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  1. #26
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    Predefinito Re: Osservare il cielo

    Vince 15 ha scritto sab, 06 settembre 2003 alle 15:15

    Secondo me esistono, cmq evviamente sarebbe possibile modificare la camera per rimanere esposta tanto a lungo. Il problema è che nelle fotocamere digitali, probabilmente il CCD viene alimentato solo per il periodo per cui è stato programmato. Non è come in quelle classiche che si impressionano...
    nel caso di alcune webcam (vesta pro, toucam pro) esistono modifiche da apportare per variare il tempo di esposizione, solo che bisogna stare dietro con circuiti e saldature

  2. #27
    La Nebbia
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    Predefinito Re: Osservare il cielo

    rigel ha scritto ven, 05 settembre 2003 alle 18:51
    Wido ha scritto ven, 05 settembre 2003 alle 16:30
    Ti rispondo da non esperto:se non riesci a regolare il tempo di esposizione mi sa che avrai dei problemi... (4 secondi di massima apertura penso che vadano bene solo per gli oggetti molto luminosi - mi smentiscano gli addetti ai lavori)

    è vero, ma penso che x le macchine fotografiche "non giocattolo"
    non sia un problema settare il tempo di posa anche a + di quello massimo di default


    xò riguardo al telescopio:

    se è uno di quelli "giocattolo" es. 60mm di diametro prezzo sui 100 euro, allora è probabile che non esista un adattatore x macchina fotografica,


    se invece ti compri un vero telescopio entry-level, un riglettore 114mm per esempio, allora non hai problemi


    la differenza tra un telescopio giocattolo da 60mm e uno entry-level come quello 114mm è la stessa che c'è tra un computerino Clementoni e un vero PC, sia in termini di qualità che in termini di supporto, periferiche etc...

    per le webcam il supporto è facilmente realizzabile. Basta togliere il gruppo di lenti dell'obiettivo della webcam in modo da lasciare scoperto il CCD, poi si richiude tutto e si incolla su un portarullini (le scatolette nere di plastica) tagliato e lo si infila nel portaoculari del telescopio, sempre che questo sia da 31.8mm
    alcuni telescopi hanno di serie l'attacco per alcune Reflex (hanno il portaoculari filettato) solo che non ne so molto

  3. #28
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    Predefinito Re: Osservare il cielo

    rigel ha scritto dom, 31 agosto 2003 alle 13:21
    riguardo alle montature:

    la maggiorparte dei telescopi amatoriali sono a montatura equatoriale, mentre i grandi osservatori no
    mi sembra strano ... all'osservatorio astronomico del Campo dei Fiori di Varese il telescopio da 60 cm (credo) era su una montatura equatoriale a forcella ...

  4. #29
    Il Nonno L'avatar di rigel
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    Predefinito Re: Osservare il cielo

    ecco un link che dovrebbe esservi davvero molto utile:

    http://space.tin.it/scienza/camonti/inde x1.htm


    inoltre vi posto una descrizione di CCD che appare nel sito:

    ----------------------------------------


    CCD

    Innanzi tutto vorrei spiegare brevemente cosa sia un ccd per poi passare alle caratteristiche di quelli che ho usato e che uso tutt' ora. Il C.C.D. (Charge Copuled Device, "Dispositivo a scorrimento di carica") e' un componente elettronico composto da materiali semiconduttori , come il silicio, sensibili alla luce. Quando un fotone colpisce la superficie del CCD vengono liberati elettroni che si accumulano nei singoli elementi del CCD (pixel). Quanto piu' e' brillante l'oggetto su cui viene puntato il ccd tanto piu' saranno i fotoni che lo colpiscono e quindi gli elettroni che si accumulano in ciascun pixel. Come si forma l'immagine sul sensore CCD: immaginiamo che il nostro telescopio/ccd sia puntato su una galassia o nebulosa, i fotoni provenienti da essa si accumuleranno come elettroni su un certo numero di pixel; supponiamo inoltre che i diversi livelli di luminosita' dell'immagine siano rapresentati da ciascun pixel da un numero, ad esempio 1-8 dove 1 e' il nero del fondo cielo mentre 8 il bianco del nucleo della galassia ; i valori intermedi sono i vari toni di grigio. A questo punto avremo un' immagine che rappresenta la galassia in forma "discreta", fatta da vari quadratini (pixel) a ciascuno dei quali e' associata una certa brillantezza. Se il numero dei pixel fosse molto elevato (superiore ai 150000) e cosi' anche il numero di livelli di grigio (4000 o piu') si avrebbe un'immagine praticamente indistinguibile da una fotografia chimica.Ora ci sono vantaggi e svantaggi nell'usare un ccd al posto della classica macchina fotografica; i sensori ccd piu' economici sono grandi circa 1/10 rispetto alla pellicola fotografica mentre quelli piu' professionali che hanno lati di circa 8-10mm hanno purtroppo prezzi astronomici. I vantaggi pero' sono molteplici;infatti, con un ccd bastano pochi minuti per riprendere un'immagine di una galassia molto debole e questa appare subito sul monitor del computer ;quindi si possono scartare le immagini venute male e fare numerose prove senza dover attende giorni e spendere soldi per lo svluppo come in fotografia. Inoltre il ccd e' esente dal difetto di reciprocita' della pellicola perche' mentre la sensibilita' della pellicola ( dipende dal tipo) decade vistosamente con l'aumentare della posa con il ccd questo non succede anzi, raddoppiando la posa si registrano stelle 2 volte piu' deboli. Non bisogna pero' dimenticare che anche il ccd ha i suoi problemi diciamo "tecnici" ; uno di questi e' la corrente di buio, ossia non tutti gli elettroni che si accumulano sui pixel derivano da fotoni ma molti (dipende anche dalla qualita' del sensore) si formano a causa del calore prodotto dal rumore elettronico.Per limitare il problema il ccd e' appoggiato su una cella Peltier che abbassa la moltissima la tempratura del sensore con un delta termico di circa 30° o piu' rispetto all' ambiente esterno. Per eliminare pero' definitivamente la corrente di buio bisogna usare il dark frame; si riprende e si sottrae all'immagine originale un' altra ottenuta con lo stesso tempo di posa a telescopio chiuso, cosi' facendo l'iimagine viene totalmente ripulita.Questo passaggio si esegue con il software della camera ccd o con i tanti programmi di image processing presenti sul mercato o gratuiti su internet ;infatti, un' immagine digitale puo' essere elaborata per eliminare tutti (o quasi) i difetti derivanti dal sensore, telescopio, turbolenza atomosferica ecc riuscendo cosi' a ricavare maggior informazioni possibili senza pero' alterare in modo innaturale il risultato finale.

    PXL-211

    Questo e' stato il primo CCD che ho comprato circa 4 anni fa. Appartiene alla fascia molto economica per via del sensore davvero piccolo, si tratta del Texas Instruments 211 con i lati di soli 2.4mm ma comunque sufficiente per fare un po' di pratica con una spesa contenuta. A parte il problema del sensore e del software per riprendere le immagini ,piuttosto spartano (funziona sotto dos), la camera ha un pregio abbastanza importante; infatti, il download dell'immagine da camera ccd a computer e' praticamente instantaneo anche su sistemi ormai datati ( tipo 486); questo facilita molto la messa a fuoco e la ripresa di numerose immagini ( ad esempio quelle planetarie) in successione. Nella sezione software mettero' i programmi che uso di solito per riprendere ed elaborare le immagini con questo ccd il cui software nativo utilizza una estensione un po' particolare nel salvare i files.

    questa e' un' immagine di Saturno ripresa con la PXL-211 e un telescopio SC da 20cm




    Starlight MX512



    Posseggo da poco questo nuovo CCD prodotto in Inghilterra e con , a mio parere, un ottimo rapporto prezzo/prestazioni. Il cuore della camera ccd e' il sensori Sony ICX055BL da 4.9 x 3.65 mm di lato.Pur essendo ancora un ccd piccolo e abbastanza economico ha molti vantaggi rispetto al pxl-211 sia per quanto riguarda la dimensione del sensore (quasi doppia) sia per il software molto piu' curato e ricco di funzioni anche se decisamente piu' pesante (funziona solo sotto Windows). Le dimensioni e la risoluzione maggiore del sensore contribuiscono purtroppo ad aumentare il tempo di download dell' immagine a circa 15 secondi su un 486 con tutti i problemi che ne derivano per la messa a fuoco, autoguida e ripresa planetaria. A parte questo problema che e' presente praticamente in tutte le camere ccd attuali, la MX512 funzona molto bene, e' molto sensibile e con un sensore di dimensioni e risoluzione praticamente tuttofare quindi utilizzabile con profitto sia sul deep-sky che sui pianeti e Luna. Il software di gestione e' ben fatto e ha numerosi opzioni automatiche come la sottrazione del dark frame e flat field , la somma di piu' immagini ecc inoltre include numerosi filtri di elaborazione.

    Questa ripresa di M76 e la prima immagine che ho ottenuto con la MX512 applicata al rifrattore apo 15cm f6.7 con soli 25 secondi posa




    ---------------------------------------- ---

    queste tecniche sono proprio quelle he usiamo noi ad Asiago,

    oltre ai Dark, noi facciamo i Bias, e i Flat, che sono sempre delle procedure che si devono fare prima di osservare il cielo, sono un'pò complesse da spiegare magari + in la ne parlo

    in ogni caso x astronomia amatoriale basta il dark.



  5. #30
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    Predefinito Re: Osservare il cielo

    lo voglio anch'io un ccd
    ho solo una macchina fotografica digitale con il tempo di esposizione fisso (le foto alla luna anche piena attraverso il telescopio escono NERE) ... perdipiù sta accesa 3 minuti e scarica le pile (le duracell nuove, mica bruscolini)

  6. #31
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    Predefinito Re: Osservare il cielo

    rigel ha scritto sab, 06 settembre 2003 alle 15:58
    Il C.C.D. (Charge Copuled Device, "Dispositivo a scorrimento di carica")
    ehm, sarebbe 'charge couple device', dispositivo ad accoppiamento di carica... si' lo so son pignolo...

  7. #32
    Il Nonno L'avatar di rigel
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    Predefinito Re: Osservare il cielo

    finalmente ho trovato la risposta all'enigma:

    "come fare a mettere in posa una macchina fotografica x + del suo massimo di posa?"

    bene, se si ha una reflex si può vedere che oltre alle varie frazioni di secondo di posa si può selezionare una posa chiamata b, in genere è ina speie di pulsante/levetta che deve essere schiacciato il tempo di posa è il tempo che noi teniamo schiacciato il pulsante/levetta

    in astronomia i tempi di posa sono anche di 2 ore, quindi si vendono delle speciali cordicelle che tengono premuto la posa b per tutto il tempo che vogliamo, poi agendo sulla cordicella possiamo terminare la posa


    immaginavo che doveva essere una cosa del genere, non erano immaginabili macchine fotografiche con di default tempi di posa di ore



  8. #33
    Il Nonno L'avatar di sandman
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    Predefinito Re: Osservare il cielo

    esatto. la "cordicella"(piu' simile ad un freno per bicicletta, come concetto), inoltre, aiuta ad evitare 'vibrazioni' impartite all'insieme macchina/telescopio quando si preme l'otturatore.

  9. #34
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    Predefinito Re: Osservare il cielo

    Wido ha scritto ven, 05 settembre 2003 alle 18:30
    Ti rispondo da non esperto:se non riesci a regolare il tempo di esposizione mi sa che avrai dei problemi... (4 secondi di massima apertura penso che vadano bene solo per gli oggetti molto luminosi - mi smentiscano gli addetti ai lavori)

    Esatto... al massimo luna, o Giove e Saturno poco ingranditi, non di piu'... pero' gia' solo con la luna ti potrai divertire non poco... sapessi come e' spettacolare, e sempre in modo diverso...

  10. #35
    L'Onesto L'avatar di DBX
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    Predefinito Re: Osservare il cielo

    Esiste un legame tra tipologia di stella, la sua massa, la sua magnitudine , il suo raggio e il suo colore?
    Vorrei sapere di quali dati ho bisogno e quali invece posso ricavare da altri.
    Ad esempio data la classe di una stella posso risalire agli altri dati?

    La magnitudine apparente di un sistema binario reale è la somma delle magnitudini apparente ?
    E se si tratta di un sistema binario ottico ?
    Ci sono dei limiti (massimo e minimo) ai valori della magnitudine assoluta?

    Come si calcolano le orbite di pianeti attorno ad una stella?
    Di quali informazioni ho bisogno?
    Se ho un sistema multiplo come calcolo le orbite dei pianeti e dei soli?

  11. #36
    Il Nonno L'avatar di rigel
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    Predefinito Re: Osservare il cielo

    DBX ha scritto gio, 05 febbraio 2004 alle 10:20
    Esiste un legame tra tipologia di stella, la sua massa, la sua magnitudine , il suo raggio e il suo colore?
    Vorrei sapere di quali dati ho bisogno e quali invece posso ricavare da altri.
    Ad esempio data la classe di una stella posso risalire agli altri dati?

    La magnitudine apparente di un sistema binario reale è la somma delle magnitudini apparente ?
    E se si tratta di un sistema binario ottico ?
    Ci sono dei limiti (massimo e minimo) ai valori della magnitudine assoluta?

    Come si calcolano le orbite di pianeti attorno ad una stella?
    Di quali informazioni ho bisogno?
    Se ho un sistema multiplo come calcolo le orbite dei pianeti e dei soli?

    allora:

    1) si esiste un legame, innanzitutto la famosa equazione che lega la luminosità alla temperatura e al raggio:

    L = 4pigracoR^2sigmaT^4

    in pratica fissate la luminosità e la temperatura si ottiene uno e un solo raggio

    -la temperatura cresce con la quarta potensa quando aumenta la luminosità

    -il raggio aumenta con a seconda potenza


    questo significa che stelle molto calde non per forza devono essere molto luminose (dalla luminosità si determina poi la magnitudine assoluta)

    oppure stelle molto luminose non per forza devono essere molto grandi

    poi esiste una relazione tra massa e tipo septtrale della stella

    il tipo spettrale indica in quale sezione del visibile la stella emette la maggiorparte della sua energia, quindi è questo a determinarne il colore


    una stella blu (tipo spettrale A) ha una massa molto grande ma vive pochissimo: solo qualh decina di milioni di anni, max un paio di centinaia


    una stella arancione come il sole (tipo spettrale G) ha una massa media e vive per tempi medio lunghi: 10 miliardi di anni


    una stella rossa (di tipo spettrale M) ha una vita media lunghissima


    se ti servono le formule deo trovarle, ma come prima indicazione segui questa idea:

    + una stella è massiccia + è luminosa (--->quindi di grande raggio e grande temperatura) e + breve sarà la sua vita

    2)riguardo alla manitudine apparente dei binari: si potrebbe pensare le due stelle come sorgenti di luce incoerenti quindi dai principi di interferometria risulta che la magnitudine si ricava proprio dalla somma delle due intensità

    riguardo alle binarie ottiche ti riferisci alle variabili ad eclisse?

    in tel caso come sai la luminosità varia con tempo xchè a intervali regolari una stella eclissa l'altra

    in tal caso la trattazione è +ttosto complessa, mel senso che bisogna integrare la superfice di stella coperta e il suo contributo di intensità e sottrarlo al contributo totale

    3)ovviamente esiste una magnitudine assoluta limite che è quella relativa alla stella + fredda e meno massiccia che possa esistere

    infatti esiste una massa limite (circa 1000 volte quella di Giove), al di sotto non si forma la stella, però non ti so dire a quale magnitudine si riferisce


    riguardo a un limite massimo penso che ci sia ma non ne ho sentito parlare


    4) per calcolare le orbite dei pianeti devi conoscere i sei parametri orbitali: eccentricità, semiasse maggiore, anomalia madia, argomento del pericentro, inclinazione del piano orbitale, longitudine del nodo ascendente

    sono sei perchè come sai per descrivere il moto di un sistema accelerato devi conoscere posizione e velocità iniziali, che sono parametri vettoriali nello spazio quindi ogniuno contribuisce con 3 componendi, 3 x 2 = 6

    la trattazione delle orbite è +ttosto complicata, fammi sapere cosa ti interessa nello specifico

    se hai un sistema multiplo le cose si complicano ulteriormente, in quanto devi calcolare anche le perturbazione derivate dalla seconda stella che non sono certo trascurabili neanche sul breve periodo

    in prima approssimazuone sul sistema solare si omettono le perturbazoni di giove e saturno, xchè sono di tipo secolare (si fanno vedere solo su tempi lunghi) ma in un sistema doppio non si può + fare

    in questo caso le formule sono così complicate che le si fanno fare ai computer


  12. #37
    L'Onesto L'avatar di DBX
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    Predefinito Re: Osservare il cielo

    rigel ha scritto gio, 05 febbraio 2004 alle 12:174)
    per calcolare le orbite dei pianeti devi conoscere i sei parametri orbitali: eccentricità, semiasse maggiore, anomalia madia, argomento del pericentro, inclinazione del piano orbitale, longitudine del nodo ascendente

    sono sei perchè come sai per descrivere il moto di un sistema accelerato devi conoscere posizione e velocità iniziali, che sono parametri vettoriali nello spazio quindi ogniuno contribuisce con 3 componendi, 3 x 2 = 6

    la trattazione delle orbite è +ttosto complicata, fammi sapere cosa ti interessa nello specifico

    se hai un sistema multiplo le cose si complicano ulteriormente, in quanto devi calcolare anche le perturbazione derivate dalla seconda stella che non sono certo trascurabili neanche sul breve periodo

    in prima approssimazuone sul sistema solare si omettono le perturbazoni di giove e saturno, xchè sono di tipo secolare (si fanno vedere solo su tempi lunghi) ma in un sistema doppio non si può + fare

    in questo caso le formule sono così complicate che le si fanno fare ai computer

    Grazie per le risposte precedenti sono state molto utili.
    Adesso, se io conosco la luminositá di una stella, come faccio a risalire alla magnitudine assoluta?

    Il calcolo delle orbite é un grosso problema, il mio programma
    genera per stelle e pianeti solo dati "fisici", in pratica per quello che serve nel calcolo delle orbite genera solo la massa.
    Ora io devo fargli posizionare i pianeti e farli orbitare in modo abbastanza realistico.

    Pensavo bastasse decidere la distanza dal sole del primo pianeta e calcolare la sua velocitá per non farlo cadere sul sole.
    Ma mi sembra un modo troppo rozzo e poco realistico.
    Potrei fargli generare i sei parametri e in questo caso mi servono dei valori limite per i parametri da far generare dal generatore di numeri pseudorandom.
    Mi servirebbe anche l'equazione che descrive il moto del pianeta.
    Insomma, proprio un bel casino

    Altra cosa, é vero che i sistemi binari e multipli sono di piú dei sistemi singoli?

  13. #38
    Il Nonno L'avatar di rigel
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    Predefinito Re: Osservare il cielo

    ripropongo questo post e modifico il titolo del topic come mi è stato suggerito, solo che invece di aggiornarlo ogni mese direi che è meglio aggiornarlo ogni stagione, in quano il cielo non cambia molto da un mese all'altro.

    ci tengo a sottolineare che posso dare un ben misero aiuto circa cosa andare a vedere, le mie conoscenze si focalizzano:

    -sul come vedere
    -sul cosa state vedendo

    sono convinto che c'è gente + informata di me sulla "topografia" del cielo.

    ---------------------------------------- ---------------------

    l'estate è il periodo migliore per guardare il cielo, la via lattea è alta sopra l'orizzionte e se ne può vedere una buona parte

    di bello si può vedere l'ammasso globulare nella costellazione di Ercole, altre che la galassia di andromeda e una splendida stella doppia nella costallazione del cigno (una delle 5 stelle non ricordo quale), bellissima xchè a differenza di molte altre visibili con telescopi amatoriali questa è composta da due stelle di colore diverso, una gialla una blu


    a proposito, non tutti sanno che la galassia di andromeda si può vedere anche a occhio nudo, è l'oggetto + lontano visibile ad occhio nudo 2.2 milioni di anni luce

    ---------------------------------------- ----------------

  14. #39
    L'Onesto L'avatar di Vince 15
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    Predefinito Re: Osservare il cielo: L' Estate

    Dato l'imminente arrivo del mio telescopio mi sto documentando un po' per l'osservazione. Questi due siti possono esservi molto utili.


    Il primo è dell'Unione Astrofili Italiani (UAI)

    http://www.uai.it/

    Il secondo invece è utilissimo per sapere dove puntare il vostro telescopio. Dovete solo registrarvi indicando anche le coordinate (latitudine, longitudine e altezza) del vostro sito di osservazione. Se non li conoscete, o ve li procurate o più semplicemente sfruttare l'immenso database del sito. E' molto semplice, non preoccupatevi.

    http://www.heavens-above.com

    Buona osservazione!





  15. #40
    L'Onesto L'avatar di Vince 15
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    Predefinito Re: Osservare il cielo: L' Estate

    Scusate ragazzi ma non resisto. Nell'attesa di comprarmi tutta l'attrezzatura ho voluto provare a fare delle foto a livello molto poco professionale.

    Fotocamera: Nikon Coolpix 2100 - 3x di zoom ottico - 2 secondi di posa (su tripiede).

    Soggetto: Giove

    Risultato:

    Ritaglio dall'originale


    Ingrandimento 5x


    Se volete vedere l'intera immagine originale cliccate qui.

  16. #41

    Predefinito Re: Osservare il cielo: L' Estate

    Ma quella della dimensione reale non è mica Giove


  17. #42
    Il Nonno L'avatar di sandman
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    Predefinito Re: Osservare il cielo: L' Estate

    Shaolin[SOL
    ha scritto mar, 27 luglio 2004 alle 17:09]Ma quella della dimensione reale non è mica Giove

    si', c'e' anche giove, subito sotto la luna... o no?

  18. #43
    L'Onesto L'avatar di Vince 15
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    Predefinito Re: Osservare il cielo: L' Estate

    sandman ha scritto mar, 27 luglio 2004 17:43
    Shaolin[SOL
    ha scritto mar, 27 luglio 2004 alle 17:09]Ma quella della dimensione reale non è mica Giove

    si', c'e' anche giove, subito sotto la luna... o no?
    Si si, sotto la luna, sulla destra...

  19. #44
    La Borga L'avatar di Firestorm
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    Predefinito Re: Osservare il cielo: L' Estate

    per chi non possiede un telescopio o buon binocolo si può divertire anche a guardare le costellazioni
    non hanno nulla di scientifico ma non è male
    per chi non ha mappe del cielo lascio questo link di un servizio dell'osservatorio di arcetri che calcola in automatico la porzione di cielo visibile in base all'ora e alla latitudine e longitudine generando un file pdf facilmente stampabile e utilizzabile
    sono un paio di anni che le uso per il mio gruppo scout e sono fatte benino...



    mappe del cielo


  20. #45

    Predefinito Re: Osservare il cielo: L' Estate

    Mi intrometto: fin da piccolo l'astronomia mi ha affascinato...da solo mi sono documentato abbastanza, ma ovviamente ciò che si raggiunge con una documentazione personale, non è mai ciò che chi studia può far sapere...a me interessa proprio la parte di osservazione e studio dei corpi celesti, più che la fisica astronomica.
    Il sunto è: credo che tra di voi gente come rigle abbia studiato (da quanto ho letto, credo così, ed ho letto quasi tutto il topic) e volevo sapere se la parte meno tecnica dell'astronomia sia molto difficile da studiare, insomma se ha molti calcoli o è più materia discorsiva (che io preferisco nettamente) e comunque sapere qual'è la parte dell'astronomia che è più discorsiva (intendo proprio a livello di università, visto che quest'anno faccio 5a liceo e non so bene che scegliere).
    Scusate il semi OT, grazie.

  21. #46
    Il Nonno L'avatar di rigel
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    Predefinito Re: Osservare il cielo: L' Estate

    Violens Magnus ha scritto dom, 24 luglio 2005 alle 16:08
    Mi intrometto: fin da piccolo l'astronomia mi ha affascinato...da solo mi sono documentato abbastanza, ma ovviamente ciò che si raggiunge con una documentazione personale, non è mai ciò che chi studia può far sapere...a me interessa proprio la parte di osservazione e studio dei corpi celesti, più che la fisica astronomica.
    Il sunto è: credo che tra di voi gente come rigle abbia studiato (da quanto ho letto, credo così, ed ho letto quasi tutto il topic) e volevo sapere se la parte meno tecnica dell'astronomia sia molto difficile da studiare, insomma se ha molti calcoli o è più materia discorsiva (che io preferisco nettamente) e comunque sapere qual'è la parte dell'astronomia che è più discorsiva (intendo proprio a livello di università, visto che quest'anno faccio 5a liceo e non so bene che scegliere).
    Scusate il semi OT, grazie.

    se scegli di fare astronomia la laurea esiste solo a padova e a bologna, come ogni corso scientifico è strapieno di formule teoremi etc... c'è anche la parte discorsiva ma diciamo che equivale al 20-25%, ma ha comunque una grande importanza

    ecco ti potrei dire che rispetto ad altri corsi scientifici come ad esempuio fisica, l'astronomia ha una maggiore componente discorsiva ma si tratta pur sempre di poco rispetto alla parte di formule

    il vecchio ordinamento di astronomia (non conosco come è variato con il nuovo) prevedeva: 1 esame di chimica inorganica, 4 esami di fisica 4 esami di matematica, 8 esami di astronomia, una prova di inglese e 2 esami caratterizzanti che potevi scegliere e che in genere sono di astronomia


  22. #47

    Predefinito Re: Osservare il cielo: L' Estate

    rigel ha scritto dom, 24 luglio 2005 alle 16:49
    Violens Magnus ha scritto dom, 24 luglio 2005 alle 16:08
    Mi intrometto: fin da piccolo l'astronomia mi ha affascinato...da solo mi sono documentato abbastanza, ma ovviamente ciò che si raggiunge con una documentazione personale, non è mai ciò che chi studia può far sapere...a me interessa proprio la parte di osservazione e studio dei corpi celesti, più che la fisica astronomica.
    Il sunto è: credo che tra di voi gente come rigle abbia studiato (da quanto ho letto, credo così, ed ho letto quasi tutto il topic) e volevo sapere se la parte meno tecnica dell'astronomia sia molto difficile da studiare, insomma se ha molti calcoli o è più materia discorsiva (che io preferisco nettamente) e comunque sapere qual'è la parte dell'astronomia che è più discorsiva (intendo proprio a livello di università, visto che quest'anno faccio 5a liceo e non so bene che scegliere).
    Scusate il semi OT, grazie.

    se scegli di fare astronomia la laurea esiste solo a padova e a bologna, come ogni corso scientifico è strapieno di formule teoremi etc... c'è anche la parte discorsiva ma diciamo che equivale al 20-25%, ma ha comunque una grande importanza

    ecco ti potrei dire che rispetto ad altri corsi scientifici come ad esempuio fisica, l'astronomia ha una maggiore componente discorsiva ma si tratta pur sempre di poco rispetto alla parte di formule

    il vecchio ordinamento di astronomia (non conosco come è variato con il nuovo) prevedeva: 1 esame di chimica inorganica, 4 esami di fisica 4 esami di matematica, 8 esami di astronomia, una prova di inglese e 2 esami caratterizzanti che potevi scegliere e che in genere sono di astronomia


    Ecco è proprio lì il punto: cosa si fa in quegli 8 corsi di astronomia?

    Grazie delle delucidazioni.

  23. #48
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    Predefinito Re: Osservare il cielo: L' Estate

    Violens Magnus ha scritto dom, 24 luglio 2005 alle 17:02
    rigel ha scritto dom, 24 luglio 2005 alle 16:49
    Violens Magnus ha scritto dom, 24 luglio 2005 alle 16:08
    Mi intrometto: fin da piccolo l'astronomia mi ha affascinato...da solo mi sono documentato abbastanza, ma ovviamente ciò che si raggiunge con una documentazione personale, non è mai ciò che chi studia può far sapere...a me interessa proprio la parte di osservazione e studio dei corpi celesti, più che la fisica astronomica.
    Il sunto è: credo che tra di voi gente come rigle abbia studiato (da quanto ho letto, credo così, ed ho letto quasi tutto il topic) e volevo sapere se la parte meno tecnica dell'astronomia sia molto difficile da studiare, insomma se ha molti calcoli o è più materia discorsiva (che io preferisco nettamente) e comunque sapere qual'è la parte dell'astronomia che è più discorsiva (intendo proprio a livello di università, visto che quest'anno faccio 5a liceo e non so bene che scegliere).
    Scusate il semi OT, grazie.

    se scegli di fare astronomia la laurea esiste solo a padova e a bologna, come ogni corso scientifico è strapieno di formule teoremi etc... c'è anche la parte discorsiva ma diciamo che equivale al 20-25%, ma ha comunque una grande importanza

    ecco ti potrei dire che rispetto ad altri corsi scientifici come ad esempuio fisica, l'astronomia ha una maggiore componente discorsiva ma si tratta pur sempre di poco rispetto alla parte di formule

    il vecchio ordinamento di astronomia (non conosco come è variato con il nuovo) prevedeva: 1 esame di chimica inorganica, 4 esami di fisica 4 esami di matematica, 8 esami di astronomia, una prova di inglese e 2 esami caratterizzanti che potevi scegliere e che in genere sono di astronomia


    Ecco è proprio lì il punto: cosa si fa in quegli 8 corsi di astronomia?

    Grazie delle delucidazioni.
    ti potrei dire gli argomenti dei corsi del vecchio ordinamento (quelli che ho fatto io) ma è meglio che cerchi info sul nuovo ordinamento.

    guarda questo sito e trovi tutte le info che desideri:

    http://dipastro.pd.astro.it/

  24. #49
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    Predefinito Re: Osservare il cielo: L' Estate

    solo 20 esami?

  25. #50
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    Predefinito Re: Osservare il cielo: L' Estate

    sandman ha scritto lun, 09 gennaio 2006 alle 13:04
    solo 20 esami?





    il v.o. di Fisica era 18 esami (annualita').

    Matematica 16.

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