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Discussione: [GC] L'Ultima Cena

  1. #151
    Lo Zio L'avatar di Colas
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    Predefinito Re: [GC] L'Ultima Cena

    Arrossendo

    "Addirittura? Vuole sentire una mia composizione? Non si burlerà di me, dopo, vero? Come ben saprà la mia terra ha dato i natali a poeti di immensa grandezza, non vorrei che per nessuna ragione lei provasse ad accostare il mio madrigale a uno di quelli di ser Franceso Petrarca di cui sicuramente avrà avuto modo di udire qualcosa. Consideri questa mia composizione come un divertissement innocente, come un gioco di una ragazza annoiata dai lunghi e inconcludenti pomeriggi invernali.

    Sentir nell'anima che'l dolore fine
    come lampo sale e vibrando freme
    e le lacrime irrorano il crine

    del cavallo che selvaggio lo teme
    come me ferino corre nel vento
    cui spalle volge rapido alle pene

    O, come Pegàso ei su pe'l vento
    lui è il vero angelo penitente
    e l'aura è si dolce e'l portento

    che tutto il suolo trema d'ora nell'ora
    tal che l'imferno tutto si scolora

    Così novella Diana cerco il faro
    de la verità e l'amor in ciò ch'è amaro


    Si sarà sicuramente accorto di alcune irregolarità e avventate invenzioni, quasi spudorate aggiungerei, ma tale era il mio sentimento quel giorno. Forse chissà in futuro avrò possibilità di rimaneggiarla... Ma, la sto forse annoiando? Dio me ne guardi bene!"

    [Gdr off: chi di madrigale ferisce ]

  2. #152
    Olengard
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    Predefinito Re: [GC] L'Ultima Cena

    "Chi sono io? E lei chi è, messere? Posso sapere il suo nome?
    Il mio è Markus. Vengo dalle terre gelide del nord. I miei affari con Claudio, mi spiace, ma credo non siano di suo interesse. Posso limitarmi a dirle che, se non altro, lord Giovanni è un degno signore di queste terre.
    Ma non creda di essere troppo simile a me"
    .
    Ti si avvicina, Ian, ti passa alle spalle, sempre tenendo in mano il libro, ora richiuso.
    "Per quanto avverta in lei il puzzo della sofferenza, del dolore passato", e sembra davvero annusarti, da dietro le spalle, il suo volto che si sporge sopra la tua spalla destra. "Cosa le è accaduto, in questi mesi, in questi anni? E per colpa di chi le è accaduto?".


    Wenceslas ride apertamente, ora, Eloize. Ride, e contento batte le mani. "Brava! Brava!".

    [Tiro su Carisma+Espressione Artistica diff.9; 3 successi: 10, 9, 9, 8, 4, 3]

    "Ma potete fare di meglio, molto di meglio, con le vostre qualità". Si alza dal letto, mentre il riso sembra svanire istantaneamente, smorzato da una nuova serietà. C'è del vino, sul comò accanto al letto, e se ne versa una coppa. Poi si avvicina a te, fino ad arrivare a pochi centimetri dal tuo viso, i suoi occhi fissi nei tuoi, la pelle rugosa del suo volto vicinissima al tuo. La sua voce è un sussurro di penetrante, sinuosa intensità.
    "Io potrei rendervi grande. Vi piacerebbe?".

  3. #153
    The Puppet Master
    ospite

    Predefinito Re: [GC] L'Ultima Cena

    -Il mio nome è Ian Tanos, sono nato a Budapest nel 1420, e nel corso della mia breve vita non ho fatto altro che scappare...-
    una pausa
    -Nel corso della mia breve vita non ho fatto altro che scappare...-
    ripeto quasi in trance, quasi come fosse un mantra, a lungo ripetuto nelle freddi notti dell'europa orientale.
    -Sono un diseredato, ho sofferto molti patimenti a causa di, malefatte che non ho commesso, di colpe di cui non mi sono macchiato. Non ho più nessuno al mondo, sono un guerriero, vestito di stracci, ma pur sempre un guerriero, un sopravvissuto-
    Alzo lentamente lo sguardo verso l'uomo.
    -Le sembra tanto assurdo allora chiedersi cosa vuole un grande lord, come il lord Giovanni , da uno come me?-
    un'altra pausa
    -Le chiedo scusa se con le mie domande indiscrete messere ho turbato la nostra conversazione, ma la vita che ho condotto in questi ultimi anni mi ha fatto dimenticare come si comporta un gentiluomo-
    il mio volto si schiude in un leggero sorriso

  4. #154
    Olengard
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    Predefinito Re: [GC] L'Ultima Cena

    "No, non c'è colpa in queste parole".
    Si allontana da te. Il suo tono è basso, ma senti un fuoco bruciare sotto di esso. Butta senza cerimonie il libro che aveva in mano su un grande tavolo di marmo al centro della stanza.
    "Non c'è colpa nel dimenticare le false maniere della vita di corte se si soffre per motivi sconosciuti. Per scelte altrui. Venendo in questo castello mi stupisco ogni volta di come la gente possa soffrire senza lamentarsi, senza rivoltarsi. Ancorati alla terra, una terra sempre più morta, senza possibilità di alzare lo sguardo, sembrano accettare tutto. Si lamentano, forse. Piangono, forse, ma nulla di più. Tu (noti che abbandona il distacco tenuto fino a quel momento rivolgendosi a te direttamente con il "tu") cos'hai fatto dopo avere sofferto per colpe sconosciute? Come ti sei rialzato?".
    Su queste ultime parole ti guarda diritto negli occhi. Non c'è più l'ombra di un sorriso sul suo volto.

  5. #155
    Lo Zio L'avatar di Colas
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    Predefinito Re: [GC] L'Ultima Cena

    "Grande? In che senso? Con quali mezzi? Non sono sicura di esserne tagliata e poi... La poesia, come le ho detto è solo un passatempo, non è faccenda che una dama debba prendere sul serio!"
    Con un sorriso di scherno e arrossendo tenta di evitare lo sguardo insistente di Wenceslas. Tenta di cambiare discorso.
    "Non mi offrite nemmeno un goccio di quello scintillante sangue di Cristo?"

  6. #156
    Lo Zio L'avatar di Never
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    Predefinito Re: [GC] L'Ultima Cena

    Non poteva essere sparito nel nulla. Doveva aver lasciato un minimo segno del suo passaggio e io dovevo trovarlo.
    Mentre cercavo di respingere timori e paure provavo a concentrarmi su questi semplici concetti. E finalmente eccolo: un'inezia che sarebbe passata inosservata ad occhi meno allenati dei miei. Un semplice lembo di tappeto spostato, una pista da seguire.
    Non provai nemmeno a reprimere quel piccolo moto di orgoglio che tentava di farsi strada nella mia cuore ancora in tumulto per quel gioco mortale a cui ero stato sottoposto così all'improvviso.
    Capii subito la direzione da seguire. Una porta. Lui era lì, ne ero sicuro.
    Mi avvicinai alla maniglia, la toccai. Un'ombra si affacciò di colpo nella mia mente... "feda'i" mi aveva chiamato...apprendista...perchè? .... ma lasciai subito questo pensiero per tornare a quella porta che mi separava da lui.
    Feci un ampio respiro e di colpo piegai la maniglia, spalancando la porta ma senza entrare....

  7. #157
    Olengard
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    Predefinito Re: [GC] L'Ultima Cena

    "L'ebbrezza del vino? Sì, perchè no, bevete, bevete". Si volta di scatto, versa rapido del vino in una coppa, fino a farlo traboccare, e te lo porge, Eloize, riavvicinandosi a te. "Bevete, l'arte ne guadagna se ci si libera dai lacci. Bevete, veloce. E ricominciate. L'arte non è per chi si tira indietro. Dov'è il vostro decantato buonsenso, se siete qui a dirmi che la poesia non è cosa per signore? Bevete, e recitate per me".

    Spalanchi la porta, Wael, ma non vedi nessuno all'interno, nè noti niente fuori posto. Nessun rumore attorno a te. Niente di niente. Le finestre che puoi vedere appaiono chiuse. Le pesanti tende non sembrano celare nulla. Deglutisci. Il cuore salta un battito. L'unica cosa che senti è il tuo respiro teso, mentre i secondi corrono.

  8. #158
    Lo Zio L'avatar di Colas
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    Predefinito Re: [GC] L'Ultima Cena

    "Allora anche lei, signor Wenceslas ama giocare con le parole."
    Eloize ride ancora schernendosi e bevendo il buon vino che le veniva offerto.
    "In effetti è proprio il buonsenso che mi ditta dentro ricordandomi che le mie passioni in realtà sono così effimere, non le avevo detto che effettivamente forse me ne è stato dato troppo? Sarà stata l'educazione severa o il cattivo carattere di mia madre o entrambi."
    Dopo aver accostato una seconda volta e per poco le labbra al calice, si sofferma per qualche istante a osservarlo.
    "Il mio buonsenso è come questo vino nel bicchiere: Tanto quasi da traboccare; decantato [sorride guardando il suo interlocutore] come il più dolce degli zuccheri e caldo come una ventata di sole delle estate nella mia terra. Basta berlo però, consumarlo, bruciarlo nella fiamma del momento e il calore resta identico e eguale, nelle membra e nello spirito. E in quegli istanti la semplicità della bellezza possono farsi strada ancora più facilmente nell'anima dell'uomo (o in questo caso della donna) sensibile."
    Dopo aver ripreso il fiato per qualche secondo allontana con grazia il bicchiere, appoggiandolo momentaneamente su di una qualsiasi superficie piana. Si aggiusta i capelli sulla fronte mentre continua con tono riflessivo:
    "Non si scandalizzi, mio buon amico, se fatico a chiamare arte le mie composizioni, si dice che il talento si forgia con il tempo... A mi sembra che ogni ora venga cento volte messo alla prova, sarà che sono ancora giovane ma mi sento malleabile come rame che vorrebbe diventare bronzo."


  9. #159
    Lo Zio L'avatar di Never
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    Predefinito Re: [GC] L'Ultima Cena

    Non poteva essere scomparso. Avevo poco tempo, ma ero fermo nella mia convinzione: doveva essere qui, o almeno esserci passato.
    Mossi un passo all'interno della stanza, spostando lo sguardo in ogni direzione, le pareti, le finestre, addirittura il soffitto... cercavo di restare calmo, concentrato, ma sentivo di non aver alcun controllo in questo gioco, al punto da non aver quasi più il controllo su me stesso.
    Mi fermai per un istante, cercando di riordinare i miei pensieri e di razionalizzare la situazione. Ripartii dala mia convinzione e mi aggrappai ad essa con tutte le mie forz. D'altronde l'intuito non mi aveva mai tradito.
    Lui era qui. Dunque non potevo non trovarlo.
    Iniziai quindi a percorrere rapidamente il perimetro della stanza, scrutando i muri, spostando le tende, controllando gli oggetti alla ricerca di quello che poteva essere un nascondiglio o una sorta di passaggio segreto, o comunque un semplice indizio... e intanto il battito accelerato del mio cuore mi ricordava i granelli di sabbia della clessidra, che implacabili continuavano a cadere...

  10. #160
    Olengard
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    Predefinito Re: [GC] L'Ultima Cena

    "Il talento è di continuo messo alla prova, damigella, ma è in questa continua lotta che migliora e porta alle più alte vette. Il vino lo vivifica, lo libera, ma infiniti altri sono i modi per stimolarlo. Infiniti altri sono i modi per raggiungere l'estasi. Conoscerli e domarli porta alla grandezza. Recitate per me. Ancora".
    Ti fissa, Eloize, mentre torna a sedersi sul baldacchino. E l'ultima frase non sembra una richiesta, quanto un ordine.

    E' qui, Wael. Deve essere qui. Non puoi sbagliarti. Troppi inseguimenti, nella tua vita, troppi per fallire quando tutto ti sembra portare in una direzione. Eppure non c'è dietro le tende, non è fuori dalla finestra, non ci sono segni, in questa stanza.
    Dov'è, dove?
    Ti guardi attorno, guardi il soffitto, guardi fuori, ovunque. Nulla.
    Poi la vedi. Sopra il camino, sotto un ampio specchio.
    Una clessidra che scandisce, rapidissima, i secondi.

  11. #161
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    Predefinito Re: [GC] L'Ultima Cena

    "Dammi un buon motivo per non sgozzarti, piuttosto", sfiorandole la gola con la punta del pugnale.

    [mi riferisco alla donzella di 2000 post fa, eh ]

  12. #162
    The Puppet Master
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    Predefinito Re: [GC] L'Ultima Cena

    Olengard ha scritto dom, 24 luglio 2005 alle 23:07
    "No, non c'è colpa in queste parole".
    Si allontana da te. Il suo tono è basso, ma senti un fuoco bruciare sotto di esso. Butta senza cerimonie il libro che aveva in mano su un grande tavolo di marmo al centro della stanza.
    "Non c'è colpa nel dimenticare le false maniere della vita di corte se si soffre per motivi sconosciuti. Per scelte altrui. Venendo in questo castello mi stupisco ogni volta di come la gente possa soffrire senza lamentarsi, senza rivoltarsi. Ancorati alla terra, una terra sempre più morta, senza possibilità di alzare lo sguardo, sembrano accettare tutto. Si lamentano, forse. Piangono, forse, ma nulla di più. Tu (noti che abbandona il distacco tenuto fino a quel momento rivolgendosi a te direttamente con il "tu") cos'hai fatto dopo avere sofferto per colpe sconosciute? Come ti sei rialzato?".
    Su queste ultime parole ti guarda diritto negli occhi. Non c'è più l'ombra di un sorriso sul suo volto.
    -Sono scappato al giogo dei miei carcerieri, ho vagato a lungo per le foreste vivendo con fiere di inaudita ferocia, dividendo il mio pasto con i lupi alla ricerca di quelle creature dannate, quegli esseri soprannaturali simili a bestie, simili agli stessi lupi con cui dividevo il mio giaciglio, sempre a caccia di quei mostri che...-
    Un lampo attraversa i miei occhi, rivedo quella notte, il corpo straziato della fanciulla, serro i pugni e con ferocia stringo i denti, un sordo ruggito animalesco echeggia dal mio petto, una goccia di sangue cade sul pavimento con un tonfo sordo colando da una mano.
    Piano riprendo il controllo, porto la mano alla bocca, lecco le ferita assorto nei miei pensieri.


  13. #163
    Olengard
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    Predefinito Re: [GC] L'Ultima Cena

    "Forse perchè non vi converrebbe, guerriero...".
    Non comprendi come accada, Gordon. Sai solo che in un battito di ciglia ti toglie il pugnale di mano e te lo punta sul lato sinistro del collo. Resta un istante a fissarlo, poi se lo fa scivolare nella tunica.
    "Una certa indipendenza è sempre apprezzabile, ma esagerando si finisce con il diventare facili prede, non trovate? Orsù, non mi sembra il caso di dare spettacolo sotto gli occhi di questa onorata compagnia... qual è il vostro nome, mio giovane ribelle?".

  14. #164
    Olengard
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    Predefinito Re: [GC] L'Ultima Cena

    Gli occhi di Markus si accendono, Ian.
    "Sì, così. Caduto. E rialzato. Per liberarsi da un giogo che non avevi scelto, ma che per te avevano scelto altri più in alto, i volti corrotti, putrescenti e anonimi del potere. La guardia cittadina, forse. O i signori delle tue terre. Coloro che pensano di detenere un potere che hanno usurpato, coloro che meriterebbero di essere battuti come i loro sudditi, di essere cibati della testa e dei testicoli dei propri figli!".
    Il suo respiro si fa affannoso, mentre si fa infervorare dal discorso, quanto di più rivoluzionario e blasfemo per un orecchio del tuo tempo tu abbia sentito da tanto tempo a questa parte. E proferite proprio nella fortezza di un nobile queste parole acquistano ancora più peso.
    "Nobili che non sono che luride pustole nel culo di un mondo perduto! ...non sei d'accordo con me?".
    Ti fissa, i muscoli del volto tesi, in attesa di una risposta.

  15. #165
    Lo Zio L'avatar di Never
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    Predefinito Re: [GC] L'Ultima Cena

    Eccola, la dannata clessidra...La fissai per un attimo, la sabbia sembrava scendere ad una velocità assurda, o forse era solo una mia impressione. Lui era qui, come era possibile che non lo vedessi? Quale sotterfugio poteva celarlo ai miei sensi?
    Tra i mille pensieri che affollavano la mia mente riuscii a fissarne uno, una sorta di illuminazione. Poca cosa in realtà.
    In fondo, mi resi conto, tra tutti i corridoi, le stanze, le alcove di questo maniero ero riuscito ad individuare il punto esatto dove si nascondeva il mio nemico... di questo ero sicuro. Così come ero sicuro del fatto che lui mi stesse vedendo, che lui fosse qui.
    Raccolsi le mie energie mentali e cercai di ritrovare la calma. Feci qualche passo indietro e chiusi la porta. Poi tornai al centro della stanza e iniziai a parlare, cercando di tenere la voce più ferma possibile:
    "Eccoci dunque. Soli tu ed io, perchè anche se non ti vedo so che sei qui. Cosa ne dici, può bastare per il tuo gioco?" Mentre parlavo sentivo le tempie pulsare... adesso non sapevo se temere di più il silenzio e la sconfitta o la sua voce e la vittoria....

  16. #166
    Olengard
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    Predefinito Re: [GC] L'Ultima Cena

    Parli, con voce sicura, nonostante un sotterraneo tremolio, un timore controllato. Parli e lo chiami.
    Ma ti risponde solo il silenzio, e il fruscio della sabbia che scorre nella clessidra.

  17. #167
    Lo Zio L'avatar di Never
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    Predefinito Re: [GC] L'Ultima Cena

    Il sudore ormai imperlava la mia fronte. Lo levai con una manica della tunica, cercando nel contempo di ripulire la mia mente.
    La mia unica certezza iniziava a vacillare ma non avevo altre piste da seguire... solo il mio istinto e quella dannata clessidra. Non sapevo che fare... imprecando tornai di scatto verso la porta e la aprii nuovamente. Mossi pochi passi nel corridoio, cercando di vedere se ci fossero altre tracce del passaggio del mio avversario, oltre al lembo di tappeto spostato.

  18. #168
    Olengard
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    Predefinito Re: [GC] L'Ultima Cena

    Ci metti un istante solo ad accorgerti di un cambiamento: il tappeto è tornato nella sua posizione originaria. Perfettamente steso, senza la minima piega.

    (Tiro su Percezione+Sesto Senso difficoltà 5; 4 successi: 9, 9, 7, 7, 4, 4)

    In compenso, sulla parete davanti a te, scritta con il sangue sulla pietra pesante della fortezza, la parola fida'i.
    I granelli scendono nella tua mente, sempre più veloci, mentre i secondi si trasformano in minuti. Quanti, ormai? Dieci? Dodici?

  19. #169
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    Predefinito Re: [GC] L'Ultima Cena

    Olengard ha scritto lun, 25 luglio 2005 alle 16:53
    "Il talento è di continuo messo alla prova, damigella, ma è in questa continua lotta che migliora e porta alle più alte vette. Il vino lo vivifica, lo libera, ma infiniti altri sono i modi per stimolarlo. Infiniti altri sono i modi per raggiungere l'estasi. Conoscerli e domarli porta alla grandezza. Recitate per me. Ancora".
    Ti fissa, Eloize, mentre torna a sedersi sul baldacchino. E l'ultima frase non sembra una richiesta, quanto un ordine.
    Se questo è il suo desiderio messere [accompagna le parole con un breve e scherzoso inchino da damigella, con le mani che sollevano lievemente i lembi della gonna], badate, vi reciterò un brano di un sommo poeta che ha avuto i natali nei pressi mia terra, sicuramente avete già avuto l'occasione di leggere qualcosa di suo...

    E come in fiamma favilla si vede,
    e come in voce voce si discerne,
    quand' una è ferma e altra va e riede,

    vid' io in essa luce altre lucerne
    muoversi in giro più e men correnti,
    al modo, credo, di lor viste interne.

    [con la mano traccia un arco come a mimare la discesa di una stella cadente]

    Di fredda nube non disceser venti,
    o visibili o no, tanto festini,
    che non paressero impediti e lenti

    a chi avesse quei lumi divini
    veduti a noi venir, lasciando il giro
    pria cominciato in li alti Serafini;

    e dentro a quei che più innanzi appariro
    sonava `Osanna' [sottolineandolo, con gesto di gioia] sì, che unque poi
    di rïudir non fui sanza disiro.

    Indi si fece l'un più presso a noi
    e solo incominciò: [con convinzione] «Tutti sem presti
    al tuo piacer, perché di noi ti gioi.

    Noi ci volgiam coi principi celesti
    d'un giro e d'un girare e d'una sete,
    ai quali tu del mondo già dicesti:

    Voi che 'ntendendo il terzo ciel movete';
    e sem sì pien d'amor, che, per piacerti,
    non fia men dolce un poco di quïete».





    [gdr off: scusa ma non mi ero mica accorto che avevi risposto ]

  20. #170
    The Puppet Master
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    Predefinito Re: [GC] L'Ultima Cena

    Olengard ha scritto lun, 25 luglio 2005 alle 21:15
    Gli occhi di Markus si accendono, Ian.
    "Sì, così. Caduto. E rialzato. Per liberarsi da un giogo che non avevi scelto, ma che per te avevano scelto altri più in alto, i volti corrotti, putrescenti e anonimi del potere. La guardia cittadina, forse. O i signori delle tue terre. Coloro che pensano di detenere un potere che hanno usurpato, coloro che meriterebbero di essere battuti come i loro sudditi, di essere cibati della testa e dei testicoli dei propri figli!".
    Il suo respiro si fa affannoso, mentre si fa infervorare dal discorso, quanto di più rivoluzionario e blasfemo per un orecchio del tuo tempo tu abbia sentito da tanto tempo a questa parte. E proferite proprio nella fortezza di un nobile queste parole acquistano ancora più peso.
    "Nobili che non sono che luride pustole nel culo di un mondo perduto! ...non sei d'accordo con me?".
    Ti fissa, i muscoli del volto tesi, in attesa di una risposta.
    -Allora è stato un infimo nobilotto,messere, a straziare la sua anima, a imporle indicibili tormenti vero?-
    dichiaro guardandolo negli occhi, la sua anima è insondabile...
    -Ma questo è irrilevante, lei attende una mia risposta, lei mi sta mettendo alla prova...ebbene si lei a ragione, gli uomini che detengono il potere in queste terre sono uomini corrotti è crudeli, e probabilemte-
    un fremito
    -sono loro all'origine della mia condanna- stringo i denti, la rabbia, la furia incombe -gelosi del potere raggiunto da mio padre, del banco-
    mi lascio scappare un grugnito di rabbia
    -Maledetti!- ruggisco a denti stretti

  21. #171
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    Predefinito Re: [GC] L'Ultima Cena

    No. Non poteva essere. Come poteva aver rimesso a posto il tappeto? Come poteva aver scritto quella parola sul muro senza che mi accorgessi di nulla? In quel momento maturò in me una consapevolezza: il mio avversario non poteva perdere, e ne era perfettamente consapevole... si limitava a giocare con me, a mostrarmi quanto era bravo. Non era da me scoraggiarmi, nè mollare la preda prima di averla catturata, ma stavolta era diverso... mi sembrava di dare la caccia ad un fantasma...
    Fissai la scritta, quella parola che mi tormentava... era vergata col sangue. Controllai il pezzo di corridoio dove era comparsa, più con frustrazione che con convinzione, cercando un nuovo indizio, qualche traccia di quel macabro inchiostro o qualsiasi altra cosa mi desse una nuova pista da seguire...

  22. #172
    Olengard
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    Predefinito Re: [GC] L'Ultima Cena

    Nulla, Wael. Nulla in quel corridoio. Nessuna goccia di sangue per terra, nessuna cosa fuori posto, nessun rumore. Ti volti e guardi nella stanza, ma anche lì nulla, se non la sabbia che sta ormai per finire nella clessidra.
    Solo una parola nella tua mente: "fida'i". La senti, come fosse pronunciata da una voce definita, da quell'uomo. La senti, mentre vedi gli ultimi granelli scendere. Quanto ancora: un minuto? Forse meno.
    Quanto ancora?



    GDROff: Nevvo, ieri non sono riuscito a andare avanti, quindi se riusciamo a finire la scelta del clan prima della tua partenza, bene, altrimenti facciamo poi via MP o chat e nel gioco non specifico il clan cui appartieni...

  23. #173
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    Predefinito Re: [GC] L'Ultima Cena

    Mentre reciti si avvicina a te, Eloize. Non capisci lo sguardo nei suoi occhi, non l'hai mai visto. Ti sembra pacato, ma insieme portare con sè una sorta di follia.
    "Di più! DI PIU'! Dedizione! L'arte chiede dedizione e sofferenza!"
    Spacca dandole un colpo secco contro il comò un la caraffa di vino, che cola copioso sulle sue mani, sul mobile, per terra. raccoglie una scheggia affilata e ti si avvicina.
    "Ancora! Dedizione e sofferenza! Ecco cosa porta alla grande arte!"
    Mentre continui, incapace di fermarti, ti passa con due movimenti rapidissimi la scheggia sulle guance, tagliandotele. Senti il sangue sgorgare, bruciare, ma continui, senza fermarti.
    "Rende gloria al Creatore! Dio creò la terra nella sofferenza. Le madri partoriscono i propri figli con dolore. E tu devi trarre la tua arte dagli abissi del dolore e dell'angoscia!"
    Ti taglia le labbra, ora, e fatichi a parlare, e vorresti fermarti ma ne sei incapace, e il sangue, senti il sangue, il suo sapore, lo senti bruciare.
    "Posso renderti grande, ma prima devo rendere ancora più grande la tua sofferenza!!"

  24. #174
    Olengard
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    Predefinito Re: [GC] L'Ultima Cena

    Ti fissa con un ghigno, Ian.
    "Sì, così. Rabbia, ribellione. Non dimenticare ciò che è accaduto e trovare in esso la forza per cambiare le cose. Per rivoltare il mondo. Guarda quest'immensa biblioteca! Dicono sia tra le più ricche di queste terre, guardala! Quanti libri pensi che il signore di questa fortezza abbia mai letto?".
    Riprende in mano il libro che aveva appoggiato, con occhi infervorati. Lo apre.
    "Credi abbia mai sfogliato queste pagine, leggendole e assaporandole? E come lui, peggio di lui, mille altri, in questo regno, in tutta Europa... nelle terre da cui provieni. Bestie prive di visione e intelletto che incancreniscono ogni cosa tocchino. E allora, ecco ciò che meritano!"
    Strappa con un colpo secco in due tutte le pagine del libro per il lato corto, dimostrando una forza che non gli sospettavi. I brandelli restano a pensolare malamente attaccati alla legatura.
    "Su, fai come me, prendi questi codici, strappali, insozzali, rendili degni della putrescenza dei nobili! E quando avrai finito passa agli arazzi, ai mobili, ai più delicati (la sua voce si fa canzonatoria) vasi, ai più eleganti oggetti... (qui torna rabbioso, naturale) a ogni cosa!".
    Spazza via con un gesto violento ogni oggetto fosse sul tavolo, il candeliere, spento, sbatte tintinnando sordamente per terra. Markus prende un altro libro dalla biblioteca e lo strappa, fissandoti. Incitandoti.

  25. #175
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    Predefinito Re: [GC] L'Ultima Cena

    Era la fine. Non riuscivo più a controllare la mia mente. Immagini, suoni, parole -quella parola- si affollavano e sovrapponevano senza che riuscissi a dargli un ordine utile per la mia ricerca.
    E peggio di tutto gli indizi, che il mio avversario lasciava di proposito e non mi portavano a nulla, facendo crescere la mia frustrazione. Odiavo questo modo di giocare con la propria vittima, io non l'avevo mai fatto. Odiavo il compiacimento di coloro che tormentavano la propria preda. E adesso che mi trovavo a subirlo lo odiavo ancora di più.

    Basta.

    Decisi che era ora di finirla. Voleva uccidermi? Ottimo, ma non gli avrei più permesso di giocare con me. Si era divertito abbastanza.
    Rientrai nella stanza e con passi svelti mi diressi verso la clessidra. La presi stringendola con forza e la scagliai contro il muro.
    "Ebbene, mostrati ora!" esclamai "il gioco è finito. Fai ciò che devi". Le labbra mi tremavano mentre parlavo, sentivo le vene tendersi nel collo e le tempie pulsare. Tutti i pensieri che fino a poco prima si agitavano nella mia mente erano stati sostituiti da un'unica sensazione: rabbia, per la sconfitta e per l'umiliazione che questo sconosciuto mi aveva inferto.


    GDR OFF io parto domenica sera, penso. Fino a domenica pomeriggio posso postare, per ora sto facendo collegamenti flash 3 volte al giorno, dici che ce la si fa?

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