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Risultati da 1 a 8 di 8

Discussione: non mi torna...

  1. #1
    wxyz
    ospite

    Predefinito non mi torna...

    non sapevo se postare in spiritualità od in backstage, poi... più leggo la targa più penso sia adatta al secondo...

    se quanto segue a voi sembra completamente corretto, specie la terza-quarta sottolineatura, me la potete spiegare? anche in pm se pensate ci sia rischio di flame. grazie.



  2. #2
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    Predefinito Re: non mi torna...

    per la religione cattolica il dolore e la sofferenza sono valori,nasci già peccatore ( ) e devi soffrire per guadagnarti il regno dei cieli. che bello..... non dirmi che ignoravi queste cose.....

  3. #3
    Shogun Assoluto L'avatar di Flame Guardian
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    Predefinito Re: non mi torna...

    wxyz ha scritto ven, 25 agosto 2006 alle 19:39
    non sapevo se postare in spiritualità od in backstage, poi... più leggo la targa più penso sia adatta al secondo...

    se quanto segue a voi sembra completamente corretto, specie la terza-quarta sottolineatura, me la potete spiegare? anche in pm se pensate ci sia rischio di flame. grazie.


    ma che è

    non capisco la sottolineatura 1946

    EDIT .. letto ora bene


    regina e protettrice del dolore .. forse perchè rappresenta il dolore visto che le è morto il figlio

  4. #4
    Il Nonno L'avatar di Fear
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    Predefinito Re: non mi torna...

    nicolofabi2006 ha scritto ven, 25 agosto 2006 alle 20:17
    per la religione cattolica il dolore e la sofferenza sono valori,nasci già peccatore ( ) e devi soffrire per guadagnarti il regno dei cieli. che bello..... non dirmi che ignoravi queste cose.....
    più leggo certi interventi, più mi sorprendo della diffusa ignoranza su temi religiosi.
    le scelte di vita sono personali, ma almeno non parlate di ciò che non sapete.

  5. #5
    wxyz
    ospite

    Predefinito Re: non mi torna...

    Fear ha scritto ven, 25 agosto 2006 alle 20:42
    nicolofabi2006 ha scritto ven, 25 agosto 2006 alle 20:17
    per la religione cattolica il dolore e la sofferenza sono valori
    hmmm che per la chiesa cattolica il dolore (quando vissuto in chiave della comunione con la divinità) sia un viatico in qualche modo positivo e/o necessario non lo questiono (e non voglio dire se sia giusto o sbagliato per me), quello che non mi torna è l'appellativo di protettrice del dolore, mi sembra proprio una cosa diversa... diciamo che mi da l'impressione che abbiano ecceduto con la retorica fino a risultati ...risibili...

    Quote:

    le scelte di vita sono personali, ma almeno non parlate di ciò che non sapete.
    converrai che però quella targa fa più torto che favore alla figura a cui è dedicata...

    le mettono addosso un gagliardetto, uniscono un gergo - allora molto comune - che oggi riecheggia figure barbute e barbine, e sopratutto, la descrivono - nel caso migliore - come se fosse uno "spirito della natura" ne buono ne cattivo...

    io di riferimenti cristiani ce ne leggo proprio pochi.

    cosa ne pensi (in particolare: della forma)?

    l'avresti immediatamente riconosciuta come maria, se non fosse stata scritta in italiano, o non mettendo il sesso? io francamente no...


    (è per questo che ho postato qui: mi sembra più una porcata che qualcosa che riguardi la figura religiosa)

  6. #6
    Il Nonno L'avatar di Fear
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    Predefinito Re: non mi torna...

    risposte sparse e probabilmente poco coerenti.
    il discorso è comunque molto ampio e non ho intenzione di affrontarlo tra troll e persone prevenute che sanno poco di religione e cristianesimo.

    wxyz ha scritto ven, 25 agosto 2006 alle 21:05
    io di riferimenti cristiani ce ne leggo proprio pochi.
    analizziamo la frase (scritta in modo alquanto infelice):
    "Regina e protettrice della gioia e del dolore".

    "Regina" (titolo di Maria già noto) e "Protettrice della gioia e del dolore" (secondo titolo assegnato a Maria nella targa);
    poi "Protettrice [...] del dolore" -> "Protettrice di chi soffre".

    -------------

    quella targa, come tante altre, è stata scritta in un periodo in cui la fede è stata piegata alla politica dagli uomini; ovviamente è una targa infelice, come lo sono tantissime altre in cui si sono volute riunire politica e fede.
    di certo non sarò io a difenderla, per quanto la lettura che ne avete dato è errata.

    da cristiano relativamente anti-clericale (non sopporto alcune scelte del clero, la politica e la corruzione che vi regna, l'accettazione della mercificazione della fede, il modo in cui viene strutturata la messa) quella targa non mi sorprende o scandalizza...

    ed evidenzia anche il problema di voler riempire la vita dei fedeli con santi e santarelli a cui votarsi per ogni minima difficoltà; il credente è debole ed ha bisogno di simboli e protettori per ogni cosa.


    Dio esiste, ma così esiste il libero arbitrio e vale sempre che "Homo faber fortunae suae".
    [/IMHO]

    ------------

    il dolore e la sofferenza non sono valori della cristianità; il corpo non è qualcosa da deturpare o da far soffrire.
    coloro che si infliggono pene corporali hanno travisato il messaggio relativo alla rinuncia degli istinti terreni (che è uno sforzo di volontà e fede) o non hanno sufficiente volontà per estraniarsi da questi (se ti flagelli ogni volta che pensi ad una donna, vedi come ti passa la voglia di pensarci).

    per quel che riguarda l'accettazione delle sventure, al credente è chiesto di non perdere la fede (perchè Dio non c'entra nulla con quello che succede); se diventi povero devi rimanere cristiano, non andare ad uccidere e rubare, ma questo è evidente anche ad un ateo.

  7. #7
    wxyz
    ospite

    Predefinito Re: non mi torna...

    Fear ha scritto ven, 25 agosto 2006 alle 21:51

    ed evidenzia anche il problema di voler riempire la vita dei fedeli con santi e santarelli


    la tendenza alla catena infinita degli "intermediari" (e va bene quando restano intermediari...) e la religiosità principalmente mariana è un fenomeno che non capisco

    Quote:

    il dolore e la sofferenza non sono valori della cristianità; il corpo non è qualcosa da deturpare o da far soffrire.
    per quel che riguarda l'accettazione delle sventure, al credente è chiesto di non perdere la fede (perchè Dio non c'entra nulla con
    sì, chiarisco solo quello che avevo detto (male): se il dolore c'è (non se viene cercato) ha valore se lo si offre e lo si vive "in cristo e per cristo" (se ricordo bene, è passato qualche annetto )

    l'approccio è comunque molto diverso da quello di un non credente - per forza di cose: il discorso di fede non ha fondamento - per cui il dolore è una roba negativa che ti capita e bon.

    cilicio ecc. purtroppo comunque hanno fatto parte della storia della chiesa. come ora ancora i "fioretti" ed i voti, che per me fanno parte di una religiosità che non ho mai capito e non capisco nemmeno ora

    l'altro significato a cui alludevano - probabilmente - gli altri partecipanti al thread è il fatto che nel cattolicesimo c'è una certa tendenza alla repressione delle pulsioni corporali, alla privazione di cose che altrove vengono considerate positive e naturali; questo per un credente è basato sulla fede, su questo non ci si intenderà mai

  8. #8
    Chiwaz
    ospite

    Predefinito Re: non mi torna...

    Facciamo un po' di pulizia, vah.

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