Ho la netta impressione che la magistratura di Torino stia cercando di spostare il tiro su presunti scandali/scandaletti di flaso in bilancio () per cercare di distogliere l'attenzione dal problema intercettazioni
Ho la netta impressione che la magistratura di Torino stia cercando di spostare il tiro su presunti scandali/scandaletti di flaso in bilancio () per cercare di distogliere l'attenzione dal problema intercettazioni
in pratica tuttiDolphin ha scritto mar, 23 maggio 2006 alle 20:06
La magistratura torinese ha disposto l' acquisizione di documentazione in possesso a 16 club di serie A: Empoli, Livorno, Palermo, Fiorentina, Ascoli, Cagliari, Sampdoria, Messina, Inter, Milan, Parma, Roma, Lazio, Siena, Reggina e Chievo. Figurano anche 18 club di B: AlbinoLeffe, Cesena, Pescara, Arezzo, Avellino, Bologna, Brescia, Catania, Catanzaro, Crotone, Modena, Piacenza, Rimini, Ternana, Torino, Triestina, Verona, Vicenza. Per quanto riguarda la C1, figurano Genoa, La Spezia, Novara, Perugia, Lodigiani, Monza, Padova, Teramo, Lanciano, Lucchese, Napoli e Sassari Torres.
non ne usciamo più....
chi manca? treviso, lecce.. poi?
Hai dimenticato di specificare che la disposizione rientra nell'indagine sul falso in bilancio.Dolphin ha scritto mar, 23 maggio 2006 alle 20:06
La magistratura torinese ha disposto l' acquisizione di documentazione in possesso a 16 club di serie A: Empoli, Livorno, Palermo, Fiorentina, Ascoli, Cagliari, Sampdoria, Messina, Inter, Milan, Parma, Roma, Lazio, Siena, Reggina e Chievo. Figurano anche 18 club di B: AlbinoLeffe, Cesena, Pescara, Arezzo, Avellino, Bologna, Brescia, Catania, Catanzaro, Crotone, Modena, Piacenza, Rimini, Ternana, Torino, Triestina, Verona, Vicenza. Per quanto riguarda la C1, figurano Genoa, La Spezia, Novara, Perugia, Lodigiani, Monza, Padova, Teramo, Lanciano, Lucchese, Napoli e Sassari Torres.
non ne usciamo più....
E cmq capirai... falsificare il bilancio ormai è giuridicamente rilevante quanto parcheggiare in divieto di sosta...
Manca l'AtalantaFrykky ha scritto mar, 23 maggio 2006 alle 20:16
in pratica tuttiDolphin ha scritto mar, 23 maggio 2006 alle 20:06
La magistratura torinese ha disposto l' acquisizione di documentazione in possesso a 16 club di serie A: Empoli, Livorno, Palermo, Fiorentina, Ascoli, Cagliari, Sampdoria, Messina, Inter, Milan, Parma, Roma, Lazio, Siena, Reggina e Chievo. Figurano anche 18 club di B: AlbinoLeffe, Cesena, Pescara, Arezzo, Avellino, Bologna, Brescia, Catania, Catanzaro, Crotone, Modena, Piacenza, Rimini, Ternana, Torino, Triestina, Verona, Vicenza. Per quanto riguarda la C1, figurano Genoa, La Spezia, Novara, Perugia, Lodigiani, Monza, Padova, Teramo, Lanciano, Lucchese, Napoli e Sassari Torres.
non ne usciamo più....
chi manca? treviso, lecce.. poi?
manca anche il Frosinone
7ShevaRe ha scritto mar, 23 maggio 2006 alle 20:23
manca anche il Frosinone
L'ex presidente del Lecce Semeraro. WLecce.it
Dopo un lungo silenzio da parte degli organi societari giallorossi all'indomani dell'esplosione dello scandalo nel mondo del calcio, ha parlato per la prima volta l'ex presidente del Lecce Rico Semeraro, dalle colonne de "Il Nuovo Quotidiano di Lecce". E sono dichiarazioni choc, destinata a far discutere: "Galliani mi disse che per le piccole formazioni come il Lecce non c'era posto in serie A. Si sarebbero privilegiate le squadre delle grandi città, che potevano contare su un vasto bacino d'utenza".
Semeraro ha parlato anche del campionato della squadra salentina: "Non ci sono scusanti, abbiamo fatto un torneo disastroso, però spero che l'anno prossimo il Lecce possa giocare ancora in serie A, pur non chiedendo regali, ma solo che venga fatta giustizia".
te pensa ai tuoi problemi
non va bene manco questo immagino vero?
16.25 Non esistono schedari e nessun coinvolgimento nella schedatura di politici, arbitri e uomini del calcio.
Telecom Italia con un comunicato nega qualsiasi ruolo
nella vicenda. ''In merito a quanto riportato oggi da alcuni organi di stampa, circa un suo presunto ruolo nella
raccolta di informazioni al fine di schedare 'politici, uomini
di finanza, banchieri... arbitri e manager di calcio', Telecom Italia esclude qualsiasi coinvolgimento in tale vicenda sia della societa' sia dei suoi vertici ed esclude altresi' di disporre di qualsiasi tipo di schedario su chicchessia''. Telecom rileva che ''tutti gli incarichi conferiti e i rapporti
posti in essere dall'azienda con fornitori esterni sono stati
del tutto corretti e conformi a legge. La natura dei comportamenti dei fornitori e le loro asserite dichiarazioni sono del tutto estranee all'azienda e ai suoi vertici e
ricadono quindi sotto la responsabilita' di costoro''. '
'Telecom Italia sottolinea che qualunque diversa notizia e' infondata e contraria al vero e pertanto invita a non riprendere simili illazioni, fermo restando che la societa' perseguira' inflessibilmente in ogni sede chi ne danneggia immagine
e reputazione, o anche solo tenta di farlo. Telecom Italia auspica, infine, che su tali vicende l'Autorita' giudiziaria
possa fare quanto prima la dovuta chiarezza''.
The Great Guerra ha scritto mar, 23 maggio 2006 alle 20:57
16.25 Non esistono schedari e nessun coinvolgimento nella schedatura di politici, arbitri e uomini del calcio.
Telecom Italia con un comunicato nega qualsiasi ruolo
nella vicenda. ''In merito a quanto riportato oggi da alcuni organi di stampa, circa un suo presunto ruolo nella
raccolta di informazioni al fine di schedare 'politici, uomini
di finanza, banchieri... arbitri e manager di calcio', Telecom Italia esclude qualsiasi coinvolgimento in tale vicenda sia della societa' sia dei suoi vertici ed esclude altresi' di disporre di qualsiasi tipo di schedario su chicchessia''. Telecom rileva che ''tutti gli incarichi conferiti e i rapporti
posti in essere dall'azienda con fornitori esterni sono stati
del tutto corretti e conformi a legge. La natura dei comportamenti dei fornitori e le loro asserite dichiarazioni sono del tutto estranee all'azienda e ai suoi vertici e
ricadono quindi sotto la responsabilita' di costoro''. '
'Telecom Italia sottolinea che qualunque diversa notizia e' infondata e contraria al vero e pertanto invita a non riprendere simili illazioni, fermo restando che la societa' perseguira' inflessibilmente in ogni sede chi ne danneggia immagine
e reputazione, o anche solo tenta di farlo. Telecom Italia auspica, infine, che su tali vicende l'Autorita' giudiziaria
possa fare quanto prima la dovuta chiarezza''.
ah beh... sai che cambia. l'immagine di telecom quella è e quella rimane...
beh quello è ovvio..
ps: zoolander bello bello in modo assurdo!
Ah ,ecco ,mancav la magistratura pro juve,fortuna che lo hai fatto notareanthonykiedis ha scritto mar, 23 maggio 2006 alle 20:16
Ho la netta impressione che la magistratura di Torino stia cercando di spostare il tiro su presunti scandali/scandaletti di flaso in bilancio () per cercare di distogliere l'attenzione dal problema intercettazioni
Falso in bilancio, l'elenco completo delle 71 società
Ecco le 71 società a cui la Procura di Torino ha chiesto l'acquisizione di documenti nell' ambito dell'inchiesta sul falso in bilancio. Il decreto lo eseguono i rispettivi Comandi provinciali della Guardia di Finanza in cui ha sede la società.
Sono:
SERIE A (16):
Empoli F.C.B., U.C. Città di Palermo, A.C.F. Fiorentina, Ascoli Calcio 1898, U.C Sampdoria, A.S. Livorno Calcio, Messina Peloro, Internazionale Milano, Milan A.C., Parma A.C., Reggina Calcio, A.S. Roma, S.S. Lazio, A.C. Siena, A.C. Chievo Verona, CagliariCalcio,
SERIE B (1:
U.C. Albinoleffe, A.C. Cesena, Pescara Calcio, A.C. Arezzo, Bologna F.C., U.S. Catanzaro, Brescia, Calcio Catania, F.C. Crotone Calcio, U.S. Avellino, Modena F.C., Piacenza F.C., Ternana Calcio, Rimini Calcio F.C., Torino F.C., Hellas Verona F.C., Vicenza Calcio, Triestina U.S. Calcio
SERIE MINORI:
Ivrea Calcio, Alpignano, G.S.D. Lascaris, A.C. Pro Sesto, Valenzana Calcio, Trino Calcio, A.C. Monza Brianza 1912, Savoia A.C. 1908, Ancona Calcio, A.S. Biellese 1902, Fussball Club Sud Tirol, Calcio Como, Forlì, Genoa Cricket and F.C., Spezia Calcio 1906, L'Aquila Calcio, Lucchese Libertas, Carrarese Calcio, SS. Calcio Napoli, Novara, Padova, Perugia, Prato, Reggiana, Lodigiani, Pol. Sassari Torres, Teramo Calcio, Varese, U.S. Pro Vercelli Calcio, Viterbese, A.C. Lumezzane, U.S. Brescello, Lanciano, Novese, Saluzzo, Meda A.C. 1903 e A.S. Sora.
la tua impressione fa ridere....anthonykiedis ha scritto mar, 23 maggio 2006 alle 20:16
Ho la netta impressione che la magistratura di Torino stia cercando di spostare il tiro su presunti scandali/scandaletti di flaso in bilancio () per cercare di distogliere l'attenzione dal problema intercettazioni
scandali/scandaletti.....
ma sai almeno cosa scrivi?
E perche'???? Perche' il sig. ex capo del consiglio....per aggiustare i suoi porci comodi ha trasformato l'accusa di "falso in bilancio" in, se non sbaglio, "Fatturazione FANTASIOSA" o qualcosa di simile.Coma White ha scritto mar, 23 maggio 2006 alle 20:17
Hai dimenticato di specificare che la disposizione rientra nell'indagine sul falso in bilancio.Dolphin ha scritto mar, 23 maggio 2006 alle 20:06
La magistratura torinese ha disposto l' acquisizione di documentazione in possesso a 16 club di serie A: Empoli, Livorno, Palermo, Fiorentina, Ascoli, Cagliari, Sampdoria, Messina, Inter, Milan, Parma, Roma, Lazio, Siena, Reggina e Chievo. Figurano anche 18 club di B: AlbinoLeffe, Cesena, Pescara, Arezzo, Avellino, Bologna, Brescia, Catania, Catanzaro, Crotone, Modena, Piacenza, Rimini, Ternana, Torino, Triestina, Verona, Vicenza. Per quanto riguarda la C1, figurano Genoa, La Spezia, Novara, Perugia, Lodigiani, Monza, Padova, Teramo, Lanciano, Lucchese, Napoli e Sassari Torres.
non ne usciamo più....
E cmq capirai... falsificare il bilancio ormai è giuridicamente rilevante quanto parcheggiare in divieto di sosta...
CosenzaFrykky ha scritto mar, 23 maggio 2006 alle 20:16
in pratica tuttiDolphin ha scritto mar, 23 maggio 2006 alle 20:06
La magistratura torinese ha disposto l' acquisizione di documentazione in possesso a 16 club di serie A: Empoli, Livorno, Palermo, Fiorentina, Ascoli, Cagliari, Sampdoria, Messina, Inter, Milan, Parma, Roma, Lazio, Siena, Reggina e Chievo. Figurano anche 18 club di B: AlbinoLeffe, Cesena, Pescara, Arezzo, Avellino, Bologna, Brescia, Catania, Catanzaro, Crotone, Modena, Piacenza, Rimini, Ternana, Torino, Triestina, Verona, Vicenza. Per quanto riguarda la C1, figurano Genoa, La Spezia, Novara, Perugia, Lodigiani, Monza, Padova, Teramo, Lanciano, Lucchese, Napoli e Sassari Torres.
non ne usciamo più....
chi manca? treviso, lecce.. poi?
non vorrei alimentare flame, ma secondo te il falso in bilancio è un reato bagatellare? ammesso che un reato possa definirsi tale.anthonykiedis ha scritto mar, 23 maggio 2006 alle 20:16
Ho la netta impressione che la magistratura di Torino stia cercando di spostare il tiro su presunti scandali/scandaletti di flaso in bilancio () per cercare di distogliere l'attenzione dal problema intercettazioni
Il falso in bilancio mi sembra che venga considerato in maniera troppo blanda da troppa gente.
Se pasticci il bilancio significa che lo fai per risparmiare soldi, e quei soldi se te li tieni tu (illegalmente) significa che qualcun'altro ci smena...
Io questo lo chiamo rubare
secondo me è una semplificazione eccessiva del fenomeno. I risvolti sono ben maggiori.
Coma White ha scritto mar, 23 maggio 2006 alle 19:22
cuttone infausto
Avevo postato lo stesso identico articolo, che poi ho anche riassunto, qualche post prima...
Magari dare una lettura generica prima di postare lo stesso articolone tanto per dire "uh ganzo, c'è anche l'Inter"(che poi non c'è)...
E' la prima volta che vedo uccio mettere una faccina " "uccio ha scritto mar, 23 maggio 2006 alle 23:43
Coma White ha scritto mar, 23 maggio 2006 alle 19:22
cuttone infausto
Avevo postato lo stesso identico articolo, che poi ho anche riassunto, qualche post prima...
Magari dare una lettura generica prima di postare lo stesso articolone tanto per dire "uh ganzo, c'è anche l'Inter"(che poi non c'è)...
inchiestine parallele per distogliere lo sguardo dalla principale..
FrikyFrdy ha scritto mer, 24 maggio 2006 alle 02:08
inchiestine parallele per distogliere lo sguardo dalla principale..
Bella scemata.Complimenti.FrikyFrdy ha scritto mer, 24 maggio 2006 alle 02:08
inchiestine parallele per distogliere lo sguardo dalla principale..
anthonykiedis ha scritto mar, 23 maggio 2006 alle 20:16
Ho la netta impressione che la magistratura di Torino stia cercando di spostare il tiro su presunti scandali/scandaletti di flaso in bilancio () per cercare di distogliere l'attenzione dal problema intercettazioni
scandali? scandaletti?
qui ci sono diverse procure impegnate da anni in indagini che solo ora si stanno congiungendo sui punti in comune.
Ci sono prove raccolte nel corso del tempo ed è normale che alla fine si stiano tirando le somme.
Non si sono svegliati la mattina dicendo "che bello ora prendiamo 71 società e le buttiamo in mezzo"
Ma davvero pensate che il mondo funzioni così?
Che fanno tirano le somme vedono che la cosa si allarga e devono tacere tutto?
stanno facendo semplicemente il loro lavoro,lasciamoglielo fare,sopratutto per il bene di questo sport che stiamo constatando con mano che fosse marcio più di quanto qualsiasi persona avesse mai sospettato
MA bene così, a questo punto ogni cosa, anche la più piccola, deve venir fuori ed essere cancellata. Tutti quelli colpevoli di qualcosa devono pagare. Esigo un calcio quantomeno ripulito, al momento in cui ripartirà la serie A. Non candido, ovviamente, ma almeno un pò meno sporco. Ed è giustissimo che le indagini si distribuiscano tra scandali abnormi e reati minori:adesso è il momento di andare fino in fondo e di vederci finalmente chiaro.
Sarà un bene per tutti i tifosi.
Una interessante analisi di Emanuele Gamba sul Corriere della Sera:
Il moggismo e certe frasi
da non sottovalutare
Andrea Agnelli, Moggi e Giraudo
Non si può parlare di calcio giocato, e già il fatto che in Italia si sia sempre dovuto distinguere tra "calcio giocato" e qualcos'altro è il segno di quali tempi abbiamo vissuto e forse, speriamo, smetteremo di vivere. Suggeriamo qualche riflessione.
1) Il problema, più che Moggi, è il moggismo, cioè un sistema abilmente creato dal suo ideatore ma ampiamente condiviso a ogni livello, e anche da molti che adesso fanno finta di indignarsi. Il cerchio si è chiuso definitivamente quando il potere di Moggi si è affiancato a quello della squadra più potente d'Italia (lo era anche con Boniperti, il quale non era un angioletto: anzi), formando una struttura neanche tanto invisibile che ha pilotato il calcio italiano. Già da tanto tempo: del resto Baldas, il moviolista di Biscardi trattato come uno scendiletto, è un ex designatore.
La vera domanda da porsi è questa: perché mai nessuno si è ribellato? Forse perché i pochi che l'hanno fatto sono finiti male, forse perché davvero nessuno aveva armadi senza scheletri e coscienza veramente pulite? Il succo del problema, in sostanza, è che chi ha combattuto il moggismo ha cercato di farlo usando le stesse armi, ricalcando gli stessi metodi e magari invidiando il potere e il denaro accumulato dalla famiglia Moggi. Ha cercato, dunque, di rimpiazzare il re, di ereditarne la tirannia.
Di restaurare, non di rivoluzionare. Così sono spuntate piccole Gea di periferia, così molti club hanno cercato di reclutare arbitri di fiducia (anche se Moggi aveva un esercito, a sua disposizione), così s'è cercato di aggirare leggi, regole, doveri: basti pensare al caso passaporti (che ha coinvolto anche l'Inter dell'"onesto" Moratti), ai bilanci gonfiati dalle plusvalenze fittizie (e l'"onesto" Moratti c'è dentro pure qui) o, semplicemente, alla tacita connivenza a un sistema di potere marcio, ma redditizio per chi lo frequentava.
Ognuno, in buona sostanza, ha badato all'interesse del proprio orticello, quasi sempre nelle convinzione che, restando buoni silenziosi e allineati, un tornaconto sarebbe comunque tornato: una panchina per l'allenatore in disgrazia, un ingaggio per il calciatore in declino, un aiutino per un club in crisi finanziaria, una promozione per un arbitro mediocre, un affaruncolo per un procuratore di terza fila, una vetrina per un giornalista arrivista e così via, nelle convinzione che dal tavolo dei Moggi sarebbe sempre caduta qualche briciola da cui alimentarsi. Qualcuno c'è stato per ingenuità (potremmo di nuovo citare Moratti), molti per calcolo (Sensi, magari?), diversi per opportunità.
Ma quando il sistema è stato esportato abbiamo sempre fatto figuracce, in Europa o nel Mondo. Perché non siamo abituati a vincere o perdere solo con le nostre forze, ma sempre e solo immaginando spinte o frenate da qualcuno che tirava le fila. Moggi ha cavalcato alla grande questo degrado: lui ha vinto e guadagnato più degli altri, più di tutti, ma ha fatto vincere (pochino) e guadagnare (qualcosa) anche ad altri che - in condizioni normali, non avrebbero vinto né guadagnato nulla. È stato un sistema basato sull'incompetenza, dilagata nella disonestà. Assomiglia molto al Paese in cui viviamo.
2) La frase più drammaticamente vera l'ha scritta Michele Serra: è esattamente come ci immaginavamo che fosse. Infatti. Talvolta, si poteva pensare che il sospetto venisse dall'invidia, che il disgusto lo provocasse l'incapacità di accettare una sconfitta, che la teoria del complotto fosse un alibi per giustificare un fallimento. Invece no: le cose andavano come dovevano andare, sempre o quasi. E non bisognava vergognarsi di dubitare. Con complicità veramente molto diffuse. Se Moggi scomparirà nel fango cercando di trascinare più gente possibile (è la teoria autoassolutoria del "così fan tutti", risultata vincente anche nel processo doping), non lo si può considerare un fatto negativo. Qualche oasi pulita (o quanto meno non completamente sporca) è rimasta, qualcuno è ancora in tempo a fare pulizia: da lì si può ripartire, purché Moggi e il moggismo (raffinato, poi, dalla scaltra abilità di Giraudo, da alcuni indicato come il dirigente più illuminato del calcio italiano: esattamente quello che a Moggi mancava) diventino finalmente un'erbaccia cui dare fuoco, non un modello a cui tendere.
3) Pairetto era considerato l'arbitro di fiducia del Napoli di Moggi, quello che vinceva gli scudetti. Giocava tutte le settimane a pallone al Filadelfia, dove si allenava il Torino di Moggi. Era sull'aereo che recentemente ha portato a Londra la Juventus di Moggi: non lo sapeva nessuno?
4) Per un giornalista, una delle intercettazioni più dolorose è quella della conversazione tra Moggi e Tosatti, in cui il numero uno dei nostri opinionisti telefona al numero uno dei nostri dirigenti per insultare l'arbitro tedesco Fandel (eravamo nelle ore successive di Juventus-Djurgarden) e per invitarlo a intervenire immediatamente presso Pairetto.
5) Un'altra intercettazione un po' sottovalutata è quella del dialogo tra Moggi e Giraudo, in cui in due raccolgono e commentano la voce secondo cui nel Palazzo si è deciso di fare vincere l'Inter: a parte il fatto che poi l'Inter non ha vinto (evidentemente, si è riusciti a far cambiare idea a qualcuno), è allucinante sapere che fosse del tutto normale immaginare che l'orientamento del campionato lo si decidesse a tavolino, in estate.
6) Moggi compra giocatori facendoli litigare, muovendo procuratori e intermediari, mettendo uno contro l'altro compagni di squadra, calciatori e dirigenti. Ma si è indignato quando Rummenigge ha definito "mafiosi" questi metodi, senza nemmeno avere il supporto di un'intercettazione. Rummenigge non parlava a vanvera.
7) Per Moggi, un sacco di gente con cui fa affari merita l'epiteto di citrone. Sarebbe bello che qualcuno di questi alzasse il dito e rispedisse al mittente l'insulto, che peraltro Lucianone non ha neppure il coraggio di riferire di persona.
Uno di quelli che ne esce peggio è Marcello Lippi, trattato quasi alla stregua di un utile idiota dai dirigenti con i quali ha lavorato per anni, come un uomo a cui venivano imposte anche le convocazioni. Il figlio di Lippi lavora per la Gea, è uno dei procuratori in ascesa. Lippi dovrebbe dimettersi.
9) Chi sostiene che le intercettazioni non svelino, tutto sommato, niente di particolarmente scandaloso, provi a riflettere sul fatto che le cose veramente serie non si discutono per telefono, ma di persona. Immaginarsi cosa ancora non si sa, allora.
10) Il calcio in Italia è come il wrestling: lo hanno scritto molti tifosi su molti forum, ed è vero. Il fatto è che il wrestling - spettacolare, esagerato e finto - piace a molti. Anche questo calcio. Perciò ci chiediamo. quanti hanno veramente voglia di cambiare? Gli ultras, almeno quelli non prezzolati (e sono la maggioranza), alla fine sono quelli che ne escono meglio.