Originariamente Scritto da
Necronomicon
La stazione. In una domenica di sole. Una bolgia.
Il povero Orso si guadagnò a fatica l'uscita dal treno e si diresse spedito verso l'ingresso della stazione, facendosi largo tra procaci studentesse per cui non ebbe alcuno sguardo furtivo (o così racconta) e larghe carampane tedesche dalla bellezza ormai sfumata.
Uscito da quell'orrore di corpi umani, fu sorpreso di trovare una manifestazione di ucraini filorussi. Immagini di guerra, di bambini mutilati, cadaveri in mezzo a macerie e budelle riverse su tavoli operatori.
"Una perfetta atmosfera per un primo appuntamento" disse sarcasticamente Orso.
Fissò, per un periodo che parve interminabile, tutta la fiumana di gente di passaggio per quel luogo, nell'attesa arrivasse il momento che ormai stava aspettando da due anni, il momento in cui avrebbe avuto finalmente il coraggio di sentirsi libero del suo passato.
Intanto Bella continuava a mandare battute su come procedesse la sua preparazione per l'uscita. "Non preoccuparti", scrisse Orso "se assomigli anche solo al 50% alla persona di cui hai usato le foto su Tinder, sei già più bella di quanto io possa immaginare". "Stai cercando di farmi i complimenti per bendispormi?" rispose Bella.
Orso pensò a quanto fosse stato raro per lui trovare una donna che sapesse stare al gioco in maniera intelligente.
"Ti sto aspettando ai piedi del ponte" rispose Orso.
E attese.
Chissà da che direzione sarebbe arrivata.
Attese ancora.
E attese.
E attese.
Ed eccola.
Lì.
Sul ponte.
Sembrava più alta dalle foto.
"ma è molto più bella" sottolineò a se stesso.
Lei, dal gradino più alto del ponte, sorrise.
Per quel sorriso, il cuore di Orso sussultò.