazie del consiglio.

[Asphalto]

ora faccio una domanda che probabilmente mi costera' il BAN a vita da questo forum
Cos'è un PARADIDDLE???
cioe' ho letto qualcosa ma il mio cervello non riesce ad avere una definizione chiara del significato...

[Valvola Digitale]

è uno schema ritmico che si ripete. Il paradiddle "base" è quello:

Destra Sinistra Destra Destra
Sinistra Destra Sinistra Sinistra

e così via...

[Asphalto]

quindi anche una rullata semplice chesso' sul rullante tipo D-S-D-S e' un paradiddle?

[Valvola Digitale]

rileggi quello che ti ho scritto io e dimmi se somiglia a quello che hai scritto tu

[kapsis]

Ragazzi sono veramente incaz.zato come una iena.

Domani è il mio compleanno dei 18 anni.
Ho organizzato un superconcerto.


Il cantante non viene.

Mi tocca fare da prima voce mentre suono la batteria in pezzi tipo Hollow Years, Another Day, Time Is Running Out, Enter Sandman e altre cose così. Morirò. E abbiamo anche tolto molti pezzi dalla scaletta perchè nessuno di noi riesce a cantarli. E non può cantare nessun altro perchè sono tutti stonati (io non è che sia un fenomeno, però almeno la linea melodica la tengo) Verrà una cacca.
La festa è rovinata.
Per di più mi vergogno come un ladro a cantare davanti ai miei amici.


Addio.