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Discussione: Come farsi pubblicare

  1. #26
    Il Puppies
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    Predefinito Re: Come farsi pubblicare

    Citazione Originariamente Scritto da alternat Visualizza Messaggio

    Riassumo: se vuoi vendere ti fai il culo. Se non ti fai il culo non basteranno tutti gli agenti, gli editor e i concorsi del mondo a farti vendere.
    Come non quotarti, qui? ;-)
    Ultima modifica di blusteve; 05-02-15 alle 12:08:10

  2. #27
    Olengard
    ospite

    Predefinito Re: Come farsi pubblicare

    Citazione Originariamente Scritto da jackcarver Visualizza Messaggio
    Io penso che il problema principale sia non tanto nella richiesta di denaro in sé, che francamente non mi sembra un peccato mortale.
    Cerco di spiegarmi meglio: in fin dei conti, quello che viene chiesto è "mi impegno a stampare l'opera, e a farla girare di qua e di là, se mi assicuri la vendita di N copie", si tratta di una ripartizione del rischio di impresa. Equa? vai a saperlo, ma ripeto: la richiesta in sé non è fuori dal mondo. Il problema semmai è CHI la fa. A chi devo dare i soldi? A una sedicente associazione letteraria che ha l'home page piena di foto e primi piani di tutti, praticamente tutti, i più grandi scrittori del Novecento. Per questo non mi convince a priori. Se fosse - sparo altissimo - Einaudi a scrivermi e a farmi una proposta del genere, prendo fiato e mi metto a elencare tutti i possibili tagli alle spese da qui a fine anno, così da mettere da parte la cifra richiesta. Confesso che un pensiero lo farei eccome.
    Sì, ma Einaudi non te la fa. Nessun editore serio te la farà mai. Ti proporrà contratti capestro, acquisirà lo ius primae noctis su te e le prossime sei generazioni, ma (almeno per ora ) non ti chiederà soldi per pubblicarti. Anche perché se ci provasse ci sarebbe una rivolta popolare (e non solo).

    Piuttosto, la spesa più sensata, se proprio va fatta, secondo me è quella per un agente letterario.

    Ho dato un'occhiata ai link di Olengard, e ho scoperto che le cifre richieste SOLO per un giudizio dell'opera vanno da € 300 a € 400 entro le 250 cartelle, fino a 500 e rotti entro le 400 cartelle. Le cifre in ogni caso raddoppiano per l'acquisto di un servizio di editing completo, le cui modalità vengono concordate in un secondo momento con l'autore stesso. Quindi si parla anche qui di una spesa importante, ma pur sempre meno della metà di quanto mi ha chiesto la fantomatica associazione letteraria per acquistare 200 copie.

    Il problema semmai è QUANTO far esaminare. Se hai un romanzo o una raccolta di racconti di almeno 100 pagine, può avere senso cercare un agente che ti dia un giudizio professionale, ma per racconti singoli sicuramente non vale la candela e allora in quel caso tanto vale presentarsi ai concorsi e vedere fin dove si arriva.
    Beh, i racconti singoli neanche vengono accettati. Tutto sommato un agente serio già da una prima mail mette in chiaro le cose e sa orientare un aspirante scrittore se è il momento giusto o meno per sottoporre un testo a giudizio. E le valutazioni di solito non sono un "pubblicabile/non pubblicabile", ma sono 5-6 pagine di analisi di scrittura, struttura, commerciabilità e suggerimenti per migliorare. Però gli agenti sono pochi, e le agenzie sono piccole, quindi ci sta che chiedano un compenso per la valutazione (e se uno è serio a proposito della scrittura, che sia come possibile professione o anche solo come passione, qualche centinaio di euro una tantum per capire come e dove migliorare sono una spesa credo accettabile).

    Qui ho trovato un elenco abbastanza completo di agenti che accettano testi in visione gratuitamente: http://colpidiscena.blogspot.it/2014...e-agenzie.html.
    Si va da nomi giganteschi (Bernabò, Santachiara) ad altri che non ho mai sentito nominare
    Come consiglio potrei dire di orientarsi ad agenzie relativamente "giovani", che stanno ancora costruendo la propria squadra di autori (Laura Ceccacci e Silvia Meucci, per esempio), ma cercando di capire anche il tipo di scrittura che un agente cerca (spulciando tra la sua lista autori ci si fa un'idea). Per dire: magari sei uno scrittore straordinario, ma se scrivi storie di satanismo e sgozzamenti vari non c'entri molto con un agente che rappresenta prevalentemente scrittrici rosa e romanzi leggeri.

    Citazione Originariamente Scritto da alternat Visualizza Messaggio
    riassumo: se vuoi vendere ti fai il culo. Se non ti fai il culo non basteranno tutti gli agenti, gi editor e i concorsi del mondo a farti vendere.
    Qualcuno gentilmente inscriva queste parole a caratteri di fuoco in cima a questo topic.

    Citazione Originariamente Scritto da blusteve Visualizza Messaggio
    Non voglio tarpargli le ali, per il male che gli voglio io, gli auguro di diventare lo Stephen King italiano, ma l'editoria e' un mondo di squali e con una fortissima concorrenza, quindi mi sembra giusto dirgli di non lasciarsi infinocchiare e di cercare di fornigli tutti i mezzi necessari.
    Io (non foss'altro che per spirito di corpo ) tendo sempre a dividere tra editoria "vera" e editoria piratesca. La concorrenza è ovvio che è molto forte, ma alla fine gli editori piccoli/medi/grossi sono mediamente professionali, con punte anche di altissima qualità (e alcuni abissi di tragica cialtroneria). In fondo si ha a che fare con gente che sa leggere, scrivere, e a volte anche pensare. Non credo si possa dire di tutti i settori
    Ultima modifica di Olengard; 05-02-15 alle 13:16:13

  3. #28
    Lo Zio L'avatar di jackcarver
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    Predefinito Re: Come farsi pubblicare

    Citazione Originariamente Scritto da Olengard Visualizza Messaggio
    Sì, ma Einaudi non te la fa. Nessun editore serio te la farà mai. Ti proporrà contratti capestro, acquisirà lo ius primae noctis su te e le prossime sei generazioni, ma (almeno per ora ) non ti chiederà soldi per pubblicarti. Anche perché se ci provasse ci sarebbe una rivolta popolare (e non solo).
    Non ne sono del tutto convinto - non di Einaudi, che era un esempio, ma del fatto che un numero minimo di copie le chiedano solo le case piccole.

    Citazione Originariamente Scritto da Olengard Visualizza Messaggio
    Beh, i racconti singoli neanche vengono accettati. Tutto sommato un agente serio già da una prima mail mette in chiaro le cose e sa orientare un aspirante scrittore se è il momento giusto o meno per sottoporre un testo a giudizio. E le valutazioni di solito non sono un "pubblicabile/non pubblicabile", ma sono 5-6 pagine di analisi di scrittura, struttura, commerciabilità e suggerimenti per migliorare. Però gli agenti sono pochi, e le agenzie sono piccole, quindi ci sta che chiedano un compenso per la valutazione (e se uno è serio a proposito della scrittura, che sia come possibile professione o anche solo come passione, qualche centinaio di euro una tantum per capire come e dove migliorare sono una spesa credo accettabile).
    Sono d'accordissimo, tutto sta ad avere una tantum del materiale da far visionare. Il che riallaccia il discorso al farsi sacrosantemente il culo.

    Citazione Originariamente Scritto da Olengard Visualizza Messaggio
    Qui ho trovato un elenco abbastanza completo di agenti che accettano testi in visione gratuitamente: http://colpidiscena.blogspot.it/2014...e-agenzie.html.
    Si va da nomi giganteschi (Bernabò, Santachiara) ad altri che non ho mai sentito nominare
    Come consiglio potrei dire di orientarsi ad agenzie relativamente "giovani", che stanno ancora costruendo la propria squadra di autori (Laura Ceccacci e Silvia Meucci, per esempio), ma cercando di capire anche il tipo di scrittura che un agente cerca (spulciando tra la sua lista autori ci si fa un'idea). Per dire: magari sei uno scrittore straordinario, ma se scrivi storie di satanismo e sgozzamenti vari non c'entri molto con un agente che rappresenta prevalentemente scrittrici rosa e romanzi leggeri.
    Ho un piccolo aneddoto, al riguardo. Una volta scrissi un racconto per un piccolo concorso che voleva max 1000 parole. Ok, come dicevo qualche post fa, è un limite come tanti, fine a se stesso, che aiuta più che altro a fare esercizio di scrittura, non certo a rendere più o meno interessante un'opera.
    Avevo il racconto da parte e finii per limarlo con il contatore di Word per arrivare a 1000 parole giuste giuste, e così è stato. Il concorso non l'ho vinto, però poi sono incappato in un sito di valutazioni gratuite e ne ho ricevuta una molto esaustiva, anche se contenuta in una sola mail (del resto non che la lunghezza del racconto richiedesse chissà che tipo di analisi), che metteva in luce pregi e difetti della scrittura.
    Risultato? L'anno successivo, mettendo in pratica per filo e per segno queste indicazioni, ho riscritto il racconto presentandolo a un altro concorso, e l'ho vinto.
    Quindi quell'unica esperienza che ho avuto con un'associazione letteraria gratuita è stata estremamente positiva.
    Li ho ricontattati tempo dopo per ringraziarli e per farmi dare un indirizzo a cui spedire una copia della raccolta dove era contenuto il mio racconto, solo che nel frattempo erano spariti...
    Ultima modifica di jackcarver; 05-02-15 alle 13:41:40

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