Uno dei libri più appassionanti che mi sia capitato di leggere, dopo tanto tempo.
Sintesi: Racconti come proprio non ti aspetteresti.
Mi raccomando, voglio tanti commenti, tra qualche giorno capirete perchè
Uno dei libri più appassionanti che mi sia capitato di leggere, dopo tanto tempo.
Sintesi: Racconti come proprio non ti aspetteresti.
Mi raccomando, voglio tanti commenti, tra qualche giorno capirete perchè
Azz, mi sa che son l'unico ad averlo letto
No, non sei l'unico! Io l'ho comprato da un mese ma non l'ho ancora letto (causa vecchi libri in arretrato)! Comunque appena lo leggo posto qualche commento sui racconti. Tra l'altro sono molto curioso di vedere come è la fantomatica indagine netalizia di Rhyme (mi sembra che il racconto si chiami il regalo di Natale)
io ho letto i primi 3 di Deaver su Lincoln Rhyme, ora ho preso il quarto "La scimmia di pietra"
Ho letto anche "La lacrima del diavolo", sempre di Deaver ma senza Rhyme.
Peccato che ormai i suoi colpi di scena prima del finale stiano diventando un abitudine, non che non mi piacciano, ma ormai e' scontato che prima dell'ultimo capitolo accade qualcosa che rovescia completamente le carte in tavola.
"La lacrima del diavolo" l'ho letto anche io...carino...è stato il primo che ho letto..ora in lista d'attesa ho "La scimmia di pietra"...com'è?
devo ancora iniziare a leggerlo, ho appena finito Preda di Chricton...ora vedo se leggere la Scimmia di Pietra, oppure dedicarmi ad altro (in fin dei conti, degli ultimi 5 libri che ho letto, 4 erano di Deaver)
Vai sul sicuro! E' il classico libro di Deaver che ti prende dalla prima all'ultima pagina! Personalmente, se non l'hai già letto, ritengo che il migliore con Rhyme sia però la Sedia Vuota!arivale ha scritto ven, 25 febbraio 2005 alle 23:01
"La lacrima del diavolo" l'ho letto anche io...carino...è stato il primo che ho letto..ora in lista d'attesa ho "La scimmia di pietra"...com'è?
Avevo aperto questo topic per sapere dei giudizi, visto che questo mese su IoTgm http://www.tgmonline.it/forum/index.php? t=msg&th=214162&start=0&rid= 2332 c'è la mia recensione.
Avevo promesso che avrei postato i miei giudizi relativi ai racconti brevi che fanno parte di questo
libro. Visto che i racconti sono in totale sedici, posterò quattro puntate di quattro storie ciascuna.
Ho deciso di dare un piccolo commento con votazione finale(mi sono "permesso" sarebbe più corretto dire)
da un minimo di una stella ad un massimo di quattro stelle più il "pallino" per le delusioni
(stile Mereghetti per intenderci). Prima di passare quindi ai commenti raccomando vivamente a chi non ha
ancora cominciato a leggere il libro di INTERROMPERE QUI IMMEDIATAMENTE LA LETTURA, poichè svelerò
alcuni particolari legati alle trame delle storie. Ora largo ai commenti:
LA VITA SENZA JONATHAN:il primo racconto in assoluto del libro mi ha colpito per l'inizio
Hitchcockiano, con la protagonista Marissa Cooper che, durante il suo viaggio in macchina verso
l'appuntamento al buio con un uomo, ripensa alla sua vita passata e alle aspettative future
(personalmente mi ha ricordato un altro viaggio in macchina molto famoso di Hitchcock sotto la pioggia
...non c'è bisogno che vi dica di quale film sto parlando...). Comunque l'idea per introdurre il personaggio è
veramente suggestiva. Poi arriva il classico serial-killer Joseph Bingham e immediatamente ho pensato al
tipico appuntamento con omicidio annesso. Tutto verrà ribaltato alla fine con un tocco da
maestro di Deaver che mi ha lasciato così sbalordito da dover andare a rileggermi tutta la storia
alla ricerca di incongruenze di qualche tipo! Come esordio devo dire che non è niente male. Personaggi
ben caratterizzati(soprattutto Marissa) e il colpo di scena finale che sorprende parecchio. VOTO:***1/2
PER I SERVIZI RESI:nel secondo racconto si è catalputati nello studio psichiatrico del dottor Bernstein
per seguire da vicino la pazzia di Patsy Randolph, convinta che suo marito voglia farle perdere il
lume della ragione imitando la voce del padre scomparso. Questa seconda storia presenta un approccio diverso
rispetto alla precedente. In questo caso si è condotti alla ricerca delle cause del comportamento di Patsy
attraverso la descrizione delle sue condizione mentali che degenerano seduta dopo seduta. Ci saranno numerosi dubbi che
attanaglieranno il lettore: Patsy è varamente matta? Suo marito Peter è varamente responsabile del suo stato emotivo? Cosa
nasconde lo strano psichiatra Bernstein? Tutto sembra finire con l'omicidio del marito Peter Randolph
da parte della moglie ormai fuori completamente di senno...però rimane ancora in sospeso la posizione dello
psichiatra...Come al solito tutto verrà chiarito con il colpo di scena finale che metterà luce anche sul
motivo legato al titolo del racconto. Una classica storia che risulterebbe una buona base per un thriller
di successo; ancora una volta un centro per Mr. Deaver. VOTO:***
BELLISSIMA:Karin Swanson è una modella splendida e per di più una ragazza intelligente. La sua bellezza
le ha creato però molti problemi, tanto da ricevere le attenzioni ossessive di un ammiratore fin troppo
accanito. David Dale, questo il suo nome, è riuscito a trovarla con il suo pick up persino dopo che lei
ha cambiato città dalla disperazione. Il terzo racconto si apre dunque con la modella in preda al panico, visto
che è appena stata rintracciata dal presunto maniaco. Deaver in questo caso sfrutta il tema attuale delle
grandi celebrità ossessionate da fan troppo invadenti. Egli però enfatizza questa situazione creando una
tensione, tipica delle sue storie, che porta il lettore ad aspettarsi che succeda qualcosa in qualsiasi
momento del racconto. Il lettore è portato a credere che la ragazza si farà giustizia da sola, ma lei deciderà
invece di deturparsi il viso causando un trauma all'ammiratore. Devo dire che la terza storia risulta un
gradino sotto rispetto alle precedenti due. Il colpo di scena finale è un pò banale(io personalmente ero
convinto sin dall'inizio che la modella non avrebbe mai ucciso l'ammiratore).
Inoltre il chirurgo plastico/sicario desta più di un sospetto visto che, a mio parere, doveva essere caratterizzato
un pò meglio. Rimane comunque l'abilità di Deaver di creare uno schema narrativo che tien incollato il
lettore fino all'ultima pagina. Un'altra storia da film giallo. VOTO:**1/2
MONDI DIVERSI:finalmente il quarto racconto si apre con il tema poliziesco che ha tanto appassionato i lettori di
Deaver(me compreso). Inoltre uno dei protagonisti del racconto, tale Nate Spoda, è il tipico ragazzo chiuso in sè stesso
che trascorre le giornate a spiare le ragazze e ad ascoltare musica satanica; anche se tutto ciò si rivelerà poi una bufala
(ma questo è un altro discorso). Questa storia è infarcita con tutti i temi del classico giallo:la rapina, l'interrogatorio,
la refurtiva nascosta. Tutto viene espresso però in modo da far risaltare la stupidità e l'avidità dei due poliziotti
allocchi Ed e Boz che, una volta davanti ad un milione di dollari, si lasciano ingolosire e cadono nella trappola. Personalmente
ho riconosciuto nella goffaggine di Nate Spoda tutti i tratti caratteristici di cui parla
Deaver(riferendosi a sè stesso) nell'introduzione. Il finale è poi veramente geniale e mi ha lasciato sbigottito proprio
come i visi dei due agenti. In questo senso l'abilità del ragazzo è stata magistrale e mi sembra di intravedere tra le righe che
Deaver in questo modo abbia un poco voluto riabilitare la figura di questo personaggio. Mai fidarsi di un ragazzino... soprattutto
se si viene a sapere che questo non è il suo primo colpo. Ottima anche la caratterizzazione dei due polizziotti con dei dialoghi
divertenti e alcune battute che mi hanno fatto veramente ridere e che contribuiscono a rintuzzare la baldanza dei due, smontata
nel finale dallo scherzetto della refurtiva. VOTO:***
UP pro CERCA in TBM