[17] [CLUB] Inter

[Rex]

Decisivo per cosa? Per un quarto terzo millesimo posto?

Ma Materazzi è l'amico di tutti? Quando qualcuno segna lui va sempre la a parlargli, dev'essere proprio un simpaticone

[uccio]

Matrix aldilà del suo comportamento in campo sembra uno che all'interno dello spogliatoio ha il suo bel ruolo, parla con tutti, incoraggia tutti e si incaxxa con tutti. Almneo li forse saprà rendersi utile senza uccidere nessuno, si spera.

[*Gandalf*]

Almeno che si faccia amici i compagni di squadra..

[Rex]

Ma immaginate se si dovesse vincere la Champions? Secondo me Moratti si esalta talmente tanto che spenderebbe una valanga di soldi e farebbe un paio di colpi veramente sensazionali... purtroppo non succederà

[The Great Guerra]

Rex ha scritto gio, 17 marzo 2005 alle 10:42
Ma immaginate se si dovesse vincere la Champions? Secondo me Moratti si esalta talmente tanto che spenderebbe una valanga di soldi e farebbe un paio di colpi veramente sensazionali... purtroppo non succederà

[uccio]

The Great Guerra ha scritto gio, 17 marzo 2005 alle 14:05

Rex ha scritto gio, 17 marzo 2005 alle 10:42
Ma immaginate se si dovesse vincere la Champions? Secondo me Moratti si esalta talmente tanto che spenderebbe una valanga di soldi e farebbe un paio di colpi veramente sensazionali... purtroppo non succederà

A'Marco ma vattela a pija nder c...ma porca put...ma possibile che nun te fai mai li caz...e che mer....vaff....

[ilfuso]

Rex ha scritto gio, 17 marzo 2005 alle 10:42
Ma immaginate se si dovesse vincere la Champions? Secondo me Moratti si esalta talmente tanto che spenderebbe una valanga di soldi e farebbe un paio di colpi veramente sensazionali... purtroppo non succederà

Lo stesso se avessimo vinto lo scudetto 3 anni fa



edit: dimenticavo:

[kingbove]

Oh per la Coppa Italia intanto ci si può fare un pensierino

Con Cagliari (quasi certo dopo il 2 a 0 dell'andata) in semifinale e una tra Udinese e Roma in finale è abbastanza agevole.


Mica per altro, ma almeno per arricchire la stanza dei trofei di Moratti, che conta una coppa uefa e qualche trofeo birra moretti.
E poi ci giocheremmo la supercoppa italiana!

[ilfuso]

kingbove ha scritto gio, 17 marzo 2005 alle 15:27
Oh per la Coppa Italia intanto ci si può fare un pensierino

Con Cagliari (quasi certo dopo il 2 a 0 dell'andata) in semifinale e una tra Udinese e Roma in finale è abbastanza agevole.


Mica per altro, ma almeno per arricchire la stanza dei trofei di Moratti, che conta una coppa uefa e qualche trofeo birra moretti.
E poi ci giocheremmo la supercoppa italiana!

Cerchiamo di volare bassi... Tanto ci siamo abituati, non è un problema

[Rex]

kingbove ha scritto gio, 17 marzo 2005 alle 15:27
Oh per la Coppa Italia intanto ci si può fare un pensierino

Con Cagliari (quasi certo dopo il 2 a 0 dell'andata) in semifinale e una tra Udinese e Roma in finale è abbastanza agevole.


Mica per altro, ma almeno per arricchire la stanza dei trofei di Moratti, che conta una coppa uefa e qualche trofeo birra moretti.
E poi ci giocheremmo la supercoppa italiana!

BAAASTA!!! Noi non vinciamo quasi mai i Birra Moretti, noi andiamo benissimo nei Tim!

Cmq sono contento per l'eliminazione del Milan, più che altro è scongiurato il pericolo doppio derby. Immaginate se usciva sia in Coppa Italia che in Champions, 4 derby

[The Great Guerra]

Rex ha scritto gio, 17 marzo 2005 alle 16:02

kingbove ha scritto gio, 17 marzo 2005 alle 15:27
Oh per la Coppa Italia intanto ci si può fare un pensierino

Con Cagliari (quasi certo dopo il 2 a 0 dell'andata) in semifinale e una tra Udinese e Roma in finale è abbastanza agevole.


Mica per altro, ma almeno per arricchire la stanza dei trofei di Moratti, che conta una coppa uefa e qualche trofeo birra moretti.
E poi ci giocheremmo la supercoppa italiana!

BAAASTA!!! Noi non vinciamo quasi mai i Birra Moretti, noi andiamo benissimo nei Tim!

Cmq sono contento per l'eliminazione del Milan, più che altro è scongiurato il pericolo doppio derby. Immaginate se usciva sia in Coppa Italia che in Champions, 4 derby

e altre 4 culate in faccia..

[The Great Guerra]

ADRIANO A INTER CHANNEL (I PARTE)
Giovedì, 17 Marzo 2005 19:28:01
APPIANO GENTILE – Ecco la prima parte dell'intervista realizzata da Roberto Scarpini con Adriano. Il campione brasiliano si confessa ai microfoni di Inter Channel .

Come stai?
"Bene".

Con il Porto hai segnato tre gol. Un altro passo per entrare nella storia?

"Sono molto felice, ho passato un momento difficile. Con il Porto ho giocato una buona gara. Il gol, poi, arriva quando si svolge con continuità un buon lavoro".

A volte fai le grandi giocate e la palla non entra. A volte fai un tiro e la palla entra dopo una deviazione. A quel punto ci si sblocca...

"Quando ho visto che la palla ha colpito il difensore del Porto, si è impennata ed è entrata, ho pensato che fosse finito il momento sfortunato. Ho capito che stava cambiando qualcosa. Quel gol mi ha dato un po' di fiducia e sono riuscito a segnarne altri due".

Quanto è stato brutto il periodo che hai dovuto affrontare?

"È una questione di testa, se riesci a pensare in una maniera diversa puoi riuscire a passare questo momento in fretta. Ho 23 anni e questi momenti mi capiteranno altre volte nella mia carriera. Dovrò essere un po' più forte di testa, devo concentrarmi maggiormente su quello che sto facendo. Dovrò concentrarmi di più sul lavoro, quando arriverà un altro momento difficile spero di superarlo più in fretta. Se sei forte di testa queste cose possono passare subito".

In questi momenti un calciatore rischia di innervosirsi e, magari, fa o dice qualcosa che non vorrebbe fare o dire. È capitato anche questo?

"Sì, è vero. Ho perso un po' la testa con l'allenatore e sono rimasto un po' arrabbiato. Dopo l'infortunio non sono riuscito a tornare al meglio e a fare subito gol. E poi è successo quel 'casino ' dopo il derby: il tecnico mi ha messo in panchina e io ci sono rimasto molto male perché mi ero preparato tantissimo per giocare bene quella gara e per far vincere l'Inter. Invece sono stato andato in panchina. Per me è stata una cosa brutta, sono rimasto tanto incavolato e non ho parlato più con nessuno. Ho anche litigato con un tifoso che voleva mandarmi al Real Madrid. Sono cose che succedono. Sono giovane e devo imparare ancora tantissimo. Devo essere più tranquillo quando succedono queste cose. Spero di migliorare tantissimo".

Poi, però, con Mancini hai parlato e ti sei chiarito?

"Sì, ora è tutto a posto. Anche perché io sono un giocatore al quale piace sentirsi sempre bene, desidero aiutare la squadra a vincere sempre. Quando passo un momento del genere resto un po' arrabbiato, forse è lì che sbaglio. Devo essere un po' più tranquillo e sicuro che quel momento passerà".

Hai un bel sorriso? Allora Adriano ride ancora...

"(ndr.: sorride) La felicità è tutto per un calciatore e per un uomo. È sicuramente una delle cose più importanti della vita. Quando non trovo questa felicità è come se litigassi con la moglie a casa. Quando sono felice sono un ragazzo sereno e tranquillo, faccio tutto con più serenità e facilità".

Che cosa ti ha disturbato maggiormente di quello che è stato detto o scritto nei tuoi confronti?

"Quello che mi fa essere triste è quando la gente inventa tante cose".

Come la storia del Real Madrid?

"Sì, come il Real Madrid. O quando dicono che non vivo una vita da calciatore. Non sono un santo, non è che sono sempre a casa e non devo andare in discoteca. Penso che un uomo, quando lavora e fa il suo dovere, debba anche divertirsi. Poi ci sono sempre dei limiti. Una o due volte alla settimana non cambia molto. Ma è così: quando un giocatore fa tanti gol o delle belle giocate e diventa sempre più importante per la squadra, c'è sempre qualcosa da dire sui giornali o sulle televisioni. In questi casi devo stare più tranquillo, a volte viene fatto magari per farmi innervosire per poi andare in campo e dimostrare quello che so fare. Ma non è così facile. Mia madre mi ha sempre detto che nella vita ci sono degli alti e bassi: quando non riesci a fare tutto quello che vorresti devi pregare e chiedere a Dio di concederti la giusta tranquillità per lavorare serenamente".

In questi momenti si cerca sempre l'aiuto delle persone care. Chi è che ti ha aiutato maggiormente in questi momenti?

"Tutti i giorni chiamo mia mamma in Brasile per parlare della mia e della sua situazione. È una situazione difficile perché mia madre non può più avere pensieri solo per me, ora sono grande e devo vivere la mia vita. Devo pensare a fare tutto da solo. Non posso più pensare che ci sia sempre lei".

E a volte le dici delle bugie perché non vuoi preoccuparla?

"Sì".

E quindi con chi ti sfoghi?

"In verità ho un cugino e uno zio e due amici che mi hanno sempre dato forza. Quando arrivo a casa arrabbiato loro sono lì a cercare di aiutarmi e consolarmi. Mi dicono 'guarda è un momento così, tornerai a segnare...'. Io, però, piango tantissimo a casa, se non trovo la felicità mi trovo abbastanza in difficoltà. Avrei voluto avere vicino mio padre, lui mi dava sempre dei consigli importanti. Però la vita è così e dobbiamo andare avanti".


siamo andati vicini a far andar via adri quindi.. porca miseria, meno male è tutto finito..
mamma mia, adri comunque è un bambinone..

[Rex]

E' lunghissima sul sito dell'Inter sono alla quinta pagina e sembra debba proseguire

[The Great Guerra]

Rex ha scritto gio, 17 marzo 2005 alle 20:59
E' lunghissima sul sito dell'Inter sono alla quinta pagina e sembra debba proseguire

ne aveva da dire! porca miseria!

[Rex]

La incollo tutta:


Come stai?

"Bene".

Con il Porto hai segnato tre gol. Un altro passo per entrare nella storia?

"Sono molto felice, ho passato un momento difficile. Con il Porto ho giocato una buona gara. Il gol, poi, arriva quando si svolge con continuità un buon lavoro".

A volte fai le grandi giocate e la palla non entra. A volte fai un tiro e la palla entra dopo una deviazione. A quel punto ci si sblocca...

"Quando ho visto che la palla ha colpito il difensore del Porto, si è impennata ed è entrata, ho pensato che fosse finito il momento sfortunato. Ho capito che stava cambiando qualcosa. Quel gol mi ha dato un po' di fiducia e sono riuscito a segnarne altri due".

Quanto è stato brutto il periodo che hai dovuto affrontare?

"È una questione di testa, se riesci a pensare in una maniera diversa puoi riuscire a passare questo momento in fretta. Ho 23 anni e questi momenti mi capiteranno altre volte nella mia carriera. Dovrò essere un po' più forte di testa, devo concentrarmi maggiormente su quello che sto facendo. Dovrò concentrarmi di più sul lavoro, quando arriverà un altro momento difficile spero di superarlo più in fretta. Se sei forte di testa queste cose possono passare subito".

In questi momenti un calciatore rischia di innervosirsi e, magari, fa o dice qualcosa che non vorrebbe fare o dire. È capitato anche questo?

"Sì, è vero. Ho perso un po' la testa con l'allenatore e sono rimasto un po' arrabbiato. Dopo l'infortunio non sono riuscito a tornare al meglio e a fare subito gol. E poi è successo quel 'casino ' dopo il derby: il tecnico mi ha messo in panchina e io ci sono rimasto molto male perché mi ero preparato tantissimo per giocare bene quella gara e per far vincere l'Inter. Invece sono stato andato in panchina. Per me è stata una cosa brutta, sono rimasto tanto incavolato e non ho parlato più con nessuno. Ho anche litigato con un tifoso che voleva mandarmi al Real Madrid. Sono cose che succedono. Sono giovane e devo imparare ancora tantissimo. Devo essere più tranquillo quando succedono queste cose. Spero di migliorare tantissimo".

Poi, però, con Mancini hai parlato e ti sei chiarito?

"Sì, ora è tutto a posto. Anche perché io sono un giocatore al quale piace sentirsi sempre bene, desidero aiutare la squadra a vincere sempre. Quando passo un momento del genere resto un po' arrabbiato, forse è lì che sbaglio. Devo essere un po' più tranquillo e sicuro che quel momento passerà".

Hai un bel sorriso? Allora Adriano ride ancora...

"(ndr.: sorride) La felicità è tutto per un calciatore e per un uomo. È sicuramente una delle cose più importanti della vita. Quando non trovo questa felicità è come se litigassi con la moglie a casa. Quando sono felice sono un ragazzo sereno e tranquillo, faccio tutto con più serenità e facilità".

Che cosa ti ha disturbato maggiormente di quello che è stato detto o scritto nei tuoi confronti?

"Quello che mi fa essere triste è quando la gente inventa tante cose".

Come la storia del Real Madrid?

"Sì, come il Real Madrid. O quando dicono che non vivo una vita da calciatore. Non sono un santo, non è che sono sempre a casa e non devo andare in discoteca. Penso che un uomo, quando lavora e fa il suo dovere, debba anche divertirsi. Poi ci sono sempre dei limiti. Una o due volte alla settimana non cambia molto. Ma è così: quando un giocatore fa tanti gol o delle belle giocate e diventa sempre più importante per la squadra, c'è sempre qualcosa da dire sui giornali o sulle televisioni. In questi casi devo stare più tranquillo, a volte viene fatto magari per farmi innervosire per poi andare in campo e dimostrare quello che so fare. Ma non è così facile. Mia madre mi ha sempre detto che nella vita ci sono degli alti e bassi: quando non riesci a fare tutto quello che vorresti devi pregare e chiedere a Dio di concederti la giusta tranquillità per lavorare serenamente".

In questi momenti si cerca sempre l'aiuto delle persone care. Chi è che ti ha aiutato maggiormente in questi momenti?

"Tutti i giorni chiamo mia mamma in Brasile per parlare della mia e della sua situazione. È una situazione difficile perché mia madre non può più avere pensieri solo per me, ora sono grande e devo vivere la mia vita. Devo pensare a fare tutto da solo. Non posso più pensare che ci sia sempre lei".

E a volte le dici delle bugie perché non vuoi preoccuparla?

"Sì".

E quindi con chi ti sfoghi?

"In verità ho un cugino e uno zio e due amici che mi hanno sempre dato forza. Quando arrivo a casa arrabbiato loro sono lì a cercare di aiutarmi e consolarmi. Mi dicono 'guarda è un momento così, tornerai a segnare...'. Io, però, piango tantissimo a casa, se non trovo la felicità mi trovo abbastanza in difficoltà. Avrei voluto avere vicino mio padre, lui mi dava sempre dei consigli importanti. Però la vita è così e dobbiamo andare avanti".

Si è parlato molto anche della tua visita negli uffici di Massimo Moratti il giorno prima del Porto. Che cosa è successo?

"Abbiamo parlato insieme delle cose che possiamo migliorare. È stato un incontro molto carino, so che lui tiene molto a me sia come uomo che come calciatore. Tutto quello che faccio, lo faccio per lui, per la società, per me e per la mia famiglia. È stato sicuramente un incontro positivo, sono sceso in campo tranquillo e con un altro pensiero in testa. Poi è andato tutto bene".

Se bastava così poco potevate incontrarvi prima…

"(ndr.: sorride) Sì, è vero, ci siamo sentiti anche dopo la partita".

Forse ti innervosivi un po' quando non ti riuscivano le cose in campo?

"Sì, è vero. Sono anche aumentato un po' di peso, ma poi sono riuscito a calare. Quello è fondamentale per me. Se fisicamente sono a posto posso fare molto meglio. Contro il Porto ho corso tantissimo, ho sentito la differenze: mi sentivo più libero e leggero. D'ora in poi dovrò stare molto attento alla mia condizione atletica".

Hanno detto che contro il Lecce, dopo il rigore, hai avuto un'esultanza strana. I tuoi compagni sono venuti tutti a festeggiarti. L'affetto dei compagni cosa ha significato per te?

"Ha significato moltissimo. In nessun momento mi hanno lasciato giù di morale. Hanno sempre parlato con me della situazione che stavo vivendo. Questa è una cosa molto importante per un calciatore. Se le cose non vanno bene, i compagni in campo devono fare qualcosa in più. In questo momento che ho passato, la squadra mi ha sempre cercato. Se vedono che corro e segno tutti prendono più fiducia. In quei momenti volevo fare e non ci riuscivo. Quando ho segnato contro il Lecce, e sono venuti tutti da me, ho capito quanto mi volevano bene".

Anche i tifosi nerazzurri ti amano tantissimo.

"Anche i tifosi mi vogliono bene. Ho pensato che non poteva continuare in quel modo. Grazie a Dio ho fatto una bella partita contro il Porto".

Che cosa ti ha caricato maggiormente di quello che ti ha detto Mancini?

"Che avevo la responsabilità della squadra. Mi ha detto ' Adriano, se tu stati bene la squadra vince. Anche se sei giovane, tutti ti seguono. Sei uno che lotta e cerchi sempre di fare di tutto per far vincere la squadra, gli altri ti vedono e cercano di imitarti’".

Ti ha detto che sei un leader. Tu ti senti leader?

"Non proprio un leader. Serve sempre la voglia di fare e di vincere, ecco questo lo posso fare benissimo".

Come va con Christian Vieri e Obafemi Martins?

"Bene, bene. Con loro va tutto bene. Abbiamo giocato delle grandi partite insieme. Io purtroppo ho passato un momento non facile e non sono riuscito a dare continuità. Loro sono stati molto bravi, sono due giocatori fortissimi e spero di riuscire a giocare ancora tantissimo insieme a loro".

Anche Vieri a inizio stagione ha passato un momento simile al tuo. Dopo i tuoi tre gol contro il Messina, il tuo primo pensiero è stato per Vieri. Questa è una grande dimostrazione di affetto...

"Lui era in difficoltà e in quel momento ho cercato di fare di tutto per aiutarlo a fare quel gol che voleva tantissimo. Penso che non dobbiamo andare a mangiare insieme o uscire insieme per dimostrare a tutti che siamo amici: è nei momenti di difficoltà che si vede quali sono le persone che ti vogliono bene. Quando vivi un momento magico ci sono un sacco di persone che ti vengono a cercare: un vero amico ti aiuta nei momenti brutti".

E lui ti ha aiutato in questi momenti?

"Sì".

'Tutto posso in colui che mi dà la forza'. Questa è la frase che indicavi con la scritta 'Filippesi 4,13 sulla maglietta dopo il gol contro il Porto. Tu leggi sempre la Bibbia prima di andare a letto ogni sera, come ti è venuta questa idea?

"Vedo poco la televisione e leggo poco i giornali. Quando vedevo la tv, c'erano dei giornalisti che facevano delle battute sulla mia situazione. Allora pensavo: perché dicono quelle cose? Non capiscono che sta passando un brutto momento, anche perché magari sono un po' sfortunato. Prima che una persona ne giudichi un'altra deve riflettere bene. L'unico che può fare una cosa del genere è Dio, nessun altro. Se Dio vuole, nessun altro può fare nulla. Allora mi è venuta questa idea, Zé Maria mi ha dato la maglia che lui ha fatto. Abbiamo letto la Bibbia e c'era questo passaggio. Zé Maria mi ha detto 'questa frase va bene, così dimostriamo a tutti che sopra tutto, sia nei momenti belli che in quelli brutti, abbiamo un Dio'. L'abbiamo fatto ed è stata una testimonianza molto bella, è una cosa che nessuno aveva mai fatto. Mi sembra di aver fatto bene".

Questa frase ha fatto parlare molti personaggi della Chiesa. Monsignor Tonini ti avvicina addirittura a San Paolo. Ha spiegato che, come San Paolo proveniva da una famiglia povera, anche Adriano ha trovato similitudini in questo. E dice anche che con questo messaggio hai voluto dire che non è merito tuo, bensì di qualcun'altro, è merito anzitutto del Creatore. Definisce il tuo messaggio pieno di gioia di vivere. È vero?

"Sì, è vero. Quando Dio vuole qualcosa, nessuno può farci niente. Nella mia vita è sempre stato così, la mia vita è sempre stata difficile, ma mi è sempre piaciuta. Stavo con gli amici, facevamo confusione. C'erano le difficoltà, per noi speravamo sempre nel domani. Anche oggi quando vado in campo penso a come è stata la mia vita. Senza Dio oggi non sarei stato neppure un calciatore. Ho visto tante brutte cose: quando avevo sette anni ho visto una persona ammazzarne un'altra davanti a me. Ho visto mio padre per terra con una pallottola in testa, sicuramente è stato Dio a non farmi prendere la strada sbagliata. Lui per me è stato importante, per me e per la mia famiglia. Oggi posseggo tante cose: soldi, casa, notorietà. Ma per queste cose devo solo ringraziare Dio".

Molti hanno ironizzato sulla tua fede. Ma la tua è fede sincera.

"Non basta entrare nella casa di Dio per dimostargli che siamo con lui. Non basta quello, dobbiamo crederci ed avere tanto timore di lui. Quando vuole portarci via tutto quello che ci ha dato, ce lo porta via. E poi dobbiamo amarlo, Dio ha un destino e una strada per tutti. Può fare tutto per quelli che riescono a fare quello che lui vuole. Magari si può sbagliare nel fare tante cose, l'importante è averlo nel cuore e pensare tanto a lui".

Se avessi sbagliato un gol come quello che ha sbagliato Javier Zanetti prima di aver segnato il gol dell'1-0 che cosa avresti fatto?

"Sarebbe stata dura anche dopo la partita, magari lui ha calciato la palla troppo lentamente perché non si è accorto del difensore che arrivava da dietro. Ma sono cose che succedono".

Domenica c'è Fiorentina. Che ricordi hai della esperienza a Firenze?

"Ricordo i tifosi e i compagni. Avevamo passato un momento brutto, ma la gente mi aveva accolto benissimo. Nella vita si impara anche dalle brutte esperienza. Ci stanno i momenti brutti che prima o poi passano e ti aiutano a imparare a vivere. È stato un momento nel quale ho imparato il calcio italiano, per me è stata una scuola".

Massimo Moratti ha detto in maniera chiara che Adriano-Inter sarà un legame duraturo. Va avanti il progetto con Mancini e Adriano è parte fondamentale di questo progetto. Tu non hai mai visto giocare Mancini?

"No, ma da quello che fa con la palla in allenamento si vede che è stato un grande campione. Ho sempre detto che l'Inter è la mia seconda casa, mi trovo benissimo qui. Spero che insieme vinceremo tantissimo, spero per quest’anno di vincere la Champions League. Voglio vincere, voglio vedere nelle faccia di tutti i compagni la voglia di andare avanti e di alzare quella coppa, di essere campioni. Questo mi fa sentire felice".

inter.it

[Rex]

'Martins era nostro, Cuper non volle' (GdS)

Parla il presidente della Fiorentina Della valle: "Ho fiducia in questa squadra e so che contro l'Inter darà tutto. Attendo risposte da quei giocatori che sono in conproprietà, se vogliono restare lo dimostrino. Adriano? Più che toglierlo all'Inter lo vorrei io. Il mio cruccio è Martins, ormai era nostra, ma Cuper non volle".

calciomercato.com

Grazie Cuper secondo me era Brancaleon che voleva venderlo

[ilfuso]

Rex ha scritto ven, 18 marzo 2005 alle 10:45
'Martins era nostro, Cuper non volle' (GdS)

Parla il presidente della Fiorentina Della valle: "Ho fiducia in questa squadra e so che contro l'Inter darà tutto. Attendo risposte da quei giocatori che sono in conproprietà, se vogliono restare lo dimostrino. Adriano? Più che toglierlo all'Inter lo vorrei io. Il mio cruccio è Martins, ormai era nostra, ma Cuper non volle".

calciomercato.com

Grazie Cuper secondo me era Brancaleon che voleva venderlo

Cuper

[uccio]

ilfuso ha scritto ven, 18 marzo 2005 alle 11:00

Rex ha scritto ven, 18 marzo 2005 alle 10:45
'Martins era nostro, Cuper non volle' (GdS)

Parla il presidente della Fiorentina Della valle: "Ho fiducia in questa squadra e so che contro l'Inter darà tutto. Attendo risposte da quei giocatori che sono in conproprietà, se vogliono restare lo dimostrino. Adriano? Più che toglierlo all'Inter lo vorrei io. Il mio cruccio è Martins, ormai era nostra, ma Cuper non volle".

calciomercato.com

Grazie Cuper secondo me era Brancaleon che voleva venderlo

Cuper

Certo che era Branca. Il giorno in cui ce lo toglieremo dalle palle saremo tutti interisti migliori.

[Rex]

uccio ha scritto ven, 18 marzo 2005 alle 11:03

ilfuso ha scritto ven, 18 marzo 2005 alle 11:00

Rex ha scritto ven, 18 marzo 2005 alle 10:45
'Martins era nostro, Cuper non volle' (GdS)

Parla il presidente della Fiorentina Della valle: "Ho fiducia in questa squadra e so che contro l'Inter darà tutto. Attendo risposte da quei giocatori che sono in conproprietà, se vogliono restare lo dimostrino. Adriano? Più che toglierlo all'Inter lo vorrei io. Il mio cruccio è Martins, ormai era nostra, ma Cuper non volle".

calciomercato.com

Grazie Cuper secondo me era Brancaleon che voleva venderlo

Cuper

Certo che era Branca. Il giorno in cui ce lo toglieremo dalle palle saremo tutti interisti migliori.

Sbolognarlo alla Roma e prenderci Baldini? Poi Branca ci vende Totti e Cassano a due euro perchè secondo lui sono scarsi

[The Great Guerra]

uccio ha scritto ven, 18 marzo 2005 alle 11:03

ilfuso ha scritto ven, 18 marzo 2005 alle 11:00

Rex ha scritto ven, 18 marzo 2005 alle 10:45
'Martins era nostro, Cuper non volle' (GdS)

Parla il presidente della Fiorentina Della valle: "Ho fiducia in questa squadra e so che contro l'Inter darà tutto. Attendo risposte da quei giocatori che sono in conproprietà, se vogliono restare lo dimostrino. Adriano? Più che toglierlo all'Inter lo vorrei io. Il mio cruccio è Martins, ormai era nostra, ma Cuper non volle".

calciomercato.com

Grazie Cuper secondo me era Brancaleon che voleva venderlo

Cuper

Certo che era Branca. Il giorno in cui ce lo toglieremo dalle palle saremo tutti interisti migliori.

oh già.. sa fare solo vaccate a quanto pare..

[Imperatore]

The Great Guerra ha scritto ven, 18 marzo 2005 alle 11:07

uccio ha scritto ven, 18 marzo 2005 alle 11:03

ilfuso ha scritto ven, 18 marzo 2005 alle 11:00

Rex ha scritto ven, 18 marzo 2005 alle 10:45
'Martins era nostro, Cuper non volle' (GdS)

Parla il presidente della Fiorentina Della valle: "Ho fiducia in questa squadra e so che contro l'Inter darà tutto. Attendo risposte da quei giocatori che sono in conproprietà, se vogliono restare lo dimostrino. Adriano? Più che toglierlo all'Inter lo vorrei io. Il mio cruccio è Martins, ormai era nostra, ma Cuper non volle".

calciomercato.com

Grazie Cuper secondo me era Brancaleon che voleva venderlo

Cuper

Certo che era Branca. Il giorno in cui ce lo toglieremo dalle palle saremo tutti interisti migliori.

oh già.. sa fare solo vaccate a quanto pare..

sono concorde con alcune cose, ma è pure vero che ci ha portato un fenomeno come CAMBIASSO

[uccio]

Imperatore ha scritto ven, 18 marzo 2005 alle 11:52

The Great Guerra ha scritto ven, 18 marzo 2005 alle 11:07

uccio ha scritto ven, 18 marzo 2005 alle 11:03

ilfuso ha scritto ven, 18 marzo 2005 alle 11:00

Rex ha scritto ven, 18 marzo 2005 alle 10:45
'Martins era nostro, Cuper non volle' (GdS)

Parla il presidente della Fiorentina Della valle: "Ho fiducia in questa squadra e so che contro l'Inter darà tutto. Attendo risposte da quei giocatori che sono in conproprietà, se vogliono restare lo dimostrino. Adriano? Più che toglierlo all'Inter lo vorrei io. Il mio cruccio è Martins, ormai era nostra, ma Cuper non volle".

calciomercato.com

Grazie Cuper secondo me era Brancaleon che voleva venderlo

Cuper

Certo che era Branca. Il giorno in cui ce lo toglieremo dalle palle saremo tutti interisti migliori.

oh già.. sa fare solo vaccate a quanto pare..

sono concorde con alcune cose, ma è pure vero che ci ha portato un fenomeno come CAMBIASSO

Beh, in 10 anni ha fatto 10000 vaccate ed una cosa giusta, grande DS...

[Imperatore]

uccio ha scritto ven, 18 marzo 2005 alle 11:59

Imperatore ha scritto ven, 18 marzo 2005 alle 11:52

The Great Guerra ha scritto ven, 18 marzo 2005 alle 11:07

uccio ha scritto ven, 18 marzo 2005 alle 11:03

ilfuso ha scritto ven, 18 marzo 2005 alle 11:00

Rex ha scritto ven, 18 marzo 2005 alle 10:45
'Martins era nostro, Cuper non volle' (GdS)

Parla il presidente della Fiorentina Della valle: "Ho fiducia in questa squadra e so che contro l'Inter darà tutto. Attendo risposte da quei giocatori che sono in conproprietà, se vogliono restare lo dimostrino. Adriano? Più che toglierlo all'Inter lo vorrei io. Il mio cruccio è Martins, ormai era nostra, ma Cuper non volle".

calciomercato.com

Grazie Cuper secondo me era Brancaleon che voleva venderlo

Cuper

Certo che era Branca. Il giorno in cui ce lo toglieremo dalle palle saremo tutti interisti migliori.

oh già.. sa fare solo vaccate a quanto pare..

sono concorde con alcune cose, ma è pure vero che ci ha portato un fenomeno come CAMBIASSO

Beh, in 10 anni ha fatto 10000 vaccate ed una cosa giusta, grande DS...

veramente da quello che so io è da quest'anno che fa il direttore sportivo

[Angels]

So cavoli vostra.

[uccio]

Milan a casa e andiamo via in semifinale facile.