Qoelet ha scritto mar, 04 aprile 2006 alle 17:48
nofaxe ha scritto mar, 04 aprile 2006 alle 17:21
non è affatto irrilevante l'evento. Da una parte abbiamo una dittatura, una mostruosità. Dall'altra abbiamo la "democrazia" la libertà e tutti gli ideali di cui ci facciamo tanto vanto. Prendiamo atto allora che non siamo così liberi come ci piace credere.
Il fatto che si viva in uno Stato già limita la nostra libertà. Non credo di essere libero più del necessario e lo accetto.
l'evento è irrilevante in quanto accaduto molto tempo fa e in una situazione che ora non è più presente.
Grazie al cielo, direi.
Caso mai ti fosse sfuggito, queste azioni sono state prese nei confronti di spie (vere o presunte) di quella che si era appena affermata come una delle grandi Potenze mondiali, che era incidentalmente governata da un despota, più simile ad un satrapo orientale che ad un dittatore occidentale e che si era macchiato le mani di crimini orrendi (già nel '47, ebbene sì). Oltre a ciò, l'Inghilterra era uscita vittoriosa ma estremamente indebolita dalla seconda guerra mondiale, infatti proprio in quell'anno avrebbe perso India e Pakistan. Insomma, era e si sentiva debole, esposta al nemico sovietico, in cui vedeva una minaccia incombente, un nemico pari (come ideologie e come potenza militare) alla Germania nazista ma contro cui, ora, non avrebbe più avuto la forza di resistere.
Concludendo: la democrazia ha diritto all'autodifesa, dovessero anche andarne di mezzo alcuni suoi cittadini, certo. Perché se fosse caduta la Democrazia e la Corona britanniche, sarebbero sati in milioni a soffrirne ed in questa prospettiva la morte di qualche centinaio di persone era accattabile; d'alronde, mandare soldati in guerra è la stessa cosa: la democrazia he si difende uccidendo i propri cittadini.
Ti ripeto: ma DAVVERO sei sorpreso?