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  1. #1
    Il Fantasma L'avatar di andre51
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    Predefinito I malvagi soffrono all'inferno?

    Qual è l’origine di questo concetto? “Di tutti i filosofi del periodo greco classico, quello che ha avuto l’influenza maggiore sull’idea tradizionale dell’inferno è Platone”. — Georges Minois, Histoire des enfers, pagina 50.
    “Dalla metà del II secolo d.C. i cristiani che avevano una certa dimestichezza con la filosofia greca cominciarono a sentire il bisogno di esprimere la loro fede in termini filosofici . . . La filosofia che trovavano più adatta era il platonismo”. — The New Encyclopædia Britannica (198, volume 25, pagina 890.
    “La Chiesa nel suo insegnamento afferma l’esistenza dell’inferno e la sua eternità. Le anime di coloro che muoiono in stato di peccato mortale, dopo la morte discendono immediatamente negli inferi, dove subiscono le pene dell’inferno, ‘il fuoco eterno’. La pena principale dell’inferno consiste nella separazione eterna da Dio”. — Catechismo della Chiesa Cattolica, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano, 1992, n. 1035.
    Cosa dice la Bibbia? “Quelli che sono vivi sanno che moriranno, mentre i morti non sanno nulla . . . poiché non c’è alcuna azione, né progetto, né conoscenza, né sapienza nello Sceòl, dove tu stai andando”. — Ecclesiaste 9:5, 10, La Bibbia Concordata.
    Il termine ebraico Sceol, che si riferisce alla “dimora dei morti”, è tradotto “inferno” o “inferi” in alcune versioni della Bibbia. Cosa rivela questo passo sulla condizione dei morti? Vanno a soffrire nello Sceol per espiare i loro errori? No, visto che “non sanno nulla”. Ecco perché il patriarca Giobbe, in preda a terribili sofferenze dovute a una grave malattia, implorò Dio: “Oh, ti piacesse nascondermi nell’inferno [ebraico, Sceol]”. (Giobbe 14:13, Sales) Questa richiesta non avrebbe senso se lo Sceol fosse un luogo di tormento eterno. In senso biblico l’inferno è semplicemente la comune tomba del genere umano, dove ogni attività cessa.
    Questa definizione di inferno non è forse più logica e in armonia con le Scritture? Quale delitto, per quanto orribile, potrebbe indurre un Dio di amore a torturare una persona in eterno? (1 Giovanni 4: Ma se il concetto di un inferno di fuoco è errato, che dire della vita in cielo?
    Confrontate questi versetti biblici: Salmo 146:3, 4; Atti 2:25-27; Romani 6:7, 23
    VERITÀ:
    Dio non punisce le persone nell’inferno
    Che ne pensate? Ciao Riccardo

  2. #2
    Il Nonno L'avatar di AllKpr
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Sono assolutamente d'accordo con te. La punizione non sarebbe adeguata al crimine.
    Tuttavia ti faccio una domanda: Se, come affermi, la morte è la fine dell'esistenza allora come fai a essere riportato in vita da Dio?
    Se non esisti piu' allora non puoi ritornare dalla morte in alcun modo.
    Probabilmente è x ovviare a questo paradosso che la Chiesa ha introdotto tra le sue credenze l'immortalità dell'anima, altrimenti il castello di carte del paradiso sarebbe crollato violentemente a terra

  3. #3
    Picard
    ospite

    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    L'Inferno come punizione e fuoco eterno è un retaggio di una vecchia dottrina del catechismo di Pio XII, disconosciuto dalla Chiesa sin dagli anni 60 con il Concilio, e nel Nuovo Catechismo non se ne fa menzione.
    L'inferno è, come sempre, una libera scelta dell'uomo di rinunciare a Dio. Una scelta che, però, non si fa al momento dell'incontro con Dio dopo morti, ma durante tutta la vita, frequentandolo, cercando di vivere nel modo più retto possibile e seguendo la via di Gesù.

    Il tormento è in pratica auto-inflitto, perché rinunciare a Dio (perché non esiste, perché lo odio, perché...) è una scelta che, se fatta davvero col cuore (Dio conosce i pensieri dell'uomo e sa ben riconoscere le miliardi di attenuanti del caso) o con odio è una scelta per l'eternità.

    Immagina: tu muori, rifiuti Dio e magari vivi anche "male", perseguitando il prossimo e cercando di ucciderlo o ferirlo per puro odio. Neghi l'esistenza di Dio. Non esiste. Alla morte lo incontri e ne vedi lo splendore MA, nonostante tutto, lo hai rifiutato. Non sei in grado di cambiare idea, semplicemente non puoi, sei nato libero di rifiutarlo, come ognuno di noi è libero di disobbedire alla mamma quando dice: "Non attraversare con il rosso".

    Passerai l'eternità senza vedere Dio, e ora sai che esiste, per un attimo lo hai pure "visto".

    Ecco, riassunta un po' e spiegata alla meglio questa è la posizione della Chiesa sull'Inferno nel 2015.

  4. #4
    Il Puppies
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Premettendo che l'inferno potrebbe essere pure vuoto, mi pare palese come sull'aldilà un'"immagine" non possa che provare ad esprimere una realtà di per sé indescrivibile. Si ricorre ad esperienze come quella del fuoco per descrivere una sofferenza immane. Poi più che un giudizio alcuni teologi parlano di un autogiudizio: di fronte a Dio siamo noi stessi a rileggere la nostra vita attraverso il suo sguardo rilevando tutte quelle occasioni in cui non siamo stati conformi al suo volere. Certo è che Picard ha ragione quando parla di un rifiuto compiuto qui sulla terra. Se permanente e consapevole, può diventare definitivo e quindi eterno nell'aldilà portando dolore tanto in questa vita quanto nell'altra: questa la sorte di chi vuole vivere lontano da Dio. Poi forse la misericordia di Dio è talmente grande da abbracciare tutti e portarci in Paradiso; è bene ricordarci che Dio ci ha donato la libertà perché questa vita è una cosa seria, l'amore lascia liberi, se vogliamo vivere secondo l'amore di Dio dobbiamo farlo concretamente nel mondo spendendo la nostra libertà.

  5. #5
    Il Puppies
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Citazione Originariamente Scritto da Picard Visualizza Messaggio
    L'Inferno come punizione e fuoco eterno è un retaggio di una vecchia dottrina del catechismo di Pio XII, disconosciuto dalla Chiesa sin dagli anni 60 con il Concilio, e nel Nuovo Catechismo non se ne fa menzione.
    L'inferno è, come sempre, una libera scelta dell'uomo di rinunciare a Dio. Una scelta che, però, non si fa al momento dell'incontro con Dio dopo morti, ma durante tutta la vita, frequentandolo, cercando di vivere nel modo più retto possibile e seguendo la via di Gesù.

    Il tormento è in pratica auto-inflitto, perché rinunciare a Dio (perché non esiste, perché lo odio, perché...) è una scelta che, se fatta davvero col cuore (Dio conosce i pensieri dell'uomo e sa ben riconoscere le miliardi di attenuanti del caso) o con odio è una scelta per l'eternità.

    Immagina: tu muori, rifiuti Dio e magari vivi anche "male", perseguitando il prossimo e cercando di ucciderlo o ferirlo per puro odio. Neghi l'esistenza di Dio. Non esiste. Alla morte lo incontri e ne vedi lo splendore MA, nonostante tutto, lo hai rifiutato. Non sei in grado di cambiare idea, semplicemente non puoi, sei nato libero di rifiutarlo, come ognuno di noi è libero di disobbedire alla mamma quando dice: "Non attraversare con il rosso".

    Passerai l'eternità senza vedere Dio, e ora sai che esiste, per un attimo lo hai pure "visto".

    Ecco, riassunta un po' e spiegata alla meglio questa è la posizione della Chiesa sull'Inferno nel 2015.
    Beh, trovo la punizione della negazione del volto di Dio piu' calzante che non alla pena del fuoco (tipica dell'Inferno dantesco). Anche perche' se sei uno spirito non dovresti provare dolore fisico, ma spirituale nel non poter vedere il Volto di Dio, sapendo che c'e'.

    Se fossi un credente, questo tipo di punizione mi sembrerebbe peggiore, e di gran lunga. Ma se fossi un credente che bisogno avrei di negare Dio? Solo se credessi in Satana, allora per forza di cose dovrei credere anche in Dio e alla mia morte capire il mio sbaglio con tutte le conseguenze del caso.

  6. #6
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Citazione Originariamente Scritto da blusteve Visualizza Messaggio
    Beh, trovo la punizione della negazione del volto di Dio piu' calzante che non alla pena del fuoco (tipica dell'Inferno dantesco). Anche perche' se sei uno spirito non dovresti provare dolore fisico, ma spirituale nel non poter vedere il Volto di Dio, sapendo che c'e'.

    Se fossi un credente, questo tipo di punizione mi sembrerebbe peggiore, e di gran lunga. Ma se fossi un credente che bisogno avrei di negare Dio? Solo se credessi in Satana, allora per forza di cose dovrei credere anche in Dio e alla mia morte capire il mio sbaglio con tutte le conseguenze del caso.
    Uhm... non sono sicuro che la cosa abbia un senso. Se te ne sei fregato di Dio x tutta la via o, peggio, gli hai dato contro se l'unica punizione è esistere senza poter vedere Dio alla fine non te ne fregherebbe assolutamente nulla e continueresti la tua non-vita come se niente fosse
    Ultima modifica di AllKpr; 16-04-15 alle 19:14:08

  7. #7
    Il Puppies
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Allkpr tu parti dal presupposto che vivere credendo o meno in Dio sia indifferente e che comunque tu possa essere felice. Da un punto di vistacredente il malvagio della discussione è colui che nega Dio anche a livello esistenziale negando quell'amore che anche il non credente dovrebbe scorgere nella realtà, è un caso limite che vedendo Dio scopre di avere negato la vita stessa e il suo senso più vero.

  8. #8
    Picard
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Esatto.
    Ci sono cose che, indipendentemente dalle convinzioni di ognuno, semplicemente sono.

  9. #9
    Il Nonno L'avatar di AllKpr
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Da un punto di vista strettamente pragmatico, ovvero evitando di immettere punti di vista e opinioni alla faccenda ed elencando semplicemente i fatti, essendo le posizioni del credente e del non credente equivalenti in quanto a effettiva credibilità, ci ritroviamo a una situazione semplice:
    Il credente e il non credente vivono nello stesso mondo, hanno le stesse esperienze, subiscono le stesse ingiuztizie.
    La vera svolta si ha al momento della morte.

    Se credi in Dio e cerchi di compiacerlo quando muori:
    Dio esiste - ricevi un premio
    Dio non esiste - non ti accade nulla.

    Se non credi in Dio e ti fai gli affari tuoi x tutta la vita quando muori:
    Dio esiste e ricevi una punizione
    Dio non esiste e non ti accade nulla

    Alla fine credere in Dio è la scelta piu' conveniente

  10. #10

    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Pascal?

  11. #11
    Picard
    ospite

    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Sì, indubbiamente Pascal.
    E, conveniente o no, è pur sempre una scelta. E come tale comporta conseguenze (che tu creda oppure no TUTTO comporta conseguenze) che, nonostante oggi nessuno sembri più farci caso, comportano l'accettazione delle stesse.

  12. #12
    Il Fantasma L'avatar di andre51
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Citazione Originariamente Scritto da AllKpr Visualizza Messaggio
    Sono assolutamente d'accordo con te. La punizione non sarebbe adeguata al crimine.
    Tuttavia ti faccio una domanda: Se, come affermi, la morte è la fine dell'esistenza allora come fai a essere riportato in vita da Dio?
    Se non esisti piu' allora non puoi ritornare dalla morte in alcun modo.
    Probabilmente è x ovviare a questo paradosso che la Chiesa ha introdotto tra le sue credenze l'immortalità dell'anima, altrimenti il castello di carte del paradiso sarebbe crollato violentemente a terra

    Caro All
    La speranza che la Bibbia da alle persone morte è la risurrezione. Gesù in Giovanni 5: 28-29 dice" Non vi meravigliate di questo, perchè l'ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce, e ne verranno fuori, quelli che hanno fatto cose buone a una risurrezione di vita , quelli che hanno fatto cose vili a una risurrezione di giudizio" La prova che presto ci sarà una risurrezione , l'abbiamo dalla Bibbia , dove vengono citate ben NOVE risurrezioni , compresa quella di Gesù. Ciao Riccardo

  13. #13
    Il Fantasma L'avatar di andre51
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Citazione Originariamente Scritto da Picard Visualizza Messaggio
    L'Inferno come punizione e fuoco eterno è un retaggio di una vecchia dottrina del catechismo di Pio XII, disconosciuto dalla Chiesa sin dagli anni 60 con il Concilio, e nel Nuovo Catechismo non se ne fa menzione.
    L'inferno è, come sempre, una libera scelta dell'uomo di rinunciare a Dio. Una scelta che, però, non si fa al momento dell'incontro con Dio dopo morti, ma durante tutta la vita, frequentandolo, cercando di vivere nel modo più retto possibile e seguendo la via di Gesù.

    Il tormento è in pratica auto-inflitto, perché rinunciare a Dio (perché non esiste, perché lo odio, perché...) è una scelta che, se fatta davvero col cuore (Dio conosce i pensieri dell'uomo e sa ben riconoscere le miliardi di attenuanti del caso) o con odio è una scelta per l'eternità.

    Immagina: tu muori, rifiuti Dio e magari vivi anche "male", perseguitando il prossimo e cercando di ucciderlo o ferirlo per puro odio. Neghi l'esistenza di Dio. Non esiste. Alla morte lo incontri e ne vedi lo splendore MA, nonostante tutto, lo hai rifiutato. Non sei in grado di cambiare idea, semplicemente non puoi, sei nato libero di rifiutarlo, come ognuno di noi è libero di disobbedire alla mamma quando dice: "Non attraversare con il rosso".

    Passerai l'eternità senza vedere Dio, e ora sai che esiste, per un attimo lo hai pure "visto".

    Ecco, riassunta un po' e spiegata alla meglio questa è la posizione della Chiesa sull'Inferno nel 2015.
    Caro Picar
    “L’inferno esiste” ed “è eterno”. Lo dicono i gesuiti italiani nel loro periodico La Civiltà Cattolica (18 aprile 1992), approvato dal Vaticano. Evidentemente li preoccupa la tendenza, in atto all’interno della Chiesa Cattolica, a mettere la sordina alla presunta realtà dell’inferno di fuoco e delle relative pene. Ad esempio, criticano un catechismo per i giovani che non dedica nemmeno una pagina “al mistero della retribuzione dell’empio”. I gesuiti ribadiscono che il “fuoco” dell’inferno “non indica solo la privazione di Dio o il rimorso del dannato” ma implica sofferenze come punizione per i peccati commessi in terra. Essi invitano teologi, predicatori e catechisti a parlare dell’inferno, specialmente ai giovani. La Bibbia, però, non insegna una dottrina del genere, bensì afferma che i morti “non sono consci di nulla”. — Ecclesiaste 9:5.
    Ciao Riccardo

  14. #14
    Il Fantasma L'avatar di andre51
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    BREVE STORIA DELL’INFERNO
    AFFONDA LE RADICI IN CREDENZE PAGANE: Gli antichi egizi credevano in un inferno di fuoco. Un loro testo, che risalirebbe al 1375 a.E.V., parla di quelli che “saranno gettati a testa in giù nelle voragini di fuoco; e . . . non avranno via di scampo, e . . . non potranno sfuggire alle fiamme”. Riguardo a quelli che erano nel mondo di sotto, il filosofo greco Plutarco (46 ca.-120 E.V.) scrisse: “Emettevano gemiti mentre subivano spaventosi tormenti e ignominiosi e strazianti castighi”.
    CORROMPE LE SETTE DEL GIUDAISMO: A proposito degli esseni, una setta ebraica, lo storico Giuseppe Flavio (37-100 ca. E.V.) scrisse: “Presso di loro è salda la credenza che . . . le anime immortali vivono in eterno”. E aggiunse: “Con una concezione simile a quella dei figli dei greci . . . alle anime cattive attribuiscono un antro buio e tempestoso, pieno di supplizi senza fine”. — La guerra giudaica, II, 8, 11, a cura di G. Vitucci, 3a edizione, Mondadori, Milano, 1982.
    SI FA STRADA NEL “CRISTIANESIMO”: Il libro apocrifo L’Apocalisse di Pietro (5, 9), del II secolo E.V., dice dei malvagi: “Ci sarà un fuoco terribile, inestinguibile, che si dilagherà”. Inoltre afferma: “Ezrael, l’angelo della collera, prende uomini e donne, con la metà del loro corpo ardente, e li getta in un luogo buio, nell’inferno degli uomini. Uno spirito della collera li tormenta”. (Gli Apocrifi del Nuovo Testamento, a cura di M. Erbetta, Marietti, Torino, 1969, vol. III, pp. 220, 222) Nello stesso periodo l’apologista Teofilo di Antiochia, nella sua opera Ad Autolico (II, 36), cita la predizione della Sibilla in relazione ai castighi contro i malvagi: “Il furore del fuoco ardente giunge a voi; sarete bruciati per sempre nell’eternità delle fiamme”. Queste sono alcune delle parole che Teofilo definisce “vere, utili, giuste e gradite a tutti gli uomini”. — Gli apologeti greci, a cura di C. Burini, 2a edizione, Città Nuova Editrice, Roma, 2000, p. 438.
    USATO L’INFERNO DI FUOCO PER GIUSTIFICARE ATTI DI VIOLENZA NEL MEDIOEVO: La regina d’Inghilterra Maria I (1553-155, detta “la Sanguinaria” per aver mandato al rogo quasi 300 protestanti, avrebbe detto: “Dato che le anime degli eretici dovranno bruciare nell’inferno per l’eternità, non posso fare nulla di più appropriato che imitare la vendetta divina bruciandoli sulla terra”.
    UNA DEFINIZIONE RECENTE: Negli ultimi anni alcune confessioni hanno riveduto il loro insegnamento riguardo all’inferno. Per esempio, nel 1995 la commissione per la dottrina della Chiesa d’Inghilterra disse: “L’inferno non è il tormento eterno, ma è la scelta definitiva e irrevocabile di qualcosa di così completamente e assolutamente contrario a Dio da portare inevitabilmente all’annichilimento totale”.
    Ciao Riccardo

  15. #15
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Citazione Originariamente Scritto da andre51 Visualizza Messaggio
    Caro All
    La speranza che la Bibbia da alle persone morte è la risurrezione. Gesù in Giovanni 5: 28-29 dice" Non vi meravigliate di questo, perchè l'ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce, e ne verranno fuori, quelli che hanno fatto cose buone a una risurrezione di vita , quelli che hanno fatto cose vili a una risurrezione di giudizio" La prova che presto ci sarà una risurrezione , l'abbiamo dalla Bibbia , dove vengono citate ben NOVE risurrezioni , compresa quella di Gesù. Ciao Riccardo
    Correggimi se sbaglio:
    Tutte le risurrezioni che menzioni riguardano persone morte da poco tempo. Mi pare che Lazzaro, che era morto da 4 giorni, è quello risorto dopo piu' tempo.
    In tutti i casi era ancora presente una salma ed era quindi possibile una "riparazione" della stessa. C'era ancora materia su cui operare.
    Ma non è stata mai realizzata una resurrezione di una persona il cui corpo era stato distrutto da tempo.
    Quindi x riportare in vita qualcuno il cui corpo non esiste piu' andrebbe primaditutto ricostruito il corpo dal nulla. E poi ci troviamo a un bivio.
    Se ESISTE qualcosa della persona che sopravvive alla morte allora è sufficiente reinserire quel qualcosa nel nuovo corpo e la prsona torna a vivere.
    Se invece NON ESISTE NIENTE che sopravvive dopo la morte allora al massimo si puo' inserire un imprinting nel sistema nervoso centrale x simulare i ricordi della persona morta ma, come ho detto, se non esiste niente della persona i ricordi sono nella migliore delle ipotesi una copia, nella peggiore un falso. In ogni modo non hai riportato in vita nessuno, hai solo creato un simulacro di una persona esistita un tempo. E la prova è semplice: Se niente è necessario della vecchia persona per riportarla in vita allora è addirittura possibile "ricreare" piu' copie della persona stessa. Partendo dal nulla viene a mancare l'unicità dell'individuo. In pratica se niente sopravvive alla morte allora non puo' neanche tornare dalla morte... E quindi niente resurrezione per nessuno.

    Ed è per questo che è stata giustificata l'introduzione di un concetto "pagano" come l'immortalità dell'anima nel cristianesimo, xchè risolveva proprio il paradosso della resurrezione

    Bada bene, non è necessario che la "parte" che sopravvive alla morte (anima, spirito, fantasma, "io spirituale" o come vuoi chiamarlo) sia un netità in grado di interagire. potrebbe benissimo anche essere un qualcosa di inerte che necessita di un corpo fisico per funzionare, ma senza questo qualcosa non è possibile la resurrezione e senza resurrezione l'intero credo cristiano crolla su se stesso.

    Ma sono pronto a ricredermi se riesci a darmi una migliore spiegazione del meccanismo della resurrezione
    Ultima modifica di AllKpr; 19-04-15 alle 16:38:04

  16. #16
    Il Puppies
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Per resurrezione s'intende che chiunque sia morto a partire dalla coppia del Vecchio Testamento in poi tornera' in vita? Non ci stiamo tutti sul pianeta. Altra cosa: se mio padre o un mio parente fosse stato (ipoteticamdnte) un delinquente o un "senza Dio", verra' resuscitato lo stesso? No perche' in questo caso ci sarebbero persone contente e altre che non sarebbero per nulla d'accordo in entrambi i casi.

  17. #17
    Il Nonno L'avatar di AllKpr
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Citazione Originariamente Scritto da blusteve Visualizza Messaggio
    Per resurrezione s'intende che chiunque sia morto a partire dalla coppia del Vecchio Testamento in poi tornera' in vita? Non ci stiamo tutti sul pianeta. Altra cosa: se mio padre o un mio parente fosse stato (ipoteticamdnte) un delinquente o un "senza Dio", verra' resuscitato lo stesso? No perche' in questo caso ci sarebbero persone contente e altre che non sarebbero per nulla d'accordo in entrambi i casi.
    Beh, no, è ovviamente ipotizzabile che i "risorti" sarebbero solo persone approvate da Dio Altrimenti che le risuscita a fare?

  18. #18
    Il Puppies
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Citazione Originariamente Scritto da AllKpr Visualizza Messaggio
    Beh, no, è ovviamente ipotizzabile che i "risorti" sarebbero solo persone approvate da Dio Altrimenti che le risuscita a fare?
    Quindi risorgerebbero i santi, i giusti, i martiri della Chiesa e tutte quelle persone (tipo immagino il Mahatma Gandhi e Madre Teresa di Calcutta) che hanno fatto del bene all'umanita? Beh, ha senso.
    Ma che dire degli "eroi nascosti"? Quelle persone che si sacrificano per gli altri? Un soldato, per esempio, che volontariamente si e' fatto uccidere per permettere ad altri soldati di salvarsi, Salvo D'Acquisto per esempio? Anche loro risorgeranno?

  19. #19
    Picard
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Citazione Originariamente Scritto da andre51 Visualizza Messaggio
    Caro Picar
    “L’inferno esiste” ed “è eterno”. Lo dicono i gesuiti italiani nel loro periodico La Civiltà Cattolica (18 aprile 1992), approvato dal Vaticano. Evidentemente li preoccupa la tendenza, in atto all’interno della Chiesa Cattolica, a mettere la sordina alla presunta realtà dell’inferno di fuoco e delle relative pene. Ad esempio, criticano un catechismo per i giovani che non dedica nemmeno una pagina “al mistero della retribuzione dell’empio”. I gesuiti ribadiscono che il “fuoco” dell’inferno “non indica solo la privazione di Dio o il rimorso del dannato” ma implica sofferenze come punizione per i peccati commessi in terra. Essi invitano teologi, predicatori e catechisti a parlare dell’inferno, specialmente ai giovani. La Bibbia, però, non insegna una dottrina del genere, bensì afferma che i morti “non sono consci di nulla”. — Ecclesiaste 9:5.
    Ciao Riccardo
    Catechismo della Chiesa Cattolica, libro IV sezione 1035 versetto 631 (rivisto dopo il 1992):

    La pena principale dell'inferno consiste nella separazione eterna da Dio, nel quale soltanto l'uomo può avere la vita e la felicità per le quali è stato creato e alle quali aspira.
    Purtroppo credo che i Gesuiti debbano adeguarsi.

  20. #20
    Picard
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Citazione Originariamente Scritto da AllKpr Visualizza Messaggio
    Beh, no, è ovviamente ipotizzabile che i "risorti" sarebbero solo persone approvate da Dio Altrimenti che le risuscita a fare?
    No, la resurrezione è per tutti. Cito ancora il catechismo, 998:

    Chi risusciterà? Tutti gli uomini che sono morti: « Usciranno [dai sepolcri], quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna » ().

  21. #21
    Il Puppies
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Citazione Originariamente Scritto da Picard Visualizza Messaggio
    No, la resurrezione è per tutti. Cito ancora il catechismo, 998:
    Allora non ci staremo tutti sulla Terra che non ha materialmente lo spazio e le risorse per tutti: ci sara' una carestia pazzesca e moltissimi (ri)moriranno di fame e combatteremo ferocemente per 50 cm quadrati di spazio. Non so se avete presente quanti morti ci sono stati dall'inizio fino ad adesso.
    Posso capire la voglia di una persona di rivedere i propri cari che non ci sono piu': io stesso vorrei tantissimo rivedere mio padre, che e' morto 2 anni fa, ma davvero e' improponibile.
    Ultima modifica di blusteve; 20-04-15 alle 13:42:25

  22. #22
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Citazione Originariamente Scritto da Picard Visualizza Messaggio
    Catechismo della Chiesa Cattolica, libro IV sezione 1035 versetto 631 (rivisto dopo il 1992):



    Purtroppo credo che i Gesuiti debbano adeguarsi.
    Quella è la pena principale. Poco prima però dice

    "La Chiesa nel suo insegnamento afferma l'esistenza dell'inferno e la sua eternità. Le anime di coloro che muoiono in stato di peccato mortale, dopo la morte discendono immediatamente negli inferi, dove subiscono le pene dell'inferno, « il fuoco eterno »

  23. #23
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Citazione Originariamente Scritto da Picard Visualizza Messaggio
    No, la resurrezione è per tutti. Cito ancora il catechismo, 998:
    Attenzione però, se proprio dobbiamo spiegare le cose spiegamole bene. E' vero che la bibbia parla di risurrezione per tutti (tecnicamente poi, perché ci sono alcuni casi particolari di persone già giudicate da dio), ma è anche vero che parla di risurrezione di condanna.

    Esempio per capire cosa significa

    > tizio cattivo risuscita
    > gli spiegano cos'è successo, che c'è dio etc etc
    > tizio decide di fottesegare
    > tizio fa ciao ciao con la manina e sparisce

    per questo si parla di risurrezione di condanna

  24. #24
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    tornando IT, andrea non dice cose sbagliate...anzi.

    il concetto di inferno di fuoco e di dannazione eterna appartiene a riti e religioni antichissime (in parte ne avete già parlato) ed è stato inglobato nel cattolicesimo solo in un secondo momento. L'ebraismo infatti non credeva nell'esistenza di un anima immortale (e di conseguenza in un inferno) e lo stesso vale per il primo cristianesimo. poi altro è già stato detto.

  25. #25
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Citazione Originariamente Scritto da blusteve Visualizza Messaggio
    Allora non ci staremo tutti sulla Terra che non ha materialmente lo spazio e le risorse per tutti: ci sara' una carestia pazzesca e moltissimi (ri)moriranno di fame e combatteremo ferocemente per 50 cm quadrati di spazio. Non so se avete presente quanti morti ci sono stati dall'inizio fino ad adesso.
    Posso capire la voglia di una persona di rivedere i propri cari che non ci sono piu': io stesso vorrei tantissimo rivedere mio padre, che e' morto 2 anni fa, ma davvero e' improponibile.
    vabbè, però se entriamo nell'ottica (ipotetica, sia chiaro) che dio risuscita le persone non credo che poi lo stesso le faccia morire di fame dai Anche perchè non mi ricordo dove ho letto che 3/4 delle terre emerse sono disabitate (deserti, ghiacciai, foreste, etc.) e che se anche la 1/3 della terra fosse abitata ci starebbero tipo 20 o 30 miliardi di persone, ed ognuno avrebbe non so quanti ettari per se o una roba simile Insomma, lo spazio c'è...e manco poco.

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