Non ho purtroppo ancora visto il film, ma nemmeno per me è un problema il product placement se ha un senso all'interno del contesto.
Però si nota fin dal trailer chi ha finanziato poi potete negarlo, ma è così
Non ho purtroppo ancora visto il film, ma nemmeno per me è un problema il product placement se ha un senso all'interno del contesto.
Però si nota fin dal trailer chi ha finanziato poi potete negarlo, ma è così
Vabbe notarsi si nota, però che ci sia un mega-banner Martini ad una festa vip non è out of context. Idem le casse di Peroni in un bar-bettola da vecchi.
L'avesse girato a Milano, quella scena l'avrebbe fatta alla terrazza Martini e il banner ci sarebbe stato comunque
Ma anche Roma c'è una terrazza Martini o sbaglio?
visto. bello bello bello. e che piacere non trovare in sala una folla di ragazzini masticanti/sghignazzanti/con l'iphone in mano.
ps notato pure io subito le casse di peroni,però non mi ha infastidito,mi ha fatto sorridere.
Certo, considerato nel panorama italiano è un capolavoro.
Leggendolo a sè stante rimane il prodotto di gente che i controcazzi li ha, ma stavolta ha fatto il tipico giro a vuoto (serve l'imho?). Vuoi perché il tema, i rimandi, la scia in cui si pone, la location, vuoi per tutte queste cose io ci leggo troppa voglia di fare, troppo poca lucidità.
Concetti ribaditi allo sfinimento, per il gusto di mettere un'altra immagine di poetica squallidità, che portano a inevitabili lungaggini che trovo sbilancino troppo il film. Il percorso (AH, IL PERCORSO! Di solito me ne fotto, ma qui no) del protagonista che rimane troppo sottotraccia rispetto al rumore sociale che da "di fondo" diventa protagonista.
Ci teneva troppo secondo me.
La parte della santa per esempio.
Ma anche le feste. Ribadire, insistere sullo stesso tasto. Quante volte si vede Tony alla festa/situazione che "finge" di divertirsi ma noi lo sappiamo che muore dentro?
Mi è piaciuto.
Però da Sorrentino, su quel tema lì, con quel materiale lì, mi aspetto molto di più.
sorrentino e servillo dalla gruber con servillo che si mangia la scena e lilly che non sa come fermarlo
visti
"il fatto che tu non abbia capito non significa che qualcun altro non possa farlo", all'incirca.
Per me il ribadire serve, invece, ed è necessario per riuscire a portare il messaggio dal livello della razionalità a quello dell'emotività.Certo, considerato nel panorama italiano è un capolavoro.
Leggendolo a sè stante rimane il prodotto di gente che i controcazzi li ha, ma stavolta ha fatto il tipico giro a vuoto (serve l'imho?). Vuoi perché il tema, i rimandi, la scia in cui si pone, la location, vuoi per tutte queste cose io ci leggo troppa voglia di fare, troppo poca lucidità.
Concetti ribaditi allo sfinimento, per il gusto di mettere un'altra immagine di poetica squallidità, che portano a inevitabili lungaggini che trovo sbilancino troppo il film. Il percorso (AH, IL PERCORSO! Di solito me ne fotto, ma qui no) del protagonista che rimane troppo sottotraccia rispetto al rumore sociale che da "di fondo" diventa protagonista.
Ci teneva troppo secondo me.
La parte della santa per esempio.
Ma anche le feste. Ribadire, insistere sullo stesso tasto. Quante volte si vede Tony alla festa/situazione che "finge" di divertirsi ma noi lo sappiamo che muore dentro?
Mi è piaciuto.
Però da Sorrentino, su quel tema lì, con quel materiale lì, mi aspetto molto di più.
Comunque la mia ragazza ha parlato con la traduttrice che ha tradotto la sceneggiatura della Grande Bellezza in francese ai tempi, dice che il film era mooolto più lungo (anche il montaggio originale di Sorrentino era 4h circa) e il tutto del film molto meglio "svolto".
Sarebbe interessante un giorno vedere il Director's Cut di 4 ore originale.
4 ore
Sicuramente sono state tagliate delle scene molto belle comunque, tipo questa:
(notare lo spettacolare e repentino cambio di espressione di Jep al "sono pigri, moralisti, indolenti")
Stessa opinione più o meno.Certo, considerato nel panorama italiano è un capolavoro.
Leggendolo a sè stante rimane il prodotto di gente che i controcazzi li ha, ma stavolta ha fatto il tipico giro a vuoto (serve l'imho?). Vuoi perché il tema, i rimandi, la scia in cui si pone, la location, vuoi per tutte queste cose io ci leggo troppa voglia di fare, troppo poca lucidità.
Concetti ribaditi allo sfinimento, per il gusto di mettere un'altra immagine di poetica squallidità, che portano a inevitabili lungaggini che trovo sbilancino troppo il film. Il percorso (AH, IL PERCORSO! Di solito me ne fotto, ma qui no) del protagonista che rimane troppo sottotraccia rispetto al rumore sociale che da "di fondo" diventa protagonista.
Ci teneva troppo secondo me.
La parte della santa per esempio.
Ma anche le feste. Ribadire, insistere sullo stesso tasto. Quante volte si vede Tony alla festa/situazione che "finge" di divertirsi ma noi lo sappiamo che muore dentro?
Mi è piaciuto.
Però da Sorrentino, su quel tema lì, con quel materiale lì, mi aspetto molto di più.
Guardare la parte della Santa è stata quasi una fatica.
In sala bellissimi, ma anche no, i sinistri d'epoca che sui titoli di coda più o meno erano così.
Spoiler:l'ostentata ricerca della battuta profonda che ti cambia la vita™ lo tiene costantemente ad un passo dal capolavoro.
detto questo, anche una bella sforbiciata al duello morale fra cardinal ramsey e maria teresa di calcutta 2 ci stava tutta.
lo scrivo perchè la lunga rincorsa verso il finale sospeso (sulla genesi dell'ispirazione) è di rara bellezza.
l'ostentata ricerca della battuta profonda che ti cambia la vita™
è ciò che mi ha reso parecchio irritante "l'amico di famiglia"
Fa parte del suo stile, anche i libri sono così.
Che non sarebbe stato Sorrentino. Il luccichio barocco della parola non e' un orpello baricchiano per lui, e' una dimensione iperbolica da modellare. Lo puoi anche togliere ma perdi un punto distintivo del suo repertorio.
non ho detto che va tolta la parola, ma che va asciugata di brutto.
il precedente con sean penn era moooolto più godibile in questo senso.
forse era un'esigenza degli spazi.
ci son battute nell'ultimo da mettersi le mani nei capelli (e non parlo dei personaggi trash).
EDIT va be', so' tutti trash in realtà
Anche le conseguenze dell'amore era molto più sobrio sotto questo punto di vista
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E' esattamente quello di cui parlavo anche io.
Credo sia il tipico errore che fai quando ci tieni troppo. Forse sentiva che questo era il SUO film, una roba perfetta per lui, che non poteva fallire.
E ha strafatto.
Non è brutto oh, ma come abbiamo detto tutti, vista la qualità che a tratti c'ha messo, poteva essere una roba veramente sensazionale.
Carino, ma non mi convince appieno
molte scene sono memorabili però secondo me è stato troppo prolisso
pensa che ne ha girati di ben più prolissi
#mubayl
E' entrato in risonanza con qualcosa che ho dentro e non riesco a non adorarlo.
Ha i suoi difetti, ma non riesco a percepirli come tali. Per me è proprio bello nel suo consapevole iper-realismo barocco
a una seconda visione guadagna taanti punti in più, si devo dire che ora mi piace ora