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  1. #26
    CX3200
    ospite

    Predefinito Re: "Cinematograficità" e videogiochi: possono coesistere?

    Citazione Originariamente Scritto da eric_starbuck Visualizza Messaggio
    Quando giochi di ruolo a volte pensi: "mamma mia come ci starebbe bene una magia furtiva ad area per spazzare via quei tre cattivi attorno al fuoco, però no dai, il mio personaggio è un barbaro con spadone a due mani ignorante come una capra, mi limiterò a correre verso di loro agitando la spada e urlando CROM!!!"
    ecco questo si ricollega a quello che dicevo prima sulla sensibilità del giocatore, perché non è tanto il come è strutturato il gioco ma il come il giocatore affronta questa avventura virtuale


    prendiamo ad esempio un gdr come dragon age, dove il pg non ha elementi personali, tutto (dall'aspetto ai dialoghi) viene deciso dal giocatore

    se il giocatore si limita a creare un personaggio e a seguire l'ideale di quel personaggio (come nel tuo esempio crei un barbaro che si comporta da barbaro) allora non è molto diverso da un gioco più scriptato come può essere max payne, che ha un suo background ben delineato


    se invece si decide di vivere l'esperienza in prima persona, ovvero agire e/o compiere scelte come se fosse la realtà (si ok, nella realtà non sono mako, ma cerco di immaginare cosa farei se fossi mako) allora si che ci si avvicina all'identificazione 1:1 tanto agognata


    io ad esempio, quando possibile cerco di giocare in quest'ultimo modo, mi godo meglio il gioco anche se a volte è bello giocare con un personaggio diverso

  2. #27
    The Keka
    ospite

    Predefinito Re: "Cinematograficità" e videogiochi: possono coesistere?

    Scusate l'OT, ma leggendo il titolo di questo topic non ho potuto fare a meno di pensare al piccolo Riccardino Fuffolo per la prima volta sullo schermo cinematografò

  3. #28
    Shogun Assoluto L'avatar di Necronomicon
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    Predefinito Re: "Cinematograficità" e videogiochi: possono coesistere?

    Io penso che il problema sia e rimanga la qualità della narrazione.
    Parlare di cinematograficità (che parola orrenda ) nei videogiochi significa vedere una narrazione di qualità o trickebballacche spettacolari fatte per accalappiare un pubblico dai gusti cinematografici "marvelliani"?

    Penso le due cose vadano distinte.
    Io non ho nulla contro la narrativizzazione (che parola orrenda ) del videogioco, molto invece contro la spettacolarizzazione cinematograficititezzaratta che spesso vedo.

    Tra l'altro, se la cinematograficità fosse un termine assolutamente positivo, call of duty sarebbe bellissimo.
    Dall'altro lato, la narrazione ho l'impressione rimanga nei casi più elevati ai livelli di un blockbuster ben riuscito e comunque tutti convergano verso quel modello. Cosa che francamente non apprezzo.
    Il quid è trovare una propria cifra stilistica in ogni videogioco, non nel copiare la cifra stilistica che fa vendere di più

  4. #29
    gamer_povro
    ospite

    Predefinito Re: "Cinematograficità" e videogiochi: possono coesistere?

    Citazione Originariamente Scritto da Necronomicon Visualizza Messaggio
    Dall'altro lato, la narrazione ho l'impressione rimanga nei casi più elevati ai livelli di un blockbuster ben riuscito e comunque tutti convergano verso quel modello. Cosa che francamente non apprezzo.
    Questo è vero, però mi viene naturale anche la considerazione che una trama più votata all'azione (in senso generico) si sposi più facilmente con un videogioco, in cui appunto bisogna agire. Mettere in un gioco una trama comica o anche romantica è più difficile che non una che invece convogli tutta una serie di azioni verso un certo scopo. O forse, difficile non è, ma attualmente quanta presa avrebbe sul pubblico?
    Io immagino poca, e questo perché secondo me una trama romantica, ad esempio, è molto più vicina alla realtà di tutti noi che non invece una fantascientifica con l'invasione aliena. I giocatori invece vogliono un maggior distacco dalla realtà, cosa che viene garantita dalle trame in stile blockbuster.

    P.S.: spero di aver capito bene che con "narrazione" ti stessi riferendo al contenuto, e non alla forma.

  5. #30
    eric_starbuck
    ospite

    Predefinito Re: "Cinematograficità" e videogiochi: possono coesistere?

    Purtroppo è vero, è difficile fare un Videogioco con una trama che non comprenda un po' di azione o una cosa troppo introspettiva.

    Devo anche dire che ultimamente la tendenza si è invertita per quando mi riguarda: una volta mentre giocavo, davanti ad azioni da blockbuster mi dicevo: WOW! sembra un film! Ora mi capita più spesso al cinema di trovarmi davanti a certe sequenze action e dire: meh... sembra un videogioco.

    Ma forse è perchè sono cresciuto e mi ostino a vedere al cinema film non pensati per il mio "target" bambino inside.

  6. #31
    CX3200
    ospite

    Predefinito Re: "Cinematograficità" e videogiochi: possono coesistere?

    Citazione Originariamente Scritto da gamer_povro Visualizza Messaggio
    Questo è vero, però mi viene naturale anche la considerazione che una trama più votata all'azione (in senso generico) si sposi più facilmente con un videogioco, in cui appunto bisogna agire. Mettere in un gioco una trama comica o anche romantica è più difficile che non una che invece convogli tutta una serie di azioni verso un certo scopo. O forse, difficile non è, ma attualmente quanta presa avrebbe sul pubblico?
    Io immagino poca, e questo perché secondo me una trama romantica, ad esempio, è molto più vicina alla realtà di tutti noi che non invece una fantascientifica con l'invasione aliena. I giocatori invece vogliono un maggior distacco dalla realtà, cosa che viene garantita dalle trame in stile blockbuster.

    P.S.: spero di aver capito bene che con "narrazione" ti stessi riferendo al contenuto, e non alla forma.
    ma quella è semplice pigrizia, o per meglio dire paura, paura di non rientrare dei soldi spesi

    come avviene per il cinema, ormai vengono investite enormi somme di denaro e per andare sul sicuro fanno prodotti che attiri il maggior numero di persone, realizzando film/vg tutti uguali, sfruttando addirittura nomi famosi, anche se poi i prodotti che fanno successo sono proprio quelli che vanno contro i soliti canoni, che danno al pubblico qualcosa di nuovo (che finisce per essere copiato e riproposto all'infinito, o fino al prossimo film/vg "coraggioso")


    cmq sarò tonto ma io non ho ancora ben capito di cosa si voglia discutere in questo topic , perché ogni post qui dentro parla di una cosa diversa

    si vuole discutere dei vg che assomigliano a dei film interattivi? dell'uso di tecniche cinematografiche all'interno dei vg? se è giusto o meno trattare temi maturi e in che modo? del perché i vg seguono tutti un certo standard? o cosa? perché ognuna di questi temi merita una discussione tutta sua

  7. #32
    eric_starbuck
    ospite

    Predefinito Re: "Cinematograficità" e videogiochi: possono coesistere?

    Infatti, poi di cinema io sinceramente non ne capisco niente a livello tecnico, ma immagino sia tuta questione di inquadrature, fotografia ecc... cose che nei videogiochi non sono possibili se non nelle cutscene o limitando la visuale al giocatore, cosa che odio.

    La narrativa è tutta un altra cosa... la spettacolarizzazione alla COD un altro argomento ancora... ecc..

  8. #33
    La Borga
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    Predefinito Re: "Cinematograficità" e videogiochi: possono coesistere?

    Citazione Originariamente Scritto da eric_starbuck Visualizza Messaggio
    Infatti, poi di cinema io sinceramente non ne capisco niente a livello tecnico, ma immagino sia tuta questione di inquadrature, fotografia ecc... cose che nei videogiochi non sono possibili se non nelle cutscene o limitando la visuale al giocatore, cosa che odio.
    Ecco il problema. I grandi registi emergenti di film d'azione (ehi, loro credono di esserlo) pensano che funzioni così. "Buttiamoci un sacco di script!" pensano, "dai trascinamio il giocatore per una rollercoaster di esplosioni scriptata, così sembra un film! gameplay? Boh, buttateci qualche tasto in mezzo, che ne so, basta che non mi rovini L'INQUADRATURA!". Sai come funziona invece? La scena deve avvenire ATTORNO al giocatore, non NONOSTANTE il giocatore. Il giocatore è visto come lo stronzetto che deve stare fermo e non premere niente, molti giochi chiaramente non ti vogliono neanche presente, fanno tutto da soli pur di mandare la scena avanti, sennò arrivi tu con le manine cicciotte e nutellose a rovinare tutta la fotografia. L'antivideogioco.

  9. #34
    febiuzZ
    ospite

    Predefinito Re: "Cinematograficità" e videogiochi: possono coesistere?

    Citazione Originariamente Scritto da Bourbon Visualizza Messaggio
    Ecco il problema. I grandi registi emergenti di film d'azione (ehi, loro credono di esserlo) pensano che funzioni così. "Buttiamoci un sacco di script!" pensano, "dai trascinamio il giocatore per una rollercoaster di esplosioni scriptata, così sembra un film! gameplay? Boh, buttateci qualche tasto in mezzo, che ne so, basta che non mi rovini L'INQUADRATURA!". Sai come funziona invece? La scena deve avvenire ATTORNO al giocatore, non NONOSTANTE il giocatore. Il giocatore è visto come lo stronzetto che deve stare fermo e non premere niente, molti giochi chiaramente non ti vogliono neanche presente, fanno tutto da soli pur di mandare la scena avanti, sennò arrivi tu con le manine cicciotte e nutellose a rovinare tutta la fotografia. L'antivideogioco.
    Infatti bisogna rimettere al centro il gameplay.
    Basta cutscene, per carità

  10. #35
    eric_starbuck
    ospite

    Predefinito Re: "Cinematograficità" e videogiochi: possono coesistere?

    Citazione Originariamente Scritto da febiuzZ Visualizza Messaggio
    Infatti bisogna rimettere al centro il gameplay.
    Basta cutscene, per carità
    In questa sequenza scriptata il giocatore è al centro del gameplay, mi ricordo che per farla sono morto tipo 10 volte cercando di capire il percorso giusto.


    Oggi ci sarebbero sequenze di 3 secondi di gameplay e 10 di cutscene poi altri 5 secondi di gameplay e altra cutscene ecc... oppure ancora peggio, un QTE.

  11. #36
    La Borga
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    Predefinito Re: "Cinematograficità" e videogiochi: possono coesistere?

    Guardacaso proprio ieri un canale molto interessante ha pubblicato questo



    PS: le cazzate che sparano alla ready at dawn

  12. #37
    Lo Zio
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    Predefinito Re: "Cinematograficità" e videogiochi: possono coesistere?

    Totalmente d'accordo con quello che dice il tizio nel video.

  13. #38
    La Borga
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    Predefinito Re: "Cinematograficità" e videogiochi: possono coesistere?

    Che poi è quello che dicevo anche io, se stai buttando il buon framerate e i buoni controlli, se stai buttando L'INTERATTIVITA' per fare un prodotto cinematografico, non sforzarti nemmeno di fare un gioco, perchè non è quello che stai creando, stai creando un film che per avanzare ti richiede di pastrugliare col telecomando.

  14. #39
    Ruka-san
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    Predefinito Re: "Cinematograficità" e videogiochi: possono coesistere?

    Citazione Originariamente Scritto da EddardStark Visualizza Messaggio
    ...ammazza che simpatia, hai studiato ok sei forte, non capisco perchè devi rispondere in questa maniera barbara e spocchiosa a povro che ha solo aperto un thread ...
    perchè se game_povro è un talebano del videogioco (come definito da Harry, non me ne volere game_povro), Harry è un talebano della cinematografia

    Ora Harry anche tu non volermene, ma non smetti mai ogni volta di puntualizzare, astraggo da centinaia di discussioni che si sono lette qua, come il cinema sia superiore a tutto il videoludo (e per certi versi hai pure ragione) e che noi (la massa) non capiamo una beneamata mazza di cinema e quindi non vale nemmeno la pena discuterne ed illuminarci, potresti anche avere anche ragione, ma allora non rispondere nemmeno, cancellati dal forum e non rompere a chi nel giusto o nel torto, senza voler trollare o flammare, visto che non era evidentemente intenzione del povero (appunto) game_povro, vuole fare due chiacchiere e magari capirci qualcosa in più senza dover leggere i tomi da te ogni volta citati

    oppure rispondi a tono senza fare il superiore, altrimenti ti mando a casa il Doom per punizione

    e lo dico perchè diverse volte dimostri di saperlo fare in modo ottimale, intendo rispondere a tono partecipando con cognizione di causa al topic, che ti costa

    che di saputelli abbiamo già nevade e ci basta

    se invece pensi che questo fosse un attacco gratuito di game_povro allora infierisci pure, ma vinci facile visto che game_povro ha mollato il colpo al secondo post

    p.s. Nevade sa che scherzo , anche perchè , al di là della mia battutaccia, per lo meno lui si mette a chiacchierare sempre di tutto con tutti senza fare il maestrino, o per lo meno è un vizio che ha perso molto presto


    p.p.s. un filo d'ironia nel leggere il mio post mi raccomando eh

  15. #40
    Nevade
    ospite

    Predefinito Re: "Cinematograficità" e videogiochi: possono coesistere?

    Dal vivo sono molto peggio, assicuro.

  16. #41
    La Borga
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    Predefinito Re: "Cinematograficità" e videogiochi: possono coesistere?

    del resto è quello dei gomiti rigidi

  17. #42
    Shogun Assoluto L'avatar di Absint
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    Predefinito Re: "Cinematograficità" e videogiochi: possono coesistere?

    Discussione molto interessante. Prendere una posizione "da una parte o dall'altra" mi sembra però mortalmente sterile come approccio.

    Di videogiochi e narrazione si può parlare in eterno. E a me pare che ormai di modalità in cui la narrazione è avvenuta, nel mondo del videogioco, ce ne sono state tante e tante sfumature diverse di stesse impostazioni.


    Oggi come oggi puoi mettere cutscene pazzesche dentro giochi che reggono botta alle stesse cutscene, o addirittura si fondono perfettamente con esse.

    Si abusa di ciò perchè è la cosa più "fica" e immediatamente identificabile che puoi fare.

    Però di titoli magari non in prima linea che si avventurano in gameplay nuovi o quantomeno interessanti Steam è pieno.

    E piano piano i mezzi di costoro diventano sempre più simili a quelli dei titoli tripla AAA (insomma, la differenza di appeal grafico, di pulizia estetica si assottigliano, la possibilità di avere visibilità aumenta, quello che puoi fare da solo a casa oggi davvero può essere impressionante graficamente parlando, andatevi a vedere il remake in corso d'opera del vecchio Trespasser, ecc ecc).

    In sostanza a me pare che la narrazione nel videogioco abbia tantissime strade da prendere, e che ne abbia prese tante. Alcune più insite nelle parti giocate, altre che si ritagliano il loro spazio nelle cutscene. E in questi ultimi due tre anni assistiamo a tanta roba da vedere, che ruba spazio.

    Ma non mi sento francamente molto preoccupato.

    Semmai ovvio avvengono delle delusioni, questo the order, appare fichissimo! assolutamente, ma quando ho scoperto la natura del suo gameplay mi sono cascate un po' le braccia, semplicemente perchè il primo filmato che girò mi suggeriva tante possibili applicazioni di un gameplay strutturalmente più complesso, e invece pare davvero essere un gears of war.

    Pace.

    Ad ogni modo l'indulgere nell'aspetto scriptato nei giochi di oggi, vedrete che non ruberà tutto lo spazio nel tempo, sono ondate. Arriva, copre tutto per qualche momento, poi torna indietro e risciacquetta là insieme al resto, e man mano, anno dopo anno, il media videoludico si sta arricchendo e equilibrando sempre di più.

    Ormai non fa notizia se un gioco è openworld, puoi sparare, gestire la crescita dei personaggi, fare qualche scelta a livello di trama qua e là, guidare tutti i mezzi che si presentano, sparare tatticamente, sparare alla rambo, modificare le tue armi, guardarti qualche scena fica premendo un tasto ogni tanto, e fra un po' girerai pure la testa nell'ambiente di gioco guardandoti attorno, tutto si va più o meno unendo in formule più complesse.

    Ovvio questo costa soldi, ci sono i tempi, il dover fare il botto, si punta sul cavallo che vince, ma il cavallo che vince poi smette di vincere dopo un po'. Tempo un anno, massimo due e il pubblico si sarà assuefatto del tutto al filmatone allucinante e allo scriptone col quick time event e saranno man mano usciti fuori esponenti nuovi, e cmq in generale un minimo ritorno a certi concetti del passato io lo vedo, lento ma c'è...

    Io sono molto positivo!

    E cmq guardare ai titoloni da traino delle vendite su cui intere console puntano parecchio del loro futuro e aspettarsi che NON saltino sulla carrozza del treno più veloce e che tira (ripeto, la cutscene integrata, la botta filmica, l'impatto da mascella a terra e un gameplay vendibile) è un po' ingenuo.

  18. #43
    eric_starbuck
    ospite

    Predefinito Re: "Cinematograficità" e videogiochi: possono coesistere?

    Mentre pensavo e ripensavo a cosa mi annoia in certi VG ho fatto una pensata che si ricollega benissimo a questo topic:

    narrazione cinematografica... narrazione videoludica... mah... Sto giocando ad Alan Wake, trovo abbia una bellissima trama, mi sta prendendo (ho finito ieri il secondo capitolo su sei).

    Questo gioco però ha un problema narrativo di fondo: durante i livelli si trovano delle pagine di "racconto" che il protagonista ha scritto ma non si ricorda e queste narrano di eventi che devono ancora avvenire, come se fossero dei piccoli spoiler di quello che accadrà di li a poco. molto intrigante come cosa, però la pessima idea è che abbiano voluto inserire queste pagine sotto forma di collectibles.

    Quindi non è che ce le troviamo matematicamente davanti proseguendo con la strada principale, dobbiamo un po' sudarcele.

    Il cercare queste pagine negli angoli più remoti, al buio, di notte nel bosco con la torcia... spezza tremendamente il ritmo.

    Questo accade spesso nei giochi, a volte è una necessità, tipo negli RPG, il mondo di gioco è in pericolo, un drago che divora i mondi si è risvegliato e minaccia tutto e tutti, ma noi andiamo comunque a pescare, a raccogliere fiori ecc...

  19. #44
    Lo Zio
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    Predefinito Re: "Cinematograficità" e videogiochi: possono coesistere?

    Citazione Originariamente Scritto da eric_starbuck Visualizza Messaggio
    Questo accade spesso nei giochi, a volte è una necessità, tipo negli RPG, il mondo di gioco è in pericolo, un drago che divora i mondi si è risvegliato e minaccia tutto e tutti, ma noi andiamo comunque a pescare, a raccogliere fiori ecc...
    Si ma il gioco non ti chiede di andare per forza a pescare o raccogliere i fiori eh, se a te piace cazzeggiare loro ti lasciano la possibilità di farlo. Quello che mai si potrebbe fare in quei giochi è mettere un "timer" per cui il cattivone di turno non sta ad aspettare che tu ti faccia i cazzacci tuoi quindi sta a te decidere quando tempo buttare e come sfruttarlo prima che cattivone X rada al suolo il continente/città/etc, come in Persona 4 per capirci.

  20. #45
    CX3200
    ospite

    Predefinito Re: "Cinematograficità" e videogiochi: possono coesistere?

    Citazione Originariamente Scritto da eric_starbuck Visualizza Messaggio
    Questo accade spesso nei giochi, a volte è una necessità, tipo negli RPG, il mondo di gioco è in pericolo, un drago che divora i mondi si è risvegliato e minaccia tutto e tutti, ma noi andiamo comunque a pescare, a raccogliere fiori ecc...

    ma se è la cosa più bella dei gdr, caxxeggiare mentre il mondo è preda della distruzione come in ff8 che potevi giocare a carte nei momenti più drammatici (tra l'altro erano i momenti dove trovavi le carte più rare e potenti )

  21. #46
    eric_starbuck
    ospite

    Predefinito Re: "Cinematograficità" e videogiochi: possono coesistere?

    Si si, infatti ho detto che è una necessità negli RPG.

    Ma in Alan Wake, come in uncharted o Tomb raider... insomma, nei giochi action moderni, ti mostrano una situazione di pericolo/fuga/salvataggio in extremis che spesso sono fasulle e sta al giocatore immergersi in questa finzione. se mi mettono dei collectibles da raccogliere in queste fasi aumentano ancora di più la sensazione di falsità della situazione.

  22. #47
    La Borga
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    Predefinito Re: "Cinematograficità" e videogiochi: possono coesistere?

    Più o meno. Alan wake non mette mai collezionabili in punti in cui devi distrarti dalla battaglia o dalla fuga per raccoglierli, anzi, ha l'ottima idea di renderli UTILI, invece di essere le bandierine di merda di assassin's creed. Ricompensa l'istinto di esplorazione e ricompensa anche mettersi in pericolo, deviando dalla strada illuminata verso le foreste dove possono apparire i nemici, ma sempre per scelta tua, non li vedrai mai apparire durante un boss o una scena concitata, al massimo nelle fasi esplorative prima e dopo di essi. I collezionabili inutili (tipo i thermos) non ricompensano un bel niente se non le manie ossessivo-compulsive videogiocose. E' l'esatto opposto, secondo me.

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