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  1. #326
    Catarro Armato
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    Predefinito Re: Il DATABASE degli aneddoti di J4S. Utilissimo per intrattenere le vagine [RACCOLT

    Citazione Originariamente Scritto da siriochan Visualizza Messaggio
    Ma ha ruttato a tavola, quindi è anche un porco...no wait

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  2. #327
    La Borga
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    Predefinito Re: Il DATABASE degli aneddoti di J4S. Utilissimo per intrattenere le vagine [RACCOLT

    Citazione Originariamente Scritto da siriochan Visualizza Messaggio
    Ma ha ruttato a tavola, quindi è anche un porco...no wait

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  3. #328
    Suprema Borga Imperiale
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    Predefinito Re: Il DATABASE degli aneddoti di J4S. Utilissimo per intrattenere le vagine [RACCOLT

    Citazione Originariamente Scritto da Moloch Visualizza Messaggio
    Mattina: mando uno sproposito di curriculum rispondendo a random un po’ a tutti gli annunci trovati in rete. Primo pomeriggio: DRIIIN.
    “Pronto?”
    “Prontobuongiornolastochiamandoinmeritoallasuacand idaturaperlannunchioche…”
    “Eh?”
    “Buongiorno, la sto chiamando in merito alla sua candidatura per il nostro annuncio di lavoro.”
    “Ah, buongiorno.”
    “Buongiornonoistiamocercandopersoneperlavorodifron tofficebackofficesegr…”
    “Scusi?”
    “Le dicevo che stiamo cercando persone per lavoro di front office, back office, segreteria, magazzino, gestione commerciale e varie altre posizioni. Vorremmo fissarle un colloquio conoscitivo. Potrebbe venire oggi pomeriggio alle 18:00?”
    “Guardi, purtroppo oggi pomeriggio ho un impegno da cui non posso liberarmi.”
    “Ok, forse trovo un buco domattina alle 9:00.”
    “Sono desolato, ma…”
    “Alle 10:00?”
    “No, vede…”
    “Alle 11:00?”
    “Ok.”
    “Perfetto, venga domattina con il curriculum stampato!”
    “Mi scusi, ma di che azienda di tratta?”
    “Masdfgarehgrf.”
    “Come, scusi?”
    “Mastrsrvc.”
    “Abbia pazienza, ci deve essere la linea disturbata.”
    “Master Service.”
    “Ah, capito. E di cos…”
    “Mi raccomando, domani alle 11:00 in via xxxxxx XX all’Osmannoro. E si ricordi il curriculum.”
    “Certamente. Buonas…”
    Clunk.
    Ovviamente non avevo la minima idea di chi cazzo fosse questa Master Service e di che cazzo di settore si occupasse, ma dovevo assolutamente cambiare lavoro e avevo inviato curriculum a chiunque, per qualunque posizione, dal posto per ingegnere aerospaziale su una stazione orbitante al trasportatore a mano di negri morti a Rosarno, per cui la cosa non mi allarmò. Non più di tanto, perlomeno. Apro la mia casella di posta e controllo le candidature che avevo inviato, sia via email sia le notifiche di quelle fatte attraverso i portali appositi. Nessuna traccia di questa Master Service. L’unica candidatura possibile era quella per un annuncio in cui non era specificato il nome dell’azienda, che recitava: Azienda leader nel settore cerca persone giovani, entusiate e motivate per apertura di una nuova sede. Aperte tutte le posizioni. Non è richiesta alcuna esperienza.


    Primo campanello d’allarme: Non è richiesta alcuna esperienza = truffa e/o lavoro di merda.


    Cerco Master Service su internet e saltano fuori decine di altre ditte. Boh… Giorno dopo. Ore 10:45. Arrivo all’indirizzo indicatomi e mi trovo avvolto nel grigiume di una delle zone più brutte e deprimenti della provincia, davanti ad un palazzo che sembra messo lì con la precisa intenzione di rovinare il buonumore a chi ci passa davanti: un orrendo scatolone di uffici sfitti e magazzini vuoti. Una distesa infinita di AFFITTASI e più ottimisti VENDESI costella questo imbarazzante aborto di un boom economico finito troppo presto, lasciando al suo posto abominevoli mucchi di scorie in cui nidifica quanto di peggio lo spietato mondo del capitalismo in agonia abbia da offrire. Ma solo il tempo di ammorbare ulteriormente l’ambiente, primo di morire e cedere il passo ad altra merda simile. Questo posto puzza di fallimenti veri e pilotati, di forniture a nero, di lavoratori clandestini, di sedi legali di aziende fittizie, di prestanomi nullatenenti che non parlano italiano, di sfruttamento e di false illusioni. E ovviamente di Master Service. Fumo una sigaretta e attendo l’ora. Un napoletano panzone wannabe businnessman esce dalla porta urlando al cellulare. Urla come se parlasse con qualcuno che sta usando un martello pneumatico e si piazza davanti a me come se dovessi essere interessato alla sua conversazione. Lo guardo ed ho un moto di profonda repulsione. Avrà addosso qualche migliaia di euro, tra vestiti, scarpe e ori vari, il tutto abbinato talmente di merda da far sembrare elegante persino un lurido punkabbestia strafatto che dorme coi cani nel sottopasso della stazione. Non parlo lo swahili, quindi non capisco paraticamente un cazzo di ciò che dice il subumano. L’unica cosa che intendo distintamente è che ogni sua frase contiene un numero seguito da “euro”. Finisco la sigaretta, mi sistemo la camicia gettando un’ultima occhiata disgustata ai mocassini lucidi del cercopiteco sovrappeso e suono il campanello. “Terzo piano!” Click. Varco il portone e mi trovo in un ingresso ampio, deserto e silenzioso, in cui il sole pare quasi pomeridiano, che mi fa pensare ad una scuola dopo la fine delle lezioni. Chiamo l’ascensore. Arriva. Si apre. Esce uno scemo che parla da solo e cammina sui talloni. Se ne va ignorandomi. Salgo e premo 3. L’ascensore puzza di deodorante da due soldi, quello che usano i magrebini spruzzandoselo sopra generazioni di sudore vecchio. Arrivo al piano e mi trovo davanti a tre porte, di cui quella a sinistra sfoggia un “Locale posto sotto sequestro giudiziario”, quella a destra pare non essere stata aperta da anni e quella centrale, bianca, candida, immacolata, lucida e socchiusa fa bella mostra di un pezzentissimo A4 in orizzontale con stampato sopra MASTER SERVICE in Arial. Perlomeno non hanno usato il Comic Sans. Entro. L’arredamento è scarno, plasticoso e odora ancora di Ikea. Tutto, intorno a me, grida “Ciao abbiamo aperto ieri e non contiamo di arrivare a domani!”

    Secondo campanello di allarme: Questi stanno aperti giusto il tempo di fregare più gente possibile e poi svaniscono come ebrei ad una raccolta fondi, subito dopo il buffet.


    “Buongiorno. Lei è?”
    “Buongiorno, sono…”
    “Ha appuntamento?”
    “Sì, alle 11:00.”
    “Bene. Ha portato il curriculum?”
    “Sì, ce l’ho qui.”
    “Prego, me lo dia si accomodi in sala di attesa.”

    Terzo campanello d’allarme, suonato in ritardo: Perchè vogliono il mio curriculum stampato? Non l’hanno letto prima di chiamarmi? Questi chiamano chiunque = truffa e/o lavoro di merda.


    La sala di attesa è uno stanzino arredato come descritto pocanzi: divanetti Ikea, librerie e scaffali Ikea rimepiti di soprammobili Ikea, stampe Ikea appese al muro e tavolinetti Ikea con sopra ciotole Ikea piene di caramelle. C’è uno stereo che spara truzzame a volume esageratamente alto.

    Quarto campanello d’allarme: L’unico motivo plausibile che mi viene in mente per tenere l’audio di un cacatoio di Ibiza nella sala di attesa di un ufficio è impedire di sentire le voci dalle stanze accanto.

    Seduti lì trovo altri due candidati, tutti con l’appuntamento alle 11:00: un obeso unto con la maglietta di World of Warcraft e una specie di coglione rapper che si spara le pose ciondolando su e giù per la stanza e che si esprime a monosillabi. Il primo non si è neanche curato di cambiarsi la maglietta, così forforosa che sembra gli abbiano grattugiato del Parmigiano sulle spalle. Il secondo, con la cintura stretta sotto i glutei e venti centimetri di mutanda burinamente in mostra, è costretto a tenere le gambe larghe per evitare che gli cadano i pantaloni e cammina come se fosse stato appena inculato da un battaglione di lanzichenecchi di ritorno dalla guerra. Chiamano il mio nome, nonostante fossi arrivato per ultimo. “Prego, entri”, mi dice la segretaria indicandomi una porta. Entro e mi trovo davanti questo residuato di yuppismo sgrondato giù da qualche documentario/parodia sulla Milano da bere. Tra 35 e 40 anni, camicia con le iniziali ricamante, dinamismo eccessivamente ostentato, questo stronzo ti dà la mano tenendo il palmo rivolto verso il basso e ci tiene ad avere le chiavi del BMW in bella vista sulla scrivania vuota e asettica come un tavolo operatorio. Mentre mi parla, fa delle cose. Cose inutili. Finge di sistemare delle dispense, di cercare qualcosa nei cassetti, di leggere email sul pc e notifiche sul cellulare. Spesso non mi guarda neanche in faccia ma “Ti ascolto eh!”, perchè lui è uno che oh, ha da fare eh. Ma è figo e multitasking e quindi riesce contemporanemante ad ascoltarmi e a fare la figura del coglione. “Vediamo il tuo curriculum” dice il razzolamerde interrompendomi, scattando su all’improvviso come Barambani quando si sveglia sulla barca, scartabellando i fogli e leggendo in un punto a caso. “Qui dice che suoni.”
    “Sì, sono chitarrista in un gr…”
    “Bravo, ci serve gente come te. Dimmi, perchè ritieni di essere adatto per questo lavoro?”
    “Ma guardi, veramente nessuno mi ha ancora detto di cosa si tratta.”
    “Ahahahah, ma come, non ci conosci? Siamo un’azienda leader nel settore.”
    “No, mi spiace. Quale settore?”
    “Ah bè, quello del futuro. Noi ci occupiamo di energie rinnovabili. Vendiamo nuove prospettive. Capisci cosa intendo? Noi aggrediamo il futuro, non attendiamo che ci investa!” Annuisco in silenzio, come se stessi parlando con un pericoloso pazzo armato da assecondare. Dopodichè questo mentecatto comincia a raccontarmi che lui è entrato come me, che è partito dal basso, ma con il duro lavoro è cresciuto, perchè l’azienda è meritocratica, che lui ride di chi si fa il culo per 1000 euro al mese, che lui si è fatto la barchetta, la casa al mare, la casa in montagna, il cazzo e la merda, etc.. Poi prende un foglio e mi fa un rapido conto di quanto, io appena arrivato, avrei potuto guadagnare all’inizio. Si parlava di più di 3500 euro al mese, ma soltanto “lavorando con impegno e determinazione”.

    Quinto campanello d’allarme: Il puzzo di bruciato a questo punto raggiunge i livelli di certi laboriosi stanzoni di Birkenau nel ’42.


    Intanto il coglione riparte con più enfasi, accalorandosi e gesticolando. Mi dice che questa è la grande occasione, che non capisce perchè ci siano tanti scemi che si ostinano a voler fare lavori da 1000 euro al mese, che loro hanno inventato un nuovo modo di lavorare, che si capisce che sono uno destinato ad arrivare in alto e devo capire che mi merito un lavoro all’altezza delle mie capacità e che è ciò che devo pretendere da me stesso e altre puttanate che non ho ascoltato. “Mi scusi, ma ancora non ho capito di che lavoro si tratta.”
    “Le posizioni sono tutte aperte. Dobbiamo fare una giornata di prova per valutare quale sia il ruolo più adatto per te.”

    Sesto campanello d’allarme: “quale sia il ruolo più adatto per te”, non “per quale ruolo saresti più adatto”. Che carini, organizzeranno il personale sulla base della mia valorizzazione professionale.

    “Per il momento posso prendere solo una persona, ma io non sbaglio mai a valutare qualcuno e credo tu sia ciò che fa per noi. Te lo dico ancora prima di parlare con gli altri due. Se accetti, sei a bordo.” Al puzzo di bruciato si aggiunge quello di merda. Merda che gronda dai muri e che ribolle nei cassetti. Merda che imbratta la scrivania e i vetri della finestra. Merda estrusa a pezzettoni da qualunque orifizio di questo cialtrone. “Ok, salto a bordo!” rispondo. Alla fine sono in ferie. Per male che vada, avrò buttato una giornata. “Perfetto! Presentati qui domattina alle 8:00 e facci vedere di cosa sei capace. Spacca tutto!” conclude con un gesto giovane e grintoso a pugno chiuso davanti a sè. Esco dall’ufficio ma, prima di andarmene, mi avvicino alla scrivania della segretaria e attacco bottone con una scusa. Giusto il tempo di far cadere l’occhio su una fattura, una carta intestata, un deplian, o qualunque altra cosa riportasse il nome dell’azienda. Bingo! E non è certo Master Service. Esco, mi segno sul cellulare il nome dell’azienda (che non ricordo ma che chiameremo Cazzoemmerda) e mi accendo una sigaretta seduto sul mio scooter. Il napoletano è sempre al telefono, impegnato ad urlare davanti ad un paio di cinesi in pausa che lo osservano come i bambini guardano le scimmie in gabbia allo zoo. Aspetto. Dopo circa dieci minuti scende il ciccione nerd e scopro che anche a lui hanno detto esattamente le stesse cose e che, manco a dirlo, gli hanno dato appuntamento la mattina dopo alle 8:00. Mentre sono lì che scambio due parole col lardoso ecco che ti spunta il rapper, uscendo trionfante dalla porta, ondeggiando nella sua camminata da spastico, con naso rivolto in su in una ridicola posa da nigga gangsta del quartiere. “Bella raga… ci becchiamo!” dice mentre ci passa accanto orgoglioso di essere il prescelto, mica come noi due sfigati. “Ciao capo. Ti ha detto che può prendere una persona sola, che tu sei quello che fa per loro e che lo capisce perchè lui non si sbaglia mai?” affondo la lama. Istantaneamente la sua spavalda faccia di cazzo di quello che viene dal ghetto ma ha appena conquistato il mondo, si scioglie e si volatilizza, lasciando posto alla faccia di quello che conosce Angelina Jolie su un sito di incontri, ci fissa e all’appuntamento si trova davanti Platinette. “Ti ha anche detto di venire domani alle 8:00 per una giornata di prova?”, giro la lama nella ferita. Il primate mi guarda con l’aria che potrebbe avere un boscimano davanti ad un tablet. Capisce che c’è qualcosa che non va, ma il tutto gli sfugge. “Cioè zio… dici che domani non vengono?” Dio mio, è stupido come una bestia da aratro! “Ho paura di no.” gli rispondo con l’aria sarcastica di quello che minimizza un qualcosa di scontato. “Bastardi!” e se ne va mongoleggiando a gambe large e borbottando tra sè. Probabilmente sarà tornato dai suoi bro nel ghetto a dire che gli hanno mancato di respect e che c’è da farla pagare a un bastardo della west coast. Torno a casa, cerco Cazzoemmerda su internet e finalmente trovo conferme. Decine di persone che si lamentano e descrivono un’esperienza simile alla mia, con il degno prosieguo. Praticamente questi figli di puttana ti spadellano mille ruoli, posizioni e possibilità, ma in realtà cercando solo bassa manovalanza da mandare al macello porta a porta a vendere contratti telefonici e/o di fornitura elettrica. Avete presente quelli che vi suonano il campanello, vi rompono il cazzo presentandosi in genere come Telecom o Enel e vi chiedono di vedere le bollette? Ecco, loro. La famosa giornata di prova consiste in:
    -Ritrovo in sede con musicaccia altissima e slogan motivazionali all together forever and ever andiamo e conquistiamo il mondo siamo troppo i più meglio noi della Cazzoemmerda.
    -Divisione in gruppi di due o tre persone e assegnazione ad un ciarlatano tipo quello del colloquio che ti sbatte in faccia quanto è ricco e felice grazie alla Cazzoemmerda.
    -Partenza con la sua macchina, destinazione sconosciuta. Le auto più gettonate sono Mercedes, Audi o BMW, sicuramente prese con un finanziamento assassino che li obbliga a nutrirsi di pane, acqua e fede incondizionata nella Cazzoemmerda.
    -Giornata passata a rompere i coglioni porta a porta per vendere contratti, con particolare dedizione ai vecchi che sono rimbambiti ed è più facile che ti firmino qualcosa.
    -Ritorno in sede accolto da complimenti ed acclamazioni perchè sei bravissimo e promettente e farai un sacco di soldi perchè sei veramente portato per quel lavoro e cazzi e mazzi vari ed eventuali.

    Chiudo il browser e prendo il cellulare. “Tu tuuu… Tu tuuu…”
    “Pronto?”
    “Pronto merda, si va a pescare domattina?”
    “Non lavori?”
    “No, domani sono libero. Avevo un appuntamento di lavoro, ma è saltato.”
    “La Giulia mi ha chiesto se la portavo a fare shopping.”
    “Un motivo in più per venire a pescare.”
    “Ok, ma glielo dico domattina, sennò stasera non scopo.”
    “Stessa ora, alla chiusa.”
    “Ciao merda!”
    Clunk.






    avvertitemi se ci sono bestemmie, che con laydo non si sa mai
    http://www.***************.it/forum/...iamo-il-futuro!

    ritengo meriti

  4. #329
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    Predefinito Re: Il DATABASE degli aneddoti di J4S. Utilissimo per intrattenere le vagine [RACCOLT


  5. #330
    Shogun Assoluto L'avatar di NoNickName
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    sèettacolo

  6. #331
    Catarro Armato
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  7. #332
    Chiwaz
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    A proposito di aneddoti, credo di aver battuto il mio personalissimo record di due di picche - variante: velocità.

    Il mercoledì spesso mi ritrovo a cena da solo, quindi di solito mi accomodo in un locale che ha una buona cucina, buona birra, clientela ggiovane e musica dal vivo. Di mercoledì poi c'è poca gente e posso fare l'intellettuale misterioso che mangia al suo tavolino personal cucina locale, e legge distrattamente dal suo ebook. Ok, è da sfigati del cazzo, ma a volte si attacca bottone.

    Dunque, quella sera non era mercoledì ma venerdì, quindi il locale era pienotto. Trovo posto solo su una panca che usa come tavolo direttamente il lato corto del bancone. Praticamente sgocciolavo il panino nel cassetto del registratore di cassa.
    Mentre mi districo il panino con gamberetti dal tovagliolo e cerco di non impiastrare me e le pareti con la salsa rosa, entra una ragazzina mora, ricciolina, e con dei begli occhioni scuri. A occhio 20-22 anni.
    Entra, saluta il barista, si guarda intorno e non trova posto. Il barista le propone di sedersi di fianco a me e io scivolo di buon grado verso il muro.

    Seguono circa 10 minuti in cui io finisco di mangiare e continuo a leggere, e lei pilucca una bruschetta pistolando col cellulare. Io sono un po' teso perché mi sembra di essere in dovere di dirle qualcosa, lei ogni tanto mi guarda di sbieco. Alla fine di birra e panino, attacco bottone agganciandomi al suo corso di russo di cui ha parlato col barista (sopra il bar c'è il circolo ARCI, che tiene corsi di qualsiasi cosa).

    "Com'è il russo? E' difficile"
    Mi guarda e sorride: "Cavolo son dieci minuti che penso 'mi piacerebbe parlare a questo ragazzo, meno male che c'è ancora gente che sa rompere il ghiaccio."
    "Non preoccuparti. Allora, com'è? Tipo inglese o tipo tedesco con le declinazioni?"
    "No guarda, è difficile... devi fare le frasi al contrario, tipo girando non so... nome e aggettivo... tipo, invece di io vado a casa dici io a casa vado"
    "Err... ma..."
    "Cosa?"
    "Niente. Ma come mai proprio il russo?"
    "Ah no,perché il mio ragazzo è russo!"

    Resta altri 10 minuti, poi arriva il ragazzo russo a prenderla. Pare Ivan Drago con la faccia da ragazzino, avrà 20 anni.

    Io ordino un'altra media e trasloco al tavolo di amici che nel frattempo sono arrivati.
    Ultima modifica di Chiwaz; 21-03-14 alle 15:56:55

  8. #333
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    evvabbè GG comunque

  9. #334
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    Moloch

  10. #335
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    Chiwaz ma tu non sei sposato?

  11. #336
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di BlackCaesar
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    Cazzo Moloch

  12. #337
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    Citazione Originariamente Scritto da Zombine Visualizza Messaggio
    Chiwaz ma tu non sei sposato?



    avrà una relazione aperta , è ricco , la moglie sa che deve stare zitta se vuole i conquibus = profit

  13. #338
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di EddieTheHead
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    ^^sennò debbono tagliare a metà la lambo

  14. #339
    La Borga
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    Citazione Originariamente Scritto da EddieTheHead Visualizza Messaggio
    ^^sennò debbono tagliare a metà la lambo
    Tanto è station wagon, tagliandola se ne fanno due normali.

  15. #340
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    Predefinito Re: Il DATABASE degli aneddoti di J4S. Utilissimo per intrattenere le vagine [RACCOLT

    civas

    però anche te con le ragazzine

  16. #341
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di BlackCaesar
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    Citazione Originariamente Scritto da EddieTheHead Visualizza Messaggio
    ^^sennò debbono tagliare a metà la lambo
    Magari è stato abbastanza intelligente da non fare la comunione dei beni.

  17. #342
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    Qaz_tan e i pokemon demoniaci

    Citazione Originariamente Scritto da qaz_tan Visualizza Messaggio
    Io non sono indottrinabile Mio padre era ancora più pazzo di mia madre, infatti aveva problemi psichici. Era bipolare e portato alla depressione. Ovviamente da uno degli anziani [dei testimoni di jeowa] questo suo stato fu spiegato col fatto che io giocassi coi pokèmon che dato che erano demoniaci lo influenzavano. Il fatto che fossero decenni che era in quello stato e che una ventina di anni prima avesse provato ad ammazzarsi era del tutto irrilevante, la colpa era senz'altro dei pokèmon Poi hanno gli hanno trovato la giusta dose di medicine e abbiamo vissuto in pace. Fino a che non è morto di cancro

  18. #343

    Predefinito Re: Il DATABASE degli aneddoti di J4S. Utilissimo per intrattenere le vagine [RACCOLT

    Mi iscrivo, ci sono certe storie che

  19. #344
    Il Nonno
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    Predefinito Re: Il DATABASE degli aneddoti di J4S. Utilissimo per intrattenere le vagine [RACCOLT

    dev'essere dura lavorare in ufficio

  20. #345

    Predefinito Re: Il DATABASE degli aneddoti di J4S. Utilissimo per intrattenere le vagine [RACCOLT

    Chivaz, ti è andata anche bene, in verità.

    Il vero that feel sarebbe stato se, non trovando posto, lei con una scusa qualunque fosse uscita dal locale piuttosto che sedersi limitrofa a te.

    Un po' come le ragazze quando c'è un posto libero vicino al tuo, ma scelgono di sedersi con alcuni diversamente bianchi, if you know what I mean.

  21. #346
    Il Nonno
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    Predefinito Re: Il DATABASE degli aneddoti di J4S. Utilissimo per intrattenere le vagine [RACCOLT

    Citazione Originariamente Scritto da White_Mason Visualizza Messaggio

    Un po' come le ragazze quando c'è un posto libero vicino al tuo, ma scelgono di sedersi con alcuni diversamente bianchi, if you know what I mean.
    mi succede tutti i giorni sull'autobus

  22. #347
    GioOliju
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    Predefinito Re: Il DATABASE degli aneddoti di J4S. Utilissimo per intrattenere le vagine [RACCOLT

    sei troppo alpha e le intimorisci.......

  23. #348
    Chiwaz
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    Predefinito Re: Il DATABASE degli aneddoti di J4S. Utilissimo per intrattenere le vagine [RACCOLT

    Citazione Originariamente Scritto da MARMIST Visualizza Messaggio


    avrà una relazione aperta , è ricco , la moglie sa che deve stare zitta se vuole i conquibus = profit
    No guarda, stai proprio fuori strada

  24. #349
    Chiwaz
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    Predefinito Re: Il DATABASE degli aneddoti di J4S. Utilissimo per intrattenere le vagine [RACCOLT

    Citazione Originariamente Scritto da White_Mason Visualizza Messaggio
    Chivaz, ti è andata anche bene, in verità.

    Il vero that feel sarebbe stato se, non trovando posto, lei con una scusa qualunque fosse uscita dal locale piuttosto che sedersi limitrofa a te.

    Un po' come le ragazze quando c'è un posto libero vicino al tuo, ma scelgono di sedersi con alcuni diversamente bianchi, if you know what I mean.
    In effetti era proprio il giorno della settimana in cui mi ero lavato.

  25. #350
    Shogun Assoluto L'avatar di Zombine
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    Predefinito Re: Il DATABASE degli aneddoti di J4S. Utilissimo per intrattenere le vagine [RACCOLT

    Citazione Originariamente Scritto da Chiwaz Visualizza Messaggio
    In effetti era proprio il giorno della settimana in cui mi ero lavato.
    :elevul:

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