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  1. #1

    Predefinito [24/08/2003] Riaa VS Peer to Peer: autunno bollente

    Interessanti sviluppi in arrivo dalle vicende relative alla guerra dichiarata ai sistemi di file sharing da parte dell’associazione dei discografici americani; come annunciato alcune settimane fa, in seguito a una sentenza di un tribunale statunitense la RIAA ha deciso di continuare la sua battaglia passando per i file log degli Internet Service Provider americani, ora obbligati a fornire ai suoi legali i nomi degli indirizzi IP che la RIAA stessa fornirà loro. Questo è possibile in base a complessi programmi di tracking messi a punto da alcuni specialisti dietro precisa richiesta delle major del disco, studiati per individuare gli indirizzi IP di coloro che scaricano file musicali protetti dai diritti di copia.<br>
    Ebbene, proprio nei giorni scorsi sono partite le prime richieste di delazione ai vari ISP: da loro punto di vista, si tratta di una situazione non facile poiché ottemperare alle richieste dei discografici quasi sicuramente comprometterà il loro rapporto con gli stessi utenti di cui, per contratto, dovrebbero garantire la riservatezza dei dati personali. Nonostante questo, la linea di condotta generale parrebbe essere quella di un allineamento alle richieste con cui la RIAA spera di scoraggiare il protrarsi di quella che da sempre considera un’attività illecita.<br>
    Cosa possiamo prevedere per l’immediato futuro? L’intento intimidatorio molto probabilmente si concluderà con alcune azioni legali i cui risarcimenti faranno da monito per tutti coloro che negli Stati Uniti condividono file musicali: ma basterà a spaventare il resto del mondo?


    Elvin

  2. #2
    Il Nonno L'avatar di Zerg
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    Predefinito Re: Riaa VS Peer to Peer: autunno bollente

    ma azz,come rompono con sti programmi per scaricare e condividere gli mp3,ma io dico,allora non fate neanche i lettori mp3 no?Visto che ci mangiate sopra con i lettori e menate varie....

    cmq io i miei giochi per pc li ho tutti originali,eccone un'esempio:



    camera mia!

  3. #3
    Il Nonno L'avatar di Pegasus
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    Predefinito Re: Riaa VS Peer to Peer: autunno bollente

    [OT]
    Adesso dimmi tu se questa è l'ora di scrivere l'editoriale?!?!?!

    [OT]

    Cmq sia per me bisognerebbe fare una revisione totale del mondo videoludico / musicale. Se la roba costasse meno la gente comprerebbe di più. (Anche se devo dire che certe case produttici hanno diminuito i prezzi)

  4. #4
    D3luX
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    Predefinito Re: Riaa VS Peer to Peer: autunno bollente

    prima dovranno vincere la battaglia con gli ISP per avere i log.. poi una volta che hai scoraggiato (ammesso che ci 6 riuscito..) gli utenti americani come scoraggi europa e co.?

  5. #5
    Shogun Assoluto L'avatar di Bl@ck
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    Predefinito Re: Riaa VS Peer to Peer: autunno bollente

    D3luX ha scritto lun, 25 agosto 2003 alle 00:07
    prima dovranno vincere la battaglia con gli ISP per avere i log.. poi una volta che hai scoraggiato (ammesso che ci 6 riuscito..) gli utenti americani come scoraggi europa e co.?
    nn t preoccupare tanto presto o tardi la stessa cosa arriverà in europa
    visto ke lo stato italiano è diventata una "colonia americana" può darsi ke si mettano daccordo e lo portino

  6. #6
    Crysis85
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    Predefinito Re: Riaa VS Peer to Peer: autunno bollente

    Perchè hai beccato proprio l'immagine del muletto che è quello che si usa di meno per scaricare mp3?

  7. #7
    jack1985
    ospite

    Predefinito Re: Riaa VS Peer to Peer: autunno bollente

    mah, c'era un altro editoriale in cui si faceva un calcolo di quanto tempo ci sarebbe voluto per incriminare tutti i pirati...

    4-5 generazioni

  8. #8

    Predefinito Re: Riaa VS Peer to Peer: autunno bollente

    concordo con il fatto che qui il mulo centra davvero poco.

  9. #9
    Lo Zio L'avatar di DigitalHawk
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    Predefinito Re: Riaa VS Peer to Peer: autunno bollente

    abbassare i prezzi invece di fare queste battagglie morte sul nascere?
    hanno chiuso napster?ora ce' kazaa,imesh,winmx,emule,edonkey...
    chiuderanno tutti questi?
    ne faranno di nuovi in cui non si riuscira' ad avere l'ip!

    se invece cercassero di abbassare i prezzi soprattutto le case discografiche forse ci sarebbe meno pirateria.

    Esempio: un cd musicale costa 20euri circa,dal maruka 5euri
    risparmio totale: 20-5=15EURI ed ho le stesse canzoni.
    abbassano i prezzi? poniamo che un cd musicale costi 10euri
    risparmio totale: 10-5=5EURI sono molto meno,e quindi invece di prendermi 2 cd dal maruka me ne prendo uno ma che aleno e' originale e magari non rischio di beccarmi la fregatura!

    Altro esempio(applicabile solo per i 56kb): costo connessione per un'ora? (io non mi ricordo bene,ora ho adsl) cmq dovrebbe essere circa 1euro?50centini?
    bene in 1ora quante canzoni scarichi con il 56kb?2o3 se ti va' bene,un cd ne tiene 20.
    20:2=10 10connessioni da effettuare
    10x0,50=5euri!ecco che se i cd originali costassero 10euri non spreco il tempo a scaricare canzoni ma cerco altre informazioni (o anche si porno ).

    Ora voi direte beh ma se abbassano i prezzi la SIAE e compagnia bella non guadagna piu'.
    Al massimo non ci MANGIA su!
    a loro incidere un cd costera' se va' bene 50centini,1euri al massimo!su 20 euri ne guadagnano 19!

    Ciao!

  10. #10
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    Predefinito Re: Riaa VS Peer to Peer: autunno bollente

    Elvin ha scritto dom, 24 agosto 2003 alle 22:47
    .. la RIAA ha deciso di continuare la sua battaglia passando per i file log degli Internet Service Provider americani, ora obbligati a fornire ai suoi legali i nomi degli indirizzi IP che la RIAA stessa fornirà loro. Questo è possibile in base a complessi programmi di tracking messi a punto da alcuni specialisti dietro precisa richiesta delle major del disco, studiati per individuare gli indirizzi IP di coloro che scaricano file musicali protetti dai diritti di copia.<br>..
    E' un pò cose se l'ANAS si dotasse di autovelox per multare quelli che vanno troppo veloci sulle sue strade. Cosa autorizza la RIAA ad utilizzare questi programmi per individuare ip ed utilizzare i risultati di questi tracking di dubbia legittimità in fase processuale? Io posso anche inventarmi di aver beccato 100 individui ad andare a 200kmh ma il problema è che non sono la Polizia Stradale. Diverso sarebbe se fosse la polizia ad individuare tali reati.

  11. #11
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di Onslaught
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    Predefinito Re: Riaa VS Peer to Peer: autunno bollente

    A parte i dubbi procedurali giustamente sottolineati da Parmenides,mi vengono in mente alcune considerazioni:
    1)Se deballano gli mp3 e tutto quello che si scarica dalla rete,spero si rendano conto che dovranno dire addio a masterizzatori,cd vuoti,lettori mp3 e provider internet......tutta questa roba serve al 95% delle persone SOLO per scaricare da internet,per cui se elimini il file sharing,elimini anche queste cose,senza per altro avere la sicurezza di aumentare le vendite di quello che si scaricava(se i prezzi rimangono quelli,le vendite NON possono aumentare di molto: se non scarichi non ti aumenta il conto in banca e i prezzi sono oggettivamente troppo alti).
    2)E' dimostrato da molte ricerche che la maggior parte di coloro che scaricano acquista più cd,dato che ha modo di ascoltare bene e ponderare gli acquisti,per cui è tutta da verificare questa ipotesi "fine file sharing=più vendite".
    Dovrebbero stangare prima la pirateria vera e propria,quella a scopo di lucro: quella di sicuro è dannosa in tutto e per tutto.
    PS: odio gli mp3 e mal sopporto i divx,perchè secondo me la differenza è notevole,però questi metodi sono completamente errati,è come usare un lanciamissili per togliere la macchia da una tovaglia e aspettarsi un buon risultato.

  12. #12
    La Nebbia
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    Predefinito Re: Riaa VS Peer to Peer: autunno bollente

    E' un mix tra le cose. La SIAE dovrebbe certamente abbassare i prezzi dei CD, per quanto riguarda la musica, ma sono convinto che qualcosa deve anche essere fatto per il filesharing selvaggio.
    Il lavoro che c'è dietro la realizzazione di un album è bestiale. Suono in un gruppo che ha un contratto discografico presso una label tedesca, la quale chiaramente afferma che prima del fenomeno del filesharing (che in Europa è esploso non troppi anni fa) un gruppo che adesso vende sulle 15000 copie avrebbe tranquillamente venduto 5000 copie in più, che è 1/3 alla fine!
    Un artista offre intrattenimento; perchè questo dovrebbe esser dato via gratis? Io pago pure alla Logitech il mouse che mi premette di divertirmi quando gioco. Non vedo che differenza ci sia. Qualsiasi forma d'arte deve essere pagata.
    Poi la cosa migliore che un gruppo possa fare è rendere disponibili alcune canzoni presso il proprio sito, cosicchè uno si faccia un'idea dell'album che esce, ma scaricarsi un'intero album.....
    Non so con che mezzi si possa sconfiggere questa piaga, spero solo che si trovino. Per adesso sta solo sul buon senso della gente!

  13. #13
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di Onslaught
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    Predefinito Re: Riaa VS Peer to Peer: autunno bollente

    Jeppa ha scritto lun, 25 agosto 2003 alle 19:10
    E' un mix tra le cose. La SIAE dovrebbe certamente abbassare i prezzi dei CD, per quanto riguarda la musica, ma sono convinto che qualcosa deve anche essere fatto per il filesharing selvaggio.
    Il lavoro che c'è dietro la realizzazione di un album è bestiale. Suono in un gruppo che ha un contratto discografico presso una label tedesca, la quale chiaramente afferma che prima del fenomeno del filesharing (che in Europa è esploso non troppi anni fa) un gruppo che adesso vende sulle 15000 copie avrebbe tranquillamente venduto 5000 copie in più, che è 1/3 alla fine!
    Un artista offre intrattenimento; perchè questo dovrebbe esser dato via gratis? Io pago pure alla Logitech il mouse che mi premette di divertirmi quando gioco. Non vedo che differenza ci sia. Qualsiasi forma d'arte deve essere pagata.
    Poi la cosa migliore che un gruppo possa fare è rendere disponibili alcune canzoni presso il proprio sito, cosicchè uno si faccia un'idea dell'album che esce, ma scaricarsi un'intero album.....
    Non so con che mezzi si possa sconfiggere questa piaga, spero solo che si trovino. Per adesso sta solo sul buon senso della gente!
    C'è un errore di fondo: l'artista è turplupinato quanto il consumatore,dato che a lui,creatore dell'opera,arriva una parte piccolissima del guadagno,guadagno che va a chi l'opera non la crea......non mi sembra corretto,chi dovrebbe smettere di mangiarci sono la siae,le case discografiche(a me dei video da 3 mila miliardi interessa meno di zero,preferisco musica buona e meno trovate da avan-spettacolo)e i distributori.
    La pirateria nuoce e non nuoce,nel senso che di sicuro sono mancati guadagni,ma solo teoricamente,dato che i prezzi sono talmente alti che comunque molti non comprerebbero un gran numero di cd,anzi(vista la qualità media poi: 2-3 canzoni belle per album alla modica cifra di 40.000 lire),per questo il primo passo è abbassare i prezzi(e ripeto,lo dico da utente che non può sopportare gli mp3,quindi la musica che scarico io serve come sample,un assaggio per capire se mi interessa o meno il cd),perchè non si può comunque pretendere che la gente spenda soldi che non ha(40.000 lire per un cd sono una cifra molto alta,troppo alta,per moltissime persone: spendere quei soldi significa fare dei sacrifici e delle rinunce,quindi ne deve valere veramente la pena).

  14. #14
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    Predefinito Re: Riaa VS Peer to Peer: autunno bollente

    Concordo assolutamente sui prezzi dei CD. Folli. Ma penso che ci debba essere qualcosa sotto; mi chiedo come mai non abbiano mai fatto un periodo di prova sufficientemente lungo a cd con costo abbassato...

  15. #15
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    Predefinito Re: Riaa VS Peer to Peer: autunno bollente

    Jeppa ha scritto lun, 25 agosto 2003 alle 19:38
    Concordo assolutamente sui prezzi dei CD. Folli. Ma penso che ci debba essere qualcosa sotto; mi chiedo come mai non abbiano mai fatto un periodo di prova sufficientemente lungo a cd con costo abbassato...
    La cosa bella è che,tempo fa,c'è stata una promozione da ricordi,con cd a 10?(album vecchi): ebbene,sono andati letteralmente a ruba: perchè non provare coi cd più nuovi? A rimettere il prezzo a 20? sei sempre in tempo.
    Mi sembra che ci sia anche poca volontà di risolverla davvero questa situazione.
    Se fossero onesti,non darebbero tutte le colpe alla pirateria.

  16. #16
    Il Nonno L'avatar di BJ
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    Predefinito Re: Riaa VS Peer to Peer: autunno bollente

    commento caustico e veloce sull'editoriale del Lorenzetti:"...basterà a spaventare il resto del mondo?"
    (riferito all'atto intimidatorio)


    basta la galera e/o la pena di morte a scoraggiare l'uomo a commettere crimini ben peggiori?

    A voi la risposta, ahime scontata...


  17. #17

    Predefinito Re: Riaa VS Peer to Peer: autunno bollente

    Elvin ha scritto dom, 24 agosto 2003 alle 22:47
    come annunciato alcune settimane fa, in seguito a una sentenza di un tribunale statunitense la RIAA ha deciso di continuare la sua battaglia passando per i file log degli Internet Service Provider americani, ora obbligati a fornire ai suoi legali i nomi degli indirizzi IP che la RIAA stessa fornirà loro.
    Credo che la RIAA non incontrerà nessun ostacolo di natura legale se, come mi sembra di capire da quanto ho appena letto, il suo comportamento è stato avallato da un tribunale, quindi ritenuto conforme alla legge. Credo che andrà fino in fondo del tentativo di scoraggiare lo scaricamento illegale dei file protetti da copyright. Cosa comporterà tutto questo in futuro è difficile dirlo. É probabile che la stessa iniziativa venga adottata anche in altri paesi, anche in Europa. Sul fatto poi che questo avrà come effetto quello di diminuire sensibilmente la pirateria sono piuttosto scettico.
    Affrontare il problema della pirateria appare un problema insormontabile (un po' come nel caso della Kobayashi Maru). Da una parte abbiamo le avide case discografiche che impongono politiche di prezzo assolutamente inique. Dall'altra milioni di utenti che per ottenere ciò che vogliono infrangono la legge solamente perché questo è facilmente realizzabile. Come fare a far mutare atteggiamento ad entrambe le parti resta ahimé (ahinoi) tuttora un mistero.

  18. #18
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    Predefinito Re: Riaa VS Peer to Peer: autunno bollente

    Continuo a dire che la soluzione è facilissima invece: ripeto che sono stati vendute caterve di cd VECCHI a 10?.....ora,la gente avrebbe potuto scaricare anche quelli,ma la maggior parte della gente è disposta a spendere 10? per la qualità del cd originale evidentemente.
    Se tanta gente è disposta a comprare cd vecchi a 10?,perchè non dovrebbe comprare cd nuovi a 10?? Certo che lamentarsi,dire un sacco di balle e non provare mai.....
    E' ovvio che a 20? non si sono molte persone disposte all'acquisto e in questo discorso la pirateria c'entra abbastanza poco(se ritengo che il valore del cd non sia 20?,anche se non scarico,non compro).

  19. #19
    La Nebbia
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    Predefinito Re: Riaa VS Peer to Peer: autunno bollente

    Ma questa battaglia quanto costerà alla RIAA?
    Sembrano disposti a non badare a spese!
    In più occasioni ho avuto la dimostrazione che pirateria-vendite non abbiano un rapporto ne semplice ne diretto!
    Ho sentito responsabili SONY ammettere che la "pirateria" è stata tollerate per la PS 1 in quanto funzionale per la sua diffusione!!!
    Salvo poi aumentare i prezzi degli originali (per colpa della pirateria!!) anche per la PS 2 quando all'inizio la pirateria era praticamente inesistente!!
    Per la musica il discorso è simile, prima vendi i masterizzatori HI-FI poi introduci protezioni sui cd affinchè non possano essere copiati ......
    Questa lotta è iniziata come quella contro la cassetta 25 anni fa e contro la videocassetta 15 anni fa ....... finirà nello stesso modo?
    Forse finchè non troveranno un modo per lucrarci sopra in modo spaventoso (vedi VHS)continueranno a fare i proibizionisti!!

  20. #20

    Predefinito Re: Riaa VS Peer to Peer: autunno bollente

    Onslaught ha scritto lun, 25 agosto 2003 alle 23:27
    Continuo a dire che la soluzione è facilissima invece: ripeto che sono stati vendute caterve di cd VECCHI a 10?.....ora,la gente avrebbe potuto scaricare anche quelli,ma la maggior parte della gente è disposta a spendere 10? per la qualità del cd originale evidentemente.
    Se tanta gente è disposta a comprare cd vecchi a 10?,perchè non dovrebbe comprare cd nuovi a 10?? Certo che lamentarsi,dire un sacco di balle e non provare mai.....
    E' ovvio che a 20? non si sono molte persone disposte all'acquisto e in questo discorso la pirateria c'entra abbastanza poco(se ritengo che il valore del cd non sia 20?,anche se non scarico,non compro).
    La difficoltà, come ho scritto nel post precedente, non sta tanto nel trovare una soluzione possibile, perchè sulla diminuzione dei prezzi siamo tutti d'accordo. La difficoltà reale è quella di far cambiare l'atteggiamento radicato delle due fazioni che non vogliono saperne di cambiare. Se fosse palese (e dimostrato) che dimezzando i prezzi i volumi raddoppiassero, non perdendo sul fatturato, sarebbe tutto bello che risolto.

  21. #21
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di Onslaught
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    Predefinito Re: Riaa VS Peer to Peer: autunno bollente

    Lone Wolf MHIML ha scritto mer, 27 agosto 2003 alle 09:28
    Onslaught ha scritto lun, 25 agosto 2003 alle 23:27
    Continuo a dire che la soluzione è facilissima invece: ripeto che sono stati vendute caterve di cd VECCHI a 10?.....ora,la gente avrebbe potuto scaricare anche quelli,ma la maggior parte della gente è disposta a spendere 10? per la qualità del cd originale evidentemente.
    Se tanta gente è disposta a comprare cd vecchi a 10?,perchè non dovrebbe comprare cd nuovi a 10?? Certo che lamentarsi,dire un sacco di balle e non provare mai.....
    E' ovvio che a 20? non si sono molte persone disposte all'acquisto e in questo discorso la pirateria c'entra abbastanza poco(se ritengo che il valore del cd non sia 20?,anche se non scarico,non compro).
    La difficoltà, come ho scritto nel post precedente, non sta tanto nel trovare una soluzione possibile, perchè sulla diminuzione dei prezzi siamo tutti d'accordo. La difficoltà reale è quella di far cambiare l'atteggiamento radicato delle due fazioni che non vogliono saperne di cambiare. Se fosse palese (e dimostrato) che dimezzando i prezzi i volumi raddoppiassero, non perdendo sul fatturato, sarebbe tutto bello che risolto.
    Ne sei convinto? Io no,dato che vedo posizioni assurde tenute da chi ha tutti gli interessi a cambiare la situazione(e non sono di certo i consumatori: se i cd costano troppo,mal che ti vada li lasci dove sono,ma dall'altra parte il problema è "un pochino" più grosso......se la gente non compra,non arrivano soldi).
    Mi sembra ovvio che il passo lo debba fare chi vende: quando mai i cd sono aumentati di prezzo per la pirateria? Siamo seri,costavano una follia già prima: che garanzie abbiamo che se tutti ci mettiamo a comprare cd a 20?,il prezzo cali? Nessuna,anzi,a quel punto,col piffero che li abbassano i prezzi(è un pò come la favolina del prezzo dei giochi: è alto per colpa della pirateria,infatti,dove la pirateria non c'è,i giochi costano ancora di più).

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