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  1. #1
    keiser
    ospite

    Predefinito [15/04/2005] SimFlower vs. Carmageddon

    Tra i commenti all'editoriale di ieri è sorta una discussione, lanciata dal nostro ilgrillo, sulla sempre più massiccia dose di violenza che troviamo su monitor, televisori, cinema, libri, ecc. E sul fatto che forse sarebbe opportuno fermarsi a rifletterci un po' sopra, perchè il problema rischia di sfuggirci di mano, tranne quando sarà troppo tardi (come sempre accade, no?).
    Senza voler affrontare in maniera troppo approfondita l'argomento (chissà perchè non ce n'è mai il tempo, mi sa che prima o poi bisognerà trovarlo...), devo ammettere che la cosa mi ha dato da pensare. Io, come quasi tutti, mi sono messo sulla difensiva arroccato sulla "solita" posizione che la violenza è solo - come diceva valec, "realistica" e non reale, che viene rappresentata da sempre, che se uno si mette a sparare in giro dopo aver giocato a GTA è comunque malato di suo, ecc. ecc.
    Ma è poi così vero? Quanto ci abbiamo riflettuto veramente? Io un po' poco, lo ammetto.
    Il tasso medio di violenza aumenta sempre, ovunque (non solo nella finzione), non sembra diminuire mai, e nessuno sa dire esattamente a cosa possa portare tutto questo. Nessuno. Forse ad assuefazione? Il fatto stesso di non rendersene conto (o addirittura di negarlo), chissà, magari è un piccolo campanello d'allarme che forse - e dico forse, eh - dovremmo ascoltare.
    Questo non significa disinstallare DooM 3 o smettere di vedere The Shield, ma neanche far finta di niente.

  2. #2
    La Borga L'avatar di Kyo Kusanagi
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    Predefinito Re: [14/04/2005] SimFlower vs. Carmageddon

    O forse che qualcuno deve fare dei giochi qualitativamente migliori, la cosa più facile è puntare sulla violenza.
    Essere "innovativi" è un lusso che pochi si possono permettere nel mondo dei VG.

  3. #3
    Il Puppies L'avatar di Boomer
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    Predefinito Re: [14/04/2005] SimFlower vs. Carmageddon

    Ultimamente c'è stato un proliferare di giochi violenti, ma ormai sono tutti classificati 18+.
    Anche the shield non è il telefilm da far vedere al figlioletto di 6 anni, ma non a caso ha un bollino rosso grosso come una mongolfiera e viene programmato in seconda serata

  4. #4
    L'Onesto L'avatar di fanta
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    Predefinito Re: [14/04/2005] SimFlower vs. Carmageddon

    ... The Shield


    Io credo che il problema del bombardamento di immagini violente dai film ai telegiornali, dai videogiochi ai fumetti non sia tanto che si crea uno spirito violento dentro di noi o simile, come già detto, chi imbraccia il fucile dopo una partita a GTA ha dei problemi che non possono indicare la reale tendenza di tutte le altre persone.

    Il problema secondo me sta nel fatto che ci abituiamo a vedere la violenza ovunque, tanto che la linea di confine tra realtà e fantasia si assottiglia sempre di più, così che vedere gli orrori di una guerra in TV e poi andare a giocare a CoD sembra normale, ma in realtà allontana sempre di più quel disagio che dovremmo provare di fronte alle barbarie umane.

    Soprattutto nei giovani il problema è maggiore, sono sempre meno i valori che si riesce a "vedere" mentre ormai è un continuo mostrarci cosa è sbagliato, cioè la violenza. Ma il continuo bombardamento di imaggini "sbagliate" sarà il metodo giusto??

  5. #5
    Il Nonno L'avatar di LordOfW@rs
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    Predefinito Re: [14/04/2005] SimFlower vs. Carmageddon

    La violenza in tv, la violenza nei videogiochi, la violenza...la violenza.
    La violenza aumenta sempre di più in questi campi perchè incuriosice perchè attira, è inutile negarlo, è inutile dire bisogna mettere un freno, tanto più fà pubblico tanto più si consoliderà e verrà data in dosi massicce dato che piano piano tot violenza non ci fà più effetto e serve quel qualcosa in più per farci attirare.
    E poi c'è il problema violenza in tv: ok ci sono i bollini, semafori,fari, lucette di tutti i colori per proteggere i più piccoli ma se al primo telegiornale mi fate poi vedere certe immagini.... (e magari paradossalmente la notizia successiva riguarda la violenza nei videogiochi!)
    ... bel problema...

  6. #6
    Lo Zio L'avatar di ilgrillo
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    Predefinito Re: [14/04/2005] SimFlower vs. Carmageddon

    fanta ha scritto ven, 15 aprile 2005 alle 09:36
    ... The Shield


    Io credo che il problema del bombardamento di immagini violente dai film ai telegiornali, dai videogiochi ai fumetti non sia tanto che si crea uno spirito violento dentro di noi o simile, come già detto, chi imbraccia il fucile dopo una partita a GTA ha dei problemi che non possono indicare la reale tendenza di tutte le altre persone.

    Il problema secondo me sta nel fatto che ci abituiamo a vedere la violenza ovunque, tanto che la linea di confine tra realtà e fantasia si assottiglia sempre di più, così che vedere gli orrori di una guerra in TV e poi andare a giocare a CoD sembra normale, ma in realtà allontana sempre di più quel disagio che dovremmo provare di fronte alle barbarie umane.

    Soprattutto nei giovani il problema è maggiore, sono sempre meno i valori che si riesce a "vedere" mentre ormai è un continuo mostrarci cosa è sbagliato, cioè la violenza. Ma il continuo bombardamento di imaggini "sbagliate" sarà il metodo giusto??

    Infatti.
    Mi piacerebbe che alla discussione partecipassero studenti di psicologia, perché ammetto che la mia amatoriale passione per l'etologia umana non basta a fare delle mie ipotesi certezze scientifiche.

    Ribadisco che, eliminando a priori qualsiasi discussione su noi stessi, anche perché siamo un campione risicatissimo, io non posso dire che influenza avrà da qui a cinquant'anni la violenza passiva del nostro vivere sommata al benessere occidentale.

    Non lo so. Ma a orecchio la cosa non mi piace. Il corso dei secoli ci ha purtroppo mostrato le brutture della violenza, perché non facciamo niente per attenuarla, ma anzi la alimentiamo in tutte le nostre attività, anche quelle più divertenti?

  7. #7

    Predefinito Re: [14/04/2005] SimFlower vs. Carmageddon

    Il Keiser ha centrato il vero problema, rappresentato non dalla violenza "realistica" ma comunque fittizia, ma dalla commistione tra questa e la violenza reale, troppo spesso rappresentata e sbandierata in maniera inappropriata, compressa in un formato ristretto imposto dalle esigenze televisive (tipicamente all'interno dei tg) oppure spettacolarizzata in banali talk show (Novi Ligure e Cogne docent) e in generale presentata in maniera piuttosto neutra. La "cronaca nera" viene ormai trattata dalla TV esattamente come la Cronaca di qualunque altro tipo, e questo sì che può provocare una assuefazione alla violenza, trattando di fatti che avvengono spesso vicino a noi, nel nostro Paese, tra persone "normali". Un capitolo a parte merita la cronaca di guerra, che per diversi motivi, primo tra tutti l'insufficienza di fonti attendibili, spesso si trasforma in un macabro bilancio quotidiano di morti e feriti. Non so se ci avete fatto caso, ma ormai le notizie di attentati anche con decine di morti in Iraq non fanno più "notizia", nel senso che sono spesso rappresentate con servizi da meno di un minuto (oppure con un trafiletto a pag 15 di un quotidiano) che si limitano a elencare il numero dei morti dell'una e dell'altra parte con lo stesso tono che un commentatore sportivo userebbe per dare i risultati dell'ultimo weekend di campionato. A mio parere il pericolo di normalizzazione viene da qui, non dai VG.

  8. #8
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    Predefinito Re: [14/04/2005] SimFlower vs. Carmageddon

    Boomer ha scritto ven, 15 aprile 2005 alle 09:32
    Ultimamente c'è stato un proliferare di giochi violenti, ma ormai sono tutti classificati 18+.
    Anche the shield non è il telefilm da far vedere al figlioletto di 6 anni, ma non a caso ha un bollino rosso grosso come una mongolfiera e viene programmato in seconda serata
    Vogliamo esagerare?
    Tanto è un discutere che non fa male, anzi.

    Io non temo solo gli effetti sui più giovani, proprio perché si parla di una persuasione sul lungo periodo anche per gli adulti.

    Quel 18+ vuol dire che io adulto posso guardare quelle immagini o giocare a quel gioco senza rimanere scioccato, mentre un minorenne potrebbe non avere ancora gli strumenti caratteriali per poter fare un distinguo.

    D'accordo.

    Ma la consuetudine a cosa può portare?

    Vi faccio un esempio in cui non c'è violenza, ma c'è persuasione.
    Per diversi motivi oggi in occidente, la religiosità di un individuo è qualcosa che si preferisce tenere nascosto. Chi di voi, credente e praticante, reciterebbe il rosario su un autobus alle 17,30?
    Se invece la nostra società avesse intessuto la religione nella propria trama, oggi non avremmo nessun imbarazzo nel pregare ad alta voce.

    Dunque, una consuetudine di violenza gratuita a cosa porterà?

  9. #9
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    Predefinito Re: [14/04/2005] SimFlower vs. Carmageddon

    Daniel_san ha scritto ven, 15 aprile 2005 alle 10:03
    A mio parere il pericolo di normalizzazione viene da qui, non dai VG.
    I VG fanno parte dell'insieme. Non si può tacciarli di colpe precise. Sono nel gruppo.

    A proposito della normalizzazione, mi piace citare l'etologo Eibesfeldt che dice che se a un neonato viene fatto udire un ronzio a sinistra egli girerà il capo in quella direzione fino a quando avrà capito il trucco. Proverà di nuovo interesse quando il ronzio proverrà da destra perché potrebbe rappresentare una novità.

    E' la curiosità umana che si cementifica se non viene alimentata. Forse è ciò che ci ha fatto evolvere.

  10. #10

    Predefinito Re: [14/04/2005] SimFlower vs. Carmageddon

    certo che sei proprio un patito di serie televisive anche te eh
    strano che non hai mai ancora parlato di alias...

  11. #11
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    Predefinito Re: [14/04/2005] SimFlower vs. Carmageddon

    Daniel_san ha scritto ven, 15 aprile 2005 alle 10:03
    .... A mio parere il pericolo di normalizzazione viene da qui [la TV], non dai VG.
    Sono d'accordissimo con Daniel San.
    La TV in questi ultimi tempi è sempre più uno STRUMENTO DI INTRATTENIMENTO. I programmatori hanno scoperto che fa più odience parlare e mostrare le tragedie piuttosto che discutere di tempi più allegri.
    Non importa come si affronta l'argomento e chi ne discute, lo scopo è tenere la gente incollata davanti alla Tv. E col tempo si "abitua" la gente a vedere certe scene crude, affrontare certi temi scabrosi senza problemi.
    La guerra non fa più odience? Beh, si cerca altro... parliamo dello tsunami... dopo 3gg la gente è già annoiata e allora mostriamo un pezzo di qualche video shock di decapitazioni. Non basta? Beh, allora sotto il papa...

    per me così si abitua la gente alla violenza, le persone non si rendono più conto che quello che vedono è vero.

    Nei VG per me le cose sono diverse. Chi li crea non si accontenta più di "intrattenere" il giocatore come nei primi shooter o in Carmageddon. A mio avviso ora si cerca sempre più di far rendere conto al giocatore che tipo di gioco sta affrontando.
    Con questo nn voglio dire che è si tratta di giochi con scopi educativi (me raccomando!), ma a mio parere l'idea di "intrattenere" e basta è tramontata.
    Se poi una persona giocando a uno shooter di guerra, imbraccia il fucile e ammazza la gente x strada.. beh là si parla di una persona già malata di suo.

    Provocazione: il romanzo "Un anno sull'altipiano" di Lussu, racconta episodi di guerra del primo conflitto mondiale. Forse che se lo si legge si rischia di volersi subito arruolare nell'esercito? Perchè se così fosse allora bisogna subito censurarlo!

    Nico

  12. #12
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    Predefinito Re: [14/04/2005] SimFlower vs. Carmageddon

    A me ha lasciato sconcertato quello che è saltato fuori ieri parlando della violenza negli stadi (mi sembra in Backstage):in pratica si "giustificava" la violenza di questi scimuniti del pallone come un bisogno di picchiare fine a se stesso, un bisogno di esprimere la propria violenza. No dico,scherziamo? Siamo arrivati a questi punti? Il problema della violenza in tv e nei videoG non è tanto perché ti insegna ad essere violento, il problema è che ti crea una sorta di assuefazione. Ti abitui alla violenza, non è più una notizia. E' questo il pericolo, secondo me, ci abituiamo alla violenza...

  13. #13
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    Predefinito Re: [14/04/2005] SimFlower vs. Carmageddon

    keiser ha scritto ven, 15 aprile 2005 alle 08:24

    ...
    Il tasso medio di violenza aumenta sempre, ovunque (non solo nella finzione), non sembra diminuire mai
    ...
    io penso che il fatto che la violenza aumenti non dipende dalla quantità di violenza fittizia che si vede, ma è l'esatto opposto: più è violento là fuori più violenza "finta" ci bombarda

    inoltre l'aumento della violenza può benissimo essere collegato all'aumento della popolazione.... insomma volendo essere cinici dall'ultima guerra mondiale è iniziata una decadenza dei costumi e delle abitudini: certe cose che si vedono/succedono oggi nel 60 erano impensabili...
    e cosa è cambiato dagli anni 60: è aumentata la popolazione e si è allontanato lo spettro di una guerra mondiale -> la gente è tanta e non ha più modo di vedere quanto sia orribile la violenza su larga scala, e quindi si commettono i peggio misfatti

    quindi come ho già detto la violenza dei media viene dalla gente e non viceversa

  14. #14
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    Predefinito Re: [14/04/2005] SimFlower vs. Carmageddon

    x il Nico:

    Un conto è rappresentare la violenza in modo che il messaggio sia: "questo non si fa!", un altro è inserirla nel maelstrom della vita comune.

    Torniamo ai VG. Che qualcuno storca pure il naso, ma i videogiochi sono "aziende" che devono portare bilanci positivi. Nessuno fa giochi come i madonnari fanno le Marie sull'asfalto.

    Se, come dici tu, la TV è lo strumento di intrattenimento per eccellenza e la gente si focalizza su ciò che essa dice, i VG, la moda, i libri, non possono prescindere per funzionare (e vendere) dal rappresentare lo stesso messaggio.

    Dunque se la TV rappresenta abitudine al "vuoto", il resto deve ricalcarla? Bene, allora ti lascio concludere l'equazione.

  15. #15

    Predefinito Re: [14/04/2005] SimFlower vs. Carmageddon

    ilgrillo ha scritto ven, 15 aprile 2005 alle 10:17
    Daniel_san ha scritto ven, 15 aprile 2005 alle 10:03
    A mio parere il pericolo di normalizzazione viene da qui, non dai VG.
    I VG fanno parte dell'insieme. Non si può tacciarli di colpe precise. Sono nel gruppo.

    A proposito della normalizzazione, mi piace citare l'etologo Eibesfeldt che dice che se a un neonato viene fatto udire un ronzio a sinistra egli girerà il capo in quella direzione fino a quando avrà capito il trucco. Proverà di nuovo interesse quando il ronzio proverrà da destra perché potrebbe rappresentare una novità.

    E' la curiosità umana che si cementifica se non viene alimentata. Forse è ciò che ci ha fatto evolvere.
    L'utente del VG ha un ruolo attivo, il telespettatore, come anche il neonato del tuo esempio, è sostanzialmente passivo. Un VG per stimolarci deve farci FARE qualcosa di divertente, non proporci dei semplici stimoli o input sensoriali. In ogni caso i contenuti dei VG fanno sì parte di un sistema culturale ma nella maggior parte dei casi seguono i trend provenienti dall'industria d'intrattenimento mainstream (essenzialmente cinema e TV), pertanto i VG violenti non sono una novità dato che la violenza viene proposta innanzitutto proprio da questi due mezzi. L'industria del VG ha un ruolo subalterno, tanto che anche gli adattamenti cinematografici di titoli videoludici di successo stravolgono tranquillamente la trama, lo stile e in generale lo "spirito" del titolo da cui prendono ispirazione pur di conformarsi ai propri standard, mentre è vero il contrario per i VG che si ispirano ai film: questi ultimi rispondono all'esigenza dello spettatore di diventare protagonista e saranno considerati tanto migliori quanto più si conformano al modello di partenza.

  16. #16
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    Predefinito Re: [14/04/2005] SimFlower vs. Carmageddon

    Fear ha scritto ven, 15 aprile 2005 alle 10:43

    inoltre l'aumento della violenza può benissimo essere collegato all'aumento della popolazione.... insomma volendo essere cinici dall'ultima guerra mondiale è iniziata una decadenza dei costumi e delle abitudini: certe cose che si vedono/succedono oggi nel 60 erano impensabili...
    e cosa è cambiato dagli anni 60: è aumentata la popolazione e si è allontanato lo spettro di una guerra mondiale -> la gente è tanta e non ha più modo di vedere quanto sia orribile la violenza su larga scala, e quindi si commettono i peggio misfatti

    quindi come ho già detto la violenza dei media viene dalla gente e non viceversa
    Io ho una bruttissima opinione in proposito. La dico a mio rischio e pericolo riprendendola dai latini:
    "Per stare in pace bisogna fare la guerra."

    L'uomo è un pessimo utilizzatore della propria libertà.

    Immaginiamo per un attimo un mondo senza alcun tipo di costrizione. Fatto? Be', io credo che se quel mondo esistesse domani sarebbe già concluso.
    Non ci sarebbero controlli sugli inquinanti, sulla stampa delle banconote, controlli sugli alimenti. L'uomo ha bisogno di darsi regole per poter andare avanti.

    Esempio scemo: la democrazia ci ha permesso di portare i fumogeni allo stadio. ALCUNI li usano come giavellotti. Vince chi va più lontano; un bonus aggiuntivo se colpisci il portiere.
    Risultato: TUTTI non possono più vedere la partita perché viene sospesa.

    Per questo nell'editoriale precedente dicevo che l'uomo sta perdendo il senso critico. Invece di bearsi dei traguardi raggiunti, lontani dalla guerra, fa di tutto per complicarsi la vita e tornare a combattere per poi mettersi a piangere e chiamare a gran voce la pace.

  17. #17
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    Predefinito Re: [14/04/2005] SimFlower vs. Carmageddon

    credo che mi ripeterò come al solito ma pazienza...
    la violenza nei videogiochi non è il lupo nero che ti acchiappa e ti porta via da mamma e papà. la sua negatività sta nel fatto che è uno stimolo, un pungolo, un qualcosa che entra nella tua testa. quello che ne fa la tua testa non ti è dato saperlo, visto che non è che se diventi violento, percepisci il cambiamento.
    "oh mamma sto diventando violento. 'spetta che gioco a Qbert"
    no, direi che non funziona così...

    ovviamente non è l'unico stimolo. fa parte di tanti stimoli. ed è questo il vero problema. il proverbio dice che ad andare con lo zoppo si impara a zoppicare e nella sostanza credo che sia così.

    la società di oggi ti pressa, ti imbocca, ti riempie di stimoli negativi e a seconda di come vivi e di come sei, li recepisci in un modo o in un altro.
    e non cambia la tua "dose" di violenza. cambia il tuo modo di porsi di fronte ad un problema. e ognuno cambia in modi diverso.
    uno studente represso imbraccia un m16 e spara a mezza scuola.
    un altro studente represso sfoga la sua rabbia andando a sfasciare mezzo stadio in una partita di calcio.
    un altro ancora diventa semplicemente più violento.
    il primo non è un pazzo, come non lo sono gli altri due, ma è chiaro che vivono un disagio e che la loro mente, stracolma e pressata, reagisce in un determinato modo.

    il videogioco in se non ha nulla che faccia effettivamente male.
    va sempre contestualizzato.
    se conduco una vita splendida, fatta di amicizie, amore eterno, un buon lavoro e un tramonto al mare una volta a settimana, il videogioco violento non mi intacca. mi solletica e basta.
    in caso contrario invece...


  18. #18
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    Predefinito Re: [14/04/2005] SimFlower vs. Carmageddon

    ilgrillo ha scritto ven, 15 aprile 2005 alle 10:43
    x il Nico:
    Torniamo ai VG. Che qualcuno storca pure il naso, ma i videogiochi sono "aziende" che devono portare bilanci positivi. Nessuno fa giochi come i madonnari fanno le Marie sull'asfalto.

    Quello che dici è un'ovvietà. Nessuno fa niente per niente. Anche il Grillo vero a cui ti rifai col nome è un'azienda: lo scopo di Beppe Grillo è quello di farti indignare e scandalizzare. E basta.

    Le case di VG fanno semplicemente quello che gli utenti chiedono. E ad ogni modo sarebbe bello sapere quali sono le % di vendita dei giochi di guerra. Sono così preoccupanti? Magari in redazione ci possono aiutare così da vedere se il fenomeno è così tremendo come lo si dipinge o se si tratta di una moda.
    Ricordate Carmageddon? Pareva che giocando la gente si mettesse a schiacciare i passanti... è mai successo niente? Mah! Tante parole spese x niente.
    E non parliamo dei giochi di ruolo o dei manga... anche qui pare che stessero divulgando violenza su violenza...

    Nico

  19. #19
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    Predefinito Re: [14/04/2005] SimFlower vs. Carmageddon

    La peggiore violenza...

    ...mangiare tranquillamente e vedere il telegiornale con le "solite" immagini strazianti (vere...altro che TV, film e videogiochi).

    ...e cmq, non dobbiamo MAI dimenticare che televisione, cinema, videogiochi...ecc, ci fanno vedere quello che il pubblico ricerca, non e' assolutamente il contrario.

    P.S. Non mi toccate The Shield...e' l'unica cosa che guardo in tv.

  20. #20
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    Predefinito Re: [14/04/2005] SimFlower vs. Carmageddon

    maxpay ha scritto ven, 15 aprile 2005 alle 11:06
    credo che mi ripeterò come al solito ma pazienza...
    la violenza nei videogiochi non è il lupo nero che ti acchiappa e ti porta via da mamma e papà. la sua negatività sta nel fatto che è uno stimolo, un pungolo, un qualcosa che entra nella tua testa. quello che ne fa la tua testa non ti è dato saperlo, visto che non è che se diventi violento, percepisci il cambiamento.
    "oh mamma sto diventando violento. 'spetta che gioco a Qbert"
    no, direi che non funziona così...

    ovviamente non è l'unico stimolo. fa parte di tanti stimoli. ed è questo il vero problema. il proverbio dice che ad andare con lo zoppo si impara a zoppicare e nella sostanza credo che sia così.

    la società di oggi ti pressa, ti imbocca, ti riempie di stimoli negativi e a seconda di come vivi e di come sei, li recepisci in un modo o in un altro.
    e non cambia la tua "dose" di violenza. cambia il tuo modo di porsi di fronte ad un problema. e ognuno cambia in modi diverso.
    uno studente represso imbraccia un m16 e spara a mezza scuola.
    un altro studente represso sfoga la sua rabbia andando a sfasciare mezzo stadio in una partita di calcio.
    un altro ancora diventa semplicemente più violento.
    il primo non è un pazzo, come non lo sono gli altri due, ma è chiaro che vivono un disagio e che la loro mente, stracolma e pressata, reagisce in un determinato modo.

    il videogioco in se non ha nulla che faccia effettivamente male.
    va sempre contestualizzato.
    se conduco una vita splendida, fatta di amicizie, amore eterno, un buon lavoro e un tramonto al mare una volta a settimana, il videogioco violento non mi intacca. mi solletica e basta.
    in caso contrario invece...


    Infatti non si parlava solo di videogiochi.

  21. #21
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    Predefinito Re: [14/04/2005] SimFlower vs. Carmageddon

    il Nico ha scritto ven, 15 aprile 2005 alle 11:10
    ilgrillo ha scritto ven, 15 aprile 2005 alle 10:43
    x il Nico:
    Torniamo ai VG. Che qualcuno storca pure il naso, ma i videogiochi sono "aziende" che devono portare bilanci positivi. Nessuno fa giochi come i madonnari fanno le Marie sull'asfalto.

    Quello che dici è un'ovvietà. Nessuno fa niente per niente. Anche il Grillo vero a cui ti rifai col nome è un'azienda: lo scopo di Beppe Grillo è quello di farti indignare e scandalizzare. E basta.

    Le case di VG fanno semplicemente quello che gli utenti chiedono. E ad ogni modo sarebbe bello sapere quali sono le % di vendita dei giochi di guerra. Sono così preoccupanti? Magari in redazione ci possono aiutare così da vedere se il fenomeno è così tremendo come lo si dipinge o se si tratta di una moda.
    Ricordate Carmageddon? Pareva che giocando la gente si mettesse a schiacciare i passanti... è mai successo niente? Mah! Tante parole spese x niente.
    E non parliamo dei giochi di ruolo o dei manga... anche qui pare che stessero divulgando violenza su violenza...

    Nico

    Ripeto: a mio avviso non c'è un rapporto immediato tra violenza e pratica della violenza.

    Ma più gocce nel corso dei secoli scavano una montagna.

  22. #22
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    Predefinito Re: [14/04/2005] SimFlower vs. Carmageddon

    Io continuo a ripetermi, la violenza ha origine altrove a mio parere. La VERA violenza purtroppo la troviamo tutti i giorni nei posti di lavoro, nelle famiglie, nel sistema così come è strutturato, oserei quasi dire fisiologica nell'ottica in cui il sistema foraggia situazioni di sfruttamento non solo tra nazione e nazione,ma anche tra classi sociali di uno stesso paese.

    Il problema è che continuiamo a non capire che la una violenza perpetrata ai danni di un certo gruppo sociale ne genera di rimando una quantità maggiore che si sfoga nei modi e nei luoghi più impensati, ma soprattutto secondo una direttrice logica che vede sempre la violenza passare dal più forte al più debole. Logico quindi che la violenza (sia fisica, ma soprattutto psicologica) scaricata, ad esempio, su un impiegato del catasto da parte del capoufficio (a sua volta vessato dai suoi superiori), di rimando finirà probabilmente sui suoi figli o sulla moglie sotto forma di ricatti mentali o, nel peggiore dei casi, sotto forma di percosse vere e proprie.

    Ora, arrivati al punto che i più deboli a livello mentale spesso sono i più giovani (per ovvi motivi di età ed esperienza), questo ci spiega il perchè negli stadi succedano tante cose. Se poi consideriamo che il vivere in contesti di questo tipo alle volte porta i più giovani a non sorreggere il peso di determinati contesti familiari, capiamo anche perchè esistano ultras quarantenni il cui unico scopo nella vita è seguire una maglia in giro per il mondo.

    Questa è in soldoni la mia spiegazione, fermo restando che tante delle cose che ho detto hanno motivazioni anche più profonde che in questa sede è anche difficile esplicitare...

  23. #23
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    Predefinito Re: [14/04/2005] SimFlower vs. Carmageddon

    Questo è un discorso davvero molto impegnativo.
    Non voglio negare che un videogioco abbia impatto sulla psiche del video giocatore, però credo che sia forse compito dell'ambiente in cui vive(famiglia) quello di smorzare i toni.
    Non so che pensare, sinceramente…il mio pensiero finora è stato che le persone che si facevano influenzare pesantemente dai videogiochi non fossero totalmente sane di mente. Fino a quando il nipote di un mio amico non è rimasto impressionato dalla creatura di Black & White…

    Io personalmente gioco con videogiochi da almeno 15 anni, eppure non ho mai avuto l’impulso di replicare nella realtà quello che vedevo nei giochi(anche se camminare sulle pareti come il principe di Persia non mi dispiacerebbe affatto).
    Sicuramente il mondo dei VG è cambiato radicalmente infatti, mentre prima i VG erano pieni di omini buffi che saltavano di piattaforma in piattaforma per liberare la principessa e i cattivi sono fantasmini colorati, adesso in quello più tranquillo si ammazzano in maniera violenta tutti i cattivi e se c’è una donna in un livello non è certamente una principessa…
    Ma il mondo dei VG è cambiato seguendo quello che il mondo reale offriva. Non prendiamoci in giro, tutto quello che c’è in televisione è violento a partire dal TG a finire alla pubblicità di tonno insuperabile (oddio quella non è che sia tanto violenta, però il marinaio mi ha sempre fatto venire una gran voglia di ucciderlo)…

  24. #24
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    Predefinito Re: [14/04/2005] SimFlower vs. Carmageddon

    hansolo ha scritto ven, 15 aprile 2005 alle 11:35

    Ma il mondo dei VG è cambiato seguendo quello che il mondo reale offriva.
    Certo.

  25. #25
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    Predefinito Re: [14/04/2005] SimFlower vs. Carmageddon

    Kyo Kusanagi ha scritto ven, 15 aprile 2005 alle 08:32
    O forse che qualcuno deve fare dei giochi qualitativamente migliori, la cosa più facile è puntare sulla violenza.
    Essere "innovativi" è un lusso che pochi si possono permettere nel mondo dei VG.
    Credo che questa frase spieghi tutto. La gente ora come ora apprezza giochi violenti, se non sono violenti niente. Una volta ci si divertiva con Mario Bros, ora ci si diverte solo se mariobros gira con una motosega e squarta tutte le tartarughe che si trova davanti... è una pura questione di guadagni secondo me. Il produttore di videogiochi vede che i giochi violenti vendono di più, quindi ne produce di più. Quando ci sono di mezzo i soldi la morale se ne va a quel paese.

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