Nei giorni scorsi si sono susseguite diverse notiziole interessanti che riguardano la banda larga in Italia: la prima arriva da Telecom Italia, che ha annunciato l'intenzione, entro la fine dell'anno, di raggiungere con i servizi ADSL il 91% della popolazione italiana, contro l'83% dello scorso settembre, un dato senza dubbio assai rilevante.
A questo si sommano le numerose offerte, da parte di praticamente tutti i provider, di ampliamento della banda disponibile totale a costo pressochè nullo (con i distinguo del caso); se le cose procedono a questo ritmo, la capacità della fibra ottica sarà presto raggiunta dai tradizionali doppini di rame.
Nel frattempo dovrebbero - così pare - ridursi i costi per i collegamenti "base", quelli a meno di un megabit, per intenderci.
E tutti vissero felici e contenti? Ovviamente no.
Leggendo i dati "al contrario, molto banalmente, il 91% di copertura lascia comunque quasi il 10% della popolazione vincolata ai modem analogici.
Viene poi da chiedersi se tanta grazia sarebbe ugualmente piovuta dal cielo senza le partite di calcio da vedere in streaming (per le quali serve ovviamente un po' più della banda attuale), ovviamente a pagamento.
C'è poi il solito problema della pirateria e del file sharing, che a voler pensar male sembra quasi che lo facciano apposta a darti tanta banda, e poi senti gli amici che ti dicono "che cosa me ne faccio di 4 megabit tutto il giorno?", e tu cosa gli rispondi?