+ Rispondi alla Discussione
Pag 10 di 14 PrimaPrima ... 89101112 ... UltimaUltima
Risultati da 226 a 250 di 333

Discussione: Star Trek MAGELLANO

  1. #226
    Lo Zio L'avatar di EFESTO
    Data Registrazione
    10-12-01
    Località
    Etna
    Messaggi
    3,297

    Predefinito Re: Star Trek MAGELLANO

    Seconda puntata di Emet
    D'ora in poi gli aggiornamenti saranno più frequenti

    La plancia era in fermento e mostrava tutto il nervosismo di una situazione inaspettata.
    "Capitano", disse n°1, "stiamo rilevando valori fuori scala in qualsiasi parametro, specie nelle fluttuazioni quantiche. Anche le altre unità si sono accorte di questa situazione e si stanno disponendo su un maggiore piano difensivo"
    "Callin" replicò Braga "su queste basi cosa diavolo sta succedendo?"
    "Signore, non ne ho idea", disse l'ufficiale scientifico "questi stessi fenomeni si sono presentati solamente vicino ds9 durante alcune aperture del tunnel spaziale."
    "Come quello che abbiamo d'avanti?" disse in una stupita calma Riker mentre tutti venivano destati come da un senso di torpore.
    All'improvviso si era aperto uno squarcio nello spazio. Questo era tanto grande da poter assorbire al suo interno la piccola base 69 e presentava ai suoi bordi una serie di turbinii e distorsioni che non sembravano assomigliare a quelle viste in altre manifestazioni del genere.
    "Contatto multiplo in direzione della anomalia" gridò Bobo dalla sua postazione "Capitano, sono Borg: vedo 12 sfere e......."
    "Cos'altro tenente" gridò Tai long
    "Un cubo signore, ma dalle dimensioni mai viste prima"
    "Dannazione" bisbigliò Braga "Allarme rosso, tutti alle postazioni. Signori ospiti vi devo suggerire di lasciare la plancia. Riker metta del fuoco al sedere a questa nave e ci porti in una posizione migliore. Worf contatti la flotta e chieda rinforzi: Chiami pure i nostri vicini romulani e klingon, avremo bisogno dell'aiuto di chiunque"
    "Oggi forse è un buon giorno per morire", mormorò Tai Long.
    "Nessuno muore senza il mio permesso su questa nave" replicò Braga "Signor Bobo, ridistribuisca tutta l'energia ausiliare agli scudi. Virux, pretendo più potenza nei sistemi d'arma"
    "Capitano, vorrei farle notare che è rischioso tentare un sovraccarico nelle ripartizioni energetiche".
    "Si, signor Ashram, ma è decisamente meno rischioso di dover affrontare un tale nemico senza i mezzi necessari"
    "Non vorrà attaccare!!!" disse stupito il delegato Romulano
    "Se i Borg ci fanno visita con un cubo non è certo per farsi una bevuta. Dobbiamo rispondere con ogni mezzo"
    "Lei deve proteggere l'incolumità dei ricercatori, è troppo importante" replicò Tin'kat
    "E come? Dove vuole portarli sulla stazione 69? O vuole scappare? Non ce la faremo mai, tanto vale combattere", così fu la dura risposta di Braga.
    "Signore schemi d'attacco pronti" disse Ashram "suggerirei di attaccare una sfera, 3 negh'var Klingon e 2 warbirds romulani stanno impegnando il Cubo. Si uniscono nella nostra ala d'attacco le Galaxy Thor e Fury "
    "Bene, armare i siluri. Comunichi alle altre navi che attacchiamo" disse il Capitano. "Ammiraglio, tantovale darci un poco di carica. Quale musica suggerisce di usare in questi frangenti?"
    "Normalmente propenderei per un'opera Klingon, ma visto il momento opterei per "Aces High" degli Iron Maiden, è una vecchia musica terrestre ma scuote più della birra romulana", rispose Tai long
    "Concordo, attivare!". Nella sala si poterono udire delle note sconnesse e una voce gracchiante di una ragazzina del XX secolo pronunciare parole vuote e prive di senso alle orecchie dei presenti. "WHOPPPSSSS, I DID IT AGAIN...." fu tutto ciò che si riuscì a comprendere prima che si potesse porre fine a quel tormento. Irritato oltre ogni modo Braga fece un cenno al tenente Locutus di fermare quello strazio borbottando fra se "Se devo morire in battaglia non lo farò con questa porcheria come compagna"
    "Mi dispiace capitano, quei bachi nel computer sembrano essersi estesi anche all'archivio musicale e mi danno risposte errate alle mie richieste" aggiunse imbarazzato.
    “ Non si preoccupi signore “ disse dalla sua postazione Ashram “saranno i phaser a farci da marcia trionfale!”

    Braga sembrò raccogliere le forze nella concentrazione per uno sforzo sovraumano e adocchiando l'ampio schermo che si riempiva dei bagliori della battaglia punto infine l'indice all'invocare una carica a cavallo.
    "Ashram, agganci quel gruppo di due sfere e si tenga pronto ad attaccare."
    Rapide furono le manovre che il gruppo delle tre navi intraprese per portarsi fino all'obbiettivo. Lo spazio intorno aveva perso qualsiasi ordine e gli schemi mantenuti fino ad allora dai difensori si erano presto mutati in un disperato sacrificio per resistere ad un aggressore troppo forte e mostruoso. Il Cubo poteva agilmente destreggiarsi tra le piccole navi che gli si paravano davanti: Il leviatano colpì prima la Nabuccodonossor, una sovereign che in breve perse le gondole di curvatura per poi spaccarsi in più frammenti, poi si accanì contro alcuni Vor'cha, i quali pur colpendo ripetutamente i punti di emissione dei phaser, non poterono altro che rallentare la corsa dei borg.
    La stessa stazione 69 era preda della furia degli invasori. Sembrava che essa fosse la vittima designata delle sfere, mentre il cubo si preoccupava delle navi nemiche, e benchè fosse armata con alcuni sistemi di lancio di siluri, i rilievi indicavano che già svariati ponti erano distrutti e la coesione strutturale compromessa.
    La Magellano, la Fury e la Thor riuscirono ad evitare i poderosi colpi del cubo per concentrarsi sulle sfere.
    "Situazione signor Bobo" disse Braga
    "Scudi al 75%, nessun danno interno, sistemi pienamente operativi, phaser e siluri che non vedono l'ora di ricambiare il favore"
    "Non facciamoli attendere oltre, FUOCO!!!"
    Le tre navi concentrarono i loro sforzi in un unico, comune, attacco. Simultaneamente fecero fuoco con le armi energetiche su una sfera che stava finendo un vascello Romulano, provocando il totale annichilimento della protezione degli scudi e favorendo il punto debole per un decisivo fendente.
    "Siluri fuori", incalzò Ashram
    Quattro bagliori scaturirono dalla sagoma della nave raggiungendo come una punizione divina, terribile e meravigliosa, il vascello borg che sembrò ribollire al contatto, incrinandosi e spaccandosi fino a perdere di consistenza.
    "Una è andata!!!", inneggio Drizzt "E un'altra è stata seriamente danneggiata dalla Klot'nor"
    "Avanti così, comunicate alle navi in formazione di concentrare il fuoco sulla sfera in posizione 043. Signor Bobo, rapporto danni"
    "Scudi al 65%, nessun danno ai sistemi, tutte le squadre sono all'opera nei settori dannegg............"
    Una potente detonazione riportò i membri dell'equipaggio alla comprensione della superiorità dei Borg. Il cubo, che infastidito dai pochi oppositori se ne era liberato impegnandosi ad inseguire la Magellano, con un potente fuoco di phaser aveva squarciato la sezione a disco della Thor, che deflagrando, aveva investito con i suoi detriti gli altri vascelli interrompendo un'attacco che sembrava inarrestabile: Adesso Braga, da cacciatore era diventato preda.
    "Ashram, manovra evasiva Delta 29. Ryker, vediamo se la sua fama è meritata. Bobo sprema ogni sistema, abbiamo bisogno di energia ausiliare più dell'aria"
    "Comandante io non......" il tenente non fece in tempo a parlare che una nuova, più forte esplosione aveva investito la nave facendole perdere assetto e sbalzandola via come un sasso sullo stagno.
    Il cubo era adesso assistito dalle superstiti 4 sfere che concentravano il fuoco sulla Magellano. Ryker con un'abile serie di diversioni e di manovre era riuscito a non essere mai un facile bersaglio, usando infine i relitti di alcuni incrociatori Romulani come scudo alla ennesima salva di torpedini scaturite dagli implacabili aggressori. Nemmeno il provvidenziale soccorso di 3 Sovereign, la Callisto, la Guadalcanal e la J.T.Kirk, poterono distogliere i vascelli nemici dalla loro azione.
    "Comandante, la situazione è critica. Tutti i ponti segnalano gravi danni e la stessa integrità strutturale è compromessa". La voce di Bobo sembrò l'ultimo rantolo di un guerriero morente che nulla può contro il suo destino.
    "Allora massima energia ai motori: Siamo noi il loro bersaglio. Se non possiamo vincerli allora portiamoli a distanza dalle navi danneggiate. Spero solo che questa nave non venga ricordata come quella che perì scappando."
    Tai Long osservò Braga con una rinnovata stima. "Non vi è onore più grande per un guerriero di abbracciare la morte per salvare i propri compagni. Lo Sto'vo'kor ci attende"
    La rinnovata energia infusa nei motori, e il sacrificio delle altre navi alleate che rallentavano la corsa del Cubo, fecero si che la Magellano potesse guadagnarsi un poco di distanza dal maggiore degli aggressori ma non dalle 3 più agili sfere.
    "Scudi al 25!!!", un colpo seguì "al 18", e un'altro seguito da un'altro ancora "Scudi giù!!!". Le dita di Bobo correvano agili ma disperate sul pannello per avere una situazione più chiara del dramma che si stava consumando.
    "Signore abbiamo perso una delle gondole di curvatura, collasso imminente dei sistemi........Aspetti avverto uno strano segnale"
    "Tenente, accetto solo buone notizie in questo momento" rispose Braga.
    "Ho di nuovo dei valori fuori scala come quelli registrati poco prima dell'apparizione del tunnel. Ecco, li a dritta si apre un'altro squarcio!!!"
    "Altri Borg, allora è finita". Con queste parole il Comandante sembrò comprendere che le speranze erano finite.

    Dallo squarcio nello spazio che si era formato, con il fragore di un tuono e con una onda di spostamento che sembrò non aver fine, scaturì una nave dalle immense dimensioni e dall'aspetto tozzo e spigoloso che puntando direttamente sulle sfere borg le travolse frantumandole in mille pezzi.
    L'aspetto giallognolo dello scafo e la prua, sgraziata nella sua assoluta mancanza di aerodinamicità e simile ai rostri usati nelle scafi di antiche battaglie navali, conferiva a questa apparizione un tono minaccioso e crudele, pronta a mietere morte e distruzione o a salvare le speranze di chi non ne aveva più.
    Lo stupore fu tanto che nessuno ebbe il coraggio di proferire alcuna parola quasi come se questo gesto potesse rivolgere loro la furia del nuovo arrivato.
    Infine l'ammigraglio Jones ruppe il silenzio. "No, non è vero, non è possibile che ci siano riusciti. Capitano dia subito l'ordine di evacquare la nave, LORO NON CI DEVONO PRENDERE!!!"
    "Chi loro?" si rivolve preoccupato Braga.
    "Pensavamo fossero tutti morti, speravamo fossero tutti morti. Dio mio fa che non siano sopravvissuti". L'ammiraglio dava segni ormai di aver perso ogni lucidità.
    "Chi sono questi "loro"? ", ripetè innervosito Braga.
    "Ammiraglio la smetta, si ricordi che di quei fatti non c'è più nulla da dire". Così Nakura interruppe la frenesia che pervadeva l'alto ufficiale. "preoccupiamoci di allontanarci dal conflitto e pensiamo a proteggere i ricercatori: Timoniere, prenda rotta 331, massima curvatura possibile"
    "LEI NON DA ORDINI SULLA MIA PLANCIA, E SE SI PERMETTE DI PARLARE ANCORA LA INFILO IN UN TUBO DEI SILURI E LA SPARO CONTRO IL CUBO!!!!" Chi conosceva il comandante stento a credere a quello scatto d'ira, mentre un beffardo Tai Long borbottava "Forse c'è un poco di sano spirito Klingon in lui!"
    "Ora, prentendo all'istante un chiarimento su chi siano i nuovi arrivati e cosa debba aspettarmi da loro!!!"
    "Comandante, abbiamo altri problemi".
    "Virux, che c'è?"
    "I colpi subiti hanno seriamente danneggiato i sistemi di curvatura e i generatori principali, posso garantirle l'integrità del nocciolo, ma non chieda a questa nave nulla di più del supporto vitale altrimenti....."
    "Altrimenti addio bevuta questa sera" proferì uno sconsolato Ryker.
    Dalla postazione di Bobo emersero i segnali che la battaglia li fuori stava per riservare nuove, inaspettate evoluzioni.
    "Signore, il vascello sconosciuto si è frapposto fra noi e il cubo: quest'ultimo ha rallentato e sembra prepararsi per un duro combattimento. Si, potenziano scudi e armi energetiche. Forse sono meno terribili del previsto questi "ospiti", forse sono quì per aiutarci..."
    "Calma con l'euforia Tenente, mi dica cosa dicono i sensori sulle loro caratteristiche" disse Braga.
    "Non molto, forse i rilevatori sonno danneggiati. Non rilevo scudi tranne una sorta di campo di distorsione intorno allo scafo. Forme di vita: impossibile dare informazioni precise. I sensori non mi dicono nulla sull’interno dello scafo"
    "informazioni sui sistemi d'arma?" chiese Tai Long
    "Non viene rilevata alcuna arma energetica o dispositivi per il lancio di siluri: Tutto ciò che viene segnalato è un generatore e.........diavolo, non ha senso!!!"
    "Cosa non ha senso?" chiese EFESTO che un'attimo prima era entrato in plancia.
    "Consigliere che ci fa qui?" rispose Braga ridestato improvvisamente
    "Semplice, ho deciso di venire in plancia perchè tutti questi scossoni preannunciavano qualcosa di interessante, e poi perchè non considero salutare rimanere in una camera che ha avuto un'improvviso ampliamento della veduta: La mia biancheria ora fluttua nello spazio"
    "Signore" riprese Bobo "Rilevo 1532 segnali di fonti energetiche sulla superficie dello scafo simili a.....replicatori: sembrano collegati meccanicamente a qualche forma di congegno, ma non capisco il loro impiego"
    "Forse devono replicare molta più birra romulana di quanto non facciamo noi!" fu il commento sarcastico di Ryker che strappò un sorriso ai presenti.
    "Finchè non avremo dati certi ci andremo con i piedi di piombo. Ryker imposti una rotta di sicurezza, Ashram si faccia una idea di cosa dovremo colpire se ci dovessero attaccare, Worf cerchi di comunicare con loro, e Ammiraglio Jones, non pensi che mi sia dimenticato di lei, pretendo ancora quel chiarimento".
    "Nulla da fare Comandante, non riesco ad aprire un canale, ma non credo dipenda da un malfunzionamento tecnico, sono loro a non voler accettare la chiamata" disse Worf.
    " Signore si spostano, si portano a media distanza dal cubo. Rilevo un considerevole aumento di energia sulla superficie della nave aliena: O DIO, ATTACCANO"
    La nave sconosciuta mostrò il suo fianco all'avversario Borg, e dopo un'istante di quiete scatenò contro la furia che nemmeno le battaglie del passato sapevano raccontare. Centinaia di piccoli lampi rivestirono la sua superficie, e ognuno di essi, in un trionfo di luci azzurrine, traccio una scia che delineava le traiettorie di minuscoli aculei pronti a infierire ferocemente.
    "Li cannoneggiano!!!" queste furono le uniche parole che uno sbigottito Ashram riusciva a pronunciare
    "Sia più chiaro, Tenente" disse Braga
    "Si signore, come gli antichi velieri usati dagli umani in mare. Si sono portati sul fianco poichè le loro armi non sono energetiche, ma semplici proiettili esplosivi generati forse da quei replicatori e scagliati con una concussione elettromagnetica"
    "Ma armi così semplici e primitive non possono impensierire un cubo Borg!" intervenne un sempre più preoccupato Tin'Kat
    "Una decina forse, ma non una salva di 600 colpi" disse Ashram "guardi i colpi impattano con il cubo"
    I primi proiettili raggiunsero la nave degli aggressori: I possenti scudi sembrarono tenere e le onde di dispersione ricordavano le prime gocce di pioggia sui vetri che preannunciano la bufera. In breve la brezza si tramuto in turbine. Gli scudi Borg cominciarono a indicare la forza del numero e il potere detonante che quelle arcaiche armi sapevano dimostrare
    "Signore, i loro scudi sono al 28% e continuano a calare. Ecco, è partita un'altra salva"
    Di nuovo una selva di bagliori illuminava lo spazio riflettendo i colori sui cadaveri delle navi sconfitte e dei feriti, che inerti, osservavano quello spettacolo apocalittico.
    Ancora una volta il cubo era vittima di quello sciame di vespe inferocite, che orami superata la esile corazza cominciavano adesso a infierire sulla carne viva. Esplosioni continue rivestirono la superficie svelando le strutture più interne e rilasciando nello spazio circostante dei riflessi di un verde accesso: Il gigante cominciava ora a gemere con un lamentoso grido disperato la morte che incedeva impietosa.
    "Mai occhi di un guerriero Klingon videro tanto" riuscì a pronunciare a stento Tai long.
    "Mai nessun occhio, Klingon o meno ha mai visto tanto" ricambiò Worf
    "Si, ma se questa maestosità si rivolgerà anche contro di noi non ci saranno generazioni future per continuare a vedere lo spazio: per la prima volta nella mia vita di viaggiatore e combattente devo temere il confronto con una razza a me sconosciuta. Forse sono invecchiato, o forse tutti noi, al loro confronto, siamo di una generazione troppo vecchia e obsoleta".

    La reazione dei Borg era sterile e improduttiva. Era chiaro che il confronto bellico avvantaggiasse i nuovi arrivati, ma ciò che stupiva era la facilità con cui una razza prima furoreggiante ora arrancasse incapace di reagire.
    I Borg al terzo attacco subito tentarono una risposta con un contemporaneo fuoco di tutti i phaser della bancata di prora.
    Partirono 5 fasci luminosi e rapidi che colpirono la prua tozza e sgraziata della nave sconosciuta.
    Gli effetti, che avrebbero portato a morte certa l'equipaggio della più forte nave di qualsiasi razza, produssero semplicemente qualche scossone alla superficie liscia colpita, che a esclusione di qualche detrito superficiale, non sembrò quasi accorgersi del colpo subito.
    "Comandante guardi" indicò con le parole prima ancora che con i gesti Drizzt "Non sembra che questa razza aliena possieda la tecnologia degli scudi deflettori, o meglio, sembra che non ne abbiano bisogno in funzione della struttura del loro scafo, resistente e quasi indifferente alle armi energetiche"
    "Vedo, e ciò che osservo non mi piace" rispose Braga " Se non fosse bastato che questi alieni hanno la forza necessaria per opporsi a chiunque, ora si aggiunge anche una pellaccia troppo dura da scalfire: Eppure gli Dei non esistono, in qualcosa anche loro devono essere deboli!"
    Come il leone, che re dalla foresta e terrore tra le sue prede ruggisce quando affonda le fauci nella vittima, ora in punto di morte il Cubo Borg proferiva il suo ultimo ruggito di orgoglio e disperazione: Il colpo finale infertogli fu fatale, d’un tratto si squarciò nel profondo e morì, non in un maestoso turbinio di esplosioni, ma nello sfaldarsi delle sue carni ormai prive di vita e inerti.
    L'evento, che in altri frangenti sarebbe stato accolto dai sopravvissuti con esultanza, ora vedeva i membri della Magellano combattuti nel dubbio sul futuro che avrebbe colpito la loro nave.
    "Non ci posso credere, i Borg sono sconfitti. Questi alieni non sono nostri nemici ma alleati, giunti in nostro soccorso e soluzione a tutti i nostri conflitti" inneggio forse affrettatamente Locutus.
    "Lei dice tenente? Non sono sicuro delle loro intenzioni e sospetto che si siano imbarcati in uno scontro così pericoloso e mortale se non dietro un consistente vantaggio: Spero solo che adesso non ci rivolgano il conto" rispose preoccupato Braga.
    "...o che non abbiano ancora fame" replico Tai long
    "Signore, ci chiamano" spezzò la tensione Worf, lasciando che sulla plancia serpeggiasse l'atroce dubbio se l'imminente interlocutore dovesse essere chiamato amico o no.
    "Sullo schermo" disse Braga

  2. #227

    Predefinito Re: Star Trek MAGELLANO

    ottimo!! ora andrò a leggerla e domani se faccio a tempo pubblico le prime due puntate della sua storia sul sito

  3. #228
    Il Niubbi L'avatar di Lt worf
    Data Registrazione
    10-06-02
    Località
    Ferrara
    Messaggi
    261

    Predefinito Re: Star Trek MAGELLANO



    Grande Efesto bellissima finalmente laserate alla grande e un sottile umorismo che non guasta mai.
    Come colonna sonora forse Sarebbe stato meglio

    "Be quick or Be dead" sempre degli Iron

    o forse

    "Higway to Hell" degli AC/DC

    sempre che il computer non ci propini ancora la Britney che andrebbe bene solo per una cosa che non è catare




    Comunque grandissima battaglia
    Spero che la prossima puntata arrivi presto

  4. #229
    Il Fantasma L'avatar di sir_louren
    Data Registrazione
    16-12-02
    Località
    Pisa
    Messaggi
    112

    Predefinito Re: Star Trek MAGELLANO

    Non posso dire che fantastico, fenomenale, grandioso:
    ho riso, mi sono emozionata ed è stato veramente avvincente.
    Che dire poi della fine? Tipica di ogni film a puntate: odiosaaa!!! Non si può lasciare la gente così in sospeso!!

    Attendo con ansia la prossima


  5. #230
    Il Puppies L'avatar di Drizzt
    Data Registrazione
    07-01-02
    Messaggi
    736

    Predefinito Re: Star Trek MAGELLANO

    Complimenti Efesto! E' veramente molto bella la storia, la parte del combattimento poi l'ho letta tutta d'un fiato!

    ...ne voglio ancoraaa!

  6. #231
    Il Nonno L'avatar di ILSAGGIO
    Data Registrazione
    09-12-01
    Località
    Dislocata
    Messaggi
    8,905

    Predefinito Re: Star Trek MAGELLANO

    Bella storia!

    La parte del combattimento è davvero magnifica...

  7. #232
    Il Nonno L'avatar di ILSAGGIO
    Data Registrazione
    09-12-01
    Località
    Dislocata
    Messaggi
    8,905

    Predefinito Re: Star Trek MAGELLANO

    Comunque, per chi attendeva, per chi non attendeva e per chi non gliene fregava niente, ecco anche la quarta parte di "L'essenza delle Galassie"


    L'ESSENZA DELLE GALASSIE

    Parte IV

    Il signor Efesto fece irruzione nella plancia della Magellano e con voce tra il deciso e l'irritato esclamò:"Ammiraglio, sono almeno due giorni che nel mio alloggio i ripetitori non funzionano!Vuole mandare qualcuno a..."
    Tutti i presenti si voltarono a guardarlo.
    Sentendosi particolarmente osservato, Efesto disse poi, con voce più calma :"Beh, che ho detto?"
    Improvvisamente un'idea balzò nella mente del vecchio ammiraglio, che con un tipico sorrisetto klingon gli disse: "Se ciò che mi frulla in testa su quello che sta accadendo su quel pianeta è vero, credo che avremo proprio bisogno di lei..."

    Sul pianeta, nel frattempo, Venice, Drizzt e SoleArdente cercavano di trovare una via di fuga.
    Dopo aver passato un paio d'ore a rimuginare, Drizzt e Venice sembravano non poter venire a capo di nulla: L'unico accesso della cella era apparentemente sigillato e l'unico modo per uscire da quella scomoda situazione pareva proprio essere quello di attendere le guardie per tramortirle.
    Avevano in realtà scarse possibilità di successo dal momento che erano totalmente disarmati.
    Improvvisamente SoleArdente alzò la testa e mise la mano su uno dei pannelli metallici che costituivano le pareti della cella. Sembrò per un attimo guardare nel vuoto, poi disse: "Comandante,possiamo uscire da qui".

    Drizzt e Venice compresero al volo che quell'affermazione era derivata dalle straordinarie capacità dell'individuo, capacità che fino a quel momento non erano state mostrate dal sottufficiale.
    Alcuni colpi ben assestati dei tre fecero si che il pannello si piegasse e cadesse a terra con un assordante frastuono.Fortunatamente per loro non era particolarmente resistente.
    "Spero che la cella sia insonorizzata, o sarà l'evasione più breve della storia" disse Venice.
    I tre entrarono in quello che sembrava un condotto non molto largo, sufficiente comunque per far passare una persona per volta, ed il comandante esordì con: "Ma queste correnti d'aria calda..."
    La temperatura era in effetti decisamente superiore a quella della piccola cella dove si trovavano poco prima, e la differenza incuriosiva non poco Drizzt.
    La risposta comunque arrivò da SoleArdente, che ipotizzò dalle sue conoscenze scientifiche: "correnti d'aria che mantengono costante pressione ed atmosfera degli edifici. Ci troviamo molto probabilmente a parecchi metri sotto terra"

    Dopo avere strisciato lungo il condotto per circa venti minuti, il trio si ritrovò ad un bivio. Il comandante che era in testa al gruppo voltò leggermente la testa per consultarsi con gli altri.
    "Secondo alcune teorie architettoniche basilari di tutti i popoli, se continuiamo dritti per la nostra strada arriveremo ad un pannello di accesso o di manutenzione dal quale potremmo uscire. Suppongo che dall'altra parte si arrivi al generatore di questa corrente..." fu l'affermazione di Venice
    Il trio continuò per la propria strada, mentre da dietro cominciarono a sentire delle urla: evidentemente erano stati scoperti. Non c'era più molto tempo da perdere.
    Qualche decina di metri più avanti si trovarono di fronte ad una griglia metallica. Il comandante riuscì agevolmente a far scattare delle molle che la tenevano al suo posto ed i tre si ritrovarono in un corridoio piuttosto ampio, con le pareti tappezzate di un simbolo rappresentate una luna crescente. Sembrava una sorta di quartier generale più che una prigione, ma in ogni caso, era fortunatamente vuoto al momento.
    Drizzt diede un colpo veloce al comunicatore per cercare di contattare la Magellano dalla sua nuova posizione.
    "Magellano, riuscite a sentirmi?" disse con voce bassa
    "La sento comandante" fu la risposta di Locutus dalla plancia della nave.
    Drizzt non fece in tempo a continuare che la voce dell'ammiraglio irruppe nel piccolo comunicatore per esclamare: "Rapporto immediato comandante!"
    "Siamo stati catturati da degli ufficiali, non sappiamo nulla al momento sulla società presente sul pianeta, pertanto al momento non posso pronunciarmi a riguardo. Il capitano ed il comandante Riker sono stati probabilmente rinchiusi in una cella diversa dalla nostra, noi comunque siamo riusciti ad evadere . Adesso cercherò di raggiungere una qualche console per ottenere qualche informazione"
    "Ricevuto, comandante. Ma se la situazione dovesse diventare critica ci avvisi, manderemo qualcuno ad aiutarvi"
    "Non crede che sia un rischio inutile? Con tutto il rispetto credo sia meglio se ci riteletrasportiate a bordo in caso di pericolo"
    "Ha ragione, ma un particolare campo generato dalle particelle alfacron del pianeta rende impossibile agganciare il vostro segnale: possiamo mandare qualcuno lì sotto, ma per tornare dovete cavarvela da soli. Qui Tailong, chiudo"
    "Perfetto..."sbuffò Drizzt, e guardò i suoi compagni di evasione per decidere il da farsi.


    Il comandante Riker si risvegliò con un forte mal di testa, e impiegò qualche secondo per riuscire a mettere a fuoco quello che i suoi occhi vedevano.
    In realtà l'impresa si rivelò più ardua del previsto perché si trovava in un ambiente piuttosto buio.
    Dopo qualche minuto, quando i suoi occhi si adattarono alla fioca luce presente, realizzò di essere in un'altra cella, molto più piccola della precedente, senza alcun tipo di sostegni per sedersi o dormire.
    Solo dal soffitto proveniva , da una stretta fessura, una luce appena sufficiente per intuire la forma delle pareti. Tutto sembrava silenzioso ed immoto, e Riker si mise a sedere per riflettere sulla situazione.
    Stava per decidere di alzarsi e provare la consistenza della porta quando questa si aprì e la forte luce proveniente dall'esterno quasi lo accecò. Un ufficiale che riusciva appena a distinguere per via degli occhi socchiusi teneva in spalla un uomo che appariva svenuto.
    L'ufficiale sembrò indugiare un attimo, poi scaraventò a terra senza troppe cerimonie il suo carico e richiuse la porta.
    Il ritorno del buio diede sollievo agli occhi del tenente-comandante, che appena riprese le facoltà visive si avvicinò all'uomo che era stato buttato nella cella come un sacco di immondizia.
    Era il capitano Braga, e Riker quasi sussultò nel vedere sul torace un taglio attraverso l'uniforme che appariva profondo e il sangue raggrumato che si accumulava sui bordi del taglio sulla divisa.
    Aveva un occhio gonfio e sembrava gli avessero rotto il naso.
    Non aveva certo il miglior aspetto, ma Riker si accorse che non era svenuto: sembrava totalmente privo di forze. Nonostante questo, il capitano aprì l'occhio sinistro, che non si trovava in condizioni disastrose come l'altro, e disse con voce roca e bassissima:
    "Siamo in un bel guaio". Poi perse i sensi.

    Quasi un'ora dopo, Riker era al lavoro sul suo comunicatore per cercare una banda di frequenza che potesse oltrepassare i muri della cella e comunicare con qualcuno,magari con la Magellano.
    Unendo i chip del suo comunicatore e di quello del capitano, udì il tipico fruscio delle interferenze , che però indicava che il comunicatore era in grado di trasmettere all'esterno della cella.
    "E'il comandante Riker che parla"qualcuno mi riceve? Magellano?" In cuor suo sperava che non fossero i suoi carcerieri ad intercettare il messaggio.

    In un'altra ala dell'edificio fu invece Drizzt ad intercettare il messaggio, mentre con Venice e SoleArdente si aggirava in un magazzino nel quale avevano trovato delle provviste ed un buon nascondiglio.
    "Signor Riker! Qual è la sua posizione!
    "Comandante Drizzt! Posizione sconosciuta, il capitano è gravemente ferito...voi?"
    "Noi siamo riusciti ad evadere, al momento corriamo pochi pericoli di essere scoperti, spero."
    "Non riesco a comunicare con la Magellano, il capitano ha bisogno urgente di essere teletrasportato in infermeria!"
    "Impossibile, il teletrasporto dalla superficie non è attuabile. Contatterò io la Magellano e chiederò di mandarci rinforzi"


    Sulla plancia della Magellano Worf ricevette il segnale dalla superficie.
    "Ammiraglio, il comandante Drizzt cerca di contattarci… il segnale però è disturbato"
    "Compensi ed apra il canale. Comandante, rapporto immediato"
    "Riguardo la mia squadra nessuna novità, ma il comandante Braga è gravemente ferito . Si trova insieme al comandante Riker in una zona sconosciuta del nostro stesso edificio, a quanto sembra. Ci serve aiuto, armi ed un kit medico d'emergenza"
    Efesto, che nel frattempo era rimasto ancora in plancia, chinò leggermente di lato la testa.Sembrava adesso comprendere cosa aveva voluto dirgli l'ammiraglio.
    Difatti le parole di Tailong arrivarono come una conferma: "Lei, Ashram , il signor Worf ed il tenente Sonotranoi scenderete in quell'edificio. Portate tutto l'equipaggiamento da battaglia, fucili phaser, kit medico e Tricorder tattici"
    Un ghigno illuminò il volto di Worf: "Non aspettavo altro, ammiraglio"
    Meno entusiasta fu Efesto, che comunque pronto all'azione rispose soltanto: "Sembra che farò tardi per il mio festino alcolico sul ponte ologrammi"
    La squadra si ritrovò in sala teletrasporto 2, ed il signor Starbuck li guardò tutti ad uno ad uno:
    "Non so se vi invidio perché state andando a menare le mani o se preferisco restarmene tranquillo al mio posto..."
    "Lo saprà al nostro ritorno"rispose con tono deciso Worf.



    Quando il raggio azzurro scomparve intorno ad Ashram, egli vide che la squadra era circondata da quattro guardie, con in mano una curiosa arma dalla forma inconsueta: una palla nera con un sostegno per essere trattenuta dalla quale si riuscivano ad intravedere circa tre fori di dimensioni disuguali.
    Ad ogni modo, non si perse in osservazioni e, come gli altri membri della squadra, fece fuoco.
    I colpi di Worf e Sonotranoi raggiunsero due guardie che caddero a terra , mentre Ashram aveva ferito una terza.
    La quarta guardia era alle prese con un corpo a corpo con Efesto, che stava cercando di disarmarlo.
    Mentre Worf teneva impegnata la terza guardia in uno scontro a fuoco dietro una parete, Ashram e Sonotranoi corsero agli angoli del corridoio dove si trovavano per tenere la posizione.
    Una guardia sbucata improvvisamente da un angolo colpì Sonotranoi ad una spalla, ma cadendo l'ufficiale riuscì a colpire in pieno l'aggressore facendolo stramazzare al suolo. Efesto nel frattempo aveva vinto il suo corpo a corpo e con una veloce mosse aveva rotto il collo dell'avversario e si era impadronito della sua arma.
    "Come pensavo"disse quasi tra sé e sé "Armi ad impulsi calorici""Questo significa qualcosa?"lo interrogò Ashram.
    "Si, che le ferite causate da questo tipo di arma non coagulano spontaneamente né si rimarginano senza l'aiuto di un forte agente di ripristino"
    Frugò per qualche attimo nel kit medico ed infine fece un'iniezione a Sonotranoi.
    "Non posso dargliene dell'altro perché non l'abbiamo portato qui per lei, si fasci la spalla e cerchi di resistere. E che nessuno si faccia più colpire da quelle armi"

    La squadra si incamminò verso il corridoio ovest, dove presumibilmente, stando ai dati rilevati sulla Magellano, potevano trovarsi il capitano e gli altri.
    Ashram sperò soltanto che le supposizioni di Cailin fossero esatte, o avrebbero dovuto ripulire mezzo edificio prima di trovare i loro compagni.


  8. #233
    La Borga
    Data Registrazione
    28-12-01
    Messaggi
    13,876

    Predefinito Re: Star Trek MAGELLANO

    sir_louren ha scritto mer, 23 aprile 2003 13:51
    Non posso dire che fantastico, fenomenale, grandioso:
    ho riso, mi sono emozionata ed è stato veramente avvincente.
    Che dire poi della fine? Tipica di ogni film a puntate: odiosaaa!!! Non si può lasciare la gente così in sospeso!!

    Attendo con ansia la prossima


    Ma no Louren!!! E' proprio il lasciare a metà una storia che crea un pubblico entusiasta e fedele.

    Bella l'idea della "Palle di Cannone"! Una cosa simpatica a cui nessuno aveva mai pensato .

  9. #234
    Il Niubbi L'avatar di Lt worf
    Data Registrazione
    10-06-02
    Località
    Ferrara
    Messaggi
    261

    Predefinito Re: Star Trek MAGELLANO



    AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH SI FINALMENTE !!!!!!!!!!!!!!!!

    non ne potevo più di stare seduto a quella radio

    un po' di sane laserate.




    Comunque ragazzi siete veramente bravi complimenti anche al consigliere la storia è coinvolgente e piena di misteri ancora irrisolti.

    COMPLIMENTI !!

  10. #235
    Lo Zio L'avatar di EFESTO
    Data Registrazione
    10-12-01
    Località
    Etna
    Messaggi
    3,297

    Predefinito Re: Star Trek MAGELLANO

    E vai!!!! Sembriamo una nave con a bordo Van Damme, Bruce Willis, Stallone e Swarzenegger!
    Picard, ritorna ai tuoi divertimenti da signorinella e alla tua politica diplomatica, qui si ragiona alla Kirk!

    Ottimo lavoro SAGGIO!

  11. #236

    Predefinito Re: Star Trek MAGELLANO

    Veramente bello complimenti!

  12. #237
    Il Puppies L'avatar di Drizzt
    Data Registrazione
    07-01-02
    Messaggi
    736

    Predefinito Re: Star Trek MAGELLANO

    Già, molto bella anche la sua nuova parte consigliere!


    Ps. Ora tocca a kinklod

  13. #238
    Il Nonno L'avatar di ILSAGGIO
    Data Registrazione
    09-12-01
    Località
    Dislocata
    Messaggi
    8,905

    Predefinito Re: Star Trek MAGELLANO

    Beh, spero di finirla in fretta...ma i miei tempi stanno diventando lunghi...

  14. #239
    Lo Zio L'avatar di EFESTO
    Data Registrazione
    10-12-01
    Località
    Etna
    Messaggi
    3,297

    Predefinito Re: Star Trek MAGELLANO

    Emet continua..... Oggi dura di più!

    La figura che si presento confermò a tutti i presenti quanto quei misteriosi combattenti non fossero riconducibili alle razze conosciute.
    La creatura che si presentava aveva un'aspetto tozzo e sgraziato: Spiccava la grossa testa priva di rugosita e scarna di qualsiasi appendice o capelli. Mancavano le orecchie, anche se si poteva scorgere una sorta di grande cavità che doveva ricordare i padiglioni, il naso era schiacciato e sfuggente, anche se munito di 2 grandi narici, e la bocca piccola e dall'apparente minuta dentatura.
    Nel complesso il viso poteva dirsi minaccioso e oscuro, accentuando questa ostilità attraverso l'aspetto scavato delle guance e la spigolosità delle arcate sopracciliari che rendevano velato lo sguardo.
    Ma proprio gli occhi potevano dirsi il mistero più grande di questa specie. Anche se la pupilla era similare a quella dei rettili, si poteva scorgere nello sguardo un qualcosa di famigliare e amichevole, quasi come se tutta la minacciosità del corpo fosse solo un'espediente per nascondere la debolezza e la fragilità dell'anima.
    Braga rimase perplesso di fronte quella apparizione. Avvertì che quella figura non poteva essere considerata un'alieno come i tanti che affollano l'universo: Tutto in esso rimandava la mente a un messaggio di bellicosità e sfida, eppure, non riusciva in cuor suo a sentire che oltrepassata la diffidenza del momento non potesse nascere un dialogo pacifico. Quegli occhi penetranti gli facevano ritornare alla mente una gioia lontana e un dolore mai sopito.
    "Sono la 4° madre superiore, ma a voi mi indicherò con il mio nome: Iduna" disse la creatura. A questo nome Braga divenne pallido e febbricitante.
    L'alieno osservò attentamente i membri della plancia con l'attenzione che un predatore nutre nello studiare le debolezze della preda, e poi riprese "Vedo con piacere che i danni subiti dalla vostra nave non sono troppo ingenti, e che i membri dell'equipaggio godono di buona salute, specie lei Ammiraglio Jones, delegato Tin'kat e il mai troppo elogiato Comandante Braga"
    "Come conosce il mio nome?" rispose
    "Non importa, ogni tanto il vento raccoglie benevolo i bisbigli delle genti per portarli lontani dove altri ne potranno fare conoscenza. Spero che il nostro arrivo sia stato sufficientemente tempestivo per impedire che i Borg potessero distruggere e uccidere ciò che per tutti e troppo importante." replicò la creatura con una voce calma e rilassante, ma al contempo, ipnotica
    "Si, siete giunti appena in tempo. Non potremo mai ringraziarvi abbastanza per aver impedito che i Borg distruggessero le navi alleate e impedissero ai ricercatori di arrivare sani e salvi sulla stazione. Ma, mi perdoni, non so ancora come chiamare la vostra razza..." disse Braga.
    "La nostra gente non ha un nome, poichè è necessario appellarsi solo quando ci si deve differenziare dagli altri popoli. Ma se proprio volete che le parole ci identifichino, fate che Golemiani sia il nostro vessilo"
    Jones scivolò sulla parete fino a ritrovarsi a terra sparuto e confuso in preda di un delirio e delle convulsioni di chi soltanto avesse visto in faccia la morte. Nakura, anch'essa visibilmente provata, si affrettò a soccorrere l'ammiraglio più con l'intento di calmare una reazione pericolosa che per curare un malessere improvviso. Nella confusione che si produsse a bordo, Iduna vedeva soddisfatta e compiaciuta, non trattenendo anche qualche parola contratta, lo spettacolo offerto con lo sguardo di chi riesce finalmente a veder pagati i conti da un antico debitore.
    "Dottore, subito in plancia, abbiamo una emergenza medica." Braga non capiva cosa stesse succedendo e il perchè di quelle reazioni improvvise, ma intuì che la forza e la maestosità dei nuovi arrivati imponesse l'obbligo di un primo contatto pacifico.
    " 4° Madre superiore, la prego di scusare ciò che è accaduto poco fa, ma la battaglia è stata dura e sicuramente l'Ammiraglio ne ha risentito gravemente. Vorrei invitarla sulla nave per poter dialogare con più calma, dove al cospetto di un di un buon Brandy potremmo iniziare un dialogo tra le nostre specie." disse Braga.
    La scarna espressività di Iduna riuscì a stento a esprimere un sentimento di compassione e divertimento.
    "Comandante, come mi delude. Abbiamo visto con attenzione le manovre e le azioni della sua nave durante il combattimento, e devo dirle che avevo raggiunto il convincimento che tanta abilità non potesse essere priva anche di una buona dose di esperienza. Mi rendo conto che non sa nulla della storia e dei meccanismi che questa impone".
    Il volto di Braga si fece scuro e consapevole che l'idillio stava per rompersi in mille pezzi, così rispose cauto " Può darsi che le nostre specie abbiano un'idea diversa della storia e di ciò che spinge in una direzione le azioni: Forse dobbiamo solo imparare a conoscerci e a capire cosa vogliamo".
    "Non si sforzi comandante, siamo più simili di quanto possa pensare e siamo mossi dagli stessi bisogni. Anzi, di certo abbiamo qualcosa in comune, quegli scienziati che tanto proteggevate per esempio." disse la creatura.
    "Sono certo che la federazione, l'impero Klingon e i Romulani non obbietteranno per una condivisione delle scoperte e dei dati raccolti da questi ricercatori" disse un Braga sempre più preoccupato.
    "Braga!!!", disse la creatura con voce altisonante "Tu che porti il nome del Dio della saggezza, dimostri oggi che la saggezza è solo vuote parole se non unita alla reale comprensione della natura umana..."
    Adesso il ghigno soddisfatto e sardonico era stato spazzato via dal tono minaccioso che sembrava ben più comodo e congeniale per quella specie.
    Continuò "Se pensate che siamo intervenuti solo per difendervi allora siete più ingenui di quei Borg che speravano di resisterci. Non siamo quì per smielati accordi di pace e bevute fraterne, ma per mietere il nostro raccolto e far nostri i frutti della terra: CONSEGNATECI I RICERCATORI, O VOI COME GRANO SARETE FALCIATI!" la voce soave era volta in tuono.
    Braga non aveva più dubbi. Capì che per chiamare amico dei nuovi arrivati bisogna essere nella posizione di poterli anche resistere da nemici, e la sua malconcia nave non aveva questa possibilità. Ma abbandonare a una razza violenta e bellicosa il tassello decisivo della ricerca federale risultava addirittura improponibile, e quindi, obbligante una resistenza anche se inutile.
    "Siamo stati frettolosi nel porgervi la mano e nel chiamarvi fratelli, vorrà dire che oggi non si celebrerà una pace, ma l'apertura di una nuova guerra". Con queste parole Braga fece un cenno a Worf per troncare il collegamento che subito cessò.
    "PAZZO!!!" gridò Tin'kat "Cosa pensa che fermerà i Golemiani dallo spazzarci via come hanno fatto con i Borg?"
    "La semplice considerazione che se avessero avuto questa intenzione lo avrebbero già fatto. Hanno chiesto i ricercatori vivi, quindi non azzarderanno un attacco a questa nave, bensì un'arrembaggio: Bobo, su gli scudi"
    "E' rimasto ben poco comandante"
    "Mi basta che non funzioni il teletrasporto. Virux come stiamo messi coi sistemi?"
    "Armi andate, gli scudi li posso spingere massimo al 40% e i motori a 2/3 dell'impulso massimo" rispose il capo tecnico
    "Basterà. Ryker sprema ogni risorsa per farci allontanare da questi Golemiani e non si risparmi anche delle manovre più azzardate". Al comando di Braga il timoniere rispose con un cenno e un mezzo sorriso.
    "Sonotranoi, quale è il punto più sicuro della nave per resistere a un'abbordaggio?"
    "Ponte 8, zona di stoccaggio 2" rispose "posso creare dei campi di contenimento di livello 4"
    "Ok. Ammiraglio Tai long, è affilato il suo Bath'leth?"
    "E' sempre pronto per le grandi occasioni" rispose il Klingon
    "Bene, allora vada con i ricercatori e tutto il personale non indispensabile in plancia presso questa zona, e li si prepari al peggio"
    "Mi invita a nozze" rispose un beffardo Tai long "E lei comandante, rimarrà qui?"
    "No, lascio il comando a Drizzt. Mi dirigerò in sala motori: Se le cose si dovessero mettere nel verso sbagliato, e non ci fosse più speranza, bhè, farò in modo che questi nuovi venuti non portino nulla a casa...."
    "Speriamo di non arrivare a tanto, ma non esiti se dovesse cedere ogni difesa, le conoscenze di questi scienziati non devono cadere in mani così pericolose.". Nel dire queste parole l'Ammiraglio Jones fece un gesto a Tin'kat, Nakura e i ricercatori che si incamminarono verso l'area designata a barricata dell'imminente attacco.
    "A tutti i membri della Magellano. Non possiamo dire con che intensità e ferocia subiremo l'imminente abbordaggio, ma posso dirvi che resisteremo fino a quando questa nave non sarà libera da qualsiasi aggressore: Armatevi come potete e barricatevi." il tono di Braga voleva infondere fiducia e coraggio, ma non poteva nascondere l'impossibilità di resistere a un così oscuro e tremendo avversario.
    "Drizzt, le affido la plancia. Worf raggiunga Tai long: ci sarà più bisogno di guerrieri che di addetti alle comunicazioni. EFESTO, ha conoscenze nel combattimento?"
    "Rudimenti" rispose il Cardassiano "Solo ciò che ogni bravo cittadino dell'unione deve sapere"
    "Bene, allora si tolga di mezzo e vada a dare una mano al ponte 8. Locutus, venga con me in sala macchine"

    Braga, Locutus e Starbuck uscirono dalla plancia dirigendosi da Virux. La nave era stata rattoppata alla bella e meglio per resistere come poteva e per poter rendere l'assalto il più faticoso e angusto possibile. In ogni scompartimento i membri dell'equipaggio ersero delle barricate che trasformarono l'aspetto di un moderno vascello in un castello medioevale sotto assedio: Gli sguardi erano tesi, la paura saliva.

    Mentre i tre ufficiali stavano per accedere alla zona motori una comunicazione di Bobo scandì l'inizio delle ostilità
    "Signore rilevo 2 segnali in avvicinamento"
    "Ci attaccano?" rispose Braga
    "No, i sensori indicano che sono 2 moduli per il trasporto truppe: rilevo in totale 82 unità" chiarì Bobo "Tempo di abbordaggio......1 minuto e 6 secondi
    " Ryker faccia quello che vuole, ma ci allontani con ogni mezzo da quei moduli!"
    " Si signore, farò del mio meglio"
    Il largo salone del vano di carico era stato chiuso sui tre lati lasciando solo un portellone come unica via di accesso. Li vi erano stati raggruppati i ricercatori e i rappresentanti diplomatici, difesi e protetti da tutti gli uomini che non fossero indispensabili in plancia o reindirizzati in sala macchina: Tailong si ritrovò spalla a spalla con Worf, legati da una antica amicizia e fratelli nell'ora più incerta della battaglia.
    "Sono quasi felice di questi eventi nefasti" esordì Worf "Troppo tempo dietro un terminale e troppo lontano dal corpo a corpo mi stavano facendo dubitare delle mie origini Klingon: Oggi si canterà una nuova canzone delle gesta della nostra gente"
    Il tono trionfale del Klingon su con stupore spezzato dall'espressione che Tailong non riusciva a nascondere.
    "Oggi" borbottò Tailong "Temo che finalmente sapremo la definitiva risposta se il nostro mondo è ancora vivo e energico oppure morente e sorpassato. Spero solo di non restare vivo per vedere morire tutto ciò in cui ho creduto"
    Incredibile, Worf non credeva alle parole appena sentite. Dubitò per un istante di essere vittima di un sortilegio o un abile inganno per confondere le idee e minare la furia del guerriero. Osservava il volto di quel vecchio soldato attendendo solo un sorriso beffardo che schernisse la troppa ingenuità di chi aveva, seppur per un interminabile istante, creduto a quelle assurde e deboli parole, mostrandosi sciocco e poco fiducioso nel valore di un mito. Ma così non era, Tailong aveva lo sguardo lontano perso in pensieri che non si potevano cogliere.
    "Ammiraglio, dopo mille battaglie e altrettante vittorie non può temere il confronto e tantomeno la morte! Un Klingon sa cogliere l'onore anche nel perire e non teme che la sua lotta sia vana."
    "Worf!" E' con queste parole Tailong rispose con una smorfia che ben rappresentava il fastidio per quella predica subita "Non ho bisogno di farmi ricordare da un ragazzo come cogliere la via dell'onore!", poi più calmo riprese "Per tutta la mia vita ho fatto del campo di battaglia la mia casa e dei miei nemici trofei, ma oggi sento di essere testimone di una nuova era dove al confronto e allo sguardo dei duellanti si sostituiscono solo mostruose macchine e fredda tecnologia. Anche in passato le navi spaziali erano il lampo che ci conduceva in guerra, ma era un'espressione di grazia e destrezza, il trionfo di abili strateghi e coraggiosi guerrieri. Oggi non ho visto tutto ciò, educato alla raffinata lucentezza di un sottile Bathleth, ho visto prevalere una rozza lama arrugginita brandita con furia sgraziata."
    Il tenente cominciava a capire il senso misterioso di quelle strane parole, ma pur comprendendo il cambiamento che si stava vivendo in quel momento, non riusciva a capacitarsi del dubbio che assillava la mente di un combattente che fino ad allora aveva dovuto temere solo se stesso.

    La tensione in plancia era costante e logorante come l'ansia di chi è conscio del pericolo imminente. Ryker portò rapidamente la nave alla massima velocità possibile distanziando così i mezzi da sbarco Golemiani e imprimendo uno scatto apparentemente insostenibile.
    "Timoniere, non so cosa sia facendo ma lo continui a fare" Fu la voce di Drizzt "Bobo, quanto sono distanti i nostri indesiderati ospiti?"
    "Non molto ma li stiamo distanziando, e se riusciamo a ridare energia alle armi faranno ancora meno strada"
    Il volto di Drizzt sembrava essersi disteso a quelle confortanti notizie, ma non sapeva cancellare la perplessità per la facilità con cui si stavano sbarazzando così facilmente di un'aggressore così tenace.
    "IMPULSO ENERGETICO A POPPA! CI SPARANO!"
    "Scudi di poppa al massimo, manovra evasiva Lambda 9. Bobo, di che armi si tratta?"
    "Non saprei dire, i sensori non hanno una lettura comprensibile, ma escluderei siano i loro proiettili esplodenti o dei siluri.......IMPATTO IMMINENTE!"
    I membri delle plancia ebbero malapena il tempo di aggrapparsi per evitare di cadere e rimasero estremamente sorpresi della esiguità del colpo che subirono e dei pochi scossoni che avvertirono.
    "Rapporto danni!" gridò Drizzt
    "Nessun danno allo scafo, nessuno ai sistemi e nessuno ai...."
    "Cosa c'è tenente?"
    "Signore rilevo un calo di energia in tutti i sistemi: Motori, scudi, armi, sensori. Ci stiamo spegnendo! Ci devono aver colpito con una arma EMP"
    "Dannazione, ecco perchè ci lasciavano fare, e adesso siamo ridotti come un pesce nella rete. Qui Drizzt, Virux puoi fare qualcosa per riattivare almeno i motori a impulso?"
    "Negativo, l'arma energetica che ci ha colpito non solo ha reso non operativi tutti i sistemi, ma sembra abbia anche fatto collassare il computer di bordo: Solo il supporto vitale sembra reggere"
    "Ovvio" pensò fra se Drizzt mentre le lampeggianti luci di emergenza rischiaravano appena la sua postazione "Ci vogliono inerti ma non morti"
    "N°1, qui Braga, lasci perdere ogni azione per rianimare la nave e si prepari a difendere la plancia: Può darsi che il loro obbiettivo sia quello di prendere il comando materiale dello scafo"
    "Ricevuto" rispose Drizzt, che con un solo sguardo sembrò dare l'ordine ai membri della plancia di armarsi e attendere.
    I secondi passavano lenti ma inarrestabili con l'ansia che saliva e le orecchie tese a carpire qualunque segno dell'attacco: ogni paratia che scricchiolava, ogni ronzio che riempiva il vuoto della nave e lo stesso respiro che saliva nervoso, facevano si che di tutte le armi usate dai Golemiani fosse proprio l'inquietudine di quei momenti a produrre i danni maggiori.

    La tempra di mille battaglie aveva fatto si che ne Worf ne Tai long potessero essere scossi più di tanto da quell'attendere, ma lo stesso non si poteva dire per i membri più giovani ed inesperti della nave.
    Accanto ai Klingon, che spalla a spalla presidiavano con pochi altri l'unica entrata alla grande sala, Jones non lasciva dubbi sulla minaccia che incombeva. La sua mano, seppure quella di un uomo ancora giovane ma esperto, tremava visibilmente mentre brandiva una phaser e non faceva altro che inquietare i compagni vicini.
    "Ammiraglio si dia un contegno" disse Tai long che aveva trovato ormai insopportabile quel comportamento.
    "Lei non sa cosa andiamo a combattere. Nemmeno i Borg li sanno fermare, cosa pensa che potremo fare da soli?" riuscì a balbettare Jones.
    "So che in battaglia si hanno più risposte di quante domande si siano fatte. Anche io ho visto con stupore e meraviglia cosa queste creature possano fare, e non nego di temere cosa ancora sappiano mostrarci, ma a noi guerrieri non è concesso il privilegio di fuggire dalla battaglia, per quanto allettante possa sembrare, perchè così non solo renderemmo vani tutti gli sforzi di chi è morto per noi, ma perderemmo anche il nostro onore e la nostra dignità. Vincere con armi straordinarie non rende straordinari."
    Se da un lato le dure ma risolute parole di Tai long sembrarono rasserenare e rinvigorire l'animo di Jones, dall'altro portavano Worf a pensare che forse quella battaglia era veramente persa in partenza, ma che arrendersi sarebbe stato sicuramente un male maggiore e una vergogna troppo grande per essere vissuta in futuro: Sfiorò con la mano quasi con tenerezza i simboli del suo casato per farsi forza e attese il momento decisivo.
    "Contatto previsto fra 3 secondi!" gridò li poco lontato Nakura "2......1.....CONTAT...."
    Le sue parole vennero improvvisamente spezzate da uno scossone che sembro disperdere in mille pezzi la nave, seguito da un più tenue secondo e dalle prime detonazioni che si potevano udire nei corridoi.
    Urla feroci di aggressori e disperate di fuggitivi si assommavano in un furore bestiale. Non si poteva capire il senso delle parole gridate dai Golemiani, ma il loro tono cupo e strozzato disperdeva il coraggio che timidamente tentava di resistere nell'animo confuso di chi attendeva l'attacco.
    D’un tratto fu il caos….
    La porta d'accesso, che era stata sigillata pesantemente, si incurvò al centro per poi esplodere proiettandola in fondo alla sala. I primi Golemiani, che potevano essere stimati in 2 metri e mezzo di altezza, superarono lo stretto passaggio aprendo il fuoco sulle barricate che presto schiantarono: Fu chiaro che si doveva resistere con tutti i mezzi.
    Dopo lo stupore iniziale immediato fu il ricompattarsi delle linee, e Tai long che portatosi in una posizione più avanzata adesso rispondeva al fuoco, fu il segnale ai difensori di rispondere e morire, se ce ne fosse stato bisogno, pur di non cedere neanche un metro.
    Il bagliore dei phaser e i lampi delle armi Golemiane riempirono la sala che ormai si saturava di fumo e vedeva un gran numero di cadaveri riversi in terra. Il combattimento, che presto perse di organizzazione per assumere un ben più truce corpo a corpo, vedeva gli aggressori lanciarsi con foga e indifferenza verso i colpi subiti quasi come se la morte non fosse possibile, o come se in un assurdo gioco non ci fossero vittime.
    Così non si poteva dire per i difensori. Efesto, che un'attimo prima aveva evitato a stento la carica di un soldato nemico, adesso doveva dire providenziale il colpo preciso e letale inferto da Sonotranoi che lo salvò da un secondo più rapido nemico, ed anche Ashram, che ferito da un colpo di arma energetica al braccio, riuscì solo grazie a una sorprendente agilità a non subirne un secondo, che colpendo un quadro di comando alle sue spalle fece in modo di aggiungere al fumo saturante anche i lampi dei circuiti distrutti.
    Se i Golemiani si muovevano in una logica precisa e in una formazione compatta, segno di una indiscutibile organizzazione o di una volontà superiore, i membri della Magellano tentavano più con il coraggio e la disperazione di resistere a un così devastante attacco.
    "TENETE LE POSIZIONI!!!!" Gridò Tai long, che da buon Klingon seppe trovare in quei momenti una provvidenziale lucidità nel non farsi travolgere dalla panico della situazione, e abbandonato il phaser adesso rispondeva con precisi e letali colpi di Bath'leth a chi gli si parava d'avanti.
    "WORF, PROTEGGI JONES!!!"
    L'ammiraglio della flotta e il delegato Romulano si ritrovarono improvvisamente sguarniti di ogni protezione quando quattro uomini a difesa vennero falciati da una raffica di armi energetiche. Subito il Klingon, che con al fianco Sir_louern e Kaki accorse a difesa, si ritrovò soverchiato da 8 Golemiani che incuranti del fuoco di sbarramento si lanciarono sulla preda.
    L'intervento fu provvidenziale: La foga, che ormai aveva assunto i toni dell'ira in Worf, aveva fatto si che ogni assalto si infrangesse contro una risposta più dura e risoluta che non lasciava spiragli agli aggressori. I membri della Magellano avevano così formato due gruppi, l'uno posto a protezione di Tin'kat, Jones e Nakura, l'atro più compatto e numeroso, preposto a ultimo scudo per i ricercatori.
    Benchè in esiguo numero, gli uomini votai alla difesa degli alti delegati sembravano ben reggere all'impegno assunto. Worf rispondeva colpo a colpo a ogni incalzare, e Sir_louren, seppur non addestrata al combattimento, sembrava celare una naturale abilità nello schivare i fendenti e rispondere a tono.
    Ma a un tratto tutto crollò.
    In lontananza due Golemiani, posti in una posizione più dimessa ma con un ottima visuale, aprirono il fuoco con due salve precise e letali rivolte a Tin'kat e Jones, uccidendo all'istante il primo e ferendo gravemente il secondo, e con una successiva, che indirizzata a NoCooh vide il vulcaniano salvarsi per miracolo. Fu meno fortunato Klatket, che impreparato alla raffica, stramazzò a terra esanime.
    Lo stupore si mescolò alla disperazione per aver visto rendere vano ogni sforzo in un solo istante.
    Tai long, superato lo smarrimento, si riprese per ridare fiducia ai suoi uomini e proteggere gli ultimi obiettivi, ma nel mentre tentava una riorganizzazione venne colpito da una scarica energetica che non lo uccise, ma paralizzandolo ne causò l'inermità.
    La stessa sorte aveva colpito Worf e la ricercatrice, e quest'ultima che ormai catalizzava tutte le attenzioni dei Golemiani, venne prelevata con una sorprendente delicatezza e portata lontano, nascosta dal fumo e da un muro di soldati posti a baluardo.
    Senza la guida di un comandante esperto la difesa che i sopravvissuti potevano imbastire risultò vana e insufficiente, capace solo di ritirarsi in una posizione ancora più arretrata e compatta.
    Protetto da un manipolo di guardie si fece largo un Golemiano che poteva sicuramente identificarsi come un graduato, a causa del particolare colore della sua corazza e da uno sguardo penetrante e implacabile come una lama.
    Dopo un rapida occhiata e sprezzante di ogni possibile risposta proferì "Umani, la vostra razza e il vostro tempo giunge infine all'epilogo, e con essa si pone termine alla federazione. Oggi avete visto come nello spazio quanto su una nave la nostra volontà non debba conoscere resistenza alcuna. Accettate la vostra fine e dite a chi vi comanda che oggi prendiamo ciò che ci serve, domani il vostro quadrante, il vostro mondo, LE VOSTRE VITE!. Sergente, porti via questi due Klingon, saranno ottima merce di scambio."
    Con queste parole vennero presi Worf e Tai long e condotti lontano, mentre il fumo si diradava e contemporaneamente sparivano gli ultimi Golemiani. Il silenzio torno improvviso nella grande sala, ma la distruzione e la morte che si parava davanti ai sopravvissuti faceva di quella quiete una cornice ancora più assordante delle urla della battaglia e del fragore delle armi.

  15. #240
    Il Nonno L'avatar di ILSAGGIO
    Data Registrazione
    09-12-01
    Località
    Dislocata
    Messaggi
    8,905

    Predefinito Re: Star Trek MAGELLANO

    Come?? attaccano la Magellano???


    Beh, finisco questa birra e arrivo...

  16. #241

    Predefinito Re: Star Trek MAGELLANO

    complimenti signor Efesto molto bellaù


  17. #242
    Il Niubbi L'avatar di Lt worf
    Data Registrazione
    10-06-02
    Località
    Ferrara
    Messaggi
    261

    Predefinito Re: Star Trek MAGELLANO

    Mi ripeto ma siete davvero bravi.
    Sing Efesto meno male che ha iniziato dicendo che non era uno scrittore .

    una bellissima puntata mi hanno fatto il mazzo ma sperimao meglio nelle prossime puntate.Sono convinto che io e l'ammiraglio ci vendicheremo.


  18. #243

    Predefinito Re: Star Trek MAGELLANO

    un assaggino della mio prossima storia per tutti voi solo in esclusiva su questo forum

    La sveglia interruppe implacabile una serata da favola al carnevale di Rio’, “Cristo assurdo il turno di notte in plancia” pensò assonnatissimo il Tenente Comandante Riker “lo Baratterei volentieri con 100 litri di birra romulana….. beh meglio non farsi sentire mi limito solo a pensarlo”.
    In quel momento Un suono riecheggiò per tutto l’alloggio del timoniere “AVANTI” urlò quasi scocciato. Entrò in stanza un arzillissimo Capitano Braga “allora William pronto???? Dai su che è tardi!”
    Ironicamente il timoniere replicò “ si pronto per tornare a letto!!!! Ma mi spieghi come cavolo fai a essere cosi sveglio e pimpante alle 2 di mattina?”
    “io vado a letto, dormo, William non sto al bar fino alle 00.00”
    Sbuffando il Tenente Comandante Riker finì di lavarsi e con il suo capitano si diressero dritti dritti in plancia dove li stavano aspettando i Guardiamarina Tilk e Kaki e il Tenente Worf.
    Non appena il turbo ascensore si aprì la plancia scattò sull’attenti “capitano in plancia!” urlò in tono deciso e in contemporanea i Guardiamarina.
    “bene oggi abbiamo anche il coretto” disse sottovoce Riker inacidito dal poco sonno e dai 3 litri di birra romulana di qualche ora prima
    “Comandante! Con cosa ha cenato? Pane veleno ed allegria?” replicò il capitano Braga.
    “scusi Capitano, scusate Kaki e Tilk solo che il poco sonno e l’alcol sono una miscela infernale” disse il mezzo romulano.
    “rapporto Tenente” disse il capitano rivolgendosi a Worf
    “tutto ok Capitano, abbiamo eseguito una scansione di livello 3, tutto nella norma, abbiamo reimpostato le armoniche degli scudi e i sensori a corto raggio hanno individuato a 3 anni luce una protostella con un disco planetario che è quasi sul punto di accendersi”.
    “Bene, sembra sia tutto ok” intanto Riker rilevò il timone da Kaki che si diresse alle console scientifiche.
    “ok signori che ne dite di fare un salto indietro nel tempo di qualche miliardo di anni?. Tenente cosa dicono in piu’ i sensori su quella protostella? Temperatura nucleo? Presenza di venti magnetici?”disse il Capitano
    “temperatura al nucleo 883.369 K , presenza massiccia di proto venti solari la Piccolina è quasi sul punto di accendersi” rispose il klingon.
    “bene, Timoniere ci porti la, curvatura 5 e si tenga ad una distanza di sicurezza di 1.000.000 di Km”
    “sissignore” rispose Riker.
    La Magellano raggiunse il la Protostella in 24 minuti.
    “!.000.000 di Km capitano” disse il timoniere
    “bene Riker, signori ora non ci resta che aspettare……Worf ci tenga aggiornati”
    “temperatura del nucleo salita a 968.665 K siamo prossimi all’innesco delle reazioni di fusione nucleare”
    “guardiamarina Tilk, registri il tutto come file video”
    “si capitano, computer registrazione videoda schermo principale autorizzazione Tilk alfa tango 8901”
    “REGISTRAZIONE ATTIVATA” rispose la voce femminile del computer.
    “Worf?” disse Braga
    “temperatura del nucleo in continuo aumento la fusione dovrebbe innescarsi intorno al milione di gradi K…. Hey ma che succede….calo vertiginoso della temperatura del nucleo 800.000…… 700.000….600.000…..450.000…..”
    “Worf ma che succede?” chiese Braga
    “non so capitano sembra che il nucleo stia collassando…scende ancora 300.000…..250.000”
    “William portaci via da qui!!!!!!” urlo il Capitano
    Il mezzo romulano non se lo fece ripetere 2 volte “setti una rotta all’esterno di questo neo sistema stellare, curvatura 8.” Aggiunse Braga
    “Capitano non abbiamo la curvatura!!!!!”
    “ma com’è possibile???” chiese il capitano
    “anche i motori a impulso sono fuori uso e il sistema di supporto vitale”
    Worf non fece in tempo a finire la frase che tutta la Magellano si spense
    “rapporto” chiese Braga
    “timone fuori uso tutti i sistemi fuori uso supporto vitale al 26%” rispose Riker
    “ma che diavolo è successo????” chiese Braga
    “Capitano, è come se la Magellano fosse stata svuotata di ogni sua riserva di energia nel giro di 20 secondi” rispose Kaki .
    “allarme rosso! Ammiraglio Tailong in plancia. Tutti gli ufficiali subito a rapporto in sala tattica” disse fermo e deciso il capitano.
    La sala tattica si riempì in 15 minuti tutti gli ufficiali della Magellano erano presenti. Braga introdusse quello che era successo
    “i sensori hanno rilevato un protostella in formazione che era sul punto di accendersi cosi ho deciso di andare a vedere uno spettacolo credo unico, non so quante occasioni ci saranno ancora per vederlo, poi tutto ad un tratto il nucleo della stella ha iniziato a collassare , la temperatura del nucleo ha iniziato a scendere in maniera vertiginosa così ho dato ordine a Riker di tirarci fuori di qui ma subito dopo la Magellano si è……. “spenta”.
    “bene, bene” disse in tono scocciato Tailong….”Tenente Callin cosa ne pensa?”
    “non saprei signore…purtroppo tutta la strumentazione è fuori uso…..siamo con le “pile scariche” per usare un detto del XX secolo dobbiamo aspettare che venga ripristinata l’energia principale per vedere cosa hanno registrato i sensori nel momento precedente al black out”
    “Comandante Virux, quanto le ci vuole per ripristinare il tutto?” disse l’Ammiraglio
    “ah signore messi come siamo almeno 10 ore!”
    “bene ne ha solo 6, Signori è tutto, ci troviamo qui in sala tattica fra 8 ore esatte con il rapporto dei sensori di Callin”
    mentre tutti gli ufficiali lasciavano la sala tattica l’ammiraglio rimase li pensieroso sulla sua poltrona…. “ma possibile che questa nave deve averne sempre una???”
    Tutti gli ufficiali lavorarono duro nelle ore seguenti Virux restituì l’89% dell’energia in sole 5 ore e mezza, riker ne approfittò per recuperare le ore di sonno perse al bar di prora e Callin analizzando le letture dei sensori capì che la faccenda era molto più grave del previsto.
    Tutta la sala tattica era in silenzio per ascoltarlo….”dunque La Magellano è entrata in questo proto sistema alle ore 02.35 a curvatura 5 mantenendosi ad una distanza di sicurezza di 1.000.000 di km. Il collasso del nucleo stellare è avvenuto 3 minuti piu tardi. Come possiamo vedere da questo schema e come tutti sappiamo il campo di curvatura emesso dalle gondole impiega all’incirca 8.9 secondi per disperdersi. Purtroppo l’attivita di vento magnetico era molto forte e la distanza di sicurezza troppo bassa, anche se è quella standard, per tali condizioni. Il plasma del campo di curvatura della Magellano ha avviato una reazione a catena inibitoria…le particelle di plasma generate dal contatto materia-antimateria hanno scatenato una controreazione che ha bloccato la fusione nucleare della stella e prosciugato tutta l’energia della nave. insomma una serie di fattori ha fatto si che noi INVOLONTARIAMENTE POTREMMO ESSERE LA CAUSA DELLA MORTE DI MILIARDI DI ESSERI VIVENTI. Dico potremmo perché ci sono troppo variabili da calcolare in un sistema solare e i sensori hanno potuto registrare solo pochi secondi di informazioni.”
    La sala tattica gelò improvvisamente……. Virux aggiunse” un po’ come nelle centrali nucleari del XX e XI secolo per bloccare le reazioni nucleari che generavano elettricità veniva inserito del cadmio, che invertiva la reazione….”
    “Esatto” rispose Callin….
    Braga rimase immobile con gli occhi spalancati….. “ sono stato io, è colpa mia…..tutto per colpa della mia curiosità……”
    “Capitano non tragga conclusioni affret..…” ma Riker venne interrotto
    “ Rimetto i miei gradi ammiraglio, almeno fino a quando non sara’ fatta luce su quello che è successo”
    Il capitano della magellano si tolse il comunicatore e lo buttò sul tavolo uscendo in lacrime dalla stanza…
    “Callin mi trovi e calcoli quelle variabili, ci servono delle prove……se l’errore è stato umano non esiterò a fare rapporto al capitano alla flotta per negligenza e violazione della prima direttiva ma di sicuro non potra’ essere ritenuto colpevole finchè abbiamo delle prove….è tutto”


  19. #244
    Il Niubbi L'avatar di Lt worf
    Data Registrazione
    10-06-02
    Località
    Ferrara
    Messaggi
    261

    Predefinito Re: Star Trek MAGELLANO

    Noo il capitano se ne va !!!!



    Non si può
    Fate qualche cosaaaaaa

  20. #245
    La Borga
    Data Registrazione
    28-12-01
    Messaggi
    13,876

    Predefinito Re: Star Trek MAGELLANO

    Però, ogni racconto è un colpo di scena sempre maggiore!! Spero solo che non rimaniate senza idee.

  21. #246

    Predefinito Re: Star Trek MAGELLANO

    Riker, il titolo della tua storia qual'è?

  22. #247

    Predefinito Re: Star Trek MAGELLANO

    si intitola Lilith Tilk....... ascolta quando la metterà sul sito vorrei che inserisca anche questa dedica prima della storia.....

    Questa storia è dedicata alla memoria di Anna di Blasi, mamma di una mia cara amica e recentemente scomparsa a 48 anni dopo una lunga malattia.
    Ci manchi Anna, il vuoto che hai lasciato dentro i nostri cuori e le nostre anime è incolmabile.
    Ora volerai con noi tra le stelle.....
    Ciao Anna......

  23. #248

    Predefinito Re: Star Trek MAGELLANO

    William T. Riker ha scritto mer, 30 aprile 2003 10:17
    si intitola Lilith Tilk....... ascolta quando la metterà sul sito vorrei che inserisca anche questa dedica prima della storia.....

    Questa storia è dedicata alla memoria di Anna di Blasi, mamma di una mia cara amica e recentemente scomparsa a 48 anni dopo una lunga malattia.
    Ci manchi Anna, il vuoto che hai lasciato dentro i nostri cuori e le nostre anime è incolmabile.
    Ora volerai con noi tra le stelle.....
    Ciao Anna......
    lo farò senz'altro

  24. #249
    Lo Zio L'avatar di EFESTO
    Data Registrazione
    10-12-01
    Località
    Etna
    Messaggi
    3,297

    Predefinito Re: Star Trek MAGELLANO

    Timoniere lei è un maestro: Ottima storia!

    Io continuo con la 4° puntata

    In plancia si cercava di ridare un minimo di vita alla nave e di riorganizzare le prossime mosse, mentre nel buio della sala e senza il supporto dei computer il senso di impotenza cresceva rendendo Drizzt nervoso e irascibile.
    "Dannazione, la prima volta che mi capita di avere la nave a disposizione, la prima vera volta in cui ho la possibilità di vedere come si comporta questa bella ragazza, mi ritrovo al buio e con le mani legate", così N'1 diceva tra se mentre seduto al posto di comando aspettava solo che si riaccendesse la luce.
    Dun tratto, come se la stretta implacabile dei Golemiani si fosse allentata, le luci della plancia si riaccesero e il controllo fu ristabilito, facendo accorrere i vari ufficiali alle postazioni per rispristinare i sistemi.
    "MAGNIFICO!!!! Ottimo lavoro Virux, non so cosa tu abbia fatto ma lo hai fatto appena in tempo" disse esagitato Drizzt.
    "Veramente non ho fatto nulla di particolare, semplicemente si deve essere esaurito l'effetto dell'arma EMP. Posso darle i motori a impulso a 1/2 e portarle gli scudi al 10%, ma non pretenda oltre."
    "Al diavolo gli scudi! Armatemi qualche siluto e i phaser frontali che voglio far conoscere a queste creature il nostro senso della cortesia."
    Le penose condizioni della nave e la rabbia per l'attacco subito fecero sembrare a Ryker quell'assurda azione tutto sommato un bel modo per finire in gloria una giornata da dimenticare: Avevano visto i Borg essere sconfitti facilmente, chissà, forse tutto era possibile.
    "Drizzt, si dia una calmata." disse Braga, che correndo era riuscito a raggiungere il prima possibile la plancia e riprendendo possesso del suo comando spense le ire belligerantti del suo primo ufficiale
    "Ashram voglio un rapporto danni completo"
    "Faccio prima a dirle cosa ancora funziona....Abbiamo il contenimento strutturale, il supporto vitale e i motori a impulso. Rilevo molte vittime nel ponte 8, zona di stoccaggio 2 e nei settori abitativi"
    "Dannazione, i ricercatori!" rispose un preoccupato Braga "Tai long, quale è la situazione li? Tai long? Ammiraglio mi sente?" il silenzio pesava come un macigno
    "Comandante qui è Efesto" che trovato il comunicatore di Tai long aveva risposto alla chiamata" hanno preso i ricercatori, Worf e Tai long: Solo Noccoh l'ha scamapata."
    "E i delegati? in che condizioni sono?"
    "Jones è morto, e sia Tin'kat che Nakura sono rimasti feriti. Sono stati trasferiti in sala medica e Louren sta facendo il possibile"
    "Allora è stato tutto inutile?" riusci a balbettare confusamente Braga che ridestandosi cercò di farsi una più chiara idea della situazione "A tutti i settori, riferire vittime e nemici uccisi"
    Le voci confuse di chi aveva visto la morte riversarono in plancia il triste bollettino di chi non aveva saputo resistere agli inesauribili aggressori.
    "Settore 3, 6 morti e 2 feriti. Settore 6 10 feriti e un morto. Settore scientifico, 8 morti e 15 feriti....mi correggo i morti sono 9. Qui Togawa, abbiamo 2 feriti, ma ho seccato 2 Golemiani: Nessuno si deve permettere di entrare nella mia armeria quando ho il mio arco in mano". Anche se non era servito a molto, quelle parole sembrarono rendere una vittoria una secca disfatta.
    Partiti gli aggressori adesso la Magellano doveva confrontarsi con il desolante spettacolo che si parava agli occhi dei sopravvissuti: La grande sala che era stata teatro dello scontro presentava un largo numero di cadaveri, che confusi tra loro non distingueva vinti e vincitori, ma evidenziava soltanto la crudeltà di un conflitto che ancora non aveva spiegazione.
    Sonotranoi, che ancora eccitato dalla lotta non si era accorto di una vistosa ferita sul braccio, tentava disperatamente di rianimare una giovane cadetta distesa li vicino. Il ritmato agire sul torace, la disperata respirazione bocca a bocca e lo sguardo di chi non può accettare quella morte assurda erano l'ultimo tentativo di salvare una vita fra tante. I begli occhi della ragazza stranamente non trasmettevano paura o dolore ma semplicemente una disarmante sorpresa, l'innocente stupore di trovarsi al cospetto della fine della propria esistenza. Ben presto si accorse che quell'esile corpo non aveva più vita in se, e presolo in braccio, lo condusse con dignità e rispetto verso le altre salme allineate.
    "Comandante Braga, quì Sonotranoi. Abbiamo riportato 27 vittime fra le nostre file e abbimo ucciso 9 Golemiani. Non abbiamo potuto far nulla ne per i ricercatori ne per i nostri compagni. Qui siamo a pezzi, ma forse la nave può ancora qualcosa: Non possiamo, NON DOBBIAMO lasciarli andare....." L'urlo di un ferito spezzo la comunicazione.
    "Comandante rilevo 2 segnali.... Sono i moduli da sbarco Golemiani che si allontanano da noi e fanno rotta verso la nave madre......I rilievi mi dicono anche che stanno sviluppando una forte concentrazione di energia" disse Bobo, che rimpadronitosi della sua postazione ridava alla sua nave la vista e l'udito.
    "Le altre navi della federazione cosa stanno facendo?" rispose Braga
    "Nulla. Anzi, i sensori rilevano che quelle sopravvissute all'attacco Borg sono state investite dalla stessa arma energetica EMP che abbiamo subito noi. Ma non riesco a leggere traccia di altri moduli da sbarco."
    "Eravamo proprio noi il loro bersaglio, ma non volevano altri seccatori tra i piedi" ponderò Drizzt
    "Bobo, quella concentrazione energetica è simile a quella rileva immediatamente prima l'attacco ai Borg?"
    "No signore. Questa sembra essere convogliata nella parte frontale del vascello...QUARDATE! A PRUA"
    La mastodontica nave iniziò a muoversi con un movimento lento eppur fluido e sinuoso in una costante accellerazione. Poco lontano si potevano scorgere i piccoli moduli da sbarco che dirigevano verso una apertura laterale, sicuramente l'entrata agli hangar.
    In plancia si poteva quasi annusare il senso di incertezza sul da farsi: Era forte il sentimento di rivalsa e vendetta che pulsava nell'animo dell'equipaggio, ma da dove si doveva iniziare? Poteva una nave così piccola e danneggiata impedire qualunque cosa a un così inesorabile avversario?
    Ma le domande vennero spazzate via da un nuovo, eccezionale evento. Esattamente di fronte la grande nave Golemiana, poco distante dalla sua tozza e sgraziata prua, lo spazio sembrò distorcersi e concentrarsi in un singolo luminescente punto. Lo spettacolo, terrorizzante ma impossibile da non osservare, fece intuire a Braga che la nuova mossa giocata dagli inattesi ospiti poteva dire la parola "scacco matto" in quella lunga partita, e che solo una più ardita contro mossa poteva porre il riparo da catastrofiche conseguenze.
    "Ryker, impulso a 3/4 e si porti vicino al vascello nemico"
    "Quanto vicino?" rispose il timoniere
    "Ne deve sentire la puzza"
    "Signore" intervenì Ashram "Propongo di utilizzare la tattica di attacco Beta 4 e di impiegare i residui siluri quantici"
    "Non stiamo iniziando un'attacco ma stiamo conducendo un'inseguimento: se loro hanno i muscoli noi abbiamo gambe snelle e veloci" rispose il capitano.
    "Ma signore..." disse Drizzt "L'accumulo di energia dimostra un nuovo attacco. Non penserà forse di scappare?"
    "Si calmi comandante... I Golemiani non stanno iniziando una nuova incursione, ma ci danno il benservito: se ne vanno!". A queste parole la distorsione prodottasi si mutò in un turbine bluastro che esplose, rivelando la sua reale natura: Un tunnel spaziale. Era evidente che solo una pronta reazione avrebbe impedito di perderli per chissà quanto tempo, e con loro Tai long, Worf e il futuro per la cura della misteriosa malattia.
    "Bobo, riconvogli tutta l'energia ausiliare ai motori"
    "Non c'è ne signore"
    "Riconvoglia quella delle armi"
    "Le armi sono scariche, non c'è nulla da spremere"
    "Ripartisci ai motori ogni riserva dai sistemi non essenziali"
    "Abbiamo spento già tutto, dovrei intaccare il supporto vitale"
    "NON MI IMPORTA DOVE LA TROVI, A COSTO DI SCENDERE E SPINGERE MI DEVI FAR ANDARE PIù VELOCE QUESTA CARRETTA!!!"
    "SI SIGNORE!" disse Bobo sorpreso di quella reazione "Ma nessuno dell'equipaggio si sogni di andare al bagno o di fare una doccia, altrimenti avranno delle spiacevoli sorprese". Veloci le dita corsero sul pannello di controllo mentre una espressione contratta e trepidante ben chiariva la difficoltà nel trovare una soluzione. Finalmente la luce sul suo voltò sembrò accendersi mentre quelle della plancia si spegnevano. "ECCO FATTO! Ho riconvogliato l'energia delle illumianzioni e di altri sistemi trascurabili in favore del motori! Sarà tutto più romantico per qualche tempo"
    "PLANCIA, QUI VIRUX" scandì improvvisamente una voce concitata "Posso pure ritenere necessario infilarmi in uno scomodo Tubo di Jeffries per riparare il possibile. Posso pure accettare di stare al buio con il semplice ausilio di una torcia. Ma mi sembra che si esageri quando si priva la nave della gravità artificiale: Tutto questo è illogico!"
    "Altri sistemi trascurabili, tenente?" disse Braga con un mezzo sorriso
    "Bhè signore, in momenti di emergenza è naturale privarsi di qualche comodità superflua. Anzi, la esorto a raggiungere rapidamente il suo scopo, poichè la perdita di energia è crescente e fra poco dovrò far galleggiare anche noi in plancia".
    Rinvigorita dall'improvviso afflusso di energia, la Magellano si lanciò spedita verso il tunnel senza il timore delle possibili conseguenze. I Golemiani intanto, non curanti di qualsivoglia reazione delle navi superstiti, con il loro grave incedere superavano lentamente la soglia di quella soglia, scomparendo definitivamente all'orizzonte.
    "Bobo" disse Braga "Dammi la distanza dal tunnel"
    "Non manca molto.....Dovremmo raggiungerlo in 40 secondi"
    "Bene. Riker accellera il più possibile, non possiamo perderli di vista"
    Il volto di Braga sembrò per un'istante interminabile assorto nel tentativo di pescare il jolly e risolvere quella spinosa situazione: poi esordì "Bobo, i sensori cosa ci dicono sulle capacità di rilevamento dei golemiani: quanto è buona la loro vista?"
    Il tenente sembrò stuzzicato da quel nuovo spunto e dopo una rapida analisi rispose prontamente "I loro sensori a lungo raggio sembrano essere di alta potenza, come quelli a medio. Ma quelli a breve raggio......" si interruppe nel bisogno di avere più chiare letture "Hanno l'incapacità di rilevare a brevissima distanza, specie nella zona posteriore dei motori: un cono d'ombra"
    "Quanto poco?" incalzò Braga
    "Nella parte posteriore sono ciechi sotto i 90 metri"
    "Ottimo, pure troppi!" rispose esultante il capitano
    "Signore" interruppe Bobo "I Golemiani hanno attraversato il tunnel. SI STA CHIUDENDO!"
    "Allora dobbiamo darci una mossa! Riker attraversi quel dannato tunnel e si porti nella parte posteriore della nave a meno di 90 metri dallo scafo! Così vicini non ci rileveranno, e altre eventuali navi ci scambieranno per una sua semplice prominenza"
    "Signore lei sa che non contesto mai un ordine, ma mi consenta di dire che questa è una pazzia!" disse Riker
    "Infatti, ma è l'unica cosa che adesso possiamo fare: Lei ha intenzione di abbandonare i nostri al nemico?"
    "No signore, non è nel mio stile" e con queste parole Riker si congedò da qualsiasi chiacchiera per meglio concentrarsi nell'impresa richiesta, non prima però di borbottare sorridendo " Worf direbbe che questo è un buon giorno per morire!"
    "No timoniere" intervenne sussurrando Drizzt "Questo equipaggio non può perire astemio e senza le farneticazioni dei suoi Klingon: Forse qualcuno morirà prima che la giornata sia finita, ma certamente non saremo noi!"

    Il tunnel sembrava disinteressato al piano di Braga, chiudendosi lentamente e lasciando un spiraglio sempre più stretto agli inseguitori. La Magellano però sembrava pervasa da in fremito di impeto che la faceva correre disperata verso l'ignoto.
    "Signore" interruppe Bobo "C'è una cosa importante che devo dirle"
    "Sia rapido tenente, siamo a ridosso del tunnel"
    "Proprio di quello volevo parlarle. I sensori rilevano che le forti fluttuazioni muoniche dell'anomalia dovrebbero occultarci dal rilevamento durante l'attraversamento"
    "Finalmente una buona notizia" replicò Riker
    "Si, ma non sappiamo cosa o chi c'è oltre il tunnel. Se non ci portiamo alla distanza prevista prima di uscirne potremmo essere rilevati"
    "Un buon motivo per darsi una mossa" disse Braga " Riker siamo nelle sue mani"
    La piccola nave riuscì a stento ad entrare nella grande perturbazione che un'istante dopo si richiuse alle loro spalle.
    Lampi bluastri, turbini multicolori e vortici mastodontici sembravano abbattersi da un momento all'altro sullo scafo, che miracolosamente, grazie alla maestria del suo timoniere, riusciva all'ultimo momento ad evitarli avvicinandosi un poco ai Golemiani.
    "GLI ANDIAMO ADDOSSO!!! FRENII" Urlò Ashram
    "Lei pensi ai suoi siluri, che io mi occupo del timone: stia tranquillo che so maneggiare questa bambina!" Riker voleva ostentare una certa sicurezza, ma il momento concitato lo faceva sudare più che in una sauna.
    La Magellano adesso era vicinissima. Si poteva vedere chiaramente la poppa della nave Golemiana e la zona in cui Riker si sarebbe dovuto accostare, ma si poteva anche scorgere l'apertura da cui le due navi sarebbero dovute uscire: il tempo stava per scadere.
    "Distanza 300 km, 200 km, 120km, 60....40....20...2km" Bobo scandiva febbrilmente l'esigua distanza "400m, RIKER CI SCHIANTIAMO!!!" le dita del timoniere volavano sulla console, anche se ormai appariva impossibile controllare la folle corsa
    "Bella fine! Morire stampati sul culo altrui!" disse sconsolato Drizzt
    "Disattivo il controllo automatico di bardata laterale!" disse Riker, con la Nave che rispose a questo comando scuotendosi e cominciando a sculettare.
    La Magellano, ormai troppo vicina e veloce per deviare la sua corsa, roteò sull'asse mostrando il suo ventre alla poppa degli inseguiti, e con una brusca decellerata, ridusse la sua velocità quel tanto da accostarsi allo scafo senza infrangersi rovinosamente: Appena in tempo, i Golemiani superarono il tunnel che si chiuse repentinamente alle loro spalle.

    Il silenzio in plancia fu assoluto, quasi a nascondere l'ingegnoso espediente che li aveva resi invisibili ai loro nemici.
    Ridestatosi come da un trance Riker spezzò la quiete "Manovra riuscita: Motori a impulso a zero"
    "Bobo, azzerare qualsiasi emissione: spegni tutti i sistemi non essenziali. Quanto siamo distanti dallo scafo Golemiano?" disse Braga
    "2 metri" disse incredulo l'addetto alle operazioni
    "Ottimo lavoro Timoniere: Credo che d'ora in poi si insegnerà la Manovra Riker in accademia!"
    "Grazie Capitano, penso che passerà alla storia come "Manovra della Piattola!"" una mezza risata spezzò la tensione in plancia e sembrò riportare un poco di coraggio fra i membri dell’equipaggio.
    La piccola nave federale si era dolcemente adagiata sullo scafo di quella Golemiana: Seppur incredibile era riuscita l'impresa di divenire un tuttuno con lo scafo rendendosi quasi invisibile ai nemici.
    "Bobo cosa dicono i sensori? Ci hanno identificato?" disse Braga
    "Pare di no signore. La nostra estrema vicinanza al loro scafo da probabilmente una lettura neutra ai sensori. Inoltre non siamo distanti dai loro motori a impulso, almeno credo siano motori, quindi le nostre emissioni sono quasi del tutto coperte."
    "Possiamo fare un'analisi completa dell'area circostante o anche noi siamo ciechi?"
    "I nostri sensori funzionano bene, ma devo riconfigurarli per evitare i vari disturbi e per non farci rilevare"
    "Bene. Voglio pure una completa analisi della nave a cui siamo incollati: Si metta al lavoro con SONOTRANOI per vedere se c'è qualche punto debole." Manco una risposta da Bobo solo perchè ebbe troppa fretta di mettersi all'opera.
    "Ashram. rapporto danni"
    "Nulla di irreparabile, ma suggerirei di non sperare di andarsene da qui troppo alla svelta. L'impulso può andare massimo a 1/2....Scudi a terra e generatore fuori uso......Warp fuori uso........phaser fuori uso, ma un tubo lancia siluri di prua è operativo....teletrasporto andato....tutti i ponti rilevano gravi danni strutturali ma il contenimento è garantito" il lento e compassato elencare di tutti quei danni subiti aveva drammaticamente riportato la plancia alla dura realtà
    "Ci sono anche buone notizie o attivo subito la procedura di autodistruzione?" rispose il Capitano
    "Bhè, il nucleo principale è integro, il pronto soccorso medico è in piena efficienza, e se può farle piacere saperlo, i replicatori sono pienamente funzionanti, anche se il solito baco nel computer li rende inservibili"
    "Confortante!" fu l'unica amara parola di risposta "Virux, quì Braga. Quanto tempo le serve per ritornare operativi?"
    "Sto impiegando tutte le squadre disponibili, anche i feriti, ma prima di 6 ore non posso darle nulla di efficiente." rispose impassibile il Vulcaniano "Gli ostacoli principali sorgono dal computer centrale: Quell'arma EMP ha lasciato dei residui che rendono estremamente difficile capire dove sta il danno"
    "Di ore gli e ne do pure 7, ma si concentri solo sull'impulso e sul teletrasporto: E' tutto ciò che ci serve"
    "Signore, è proprio di questo che dobbiamo parlare" disse Drizzt
    "Si n°1?"
    Il primo ufficiale era combattuto se mettere in dubbio l'utilità di quella azione pazzesca, ma sentiva ancora di più il bisogno di un chiarimento "Signore, è stata una grande impresa riuscire a stare dietro a questi Golemiani, ma ora che ci troviamo dalla'altra parte dell'universo o chi sa dove, ha un piano preciso?"
    "Assolutamente no N°1, ma dovevamo impedire che se ne andassero con i nostri compagni e i ricercatori....." Lo sguardo di Braga era assente e concentrato, quasi sul punto di comprendere una verità prima nascosta e di risolvere un'intricato tranello "Eppure sento che non tutto quello che è stato detto corrisponde a verità. Ho come il sospetto che questi Golemiani abbiano ancora moltissimo da rivelare....... A tutta la nave, tutto il personale che non sia impegnato in incarichi precedenti si presenti al sig. Virux per le operazioni di riparazione. Signori della plancia, fra un ora in sala tattica.... N°1 mi segua in infermeria"
    Con un cenno di Drizzt i due si incamminarono.

    Entrando nell'infermieria fu subito evidente quanto la battaglia fosse stata cruenta. Tutti i posti disponibili era occupati dai feriti più gravi e quelli in migliori condizioni erano stesi per terra alla bella e meglio. Le urla erano miste alla confusione e all'impotenza dei soccorritori: Troppe erano le vittime di quella furia, ed anche l'incessante lavoro di Sir_louren sembrava solo una goccia nel mare. Braga e Drizzt avanzavano lentamente districandosi tra tutto quell'orrore, giungendo finalmente sul fondo della sala dove Sir_louren stava tentando di rianimare un cadetto in disperate condizioni.
    " INFERMIERA, somministri 5 cc di texocina e attivi uno stimolatore corticale.......... Rischiamo un collasso!" disse il dottore che neanche si era accorta del sopraggiungere degli ufficiali
    " PRESSIONE SANGUIGNA IN CALO, BATTITO 60, MANCATA RISPOSTA CELEBRALE.......LO PERDIAMO!!!!" rispose una ragazza troppo giovane per tutto questo
    "Iperstimolazione cardiaca e 20 unità di Ixina. IL COMPUTER HA COMPLETATO LA MAPPATURA VENTRICOLARE?"
    " Ixina somministrata, nessun effetto. Il computer ha difficoltà nelle mappature... ARRESTO CARDIACO!!!"
    " Al diavolo la tecnologia!!!" Sir_louren disattivò i pannelli e gli impianti che agevolavano le operazioni di rianimazione e il monitoraggio del paziente, e iniziato un massaggio cardiaco vecchio stile, tentò di fare ciò che le macchine avevano fallito.
    " Dottore, ma cosa sta facendo?" disse la sbigottita ragazza.
    "Forse l'unica cosa utile! Non stia li impalata e mi dia polso e pressione" Sempre più forte era l'incedere del medico sul torace del moribondo. Sempre più concitate le respirazioni bocca a bocca che tentavano di ridare la vita
    "Pressione in calo................ DOTTORE, LA PREGO MI FACCIA RIATTIVARE LE MACCHINE!"
    Sir_louren non sembrò nemmeno ascoltare le parole della infermiera e cominciò, più con la rabbia della tragedia vissuta che con la reale logica scientifica, a colpire con dei secchi e precisi pugni lo sterno del ragazzo senza vita.
    "MALEDETTA CAROGNA! O TI DECIDI A RIPRENDERTI O VEDI DI CREPARE ALLA SVELTA!!!" a queste parole del medico Braga fu tentato di intervenire per bloccarla.
    "ASPETTI! IL CUORE RIPRENDE A BATTERE......PRESSIONE 60/95 MA AUMENTA" la voce dell'infermiera non sapeva trattenere la gioia e le lacrime
    Il medico, che adesso riattivando le macchine tentava di determinare la situazione, sembrò ridestarsi da un incubo riacquisendo la sua lucidità e riconoscendo finalmente Il capitano e n°1. "Infermiera la situazione sembra stabilizzarsi. Gli dia uno stimolatore cardiaco e lo sottoponga a una scan neurale: mi chiami se ha bisogno...."
    "Sir_louren, ottimo lavoro" volle dire Braga con un sorriso di ammirazione, ricevendone però solo una smorfia di dolore.
    "E' il primo che mi riesce di salvare oggi. Ci arrivano troppo malconci per fare qualcosa, e il più delle volte mi riduco più al ruolo di becchino che di dottore"
    "Lei fa del suo meglio dottore" intervenne Drizzt per risollevare quella pesante situazione.
    "Lei crede? Lo vada a dire a quel mucchio di cadaveri" e fece un cenno a una piccola catasta di corpi: La confusione e il poco spazio disponibile avevano costretto i soccorritori a sistemare così le salme di chi non ce l'aveva fatta.
    "Dottore" disse Braga che doveva tornare rapidamente alle priorità della missione "In che condizioni sono i delegati?"
    "Per Jones e Tin'kat non c'è stato nulla da fare...."
    "E Nakura?" disse Drizzt
    "Lei se la caverà: ha svariate ferite, ma nulla di grave. E' un vero miracolo che si sia salvata e penso che fra un paio di ore la potrò dimettere"
    "Bene, non appena si rimetterà le dica di raggiungerci in sala tattica. Non mi piace doverglielo chiedere, ma è per il mio giornale di bordo: Quante vittime abbiamo sofferto?"
    " 56 signore: la maggior parte dei feriti ci è arrivata moribonda"
    "E di Golemiani? Quanti ne abbiamo eliminati?"
    "Appena 11. Avevo iniziato con il personale scientifico uno studio su un cadavere, ma le emergenze mediche mi hanno arrestato. Non appena avrò qualche dato certo gli e lo invierò"
    "Grazie dottore, e buona fortuna"
    Sir_louren rispose con un breve cenno, e senza quasi replicare a Braga, si rimise all'opera su un ferito vicino.

  25. #250
    Il Nonno L'avatar di ILSAGGIO
    Data Registrazione
    09-12-01
    Località
    Dislocata
    Messaggi
    8,905

    Predefinito Re: Star Trek MAGELLANO

    Beh, meno male che i replicatori funzionano... certo che bere a gravità zero è un problema... uuuh... userò una cannuccia





+ Rispondi alla Discussione
Pag 10 di 14 PrimaPrima ... 89101112 ... UltimaUltima

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  • Il codice BB è Attivato
  • Le faccine sono Attivato
  • Il codice [IMG] è Attivato
  • Il codice HTML è Disattivato