Insomma a ste consultazioni la tendenza del forum sembra essersi spostata verso la Lega
Lista Tzipiras
Partito Democratico
Scelta Europea
Movimento 5 Stelle
Nuovo Centrodestra
Lega Nord
Forza Italia
Fratelli d'Italia
Altri
Astensione / Pene Volante
Insomma a ste consultazioni la tendenza del forum sembra essersi spostata verso la Lega
e il PD
degno di nota anche il successone del cdx
Se il pd vince il sondaggio qua, per renzi è la fine
qualcuno ha capito l'antico inganno berlusconiano, mi sa
Ho deciso
Appoggio il kapò senza appoggiare renzie
Quindi pd con preferenze a Cofferati e panzeri
mi spiegate - lo scrivo davvero senza malizia - cosa può portare un italiano a votare per Shultz?
a parte il fare un dispetto al Berlusca
Ma lo chiedi ad uno del PD?
Con Schulz la crisi greca si sarebbe risolta molto prima e a meno costi, ad esempio
Poi è europeista, vuole eliminare le spese per ricerca e innovazione dalle voci di spesa quando si deve contare il famoso rapporto deficit pil, vuole armonizzare a livello europeo la tassazione, tagliare un po le unghie alle banche che hanno già preso un mare di soldi e spostare gli investimenti sulle piccole e medie imprese
Prevede una normativa per abbassare i tempi burocratici per iniziare una attività ( mi pare per un massimo di un mese), vuole un Europa unità politicamente che possa pesare in ambito internazionale ( e qui la vedo dura, ma qualcosa bisognerà pur fare)
Poi ci sono cosucce che a me non piacciono tanto tipo salario minimo europeo però è favorevole agli euro Bond
Sull'immigrazione fa schifo però almeno ci daranno le risorse per minimizzare i danni.
Dall'altra parte c 'è la merkel o i no euro
Che ti devo dire, mi tappo il naso e voto
Quindi ANCORA non hai capito
Che FI al governo ha fatto molto meno danni dei due governi di CSX e dei governi tecnici, e che ne farebbe molti meno di grillo?
Che poi, piuttosto che il M5S al governo probabilmente voterei anche Roberto Recchioni [cit.], ma è un'altro discorso
In inghilterra la protesta assume le forme dell'ukip (ha preso molti voti con la propaganda anti-immigrati, ma la base economica è liberale). In francia assume le forme dello statalismo nazionalista, in italia del grullismo ( il comunismo è giusto, ma è stato applicato male. Il capitalismo è sbagliato. Neoluddismo, ambientalismo ecologista, decrescita felice e cazzate in libertà a gogo)
Questo spiega tutto no?
sempre più indeciso fra lega e renzie.
bravi bravi votate schulz
indeciso tra lega e PD, cos'è un ossimoro?
mi sa tanto che voto la meloni. mi sembra una tipa onesta (nella media di un politico). è giovane. è di destra (ahahaha). è critica nei confronti dell'ue senza fare programmi dinamitardi come grillo e lega. e contro l'immigrazione selvaggia. non ne sono entusiasta ma non vedo di meglio.
Io avevo letto di una prepotente rimonta PPE
L'economista Mario Deaglio (marito della Fornero) ci spiega perchè l'europa è bella e cara a noi.
http://www.lastampa.it/2014/05/24/cu...CJ/pagina.html
A voi i commenti.Il nuovo inizio per un’Europa utile
MARIO DEAGLIO
In queste ore milioni di elettori italiani si domandano quali vantaggi ci possa portare l’Europa e se sia il caso di andare a votare per il rinnovo del Parlamento europeo. Si tratta di un interrogativo sbagliato: prima di essere una questione di vantaggi, l’Europa è una questione di identità, l’economia viene dopo.
Dobbiamo esprimere il nostro voto principalmente perché i nostri valori sono più vicini a quelli degli altri europei che a quelli dei russi, degli americani, degli arabi, degli africani e degli asiatici e perché nel mondo globalizzato l’Italia è troppo piccola e troppo debole per stare da sola.
Unicamente dopo questa premessa ha senso considerare i vantaggi economici. Non esiste una dimostrazione semplice delle ragioni per le quali non solo «Europa è bello (o comunque necessario)», nel senso che i valori europei fanno parte del nostro Dna, ma anche «Europa conviene». La storia non si fa con i «se», è difficile pensare a come saremmo oggi senza l’Europa. Veniamo da mezzo secolo di integrazione, con l’Europa ci arrabbiamo (qualche volta a ragione), ma l’Europa è diventata una dimensione della nostra realtà quotidiana. In ogni caso è ragionevole pensare che senza i meccanismi comunitari (dazi doganali uguali all’esterno, libero movimento di persone, merci, capitali all’interno) gli scambi tra Paesi membri sarebbero ridotti e capitale e lavoro sarebbero impiegati in maniera meno produttiva dell’attuale. Avremmo forse maggiore occupazione ma quasi sicuramente minore produzione, dovremmo lavorare di più per stare peggio.
Lo mostrano abbastanza chiaramente due esempi molto distanti tra loro. Primo esempio: in agricoltura saremmo sicuramente più vicini all’obbiettivo di «mangiare ciò che siamo capaci di produrre e produrre ciò che mangiamo», come promette uno slogan elettorale, con il risultato che le nostre mense sarebbero più povere e i prezzi dei cibi più alti. Solo l’unità consente oggi all’Europa azioni incisive a livello mondiale in favore di un futuro alimentare sostenibile in cui ci sia spazio per i prodotti locali. Secondo esempio: avremmo ancora le compagnie aeree «di bandiera» che ci costerebbero moltissimo - come dimostra la crisi dell’Alitalia - i mercati aerei sarebbero privi di concorrenza, con voli ridotti e biglietti aerei molto più cari.
Il confronto tra Europa e non-Europa è bruciante se guardiamo alla vita di tutti i giorni. Lasciamo da parte il fastidio dei controlli dei passaporti e la necessità di cambiare moneta quando si passa una frontiera; con il diploma di un Paese non si potrebbe esercitare la propria professione negli altri Paesi europei, i contributi pensionistici versati all’estero andrebbero probabilmente perduti, non ci sarebbe il programma Erasmus per gli studenti universitari. Le imprese, largamente confinate al mercato interno, avrebbero minori volumi di vendita e quindi i costi di produzione e i prezzi sarebbero più alti. Da ultimo, si dice spesso, purtroppo con ragione, che l’Italia non è un paese per giovani: se fossimo fuori dall’Europa, continuerebbero sempre a comandare le teste grigie.
Molti sostengono che, se l’Europa è una buona cosa, l’euro è una gabbia nella quale avremmo fatto meglio a non entrare e dalla quale occorrerebbe uscire. E si addita l’esempio di Gran Bretagna e Svezia, due economie dai buoni risultati, entrambe dentro l’Europa ma fuori dall’euro. E’ vero che Gran Bretagna e Svezia vanno bene ma non dovremmo dimenticare che gli inglesi sopportarono la durissima «cura Thatcher» nei primi Anni Ottanta, con lo sciopero dei minatori durato un anno e la più recente «cura Cameron», che non è stata certo uno scherzo. Gli svedesi, dal canto loro, nei primi Anni Novanta, sperimentarono la caduta dei redditi e il fallimento di tutte le grandi banche. Svedesi e inglesi ridussero entrambi la spesa pubblica introducendo efficaci riforme nel suo funzionamento, che è quanto sta cercando di fare l’Italia.
Ugualmente non dovremmo dimenticare, e invece rimuoviamo volentieri dalla memoria, che ogni mese seguivamo con trepidazione i dati della bilancia commerciale: se erano negativi – il che succedeva spesso - il cambio della lira scendeva e contribuiva a un’inflazione sovente a due cifre che si portava via il valore dei risparmi. L’euro è stato un gigantesco ombrello che ci ha tolto da questa condizione di emergenza quasi quotidiana. Se non ne abbiamo approfittato rimodernando le industrie, se non abbiamo nemmeno utilizzato i fondi europei ai quali avevamo diritto, se ci siamo cullati nell’illusione che la simpatia nei confronti degli italiani potesse sostituire le esportazioni delle industrie italiane, la colpa è nostra e non dell’ombrello. I più accaniti oppositori dell’Europa, i quali sostengono in maniera truculenta che ne abbiamo abbastanza dell’euro, hanno rimediato alla carenza di argomenti con la violenza verbale, e non solo, ricorrendo a tecniche di chiara reminiscenza fascista.
Certo, l’Europa non va bene così com’è, occorrono cambiamenti profondissimi di cui tutti sono ormai consapevoli. Per questo le attuali elezioni europee sono molto diverse da tutte quelle che le hanno precedute: non si tratta di un semplice rinnovo del Parlamento di Strasburgo bensì dell’inizio di un rinnovamento radicale che rivisiti i motivi di fondo e le basi ideali oltre che economiche dell’Europa, ne modifichi le regole, riduca i poteri della burocrazia di Bruxelles. In queste condizioni, il non votare, o votare contro l’Europa e contro l’euro significa buttar via il bambino insieme all’acqua sporca.
Cosa ha detto di sbagliato?
Senza vincoli esterni l'italia l'italia non è in grado di governarsi, l'europa deve essere utilizzata come stimolo per migliorarsi e non rincorrere modelli sud-americani. Tornare indietro non si può, bisogna supportare il processo di integrazione e tentare di guidarlo. Invece in europa ci presentiamo divisi, impossibile fare gli interessi italiani. Impariamo dalla germania.
Ultima modifica di Lord Wilde; 24-05-14 alle 13:26:04
Marito Fornero. Gli vado contro a prescindere. Quindi ancora di più voterò partiti antieuropa.
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Che si è dimenticato di dire che è molto più semplice fare riforme e riduzioni della spesa pubblica con le leve monetarie in mano.