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Risultati da 176 a 200 di 501

Discussione: [1]Octavarium [2005]

  1. #176

    Predefinito Re: Octavarium [2005]

    Ecco la recensione di Metallus.it
    "A volte un glorioso passato, oltre ad essere motivo di grande soddisfazione personale, può essere un pesante fardello con il quale confrontarsi continuamente…soprattutto perdendo nella quasi totalità dei casi la partita! Nell’annus mirabilis 1989 i Dream Theater divennero insieme a Fates Warning, Queensrÿche (e preceduti solo dai maestri Rush) i fautori del cosiddetto movimento prog metal che univa le raffinatezze di certo prog anni ’70 con l’urgenza espressiva dell’heavy e che viveva in quegli anni forse l’apice del suo sviluppo artistico. Cenno storico utile e da imprimersi bene nella mente durante l’analisi del presente CD perché oggi (purtroppo) la band del Long Island sembra aver esaurito le scorte d’inventiva e qualità musicale vivendo questa nuova fase della propria carriera in modo strascicato e poco convinto.
    Riteniamo che se ‘Octavarium’ fosse stato pubblicato da una band qualunque saremmo qui a parlare di ottimo heavy rock moderno dalle influenze eterogenee…ma dobbiamo comunque tener presente chi è (stato) il protagonista di questa recensione! L’album parte attorcigliandosi di nuovo alle sonorità degli ultimi due album da studio, chiudendo tramite ‘The Root Of All Evil’ la trilogia iniziata con ‘The Glass Prison’ e proseguita da ‘This Dying Soul’; le pulsioni da novelli Metallica sono ancora presenti e sinceramente rappresentano una preoccupante immobilità stilistica che non muove un passo “in avanti” ormai da qualche anno (anche ‘Panic Attack’ è ricollegabile a questo discorso anche se esecutivamente più veloce ed in linea col materiale di ‘Scenes From A Memory’). Si prosegue ancora peggio con ‘The Answer Lies Within’, novella ‘Hollow Years’ e di una piattezza disarmante, dove neanche un quartetto d’archi riesce a portare alcun miglioramento; stesso discorso per ‘Sacrificed Sons’, anch’essa sdolcinata e malinconica (liricamente tratta il disastro del World Trade Center) per poi tramutarsi in un perfetto collage di stralci di ‘Six Degrees Of Inner Turbulence’. Le cose migliorano provvisoriamente con ‘These Walls’ (traccia migliore del lotto) grazie al rientro in pianta stabile della melodia (ci voleva tanto?) e di un refrain ben memorizzabile. I Dream Theater tentano nella traccia successiva (‘I Walk Beside You’) addirittura un attacco informale alle classifiche, presentando un pezzo dalla esplicita vena U2 (quelli delle ultime produzioni); la già citata ‘Panic Attack’ cambia decisamente faccia a metà corso con l’entrata prepotente di un’influenza finora distante dal background degli americani: i Muse (molto probabile la presenza in studio di registrazione di una copia di ‘Absolution’), influenza stilistica che va ad inframmezzarsi tra gli assoli di Rudess e Petrucci (quello sentito sul recente album solista ci era sembrato decisamente più ispirato e non ingabbiato in strutture ormai troppo ripetitive) di un Portnoy pressoché irriconoscibile e di un Myung leggermente più presente a livello di produzione. Ancora più Muse la successiva ‘Never Enough’: riff identico a ‘Stockholm Syndrome’, stessi effetti tastieristici, linea vocale di LaBrie simile nella strofa e nell’apertura del ritornello allo stile di Matthew Bellamy; se la precedente strizzata d’occhio alla proposta dei Tool era stata sufficientemente metabolizzata e riproposta a piccole dosi, in questo caso ci si avvicina ad un pericoloso scenario da copia/incolla che tramuta automaticamente dei capofila (che hanno sempre avuto numerosi detrattori ma la cui importanza ci sembra innegabile) in semplici “riproduttori” di idee altrui. In chiusura, come da classica tradizione prog (alla quale difficilmente i Dream Theater di oggi possono essere ascritti) ecco giungere una lunga suite, la title track, che come facilmente intuibile vive di momenti assai diversificati : incipit psichedelico (più Pink Floyd di loro stessi), prog rock di scuola Genesis/Marillion, tipiche e già sentite progressioni strumentali, orchestral ending!…il tutto mescolato in una macedonia insapore per la quale il termine più appropriato parrebbe proprio essere “innocua” (sia a livello dimostrativo che di mere emozioni).

    A volte un glorioso passato…




    Alberto Capettini

    Voto 5,5

    Ma questa recensione l'ho fatta io?

  2. #177
    La Borga L'avatar di Jimmy
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    Predefinito Re: Octavarium [2005]

    Andrew B. Spencer ha scritto mar, 21 giugno 2005 20:28
    La notizia è vera, comunque era largamente prevedibile, l'Italia è uno dei migliori "mercati", per loro... Anche i precedenti si erano posizionati molto bene, infatti... Falling into infinity era arrivato al settimo posto, Six Degrees mi pare al quinto... Questo però è il loro miglior piazzamento, finora. Se l'Atlantic fosse un po' più furba, spingendo un po' "I Walk Beside You" farebbero soldi a palate .

    http://qn.quotidiano.net/chan/musica:537 9228:/2005/06/21:

    "Questa la classifica degli album più venduti dal 10 al 16 giugno (negozi specializzati) e dal 6 al 12 giugno (grande distribuzione): 1) 'X & Y', Coldplay (Capitol/Emi) 2) 'Octavarium', Dream Theater (Atlantic/Wmi) 3) 'Il re del niente', Gianluca Grignani (Universal/Bmg) 4) 'Never Gone', Backstreet Boys (Jive/Ricordi-Bmg) 5) 'Tutto Max', Max Pezzali (Atlantic/Wmi) 6) 'Buon sangue', Jovanotti (Mercury/Universal) 7) 'Maggese', Cesare cremonini (Warner Bros/Universal) 'Il giardino delle api', Marco Masini' (Mbo/Universal) 9) 'It's time', Michael Buble' (Warner Bros/Wmi) 10)'Convivendo parte 2', Biagio Antonacci (Iris/Universal)."

    Incredibile questo piazziamento

    E non avevo fatto caso che ora la loro etichetta fosse l' Atlantic.

  3. #178
    Andrew B. Spencer
    ospite

    Predefinito Re: Octavarium [2005]

    Ehm, veramente sono 14 anni ormai che stanno con la Atlantic (East West, ATCO... è sempre lei). Solo il primo album è su Mechanic Records.

  4. #179

  5. #180
    Shogun Assoluto L'avatar di Sticky©
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    Predefinito Re: Octavarium [2005]

    JimmyPage ha scritto mar, 21 giugno 2005 alle 23:35
    Andrew B. Spencer ha scritto mar, 21 giugno 2005 20:28
    La notizia è vera, comunque era largamente prevedibile, l'Italia è uno dei migliori "mercati", per loro... Anche i precedenti si erano posizionati molto bene, infatti... Falling into infinity era arrivato al settimo posto, Six Degrees mi pare al quinto... Questo però è il loro miglior piazzamento, finora. Se l'Atlantic fosse un po' più furba, spingendo un po' "I Walk Beside You" farebbero soldi a palate .

    http://qn.quotidiano.net/chan/musica:537 9228:/2005/06/21:

    "Questa la classifica degli album più venduti dal 10 al 16 giugno (negozi specializzati) e dal 6 al 12 giugno (grande distribuzione): 1) 'X & Y', Coldplay (Capitol/Emi) 2) 'Octavarium', Dream Theater (Atlantic/Wmi) 3) 'Il re del niente', Gianluca Grignani (Universal/Bmg) 4) 'Never Gone', Backstreet Boys (Jive/Ricordi-Bmg) 5) 'Tutto Max', Max Pezzali (Atlantic/Wmi) 6) 'Buon sangue', Jovanotti (Mercury/Universal) 7) 'Maggese', Cesare cremonini (Warner Bros/Universal) 'Il giardino delle api', Marco Masini' (Mbo/Universal) 9) 'It's time', Michael Buble' (Warner Bros/Wmi) 10)'Convivendo parte 2', Biagio Antonacci (Iris/Universal)."

    Incredibile questo piazziamento

    E non avevo fatto caso che ora la loro etichetta fosse l' Atlantic.

    Intendi quello di Grignani?

    Comunque Metallus.it mi piace sempre di piu'( ma sono di parte, vista la recensione su Marbles )...

  6. #181
    Shogun Assoluto L'avatar di DT84
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    Predefinito Re: Octavarium [2005]

    Broken Dream ha scritto mar, 21 giugno 2005 alle 23:22
    Ecco la recensione di Metallus.it
    "A volte un glorioso passato, oltre ad essere motivo di grande soddisfazione personale, può essere un pesante fardello con il quale confrontarsi continuamente…soprattutto perdendo nella quasi totalità dei casi la partita! Nell’annus mirabilis 1989 i Dream Theater divennero insieme a Fates Warning, Queensrÿche (e preceduti solo dai maestri Rush) i fautori del cosiddetto movimento prog metal che univa le raffinatezze di certo prog anni ’70 con l’urgenza espressiva dell’heavy e che viveva in quegli anni forse l’apice del suo sviluppo artistico. Cenno storico utile e da imprimersi bene nella mente durante l’analisi del presente CD perché oggi (purtroppo) la band del Long Island sembra aver esaurito le scorte d’inventiva e qualità musicale vivendo questa nuova fase della propria carriera in modo strascicato e poco convinto.
    Riteniamo che se ‘Octavarium’ fosse stato pubblicato da una band qualunque saremmo qui a parlare di ottimo heavy rock moderno dalle influenze eterogenee…ma dobbiamo comunque tener presente chi è (stato) il protagonista di questa recensione! L’album parte attorcigliandosi di nuovo alle sonorità degli ultimi due album da studio, chiudendo tramite ‘The Root Of All Evil’ la trilogia iniziata con ‘The Glass Prison’ e proseguita da ‘This Dying Soul’; le pulsioni da novelli Metallica sono ancora presenti e sinceramente rappresentano una preoccupante immobilità stilistica che non muove un passo “in avanti” ormai da qualche anno (anche ‘Panic Attack’ è ricollegabile a questo discorso anche se esecutivamente più veloce ed in linea col materiale di ‘Scenes From A Memory’). Si prosegue ancora peggio con ‘The Answer Lies Within’, novella ‘Hollow Years’ e di una piattezza disarmante, dove neanche un quartetto d’archi riesce a portare alcun miglioramento; stesso discorso per ‘Sacrificed Sons’, anch’essa sdolcinata e malinconica (liricamente tratta il disastro del World Trade Center) per poi tramutarsi in un perfetto collage di stralci di ‘Six Degrees Of Inner Turbulence’. Le cose migliorano provvisoriamente con ‘These Walls’ (traccia migliore del lotto) grazie al rientro in pianta stabile della melodia (ci voleva tanto?) e di un refrain ben memorizzabile. I Dream Theater tentano nella traccia successiva (‘I Walk Beside You’) addirittura un attacco informale alle classifiche, presentando un pezzo dalla esplicita vena U2 (quelli delle ultime produzioni); la già citata ‘Panic Attack’ cambia decisamente faccia a metà corso con l’entrata prepotente di un’influenza finora distante dal background degli americani: i Muse (molto probabile la presenza in studio di registrazione di una copia di ‘Absolution’), influenza stilistica che va ad inframmezzarsi tra gli assoli di Rudess e Petrucci (quello sentito sul recente album solista ci era sembrato decisamente più ispirato e non ingabbiato in strutture ormai troppo ripetitive) di un Portnoy pressoché irriconoscibile e di un Myung leggermente più presente a livello di produzione. Ancora più Muse la successiva ‘Never Enough’: riff identico a ‘Stockholm Syndrome’, stessi effetti tastieristici, linea vocale di LaBrie simile nella strofa e nell’apertura del ritornello allo stile di Matthew Bellamy; se la precedente strizzata d’occhio alla proposta dei Tool era stata sufficientemente metabolizzata e riproposta a piccole dosi, in questo caso ci si avvicina ad un pericoloso scenario da copia/incolla che tramuta automaticamente dei capofila (che hanno sempre avuto numerosi detrattori ma la cui importanza ci sembra innegabile) in semplici “riproduttori” di idee altrui. In chiusura, come da classica tradizione prog (alla quale difficilmente i Dream Theater di oggi possono essere ascritti) ecco giungere una lunga suite, la title track, che come facilmente intuibile vive di momenti assai diversificati : incipit psichedelico (più Pink Floyd di loro stessi), prog rock di scuola Genesis/Marillion, tipiche e già sentite progressioni strumentali, orchestral ending!…il tutto mescolato in una macedonia insapore per la quale il termine più appropriato parrebbe proprio essere “innocua” (sia a livello dimostrativo che di mere emozioni).

    A volte un glorioso passato…




    Alberto Capettini

    Voto 5,5

    Ma questa recensione l'ho fatta io?
    Sicuramente non l'ho fatta io.
    Ha detto che il pezzo migliore dell'album è quello che io giudico il peggiore.

    Posso dire di non concordare per niente con questa recensione, o quasi.
    Dopo argomenterò perché, ora sto studiando.

  7. #182
    Andrew B. Spencer
    ospite

    Predefinito Re: Octavarium [2005]

    JimmyPage ha scritto mar, 21 giugno 2005 alle 23:44
    Uhm ... non avevo mai fatto caso di essere così rincoglionito.

    edit: Scusa ma allora la "Elektra" cos'è ?
    E' sempre lei, in sostanza .

    Atlantic, WEA, Elektra, East West...

    http://www.wea.com/

  8. #183
    Shogun Assoluto L'avatar di uccio
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    Predefinito Re: Octavarium [2005]

    D'accordissimo con metallus, tranne per il pezzo migliore che ritengo tra i peggiori.

  9. #184
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    Predefinito Re: Octavarium [2005]

    concordo con la recensione, nn tanto per i giudizio dei pezzi in sè, quanto sulle cose dette in generale (sulla storia delle citazioni, dei capofila e blabla)
    ma vi rendete conto che probabilmente i Muse nn sanno manco chi sono i dt?

  10. #185
    La Borga L'avatar di dtpancio
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    Predefinito Re: Octavarium [2005]

    un mio amico giorni fa mi aveva detto che metallus era caduto anche lui nella trappola EoP..si vede che poi se ne saranno accorti e avranno cambiato recensione..

    vedo che se prima i commenti erano positivi, poi così così, ora perfino tutti d'accordo con la rece di metallus, che tra l'altro reputa la title track una macedonia insapore, quando era forse il pezzo che ci trovava più d'accordo..

  11. #186
    Shogun Assoluto L'avatar di uccio
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    Predefinito Re: Octavarium [2005]

    DTPancio ha scritto mer, 22 giugno 2005 alle 12:53
    un mio amico giorni fa mi aveva detto che metallus era caduto anche lui nella trappola EoP..si vede che poi se ne saranno accorti e avranno cambiato recensione..

    vedo che se prima i commenti erano positivi, poi così così, ora perfino tutti d'accordo con la rece di metallus, che tra l'altro reputa la title track una macedonia insapore, quando era forse il pezzo che ci trovava più d'accordo..
    Beh diciamo che le critiche rilevate alla title track sono piuttosto giustificate ma è comunque l'unica traccia che salvo perchè quella che più si richiama al vero prog.

  12. #187
    L'Onesto L'avatar di Fates_Warning
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    Predefinito Re: Octavarium [2005]

    DTPancio ha scritto mer, 22 giugno 2005 alle 12:53
    un mio amico giorni fa mi aveva detto che metallus era caduto anche lui nella trappola EoP..si vede che poi se ne saranno accorti e avranno cambiato recensione..

    vedo che se prima i commenti erano positivi, poi così così, ora perfino tutti d'accordo con la rece di metallus, che tra l'altro reputa la title track una macedonia insapore, quando era forse il pezzo che ci trovava più d'accordo..
    Beh... Col tempo le opinioni cambiano...Io per esempio, pur nn cambiando di una virgola il giudizio su octavarium, ti dico tranquillamente che sono 2 settimane che non sento una nota di sto cd... sono molto più attratto da altro

  13. #188
    Shogun Assoluto L'avatar di DT84
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    Predefinito Re: Octavarium [2005]

    Broken Dream ha scritto mar, 21 giugno 2005 alle 23:22
    Ecco la recensione di Metallus.it
    "A volte un glorioso passato, oltre ad essere motivo di grande soddisfazione personale, può essere un pesante fardello con il quale confrontarsi continuamente…soprattutto perdendo nella quasi totalità dei casi la partita! Nell’annus mirabilis 1989 i Dream Theater divennero insieme a Fates Warning, Queensrÿche (e preceduti solo dai maestri Rush) i fautori del cosiddetto movimento prog metal che univa le raffinatezze di certo prog anni ’70 con l’urgenza espressiva dell’heavy e che viveva in quegli anni forse l’apice del suo sviluppo artistico. Cenno storico utile e da imprimersi bene nella mente durante l’analisi del presente CD perché oggi (purtroppo) la band del Long Island sembra aver esaurito le scorte d’inventiva e qualità musicale vivendo questa nuova fase della propria carriera in modo strascicato e poco convinto.
    Riteniamo che se ‘Octavarium’ fosse stato pubblicato da una band qualunque saremmo qui a parlare di ottimo heavy rock moderno dalle influenze eterogenee…ma dobbiamo comunque tener presente chi è (stato) il protagonista di questa recensione!
    Niente da dire... quello che ha scritto è corretto.
    Volevo solo puntualizzare una cosa: il passato di un gruppo non rende un album migliore o peggiore, semplicemente lascia amarezza o stupore a seconda della qualità degli album passati.
    Il lato peggiore di Octavarium è che fa pensare che gran parte del talento dei Dream non è stato utilizzato per questo disco, o almeno, non per tutta la durata dell'album.







    Broken Dream ha scritto mar, 21 giugno 2005 alle 23:22
    L’album parte attorcigliandosi di nuovo alle sonorità degli ultimi due album da studio, chiudendo tramite ‘The Root Of All Evil’ la trilogia iniziata con ‘The Glass Prison’ e proseguita da ‘This Dying Soul’; le pulsioni da novelli Metallica sono ancora presenti e sinceramente rappresentano una preoccupante immobilità stilistica che non muove un passo “in avanti” ormai da qualche anno (anche ‘Panic Attack’ è ricollegabile a questo discorso anche se esecutivamente più veloce ed in linea col materiale di ‘Scenes From A Memory’).
    Vero, inoltre la canzone sa di già sentito, per questo la considero una delle peggiori del disco.





    Broken Dream ha scritto mar, 21 giugno 2005 alle 23:22
    Si prosegue ancora peggio con ‘The Answer Lies Within’, novella ‘Hollow Years’ e di una piattezza disarmante, dove neanche un quartetto d’archi riesce a portare alcun miglioramento;
    Ok, che la canzone è abbastanza piatta, ma almeno è qualcosa che i Dream Theater non avevano ancora fatto. E poi per me è decisamente meglio della prima traccia.
    Forse ricordate che a me piaceva già anche dal tempo dei radio edit. Una bella canzone che sa un po' di occasione mancata.





    Broken Dream ha scritto mar, 21 giugno 2005 alle 23:22
    stesso discorso per ‘Sacrificed Sons’, anch’essa sdolcinata e malinconica (liricamente tratta il disastro del World Trade Center) per poi tramutarsi in un perfetto collage di stralci di ‘Six Degrees Of Inner Turbulence’.
    Ma per favore... questo non mi va neanche di commentarlo.


    Broken Dream ha scritto mar, 21 giugno 2005 alle 23:22
    Le cose migliorano provvisoriamente con ‘These Walls’ (traccia migliore del lotto) grazie al rientro in pianta stabile della melodia (ci voleva tanto?) e di un refrain ben memorizzabile.
    Idem con patate. Questo parla di melodia e va a prendere These walls, la traccia del disco più povera di melodia e più ripetitiva. Vallo a capire.


    Broken Dream ha scritto mar, 21 giugno 2005 alle 23:22
    I Dream Theater tentano nella traccia successiva (‘I Walk Beside You’) addirittura un attacco informale alle classifiche, presentando un pezzo dalla esplicita vena U2 (quelli delle ultime produzioni);
    Interessante... poteva dire anche qualcosa di più, no?




    Broken Dream ha scritto mar, 21 giugno 2005 alle 23:22
    la già citata ‘Panic Attack’ cambia decisamente faccia a metà corso con l’entrata prepotente di un’influenza finora distante dal background degli americani: i Muse (molto probabile la presenza in studio di registrazione di una copia di ‘Absolution’), influenza stilistica che va ad inframmezzarsi tra gli assoli di Rudess e Petrucci (quello sentito sul recente album solista ci era sembrato decisamente più ispirato e non ingabbiato in strutture ormai troppo ripetitive) di un Portnoy pressoché irriconoscibile e di un Myung leggermente più presente a livello di produzione.
    Giusto, ma anche qui non ha espresso commenti sulla canzone.




    Broken Dream ha scritto mar, 21 giugno 2005 alle 23:22
    Ancora più Muse la successiva ‘Never Enough’: riff identico a ‘Stockholm Syndrome’, stessi effetti tastieristici, linea vocale di LaBrie simile nella strofa e nell’apertura del ritornello allo stile di Matthew Bellamy; se la precedente strizzata d’occhio alla proposta dei Tool era stata sufficientemente metabolizzata e riproposta a piccole dosi, in questo caso ci si avvicina ad un pericoloso scenario da copia/incolla che tramuta automaticamente dei capofila (che hanno sempre avuto numerosi detrattori ma la cui importanza ci sembra innegabile) in semplici “riproduttori” di idee altrui.
    Niente da dire.




    Broken Dream ha scritto mar, 21 giugno 2005 alle 23:22
    In chiusura, come da classica tradizione prog (alla quale difficilmente i Dream Theater di oggi possono essere ascritti) ecco giungere una lunga suite, la title track, che come facilmente intuibile vive di momenti assai diversificati : incipit psichedelico (più Pink Floyd di loro stessi), prog rock di scuola Genesis/Marillion, tipiche e già sentite progressioni strumentali, orchestral ending!…il tutto mescolato in una macedonia insapore per la quale il termine più appropriato parrebbe proprio essere “innocua” (sia a livello dimostrativo che di mere emozioni).
    Che l'inizio fosse d'ispirazione Pink Floydiana è evidente, ma la canzone è TUTT'ALTRO che innocua. E poi non è affatto vero che non mi trasmette emozioni, anzi, ad essere sinceri, non so quante altre canzoni dei Dream Theater mi trasmettono così tante emozioni.

  14. #189

    Predefinito Re: Octavarium [2005]

    @ DT84
    L'aggettivo "innocua" è relativo alla sensazione che può provare un'ascoltatore nel sentire la canzone.
    Personalmente dopo aver ascoltato tutti i primi album dei Genesis,tutti i primi album dei Pink Floyd,tutti i primi album degli Yes,tutti i primi album di Emerson Lake and Palmer,l'aggettivo "innocua" è il minimo che mi sento di dire.
    E non mi si dica che questi gruppi non c'entrano perchè da questi gruppi i nostri hanno preso spunto (forse un pò più di uno spunto )per Octavarium che per la maggior parte delle loro composizioni.

    Altri punti :la parte degli assoli di SS è il solito copia-incolla dei DT degli ultimi anni (assoli tra l'altro poco ispirati) ,e anche qui mi trovo d'accordo col recensore;per le altre canzoni mi sembra che non voglia infierire troppo .

  15. #190
    Shogun Assoluto L'avatar di DT84
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    Predefinito Re: Octavarium [2005]

    Broken Dream ha scritto gio, 23 giugno 2005 alle 00:18
    @ DT84
    L'aggettivo "innocua" è relativo alla sensazione che può provare un'ascoltatore nel sentire la canzone.
    Personalmente dopo aver ascoltato tutti i primi album dei Genesis,tutti i primi album dei Pink Floyd,tutti i primi album degli Yes,tutti i primi album di Emerson Lake and Palmer,l'aggettivo "innocua" è il minimo che mi sento di dire.
    E non mi si dica che questi gruppi non c'entrano perchè da questi gruppi i nostri hanno preso spunto (forse un pò più di uno spunto )per Octavarium che per la maggior parte delle loro composizioni.

    Altri punti :la parte degli assoli di SS è il solito copia-incolla dei DT degli ultimi anni (assoli tra l'altro poco ispirati) ,e anche qui mi trovo d'accordo col recensore;per le altre canzoni mi sembra che non voglia infierire troppo .
    Ho perfettamente capito cosa vuol dire innocua, guarda la parte in grassetto.
    DT84 ha scritto mer, 22 giugno 2005 alle 18:45
    Broken Dream ha scritto mar, 21 giugno 2005 alle 23:22
    In chiusura, come da classica tradizione prog (alla quale difficilmente i Dream Theater di oggi possono essere ascritti) ecco giungere una lunga suite, la title track, che come facilmente intuibile vive di momenti assai diversificati : incipit psichedelico (più Pink Floyd di loro stessi), prog rock di scuola Genesis/Marillion, tipiche e già sentite progressioni strumentali, orchestral ending!…il tutto mescolato in una macedonia insapore per la quale il termine più appropriato parrebbe proprio essere “innocua” (sia a livello dimostrativo che di mere emozioni).
    Che l'inizio fosse d'ispirazione Pink Floydiana è evidente, ma la canzone è TUTT'ALTRO che innocua. E poi non è affatto vero che non mi trasmette emozioni, anzi, ad essere sinceri, non so quante altre canzoni dei Dream Theater mi trasmettono così tante emozioni.
    Non parlo così perché sono un fanboy o perché sono uno che sta promuovendo il disco. Parlo così semplicemente perché la canzone in questione mi piace da matti.
    Broken Dream ha scritto gio, 23 giugno 2005 alle 00:18
    @ DT84
    L'aggettivo "innocua" è relativo alla sensazione che può provare un'ascoltatore nel sentire la canzone.
    Personalmente dopo aver ascoltato tutti i primi album dei Genesis,tutti i primi album dei Pink Floyd,tutti i primi album degli Yes,tutti i primi album di Emerson Lake and Palmer,l'aggettivo "innocua" è il minimo che mi sento di dire.
    E non mi si dica che questi gruppi non c'entrano perchè da questi gruppi i nostri hanno preso spunto (forse un pò più di uno spunto )per Octavarium che per la maggior parte delle loro composizioni.
    Mi dispiace, ma ho già detto più volte che quello non è il mio modo di ragionare. Un capolavoro non rende tutti gli altri dischi esistenti più brutti.

    Broken Dream ha scritto gio, 23 giugno 2005 alle 00:18
    Altri punti :la parte degli assoli di SS è il solito copia-incolla dei DT degli ultimi anni (assoli tra l'altro poco ispirati) ,e anche qui mi trovo d'accordo col recensore;per le altre canzoni mi sembra che non voglia infierire troppo .
    Per SS non ho affatto sentito quel copia-incolla. La canzone sa molto di SDOIT (album che, ripeto, mi è piaciuto non poco) ma non copia spudoratamente nessun altra canzone precedente dei DT.
    Gli assoli di quella canzone per me sono tutt'altro che poco ispirati, anzi, quando li sento non posso fare altro che tenere il tempo con le mani, ed è l'unico solo dell'album che mi fa questo effetto (anche perché non è che ce ne siano poi così tanti nel disco ).

  16. #191

    Predefinito Re: Octavarium [2005]

    E sì non andiamo d'accordo proprio su nulla
    Per quanto mi riguarda hai un modo di quotare un pò strano !

    ripeto : se uno ha ascoltato determinati gruppi tutto ciò che fanno ora i DT può essere definito semplicemente innocuo,altri lo definirebbero copiare,altri ancora plagio.Ti invito ad ascoltare i primi Pink Floyd,quelli sperimentali e i primi Genesis ,quelli sì che erano in grado di regalare emozioni,erano i pioneri di un'epoca forse irripetibile.

    E poi tu con il tuo grassetto hai dato la tua interpretazione del termine innocua,mentre io volevo dare un'interpretazione vicina a quella del recensore e alla mia

    Forse un giorno ci intenderemo

  17. #192
    Shogun Assoluto L'avatar di DT84
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    Predefinito Re: Octavarium [2005]

    Broken Dream ha scritto gio, 23 giugno 2005 alle 01:10
    E sì non andiamo d'accordo proprio su nulla
    Già.

    Broken Dream ha scritto gio, 23 giugno 2005 alle 01:10
    Per quanto mi riguarda hai un modo di quotare un pò strano !
    Lo so, sto anche a perderci tempo perché credo renda la risposta pià chiara. O non è così?

    Broken Dream ha scritto gio, 23 giugno 2005 alle 01:10
    ripeto : se uno ha ascoltato determinati gruppi tutto ciò che fanno ora i DT può essere definito semplicemente innocuo,altri lo definirebbero copiare,altri ancora plagio.Ti invito ad ascoltare i primi Pink Floyd,quelli sperimentali e i primi Genesis ,quelli sì che erano in grado di regalare emozioni,erano i pioneri di un'epoca forse irripetibile.
    Guarda... fino a mezzora fa stavo ascoltando Selling England by the pound. Capolavoro assoluto, però, come ho già detto, non cambia il mio parere su Octavarium.

    Broken Dream ha scritto gio, 23 giugno 2005 alle 01:10
    E poi tu con il tuo grassetto hai dato la tua interpretazione del termine innocua,mentre io volevo dare un'interpretazione vicina a quella del recensore e alla mia

    Forse un giorno ci intenderemo
    Penso sia la stessa. Io ho detto emozioni e tu hai detto sensazioni, poco cambia. Penso cambi solo il parere in merito: la canzone su di te non ha nessun effetto, su di me si.
    Correggimi se sbaglio.

  18. #193

    Predefinito Re: Octavarium [2005]

    Sbagli ,la canzone qualche effetto me lo dà, diciamo che mi è un filino indigesta ,come tutto il disco d'altronde

  19. #194
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    Predefinito Re: Octavarium [2005]

    Premetto che io devo ancora ascoltare tutto il cd, al momento ho sentito soltanto Panik Attack, che è praticamente un "tributo" (tanto per non definirlo una copia ) ai Muse e These Walls, che secondo me è meravigliosa... sarà che ai primi ascolti questo è l'effetto che fa e poi arriva a stufare, ma io la sto sentendo a getto continuo da ieri e in certi momenti mi sembra di riascoltare i grandi DT (quelli di Images & Words)... boh, sarà un'impressione mia, in ogni caso conto di reperire l'album al più presto.

  20. #195
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    Predefinito Re: Octavarium [2005]

    chi ha scritto la recensione di truemetal era evidentemente in stato di shock o sotto acido

    http://www.truemetal.it/reviews.php?op=a lbumreview&id=3664

  21. #196
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    Predefinito Re: Octavarium [2005]

    TeknoDragooN ha scritto gio, 23 giugno 2005 alle 20:31
    chi ha scritto la recensione di truemetal era evidentemente in stato di shock o sotto acido

    http://www.truemetal.it/reviews.php?op=a lbumreview&id=3664
    Ho visto anche che Hayato ha postato un commento.


    A parte i pareri sulle canzoni, la recensione è davvero scritta bene, una signora recensione, la preferisco 10000000000 volte rispetto a quella di Metallus che ho già commentato che secondo me è parecchio superficiale e incompleta (come recensione).

    Concordo particolarmente con la descrizione delle ultime due canzoni, con le altre si e no.

    1) non vedo poi così tanta differenza tra The root of all evil e le canzoni precedenti.

    2) These Walls faccio ancora fatica ad apprezzarla, non mi riconosco in quello che ha scritto riguardo a quella canzone.

    Per il resto tutto ok, o quasi.
    EDIT: dimenticavo, sia Rudess che LaBrie mi sono piaciuti e l'avevo già detto.
    Credo che Portnoy e Petrucci non spuntino singolarmente in quanto l'obiettivo dell'album non è quello di strafare. Myung l'ho sentito solo in Panic Attack e in poche altre occasioni.

    Ah... il voto... 90 è un po' troppo altino...


    Fosse per me avrebbe preso all'incirca 80.

    Ah... leggendo i commenti ho visto un sacco di 85-90-200. E poi non venitemi a dire che le recensioni non influenzano i pareri.

  22. #197
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    Predefinito Re: Octavarium [2005]

    uccio ha scritto lun, 20 giugno 2005 alle 19:59
    systemofadown ha scritto lun, 20 giugno 2005 alle 19:43
    cosa vuol dire IMHO????
    In My Humble Opinion, ovvero A mio modo di vedere,secondo me, secondo il mio punto di vista.
    IMHO ho letto un sacco di vaccate qua dentro ,come la stroncatura allucinante del tale lì sopra perchè pochi secondi di un pezzo sono simili ai muse..... come se poi cantare con una voce filtrata e 'sofferente' l'avessero inventato loro e non potesse farlo più nessuno (allora i gruppi che fanno power dovrebbero essere stroncati dal primo all'ultimo perchè imitano kiske per tutto l'album.... ma vi rendete conto delle cavolate che vengono messe in giro ??) o dimenticando che le citazioni nei tanto celebrati primi album,x esempio quelle di musica classica, sono in realtà molte,molte di più.... x nn parlare del ridicolo che si raggiunge(senza accorgersene) dicendo che gli ultimi dischi dei dt fanno cagare,che sono un gruppo finito,ecc. e poi esaltando veri e propri aborti musicali come i dischi (di legno) degli artension o altri simili,zeppi di tecnica ma finti come una suoletta e con pezzi orrendi.

    poi il fatto che la maggior parte dei commenti in giro siano negativi.. cosa assolutamente non vera,dato che persino su iamm, it.arti.musica.metal dove di certo nn sono amati (ANZI), accanto a qualche stroncatura abbiamo molte più persone che dicono di aver apprezzato,e di fan ce ne sono ben pochi tra questi..... vediamoli un pò di questi commenti(visto che si cerca di influenzare la gente riportando in modo strumentale solo commenti negativi,con motivazioni del piffero )



    "Devo ancora sentire le due suite finali (e ho paura del peggio ) ma
    fin'ora è un bel disco.
    Bei riff groovy, belle aperture melodiche, molti passaggi di puro AOR e gli assoli non cagano il cavolo."

    "Gli arrangiamenti sono decisamente più equilibrati di quelli dei lavori precedenti. La produzione è la migliore dai tempi di Falling Into Infinity... Nel complesso, un ottimo lavoro"
    Daniele Purrone (giornalista musicale,ben lontano dall'essere un loro fan....)


    "L'ho trovato molto gradevole...
    Gia il fatto che un album dei DT nonmi dia mal di testa per me è un ottimo segno... "
    MrCrowley


    "per me è stupendo.
    Poi se diranno sempre di tutti i colori (chi a ragione ma molti a torto), ma
    intanto ennesimo album diverso dai precedenti "
    Gackeen


    "Per me il disco e' piacevole"
    Niccolo' Carli (scrive anche per Flash, Rock Hard e altre testate, con gusti decisamente agli antipodi rispetto al prog metal......)


    "Octavarium gran bell'album.
    Quoto,scorre via che è una favola.... "
    whiski70


    "Cmq, ascoltato altre 2 volte oggi stesso, Octavarium è di certo il
    miglior album dai tempi di Scenes from a Memory, e se mi conoscessi
    sapresti che per me questa è una affermazione GROSSA!!!
    No, scherzi a parte, davvero in questo album dopo questo ulteriori 2
    ascolti posso dire che non ci sono pezzi brutti"
    Zappa


    "Melodie vocali stupende, bei riff incisivi e senza tanti fronzoli,
    arrangiamenti e produzione ottimi, Labrie in stato di grazia e forse altro
    che dimentico.

    Ammetto che e' un po' leggerino per un metallaro, ma questo e' indipendente
    dalla bellezza"
    The Sentinel


    "Finalmente coloro che dicono che di prog nei
    Dream Theater c'è veramente poco saranno soddisfatti, perché tranne una
    traccia qui di prog non c'è veramente nulla, o quasi.

    Però. Però questo disco è maturo, ben concepito, ben rifinito, pulito ma non
    eccessivamente ruffiano.
    Sì c'è la "Canzone U2" (che cmq non è affatto pop, ha solo uno straordinario
    pre-chorus / chorus, e la canzone in se é un potenziale hit), e c'è
    soprattutto in Never Enough Labrie che copia palesemente il cantato dei Muse
    (non so la musica, perché non li ho ascoltati granché), ma il disco é
    godibilissimo (sì, anche le tracce sopra, specialmente I walk beside you,
    nonostante sia catchy come mai per i DT)
    E' un disco oserei dire più rock, più studiato, che evidenzia finalmente una
    band e non dei solisti"
    Pikkio


    "mah sarà poco prog,sarà poco metal,sarà molto diverso da i vecchi lavori
    ma a me questo disco piace e parecchio,nonostante di solito ascolti
    tutt'altro!
    belle melodie, bei riff, belle canzoni..... ma che si vuole di più dai
    dream theater,un Lucano???"
    Alessandro RG


    "Octavarium è, effettivamente, un bel disco con un solo principale problema: probabilmente si tratta di uno dei più grandi plagi della storia della musica rock. "
    Scuotivento


    "Ci sono influenze di Muse e di U2 qua e là, ma secondo me non è un male.
    Secondo me è un gran disco.
    E la title track mi sembra un'ottima risposta (meno pretenziosa e più
    minimale) a "Change of Season"."
    Marco i'Lastri


    "Bellissimo, pure i pezzi lenti. Il fatto di prendere degli orchestrali
    ha pagato, fare sfogare i metalloni che sono in loro nel cd precedente
    pure. La prima e l'ultima traccia da sole varrebbero da sole il prezzo
    del CD, ma anche il resto per quanto atipico è fatto con tutti i crismi
    possibili. Tra l'altro tra booklet e simbolismi nascosti ce n'è da
    scoprire per un mese, per chi ha voglia."
    ArAgost


    "ho seguito Purrone per una volta ....Octavarium gran bell'album."
    Sauron darkland


    "'Mi aspetto altro'... Dopo l'urlo al miracolo quando il pianeta conobbe ed ascoltò IMAGES AND
    WORDS, gia dal succesivo album fino all'ultimo ottavo leggo e sento solo la
    frase in oggetto, sulle riviste, nei forum, al bar e quant'altro.
    Oltre ai fan più incalliti che avranno il difetto di giudicare sempre
    positiviamente il lavoro dei nostri riscontro un contraltare negativo al
    massimo senza spiegazioni di sorta.

    Alla mia domanda "ok, ma se ti aspetti altro dai DT, cosa ti aspetti?
    Vorresti che ripubblicassero sempre I&W?"

    "No no, sono dei musicisti molto preparati tecnicamente, ma da loro mi
    aspetto altro"

    MA CAZZO, cosa altro vi spettate voi che stroncate? (...)

    Scusa, ma io dal basso della mia ignoranza mi tengo i DT di Octavarium, di
    TOT e quant'altro fino al primo lavoro e nel contempo mi godo anche i Keys
    ed OSI.
    Cmq, ho riascoltato recentemente I&W dopo anni e anni (lo scoprii appena
    pubblicato) e l'ho trovato vecchio, bada bene, è un album mostruoso ancora
    oggi, ma mi suona vecchio, forse sono abituato ai DT di oggi ed ai loro
    suoni a muraglia (e mi piacciono, parecchio). "
    crevice


    "octavarium è una figata"
    potasi


    "Dream Theater, 2005, Octavarium. Ecco l' atteso ritorno della mia band
    preferita. Dopo un primo ascolto che mi aveva lasciato stranizzato e con un
    sentore di delusione, eccomi immerso, magnetizzato nelle atmosfere di questo
    stupendo nuovo lavoro. I dream conservano l'attitudine cattiva che permeava
    tutto TOT ma stavolta vanno oltre. C' è più spazio per le melodie stellari,
    quelle che dopo un paio di ascolti ti si ficcano nel cervello per non
    uscirne più. In questo album i cinque riescono ad essere moderni e
    contemporanei, buttandosi alle spalle le canzoni di 13 minuti che potevano
    durare la metà, gli schematismi e i duetti chitarra-tastiera e finalmente ci
    porgono un album più "personale"
    Bishop


    "a me pare che ai drim tiater (i quali e' vero che fanno un
    disco-partecipazione ogni mezz'ora, e sono americani...cosa ben piu'
    grave) non gli si perdoni proprio nulla: se robert wyatt scrivesse
    e arrangiasse un rock bottom solo per loro
    sarebbero un gruppo di cacca a prescindere...
    poi magari si incensa il primo gruppetto indonesiano che suona
    discretamente...
    a me loro stanno sulle balle, ma trovo piu'
    antipatici chi li crocefigge qualsiasi cosa
    facciano..."
    puccini


  23. #198
    Il Puppies L'avatar di Amedeo De Rossi
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    Predefinito Re: Octavarium [2005]

    .........Sante parole queste ultime!

    Chiudo dicendo che su amazon.com ha una media di 4 stelle su 5... e dopo ben dopo ben 185 recensioni non mi sembra così male, anzi, anzi............
    http://tinyurl.com/de9ck

  24. #199
    Shogun Assoluto L'avatar di DT84
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    Predefinito Re: Octavarium [2005]

    Amedeo De Rossi ha scritto gio, 23 giugno 2005 alle 23:30
    IMHO ho letto un sacco di vaccate qua dentro ,come la stroncatura allucinante del tale lì sopra perchè pochi secondi di un pezzo sono simili ai muse..... come se poi cantare con una voce filtrata e 'sofferente' l'avessero inventato loro e non potesse farlo più nessuno (allora i gruppi che fanno power dovrebbero essere stroncati dal primo all'ultimo perchè imitano kiske per tutto l'album.... ma vi rendete conto delle cavolate che vengono messe in giro ??) o dimenticando che le citazioni nei tanto celebrati primi album,x esempio quelle di musica classica, sono in realtà molte,molte di più....
    La gente di cui parli non ce l'ha tanto perché hanno copiato i Muse, ma perché appunto non sopportano la voce filtrata, che sia dei Muse o di qualsiasi altro gruppo.




    Amedeo De Rossi ha scritto gio, 23 giugno 2005 alle 23:30
    poi il fatto che la maggior parte dei commenti in giro siano negativi.. cosa assolutamente non vera,dato che persino su iamm, it.arti.musica.metal dove di certo nn sono amati (ANZI), accanto a qualche stroncatura abbiamo molte più persone che dicono di aver apprezzato,e di fan ce ne sono ben pochi tra questi..... vediamoli un pò di questi commenti(visto che si cerca di influenzare la gente riportando in modo strumentale solo commenti negativi,con motivazioni del piffero )
    Questo più o meno l'abbiamo capito (almeno io l'ho capito, poi non so voi... ).
    Le influenze di cui parli per me ci sono e non dovrebbero esserci.







    Amedeo De Rossi ha scritto gio, 23 giugno 2005 alle 23:30
    Alla mia domanda "ok, ma se ti aspetti altro dai DT, cosa ti aspetti?
    Vorresti che ripubblicassero sempre I&W?"

    "No no, sono dei musicisti molto preparati tecnicamente, ma da loro mi
    aspetto altro"

    MA CAZZO, cosa altro vi spettate voi che stroncate? (...)
    Queste sono le parole di uno che non ha stroncato l'album (ma ormai penso di essermi spiegato fin troppe volte ):

    la gente che ha stroncato l'album è la gente che:
    - vuole un album che rispecchi lo stile di quelli precedenti, o almeno ci si avvicini.
    - non condanna l'innovazione, ma che semplicemente non apprezza le canzoni dell'album perché non gradisce QUEL tipo di canzoni.

    O almeno io ho capito così.

  25. #200
    Lo Zio L'avatar di abbath
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    Predefinito Re: Octavarium [2005]

    Amedeo, ma figurati..

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