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  1. #1
    Zero/1
    ospite

    Predefinito Denis Villeneuve - The Enemy

    Pellicola del 2013 passata immeritatamente in sordina, se ne è accennato in "Oggi ho Visto".
    Con un finale simile (), esige un suo thread.


    Citazione Originariamente Scritto da Nevade Visualizza Messaggio


    Enemy - Denis Villeneuve

    Lontanissimi dalle solidità di Prisoners, più vicino ad un incubo metaforico sospeso fra Kafka e Cronenberg. Non dico altro per non rovinare sorprese ma c'è un momento particolare che, ci gioco cinque euro, è pronto a entrare nella top-list delle scene più mind=blown di sempre. Per il resto se lo avete visto, parliamo, no sul serio. E' una di quelle cose da cui puoi ricacciarci di tutto
    Citazione Originariamente Scritto da Hellvis 2012 Visualizza Messaggio

    Visto dopo che se ne era parlato il mese scorso.

    Ragazzi, che bomba, recuperatelo subito.

    Un finale così non si vedeva dai tempi di serious man

  2. #2
    Il Nonno L'avatar di MiaPiccolina
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    Predefinito Re: Denis Villeneuve - The Enemy

    Recuperato, visto e dimenticato.
    Intrigante, ma lascia troppi punti in sospeso. Io odio i film così.
    Mi aspettavo onestamente un colpo di scena nel finale che desse un minimo di senso alla storia (l'incidente sembra andare in quella direzione) ed invece è un finale messo a ca&&o.
    Ma almeno la storia del libro ha un senso?
    E poi che c'entrano i ragni, voleva essere un omaggio al film di Cronenberg?
    Mah...

  3. #3
    Nevade
    ospite

    Predefinito Re: Denis Villeneuve - The Enemy

    Citazione Originariamente Scritto da MiaPiccolina Visualizza Messaggio
    Recuperato, visto e dimenticato.
    Intrigante, ma lascia troppi punti in sospeso. Io odio i film così.
    Mi aspettavo onestamente un colpo di scena nel finale che desse un minimo di senso alla storia (l'incidente sembra andare in quella direzione) ed invece è un finale messo a ca&&o.
    Ma almeno la storia del libro ha un senso?
    E poi che c'entrano i ragni, voleva essere un omaggio al film di Cronenberg?
    Mah...
    Io ti rispondo serio eh poi vediamo di non svaccare:

    Sui punti in sospeso: Se non ti piace ci sta, a me non piacciono i film lineari dove tutto è chiaro dall'inizio alla fine e non lasciano niente a fine proiezione. Si dice che un buon film è quello capace di porre domande piuttosto che dare risposte. Il regista stesso ha più volte marcato il punto che voleva che Enemy fosse quello che qualcuno chiama mind-game movie (giuro l'ho sentita sta definizione ) e portasse lo spettatore a cercare di ricostruire il puzzle (tra le fonti citate: Mulholland Drive e 2001). Più volte ha anche marcato che l'incastro non è irrisolvibile ma alla seconda visione molti punti all'inizio astratti acquistano senso (Non è Strade Perdute insomma ). Per quanto mi riguarda dopo averlo rivisto credi di essere arrivato a una "conclusione" che in qualche modo giustifica il tutto

    Spoiler:

    Insisto che è una mia interpretazione, libera di essere totalmente errata eh. Mi è sembrato ci sia una certa ciclicità in cui il protagonista alla fine diventa il suo doppio e il ricomincia. Se la prima volta che vedi il film, ignaro di tutto, vedi A (il prof) e B (l'attore) la seconda volta, dopo aver visto il finale, potresti pensare che A è diventato B quindi hai, teoricamente, i protagonisti C e A (dove A prende il posto di B) e così via. Questo in parte spiega alcuni comportamenti degli altri personaggi. La prima scena di sesso tra il professore e la moglie sembra assumere senso se la si guarda "dopo" quella specie di stupro. Idem così via gli altri dettagli. Non dico sia così oggettivamente dico che la seconda volta che l'ho visto quelle scene mi hanno fatto pensare a sta cosa, libero di aver toppato totalmente


    Il colpo di scena finale per me funziona in primis autonomamente. Sia perché, all'interno di un film che è decisamente angosciante è un colpo assolutamente in linea, sia perché da questo ultimo dettaglio che pone una questione su questa strana "inserzione".

    Il libro ha una storia autonoma dove i ragni non c'entrano, il regista ha più volte detto che non voleva fare un mero "adattamento" ma ha più preso spunto dal libro di Saramago per cercare di ricreare questa atmosfera inquietante e di "controllo". Sulla questione: http://www.slate.com/blogs/browbeat/...and_denis.html
    L'ho trovato un buon articolo, con un paio di spunti che sembrano in qualche modo dare un interpretazione coerente. Ribadisco, è un film che ti chiede attenzione e ti chiede di prenderlo sul serio se vuoi giocare con lui. Se non accetti il gioco è chiaro che perdi tutta l'esperienza.

  4. #4
    Il Nonno L'avatar di MiaPiccolina
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    Predefinito Re: Denis Villeneuve - The Enemy

    Se doveva essere un mind-game movie, allora credo che il film non sia proprio riuscitissimo. Se io gioco ad un puzzle, per quanto possa essere intricato e difficile, mi aspetto che i miei sforzi vengano premiati da una soluzione. Che poi sarebbe quella di riuscire a trovare una collocazione certa di ogni elemento del puzzle. Qui non so se ogni pezzo abbia il suo preciso posto nella storia.
    La spiegazione che ne dai tu ha una sua base logica. Infatti mi sono dovuto rivedere l'inizio del film per capire che cosa fosse la chiave che riceve nella busta ed in effetti, nella prima scena del film, lui entra in questa sorta di club esclusivo accompagnato dal portiere che gli chiede la raccomandazione. Quindi c'è una ciclicità tra fine ed inizio, come se tutto ricominciasse. Anche le parole della madre all'inizio, quando si rammarica per la vita che sta conducendo, non hanno un senso fino a quando non parla di nuovo con lei e si capisce che si sta riferendo alla vita di attore e non quella di insegnate universitario.
    Eppure non riesco ad inquadrate in questo ciclo quale ruolo abbiano i ragni (compreso quello gigante che cammina sulla città) ed il ruolo delle due donne (anzi tre se comprendiamo la madre).
    Il film riesce a trasmetterti questa sensazione di "controllo inconsapevole" che subiscono i personaggi. Come dice nell'articolo, sembra un invasione aliena alla Invasione degli Ultracorpi. Però anche se il film riesce a metterti addosso questa sensazione, poi non è che se ne faccia molto dal punto di vista della narrazione. Cioè, leggendo l'articolo arrivi all'idea di una invasione aliena, ma guardando il film, insomma, ci devi lavorare di brutto per arrivarci.

  5. #5
    Nevade
    ospite

    Predefinito Re: Denis Villeneuve - The Enemy

    Citazione Originariamente Scritto da MiaPiccolina Visualizza Messaggio
    Se doveva essere un mind-game movie, allora credo che il film non sia proprio riuscitissimo. Se io gioco ad un puzzle, per quanto possa essere intricato e difficile, mi aspetto che i miei sforzi vengano premiati da una soluzione. Che poi sarebbe quella di riuscire a trovare una collocazione certa di ogni elemento del puzzle. Qui non so se ogni pezzo abbia il suo preciso posto nella storia.
    Non è il primo caso di puzzle irrisolvibile e nemmeno l'ultimo, e la soddisfazione non sta solo nel rimettere insieme i pezzi. A volte il bello sta anche nel fatto puoi continuamente rimetterci mani e continuare a tentare di risolverlo. Sai che non ci puoi riuscire ma è bello farlo. Questo se vogliamo per forza tenere la tesi del mind-game, ma c'è tutto altro intorno che a volte la rende quasi inutile. C'è una rese in Enemy di tensione e angoscia che funziona meglio di molti thriller che si affannano a tenere lo spettatore in uno stato disturbato. C'è nel suo incastro non solo una mera concatenazione di eventi ma c'è un tema che, anche se la trama può sembrare criptica, da da pensare. Quel ragno può significare l'alieno, il distante, l'altro che si avvicina a noi per controllarci, o semplicemente per sviarci. Sono piccoli dettagli che diventano fonte inesauribile di spunti, e una "fonte inesauribile di spunti che dà da pensare", guarda caso, di solito è una definizione che va tanto vicino a quella dell'opera artistica riuscita.

    La spiegazione che ne dai tu ha una sua base logica. Infatti mi sono dovuto rivedere l'inizio del film per capire che cosa fosse la chiave che riceve nella busta ed in effetti, nella prima scena del film, lui entra in questa sorta di club esclusivo accompagnato dal portiere che gli chiede la raccomandazione. Quindi c'è una ciclicità tra fine ed inizio, come se tutto ricominciasse. Anche le parole della madre all'inizio, quando si rammarica per la vita che sta conducendo, non hanno un senso fino a quando non parla di nuovo con lei e si capisce che si sta riferendo alla vita di attore e non quella di insegnate universitario.
    Eppure non riesco ad inquadrate in questo ciclo quale ruolo abbiano i ragni (compreso quello gigante che cammina sulla città) ed il ruolo delle due donne (anzi tre se comprendiamo la madre).
    Il film riesce a trasmetterti questa sensazione di "controllo inconsapevole" che subiscono i personaggi. Come dice nell'articolo, sembra un invasione aliena alla Invasione degli Ultracorpi. Però anche se il film riesce a metterti addosso questa sensazione, poi non è che se ne faccia molto dal punto di vista della narrazione. Cioè, leggendo l'articolo arrivi all'idea di una invasione aliena, ma guardando il film, insomma, ci devi lavorare di brutto per arrivarci.
    Ma il "doverci lavorare" non è un demerito del film E' qualcosa che va o non va allo spettatore, sono affari suoi non dell'opera che non sta scritto da nessuna parte che ti deve sempre imboccare col cucchiaino Questa purtroppo è un discorso vecchio di una deriva ancora più vecchia. Il cinema sembra aver "viziato" tipo madre premurosa i figliocci spettatori con l'immediatezza filmica, con l'immagine accattivante, con una serie di regole sviluppate per agevolare in tutto e per tutto la visione così che chiunque guardi un film abbia un tipo di esperienza uniforme, controllata, parallela e omogenea. Non è così. Semplicemente non è sempre stato così, semplicemente non sta scritto da nessuna parte che deve essere così. Se c'è spazio per Dark Souls, che non ti spiega un cazzo e pretende che tu ti applici anche solo per giocare e magari perdere dettagli che non vedrai mai, c'è uno spazio anche per Battlefield e il suo metterti sempre e comunque tutto davanti gli occhi, ben confezionato e già pronto al consumo.
    Ultima modifica di Nevade; 17-05-14 alle 12:01:54

  6. #6
    Shogun Assoluto L'avatar di slon
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    Predefinito Re: Denis Villeneuve - The Enemy

    Citazione Originariamente Scritto da Nevade Visualizza Messaggio
    Ma il "doverci lavorare" non è un demerito del film E' qualcosa che va o non va allo spettatore, sono affari suoi non dell'opera che non sta scritto da nessuna parte che ti deve sempre imboccare col cucchiaino Questa purtroppo è un discorso vecchio di una deriva ancora più vecchia. Il cinema sembra aver "viziato" tipo madre premurosa i figliocci spettatori con l'immediatezza filmica, con l'immagine accattivante, con una serie di regole sviluppate per agevolare in tutto e per tutto la visione così che chiunque guardi un film abbia un tipo di esperienza uniforme, controllata, parallela e omogenea. Non è così. Semplicemente non è sempre stato così, semplicemente non sta scritto da nessuna parte che deve essere così. Se c'è spazio per Dark Souls, che non ti spiega un cazzo e pretende che tu ti applici anche solo per giocare e magari perdere dettagli che non vedrai mai, c'è uno spazio anche per Battlefield e il suo metterti sempre e comunque tutto davanti gli occhi, ben confezionato e già pronto al consumo.
    O riassumendo: il cinema fa il cazzo che gli pare, anche far camminare un ragno gigante a Toronto

    Sulla tua lettura:
    Spoiler:
    Premesso che sono ad una visione completa e ad un'altra spezzettata saltando avanti e indietro, la mia prima idea stava nel personaggio dell'attore. E' strano che abiti in un appartamento dell'ira di Dio, per quello che si vede fa solo parti da extra in tre film e non lavora da mesi. Ergo, è facile credere che sia una personalità fake, mentre il professore è il tizio reale, che si scopa la Laurent in un altro appartamento, come professore, e dopo ritorna a casa, come l'attore, e la moglie gli chiede come è andata la giornata a scuola.

    Tutto questo filerebbe... senza la telefonata della madre e l'incidente


    Bei spunti dall'articolo comunque.

    Di quale scena parli nell'OP, quella del corridoio ?

  7. #7
    Nevade
    ospite

    Predefinito Re: Denis Villeneuve - The Enemy

    Yes, che ad un certo punto sembra un presunto sogno se non sbaglio

  8. #8
    La Borga
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    Predefinito Re: Denis Villeneuve - The Enemy

    La mia interpretazione è quella forse più banale, che però non risolve tutto il puzzle, per non parlare della sotto trama della "setta"

    Spoiler:
    I due dovrebbero essere la stessa persona: il professore ha velleità da attore che naufragano in piccole particine in film di merda, si bomba la francese nello scannatoio e ha un rapporto schizofrenico coi mirtilli.



    Sorgono però dei problemi: la moglie va a trovare il professore si stupisce che effettivamente ci sia un'altra persona uguale al marito. E l'incidente? Chi c'è dentro che si sfracella?


    Per non parlare della setta: che diavolo è? E soprattutto, il ragno?

  9. #9
    Lo Zio L'avatar di Steph
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    Predefinito Re: Denis Villeneuve - The Enemy

    io mi sono trovato con questa analisi :


  10. #10
    Lo Zio
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    Predefinito Re: Denis Villeneuve - The Enemy

    Visto ieri, m'è decisamente piaciuto.

    Mi lancio anch'io nelle interpretazioni...

    Spoiler:
    Prima di tutto d'ho abbastanza per scontato che siano la stessa persona, in quest'ottica la scena del viaggetto con annesso incidente credo che sia del tutto immaginata.
    E' tipo un modo mentale per uccidere l'attore e far si che il prof prenda il suo posto, a farmelo pensare è il fatto che è l'unico momento nel film in cui si potrebbe pensare che i due tipi siano due persone diverse a causa del segno dell'anello e anche l'ultima inquadratura dell'incidente che mostra un vetro rotto che ricorda chiaramente una ragnatela.

    Forse una o entrambe le signorine sono finte, personaggi nati dalla fantasia scatenata dall'aver visto un donna e averci costruito su un personaggio, il tipo sembra abbastanza fissato con le scarpe: l'attore decide di farsi la tipa del prof quando gli vede le scarpe leopardate, il prof a casa dell'attore la prima cosa che nota nell'armadio sono le scarpe rosse della moglie e nel club la scarpa è ancora un centro di sessualità abbastanza prepotente dato che è l'unico indumento che indossano entrambe le donne sul palco ed è "l'arma" con la quale la seconda donna uccide il ragno.

    Concordo con la teoria del ciclo, entrambe le donne, e in parte la madre, sono evidentemente spaventate da una forma di schizzofrenia che il protagonista ha evidentemente già mostrato in passato. Anche fossero immaginarie potrebbe essere il subcoscio del protagonista che gli suggerisce la presenza di un problema della quale è il primo responsabile: "cosa sta succedendo?" "non so di cosa parli" "penso che tu lo sappia benissimo".

    Tra l'altro a farmi sospettare della falsità delle due donne è anche la questione facce; non vediamo la faccia della donna che si masturba nella prima scena, non vediamo la faccia della donna che uccide il ragno(di cui poi c'è anche una bella scena-incubo) o della donna nel corridoio dell'albergo.


    Comunque m'è piaciuto un sacco, era un po che un film non mi faceva avere tutte ste elucubrazioni. Bello anche il modo in cui è presentata la città, pare che il cielo sia un enorme tetto di cui i palazzi sono colonne e c'è quindi un senso di oppressione continua.

    Devo guardarmi altro di Villeneuve?

  11. #11
    Zero/1
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    Predefinito Re: Denis Villeneuve - The Enemy

    Prisoners e Incendies

  12. #12
    Lo Zio L'avatar di Steph
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    Predefinito Re: Denis Villeneuve - The Enemy

    Ho amato Prisoners, uno dei thriller più riusciti degli ultimi tempi.
    Fincheriano come pochi.
    Ultima modifica di Steph; 23-05-14 alle 11:34:08

  13. #13
    Lo Zio
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    Predefinito Re: Denis Villeneuve - The Enemy

    Prendo nota, thx.

  14. #14
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    Predefinito Re: Denis Villeneuve - The Enemy

    Metti Lynch e Kafka insieme e ottieni questo film.
    A me piacciono tanto questi film pieni di trovate registiche e interrogativi a cui non si riesce a dare una spiegazione concreta.
    E in queste parti Gyllenhaal ci calza a pennello.
    Molto belle le due attrici (la Laurent mi piace un sacco).

    Molto bello, con Prisoners fa proprio un bel binomio.


    Adesso mi guardo La Donna Che Canta.

  15. #15

    Predefinito Re: Denis Villeneuve - The Enemy

    Io ho capito questo e se sbaglio sticcazi

    Spoiler:
    Sono sempre la stessa persona, la donna che va ogni tanto dal professore è l'amante dell'attore di cui si lamenta la moglie, la scena finale dove c'è l'incidente è l'attore che vuole farla finita con l'amante perché le sta rovinando la vita con la moglie. Non capisco se sia successa davvero o sia stata solo una fantasia. Il protagonista è un professore che ogni tanto ha partecipato come comparsa in tre film per arrotondare lo stipendio. Difatti la moglie in cinta le chiede "Com'è andata a scuola" quando c'è lui che si vergogna di mettersi a letto con lei (perché lei è incinta). I ragni sono i suoi incubi... molto di quello che vediamo è quello che vive il protagonista nella sua mente

    Nonostante tutto non mi è piaciuto

  16. #16
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    Predefinito Re: Denis Villeneuve - The Enemy

    Bellissimo, e la scena finale mi ha fatto fare un salto da almeno 40cm sulla poltrona.


    Ho letto l'articolo e boh concordo con il tizio, però sta storia dei ragni doppleganger è inquietantissima!!!!

  17. #17

    Predefinito Re: Denis Villeneuve - The Enemy

    mi sa che dovrò leggere il libro...

    http://www.sololibri.net/L-uomo-dupl...-Saramago.html
    Ultima modifica di Lollazepam; 30-06-14 alle 11:53:53

  18. #18
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    Predefinito Re: Denis Villeneuve - The Enemy

    Secondo me

    Spoiler:
    La moglie non esiste, l'amante si e fa pure un incidente, magari è successo ben prima degli eventi del film. Il discorso con sua madre che lui va a trovare ci fa capire che è la stessa persona, la schizofrenia sui mirtilli ed il fatto che lui voleva fare l'attore. La moglie forse rappresenta la parte del subconsco che cerca di svegliarlo da questa schizofrenia, mentre per l'amante sappiano che sia reale perché lui effettivamente va a vedere dove lavora.

    Bellissimo, pesantissimo ed angosciante, spero di non vederlo mai più

  19. #19
    Lo Zio L'avatar di Steph
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    Predefinito Re: Denis Villeneuve - The Enemy

    la moglie è reale
    Spoiler:
    l'incidente dell'amante è la rappresentazione della sua "liberazione" . Ed infatti - se non ricordo male - accade proprio quando lui torna a dormire dalla moglie che gli dice "resta qui"

  20. #20
    NetmanXP
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    Predefinito Re: Denis Villeneuve - The Enemy

    Citazione Originariamente Scritto da Steph Visualizza Messaggio
    la moglie è reale
    Spoiler:
    l'incidente dell'amante è la rappresentazione della sua "liberazione" . Ed infatti - se non ricordo male - accade proprio quando lui torna a dormire dalla moglie che gli dice "resta qui"
    però

    Spoiler:
    Se è reale perché scompare e il ragnone prende il suo posto?


    Oddio potrebbe non esistere nulla . La gnocca sarebbe finta

  21. #21
    Il Puppies L'avatar di $t€f@n0
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    Predefinito Re: Denis Villeneuve - The Enemy

    Citazione Originariamente Scritto da NetmanXP Visualizza Messaggio
    però

    Spoiler:
    Se è reale perché scompare e il ragnone prende il suo posto?


    Oddio potrebbe non esistere nulla . La gnocca sarebbe finta
    Visto ieri e anche io concordo sull'analisi fatta da voi riguardo
    Spoiler:
    la doppia personalità di Adam/Anthony

    Inoltre, se come dite l'attore è immaginario non capisco allora l'incidente se sia reale o meno. La mattina dopo i telegiornali ne parlano ma considerando che due secondi dopo un mega ragno compare in camera..

    però, come scritto sopra, il finale? A questo punto veramente niente potrebbe essere reale
    Ultima modifica di $t€f@n0; 20-07-14 alle 20:35:10

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