Perché un matrimonio vada nel migliore dei modi, č importante che anche damigelle e testimoni aiutino gli emozionati sposini all’altare e lungo la giornata, senza contare l’addio al nubilato. Se ne č resa conto Jen Glantz, newyorkese ventiseienne che si č accorta di avere un vero talento in materia. E ha deciso di sfruttarlo professionalmente.
Tra le specialitŕ che Jen offre con il suo servizio, ci sono cose come “Tenere su i 18 strati di vestito da sposa, in modo che possa fare la pipě il giorno del matrimonio”, “Rispondere tempestivamente alle catene di e-mail delle altre damigelle e della testimone”, “Ballare”, e anche “Prendere al volo il bouquet, esibendo il mio migliore sguardo da ‘Mio Dio non ci posso credere’, in stile Miss America”, visto che ormai le ragazze single ai matrimoni anziché cercare di prendere il bouquet si azzuffano per evitarlo.
Oltre ad attirare una certa curiositŕ per l’insolito servizio offerto, sarebbero molte le spose interessate ai suoi servizi, per evitare “storie da incubo” che talvolta si verificano ai matrimoni, ma anche spose che hanno da poco traslocato e non hanno amiche nella nuova zona dove abitano, e anche qualche coppia gay che desiderava una damigella donna al matrimonio.
Ma non sono tutte rose e fiori, racconta Jen: quest’anno č stata damigella quattro volte, “il che vuol dire quattro vestiti diversi, quattro addii al nubilato pieni di tequila e di spogliarellisti che sculettavano troppo vicino alla mia faccia, quattro discorsi pre-matrimoniali alla sposa per tranquillizzarla sulla giornata e sul grande passo”.
E Jen fa una raccomandazione a tutti quelli che stanno per sposarsi: non č importante il colore dei tovaglioli o il sapore della torta, quel che conta sono le persone di cui ci si circonda.