Sto spulciando questo forum da un po'. Non mi facevo tante risate da un pezzo, vi devo una presentazione.
Ero arrivato qua cercando consiglio per tentare un (improbabile) uscita dalla friendzone. Non importa più di tanto, nel frattempo ho girato pagina, pur tenendo ancora un occhio sulla ragazza; credo sia l'uscita migliore.
Ciò nonostante, riporto la storia del disastro per i posteri, se poi ci esce un consiglio o due risate meglio.
TL;dr: Tenete le tempistiche strette; non sprecate tempo pensando al passato od avendo paura che vada male per esperienze passate.
Se qualcuna vi dice, fa intendere, od in qualche modo sentite dire che è lesbica non credeteci; fate SEMPRE l'anemone e NON fissatevi su cose morte e sepolte che vi fanno perdere quello che sta succedendo adesso,
MAI ZERBINARE e soprattutto
SOPRATTUTTO
non affezionatevi troppo ad una ragazza se c'è anche la più labile possibilità di farci qualcosa.
Se è lesbica davvero, o a 1000 km, affezionatevi pure.
Il tutto comincia l'anno scorso, ad una fiera del fumetto.
La vidi di sfuggita, chiacchierava con conoscenti comuni; non la notai nemmeno; Ci rivedemmo mesi dopo, altra fiera (mesi in cui si svolse una storiella con un altra) e capitò che le restituii una cosa che aveva perso in fiera.
Qui siamo a settembre/ottobre.
Da li l'ho aggiunta su FB; chiacchieriamo un po', ci rivediamo, passiamo un sacco di tempo assieme.
Qualche segnale da parte sua c'è, visto a posteriori, ma lei è timida; facciamo varie uscite, noi due da soli su suo invito. Io, tonno in alto mare, ero ancora preso dall'ex anche se le cose erano finite male (ci ha provato con due miei amici e l'ho scaricata).
I possibili segnali mi sfuggono totalmente, compresa un inequivocabile, inaspettata carezza sulla guancia.
La ragazza, nonostante di solito coltivi un aria da dura, con me si mostra dolce, tenera, la ragazza perfetta (poi scopri che non lo è, nessuno lo è, ma dettagli).
Io non la vedo neanche, non in quella luce. Imbecille.
Complice anche una confidenza che mi ha fatto: è un momento depresso della sua vita, e mi dice che è uscita da poco da una storia lesbica ed è bisognosa di conforto; da qui l'ho friendzonata di brutto a prescindere.
Stava a me capire che ne è uscita perché si è accorta che è quasi del tutto etero.
Altre uscite, rigorosamente platoniche, rigorosamente chieste da lei, intorno a novembre/dicembre; comincio a risvegliarmi dal torpore e capisco che lei è una ragazza libera che passa un sacco di tempo con me e non mi dispiace affatto.
Nel frattempo mi sono pure affezionato, l'ho conosciuta, ha un buon carattere e andiamo -davvero- tanto d'accordo.
La cosa è reciproca, ma amichevole;
Mi paralizzo, non so come approcciarla, mi scatta la timidezza perché ormai è un amica e bum.
Su questo chiedo una mano. E' un mio limite che devo superare. Ho tentato un minimo di goffo approccio da qui in poi, ma è andato totalmente a vuoto.
Purtroppo la cosa degenera; a dicembre io ho dei casini, la ignoro un po', lei mi parla di uno che ha incontrato (e qui mi scatta la gelosia), con cui però è andata malissimo; poi trova un ragazzo.
Ormai ho perso il treno, sono così profondamente nella friendzone che nemmeno Babbo Natale.
Mi usa come un valido sostituto ai consigli di TSM, chiedendo aiuto perché è persa per questo tizio, non vuole farlo fuggire, lui le ha fatto annusare qualcosa e poi si è ritratto dicendo che non può avere una relazione in questo momento per impegni familiari e di studio.
Tutte balle, ovvio da miglia tranne che per lei.
Da qui diventa tragico. Un autobotte di drama.
Mi scatta una gelosia atroce.
Quella sera le dico senza giri di parole che l'aiuterò nonostante sia molto in imbarazzo, essendo che lei è una ragazza, che mi piace... le chiarisco che quella del tizio è una tattica, che deve tener duro e le faccio un corso accelerato sull'argomento.
E' stata peggio della serata in cui mi hanno tolto l'appendice; è stata anche quella in cui ho capito che ero totalmente perso per lei. Male, male, male. Se ti perdi, sei perduto.
Non so se avevo mai avuto una speranza prima, ma decisamente ora non l'avevo e ho deciso, più o meno consciamente, di ignorare in quel momento i cazzi mia per fare stare bene lei, che soffriva come un cane, dato che sentirla così mi faceva stare pure peggio.
Paladino immolato.
Lui continua con la tattica, lei continua a piangere sulla mia spalla, io sto una merda per lei e per me.
Le dico di lanciargli un ultimatum, la cosa funziona per un po', lui si calma, lei si calma... poi la cosa sbarella, a quel punto pur di non far più star male lei, al tizio ci parlo io e con toni molto molto poco amichevoli.
La cosa funziona.
Passo un po' di tempo, diciamo un mese in deep friendzone, una sera dopo un evento ci troviamo a casa di lei sbarcati dal treno, da soli, stanchi morti.
Io non ce la fo più, svuoto il sacco nel modo più plateale immaginabile; Lei all'inizio tenta di evitare il discorso, poi mi dice che sono il suo migliore amico, che si era accorta di tutto ma che pensava mi fosse passata, che ha paura che io fugga e mi prega di non farlo.
Comincia quasi a tremare, quasi piange, dice mille cose sempre più sconnesse fino a non riuscire più quasi a parlare, mi da un abbraccio. Raramente ho visto una persona così scossa in vita mia.
Da li, lei che quasi piange, mi chiede di ritornare ad essere quello che aveva conosciuto.
Questa frase è importante.
L'immagine che si era fatta di me era quella di un ragazzo inoffensivo, tutto fuorché un oggetto di interesse romantico; un amico, peggio, un essere asessuato, direi quasi. Quest'immagine era nella SUA mente e con quella sera l'ho fatta a pezzi. Un immagine distorta, ok, ma per lei reale; per questo era tanto scossa. Un uscita dalla friendzone, la mia, tanto traumatica che ha lasciato solo macerie.
Non corrispondevo più all'immagine che aveva di me, ero tornato ad essere qualcosa di diverso da un amico; sia per quello che perché era da qualche tempo che ci provavo insistentemente.
Ovviamente essendo impegnata non ho nemmeno sognato, in quel momento, qualcosa di meglio di così.
Credo sia un punto importante; tutto sta nel NON far formare un immagine distorta ed "inoffensiva" di se, nel fare in modo che quest'immagine non si formi mai. In altre parole, non diventare un amico. Mai.
Sul come fare, accetto consigli.
Non parliamo più per settimane; non ero io quello che non doveva fuggire?
Col senno di poi, dovevo negarmi di brutto.
Ad un certo punto mi chiama il tipo. Non scherzo, il tipo suo. Con cui lei ha parlato, dicendo che non sa che fare, che non vuole che io scappi ma non vuole parlarmi lei perché in imbarazzo. Pure lui è in imbarazzo.
Semo tutti in imbarazzo.
Per impegni di forza maggiore (sostanzialmente il cosplay è lavoro se ci sono fiere in vicinanza) ci riparliamo, ci reincontriamo in gruppo, totale imbarazzo ovunque.
Un giorno, in mezzo al discorso, butta li che [alcune sfighe che mi erano successe quel giorno] erano karma negativo dovuto al fatto che avevo fatto molto male a qualcuno senza rendermene conto.
Nvedi la frecciata.
Manco l'avessi insultata quella sera. Vedi un po' te.
Cala il silenzio tombale per ore, poi su FB le dico che se ci tiene a trattarmi da merda come aveva fatto da un po' a quella parte, per me andava bene, ciaone e ci si vede.
Non con queste parole, ma il succo è quello, l'ho elegantemente mandata a fanculo. Con dolcezza, perché le voglio bene.
Da quel momento in poi fa totale retromarcia, mi contatta lei, mi invita a casa sua (sempre in gruppo, per carità), vuole farmi la torta per il mio compleanno e stasera ci facciamo pizza e cinema.
Che appunto, mo' esco.
Morale: MAI ZERBINO. MAI. Manco se pensi di farlo per il bene del mondo intero. MAI.
Non ci guadagni tu, né il mondo che stai salvando.
E' chiaro anche a me nello scrivere questo topic che sotto sotto, qualcosa con lei lo vorrei ancora.
Ma guarda quanto 'so scemo.