zeta81 ha scritto gio, 27 gennaio 2005 alle 19:53
oggi mi sono capitate in mano le lettere di A. : una tizia che mi faceva il filo alle superiori, che divenne un amica e niente più per me, al massimo qualche coccola e un po di lingua niente di più, all'epoca lei aveva 16 anni e io 21, e lei aveva già un ragazzo , io invece ero una troietta, ci stavo con quasi tutte
erano lettere dolci, piene di innocenza, a rileggerle ora penso di avere perso una persona speciale, dopo la scuola la vidi una volta sola e poi espressi il desiderio di non vederla più, perchè in cuor mio sapevo che così soffriva lei e io invece avevo altro per la testa.
Alle prime lettere risposi più per cortesia che per vera voglia di farlo, poi mi venne naturale rispondere su carta, anche se la vedevo, e ci dicevamo tutto lo stesso.
due cose mi sono rimaste impresse
-un viaggio in auto in cui con "Vorrei" di Guccini in sottofondo lei mi prese la mano, e la lasciava solo per farmi cambiare le marce, mi intristì perchè a differenza di lei sapevo già che era l'ultima volta che la vedevo
-e un passo della sua lettere in cui mi spiegava perchè per lei ero speciale "...ma nel frattempo ascolto il tuo silenzio ,e ti sto vicino. Lo sai mi piace quando parli solo tu. io posso solo ascoltarti e tu, non puoi restare in silenzio! Hai uno stile particolare anche nello scrivere , il saluto all'inizio non c'è, il mio nome neppure (già so benissimo come mi chiamo), cose strane ma non per questo non belle...."
quando parla di ascoltare il mio silenzio si riferisce a un momento di sconforto in cui comunicavo am onosillabi, era appena morto un mio compagno di squadra in un incidente d'auto ed ero rimasto sconvolto.
mi han detto che è ancora bellissima, spero che abbia trovato qualcuno migliore di me