AUGURI SAVA
giochiamo alle 20.00 e alle 21.00 siamo tutti in pizzeria a guardarcela insieme!
non giochiamo proprio, non si sa mai Nead sotto la doccia quanto ci mette, e ci si becca diretti in pizzeria per guardarcela insieme!
Stika dell'Italia io gioco lo stesso!
non so voi , ma io co uno come De Rossi contro NON gioco proprio!!
io sono fico e non soffro il caldo, gioco anche alle 19.00 !!! e poi ognuno fa quello che vuole!
AUGURI SAVA
alfiere ha scritto lun, 24 gennaio 2005 alle 14:59
Balle!Angels ha scritto lun, 24 gennaio 2005 alle 13:02
Non esageriamo, però lei l'ha quasi fatto e chiudiamo qui, non voglio essere bannato.Andrew B. Spencer ha scritto lun, 24 gennaio 2005 alle 10:43
A questo punto immagino che l'abbia tirato fuori...
Manda un pm che posto io
Alfiè la prossima volta fai prima a venire e vedere con i tuoi occhi
Auguroni a Salvatore, Silvia e Mattia per la nascita di Valerio: che vi porti tutta la gioia di questo mondo e che riempia ogni giorno delle vostre esistenze di sorrisi!
Spoiler:
Visto che la cacca ed i pianti sono scontati!
Auguri!!!
Auguri Salvatore!
ma spiegace un po' sto nuovo avatar?Bambino ha scritto mar, 25 gennaio 2005 12:00
Auguri Salvatore!
Non c'è una mazza da spiegare: fa il paio col mio, indi rullaJimmyPage ha scritto mar, 25 gennaio 2005 alle 14:13
ma spiegace un po' sto nuovo avatar?Bambino ha scritto mar, 25 gennaio 2005 12:00
Auguri Salvatore!
Auguroni Salva!!!!
lo so che rulla, e pure de brutto, pero' Brega era un romanista de nientealfiere ha scritto mar, 25 gennaio 2005 13:15
Non c'è una mazza da spiegare: fa il paio col mio, indi rullaJimmyPage ha scritto mar, 25 gennaio 2005 alle 14:13
ma spiegace un po' sto nuovo avatar?Bambino ha scritto mar, 25 gennaio 2005 12:00
Auguri Salvatore!
Vero!JimmyPage ha scritto mar, 25 gennaio 2005 alle 13:20
lo so che rulla, e pure de brutto, pero' Brega era un romanista de nientealfiere ha scritto mar, 25 gennaio 2005 13:15
Non c'è una mazza da spiegare: fa il paio col mio, indi rullaJimmyPage ha scritto mar, 25 gennaio 2005 alle 14:13
ma spiegace un po' sto nuovo avatar?Bambino ha scritto mar, 25 gennaio 2005 12:00
Auguri Salvatore!
Ma lui (Bambino) un giorno po' esse Romanista e un altro Laziale....oggi e' laziale!!! Tutto qua'!!!
Kaiman76 ha scritto mar, 25 gennaio 2005 alle 15:09
Ma lui (Bambino) un giorno po' esse Romanista e un altro Laziale....oggi e' laziale!!! Tutto qua'!!!
Io ho sempre saputo che Brega era laziale
Nome: Mario Brega
Data e luogo di nascita: 1923, Roma, Italia
Data e luogo di morte: 1994, Roma, Italia
La sua comicità spontanea e collerica tipicamente romana, l’ha reso uno dei migliori caratteristi cinematografici italiani, soprattutto nei film accanto a Carlo Verdone. Alcune sue frasi sono diventate oggetto di culto nonché parte del bagaglio linguistico di Roma e provincia: chi non ha mai citato la mitica «spada de' foco», o l'altrettanto mitico dialogo nell’alimentari di Borotalco: «A Sé, assaggia 'sto prosciutto, è 'n zucchero»... Da ricordare soprattutto in Un sacco bello 8nel ruolo del signor Brega «sì quello de ottavo piano») e in Bianco, rosso e Verdone (1981) nel ruolo del camionista («A signò me chiameno er principe»). Personaggio del tutto marginale durante la sua carriera di attore, Brega si è formato alla scuola di Fellini e Sergio Leone. Memorabile rimane la sua parte ne Il buono, il brutto e il cattivo (1966), dove interpreta un implacabile fuorilegge. La fama universale arriva però con la nascita del coatto compagno comunista che tutti ricordiamo. Brega è da sempre il duro, il cattivo senza pietà, che all'occorrenza, può trasformarsi in una pasta d'uomo. Ecco perché Brega è un simbolo: è un uomo vero, reale, tutto d'un pezzo. Un coatto che vive come tale senza il minimo rimpianto. Le sue interpretazioni cinematografiche sono innumerevoli, sia in termini di quantità che di qualità. Passando dalla macchina da presa di Sergio Leone fino a quella del giovane Carlo Verdone,col quale era solito intavolare simpatiche e memorabili discussioni a "suon di sfottò" sul Derby Romano che li vedeva contrapposti, Mario Brega ha raccolto su di sé una vastissima esperienza di frequentazioni e recitazioni, dimostrando sempre una grande umanità, un innato umorismo e una spiccata e spiritosa arguzia. Per questo andrebbe celebrato come merita.
fonte: http://www.mymovies.it/dizionario/biblio .asp?A=6797
Appunto...Mario Brega non era laziale così...era laziale COSIIIII'
anfameeeeee......ANFAMEEEEEEEEEEEEEEEEEE EEEE!!!Bambino ha scritto mar, 25 gennaio 2005 alle 17:46
Appunto...Mario Brega non era laziale così...era laziale COSIIIII'
BREGA MARIO (Roma, 5.3.1931 – ivi, 23.7.1994)
(attore)
E’ stato lanciato da Dino Risi ne La marcia su Roma: è l’erculeo Marcacci, detto mitraglia, fascista dallo sguardo truce, bestiale e persecutorio, condannato nel finale ad una morte liberatoria. La commedia all’italiana sapeva già come usare Brega (ancora Risi ne fece un organizzatore di pugilato ne I mostri, Salce un violento tifoso romanista ne Le ore dell’amore), prima ancora che Verdone, ripescandolo dai western di Leone, Corbucci e Valerii, ne facesse un’icona di romanità coatta con la barbaccia lunga e la voce surriscaldata: indimenticabili il padre comunista del figlio dei fiori in Un sacco bello e il volgarissimo “Principe” di Bianco, rosso e verdone. Notevoli anche i suoi personaggi burini nei film dei fratelli Vanzina.
http://www.unmondoaparte.it/mariobrega.h tml
anche in "Amarsi un po'" (con V. Amendola), Amendola e Brega - padre e figlio - fanne la parte dei romanisti ...
MA nella vita sembra fosse laziale!!!JimmyPage ha scritto mar, 25 gennaio 2005 alle 19:17
BREGA MARIO (Roma, 5.3.1931 – ivi, 23.7.1994)
(attore)
E’ stato lanciato da Dino Risi ne La marcia su Roma: è l’erculeo Marcacci, detto mitraglia, fascista dallo sguardo truce, bestiale e persecutorio, condannato nel finale ad una morte liberatoria. La commedia all’italiana sapeva già come usare Brega (ancora Risi ne fece un organizzatore di pugilato ne I mostri, Salce un violento tifoso romanista ne Le ore dell’amore), prima ancora che Verdone, ripescandolo dai western di Leone, Corbucci e Valerii, ne facesse un’icona di romanità coatta con la barbaccia lunga e la voce surriscaldata: indimenticabili il padre comunista del figlio dei fiori in Un sacco bello e il volgarissimo “Principe” di Bianco, rosso e verdone. Notevoli anche i suoi personaggi burini nei film dei fratelli Vanzina.
http://www.unmondoaparte.it/mariobrega.h tml
anche in "Amarsi un po'" (con V. Amendola), Amendola e Brega - padre e figlio - fanne la parte dei romanisti ...
e secondo te un laziale accetta una parte da romanista sfegatato ?Kaiman76 ha scritto mar, 25 gennaio 2005 19:28
MA nella vita sembra fosse laziale!!!JimmyPage ha scritto mar, 25 gennaio 2005 alle 19:17
BREGA MARIO (Roma, 5.3.1931 – ivi, 23.7.1994)
(attore)
E’ stato lanciato da Dino Risi ne La marcia su Roma: è l’erculeo Marcacci, detto mitraglia, fascista dallo sguardo truce, bestiale e persecutorio, condannato nel finale ad una morte liberatoria. La commedia all’italiana sapeva già come usare Brega (ancora Risi ne fece un organizzatore di pugilato ne I mostri, Salce un violento tifoso romanista ne Le ore dell’amore), prima ancora che Verdone, ripescandolo dai western di Leone, Corbucci e Valerii, ne facesse un’icona di romanità coatta con la barbaccia lunga e la voce surriscaldata: indimenticabili il padre comunista del figlio dei fiori in Un sacco bello e il volgarissimo “Principe” di Bianco, rosso e verdone. Notevoli anche i suoi personaggi burini nei film dei fratelli Vanzina.
http://www.unmondoaparte.it/mariobrega.h tml
anche in "Amarsi un po'" (con V. Amendola), Amendola e Brega - padre e figlio - fanne la parte dei romanisti ...
chiedilo a bambino ...
No...infatti facendo ricerche ho scoperto che c'e' anche un club della roma intitolato a Mario Brega!!!
http://members.xoom.virgilio.it/asromaul tras/scudetto2000-01_resoconti.html
Bambi'....togli quell'avatar!!! Dai su...."oggi sei stato romanista"!!
Si, perchè uno deve mngiaree mica sono tutti scemi come meJimmyPage ha scritto mar, 25 gennaio 2005 alle 19:33
e secondo te un laziale accetta una parte da romanista sfegatato ?Kaiman76 ha scritto mar, 25 gennaio 2005 19:28
MA nella vita sembra fosse laziale!!!JimmyPage ha scritto mar, 25 gennaio 2005 alle 19:17
BREGA MARIO (Roma, 5.3.1931 – ivi, 23.7.1994)
(attore)
E’ stato lanciato da Dino Risi ne La marcia su Roma: è l’erculeo Marcacci, detto mitraglia, fascista dallo sguardo truce, bestiale e persecutorio, condannato nel finale ad una morte liberatoria. La commedia all’italiana sapeva già come usare Brega (ancora Risi ne fece un organizzatore di pugilato ne I mostri, Salce un violento tifoso romanista ne Le ore dell’amore), prima ancora che Verdone, ripescandolo dai western di Leone, Corbucci e Valerii, ne facesse un’icona di romanità coatta con la barbaccia lunga e la voce surriscaldata: indimenticabili il padre comunista del figlio dei fiori in Un sacco bello e il volgarissimo “Principe” di Bianco, rosso e verdone. Notevoli anche i suoi personaggi burini nei film dei fratelli Vanzina.
http://www.unmondoaparte.it/mariobrega.h tml
anche in "Amarsi un po'" (con V. Amendola), Amendola e Brega - padre e figlio - fanne la parte dei romanisti ...
chiedilo a bambino ...
Vedevi i ragazzi della 3a C ? Chicco era uno stratifoso romanista, ma nella vita l'attore è lazialissimo (l'ho pure visto a Formello agli allenamenti della Lazio)
sarà stato il fratello gemelloBambino ha scritto mar, 25 gennaio 2005 19:38
ma nella vita l'attore è lazialissimo (l'ho pure visto a Formello agli allenamenti della Lazio)
Kaiman76 ha scritto mar, 25 gennaio 2005 alle 19:37
No...infatti facendo ricerche ho scoperto che c'e' anche un club della roma intitolato a Mario Brega!!!
http://members.xoom.virgilio.it/asromaul tras/scudetto2000-01_resoconti.html
Bambi'....togli quell'avatar!!! Dai su...."oggi sei stato romanista"!!
Quello non è un club, ma il nickname di un giallorosico
Attentato! Mistificazione!sava73 ha scritto mar, 25 gennaio 2005 alle 17:44
Nome: Mario Brega
Data e luogo di nascita: 1923, Roma, Italia
Data e luogo di morte: 1994, Roma, Italia
La sua comicità spontanea e collerica tipicamente romana, l’ha reso uno dei migliori caratteristi cinematografici italiani, soprattutto nei film accanto a Carlo Verdone. Alcune sue frasi sono diventate oggetto di culto nonché parte del bagaglio linguistico di Roma e provincia: chi non ha mai citato la mitica «spada de' foco», o l'altrettanto mitico dialogo nell’alimentari di Borotalco: «A Sé, assaggia 'sto prosciutto, è 'n zucchero»... Da ricordare soprattutto in Un sacco bello 8nel ruolo del signor Brega «sì quello de ottavo piano») e in Bianco, rosso e Verdone (1981) nel ruolo del camionista («A signò me chiameno er principe»). Personaggio del tutto marginale durante la sua carriera di attore, Brega si è formato alla scuola di Fellini e Sergio Leone. Memorabile rimane la sua parte ne Il buono, il brutto e il cattivo (1966), dove interpreta un implacabile fuorilegge. La fama universale arriva però con la nascita del coatto compagno comunista che tutti ricordiamo. Brega è da sempre il duro, il cattivo senza pietà, che all'occorrenza, può trasformarsi in una pasta d'uomo. Ecco perché Brega è un simbolo: è un uomo vero, reale, tutto d'un pezzo. Un coatto che vive come tale senza il minimo rimpianto. Le sue interpretazioni cinematografiche sono innumerevoli, sia in termini di quantità che di qualità. Passando dalla macchina da presa di Sergio Leone fino a quella del giovane Carlo Verdone,col quale era solito intavolare simpatiche e memorabili discussioni a "suon di sfottò" sul Derby Romano che li vedeva contrapposti, Mario Brega ha raccolto su di sé una vastissima esperienza di frequentazioni e recitazioni, dimostrando sempre una grande umanità, un innato umorismo e una spiccata e spiritosa arguzia. Per questo andrebbe celebrato come merita.
fonte: http://www.mymovies.it/dizionario/biblio .asp?A=6797
La frase riportata in neretto da sava sul link indicato non c'è!