Se vogliamo dirla tutta, vero problema del film è che doveva essere un libro e si vede. Per esempio le due scene che hai appena citato, sicuramente in un libro di McCarthy sarebbero state capire al volo, per non parlare della regia dei Coen, sicuramente più vicina ad una visione dell'autore. La colpa delle scene risiedono più nel montaggio che in fase di scrittura e regia. Non capisco questo criticare la storia, alla fine dei conti è semplice, puro stile McCarthy, quindi questo significa monologhi pomposi riportati in un contesto quotidiano da frontiera. Atmosfera crepuscolare e misantropa. A questo punto mi chiedo: ma i critici che osannano McCarthy dove sono? Sinceramente dalle critiche rivolte a questo film sta emergendo che nessuno ha capito niente dell'autore, seppure sia inneggiato a grande autore da critici e letterati.
Per ora le migliore critiche lette sono da Camus, almeno le critiche lette sopra puntano al cuore del film e volendo emerge che non piace l'autore.
Quello che non sto capendo è questo: McCarthy bufala del millenio o grande autore per questi intellettuali di oggi? No, perché per me è un gran autore e già un classico della letteratura americana, ma sembra che non venga capito e poi le stesse persone lo esaltano. Registicamente al film nulla si può dire, infatti tutte le critiche sono rivolte alla storia. Per me la storia è in puro spirito McCarthy, se non piace l'autore amen, ma dire addirittura che è orrida è esagerato. Si avvicina al suo stile letterario, pochi fronzoli e duro e crudo, personaggi fuori contesto storico e molto più vicini ad una fiaba-leggenda primordiale (bene-male, grigio e orrore dell'essere umano) e questo può allontanare magari spettatori a cui non piace l'autore e un determinato tipo di stile. Film che oserei definire "stile letterario dell'autore".
In ogni caso il film è quasi da flop visto come la critica stia sentenziato negativamente ammettendo le stesse cose che abbiamo scritto finora: bel cast ma dialoghi e storia che affondano in modo disastroso.