Quoziente di difficoltà: 10.000

[Adam Li]

Dopo la delusione scaturita dall'averci provato con una ragazza che si è rivelata tanto stronzetta quanto fisicamente dolce e carina, è apparsa nella semivuota biblioteca un'altra bella femmina.
La prima mattina ho lasciato correre, la seconda c'era ancora e ho deciso di riprovare il numero: sono andato da lei e le ho chiesto se le andasse di andare a prendere qualcosa al bar, invito che ha rifiutato molto gentilmente perché aveva un esame imminente e doveva studiare. Abituato ormai all'antipatia del precedente bersaglio, non me la sono sentita di insistere, quindi mi sono scusato per il disturbo e l'ho salutata.
Non so se capiterà ancora in biblioteca oppure no, ma in caso vorrei tentare almeno un secondo approccio (preferibilmente dopo averle lasciato qualche giorno di tregua, per non apparirle assillante), visto che comunque non ho nulla da perdere. Però, visti il rifiuto e l'esperienza con l'altra, eviterei di riproporle un caffè provando con qualcos'altro, ma una biblioteca silenziosa dove lei va a studiare in santa pace non ho idea di quali spunti possa fornire. Potrei semplicemente piombare di fianco a lei e cominciare a parlare, ma sarebbe meno brusco fare qualcosa di un po' originale che eviti di rendere meno antipatica la mia interruzione. Ma cosa? Al massimo mi è venuto in mente di prendere due caffè alla macchinetta e di andare lì con quelli.
Altro problema, che ho citato nel titolo: questa volta me la sono scelta con un alto quoziente di difficoltà. Ha tre anni in più di me (lei 25), ha un fisico perfetto con un seno ben evidente, veste in maniera iper-sexy ed è anche molto bella in viso. Tuttavia, è single (informazione, insieme all'età, ricavata da FB. Non è stato complicato trovarla.).

[Don Luca]

ma una biblioteca silenziosa dove lei va a studiare in santa pace non ho idea di quali spunti possa fornire.

Ti sei risposto da solo: il luogo non è adatto al tuo scopo, tanto vale stare per cavoli tuoi e sperare di beccarla fuori.
Tanto prima o poi dovrà uscire, giusto? che ne so... pausa merenda, pranzo, andare via, pausa sigaretta...

Sennò te le passi semplicemente vicino e la saluti e se accanto a lei c'è un posto libero ti ci siedi e ti metti a studiare ignorandola. A una certa (almeno un'oretta per risultare credibile) ti alzi e le chiedi se può tenerti sott'occhio i libri/quaderni che vai a prendere un caffè o qualcosa al bar e le chiedi se vuole qualcosa.
Questo è il punto di rottura: se le interessi ti dirà che viene con te.
Se ti vuole mettere alla prova ti dirà di portarle qualcosa.
Se non gliene frega un cazzo ti dirà "no grazie" e a quel punto te ti prendi quello che vuoi, torni in biblioteca, raccatti le tue robe, saluti con un bel sorriso da e nexti.

easy peasy.

[Talenz]

Ho un nuovo collega che è un treno.
Non è bello (certo, non è brutto), ma rompe le palle a tutte! Le ferma per strada, in ogni luogo, e rimedia un sacco di appuntamenti anche con ragazze molto belle.
Il suo approccio tipo con una sconosciuta è la scusa per attaccare bottone (chiedere informazioni per una via per esempio) e poi fa un complimento. Se la ragazza accetta la chiacchiera, dice 2 cazzate (nel senso che prolunga per pochissimo la conversazione), dice che deve scappare, ma chiede di scambiarsi i contatti.

In biblioteca attaccare bottone è difficile, ma io avrei usato una tecnica tipo quella del mio amico. Probabilmente le avrei scritto un bigliettino che dicesse qualcosa del tipo "credevo che le secchione che passano i pomeriggi in biblioteca fossero tutte brutte", poi gliel'avrei poggiato vicino andando via (facendomi vedere però, non di nascosto). Nemmeno le avrei dato il tempo di leggerlo (o comunque non le avrei dato il tempo di rispondere) che le avrei detto a bassa voce "buono studio" facendole l'occhietto con la faccia più da figlio di buona donna che potevo.

La volta dopo avrei piantato le tende fuori dalla biblioteca facendo finta di incontrarla per caso all'uscita e l'avrei salutata. A quel punto avrei valutato: se mi avesse dato spago, le avrei chiesto di vederci chiedendole il numero. Altrimenti l'avrei salutata e basta.

Il caffè così come primo approccio mi sembra troppo aggressivo. Quando anni fa scrivevo assiduamente su TSM sostenevo (mia opinione del tutto confutabile) che il primo passo dovesse essere solo quello di dire al cervello della ragazza che vogliamo conoscere che noi esistiamo. In questa maniera al secondo "attacco" lei avrebbe già saputo chi siamo e avrebbe già dato un giudizio sulla nostra persona, senza alzare quelle difese preventive che si usano con uno sconosciuto.

[Don Luca]

Guarda talenz, sia mai che proprio io vengo a darti contro ma io all'uni da sempre ho acchiappato attaccando bottone con una cavolata qualsiasi (a lezione un commento su una cosa del professore o una battuta su qualcosa, in biblioteca mettermi vicino e vedere cosa fa e al momento giusto uscire con una domanda su una cosa che sta studiando o simile, ecc...) e poi per non stare la seduti, fermi a parlare pure per rompere il ghiaccio le ho sempre invitate a prendersi un caffè (ho il bar dentro l'uni) e pure quelle che mi hanno scaricato dopo 2 ore non mi hanno mai detto di no.

Quindi per l'approccio universitario secondo me chiedere di prendersi un caffè insieme non è troppo aggressivo, poi bisognerebbe valutare caso per caso...

[StillBack]

Questo è il punto di rottura: se le interessi ti dirà che viene con te.

E i libri chi catzo li guarda?

"Scusa, mi dai un'occhiata alla mia roba? Vado a prendermi un caffè...magari vuoi qualcosa?"
"Sì, bravo, ho proprio bisogno di una pausa... Fà 'na cosa, resta tu e guarda anche i miei"



Ora, premesso che ho scritto per farci due risate con leggerezza...
Vorrei dire: A) "Se le interessi viene con te" Se è una tipa solare, non significherebbe nulla.
B) "Portami qualcosa" Se è bene educata e un pò timida non si permetterebbe mai.
C) "No grazie" Magari le piaci, è un'ora che è nel panico e non sa che fare e d'istinto ti dice di no.
D) Questo per dire che non bisogna mai gettare la spugna (a meno che non stai scadendo nel ridicolo)

Esistono mille variabili...per spezzare il ghiaccio e passare del tempo con lei devi improvvisare chiedile un consiglio per un libro, attacca bottone nella pausa sigaretta, se sta studiando biologia (per esempio) ironicamente le dici che fai cagare e le chiedi di darti ripetizioni (o di darti una ripassata, se hai la faccia tosta e ti pare il tipo che non s'incazzi )...

[Necronomicon]

Che cazzo di università ha esami ad ottobre?
Occhio che non sia una balla grande come una casa

[fedeRIX0]

giurisprudenza, ingegneria

[Necronomicon]

Beh ma gli esami di recupero autunnali dovrebbero essere finiti ormai

[golem101]

Ah. La sessione d'esame autunnale adesso sono gli esami di recupero.

Mi sento davvero vecchio.

[Necronomicon]

Ah, non so il nome, l'ultima volta che son stato da quelle parti la chiamavano sessione di recupero i docenti, poi immagino sia ancora definita sessione autunnale

Edit: sul sito la chiamano ancora autunnale

[golem101]

Macchisenfrega di chi la chiama così.

E' il cambiamento concettuale nel definire una sessione d'esami* come "di recupero" (da parte degli studenti, dei docenti, della segreteria universitaria, di chiunque metta becco) che mi fa un effetto straniante.




* immagino che quella autunnale sia di recupero per quella estiva e quella estiva si di recupero a sua volta per quella autunnale, e quella invernale... boh, andate avanti voi.

[Necronomicon]

Non dove andavo io, gli esami del primo semestre non facevano sessione estiva quindi effettivamente è recupero quella autunnale

[Talenz]

Don Luca, guarda che io sono d'accordo con te! Solo che da come era scritto il post sembrava che il nostro avesse rotto il ghiaccio proprio con il caffè.
E quello mi sembra sbagliato.

[Adam Li]

Da lei le lezioni riprendono lunedì, e fino a ieri c'era veramente la sessione d'esame di settembre. Poi era sicuramente una scusa come un'altra anche se doveva davvero studiare, dato che dieci minuti al bar non ti cambiano l'esito di un esame.
Tentare di avvicinarmi fuori è difficile, visto che, se esce, lo fa per telefonare o perché c'è qualcuno che conosce con cui va a parlare. Altrimenti, queste volte che l'ho vista è sempre stata china sui libri.
Considerando invece le possibilità che offre la biblioteca al suo interno, mettercisi di fianco casualmente è difficile, visto che in questo periodo la sala è sempre più che mezza vuota. Andando proprio accanto a lei con altri quaranta posti disponibili sarebbe troppo da rompiscatole (e complicherei ancora di più la situazione). Comunque, nel caso ci riuscissi, io e lei facciamo facoltà decisamente diverse e di materie per cui chiedere aiuti non ce ne sono. Anche per questi motivi non avrei saputo come fare per un approccio meno diretto di un invito.
Ci vorrebbe una cosa per cui andare lì, risultare simpatici (anche solo appena un po') e che le dia un motivo per cui non liquidarmi all'istante. Il bigliettino di Talenz è carino e potrebbe andare, ma ormai l'ho conosciuta in altro modo. Bisognerebbe trovare qualcosa di simile che mi ci faccia scambiare qualche parola per un paio di minuti lì sul posto, ma oltre a prendere due caffè alla macchinetta e piombare lì non mi viene in mente nient'altro.

[Necronomicon]

Ma come hai fatto a sapere che è single?
Perché che non ci sia scritto niente su Facebook o che sia scritto single.. È poco significativo.

Comunque per me te la sei giocata e se insisti passi per maniaco

[Don Luca]

Don Luca, guarda che io sono d'accordo con te! Solo che da come era scritto il post sembrava che il nostro avesse rotto il ghiaccio proprio con il caffè.
E quello mi sembra sbagliato.

Hai ragione, mi sono riletto il post e in effetti sembra proprio così. In quel caso si, condivido che approcciare una sparandole direttamente un "che ne dici di un caffè" è piuttosto esagerato, quantomeno quattro chiacchiere per introdurti un minimo dovresti tirarle fuori.

[Adam Li]

Però non vedo che gran differenza ci sia tra il chiedere se le va una pausa al bar o chiederle cosa sta studiando.

[Adam Li]

Cioè, provando a ragionarci:
- vado da lei e le chiedo se ha voglia di uscire per un caffè: sicuramente è un metodo diretto, ma gentile (le chiedo se le va di fare una pausa), non invadente (se dice no mi scuso per il disturbo e non insisto) e "galante" perché lascio intendere che offro io;
- vado da lei e le chiedo cosa studia: l'intenzione è sempre quella di conoscerla, ma il metodo è più soft. Però la interrompo non per un attimo, ma almeno per qualche minuto, "obbligandola" a parlare per un po' anche se non ha voglia o non può. Per di più parto subito con un argomento noioso e banale (la materia che sta studiando), e saremmo costretti a conversare sottovoce per non disturbare nessuno;
- mi siedo di fianco a lei: la sala è mezza vuota, quindi intende subito le ragioni per cui sono lì. Dopo un po' parto col metodo precedente, al termine del quale rimango ovviamente seduto lì. Probabilmente il metodo più irritante di tutti;
- il bigliettino alla Talenz: il metodo più simpatico e originale, ma piuttosto sfacciato (parti subito con un complimento), rischi di imbarazzarla un minimo e non offre possibilità di conoscerla nell'immediato.
Quindi l'invito non mi sembra sbagliato, anzi. Sicuramente sarebbe preferibile cominciare la conversazione in un altro metodo, ma essendo in biblioteca, distanti e a studiare cose completamente diverse, non c'è una gran scelta.
Poi addirittura "da maniaco" se provo a salutarla o a tentare di nuovo? Mica sono andato lì col birillo di fuori, anzi.
Comunque, su FB c'è scritto "single". Secondo me, se lo scrive vuol dire che lo è. Perlomeno, per quanto ho visto in giro, se la persona media lo è tende a non mettere niente per non so quale motivo e, se è impegnata, tende a far la stessa cosa se è al primo anno/ai primi mesi di relazione, anche qui non so perché. Poi c'è anche chi sta insieme da anni e non scrive niente, e parlo sempre di gente che su FB mette qualsiasi altra informazione personale (foto, amici, città, dove sono, con chi sono, cosa fanno, come stanno, ecc...).

[Necronomicon]

È più o meno la differenza che passa tra fermare una per strada e chiedere a una di venire a casa tua. Da una parte sta subendo la tua presenza MA ha il potere di uscirne velocemente. Dall'altra le chiedi di accettare la tua presenza e dire un "SI" che potrebbe toglierle il potere di liberarsi di un possibile petulante per molto tempo.

[Adam Li]

È più o meno la differenza che passa tra fermare una per strada e chiedere a una di venire a casa tua. Da una parte sta subendo la tua presenza MA ha il potere di uscirne velocemente. Dall'altra le chiedi di accettare la tua presenza e dire un "SI" che potrebbe toglierle il potere di liberarsi di un possibile petulante per molto tempo.

A me sembra il contrario.
Ti va un caffè? Può accettare: usciamo dieci minuti. Può rifiutare gentilmente: finisce lì.
Cosa stai studiando? Non offro possibilità: o mi subisce per qualche minuto in un ambiente non consono a conversare, oppure deve sforzarsi per mandarmi via rischiando di risultare antipatica.

[Talenz]

Sì, ma io immagino il primo suo pensiero: "ma mo che vuole questo? Ma chi ti conosce?"

Il metodo più soft secondo me è migliore e, nel caso del bigliettino, te ne saresti andato senza imporle la tua presenza. Le avresti solo fatto capire le tue intenzioni anche se, andandotene, l'avresti un po' confusa (cosa secondo me non sbagliata). In questo modo avrebbe pensato che pensi sia carina, ma il dubbio del perché tu non ci abbia provato sarebbe rimasto. Insomma, ti saresti differenziato un po' dalla massa.
Se l'intento di incuriosirla avesse funzionato, la volta dopo potevi chiederle di un caffè sperando nella sua curiosità (inoltre visto che l'altra volta sei andato via, potrebbe supporre che non sei un tipo che si accolla)

[Adam Li]

Detta così, l'idea del bigliettino mi sembra anche meglio di prima. Peccato che ormai non avrebbe senso provare.
Dovevo aprire prima il topic.

[Don Luca]

Scusatemi ragazzi ma è più forte di me... dopo il passaggio di trudino su questi lidi io non ce la faccio più a considerare seriamente la tattica del bigliettino

[Adam Li]

Spiegazione o link?

[Fahrenheit]

Il bigliettino non mi convince, o sei ridicolmente carismatico (e a quel punto non serve il bigliettino) o rischi di cadere nello stereotipo del bambinone timidone col cuore grande (nessuna critica a Talenz, it's just not my style).

L'approccio in biblioteca è difficilissimo, anche perchè magari lei è lì in ansia per l'esame e l'ultima cosa che ha voglia di fare è "scoprire" una nuova persona, per quanto interessante possa essere.
L'unica mi sembra buttarla un po' diretta e un po' sul ridere, declinando la voglia di portarla a prendere un caffè con il grande pragmatismo al quale tutti gli studenti universitari agognano nei giorni precedenti ad un esame.

Se proprio proprio devi approciarla in biblioteca in modo diretto, vai lì e le dici qualcosa tipo "ciao! ho ancora voglia di offrirti un caffè. andiamo? al massimo mi bidoni dopo due minuti e c'hai comunque guadagnato un caffè " e poi aggiungi "tranquilla, una cosa rapida, ti capisco, anche io ho un esame a breve"
Questa frase la farà ridere, ma mette in chiaro tre cose.
1) che sei uno diretto
2) che la cosa ha senso anche se ti bidona
3) che non le chiederà più di tanto del suo prezioso tempo

Se è una spiritosa sta al gioco e magari accetta, se è una figadilegno fa il sorrisino sdegnato e tu a quel punto puoi urlare NEEEXT ed uscire dalla biblioteca facendo l'areoplano con le braccia.
Se accetta, io non le chiederei il numero ma ripeterei la cosa il giorno dopo dicendole solo "caffè?" con eventuale occhiolino aggiunto, o sorrisino sornione.
A quel punto, se manifesta interesse, puoi uscirle il pesce.