scheggia impazzita ha scritto dom, 13 novembre 2005 alle 14:08
Io sono profondamente convinto che la versatilità più che altro stia nelle dita. La chitarra ci aiuta nell'intenzione, cioè che sia più facile sparare bicordi distorti con un Les Paul, perché il peso, il suono pieno, ci fanno andare direttamente con la testa a quella sonorità hard rock che siamo abituati ad ascoltare. Il funky sul manico in acero di una strato o di una tele vien fuori da sé, perché è quello il suono che siamo abituati a sentire. Poi senz'altro è anche vero che con un certo tipo di pick up più di tanto non ci fai (blues con un DiMarzio X2N è un filino difficile/impossibile), ma con tocco e volume si possono fare tante cose.