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  1. #1
    Il Fantasma L'avatar di andre51
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    Predefinito Fede e ragione sono compatibili?

    LA FEDE è la negazione della ragione”, scrive il filosofo inglese Anthony Grayling. Le sue parole riassumono il pensiero di innumerevoli altri scrittori e filosofi che nel corso dei secoli hanno sostenuto l’inconciliabilità di fede e ragione.
    Alcune credenze religiose sfidano ogni logica. Ma bisogna tener presente che anche molte tesi scientifiche difese a spada tratta si sono rivelate inesatte, e ciò ovviamente non vuol dire che tutte le argomentazioni scientifiche siano sbagliate o contrarie alla ragione. Non si potrebbe applicare lo stesso criterio nel caso della fede? La fede di cui parla la Bibbia non può esistere senza conoscenza. Anzi è solidamente basata sulla conoscenza e su validi ragionamenti. Mentre prendete in esame le prove, osservate in che modo la vera fede è conciliabile con la ragione.
    Fede solidamente basata sulla ragione
    La Bibbia dice, per esempio, che per essere “accettevole a Dio” l’adorazione deve comportare ‘sacro servizio con la propria facoltà di ragionare’. (Romani 12:1) Pertanto la fede di cui parla la Bibbia non è cieca o irrazionale. E non è nemmeno credulità. È qualcosa che si è ponderato con attenzione e da cui è scaturita fiducia in Dio e nella sua Parola, che è fermamente basata sulla ragione.
    Naturalmente, per ragionare in modo corretto è necessario avere dei dati accurati. Anche i software più sofisticati, progettati secondo rigorosi criteri logici, darebbero dei risultati assurdi se venissero alimentati con dati inesatti. In modo simile la qualità della propria fede dipende in misura notevole da ciò che si ode o da quanto si dimostrano attendibili i concetti di cui ci si riempie la mente. A buon diritto la Bibbia dice che “la fede segue ciò che si ode”. — Romani 10:17.
    Un requisito fondamentale su cui si basa la fede è l’“accurata conoscenza della verità”. (1 Timoteo 2:4) Solo “la verità”, dice la Bibbia, “vi renderà liberi”, cioè vi libererà da qualunque idea fuorviante, sia in campo scientifico che religioso. (Giovanni 8:32) La Bibbia avverte di non riporre fede “in ogni parola”. (Proverbi 14:15) Al contrario esorta ad ‘accertarsi di ogni cosa’, ovvero a verificare ciò che si ode prima di ritenerlo degno di fiducia. (1 Tessalonicesi 5:21) Perché si dovrebbe approfondire e accertare l’esattezza di ciò in cui si crede? Perché la fede che si basa sulla falsità è una pia illusione. In quanto ad acquistare fede nel modo giusto, alcune persone definite ‘di mente nobile’ che abitavano nell’antica città di Berea diedero un ottimo esempio. Sebbene fossero desiderose di credere in ciò che insegnavano i missionari cristiani, queste persone vollero esaminare “attentamente le Scritture ogni giorno per vedere se queste cose stavano così”. — Atti 17:11.
    Come edificare la fede nella Bibbia
    Che dire però se si hanno dei dubbi sull’attendibilità della Bibbia? Come si può alimentare la fiducia in questo libro e considerarlo una fonte di accurata conoscenza? Per acquistare fiducia in una persona si cerca di conoscerla meglio, si osserva il suo comportamento in un certo periodo di tempo e si nota a cosa porta il suo modo di agire. Perché non fare la stessa cosa con la Bibbia?
    Secondo la definizione che ne dà la Bibbia, la vera fede è “la sicura aspettazione di cose sperate, l’evidente dimostrazione di realtà benché non vedute”. (Ebrei 11:1) Evidentemente una persona che ha vera fede è tutt’altro che ingenua; basa le sue idee su un attento esame di tutte le informazioni che ha a disposizione. Riflettendo su queste informazioni, si convince che anche ciò che non si può vedere può essere reale.
    E se invece quello che si impara sembrasse contraddire convinzioni fermamente radicate? Bisognerebbe scartarlo? Ovviamente no. A volte è assolutamente ragionevole prendere in considerazione prove evidenti che sembrano contraddire quello in cui si crede. Nella Bibbia Dio promette di ricompensare coloro che sono sinceramente alla ricerca della verità dando loro conoscenza, discernimento e capacità di pensare. — Proverbi 2:1-12.
    La fede che si edifica su ciò che insegna la Bibbia è conciliabile con la ragione. Che tipo di fede avete? Molti hanno “ereditato” le loro convinzioni religiose e non le hanno mai ponderate attentamente. Non è mancanza di riverenza esaminare quello in cui si crede così da ‘provare a se stessi’ che il proprio modo di pensare è in armonia con la Parola di Dio. (Romani 12:2) La Bibbia esorta a ‘provare le espressioni ispirate per vedere se hanno origine da Dio’. (1 Giovanni 4:1) Se lo farete, anche quando le vostre convinzioni verranno messe in dubbio riuscirete a “fare una difesa davanti a chiunque vi chieda ragione della vostra speranza”. — 1 Pietro 3:15.ciao Riccardo

  2. #2
    Il Nonno L'avatar di AllKpr
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    Predefinito Re: Fede e ragione sono compatibili?

    Tutto il tuo discorso è tendenzioso. Parti dal presupposto che "c'è scritto nella Bibbia quindi è vero". X questo motivo qualunque cosa sia in contrasto con la Bibbia è falsa a prescindere. Ma non è così scontato...

  3. #3
    Il Fantasma L'avatar di andre51
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    Predefinito Re: Fede e ragione sono compatibili?

    Citazione Originariamente Scritto da AllKpr Visualizza Messaggio
    Tutto il tuo discorso è tendenzioso. Parti dal presupposto che "c'è scritto nella Bibbia quindi è vero". X questo motivo qualunque cosa sia in contrasto con la Bibbia è falsa a prescindere. Ma non è così scontato...
    Questo caro All lo dici tu Dimostrami il contrario? ciao Riccardo

  4. #4
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    Predefinito Re: Fede e ragione sono compatibili?

    Semplice semplice. Come mai l'uomo esiste solo da 6000 anni ma esistono costruzioni di 12000 anni fa?
    http://www.extremamente.it/2013/10/1...ica-del-mondo/
    Come mai nell'epoca in cui la Bibbia afferma che l'Uomo è stato creato l'Egitto (in senso politico, non in senso geografico) esisteva già ?
    http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_dell'Egitto

    giusto 2 cose a caso...

    E non dirmi che gli strumenti di misurazione del tempo sono inaffidabili, anche gli Egiziani registravano la loro cronologia, proprio come gli Ebrei e ci sono riferimenti storici ben precisi per verificarli

  5. #5
    Il Fantasma L'avatar di andre51
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    Predefinito Re: Fede e ragione sono compatibili?

    Citazione Originariamente Scritto da AllKpr Visualizza Messaggio
    Semplice semplice. Come mai l'uomo esiste solo da 6000 anni ma esistono costruzioni di 12000 anni fa?
    http://www.extremamente.it/2013/10/1...ica-del-mondo/
    Come mai nell'epoca in cui la Bibbia afferma che l'Uomo è stato creato l'Egitto (in senso politico, non in senso geografico) esisteva già ?
    http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_dell'Egitto

    giusto 2 cose a caso...

    E non dirmi che gli strumenti di misurazione del tempo sono inaffidabili, anche gli Egiziani registravano la loro cronologia, proprio come gli Ebrei e ci sono riferimenti storici ben precisi per verificarli
    Caro All
    Undici anni fa Joan Ahrens, una nonna sudafricana amante dell’arte, fece alcuni bei dipinti su sassi, copiando l’arte tradizionale dei boscimani. In seguito, uno dei suoi sassi dipinti è stato raccolto per terra vicino alla casa dove la donna aveva abitato nella città di Pietermaritzburg ed è finito nelle mani del sovrintendente del museo cittadino. Non conoscendo l’origine di questo sasso dipinto, il sovrintendente lo ha fatto datare col metodo del radiocarbonio presso l’Università di Oxford. Gli esperti hanno calcolato che aveva 1.200 anni! Perché questo imbarazzante errore? “È stato poi stabilito”, secondo una notizia del Sunday Times del Sudafrica, “che l’olio usato dalla Ahrens conteneva degli oli naturali che contenevano a loro volta carbonio: l’unica sostanza datata a Oxford”.
    È vero che si è ricorsi al metodo del radiocarbonio e ad altri metodi moderni per datare i reperti archeologici. Ma questo metodo non è del tutto accurato, com’è evidente dalla seguente dichiarazione di G. Ernest Wright: “Si noti che il nuovo metodo di datare antichi resti mediante il carbonio 14 non è risultato scevro di errori come si era sperato. . . . Certe valutazioni hanno ovviamente prodotto risultati sbagliati, probabilmente per svariate ragioni. Per il momento si può fare completo affidamento sui risultati ottenuti solo quando diverse valutazioni hanno dato risultati essenzialmente identici e quando la data sembra corretta secondo altri metodi di calcolo [il corsivo è nostro]”. (The Biblical Archaeologist, 1955, p. 46) Più recentemente un’enciclopedia (The New Encyclopædia Britannica, Macropædia, 1976, vol. 5, p. 50 ha affermato: “Qualunque sia la causa, . . . è chiaro che le date basate sul carbonio 14 non sono accurate come gli storici tradizionali vorrebbero”.
    Molti laboratori che effettuano la datazione dei manufatti umani con il metodo del radiocarbonio sono assai meno accurati di quanto pretendono di essere, secondo uno studio commissionato da un consiglio di ricerche inglese (Science and Engineering Research Council). Campioni di cui si conosceva già l’età sono stati inviati a 38 laboratori sparsi nel mondo perché li datassero. Solo sette laboratori hanno ottenuto risultati considerati “soddisfacenti”. La rivista inglese New Scientist scrive: “Il margine di errore . . . può essere da due a tre volte maggiore di quello dichiarato da chi usava il metodo”. Una così ampia discrepanza indebolisce le asserzioni dogmatiche fatte spesso circa l’età di antichi manufatti, specie quando esse contraddicono la cronologia biblica.
    BRACCONAGGIO E MEDICINE ORIENTALI
    Da decenni, storici e paleontologi si affidano spesso alla datazione al radiocarbonio per stimare l’età dei fossili. Tuttavia, secondo la rivista Time, “si sa che queste stime, per quanto preziose, contengono anche un certo grado di incertezza”. La rivista aggiungeva che “è risaputo che il livello di carbonio 14 nell’aria, e pertanto la quantità assorbita dagli organismi, varia nel tempo, e questo può influenzare i risultati della datazione al radiocarbonio”. Dopo aver paragonato i risultati di una datazione fatta col metodo del carbonio 14 con quelli ottenuti con il metodo uranio-torio, un gruppo di geologi del Lamont-Doherty Geological Laboratory di Palisades (New York, USA) ha riscontrato che “le datazioni ottenute col radiocarbonio possono essere sbagliate di ben 3.500 anni, forse abbastanza da costringerci a rivedere le idee attuali su questioni importanti come l’esatto periodo in cui gli esseri umani misero per la prima volta piede nelle Americhe”.
    Come vedi caro All cito affermazioni di persone competenti che smentiscono quello che hai detto , chi ha ragione? ciao Riccardo

  6. #6
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    Predefinito Re: Fede e ragione sono compatibili?

    Riguardo all'Egitto caro All
    La storia egiziana si incrocia in vari punti con quella di Israele. In questa pubblicazione indichiamo il 1728 a.E.V. come data dell’entrata di Israele in Egitto, e il 1513 a.E.V., 215 anni dopo, come data dell’Esodo. L’attacco del faraone Sisac contro Gerusalemme ebbe luogo nel 993 a.E.V., quinto anno di Roboamo; So, re d’Egitto, fu contemporaneo del re Oshea (ca. 758-740 a.E.V.); e la battaglia del faraone Neco, in cui fu mortalmente ferito Giosia, avvenne probabilmente nel 629 a.E.V. (1Re 14:25; 2Re 17:4; 2Cr 35:20-24) La differenza fra le suddette date e quelle generalmente indicate dagli storici moderni è di un secolo o più per l’Esodo, mentre si assottiglia a circa 20 anni all’epoca del faraone Neco. Le seguenti informazioni mostrano perché preferiamo seguire la cronologia biblica.
    Gli storici moderni fanno per lo più affidamento sulla testimonianza di certi annali o elenchi dei re egiziani. Fra questi ci sono: la pietra di Palermo, contenente quelle che vengono considerate le prime cinque “dinastie” della storia d’Egitto; il papiro di Torino, molto frammentario e contenente una lista di re con la durata dei rispettivi regni dall’“Antico Regno” al “Nuovo Regno”; e altre iscrizioni lapidarie, anch’esse frammentarie. Queste liste separate e altre iscrizioni indipendenti sono state sistemate in ordine cronologico sulla base degli scritti di Manetone, sacerdote egiziano del III secolo a.E.V. Nelle sue opere, relative alla storia e alla religione d’Egitto, i regni dei monarchi egiziani sono divisi in 30 dinastie, divisione tuttora seguita dagli egittologi moderni. Queste fonti, insieme a calcoli astronomici, basati su testi egiziani concernenti le fasi lunari e il sorgere della stella Sirio (Sothis), sono state usate per compilare una tavola cronologica.
    Problemi della cronologia egiziana. Le incertezze sono molteplici. Le opere di Manetone, usate per dare una sistemazione organica alle liste frammentarie e ad altre iscrizioni, ci sono pervenute solo attraverso gli scritti di storici successivi, come Giuseppe Flavio (I secolo E.V.), Sesto Giulio Africano (III secolo E.V., e quindi di 500 anni posteriore a Manetone), Eusebio di Cesarea (IV secolo E.V.), e Giorgio Sincello (fine VIII o IX secolo E.V.). Come dichiarò W. G. Waddell, le loro citazioni degli scritti di Manetone sono frammentarie e spesso distorte, per cui “è estremamente difficile giungere a una conclusione certa su ciò che Manetone ha veramente detto e ciò che è spurio o corrotto”. Dopo aver mostrato che le fonti cui attinse Manetone includevano leggende e tradizioni non storiche che “presentavano i re come loro eroi, senza riguardo per l’ordine cronologico”, egli dice: “Nell’opera di Manetone c’erano molti errori fin dall’inizio: non sono tutti attribuibili alle alterazioni causate da copisti e revisori. La durata di molti regni è impossibile: in certi casi i nomi e la successione dei re indicati da Manetone risultano insostenibili alla luce della testimonianza dei monumenti”. — Manetho, introduzione, pp. vii, xvii, xx, xxi, xxv.
    La probabilità che molti dei periodi eccessivamente lunghi indicati da Manetone siano dovuti a regni ritenuti consecutivi ma in realtà contemporanei è menzionata da T. Nicklin: “Le Dinastie di Manetone . . . non sono liste di re che governavano su tutto l’Egitto, ma si riferiscono in parte a sovrani più o meno indipendenti, in parte . . . a dinastie di sovrani da cui in seguito sorsero governanti che regnarono su tutto l’Egitto”. (Studies in Egyptian Chronology, Blackburn, 1928, p. 39) Waddell osserva che “forse diversi re egiziani regnarono contemporaneamente; . . . non si trattava quindi di una successione di re che ascesero al trono l’uno dopo l’altro, ma di vari re che regnarono contemporaneamente in regioni diverse. Questo spiega l’elevato numero totale di anni”. — Op. cit., pp. 1-9.
    Poiché la Bibbia indica il 2370 a.E.V. come anno del Diluvio universale, la storia egiziana non può che essere iniziata dopo. Le date proposte dagli storici moderni, che farebbero risalire la storia egiziana al 3000 a.E.V., si spiegano senz’altro con i problemi della cronologia egiziana menzionati sopra.
    Gli egittologi ripongono maggiore fiducia nelle iscrizioni antiche. Tuttavia l’accuratezza, la veridicità e l’integrità morale degli scribi egiziani non sono affatto al di sopra di ogni sospetto. J. A. Wilson scrive: “È il caso di mettere in guardia circa il preciso valore storico delle iscrizioni egiziane. Quello era un mondo di . . . miti e miracoli divini”. Poi, dopo aver ricordato che gli scribi non erano immuni dal ricorrere ad acrobazie cronologiche per incensare il sovrano al potere, egli dice: “Lo storico accetterà tali dati per quello che sono, a meno che non ci sia una valida ragione per diffidarne; ma dovrà essere pronto a modificare il suo atteggiamento non appena nuove informazioni ponessero la precedente interpretazione sotto una nuova luce”. — The World History of the Jewish People, 1964, vol. 1, pp. 280, 281.
    Ciao Riccardo

  7. #7
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    Predefinito Re: Fede e ragione sono compatibili?

    X curiosità, di quale anno sono quegli articoli? No, xchè sono almeno 15 anni ormai che al conteggio del radiocarbonio affiancano numerosi altri controlli "di verifica" proprio xchè considerato non del tutto affidabile...

    E comunque 12000 - 3500 fa comunque 8500 anni. Quindi in ogni caso i suddetti ruderi esistevano già 2500 anni prima dell'arrivo dell'uomo.

    X quanto riguarda l'Egitto invece... eh, certo, la cronologia egiziana è sbagliata di millenni mentre non esiste dubbio alcuno che la cronologia ebraica sia assolutamente corretta...
    http://it.wikipedia.org/wiki/Cronolo...storia_ebraica

    curiosamente le date non coincidono. E in ogni caso sono date x certe solo le date SUCCESSIVE all'uscita degli Ebrei dall'Egitto, prima nebbia

    L'egitto era solo un'esempio. Per fare un altro esempio in cina sono state trovate tracce di vasellame datate tra 15000 e 13000 anni prima di Cristo.
    La cultura celtica era già sviluppata nel 3000 aC. e derivava da culture precedenti.
    In India esistevano già villaggi 9000 anni fa.
    I Boscimani addirittura sembrano essere presenti sul territorio sudafricano da 22000 anni assieme ai pigmei dell'africa centrale... e ho detto tutto.
    Se leggi un po in giro ti accorgerai che tutte le popolazioni del mondo antico hanno origini di molto precedenti alla data supposta del Diluvio.

    Ma secondo le tue parole l'unica cronologia esatta è quella degli Ebrei e l'unica versione esatta è quella dei TdG...



    Guarda, anche ammettendo l'assoluta affidabilità della cronologia ebraica partendo dall'inizio della storia del popolo stesso, quindi dal momento dell'uscita dall'Egitto, (in fondo prima di allora nessun ebreo si era dato la briga di mettere niente x iscritto, l'intera storia del popolo veniva tramandata oralmente di padre in figlio) xchè ritenete non tanto il racconto in se ma addirittura LE DATE assolutamente affidabili, visto che in effetti i racconti in toto derivano alla lontana da quelli che il patriarca Abramo deve aver tramandato oralmente ai propri discendenti e che a sua volta deve aver imparato a UR, sua città natale, fondata, pensa, nel 4000 aC
    Ultima modifica di AllKpr; 12-05-15 alle 18:21:06

  8. #8
    Il Nonno L'avatar di gmork
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    Predefinito Re: Fede e ragione sono compatibili?

    tutto puo' essere compatibile con tutto. tutto puo' essere incompatibile con tutto. si puo' essere scienziati credenti e perfino religiosi privi di fede. la fede per sua natura è libera, la religione costrizione dentro dogmi e regole (e nonostante tutto non sto affatto dicendo che sia di per se sbagliata). se dio avesse legato la salvezza entro precisi pali, lo avrebbe comunicato a ogni uomo e donna della terra al momento della nascita per dare vero significato al libero arbitrio, non ai pochi fortunati nati nei tempi e nei luoghi "giusti".
    per concludere, fede e ragione possono molto facilmente essere compatibili. religione e ragione possono esserlo solo quando la prima è disposta ad accettare rivalutazioni su se stessa.
    Ultima modifica di gmork; 12-05-15 alle 20:45:28

  9. #9
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    Predefinito Re: Fede e ragione sono compatibili?

    sono in gran parte d'accordo. E' proprio l'atto di arroccarsi a "abbiamo ragione solo noi" a essere sbagliato, a prescindere. C'è sempre luce ed ombra ovunque si gardi

  10. #10
    Il Fantasma L'avatar di andre51
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    Predefinito Re: Fede e ragione sono compatibili?

    Citazione Originariamente Scritto da AllKpr Visualizza Messaggio
    sono in gran parte d'accordo. E' proprio l'atto di arroccarsi a "abbiamo ragione solo noi" a essere sbagliato, a prescindere. C'è sempre luce ed ombra ovunque si gardi
    Dio non ha comunicato solo con qualcuno , ma comunica a TUTTI mediante la sua Parola la Bibbia e vuole che Tutti lo conoscano, infatti in 1 Timoteo 2 3_4 dice CEI " Questa è una cosa bella e gradita al cospetto di Dio , nostro salvatore, il quale vuole che TUTTI gli uomini siano salvati ne arrivino alla conoscenza della verità" Poi spetta a noi carissimi accettare oppure no! ciao Riccardo

  11. #11
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    Predefinito Re: Fede e ragione sono compatibili?

    che dire...


    ciao Riccardo

  12. #12
    Il Nonno L'avatar di AllKpr
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    Predefinito Re: Fede e ragione sono compatibili?

    Domanda x riccardo: Dunque, tu sei un Testimone di Geova, giusto?
    Vi chiamate così, mi pare, xchè Geova è il nome di Dio e se vuoi essere ascoltato da qualcuno allora devi usare il suo nome. Mi sbaglio?
    Ma Geova non è il nome di Dio.
    Yahweh, casomai, dovrebbe esserlo.
    Xchè traducete il nome di Dio in ogni lingua possibile?

    Non è che se uno si chiama, chessò, Giacomo se fa un viaggio in Francia tutti lo chiamano Jerome e se va in spagna tutti lo chiamano santiago, Giacomo rimane Giacomo a prescindere da dove si trova.

    Quindi paradossalmente proprio voi che vi vantate di usare il nome di Dio, in realtà non lo usate affatto almeno una cosa così semplice dovresti riconoscerla come vera e dovrebbe darti da pensare...
    Fammi sapere.

  13. #13
    Il Puppies
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    Predefinito Re: Fede e ragione sono compatibili?

    Fede e ragione sono secondo me incopmatibili: uno scienziato è sicuro di una legge finchè non arriva qualcun'altro, prove alla mano, a confutarla mentre la fede (in questo caso quella Cristiana, ma potrei estenderla anche alle altre), parte dall'assioma che Dio esiste.
    Converrai con me che se salta l'assioma, saltano millenni di Storia, almeno quelli raccontati nella Bibbia. Se Dio non c'è, il resto è fuffa, lettura d'evasione.

    Lo scienziato (per fare l'esempio di una persona il cui lavoro è ragionare) dubita a prescindere, anche il filosofo lo fa ma in maniera diversa, più umanistica.
    Il fedele no: Dio c'è e basta, da li costruisce ragionamenti anche molto belli e intricati, ma non gli sfiora nemmeno l'idea che l'assioma di partenza sia fasullo, il problema (e il costo) sarebbe quello di aver speso inutilmente la propria vita e questo nessuno vuole farlo...

  14. #14
    Il Nonno L'avatar di AllKpr
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    Predefinito Re: Fede e ragione sono compatibili?

    il fatto è che lo scienziato DOVREBBE dubitare a prescindere, in realtà non lo fa e ti vende le proprie idee come realtà assoluta fino a prova contraria.
    Nella stessa identica ottica Dio esiste fino a prova contraria, la quale prova, xò, non può essere in alcun modo fornita da nessuno in quanto nessuno può uscire dal nostro universo e andare a vedere se Dio c'è. Quindi niente prova definitiva della non esistenza di Dio, quindi Dio ESISTE xchè non puoi provare il contrario.
    Per questo motivo scienza e religione sono perfettamente compatibili.

  15. #15
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di Deus
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    Predefinito Re: Fede e ragione sono compatibili?

    per quanto riguarda il nome di Dio si parla di una traslitterazione, non di una traduzione, e questo avviene semplicemente perché nel nostro alfabeto non esistono lettere quali la Y, la J e la W (oltre alla X), ergo tali lettere vengono traslitterate in quelle più vicine da un punto di vista fonetico come la G (per la Y o la J) e la V (per la W). Infatti in molte altre lingue dove tali lettere esistono la scrittura del nome è più simile all'originale. Comunque è una cosa normalissima, che è sempre avvenuta con decini di termini di uso comune, non c'è assolutamente nulla di strano (lo stesso Gesù, come sai, in ebraico è Yeshu'a, però non vedo nessuno lamentarsi; così come moltissimi altri nomi di origini ebraica)

  16. #16
    maxx
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    Predefinito Re: Fede e ragione sono compatibili?

    Citazione Originariamente Scritto da AllKpr Visualizza Messaggio
    il fatto è che lo scienziato DOVREBBE dubitare a prescindere, in realtà non lo fa e ti vende le proprie idee come realtà assoluta fino a prova contraria.
    Quello è il filosofo, al limite. Lo scienziato ha bisogno di prove per dimostrare la validità delle proprie tesi. E meno eccezioni il suo modello presenta, più è corretto - ma non perfetto, finchè ce ne sarà anche solo una. Ovviamente il discorso è generale, lo "scienziato" che ti vende la biowashball non fa testo

    Citazione Originariamente Scritto da AllKpr Visualizza Messaggio
    Nella stessa identica ottica Dio esiste fino a prova contraria, la quale prova, xò, non può essere in alcun modo fornita da nessuno in quanto nessuno può uscire dal nostro universo e andare a vedere se Dio c'è. Quindi niente prova definitiva della non esistenza di Dio, quindi Dio ESISTE xchè non puoi provare il contrario.
    Per questo motivo scienza e religione sono perfettamente compatibili.
    No. Se ti tiro una mela in testa questa non fluttua, ma ti rompe la zucca per forza di gravità. Non serve che tu conosca la legge di gravità se un piccione si svuota gli intestini mentre è sopra la tua testa...sarà lei a venire da te
    La scienza cerca di spiegare quello in cui siamo immersi. Di capirne e di sfruttarne per i nostri interessi le regole.
    Il tuo discorso, invece, inverte la causa con l'effetto.
    Dio (il solito nonno ultragalattico con la barba e che sta in cielo finchè nessuno in cielo può andarci, poi al lancio del primo shuttle si trasferisce in un'altra dimensione) non lo vedi tu, non lo vedo io, non lo vede riccardo. Non lo senti, non lo annusi, non lo tocchi...niente di niente. Millemila motivi per cui la figura di una divinità è utile (controllo delle masse, dare un senso alla propria vita, farsi adorare mentre si dicono banalità da un balcone, giustificare guerre, ecc...), ma tutti si fermano ad un "lo sento dentro" molto simile a quel che mi succede la mattina dopo il caffè.
    Dire che un dio potrebbe esistere è un altro discorso, invece...ma è solo un esercizio stilistico e/o di filosofia, per il quale certo non si dovrebbero imporre regole, finchè non se ne dimostra scientificamente la veridicità.

    Un requisito fondamentale su cui si basa la fede è l’“accurata conoscenza della verità”. (1 Timoteo 2:4) Solo “la verità”, dice la Bibbia, “vi renderà liberi”, cioè vi libererà da qualunque idea fuorviante, sia in campo scientifico che religioso. (Giovanni 8:32) La Bibbia avverte di non riporre fede “in ogni parola”. (Proverbi 14:15) Al contrario esorta ad ‘accertarsi di ogni cosa’, ovvero a verificare ciò che si ode prima di ritenerlo degno di fiducia. (1 Tessalonicesi 5:21) Perché si dovrebbe approfondire e accertare l’esattezza di ciò in cui si crede? Perché la fede che si basa sulla falsità è una pia illusione. In quanto ad acquistare fede nel modo giusto, alcune persone definite ‘di mente nobile’ che abitavano nell’antica città di Berea diedero un ottimo esempio. Sebbene fossero desiderose di credere in ciò che insegnavano i missionari cristiani, queste persone vollero esaminare “attentamente le Scritture ogni giorno per vedere se queste cose stavano così”. — Atti 17:11.
    Come edificare la fede nella Bibbia
    Che dire però se si hanno dei dubbi sull’attendibilità della Bibbia? Come si può alimentare la fiducia in questo libro e considerarlo una fonte di accurata conoscenza? Per acquistare fiducia in una persona si cerca di conoscerla meglio, si osserva il suo comportamento in un certo periodo di tempo e si nota a cosa porta il suo modo di agire. Perché non fare la stessa cosa con la Bibbia?
    Secondo la definizione che ne dà la Bibbia, la vera fede è “la sicura aspettazione di cose sperate, l’evidente dimostrazione di realtà benché non vedute”. (Ebrei 11:1) Evidentemente una persona che ha vera fede è tutt’altro che ingenua; basa le sue idee su un attento esame di tutte le informazioni che ha a disposizione. Riflettendo su queste informazioni, si convince che anche ciò che non si può vedere può essere reale.
    E se invece quello che si impara sembrasse contraddire convinzioni fermamente radicate? Bisognerebbe scartarlo? Ovviamente no. A volte è assolutamente ragionevole prendere in considerazione prove evidenti che sembrano contraddire quello in cui si crede. Nella Bibbia Dio promette di ricompensare coloro che sono sinceramente alla ricerca della verità dando loro conoscenza, discernimento e capacità di pensare. — Proverbi 2:1-12.
    Come al solito, come dire tutto ed il contrario di tutto. Non credete alle cose non vere, sono pie illusioni. Ma se dio vi promette ricompense...beh, intanto chiudete tutti gli occhi e seguite la vocina
    Ultima modifica di maxx; 18-05-15 alle 15:20:51

  17. #17
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    Predefinito Re: Fede e ragione sono compatibili?

    Citazione Originariamente Scritto da Deus Visualizza Messaggio
    per quanto riguarda il nome di Dio si parla di una traslitterazione, non di una traduzione, e questo avviene semplicemente perché nel nostro alfabeto non esistono lettere quali la Y, la J e la W (oltre alla X), ergo tali lettere vengono traslitterate in quelle più vicine da un punto di vista fonetico come la G (per la Y o la J) e la V (per la W). Infatti in molte altre lingue dove tali lettere esistono la scrittura del nome è più simile all'originale. Comunque è una cosa normalissima, che è sempre avvenuta con decini di termini di uso comune, non c'è assolutamente nulla di strano (lo stesso Gesù, come sai, in ebraico è Yeshu'a, però non vedo nessuno lamentarsi; così come moltissimi altri nomi di origini ebraica)
    Il tuo discorso si applica ai vocaboli in generale, non ai nomi propri di persona. Infatti generalmente nei libri di storia non traducono i nomi dei personaggi storici, li scrivono così come sono. XXchè invece cambiare il nome di Dio, specialmente quando ti vanti di essere l'unico che lo utilizza?
    Citazione Originariamente Scritto da maxx Visualizza Messaggio
    Dio (il solito nonno ultragalattico con la barba e che sta in cielo finchè nessuno in cielo può andarci, poi al lancio del primo shuttle si trasferisce in un'altra dimensione) non lo vedi tu, non lo vedo io, non lo vede riccardo. Non lo senti, non lo annusi, non lo tocchi...niente di niente. Millemila motivi per cui la figura di una divinità è utile (controllo delle masse, dare un senso alla propria vita, farsi adorare mentre si dicono banalità da un balcone, giustificare guerre, ecc...), ma tutti si fermano ad un "lo sento dentro" molto simile a quel che mi succede la mattina dopo il caffè.
    Dire che un dio potrebbe esistere è un altro discorso, invece...ma è solo un esercizio stilistico e/o di filosofia, per il quale certo non si dovrebbero imporre regole, finchè non se ne dimostra scientificamente la veridicità
    Giusto Quindi puoi dimostrarmi che Dio non esiste?
    No, al limite puoi dimostrarmi che non si trova nei pressi del pianeta Terra e che non vedi tracce della sua presenza nella porzione di spazio che riesci a vedere. Piu' in là non puoi spingerti
    Quindi, se non esistono prove della sua non-esistenza fino a prova contraria Dio ESISTE o meglio, non puoi dire con certezza che non esiste....

  18. #18
    maxx
    ospite

    Predefinito Re: Fede e ragione sono compatibili?

    Citazione Originariamente Scritto da AllKpr Visualizza Messaggio
    Quindi, se non esistono prove della sua non-esistenza fino a prova contraria Dio ESISTE
    Quindi, se non esistono prove della sua esistenza, fino a prova contraria dio NON ESISTE

    Citazione Originariamente Scritto da AllKpr Visualizza Messaggio
    o meglio, non puoi dire con certezza che non esiste....
    esattamente.
    o meglio, non puoi essere sicuro di niente...tranne del fatto che chi millanta conoscenze molto altolocate stia bluffando o di lì a poco avrà bisogno di un gabinetto
    Insomma, lasciami la domenica mattina libera e togliti la cintura di bombe da sotto il gilet
    Ultima modifica di maxx; 18-05-15 alle 17:26:15

  19. #19
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    Predefinito Re: Fede e ragione sono compatibili?

    Eh allkpr, hai sentito, basta bombe eh monellaccio!

  20. #20
    Il Nonno L'avatar di AllKpr
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    Predefinito Re: Fede e ragione sono compatibili?

    Nooh, daiiiiih!

  21. #21
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    Predefinito Re: Fede e ragione sono compatibili?

    Citazione Originariamente Scritto da AllKpr Visualizza Messaggio
    Il tuo discorso si applica ai vocaboli in generale, non ai nomi propri di persona. Infatti generalmente nei libri di storia non traducono i nomi dei personaggi storici, li scrivono così come sono. XXchè invece cambiare il nome di Dio, specialmente quando ti vanti di essere l'unico che lo utilizza?
    Veramente si applica soprattutto ai nomi propri di persona. Qualche esempio.

    Josef (Ebraico) in quasi tutte le lingue rimane simile (Josep; Jozef; Josip; Yusif; Joseph; Yusuf). In Italiano invece è Giuseppe: come mai ? Per il motivo che ti ho esposto sopra.

    Yôḥānnān (Ebraico, la a è muta), in quasi tutte le ingue rimane simili (Johan; Johannes; Juan). In italiano invece è G(J/Y=G)iovanni.

    Ci sono poi tantissimi altri esempi di nomi di origine ebraico che - traslitterati nella nostra lingua (a motivo della mancanza di alcuni fonemi) appaiono diversi, anche se in molti casi il suono è probabilmente simile all'originale (Elia, Abraamo, Giosia, Giosué e tantissimi altri!).

    Un abbraccio,

    Somebody

  22. #22
    Il Fantasma L'avatar di andre51
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    Predefinito Re: Fede e ragione sono compatibili?

    Citazione Originariamente Scritto da AllKpr Visualizza Messaggio
    Domanda x riccardo: Dunque, tu sei un Testimone di Geova, giusto?
    Vi chiamate così, mi pare, xchè Geova è il nome di Dio e se vuoi essere ascoltato da qualcuno allora devi usare il suo nome. Mi sbaglio?
    Ma Geova non è il nome di Dio.
    Yahweh, casomai, dovrebbe esserlo.
    Xchè traducete il nome di Dio in ogni lingua possibile?

    Non è che se uno si chiama, chessò, Giacomo se fa un viaggio in Francia tutti lo chiamano Jerome e se va in spagna tutti lo chiamano santiago, Giacomo rimane Giacomo a prescindere da dove si trova.

    Quindi paradossalmente proprio voi che vi vantate di usare il nome di Dio, in realtà non lo usate affatto almeno una cosa così semplice dovresti riconoscerla come vera e dovrebbe darti da pensare...
    Fammi sapere.

    Caro All in parte ti ha risposto DEus, ti mando ulteriori informazioni sul nome di Geova ciao Riccardo
    http://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1102005150

  23. #23
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    Predefinito Re: Fede e ragione sono compatibili?

    Casualmente la regola si applica solamente con i nomi biblici

    Riccardo, se tu andassi in Inghilterra e sentissi chiamare Richard in mezzo alla folla, penseresti che stanno chiamando te? NO, ovviamente.
    Xchè x il nome di Dio deve essere differente?
    Se affermate di essere l'unica religione che usa il vero nome di Dio allora non ha senso tradurlo, dovreste usare il VERO nome di Dio

    Il resto è fuffa e free climbing su specchi

  24. #24
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    Predefinito Re: Fede e ragione sono compatibili?

    Mikołaj Kopernik. René Descartes. Charles Philip Arthur George principe di galles. chi indovina chi sono vince... niente
    non ci sono regole precise, si va per consuetudine ^^

  25. #25
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di Deus
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    Predefinito Re: Fede e ragione sono compatibili?

    Citazione Originariamente Scritto da AllKpr Visualizza Messaggio
    Casualmente la regola si applica solamente con i nomi biblici

    Riccardo, se tu andassi in Inghilterra e sentissi chiamare Richard in mezzo alla folla, penseresti che stanno chiamando te? NO, ovviamente.
    Xchè x il nome di Dio deve essere differente?
    Se affermate di essere l'unica religione che usa il vero nome di Dio allora non ha senso tradurlo, dovreste usare il VERO nome di Dio

    Il resto è fuffa e free climbing su specchi
    Dì la verità, lo stai facendo apposta La regola si applica a qualunque nome di qualunque origine, eddai

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