Il DATABASE degli aneddoti di J4S. Utilissimo per intrattenere le vagine [RACCOLTA]

[FRIGG]

"tutto ok lo smaltisco in pineta"

this

[Tanghero]

Fulviuz proprone a Bicio una bella idea per una seratina

Bicio, stasera ti metti na bella camicetta aperta, sotto una tshirt in vista con scritto BAD WOLF (cit. doctor who), pantoloni corti jeans con i risvolti giusti, cappello di paglia tipo borsalino/fedora, sigaretta pseudospenta a penzoloni, infradito di Sergio Tacchini. Ti fermi in un localino, squadri la prima figa che vedi, fai lo sguardo da "ti leccherei il clito fino a scolorirtelo", prendi 2 martini: uno da bere lì e "l'altro lo porto via DC" <qui bestemmi la democrazia cristiana... Esci dal locale, inquadri altre fighe -possibilmente non accompagnate da uomini, ma tipo coppie di fighe- e domandi loro se hanno da accendere e quando ti pongono l'accendino tu dici loro "no, io intendevo se potete appizzarmi sta minchia tanta". Altre ragazze, altro giro: "Ciao bellissime, volete venire a questa serata promozionale al locale XYZ? Solo ragazze dal bello al bellissimo", "eh ma il locale dove è???" e tu dici "beh casa mia non dista molto, se venite vi faccio vedere la mia collezione di auto antiche restaurate e poi mi lustrate questo pomello del cambio qui che tengo tra i pantaloni che non riesce bene a cambiare marcia: parte sempre in quarta".
Molesti altre regazze -possibilmente maggiorenni, richiedi la carta d'identità nel caso- e verso le 4 torni a casa soddisfatto.

[GioOliju]

[Kobayashi]

[NoNickName]

"Lo smaltisco in pineta"

[Manu]

Cesarì, se scrivo or ora qualche aneddoto divertente che però non ho mai avuto occasione di scrivere prima sul forum, va bene lo stesso o servono per forza cose già scritte in passato?

[Wualla]

apri un topic e se è meritevole verrà postato qua

[Cesarinho Goal]

Lo squaraus di allabraz

>6 anni, florida
>supermercato con escursione termica della morte america fuck yeah
>rivolo di diarrea mi scivola sulla gamba
>la realtà mi paralizza
>non appena la materia tocca terra, inizio a correre
>un signore ghighante mi urla run boy, run!
>forrestgump.gif

[Cesarinho Goal]

Manu PS (Public Squaraus)

Ovvia, racconto un altro aneddoto sulla mèrda (stavolta però non sono io il cagone in questione )

Estate 2006, siamo a Riccione, un gruppo di 20/21enni fondamentalmente bravi (niente risse, etc.) ma a volte un po' stronzi Facciamo amicizia con un PR, che tutte le sere troviamo di fronte ad uno dei bar lì presenti. Una sera, come le altre volte, lo andiamo a trovare, dopo pochi minuti ci accorgiamo che comincia a cambiare espressione, è è nervoso, si vede che vorrebbe svicolare, comincia a sudare... il perché lo capiamo subito: un improvviso attacco di squaraus

Senza neanche scambiarci uno sguardo capiamo subito cosa fare: tenerlo il più possibile lì, dicendo che vogliamo la lista per quel posto, sì però vogliamo il tavolo con lo spumante, anzi no due bottiglie, anzi no vogliamo solo le riduzioni, sì ma vedi di farci lo sconto, etc.. il tutto mentre la sua faccia cambia tutti i colori dello spettro visibile non sapevamo come fare per non scoppiare a ridergli in faccia. Ancora non capisco per quale motivo abbia deciso di restare lì a parlare con noi.

Ad un certo punto decidiamo che ci siamo divertiti abbastanza, ci limitiamo a lista + riduzioni (mi pare) lui ci saluta e parte verso il bagno... tempo due passi e si blocca, poi dalla sua bocca parte un "GAAAAAAAAHHHHHH" francamente sconvolgente e si vede che rimane lì in piedi, a chiappe strette... capiamo subito che si è cagato addosso cominciamo a cappottarci dalle risate, addirittura un mio amico ha iniziato a piangere dal ridere.

Inutile dire che siamo stati molto bene attenti a non incrociarlo più.

[Boldream]

Lo squaraus di allabraz

[ala83]

Gli aneddoti sugli squaraus sono sempre stupendi


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[Cesarinho Goal]

Hellvis e/è lo Zerbino - Parte I

Ok signorine, ho letto le vostre storielle, mi son divertito e ho sentito un vago accenno di feel.

Ma se permettete ora racconto la mia di storia.



Siamo nel 2010, ho 26 anni, non ho mai visto una passera che sia una, e sono un completo incapace con l’altro sesso: un beta totale, insomma. Fresco di laurea, finisco a lavorare (gratis o quasi) per questo posto che organizza eventi culturali. Lì conosco l’Italiana (in questa storia ci sarà anche una Francese, un Russo e un Gay), che si occupa della gestione generale. Lei è molto, molto bella, ha 29 anni, ed è, come dire, parecchio allegrotta, se mi passate il termine. Come faccio a saperlo? Semplice, come potreste immaginare divento in fretta il suo amichetto del cuore, il cucciolone inoffensivo a cui si racconta tutto. Spesso rimaniamo in ufficio solo io e lei, e allora mi racconta dei suoi ragazzi, dei tipi che vede, tromba e scarica, di lei che si ubriaca e la dà in giro.

Breve intermezzo: c’era un periodo in cui vedeva un ragazzo più giovane di lei, lui super cotto, lei che lo usava come oggetto sessuale. Glielo diceva proprio esplicitamente che per lei era solo sesso, ma lui era proprio innamorato e le stava dietro, nonostante lei lo strattasse come una pezza da piedi. Una sera eravamo fuori io, lei e altri colleghi, e a un certo punto lo chiama per dirgli di raggiungerci. Poi però cambia idea e decide che è ora di andarsene, ovviamente senza avvertirlo. Il poverino arriva sul posto, e, non trovandoci, le telefona; quando le arriva la chiamata, lei semplicemente la ignora. E cose simili gliene ha combinate parecchie, e si stupiva con me che lui le stesse dietro: “ma come” – mi diceva sbattendo gli occhioni – “io lo tratto in questo modo e lui continua a dire che è innamorato di me, proprio non capisco…”.
Questo per farvi capire il tipo.

Poi oh, lei è molto simpatica e mi diverto parecchio a parlare con lei, anche perché è tutt’altro che stupida e ha una buona cultura cinematografica. E poi sentirle raccontare ste robe è anche molto divertente, anche se lei è proprio figa e io rosico parecchio, e continuo a chiedermi cosa mi manchi per poterla avere, anche solo per una volta. Insomma, sono uno zerbino totale, le sto dietro, la faccio parlare, la accompagno nei posti. Una volta, che ci crediate o no, l’ho pure accompagnata a prendere la pillola del giorno dopo, perché si era fatta spruzzare dentro da ubriaca da un tipo a caso. Abbiamo passato tutta la notte per pronti soccorsi alla ricerca di un ospedale che smollasse la ricetta.

Fine prima parte.

[Manu]

èllvis, scusa ma

[Tene]

Urca, waiting for part II

[Lo Zio]

failvis delivers

[Cesarinho Goal]

Hellvis e/è lo Zerbino - Parte II


Arriva l’estate, e in studio arriva un’altra ragazza, la Francese, non bellissima ma con due boobs da favola e un corpo davvero da paura. E poi ha quell’accento con l’erre moscia quando parla italiano che mmmrrggr.
Lei e l’Italiana diventano molto amiche, e ci capita di uscire ogni tanto la sera, anche se io dopo qualche tempo ho smesso di lavorare in quel posto. Noto che la Francese dimostra incredibilmente un accenno di interesse verso di me, cioò non mi ignora ma ci trovamo spesso a parlare in modo diciamo paritario, quindi non da figa a zerbino, come invece accade con l’Italiana. Anche lei è intelligente e conosce i film, quindi abbiamo anche un argomento comune, e io le consiglio qualche film figo francese. La simpatica tra di noi cresce, ma senza sfociare in nulla di più, perché a quanto pare lei è fidanzata con un tizio stronzo di Bologna che la tratta male e la fa soffrire. Lei, a quanto racconta a me e all’Italiana, non sta certo qua a fare la santa, però in qualche modo si sente comunque legata a lui.

Intanto l’Italiana è tornata a stare stabilmente con un suo ex fidanzato che vedeva quando aveva 22 anni, con cui poi si era lasciata, e con cui ora è tornata insieme. Una sera facciamo anche un’uscita a tre: ovviamente mi sento di troppo, dato che sto reggendo il moccolo, per nulla a mio agio. Lui non è nemmeno troppo alla mano, ed è super geloso, quindi nonostante io non costituisca ovviamente alcuna minaccia non mi guarda con grande simpatia.

Una sera siamo in sto locale, io l’Italiana, questo fidanzato, e altri colleghi e amici. Ci troviamo io e il fidanzato un po’ separati dagli altri e parliamo in tranquillità, la tensione si allenta, e ci risultiamo quasi simpatici. Lui mi dice che il posto in cui eravamo fa cagare, che mi ci porta lui un giorno nei posti seri, tipo questo qua di cui non ricordo il nome in cui ci sono “le modelle svedesi”. Io ridacchio e faccio sì sì con la testa, sapendo che non mi ci avrebbe mai portato e che se anche l’avesse fatto io mi sarei rifiutato di andare, e che se anche ci fossi andato sarei stato tutta la sera appoggiato al muro a pensare che il kernel non si compila da solo.

Poi ci troviamo più o meno tutti assieme, e io dico all’Italiana “oh, ma sai che il tuo ragazzo è simpatico, dice che ora mi porta nei locali con le modelle svedesi”. Non l’avessi mai detto.
Lei, che evidentemente aveva dei cazzi pregressi per cui era nervosa con lui, lo guarda con odio e gli sbraita in faccia “ah, ma bravo, adesso vai nei posti con le modelle svedesi, vaffanculo!”.
Io sbianco, cerco di spiegare che non è come sembra, ma lei è incazzata di brutto e gli utla dietro, e lui si allontana scuotendo la testa e con un sorriso mesto, dicendo “tutto quello che dirò verrà usato contro me stesso”. Io mi sento male perché è quasi sembrato che cercassi di mettere zizzania tra i due.

La cosa sembra morta lì, se non fosse che dopo dieci minuti sento qualcuno spingermi con forza, e io penso che qualcuno mezzo ubriaco mi è caduto addosso. Alzo gli occhi e con orrore mi rendo conto che il tipo mi sta spintonando urlandomi contro “io sto cercando di riconquistare questa ragazza da sette anni e tu mandi tutto a puttane così?!”. Ovviamente rimango paralizzato (non ho mai fatto a botte in vita mia), ma fortunatamente i buttafuori bloccano il tipo e lo cacciano fuori.
In seguito le cose si calmano, chiariamo tutto, io e lui ci stringiamo la mano. Il giorno dopo però io chiamo lei e mi incazzo, le dico che non è che siccome lei ha i suoi cazzi e vuole litigare, deve prendere me come scusa tirandomi in mezzo. Lei mi chiede scusa e sembra sincera.

Qualche giorno dopo mi telefona e mi dice che ci sono splendide notizie: nel weekend andrà in montagna dal suo amico Gay (gay davvero questo) che spesso la ospita per qualche giorno di vacanza, e mi dice se voglio andare con lei, anche se ovviamente non bisogna dire nulla al suo ragazzo perché ne sarebbe gelosissimo, visto che già a malapena sopporta che lei stia dall’amico, per quanto gay, figurarsi con un altro ragazzo, etero, anche se beta totale.

Ma le novità gustose non finiscono qui: perché ha sentito anche la Francese, e a quanto pare ci raggiungerà per stare con noi.

In pratica sarò io, l’Italiana, la Francese e un maschio che però non costituisce concorrenza. Non può andare male in nessun modo, vero?



Vero?




Fine seconda parte.

A risentirci domani per il gran finale.
(non l'ho preso in culo, eh -.- )

[Manu]

daì cesarì, non tenerci sulle spine

[Cesarinho Goal]

che c'entro io?? mica son l'autore

[Manu]

scusa, pensavo fosse robba scritta qualche anno fa

hellvis

Lui mi dice che il posto in cui eravamo fa cagare, che mi ci porta lui un giorno nei posti seri, tipo questo qua di cui non ricordo il nome in cui ci sono “le modelle svedesi”. Io ridacchio e faccio sì sì con la testa, sapendo che non mi ci avrebbe mai portato e che se anche l’avesse fatto io mi sarei rifiutato di andare, e che se anche ci fossi andato sarei stato tutta la sera appoggiato al muro a pensare che il kernel non si compila da solo.

Poi ci troviamo più o meno tutti assieme, e io dico all’Italiana “oh, ma sai che il tuo ragazzo è simpatico, dice che ora mi porta nei locali con le modelle svedesi”.

cioè, io

[Lo Zio]

che c'entro io?? mica son l'autore

ambassiator non porta pene

[Cesarinho Goal]

That Feel Allabraz

>tipa (più grande) a cui vado dietro per un po' di tempo
>perchè non venite da me in vacanza (centro italia), che vi ospito e andiamo al mare e ci ubriadroghiamo per dieci giorni di fila?
>arrapamento over9k, per arrivare lì sterzo col CD
>siamo quattro maschi e lei
>ci mette a dormire su brandine WWII in salotto
>puzza di maschio sudato che si fa il bagno nel sudore di maschio sudato
>mio fratello dorme fuori, chi vuole dormire con me da lui?
>mi sacrifico io
>mani ovunque, respiro pesante
>uno dei genitori va in bagno, tira lo sciacquone
>lei muore come un giocattolo di toy story quando arriva un essere umano
>non faccio in tempo a dire qualcosa che vola in camera sua, lasciandomi in quella del fratello
>CD inc. nei giorni successivi
>festa come se non ci fosse un domani al mare
>sei troppo piccolo per me, io voglio un figlio
>wat
>tf
>alla seconda festa sulla spiaggia incontra un fricchettone e lo limona per 12h di fila
>tff
>silenzio radio
>cresci (cit.)
>passa qualche mese
>lei ci riscasca
>io no, le dico che non dobbiamo più vederci
>ora sta con un tipo semianalfabeta che prova ad istruire
>wow, non leggo un libro da almeno dieci anni! (cit.)
>è ingrassata
>good luck with your second job

[BlackCaesar]

Albaraz

Hai visto queste meretrici imperialiste che pensano solo alla stabilità economica e sociale?!!!

[Cesarinho Goal]

Hellvis e/è lo Zerbino - Parte III

Ci avviamo verso il paese di montagna, sono due ore di macchina e ovviamente guido io con la mia macchina. Siamo io e l’Italiana, la Francese ci raggiungerà in treno il giorno successivo.
Arriviamo a casa del Gay, che non risulta per nulla simpatico, è un po’ viscido ed è evidentemente geloso della sua amica, e poi gioca a provocarmi, dicendo che sono figo, che vorrebbe toccarmi il cazzo eccetera. Non mi sento molto a mio agio, e già mi sto pentendo di aver accettato di venire.
La prima sera usciamo noi tre e ci becchiamo con la compagnia di gay amici del Gay e facciamo tipo duemila aperitivi. A me gira il cazzo perché non sono certo un gran bevitore, faccio fatica a mandar giù l’alcol e mi scoccia enormemente dover cashare 7 euro a botta di roba che nemmeno mi piace.

Inoltre ovviamente non ho nulla a che spartire con la compagnia: si passa dai muscolosi carabinieri insospettabili, alle checche conclamate. A un certo punto uno dei più gai inizia a parlare con l’Italiana di pompini, su quanti ne hanno fatti, su che trucchi usano, e fanno a gara a chi riesce ad aprire la bocca maggiormente.
Io sopporto tutto, perché non sto facendo altro che attendere la notte, quando torneremo a casa e andremo a dormire. Infatti il Gay ci cede il suo letto, mentre lui si ficca in una brandina nella stanza accanto. Accanto alla sua brandina c’è una stufa enorme (fa molto freddo) che fa un baccano micidiale. Penso che personalmente non riuscirei mai ad addormentarmi con un simile rumore proprio accanto. Tenete a mente questo particolare: la stufa avrà un ruolo. Comunque, in pratica sono super esaltato perché dormirò con una ragazza per la prima volta in vita mia!
Ora, vi parlerò di un sentimento che sicuramente conoscete: avete presente quando vi capita di costeggiare una situazione potenzialmente formidabile, che sapete che non si concretizzerà mai, ma che la cui sola prospettiva vi colma letteralmente di entusiasmo? Ecco, così era per me: sapevo che non sarebbe successo assolutamente niente, tuttavia l’idea stessa di averla accanto, parzialmente svestita, al buio, con parecchio alcol in corpo mi faceva tracimare di voluttà.

Comunque, passa la nottata senza colpo ferire, ovviamente, e il giorno dopo veniamo raggiunti dalla Francese. Già io mi metto a fantasticare su come sarebbe andata la notte seguente: altri letti non ce ne sono in casa, quindi forse noi tre avremmo dormito assieme…
Arriviamo a sera e usciamo di nuovo, stavolta senza la compagnia omosex, per fortuna. Siamo io, l’Italiana, la Francese e il Gay. Durante la serata, però, sfortunatamente, io do il peggio di me: è la sera di un derby, ci si gioca lo scudetto, quindi passo tutto il tempo al cellulare a sentire aggiornamenti sulla partita. Vinciamo tre a zero ed esulto come uno sfigato davanti a loro, facendo una figura atroce.

Poi entriamo in un locale, e nonostante sia contento della vittoria, sono anche un po’ rammaricato di essermi giocato male la serata, essendomi comportato da sfigato davanti alle ragazze. Poi però succede che, quasi senza accorgermene, ci troviamo io e la Francese seduti accanto su un divanetto, lei ubriachissima, e iniziamo a parlare. Gli altri due sono andati a bere al bancone, lasciandoci soli (di proposito?). Nonostante la figura di merda di prima, con me che esulto al telefono come un babbo di minchia, il destino sembra avermi dato una seconda possibilità. Lei si avvicina sempre di più, e complice la musica forte ora parliamo quasi guancia contro guancia. Quando lei mi parla mi strofina il naso sull’orecchio, e sento il cazzo che si gonfia. A un certo punto lei dice “quando sono ubviaca succede che poi mi vitrovo a scopave in givo…” (ve lo giuro, ha detto letteralmente così).
Io penso dai, cazzo, gira la testa e baciala, gira la testa e ficcale la lingua in bocca, non è difficile, è cosa fatta, me la sta mettendo sul piatto d’argento, poi stasera dormiremo insieme e c’è la concretissima possibilità di inzuppare per la prima volta, dai, dai dai, non posso mancare questo regalo del destino…

Non faccio nulla. Non riesco. Smozzico non so che battuta e la cosa finisce lì. Ritornano gli altri e l’atmosfera crolla. L’Italiana mi prende da parte e mi dice “ma come, non l’hai baciata? Ma che stavate facendo allora?”. Io non so che rispondere. Mi sento triste e debole, incapace di aver colto un simile regalo.

Penso che la serata è andata al diavolo e che non può andare peggio.

Mi sbaglio.

Di grosso.


A dopo per il finale

[Cesarinho Goal]

Hellvis e/è lo Zerbino - Parte IV


Usciamo dal locale, e iniziamo a ciondolare un po’ in giro. Io sono stanco, incazzato e deluso, ho voglia solo di andarmene a letto, ma non posso certo dirlo agli altri. Ci sediamo in un altro posto, all’aperto, a prendere l’ennesimo drink, quando l’Italiana attira la nostra attenzione su un tavolo vicino.
Mi volto e lo vedo.
Eccolo, di fronte a me, l’Avversario, la Nemesi, il Moloch. E’ il castigo che ha mandato il destino per punirmi della mia codardia. E’ il Russo.

Ve lo descrivo: non troppo alto, molto piazzato (fa il calciatore, ha due cosce gigantesche), biondo, una tumefazione sotto l’occhio. Ma la cosa più allucinante è come è vestito: pantaloncini corti da ginanstica, magliettina e tuta di felpa. Sembra tipo uno studente uscito dall’ora di ginnastica. Vi ricordo che faceva un freddo della madonna.

Vabbè, l’Italiana e il Gay sono concordi che è molto carino, e vogliono invitarlo al tavolo. Ci pensa la Francese, che è molto estroversa e lo porta da noi. Inizia questa conversazione surreale, con l’Italiana che prova a parlargli e lui che risponde in un inglese orribile. Salta fuori che fa il calciatore, è in giro con degli amici ricchi, e l’occhio nero se l’è fatto in una rissa. Il Russo chiede all’Italiana se sta assieme a me, e lei si affretta a specificare che siamo solo amici. Decidiamo poi di andare a trovare questi amici ricchi che sono in albergo, anche se non ne capisco il senso. Arrivati sotto l’albergo, salgono solo il Russo e la Francese, noi aspettiamo fuori. L’Italiana dice “staranno limonando in ascensore, sicuro!” mentre io sto seduto su una panchina con una faccia che non vi dico. Lei probabilmente se ne accorge e mi si siede sopra, a cavalcioni sulle gambe, e mi abbraccia forte. L’abbraccio non fa che accrescere l’umiliazione che provo dentro di me.

Poi i due tornano fuori, e non saprò mai che cavolo sono entrati a fare. Poi l’Italiana (o il Gay, non ricordo, pure lui se lo voleva scopare) dice al Russo se vuole venire da noi per la notte, e i miei terrori iniziano a concretizzarsi. Del viaggio in macchina ricordo solo questo stralcio di conversazione: il Gay che chiede all’Italiana ad alta voce (in italiano, che il Russo non capisce) “come va la tua vagina?”, e lei che risponde “la mia vagina è pronta ad accogliere”. Ha detto esattamente così, lo ricordo sillaba per sillaba.. Io sono spremuto contro la portiera e vorrei sparire, venire sminuzzato in minuscoli pezzettini e venire disperso nella notte fredda e buia.
Arriviamo a casa. Loro vogliono mettersi a giocare a carte, ma io sono fuori da ogni grazia di dio e dico che me ne vado a letto. La mia amica, l’Italiana, ha pure il coraggio di dirmi “ma dai, stai un po’ con noi”. Io penso soltanto che ho fallito miseramente con la Francese, e che ora il Russo si scoperà l’Italiana e che io, che nel frattempo mi sono rifugiato nella stanzina accanto, penso che sentirò pure tutto, ogni verso, ogni gemito, ogni sbalzo sulle doghe del letto. Letto in cui IO avrei dovuto dormire con le due ragazze.

Poi però vedo la stufa. L’amica stufa. La stufa e il suo baccano, com’è che l’ho definito prima, micidiale? Volevo dire celestiale! Dolce baccano caritatevole che coprirà ogni suono. La stufa è amica. La stufa è il bene. La stufa pone un pietoso velo sulle mie orecchie e mi preserva dalla notte.

Il giorno dopo mi racconteranno come è andata. Il Russo si è scopato l’Italiana mettendoglielo pure nel culo (così mi han detto, giuro), la Francese non ha beccato un cazzo, così come il gay che pure voleva farsi il Russo. Io prendo la macchina e me ne vado, salutando pure il Russo (“ah ah, dacci un taglio con le risse, eh? Ahahah”). La Francese e l’Italiana rimangono lì, torneranno in serata a Milano con il Gay.

L’umiliazione è totale al momento della partenza: ringrazio il Gay per l’ospitalità dicendo che mi sono trovato bene, ma lui con un ghigno replica che “beh, non ti è andata troppo bene, eh, ahahah”.

E così si conclude questa triste storia. Ma in verità vi dico, si cade solo per risalire. E io ho fatto tesoro di questa vicenda, e c’è un’altra storia da raccontare, capitata due anni dopo. Ma forse questo topic non è il posto più adatto...

O no?

[Cesarinho Goal]

Hellvis e/è lo Zerbino - Parte V

[SPOILER]


Dunque, sono passati due anni. Lei sta ancora col fidanzato, il quale ovviamente non ha mai saputo del Russo, anche se è in un momento di maretta, dal momento che lui è partito per stare dall'altra parte del mondo, lasciandola qua sola soletta.
Io nel frattempo sono migliorato parecchio, mi son fatto le mie prime esperienze inzuppatorie e non sono più lo sfigato totale di prima. Certo, non sono un alfa e le ragazze non si girano quando passo, però sono quantomeno accettabile, ho imparato a bere e frequento abitualmente i locali. Sono un discreto partito, diciamola tutta.
Nonostante questa storiaccia che vi ho raccontato io e lei siamo rimasti amici e ogni tanto ci frequentiamo ancora. E' un po' di tempo che non ci vediamo, allora decidiamo di beccarci una sera. C'è un concerto che interessa a tutti e due, e decidiamo di andare. La cosa funziona che lei viene da me (abita abbastanza lontano), lascia l'auto sotto casa mia e andiamo al concerto. Al ritorno la riaccompagno alla macchina e lei se ne torna a casa.

Ma io ho dei piani.
Già, perché ancora non ho abbandonato l'idea di lei, e ci sono fantasie che continuano a solleticarmi.

Il destino, sempre lui, mi dà un segnale. Anzi, due. Il primo: quel weekend ho la casa libera. Il secondo: lei mi telefona e mi dice che ha la macchina in panne. In pratica non può più venire da me, ma tocca a me andarla a prendere. All'inizio sono parecchio scocciato da questa novità e non ho nessuna voglia di fare il viaggio fino da lei (come detto lei è lontanuccia). Poi però mi trovo a riflettere: dunque, ma se lei è senza macchina, e torniamo tardi e magari un po' brilli, dirle di fermarsi a casa mia è un attimo, no?

Vado a prenderla con un questo piano che mi si compone in testa. Come la vedo lei mi fa molti complimenti (è passato un po' che non ci vediamo e io sono migliorato parecchio, come detto) e sento ottime vibre. Mi dice che è scocciata che il tipo sia via e poi, testualmente, che sente tra me e lei della tensione sessuale. Io inizio a gasarmi, ma tengo l’esaltazione a freno: ho fatto le mie esperienze e ho imparato a non dare nulla per scontato.

Arriviamo al posto, becchiamo altri amici, beviamo un po’ e all’improvviso lei mi fa “mi sono sempre chiesta come sarebbe baciarti”. Al che vado un po’ fuori di testa e le dico spavaldo di provare, se è così curiosa. Ma subito mi frena “no, no, al limite lo faccio io se ne ho voglia”. In ogni caso mi sento grosso e spesso, e sento che questa è finalmente la volta buona.

Poi, però, la serata prende una brutta piega. Lei inizia a bere di brutto e a comportarsi da vacca con tutti come fa sempre quando è ubriaca. Sono le 3 di notte e ce ne stiamo andando, io e gli altri amici, ma lei continua a fermarsi a parlare con tutti, diventa acida e stronza quando le facciamo notare che ce ne stiamo andando, dice che vuole rimanere ancora un po’. Quando sembra che oramai l’abbiamo convinta, si ferma per l’ennesima volta con un tamarro di merda. Al che perdo la pazienza, lo spirito di Zyzz mi pervade e le dico in faccia “senti, o adesso sali in macchina, oppure ti lascio qui. Hai capito?”. La fa i broncettini ma finalmente mi segue. Ignoro il tizio con cui si era fermata che mi dice che devo darmi una calmata.

In macchina c’è il gelo, lei non mi parla, e io ho oramai abbandonato ogni velleità scopereccia. Però è tardissimo e non ho nessuna voglia di accompagnarla a casa, quindi le dico comunque di stare da me a dormire; non perché voglio provare a trombarla, oramai ci ho messo una pietra sopra visto come si è evoluta la serata, ma proprio non ho voglia di portarla casa. Lei dice di no, mi chiede comunque di riaccompagnarla. Le chiedo perché, lei risponde “così tu sei a casa tua e io sono a casa mia”.Ma io sono inflessibile: "tu dormi da me". Alla fine accetta.

Entriamo in casa e lei dice che ha fame. Metto su a scaldare qualcosa, e quando mi volto lei ha uno sguardo strano. Mi viene incontro e mi abbraccia, e io penso che è il solito abbraccio da amica, probabilmente vuole scusarsi per come si è comportata. Decido di non fare lo stronzo e ricambio l’abbraccio.

Poi, e non mi dimenticherò mai di questo momento, lei inizia a baciarmi sul collo. Rimango inebetito un nanosecondo, poi inizio a ricambiare. Ma come, e la regola dell’amico? Vai a cagare Max, prendi e porta a casa!

E poi… sapete poi cosa ho fatto?

Spoiler:

Gliel’ho messo nel CULO.