+ Rispondi alla Discussione
Pag 2 di 2 PrimaPrima 12
Risultati da 26 a 40 di 40

Discussione: [HOW-TO]Linux

  1. #26
    Jack Malmostoso
    ospite

    Predefinito Re: [HOW-TO]Linux

    How-To 26: Installare programmi nuovi

    In questo mini-howto vorrei semplicemente delineare un po' di nozioni base che possano diradare i dubbi e (ottimismiii) eliminare la fatidica domanda "Ho scaricato XYZ come lo installo?".

    Partiamo col dire che esistono due metodi fondamentali per installare una nuova applicazione: compilarla da sorgenti o avere il pacchetto pronto per la propria distribuzione.

    I sistemi di pacchettizzazione piu' famosi sono tre: il ".deb", usato da Debian e dalle sue derivate (Ubuntu, Knoppix, Morphix, Damn Small, Libranet, Xandros, Linspire...); ".rpm", opera di RedHat e usato da una miriade di distribuzioni diverse (Fedora, Mandrake, SuSE, Novell); il ".tgz" utilizzato da Slackware e compagnia bella (Vector, Buffalo, Slax...).
    Questi pacchetti contengono versioni gia' compilate dei programmi e delle librerie, pronti da installare.

    All'opposto, esistono i pacchetti contenenti i codice sorgente: sono generalmente dei file con estensione ".tar.gz" e ".tar.bz2" e dentro c'e' il programma nudo e crudo.

    Ora serve un piccolo excursus sulla struttura di fondo di Linux. Come sicuramente avrete notato, il filesystem di linux e' molto differente da quello di windows: nella / ci sono molte directory con nomi criptici (per ogni informazione, http://www.pathname.com/fhs/), in particolare osservatene due, la /lib e la /bin (con le associate /usr/lib e /usr/local/lib e /usr/bin e /usr/local/bin).
    Incredibile ma vero, in /lib sono presenti le librerie, ovvero pezzi standard del sistema operativo (o parti esterne, ma che comunque sono versatili) utilizzabili da ogni programma che ne faccia richiesta. Nel mondo windows queste possono essere comparate alle ".dll".
    In /bin invece risiedono gli eseguibili, i programmi veri e propri: in un certo senso, corrisponde alla cartella "Programmi" di windows.

    Ora, risolviamo un'altra faccenda: il cosiddetto "Inferno delle Dipendenze". Il Dependency Hell e' quel simpatico processo che si verifica quando volete installare il pacchetto A, che a sua volta richiede B, che a sua volta richiede C e D. Ma C gia' l'avete, solo in una versione vecchia, e l'aggiornamento di C vi richiede anche E, F, G. E via cosi'. Roba da perderci la sanita' mentale.
    La tipica obiezione che viene fatta da chi passa da windows a Linux e' questa: "ma non si poteva mettere tutto nello stesso pacchetto?". La risposta e' semplice. No.

    Anche in windows esiste un inferno, quello delle ".dll". In windows, generalmente, ogni programma che installate e' composto da un ".exe" e svariate ".dll". Ora, queste ".dll" vengono installate, di solito, in c:\windows. Esatto, nella cartella che contiene i files di sistema.
    Ora, immagino che nessuno di voi conosca a memoria TUTTE le ".dll" del proprio sistema, meno che meno quelle fondamentali.

    Bene. Poniamo che voi installiate in windows "paperino.exe" che richiede qui.dll, quo.dll e qua.dll. Che una di queste sia di sistema o no, e' irrilevante. Ora installate "topolino.exe", che si porta dietro tip.dll, tap.dll ma anche qua.dll (era in gita a Topolinia).
    Installando "topolino" dopo "paperino", il file qua.dll verra' sovrascritto. Se (caso fortunato) i due file sono identici i due programmi funzioneranno. Se una delle due versioni e' piu' nuova o piu' vecchia, uno dei due potrebbe non funzionare correttamente. Se i due file hanno semplicemente lo stesso nome, ma fanno due cose diverse, uno dei due programmi smettera' di funzionare.
    Immaginate cosa succede se "qua.dll" e' anche un file di sistema? Esatto, dovete (probabilmente) formattare.

    In linux questo processo e' quantomeno limitato: certo, io posso deliberatamente sovrascrivere una libqualcosa. Ma molto probabilmente prima di scrivere il programma mi sono documentato, ho trovato che gia' esiste una libreria che fa cio' di cui ho bisogno e non riscrivo cose che ci sono: mi limito a linkarle e richiederle come dipendenza. Tocchera' poi all'utente risolverla, installando la libqualcosa in oggetto.

    Torniamo a bomba sulla faccenda di inizio, ovvero installare un nuovo programma.

    Il modo piu' semplice di farlo, e' quello di utilizzare gli strumenti relativi alla propria distribuzione: dunque apt-get per le debian-derivate; urpmi per mandrake; yum per Fedora/redhat; apt-get per SuSE, Fedora, Redhat; slapt-get/swaret per slackware; emerge per Gentoo; Pacman per Arch...
    Questi programmi risolvono automagicamente le dipendenze di ogni pacchetto che desiderate installare, dandovi la pappa pronta && calda. Una vera goduria, secondo me.
    (altro piccolo mito: in generale, agli utenti linux, non piace scrivere linee di comando lunghe chilometri e scrivere a mano file di configurazione da decine di righe. Meglio quando le cose funzionano subito)

    Se invece proprio non trovate un pacchetto binario per il programma che volete installare? Beh allora vi tocca compilarlo.
    In questo caso, seguite per bene il contenuto dei file "README" e "INSTALL" presenti insieme ai sorgenti. Leggeteli (due volte) e prendete nota delle dipendenze richieste e soddisfatele (attraverso il vostro package manager! Non mettetevi a compilare dozzine di pacchetti diversi!), dopodiche' compilate ed installate il vostro programma.

    Se tutto e' andato a buon fine, godetevi il vostro programma. Se qualcosa va storto, chiedete aiuto e ricordate che quando chiedete aiuto a proposito della compilazione di un software, sarebbe proprio gentile riportare:

    1) La propria distribuzione
    2) Le dipendenze del programma in questione
    3) Le ultime righe dell'output, prima dell'errore


    Con queste informazioni e' piu' semplice dare una mano. Al solito, "nn funziona" non e' debugging efficace.

  2. #27
    Jack Malmostoso
    ospite

    Predefinito Re: [HOW-TO]Linux

    How-To 27: Configurare il firewall in modo semplice. Firestarter

    Avete messo su una piccola LAN o un serverino? Volete che il vostro firewall/router protegga in modo certo le macchine windows che stanno dietro dai wormacci cattivi? Siete paranoici? Allora vediamo di impostare in modo semplice e veloce il firewall attraverso un programma molto carino ed intuitivo chiamato Firestarter http://www.fs-security.com/.

    Giova ricordare che un firewall su una macchina senza servizi attivi e' abbastanza inutile, ma metterlo non fa certo male.

    1. Installazione
    Il consiglio e' al solito di installarlo attraverso il package manager della vostra distribuzione.
    Se volete compilarlo da sorgenti, seguite le istruzioni all'interno del pacchetto.

    2. Primo avvio: il wizard
    Poche semplici domande in questa prima fase della configurazione.
    Scegliete l'interfaccia attraverso la quale vi collegate ad internet (eth0 se e' una ethernet, ppp0 se e' una connessione dialup, anche attraverso un modem ethernet), decidete se condividere la connessione con gli altri computer della LAN e... finito!
    E' il momento di attivare l'interfaccia principale e studiarne il funzionamento.

    3. L'interfaccia
    Decisamente pulita: 3 bottoni (Preferenze, Blocco del firewall in caso di emergenza e pulsante di avvio/fermata del firewall) e 3 schede.
    In quella denominata "Status" c'e' un riassunto dello stato di rete della macchina; in quella "Events" una lista dei pacchetti che il firewall ha filtrato (ordinabili per data, porta, tipo...) e; nella terza "Policy" possiamo impostare regole personalizzate per le nostre esigenze.

    4. Le regole
    Impostare una regola e' oltremodo semplice: prima di tutto bisogna scegliere se e' una regola per filtrare il traffico verso la nostra macchina o uscente dalla macchina.

    Analizziamo per prima cosa questa seconda possibilita': ci sono due policies principali, una "permissiva" dalla quale bloccare determinate porte e una "restrittiva" nella quale dovrete decidere quale traffico permettere, chiudendo tutto il resto.
    Per aggiungere una nuova regola, scegliete una delle due finestre "Deny connection to host" per bloccare solo un certo computer della LAN oppure "Deny service" per bloccare un certo accesso e cliccate su "Add rule".
    Bloccare ad una macchina della rete l'accesso ad internet e' ovvio, mentre potete bloccare un servizio per una macchina precisa, permettendolo a tutte le altre.
    Cliccate su "Apply Policy" per riavviare il firewall con le nuove impostazioni.

    Regoliamo ora il traffico in entrata verso la LAN.
    Anche qui, potete permettere accesso libero a tutti i servizi della macchina ad un host, o selezionare un servizio e renderlo pubblico a tutti, ad un IP/host in particolare o a tutta la LAN.
    Ricordate che i nomi dei computer della LAN possono essere impostati nel file /etc/hosts evitandovi di ricordare l'IP di ogni macchina. Fate attenzione col DHCP!

    5. Ho applicato il firewall e ora ______(nome computer) non accede al servizio ________ (nome servizio)!!!
    Puo' darsi che non vi ricordiate il numero di porta di un certo servizio (condivisione stampanti, samba, appletalk, nfs, portmap...) e che quindi esso venga bloccato dal firewall.
    C'e' un semplice modo per capire cosa aprire e a chi.
    Provate ad accedere ad un servizio dalla LAN e sul firewall cliccate su "Events". Vedrete l'IP del client cercare di accedere ad una porta ma essere inesorabilmente filtrato. A questo punto e' sufficiente tornare in "policy" e aprire la porta desiderata al client o alla LAN. Ricordate che un servizio puo' dipendere da piu' porte o da altri servizi (nfs ad esempio, dipende da rpc), quindi tenete sotto controllo "events" finche' la connessione non vada a buon fine.

    6. Ma cosa vuole tutta quella gente dalla mia porta 445?
    Quelli sono i worm per windows (Gaobot, Sasser o chi per loro) che cercano vittime da infettare. Provate a contare in una giornata quanti host diversi vi fanno la richiesta, pensate a quanta gente vi ha detto "Pfff che me ne faccio del firewall!" e fatevi una grassa risata.
    Provate anche a pensare quanto traffico generano queste cosette e immaginate (anche) di chi e' la colpa della vostra ADSL lentissima...

    7. Beh ora sto in una botte de fero!
    Well... no. Pensare di essere protetti e' il primo e miglior modo per abbassare la guardia ed essere inchiappettati.
    Prendetevi il tempo di dare un'occhiata ad osservare i log del firewall e se notate connessioni ripetute ed insistite su una porta fatevi qualche domanda.

    8. All good things must come to an end.
    Questo e' solo un piccolo esempio della potenza e semplicita' di iptables.
    Un firewall configurato cosi' e' di certo meglio che niente, ma per capire appieno come funziona e quali sono le *reali* potenzialita' di iptables, vi consiglio questa lettura, lunga e complessa ma davvero esauriente:

    http://iptables-tutorial.frozentux.net/i ptables-tutorial.html

    Al solito, spero sia stato utile. Commenti e critiche non qui, grazie.

  3. #28
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di Sims60
    Data Registrazione
    10-09-02
    Località
    I 5 Picchi
    Messaggi
    23,943

    Predefinito Re: [HOW-TO]Linux

    Jack Malmostoso ha scritto gio, 07 ottobre 2004 alle 09:50
    How-To 23: i driver proprietari ATi

    Partendo dal presupposto che io non possiedo una scheda ATi quindi non ho MAI provato ad installarli, raccolgo qui qualche autu' per le varie distro:

    Fedora: http://www.fedorafaq.org/#radeon

    Oppure StM propone: http://freax.be/wiki/index.php/Installin g%20Linux%20on%20a%20Acer%20Travelmate

    Debian: http://xoomer.virgilio.it/flavio.stanchi na/debian/fglrx-installer.html

    Slackware: http://www.slacky.it/download/traverse.p hp?dir=.%2Fscript%2Fati

    SuSE: ftp://ftp.suse.com/pub/suse/i386/supplem entary/X/XFree86/ATI/suse91/fglrx/3.14.1 /

    Mandrake: http://www.commentcamarche.net/forum/aff ich-1025537-%5BTuto%5D-Driver-ATI-et-man drake-10-1-community (in francese ma comprensibile)

    Ogni esperienza diretta e di successo e' bene accetta.
    Io ho la MDK10 e ho provato ad installare i driver ATI seguendo passo passo la guida in francese del link.
    Per scrupolo ho riavviato il pc per vedere se tutto veniva caricato correttamente, ed effettivamente il sistema adesso è più veloce.
    Consiglio di tralasciare i consigli di default tra parentesi, e di seguire passo passo i suggerimenti della guida.
    Basta scaricare la giusta versione del driver facendo un controllo con il file check.sh che trovate sulla pagina dei driver.

  4. #29
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di Sims60
    Data Registrazione
    10-09-02
    Località
    I 5 Picchi
    Messaggi
    23,943

    Predefinito Re: [HOW-TO]Linux

    Per chi come me ha sia Linux che windows e volesse formattare windows per reinstallarlo, do' un consiglio su come reinstallare il boot loader.

    Ho formattato la partizione dove stava windows, e quindi ho reinatallato il sistema operativo. Ovviamente il pc adesso parte direttamente con windows, il Lilo e' sparito dopo aver formattato. Ho avviato il pc con il primo cd della mia distro (Mandrake 10.1, Mandriva non mi piace proprio ancora mi ci abituo) quindi tra le opzioni INVIO o F1(per piu' opzioni) faccio F1, poi rescue e quindi compare un piccolo menu', c'e' la magica voce "re-install boot loader" e il gioco e' fatto.
    Ci vuole piu' tempo a scriverlo che a farlo

  5. #30
    Jack Malmostoso
    ospite

    Predefinito Re: [HOW-TO]Linux

    How-To 29 - Installare un driver in Linux

    Partiamo dalla nomenclatura. Avrete sentito sicuramente parlare del fantomatico "kernel". Il kernel e' un "programma" (servirebbero molte piu' virgolette) che agisce a livello fondamentale e si occupa di fare da tramite fra l'utente e la macchina. Ogni operazione che fate usando il computer corrisponde ad un'interazione con l'hardware (tastiera, mouse, cavolotti sul monitor e via cosi'): questi segnali vengono catturati dal kernel che li trasforma in segnali utilizzabili dal software (spara a quello, apri questo file, fammi vedere quella bella manza...).

    Avrete forse inoltre sentito parlare di kernel "modulare" e "monolitico". Un kernel "modulare" e' un kernel in cui molte parti ("moduli") vengono caricati alla bisogna, in modo da occupare memoria solo quando davvero utili. Questo risparmio si paga in termini di reattivita': in un kernel "monolitico", tutte le parti di kernel vengono caricate contemporaneamente e sono quindi piu' veloci ad interagire tra loro. (spiegazione davvero cavernicola, ma vabbe')

    Un modulo del kernel e' quello che in Windows viene chiamato "driver", ovvero un pezzo di software che serve a far funzionare una periferica. La differenza fondamentale tra windows e linux e' che ognuno di noi dispone di un kernel diverso, mentre tutti gli utenti di WinXP (ad esempio) partono dalla stessa base.
    Di conseguenza, filosofia OSS a parte, e' piu' "semplice" (conosciamo tutti il casino ad installare alcune periferiche) distribuire i driver in forma binaria: setup.exe e via.

    In linux la maggior parte dei driver esistenti sono gia' compresi nel kernel e bisogna solo scegliere al momento della compilazione quali inserire e quali escludere. Tuttavia capita di dover installare driver distribuiti dalle varie case: ci sono due possibilita' fondamentali. La prima prevede dei driver binari (ad esempio gli ATi e gli nVidia), la seconda dei driver sorgenti. Soprassiedo sulla terza, "driver scritti coi piedi".

    In entrambi i casi la mossa fondamentale e' quella di leggere con attenzione il README allegato al driver e cercare di capire in anticipo cosa viene richiesto. Generalmente, siano essi driver binari o sorgenti, servono due cose: i sorgenti del kernel e una suite di compilatori.

    Prima di installare il sorgente del kernel, bisogna scoprire che versione di kernel si sta utilizzando in quel momento: per fare cio' basta dare il comando
    Codice:
    $ uname -r
    A questo punto basta installare i sorgenti corrispondenti alla versione del proprio kernel.
    I sorgenti del kernel possono essere ottenuti in due modi: o scaricando i sorgenti "vanilla" da kernel.org, oppure attraverso il pacchetto distribuito con la propria distribuzione. Va da se che quest'ultima opzione e' la consigliata.
    Una volta installati, e' buona norma creare un link simbolico che identifichi come "linux" i sorgenti del kernel in uso. E' infatti possibile tenere sul proprio computer piu' kernel diversi, senza che essi interferiscano tra loro. Dunque, detta "linux-2.X.X" la directory che contiene i sorgenti del kernel in uso, e' sufficiente dare
    Codice:
    # ln -s /usr/src/linux-2.X.X /usr/src/linux
    Installando i sorgenti "vanilla" ci si puo' sentir dire che e' necessario "configurare il codice sorgente". Questo significa semplicemente dare un paio di comandi in piu':
    Codice:
    # cp /boot/config-2.X.X /usr/src/linux/.config
    2.X.X si riferisce al kernel in uso
    # cd /usr/src/linux
    # make menuconfig
    Uscite senza toccare nulla, ma salvando la configurazione quando richiesto. Fatto.
    Ora i sorgenti sono a posto. Si puo' procedere a compilare.

    La suite di compilatori e' contenuta in un pacchetto chiamato "gcc". Installatelo dal vostro gestore di pacchetti. Soprassiedero' sulla questione di usare lo *stesso* compilatore usato per compilare il kernel, visto che non dovrebbe essere un problema per gli utenti alle prime armi.

    Questo dovrebbe rendere un po' piu' chiaro il black magic che sta dietro ai driver in linux. Al solito, critiche e commenti non qui. Grazie dell'attenzione.

  6. #31
    Il Puppies L'avatar di arunax
    Data Registrazione
    02-02-04
    Località
    Bologna
    Messaggi
    480

    Predefinito [HOW-TO] Installare senza pasticciare in Linux

    How-to 30: Installare senza pasticciare in Linux

    Per mantenere pulito il sistema nelle installazioni, ci sono diversi trucchi utili. Sono validi per tutte le distribuzioni, anche se le istruzioni qui sono rivolte in particolare a chi usa distro basate su Debian.[list type=circle]
    [*]Se trovi un programma che vuoi installare, e c'è scritto "Download here", invece di scaricarlo e installarlo, segnati il nome, vai in synaptic (se sei su una distro Debian-based) o chi per lui (per Fedora yum, per Suse yast ecc), cercalo e se c'è (ed è estremamente probabile, se è free) installalo da lì anche se è una versione più vecchia. Questa regola vale per tutti i programmi che non hanno bisogno di prestazioni veramente estreme, ovvero il 99,9% dei programmi esistenti. Se vuoi disponibili più programmi, in distro Debian-based nel tuo sources.list aggiungi "multiverse" dove c'è scritto solo "universe" e fai un apt-get update. Se trova tutti i repository (non è detto che multiverse esista in tutti) ti aggiungerà una serie di pacchetti che per qualche motivo non sono in universe (sono non-free, non testati ecc.).
    [*]Se vuoi le massime prestazioni per un programma e quindi lo vuoi compilare, in distro Debian-based non scaricare il .tar.gz! Piuttosto, usa apt-get per compilare un pacchetto sorgente:
    Codice:
    $ sudo apt-get build-dep pacchetto
    Con questo commando scarichi e installi le dipendenze del pacchetto che compilerai. Se non hai mai compilato nulla, dovrà scaricarti parecchi programmi fondamentali (come il compilatore), altrimenti di solito si limita a qualche libreria. Poi:
    Codice:
    $ sudo apt-get --build source pacchetto
    Aspetti che abbia finito la compilazione, che ti crea un pacchetto nuovo nuovo nella cartella in cui hai eseguito la compilazione, che puoi installare con:
    Codice:
    $ dpkg -i pacchetto.deb
    Dato che il nome del pacchetto sarà probabilmente lunghino, conviene usare il completamento automatico (tasto TAB) perchè sia il computer a suggerirti il nome esatto.
    [*]Se non è possibile partire da un pacchetto sorgente, ma solo da un .tar.gz, si può utilizzare il programma checkinstall (non è installato di default) all'interno della normal procedura di compilazione, al posto di make install:
    Codice:
    $ ./configure
    $ make
    $ checkinstall
    Il programma creerà un pacchetto adatto alla propria distribuzione. In distro Debian-based si può usare
    Codice:
    # apt-get install dh-make 
    # cd pacchetti-x.y.z 
    # dh_make 
    # dpkg-buildpackage 
    # dpkg -i ../pacchetto_x.y.z.deb
    ottenendo lo stesso effetto.
    Per opzioni particolari di compilazione, vedi il suggerimento successivo.
    (da un suggerimento di Jack Malmostoso)
    [*]Se proprio non è possibile fare una delle cose già dette e si può compilare solo con .tar.gz senza checkinstall (oppure se siete tremendamente masochisti), e si vuole installare un programma da cui probabilmente non dipenderà nessun altro programma (ad esempio mplayer), si utilizza una procedura leggermente diversa dallo standard, più precisa:[list type=1][*]
    Codice:
    $ ./configure --help
    Con questo comando, ti vengono visualizzate tutte le opzioni di compilazione del programma. Le leggi attentamente, se hai dei dubbi guardi su Google per verificare, se alcune ti interessano le segni da qualche parte, dopodichè sei pronto alla fase successiva.[*]
    Codice:
    $ ./configure --prefix=/home/utente/nomeprogramma/ --altre-opzioni
    Con questo comando, prepari il programma all'installazione. L'opzione prefix farà in modo che il programma vada installato all'interno della cartella che scegli, in modo da non andare a fare casino nel sistema. Questa opzione è da mettere solo ed esclusivamente se non ci sono altri programmi che dipendono da questo ed ha qualche svantaggio e una miriade di vantaggi.[*]
    Codice:
    $ make
    $ make install
    Se tutto va a buon fine, si compila e installa il programma. Se ci sono dei problemi, è sufficiente ripetere ./configure variando qualche opzione e riprovare.[*]
    Codice:
    $ ln -s /home/utente/programma/bin/* /usr/local/bin/
    Se si è cambiato --prefix (lo standard è /usr/local), è opportuno linkare gli eseguibili alla loro posizione naturale. In questo modo dovrebbe essere possibile eseguirli digitando semplicemente "nomeprogramma" nella console (per controllare se funziona, basta usare l'autocompletamento digitando "nomeprogramma"). La stessa operazione va fatta per il contenuto di /home/utente/programma/lib/ .[/list][/list]
    P.S.: Se trovate errori, imprecisioni o pensate che ci possano essere migliorie, per favore segnalatelo! Ad esempio uno dei punti viene interamente da una correzione di Jack.

  7. #32
    Jack Malmostoso
    ospite

    Predefinito Re: [HOW-TO] Installare senza pasticciare in Linux

    HowTo 31: Voglio provare linux senza installare nulla. Come posso fare?

    Hai sentito parlare tanto di questo linux e hai voglia di provarlo. Bene, mi pare lecito.
    Tuttavia non sei sicuro di voler mettere le mani nelle partizioni dei tuoi dischi, oppure hai dei setup buffi, oppure piu' semplicemente non vuoi perderci troppo tempo. Mi pare lecito anche questo.

    Il miglior modo che io abbia trovato per provare linux senza installare nulla, oltre ai vari LiveCD, e' quello di usare VMWare.
    VMWare Player e' la versione gratuita che VMWare offre per usare Macchine Virtuali fornite da terze parti (in realta' una macchina
    virtuale e' un file di testo scritto in maniera acconcia, ma questa e' un'altra storia e google e' di la -->).

    0) Prepariamoci!

    Prima di cominciare a giocare, bisogna scaricare un paio di cosette:

    1) VMWare Player, che si trova qui: http://download3.vmware.com/software/vmp layer/VMware-player-1.0.1-19317.exe
    2) Una Virtual Machine pulita, ad esempio questa: http://www.instalinux.com/InstalinuxVM.z ip
    3) Una distribuzione di linux. Una *qualsiasi* iso andra' benissimo, nell'esempio usero' [X¦K]Ubuntu perche' ci sto giocando in questo
    preciso momento e mi viene comodo
    4) Un modo per controllare le md5sum in modo di essere sicuri di aver scaricato correttamente le immagini .iso. Per windows, md5summer e' un'ottima scelta:
    www.md5summer.org

    Torniamo alla iso: come detto, mi appoggio alla famiglia di Ubuntu, poiche' permette di avere tre distribuzioni sostanzialmente identiche, in cui cambia solo il desktop manager.
    Brevemente:
    -Ubuntu usa Gnome, un desktop completo con un'impostazione molto pulita ma abbastanza diversa da Windows. Se vuoi provarlo, scarica questo:
    http://releases.ubuntu.com/6.06/ubuntu-6 .06-desktop-i386.iso (file iso)
    http://releases.ubuntu.com/6.06/MD5SUMS (file di controllo)

    -Kubuntu usa KDE, un desktop completo con un'impostazione simile a windows. Se vuoi provarlo, scarica questo:
    http://se.releases.ubuntu.com/releases/k ubuntu/dapper/kubuntu-6.06-desktop-i386. iso (file iso)
    http://se.releases.ubuntu.com/releases/k ubuntu/dapper/MD5SUMS (file di controllo)

    -Xubuntu usa XFCE, un desktop forse un po' meno completo (o meglio, meno integrato) ma piu' snello, ottimo per macchine con poca RAM o poca CPU.
    Se vuoi provarlo, scarica questo:
    http://cdimage.ubuntu.com/xubuntu/releas es/6.06/release/xubuntu-6.06-desktop-i38 6.iso (file iso)
    http://cdimage.ubuntu.com/xubuntu/releas es/6.06/release/MD5SUMS (file di controllo)

    -Ricorda che puoi passare da una versione all'altra semplicemente installando i pacchetti giusti: probabilmente questo non ti dice nulla, ma bastera' aprire il software manager ed installare il pacchetto kubuntu-desktop in Ubuntu per avere a disposizione KDE, oppure xubuntu-desktop per avere XFCE in Kubuntu

    Scegliete e scaricate! Quando tutti i download saranno completati, passate alla prossima sezione.

    1) Controlliamo ed avviamo linux per la prima volta.

    A questo punto e' il caso di controllare se la iso scaricata non e' corrotta. Installa md5summer, aprilo dal menu dei programmi e scegli "Verify sums".
    Assicurati che il file MD5SUMS (o MD5SUMS.txt, a seconda di come gli gira al browser) e la iso siano nella stessa directory e seleziona il file MD5SUMS.

    Attendi che il check della iso scaricata sia concluso senza errori: dovresti avere 5 pallini rossi e uno verde!
    Se tutto e' a posto, passa alla fase successiva.
    Installa VMWare Player (segui le istruzioni a video) e se tutto va bene, scompatta il file InstalinuxVM.zip da qualche parte. Copia la iso nella directory in cui hai scompattato la virtual machine, e abbi cura di rinominarla "instalinux.iso".
    Nella summenzionata directory dovresti avere tre files: instalinux.iso, instalinux.vmx e instalinux.vmdk.
    E' il momento di cominciare! Se sei collegato ad internet, VMWare si occupera' di condividere la connessione da dentro la virtual machine.
    Fai doppio click sul file instalinux.vmx e attendi che il sistema virtuale si avvii. Dopo qualche secondo dovresti essere catapultato al desktop. Ci troverai due icone: una chiamata "Install" (indovina cosa fa?) e una chiamata "Examples".
    Comincia da li: dentro ci sono vari files di esempio che ti dimostrano cosa puoi fare con il tuo nuovo sistema linux. Apri, clicca, gioca, non aver paura di rompere nulla!
    Apri il menu dei programmi, vedi cosa c'e' dentro, prendi confidenza col sistema! Vedrai che la maggior parte delle operazioni sono esattamente identiche a quello a cui sei abituato con Windows.

    Se ti pare soddisfacente, passa al prossimo punto. Se no, muovi tutto nel cestino e amici come prima!

    2) Mi piace, lo installo!

    Il problema di usare un liveCD e' che non puoi salvare i tuoi dati e poi ritrovarli successivamente. Dunque e' il caso di installare linux nel disco virtuale
    fornito con la VM. Questo e' un punto importante: l'installazione non avviene sui dischi *fisici*, ma nel disco virtuale (ovvero, un file normalissimo).
    L'installazione e' semplicissima: clicca su "Install" e segui le istruzioni a video. Al momento di partizionare, vedrai due opzioni: la prima di usare tutto il disco (ancora una volta: e' un disco virtuale, non aver paura di cancellarlo!!!), la seconda di impostare manualmente le partizioni. Ti consiglio la prima opzione, ma puoi usare la seconda se vuoi impratichirti con il filesystem di linux per una futura installazione "vera".
    Alla fine dell'installazione ti verra' chiesto se vuoi continuare col livecd o con la tua installazione. Scegli quest'ultima opzione e vedrai la VM riavviarsi magicamente, per tornare in pochi secondi (beh questo dipende dal PC su cui stai facendo girare il tutto ) alla schermata di login.
    Loggati con utente e password che hai impostato durante l'installazione e divertiti col tuo nuovo sistema linux!

    Ah, una cosetta: se ti pare che il sistema sia tremendamente lento e hai a disposizione parecchia RAM fisica nel computer, puoi aumentare la RAM virtuale della virtual machine aprendo con un qualsiasi editor di testi il file .vmx e cambiando il valore
    Codice:
    memsize = "256"
    3) Come faccio questo? E questo?

    Calma e gesso. Come detto, la maggior parte delle operazioni sul desktop sono esattamente dove te le aspetti. In ogni caso, prendi l'abitudine di sfruttare le risorse che la community di Ubuntu mette a disposizione, come ad esempio:

    Forum: http://www.ubuntuforums.org/
    Forum in italiano: http://forum.ubuntu-it.org/
    Wiki: https://wiki.ubuntu.com/

    Inoltre consulta i topic toppati in questo forum, google (in particolare la sezione gruppi: groups.google.com) e se proprio non trovi nulla che faccia al caso tuo, chiedi in modo chiaro e ricco di dettagli!

    Buon divertimento con linux!

  8. #33
    Jack Malmostoso
    ospite

    Predefinito Re: [HOW-TO]Linux

    HowTo 32: condivisione di files con GmailFS

    Ah adesso si che facciamo i veri h4X0rZ.

    0) GmailFS: Cos'e'?
    Facendola breve, e' un software che si occupa di montare come un filesystem remoto una casella di posta @gmail.com. A che pro, si chiederanno i miei piccoli lettori: beh, per esempio per scambiare un file piuttosto grosso senza usare protocolli inefficienti come MSN o addirittura pop3. Inoltre gmail ha un limite di 10MB per attachment, mentre con GmailFS si possono scambiare files di ogni dimensione.

    1) Che figo, mi hai convinto!

    Eh lo so, carisma 19.
    Allora, diamoci dentro: cominciamo dal visitare la homepage

    http://richard.jones.name/google-hacks/g mail-filesystem/gmail-filesystem.html

    e a seguire le istruzioni per l'installazione. Va da se che prima di impelagarsi nell'installazione manuale e' il caso di controllare se nel proprio package manager e' presente gmailfs. Chi usa Debian puo' tranquillamente dare
    Codice:
    # apt-get install gmailfs
    e attendere che sia tutto pronto.
    Importante: nel caso siate gente che si compila il kernel da sola, controllate di aver inserito FUSE come modulo.

    Una volta che gmailfs e' installato, possiamo passare alla configurazione.

    2) Mettiamo GmailFS all'opera

    Ora che il software e' installato, serve una cosa fondamentale: un account gmail. Createne uno da dedicare allo scopo (non usatene uno che normalmente utilizzate per la posta) ed evitate di dimenticare username e password.

    Caricate il modulo fuse e create il mountpoint:
    Codice:
    # modprobe fuse
    # mkdir /mnt/gmailfs
    Ora e' il caso di aprire il vostro editor di testi preferito e di aggiungere questa riga ad /etc/fstab:
    Codice:
    none /mnt/gmailfs gmailfs noauto,[email protected],password=XXXXX,fsname=XXXXX 0 0
    Scegliete una stringa alfanumerica per il campo "fsname", qualcosa di scollegato da username e password.
    Ora tutto e' settato e basta dunque un semplice
    Codice:
    # mount /mnt/gmailfs
    per avere probabilmente un tot di output che potete ignorare in sicurezza, ma soprattutto il vostro filesystem remoto!
    Adesso basta copiarci un file come se fosse un normalissimo disco e assicurarvi che anche chi deve ricevere il file abbia compiuto gli stessi passi.

    Usare GmailFS da utente e' un po' piu' complesso, ma si puo' fare: http://www.linuxforums.org/forum/misc/57 058-accessing-gmailfs-mount-nonroot-user .html

    Onestamente non ci ho perso nemmeno il tempo, faccio molto prima a loggarmi da root

    3) E se ho il windows? E il mac?
    GmailFS gira solo con linux. Doloroso ma vero.
    Per windows esiste: http://www.viksoe.dk/code/gmail.htm
    Per OSX esiste: http://gdisk.sourceforge.net/
    Tutte e tre le implementazioni sono incompatibili tra loro, ovviamente.

    4) Disclaimer
    GmailFS non viola alcuna parte dell'agreement di gmail.com, ma certo e' in una zona grigia. Quindi la possibilita' che Google decida di rompere volontariamente la compatibilita' con esso e' alta: non affidatevi a GmailFS per backup ultraimportanti e simili!
    Inoltre, e' successo che in passato account gmail ad alto traffico venissero sospesi. Non esagerate eh!

  9. #34
    Jack Malmostoso
    ospite

    Predefinito Re: [HOW-TO]Linux

    Messaggi gratis!

  10. #35
    Jack Malmostoso
    ospite

    Predefinito Re: [HOW-TO]Linux

    HowTo 33: Reinstallare una distribuzione Debian Based senza perdere tempo

    Lascio un paio di appunti per una cosa che ho fatto oggi e che mi sembrava carino condividere.
    Diciamo che la vostra distribuzione Debian Based si sia in*****ta irreversibilmente, oppure che (come a me) parti di filesystem siano irrimediabilmente corrotti (avevo dei files con permessi ?:? e ???. Dico, "?" invece di owner e group. Folle!). Diciamo che pero' avevate speso parecchio tempo per installare tutti i pacchetti che vi servivano e li avevate configurati a puntino. Ecco, reinstallare in questi casi e' proprio noioso.

    Ergo, oltre ai soliti files di backup (roba in /etc, generalmente, come fstab, modules...) aggiungeteci la lista dei pacchetti installati, da ripristinare successivamente con un comando solo:

    Codice:
    Sul sistema vecchio
    dpkg --get-selections > pacchetti.txt
    
    Sul sistema nuovo
    # apt-get install dselect
    # dselect access (premete invio un paio di volte e non sovrascrivete il sources.list)
    # dselect update
    # cat pacchetti.txt | dpkg --set-selections
     # apt-get -u dselect-upgrade
    Ora andate a prendere un caffe' e alla fine del tutto il vostro sistema sara' al 95% esattamente come prima. Ripristinate qualche impostazione perduta e/o dimenticata e vivete felici.
    Ultima modifica di Jack Malmostoso; 08-02-14 alle 22:14:06

  11. #36
    Jack Malmostoso
    ospite

    Predefinito Re: [HOW-TO]Linux

    HowTo 34: Virtualizzazione con Virtualbox
    Virtualbox e' un software di virtualizzazione simile a Vmware e qemu. Il suo codice e' stato recentemente aperto ed e' arrivato in Debian in questi giorni.
    Howto veloce veloce per installarlo ed usarlo:
    Codice:
    $ sudo apt-get install virtualbox virtualbox-source module-assistant build-essential
    $ sudo m-a a-i virtualbox
    $ sudo modprobe vboxdrv
    $ sudo adduser nomeutente vboxusers
    A questo punto riloggatevi ed avviate il software. Io l'ho trovato veloce esattamente come Vmware (e mooooolto di piu' di qemu) e decisamente ben fatto.

    Enjoy!

    Edit: Per installare VirtualBox su windows (dato che spesso può essere utile provare linux su virtual machine prima di installarlo) trovate l'installer all'indirizzo http://www.virtualbox.org/
    Ultima modifica di kaaio; 22-12-07 alle 17:39:16 Motivo: VirtualBox su windows

  12. #37
    Il Niubbi L'avatar di Richard Rahl
    Data Registrazione
    05-09-07
    Località
    Palazzo del Popolo
    Messaggi
    208

    Predefinito Re: [HOW-TO]Linux

    HowTo 35: Personal Video Recording senza Mythtv

    Questo howto si pone l'obiettivo di effettuare la registrazione pianificata di un programma televisivo senza usare Mythtv.
    Prerequisiti:
    1) Scheda di acquisizione tv configurata e funzionante.
    2) Mplayer (in realtà verrà utilizzata la sua controparte "codificatrice", Mencoder... ).
    3) Avidemux.
    4) Un qualunque tool di masterizzazione, nel caso in cui si voglia vedere la registrazione sul proprio lettore dvd "da salotto".

    Innanzi tutto, bisogna creare un cronjob (da avviare nel momento in cui inizia il programma da registrare) contenente questo comando:
    Codice:
    mencoder -vop pp=0x20000 -endpos hh:mm:ss -tv driver=v4l2:width=720:height=576:audiorate=48000:freq=frequenza -ovc lavc -oac lavc -lavcopts vcodec=mpeg2video:acodec=ac3 -o /path/to/filedelfilmato.avi tv://
    -vop pp=0x20000 è l'opzione che si utilizza per il deinterlacciamento.
    -endpos hh:mm:ss serve per dire a mencoder per quanto tempo deve registrare (ovviamente, hh sono le ore, mm i minuti e ss i secondi...).
    -tv driver=v4l2:width=720:height=576:audiorate=48000:f req=frequenza sono le opzioni, separate dai due punti, per la sorgente del flusso, che in questo caso è chiaramente la scheda tv: driver=v4l2 indica il modulo del kernel che controlla l'input tv (per maggiori informazioni basta digitare mplayer −tv driver=help), width=720:height=576 è la risoluzione di acquisizione (720x576), audiorate=48000 è il sampling rate dell'audio (48 KHz) e freq=frequenza è la frequenza del canale tv da registrare (ovviamente, bisogna sostituire "frequenza" col numero adatto... ).
    -ovc lavc è il codec video utilizzato: lavc consente di codificare in molti formati diversi, compresi mpeg 1, 2, 4 e DivX/XviD (vedi -lavcopts...).
    -oac lavc è il codec audio utilizzato: anche in questo caso, possiamo scegliere diverse codifiche, tra cui mp2, mp3 (tramite lame...) e ac3.
    -lavcopts vcodec=mpeg2video:acodec=ac3 sono le opzioni passate a lavc: in questo caso, la codifica video è mpeg 2 e quella audio è ac3.
    -o /path/to/filedelfilmato.avi è il percorso del file che conterrà il filmato. NB: poichè il cronjob quasi sicuramente non verrà avviato come root, assicurarsi di avere i permessi di scrittura per il percorso stabilito...
    tv:// è chiaramente la sorgente del flusso...

    Una volta ottenuto l'avi, lo si può aprire con avidemux per tagliare le pubblicità (maggiori info si trovano qui: http://avidemux.org/admWiki/index.php?title=Cutting). La ricodifica và fatta scegliendo come formato mpeg-ps, in maniera tale da mantenere la compatibilità coi dvd da salotto.
    A questo punto, si può masterizzare il filmato (generalmente basta creare un disco dati, non è necessario l'authoring) e goderselo sul divano!

  13. #38
    Jack Malmostoso
    ospite

    Predefinito Re: [HOW-TO]Linux

    HowTo 36: Gestire una bibliografia con Bibus e Openoffice
    Se avete mai scritto una tesi, sapete gia' che la parte piu' pallosa e' gestire la bibliografia. Mantenere uno stile coerente fra autori, titoli, anni di pubblicazione, titoli di giornali e compagnia bella e' orrendamente tedioso, oltre che bruciare un sacco di tempo.
    Per Windows esistono software che permettono di includere la bibliografia in un database per poi richiamarla da Word, inserendo semplicemente la referenza voluta al posto giusto e creando automagicamente un file di bibliografia. Il piu' diffuso e' forse EndNote, ma ne esistono sicuramente altri.
    E per linux? Il vostro intrepido, messo a confronto con il problema, ha scovato una combo piu' che eccellente per fare lo stesso, usando solo software libero.

    Il software di gestione bibliografica si chiama Bibus:

    http://bibus-biblio.sourceforge.net/....php/Main_Page

    e si interfaccia perfettamente ad Openoffice.org, permettendo una rapida inclusione della bibliografia in un testo.
    L'installazione e' molto semplice (c'e' anche un repository Debian, per gli utenti che usano .deb)
    Codice:
    $ sudo apt-get install bibus
    e aprendo il software per la prima volta verra' richiesto di connettersi ad OO.o, in modo da attivare tutte le opzioni per l'integrazione. Basta seguire le istruzioni.

    Bibus puo' importare parecchi databases di altri software, io ho importato da EndNote passando per un file .xml.

    Un paio di cosette che ho imparato usando Bibus:
    1) Ci sono dozzine di stili gia' inclusi, utili se pubblicate su una delle riviste elencate. Se invece ve ne serve un altro, basta crearlo con l'editor integrato, semplicissimo da usare.
    2) Quando inserite una referenza, non preoccupatevi di come appare. Una volta terminato il lavoro, cliccate (in Bibus) sotto Openoffice.org-->Format Bibliography e la bibliografia verra' magicamente formattata secondo il vostro stile, senza altro intervento da parte vostra
    3) All'occhio: le versioni >= 1.4.1 paiono avere un bug estremamente fastidioso, per cui usare database estesi (il mio contiene ~10000 referenze) provoca rallentamenti insostenibili. Io al momento (aprile 2008 ) sono tornato alla versione 1.4.0rc2.
    4) Se qualche referenza appare male nel testo, controllate il vostro stile e l'entry nel database. Modificate quella. Se ancora qualcosa non va e volete apportare modifiche manuali alla bibliografia (SCONSIGLIATISSIMO!), da dentro OO.o premete F5 (Navigator), e alla voce "Bibliography" cliccate col destro. Scegliete "Index" e levate la spunta da "Read Only".

    Nota a margine: Bibus e' multipiattaforma (Windows, Linux, OSX) e gestisce anche MS Word, quindi e' consigliato anche se usate altri sistemi. Basta copiare il file del database (XXXXXX.sqlite) sulla nuova macchina ed usarlo come database.

    Detto cio', scrivere una tesi e' una miseria. Ecco.

    P.S.: Lo so che esistono LateX e BibteX, ma alcuni di noi hanno una vita.

  14. #39

    Predefinito

    HowTo 37: Installare e configurare un modem USB con chipset Eagle-USB (I, II o III) su (K/X)Ubuntu


    PREMESSA:
    questa guida dovrebbe funzionare, a detta dell'autore (che non sono io), con i seguenti modelli di modem USB: Sagem Fast 800, Sagem Fast 908, Comtrend ct 350, Comtrend ct 361, US Robotics USR9000 Sureconnect, TELINDUS ND 220 ARESCOM, Elcon 111U, Aztech 206U, Dlink DSL-200i , ARESCOM NDS1060, ECI B-FOCuS 150A II, Aethra Starmodem (ATTENZIONE: di quest'ultimo esistono vari modelli con chipset differenti, e tra poco impareremo a distinguerli), Huawei SmartAX MT810 ID, Teledat 300 usb, Zoom 5510B, ASUS AAM6000UG.

    Altri modelli con medesimo chip e non inclusi nella lista, magari solo per dimenticanza o perchè sono più recenti della guida, dovrebbero secondo me ugualmente funzionare (i driver Eagle sono del tutto generici, dopotutto).

    La seguente procedura è stata da me personalmente testata con successo su un Aethra Starmodem. Faccio a tal proposito notare ai possessori di tale apparecchio che, prima di cominciare a smanettare, è indispensabile avere la certezza che il chipset contenuto nel modem sia effettivamente un Eagle. Infatti, come già detto, di Starmodem ne esistono vari modelli con chip differenti (e non esplicitati). Se si sbaglia driver si fa solo casino, per cui attenzione. Allora, in particolare per chi si trovasse in tale situazione (ma anche gli altri farebbero meglio a non saltare le righe seguenti, in quanto non so se possano esserci casi simili allo Starmodem anche per gli altri modelli in elenco), c'è un modo semplice per regolarsi:

    Riconoscere il proprio chipset

    1) Si installa il pacchetto usbutils (questo sito è quello di riferimento per tutti i pacchetti di Ubuntu).
    2) Si immette il comando
    Codice:
    $ sudo mount -t usbfs none /proc/bus/usb
    3) Poi si immette
    Codice:
    $ sudo lsusb
    Si ottiene una schermata del genere:

    Bus 001 Device 001: ID 0000:0000 Virtual Hub

    Bus 001 Device 002: ID 0572:cb06 Conexant Systems (Rockwell), Inc.


    Bisogna cercare la riga corrispondente al modem e prendere in esame i 2 codici separati dai 2 punti dopo la parola ID (sono, nell'ordine, il Vendor ID e il Product ID). In questo caso, a titolo di esempio, 0572 e cb06 sono rispettivamente il Vendor ID ed il Product ID dell'Aethra Starmodem con chipset Conexant (quindi NON Eagle). Ora si devono confrontare i propri valori con quelli elencati in questa tabella. In essa si trova un elenco di modem che completa ed eventualmente aggiorna la precedente lista di apparecchi dotati di chip Eagle (come detto, però, io posso dare certezze solo sullo Starmodem, negli altri casi la vostra prova sul campo è l'unica garanzia...).

    Ora possiamo installare il driver:

    Installazione del driver

    1. Scaricare la versione più aggiornata del firmware ueagle-data-x.x.tar.gz (x.x è la versione, nel mio caso 1.1) da questo elenco.
    2. Far partire Ubuntu e collegare il modem.
    3. Utilizzare i seguenti comandi per installare il firmware, ponendo di aver salvato l'archivio in Home:
    Codice:
    $ tar -xvzf ueagle-data-1.1.tar.gz
    $ sudo mkdir /lib/firmware/ueagle-atm
    $ cd  ueagle-data-1.1/
    $ sudo cp -a * /lib/firmware/ueagle-atm
    4. Staccare il cavo USB del modem dal pc, aspettare 30 secondi, riattaccare il cavo USB al pc. Dopo qualche secondo, le lucine del modem dovrebbero cominciare a lampeggiare e poi, dopo un po’ dovrebbero rimanere accese. Se non succede, si riavvia il pc. Nel mio caso non è stato necessario staccare e riattaccare il cavo, perchè le luci del modem si sono accese da sole.

    Ora va configurata la connessione (nel mio caso l'ISP è Infostrada, la procedura dovrebbe funzionare anche con gli altri, ma non posso esserne totalmente certo):

    Configurare la connessione

    1. Si lancia
    Codice:
    $ gksudo gedit /etc/ppp/peers/ueagle-atm
    Si ricorda che, in Kubuntu, il corrispondente comando è
    Codice:
    $ kdesu kate /etc/ppp/peers/ueagle-atm
    mentre in Xubuntu è
    Codice:
    $ gksudo mousepad /etc/ppp/peers/ueagle-atm
    2. Si copia nel file appena aperto il seguente testo:

    user "NOMEUTENTE"
    plugin pppoatm.so VP.VC
    noipdefault
    usepeerdns
    defaultroute
    persist
    noauth


    Dove NOMEUTENTE è il nome utente che ti ha dato il tuo ISP per connetterti ad internet e VP e VC sono due numeri che, nel mio caso, sono rispettivamente 8 e 35, ma dovrebbero andar bene anche per gli altri provider.

    3. Si lancia
    Codice:
    $ gksudo gedit /etc/ppp/chap-secrets
    Ci dovrebbe essere una riga nel file che si apre che non ha il cancelletto all’inizio, fatta così:
    "your username" "*" "your password" "*"
    Dove <your username> e <your password> devono essere rispettivamente il tuo nome utente e la tua password per la connessione.
    Se questa riga non c’è, va aggiunta in fondo al file.

    4. Si fa la stessa cosa al file che si apre immettendo:
    Codice:
    $ gksudo gedit /etc/ppp/pap-secrets
    Ora, per lanciare la connessione, si digita nella console (dopo aver controllato che il modem abbia le lucine accese):
    Codice:
    $ pon ueagle-atm
    Per terminarla:
    Codice:
    $ poff
    oppure
    Codice:
    $ poff ueagle-atm
    Si possono anche creare, sia per lanciare che per terminare la connessione, 2 comodi lanciatori (click con tasto destro sul desktop e selezione della voce appropriata), immettendo in essi i comandi descritti pocanzi. In tal modo non si ha bisogno di usare ogni volta il terminale. Oppure si può far sì che il pc si connetta automaticamente all'avvio del sistema o in altre occasioni. Per queste ultime operazioni si faccia riferimento alla fonte principale della guida citata a fine pagina.
    Ora il vostro modem dovrebbe funzionare come si deve.


    - Fonte principale (tradotta, tagliata ed integrata): https://help.ubuntu.com/community/Us...dem/ueagle-atm

    - Fonte secondaria (tagliata): http://www.pluto.it/files/journal/pj...dsl-mini3.html

  15. #40
    Banned
    Data Registrazione
    03-11-09
    Messaggi
    4

    Question Fendibag (61)

    ....
    Ultima modifica di kaaio; 10-11-09 alle 11:31:39 Motivo: spam

+ Rispondi alla Discussione
Pag 2 di 2 PrimaPrima 12

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  • Il codice BB è Attivato
  • Le faccine sono Attivato
  • Il codice [IMG] è Attivato
  • Il codice HTML è Disattivato